Post on 17-May-2020
Infettivologi “da sbarco “? Lampedusa ieri e oggi
Giuppa Cassarà
CORSO SIMIT, 7-9 OTTOBRE 2012 SALUTE GLOBALE E COOPERAZIONE SANITARIA
Emergenza sbarchi primavera 2011
lampedusa
Imprevedibile emergenza??
Emergenza sbarchi primavera 2011
lampedusa
Lampedusa, oltre 2mila migranti senza cibo.
Bossi: "Föra da i ball”
Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità (CNESPS)
Sorveglianza
sindromica
Protocollo operativo per la sorveglianza sindromica e la profilassi immunitaria in relazione alla emergenza immigrati dall’Africa settentrionale.
La finalità è quella di rilevare eventuali specifiche emergenze di salute pubblica, per poter intervenire tempestivamente ed in maniera efficace.
Sorveglianza sindromica
livelli di assistenza
I Livello Un primo intervento di accoglienza e triage , collocato direttamente all’arrivo delle imbarcazioni, realizzate sul molo da personale medico e paramedico di CRI, Protezione Civile, GdF, PS, ASL, INMP Sicilia, Medici senza Frontiere, Cavalieri di Malta
per valutare
invio a strutture di II Livello
Centri di Primo Soccorso e
Assistenza-CPSA,
Centri di Accoglienza-CDA;
Centri Accoglienza per
Richiedenti Asilo-CARA;
Centri Identificazione
Espulsione-CIE
necessita’ di un intervento
sanitario urgente con
ricovero in idonea
struttura di cura.
Sorveglianza sindromica
Definizione di caso delle 13 sindromi da sorvegliare e segnalare
1. Infezione respiratoria con febbre
2. Sospetta Tubercolosi polmonare
3. Diarrea CON presenza di sangue senza segni di sanguinamento da altre sedi
4. Gastroenterite (diarrea, vomito) SENZA la presenza di sangue
5. Malattia febbrile con rash cutaneo
6. Meningite, encefalite o encefalopatia/delirio
7. Linfoadenite con febbre
8. Sindrome botulino-simile
9. Sepsi o shock non spiegati
10. Febbre ed emorragie che interessano almeno un organo o apparato
11. Ittero acuto
12. Infestazioni
13. Morte da cause non determinate
Sorveglianza sindromica
Protocollo per immunoprofilassi in relazione alla emergenza immigrati dall’Africa settentrionale.
il bambino non è mai stato vaccinato: andrà vaccinato
seguendo il nostro vigente calendario nazionale, in rapporto all’età;
il bambino è stato vaccinato regolarmente nel Paese d’origine e lo stato vaccinale è sufficientemente documentato: andrà seguito il nostro vigente calendario nazionale, per l’eventuale completamento del ciclo vaccinale primario e/o i richiami;
la documentazione è insufficiente e lo stato vaccinale è dubbio: si dovranno somministrare i vaccini anti polio, anti morbillo-parotite-rosolia, anti Hib, anti HBV, anti difto-tetano-pertosse
SBARCHI a lampedusa Sul molo: personale medico e paramedico di
Cavalieri di Malta
Protezione Civile
CRI
MSF
GdF
PS
ASL
INMP Sicilia
PRESIDIUM
somalia 3%
tunisia 5%
eritrea 3%
costa d'avorio 17%
mali 3%
burkina faso 7%
ghana 19%
nigeria 21%
somalia 5%
egitto 2%
bangladesh 3%
sudan 3% senegal
7%
altri Paesi 2%
Paesi di Provenienza
Stati di provenienza della popolazione
approdata a Lampedusa nel corso del 2011
tra l’11 aprile e il 7 settembre 2011 sono approdate a Lampedusa poco più di 59.000 migranti
Il gruppo di lavoro INMP Sicilia ha assistito
e supportato il personale in 106
sbarchi
Periodo attività 11 aprile – 7 settembre 2011 N° sbarchi 106
N° Persone 24.861
maschi: 90%
Età media (anni) 24 range 18-30: 85%
minori: 2,1%
principali raggruppamenti dei
quadri clinici osservati
Nessun Problema Attivo 75%
Patologie correlate al Percorso Migratorio 23%
Patologie sfera riproduttiva, gravidanze, parti< 1%
Patologie infettive < 1%
Altre Patologie < 1%
diagnosi di malattie infettive riscontrate
Infezione tubercolare 21
Infezione da HBV 13
Scabbia 8
Polmonite/batterica 5
Malaria 5
Infezione da HCV 4
Gastroenterite acuta 4
Infezione da HIV 2
Stomatite erpetica 1
Meningite purulenta 1
Endocardite batterica 1
Leishmaniosi viscerale 1
Totale 66
TBC La diagnosi di infezione tubercolare è stata
posta in 21 casi che presentavano un quadro clinico fortemente evocativo : tosse insistente,
spesso associata ad emoftoe, febbre o febbricola serotina, dimagramento, calo ponderale, sudorazioni notturne, astenia.
Mantoux (10 UI) in tutti i casi osservati positiva con diametro di reazione compreso tra 12 e 25 mm.
Infezione tubercolare latente (LTBI) è stata riscontrata in 11 dei 21 Pazienti osservati.
Nei rimanenti 10 casi è stata diagnosticata tubercolosi polmonare bacillifera.
In un solo caso, è stata riscontrata un’infezione da bacillo di Kock resistente all’isoniazide (MDR) che ha risposto alla terapia guidata dall’antibiogramma.
Infezione da HIV è stata riscontrata in 2 soggetti, un uomo ed una donna
La diagnosi era già nota per il paziente di sesso maschile; conosceva, infatti, la propria condizione da circa 2 anni; era in follow-up presso un ospedale di Tripoli ed assumeva una combinazione di 3 farmaci “fixed-dose” (Triomune: Lamivudina, Stavudina e Nevirapina) con buona efficacia clinica ed immunovirologica. I
l Paziente presentava, infatti, una conta dei linfociti T-Helper CD4+ pari a 599/mmc (23%); ratio CD4+/CD8+ pari a 0,8; HIV-RNA < 20 copie genomiche/ml. Clinicamente, nessun sintomo e/o segno di malattia.
HIV Nel secondo caso, si è trattato di una giovane
donna in gravidanza avanzata che ha partorito sul barcone, a circa 2 miglia marine da Lampedusa.
La donna, subito dopo il parto, ha richiesto di effettuare il test a causa di una serie drammatica di violenze sessuali subite nel corso del percorso migratorio. Posta la diagnosi si è intervenuti tempestivamente trattando con terapia antiretrovirale la neonata nel tentativo di bloccare la possibile trasmissione verticale di HIV.
Trasmissione verticale HIV e allattamento
“Naturalmente”, la piccola è stata alimentata con latte artificiale, nonostante una forte resistenza da parte della madre, risolta grazie all’intervento delle mediatrici culturali e di una etnopsicologa che hanno affrontato ed esposto il problema puntando, soprattutto, sulla salvaguardia della salute della piccola.
Da un punto di vista clinico, la giovane Paziente era asintomatica. Presentava un lieve deficit immunologico con conta dei linfociti T-Helper CD4+ pari a 406/mmc (18%) ed una carica virale pari a 8.860 copie genomiche/ml. La Paziente, pertanto, non è stata trattata.
epatiti Infezione da HBV è stata diagnosticata in 13 soggetti,
tutti di sesso maschile, di età compresa tra 19 e 44 anni. In 8 dei 13 casi osservati è stata posta diagnosi di carrier di HBV. Nei 5 casi rimanenti la diagnosi (clinica) è stata di epatite cronica; in tre casi, HBeAg positiva.
Infezione da HCV è stata posta in 4 soggetti (3 uomini, 1 donna). In tutti è stato osservato un incremento persistente delle transaminasi associato alla presenza di HCV-RNA. L’analisi del genotipo virale ha mostrato la presenza di genotipo 1b in due pazienti, 1a in un paziente e 3a nella paziente di sesso femminile.
Quadri Clinici richiedenti trasporto urgente in elisoccorso
88 donne
Patologie Sfera Riproduttiva/Gravidanze 80
Gravidanze a termine o parti prematuri 63 Aborti 11
Altre Patologie 8
Appendicite acuta 4
Infezione da HIV 1
TBC polmonare 1
Leishmaniosi viscerale 1
Gastroenterite acuta 1
Quadri Clinici richiedenti trasporto urgente in elisoccorso
96 uomini
Patologie Infettive 23 Tubercolosi 10
Polmonite o broncopolmonite batterica 5
Gastroenteriti acute 3
Scabbia 2
Endocardite batterica 1
Meningite purulenta 1
Stomatite erpetica 1
Quadri Clinici richiedenti trasporto urgente in elisoccorso
su 96 uomini Patologie Neuropsichiatriche 29
tentato suicidio 23
crisi epilettiche 5
sindrome da astinenza 1
Patologie Traumatiche 14
Fratture traumatiche degli arti 11
Trauma cerebrale con frattura 3
Altre Patologie 30
Dolore addominale acuto 7
Disidratazione severa (shock) 7 Ritenzione urin acuta Appendicite acuta 4 Ulcerazioni cutanee/ustioni 4 Accidenti cerebro-vascolari 3
SYNDROMIC SURVEILLANCE A syndromic surveillance system was set up in April
to monitor the health of this migrant population and respond rapidly to any health emergency. In the first six months, the system produced 67 alerts across all syndromes monitored and four alarms respiratory tract disease (one alarm), parasite skin infection (one alarm) and watery diarrhoea (two alarms). There were no health emergencies, however, indicating that this migration flow was not associated with an increased risk of communicable disease transmission in Italy
SYNDROMIC SURVEILLANCE OF EPIDEMIC-PRONE DISEASES IN RESPONSE TO AN INFLUX OF MIGRANTS FROM NORTH AFRICA
TO ITALY, MAY TO OCTOBER 2011 National Institute of Health (Istituto Superiore di Sanità), Centre for
Epidemiology, Surveillance and Health Promotion, Rome, Italy University of Bari, Department of Biomedical Sciences and Human Oncology,
Bari, Italy
The syndromic surveillance system set up in Italy has several limitations, such as uncertainty about the total number of migrants residing within migration centres at any given time, the fact that only some regions adhered to the protocol and the lack of zero reporting from some centres.
Triage ???
• I migranti appena sbarcati vengono messi in fila per uno a fare una passerella veloce dando agli operatori sanitari e ai mediatori culturali appena il tempo di domandare, al passaggio, come stanno, di vedere se hanno difficoltà a camminare, se presentano ferite, di chiedere quanti anni hanno a quelli che sembrano più giovani.
• non è possibile visitare i pazienti in nessun luogo: sul molo non c’é una sedia, né una barella, né un luogo appartato dove poter fare una fugace visita o una medicazione.
• Le forze dell’ordine assumono frequentemente un atteggiamento intimidatorio nei confronti degli operatori sanitari presenti sul molo non permettendo di fatto di eseguire il triage.
Atmosfera da sbarco Il giorno 24 agosto 2011, alle ore 21 circa, si è svolto uno sbarco
di migranti presso il Molo Favarolo di Lampedusa.
57 migranti magrebini di sesso maschile e di giovane e giovanissima età tra i quali anche minori non accompagnati
Durante l’attività di triage e di prima assistenza sul molo come medico volontario dell’INMP, sono stata aggredita verbalmente e fisicamente da un agente di polizia in borghese
Il poliziotto mi ha strattonata allontanandomi dal paziente che stavo visitando insieme ai colleghi di Medici senza Frontiere, non permettendo di svolgere le normali attività di triage clinico sul molo.
L’ “altra” detenzione I "Centri di Accoglienza"
luoghi che qualcuno con grande fantasia e ipocrisia chiama Centri di Accoglienza e che più realisticamente vanno considerati come veri e propri centri di detenzione.
Ex base loran minori non accompagnati
La struttura è fatiscente, assolutamente non idonea ad assicurare un’accoglienza dignitosa.
Protetta da un doppio recinto di filo spinato e dallo strapiombo sul mare.
Nelle stanze al piano inferiore, roventi per il caldo, adibite all’ospitalità delle ragazze, i materassi di gomma piuma luridi e malconci, sono buttati sul pavimento senza lenzuola se non quelle di carta, cambiate solo periodicamente.
C’è carenza di acqua corrente.
Situazioni di promiscuità con i coetanei ospitati al piano superiore
CPSA IMBRIACOLA
QUI vengono ospitati tutti i migranti provenienti dalla costa tunisina, indipendentemente dall’età e dalla propria storia personale.
Molti minori camminano scalzi ; scalzi, per aver perduto le proprie calzature durante il viaggio per mare
condizioni igienico sanitarie pessime:
i minorenni sono detenuti in camerate roventi , su letti a castello privi di lenzuola e materassi di gomma piuma grezza.
I bambini più piccoli vengono detenuti con le madri in baracche fatte di lamiera arroventate dal sole.
Lampedusa prigione dei bambini 8 settembre 2011
Fabrizio Gatti L’Espresso
“Hanno pochi anni, alcuni pochi mesi e
in centinaia sono rinchiusi in un
centro di detenzione , dove restano
per settimane tra incidenti rivolte,
caldo infernale e malattie “
Mancano le medicine per curare i
piccini ma si spendono decine di
migliaia di euro in trasporti e
noleggi spesso inutili
“IL GabbIo”
Così viene chiamata la sezione maschile
qui vengono detenuti gli uomini di provenienza maghrebina in condizioni di evidente sovraffollamento.
Qui hanno inizio le rivolte
Per gli operatori delle ONG è quasi sempre impossibile accedervi.
Trasferimenti migranti e patologie infettive
impossibile per i sanitari di Lampedusa Accoglienza e per quelli delle varie ONG, avere una tracciabilità dei migranti già trasferiti in altri centri monostante l'ufficio immigrazione abbia creato un badge per ogni migrante con generalità ed eventuali problematiche cliniche, tutto ciò naturalmente assume enorme importanza in caso ci sia la necessità di effettuare uno screening o una profilassi.
La mediazione culturale
mette in evidenza storie di violenze o di patologie a forte impatto sociale; ma troppo spesso le notizie raccolte dalle interviste non vengono trasmesse ai centri clinici dedicati alla presa in carico delle vittime di tortura e dei minori non accompagnati vulnerabili.
La mediazione culturale
La vulnerabilità come dimensione complessa
L’interdipendenza di aspetti giuridici, amministrativi, sociali e sanitari è tipica della condizione di ogni richiedente asilo
Necessità di modelli organizzativi e operativi capaci di una reale, efficace e tempestiva presa in carico “integrata”multidimensionale
Migranti vulnerabili
vittime di tortura, vittime di violenza sessuale, vittime di tratta
Nessuna procedura adottata nei centri mette in evidenza un eventuale pregresso periodo di detenzione in patria o durante il percorso migratorio né una domanda esplicita su eventuali maltrattamenti subiti prima durante o dopo il viaggio .
dal Report attività sanitaria svolta a Lampedusa come medico volontario
INMP dal 22 Agosto al 28 Agosto 2011.
Lampedusa brucia
Settembre 2011
Disastro annunciato OIM
“Da giorni all’interno
della struttura di
accoglienza si era creata
un’atmosfera molto tesa
a causa dell’alto numero
di migranti e della
mancanza di
trasferimenti sulla
terraferma”
La rivolta 21 settembre 2011
Navi prigione
settembre 2011
trattenimento arbitrario di centinaia di cittadini tunisini all’interno di navi prigione ancorate nel porto di Palermo.
Il concentramento forzato in non luoghi, di persone che non hanno commesso alcun reato, riportano a episodi che la storia in Europa avrebbe dovuto cancellare e che invece continuano a ripetersi sotto i nostri occhi.
… altri “centri d’accoglienza”
Tendopoli
Campi di calcio
Il diritto d’asilo la legislazione
• Dichiarazione Universale dei diritti Umani - art 14-: “Diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni…”
• Convenzione di Ginevra del 1951 –art 33-
riconosce lo status di rifugiati a persone che trovandosi fuori dal paese in cui hanno
residenza abituale, non possono o non vogliono tornarvi per il timore di essere perseguitate per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche
• Il protocollo di New York del 1967
ha ampliato i limiti temporali e geografici della C. di Ginevra.
• Handbook del UHNCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i
Rifugiati) del 1992 definisce il termine persecuzione
“qualsiasi minaccia alla libertà o alla vita costituisce un atto di persecuzione”
Il diritto d’asilo la legislazione
• Convenzione di Dublino del 1990 Firmata e applicata dai 15 stati membri dell’ Unione Europea, regolamenta la
determinazione dello Stato competente per l’esame della richiesta dello Status di Rifugiato.
• Principio di non-refoulement Divieto del rimpatrio forzato di persone ove vi sia il rischio di persecuzioni.
E’ vincolante per tutti i paesi e rientra nell’ambito del Diritto internazionale
• Articolo 10 della Costituzione Italiana
Garantisce il diritto d’asilo in Italia: “ Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici”
Percorso per la richiesta d’asilo in Italia
• Lo status di rifugiato può essere richiesto all’Ufficio di polizia di frontiera al momento dell’ingresso in Italia o all’Ufficio immigrazione della Questura
• Audizione davanti le Commissioni territoriali (Gorizia, Milano Roma,
Foggia, Siracusa,Crotone , Trapani, Torino, Bari e Caserta ), controllate da una Commissione nazionale per il diritto d’asilo .
Status di Rifugiato (oppure diniego ricorso entro 1 mese
• Protezione sussidiaria
• Tutela internazionale per Minore straniero non accompagnato
• Tutela internazionale delle donne vittime di violenza
• Vittime della tratta di esseri umani
• Protezione temporanea
Rimpatri collettivi
Deportazioni di migranti dopo riconoscimenti sommari nelle ore immediatamente successive all’arrivo in Italia.
Nessuna possibilità per i migranti di contattare l’OIM o l’ACNUR
Nessuna distinzione tra migranti economici, potenziali richiedenti asilo, minori.
23 feb 2012
CONDANNA della CORTE EUROPEA
diritti dell’uomo per i
respingimenti collettivi in Libia
violazione dei diritti fondamentali:
il diritto d’asilo
il diritto alla difesa
il diritto alla salute
Lampedusa “porto non sIcuro” 2012
Sull’isola solo poche centinaia di migranti dal luglio 2012.
In modo continuativo durante tutto l’anno, centinaia di migranti sbarcati su tutta la costa meridionale della penisola e della Sicilia nel totale silenzio dei mass media.
Migliaia di migranti Respinti o rinchiusi nei CIE.
I centri “detentivi” per migranti
• CDA ( Centri di prima accoglienza)
• CARA (Centri di accoglienza richiedenti asilo )
• CIE ( Centri di identificazione ed espulsione )
• Centri Ponte >>>> risposta alla nuova emergenza sbarchi del 2011
in strutture preesistenti, quasi sempre in zone particolarmente isolate.
Centri ponte e CARA
“non luoghi” • una differente forma di reclusione,
priva di sbarre alle finestre: una reclusione fatta dal “nulla” spazio-
temporale che avvolge la maggior parte dei centri ponte.
• lontani da città che offrirebbero migliori servizi di assistenza socio sanitaria trans-culturale,
• qui i migranti trascorrono infiniti mesi di attesa a causa di procedure di identificazione troppo lunghe e lente.
• Incertezza sul proprio futuro
“Piano di annientamento” testimonianza
“Da quando siamo al centro non possiamo fare niente: non lavoriamo, aspettiamo l’ora dei pasti e da un po’ non ci va neanche di mangiare. Non possiamo cucinare, non possiamo allontanarci dal paesino perché mancano i mezzi di trasporto e non abbiamo accesso a internet. Non si può neanche guardare la tv, perché ci sono troppi bambini nella stessa stanza che gridano.”
Agosto 2011 – donna maghrebina richiedente asilo , vittima di tortura attraverso lo stupro all’8° mese di gravidanza.
Detenzione intollerabile
Nel giugno 2011, le équipe di MSF hanno avuto modo di visitare alcuni centri di accoglienza in Sicilia e hanno riscontrato condizioni di detenzione intollerabili.
la decisione di prolungare a 18 mesi la durata massima della permanenza nei CIE dei migranti irregolari ha destato forti preoccupazioni riguardo alle conseguenze di tale misura sulla salute fisica e mentale dei migranti
“LuoGhI- non LuoGhI”
Gli operatori delle poche ONG che ottengono il permesso di entrare nei CIE non sempre possono entrare nei settori in cui i migranti vengono reclusi ed i colloqui con medici, avvocati e mediatori avvengono frequentemente attraverso le sbarre , sotto il sole cocente , senza la possibilità di ritagliare un momento ed uno spazio di privacy.
Incertezza e paura
Le preoccupazioni che emergono dai colloqui con i migranti reclusi da mesi in questi centri sono sempre le stesse indipendentemente da provenienza , storia e percorso migratorio: l’incertezza e la paura sono esasperate da mesi di attesa opprimente ed incomprensibile, non sostenuta da alcuna notizia sull’andamento del procedimento giudiziario o amministrativo.
Divieto di qualsiasi violenza fisica o
psichica sulle persone sottoposte a
restrizione di libertà”
art. 13 terzo comma della Costituzione
Segnalazioni agenzie umanitarie internazionali
Commissione ministeriale de Mistura 2007
Numerosi processi in corso
Indagini giornalistiche > Fabrizio Gatti
denunciano
che tale divieto
NON HA ALCUN VALORE nei CIE
MALTRATTAMENTI nei CIE E IMPUNITA’
timore di ritorsioni
Mancanza di reato di tortura nel nostro ordinamento
Limitazioni alla possibilità di comunicare con l’esterno
Trasferimenti improvvisi da un centro all’altro con interruzione dei contatti tra immigrati e difensori di fiducia.
Peggio del carcere
Giuramento di
ippocrate
“rompere il silenzio” è dovere del medico, depositario e garante
del rispetto dei diritti dell’uomo
Diritti umani
la compiacenza e la paura nei confronti di questo "sistema" tiene anche i sanitari in un silenzio omertoso, non temendo ritorsioni legali da parte di chi viene considerato "senza diritti", come i migranti detenuti senza permesso di soggiorno
Medici nei CIE Non esistono concorsi pubblici per le
assunzioni di personale all'interno dei CIE, ma vengono assunti solo per “chiamata diretta” da parte degli enti gestori .
I medici vengono assunti con contratti a tempo determinato e con stipendi spesso molto remunerativi e allettanti .
La competenza in ambito di medicina transculturale e salute internazionale non rappresenta un requisito indispensabile per l’assunzione
Cie
Tutto questo sta rendendo di nuovo
esplosiva la situazione dei Centri, con
piena violazione dei diritti fondamentali
Rivolte e
tentativi di
fuga
Ripercussioni sulla salute mentale essere privati della libertà solo a
causa del proprio status personale, senza aver commesso alcun crimine,
Lo stato di assoluta incertezza sul proprio avvenire
il terrore di ritrovarsi respinti nel proprio paese, tra le mani dei propri carnefici
La totale interruzione di percorsi terapeutici già intrapresi prima dell’arresto
“parassItI deLLa mente” Così Charcot nel 1887 descrive i
ricordi traumatici
Disturbo post traumatico da stress
DSM IV
TRAUMA: fattore traumatico estremo che implica l’esperienza personale diretta ( o di un membro della famiglia o di persone con cui si è in stretta relazione) di un evento che può portare morte o gravi lesioni o minacce all’integrità fisica
al confine tra l’essere e il non-essere sociale
“l’immigrato è atopos, senza luogo, fuori posto. Né cittadino né straniero,
né veramente parte dello Stesso , né veramente parte dell’Altro”
QUALE ACCOGLIENZA? L’accoglienza si deve confrontare con l’elemento
dell’identità.
I migranti che giungono sulle nostre coste presentano sempre molteplici dimensioni identitarie
Accoglierli non vuol dire semplicemente rispondere ai loro bisogni primari ma restituire unicità al singolo percorso migratorio
Dare spazio
Passare da una dinamica di puro assistenzialismo ad una dimensione etica strategica in cui l’azione cosciente del migrante accolto diviene indispensabile per la realizzazione del proprio progetto .
Ridare parola alle vittime di un meccanismo di potere politico ed economico che macina vite
l’accoglienza emotiva
Il medico deve saper
• Ascoltare > tempo da dedicare
“ascolto attivo”
• essere neutro
• Comunicare > empatia attenzione
disponibilità
• Possedere conoscenza socio politica culturale del paese di provenienza del paziente
La relazione che cura
Il vero potere curativo sta nel legame, nella relazione che si sviluppa tra i sistemi impegnati nel processo terapeutico.
Partnership medico- paziente
La relazione è fatta di un alternarsi di momenti decisionali del medico e del paziente .
Medicina e ADVOCACY
• Report attività svolta a Lampedusa nell’agosto 2011 che ha reso pubblica una situazione vergognosa per un Paese civile. Agosto 2011
• Denunce di MSF Italia sulle condizioni intollerabili nei CIE (2011)
• DICHIARAZIONE DI VERONA 2009
6th European Congress on Tropical Medicine
and International Health (VI ECTMIH)
1st Mediterranean Conference on Migration and Travel Health
Verona, Italy, September 6 – 10, 2009
Verona, Italy, September 6 – 10, 2009
DICHIARAZIONE DI VERONA
I partecipanti al VI ECTMIH e alla I Conferenza Mediterranea di Medicina delle Migrazioni e dei Viaggi, il cui tema centrale è stato quello dell'Equità, Diritti Umani e Accesso alle cure, enfatizzano il diritto alla salute come diritto umano fondamentale per tutte le persone, indipendentemente dalla loro origine, appartenenza etnica e stato legale. Esprimiamo la nostra profonda preoccupazione riguardo alle leggi e alle politiche sull'immigrazione adottate dai paesi europei, che mettono direttamente ed indirettamente in pericolo la vita delle persone e ne ostacolano l'accesso alla salute e che rappresentano non solo una palese violazione delle convenzioni internazionali sui diritti umani ma anche una minaccia alla salute pubblica….. Richiediamo altresì alle istituzioni accademiche, agli istituti di ricerca e alla società civile di continuare a svolgere un ruolo di vigilanza sulla salute e le condizioni sociali dei migranti e dei rifugiati….Chiediamo anche che si intervenga con maggiore enfasi sui determinanti sociali e strutturali dello stato di salute della popolazione così come indicato dalla Commissione per i Determinanti Sociali della Salute e dell’OMS, e di investire risorse per mettere in atto le raccomandazioni finali del rapporto finale della commissione.
per un’accoGLIenZa e una reLaZIone d’aIuto TRANSCULTURALI
Progetto finanziato dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno
Conoscere e applicare le linee guida per un’accoglienza integrata e
attenta alle situazioni vulnerabili dei richiedenti e titolari di protezione
internazionale
lasciateCIEentrare
garantire la presenza nei centri di detenzione per migranti irregolari di mediatori culturali , legali, operatori socio-sanitari, medici e psicoterapeuti con specifiche competenze nel campo della comunicazione e della relazione transculturale.
Grazie
giuppa3@hotmail.com
Bibliografia
Sayad A.(2006).L’immigrazione o i paradossi dell’alterità.
L’illusione del provvisorio. Casa editrice Ombre corte
Sayad A.(1999). La doppia assenza . dalle illusioni dell’emigrato alle sofferenze dell’immigrato. Raffaello Cortina Editore
Beneduce R. (2007) Etnopsichiatria. Sofferenza mentale e alterità fra storia, dominio e cultura. Casa editrice Carocci
Bauman Z. (1999) La società dell’incertezza. Casa editrice il Mulino.
Bartoli C. (2010) Esilo /asilo .Donne migranti e richiedenti asilo in sicilia. :due punti edizioni .
Bartoli C. (2012). Razzisti per legge . l’Italia che discrimina. Editori la terza.