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PIANO OPERATIVO MANAGERITALIA
N. 7/8 LUGLIO/AGOSTO 2013
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIOPoste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 353/03 (convertito in Legge 27/2/04, n.46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abbonamento annuo € 16,50)
MANAGER TO WORKCOME USUFRUIRE DEGLI INCENTIVI
LAVOROMANAGER, PALADINI DEL WELFARE
LA RIVISTA DI MANAGERITALIA
PIANO OPERATIVO MANAGERITALIA
IDEE CHE PRENDONO
FORMA
IDEE CHE PRENDONO
FORMA
••01.COPERTINA_3_13 23-07-2013 10:59 Pagina 1
••02.SOMMARIO_EDITORIALE 23-07-2013 10:58 Pagina 2
LUGLIO/AGOSTO 2013 3
Sommario
Editoriale4 Servizi all’impiego:
puntare sulle politiche attive
Speciale Assemblea6 Gruppi al lavoro
Universo associativo14 Notizie e numeri
Lavoro20 Manager,
paladini del welfare
Incentivi26 Manager to work
Cida32 I manager incontrano
il ministro del Lavoro
Politica36 Le ultime dal governo
Intervista44 Giovanni Fantasia
E-commerce: crescita inarrestabile
InfoMANAGER
Fasdac61 Le 4 regole per
una pratica corretta
Assidir63 Il mondo di Assidir
in un’app
Manageritalia 64 Contratto
Il dirigente di prima nomina
FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONALDEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
R
Fondo di previdenza Mario Negri
Associazione Antonio Pastore
CFMTCentro di formazionemanagement del terziario
Fondo assistenza sanitaria dirigentiaziende commerciali
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA Federazione nazionale dei dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato
PIANO OPERATIVO MANAGERITALIA
N. 7/8 LUGLIO/AGOSTO 2013
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIOPoste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 353/03 (convertito in Legge 27/2/04, n.46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abbonamento annuo € 16,50)
MANAGER TO WORKCOME USUFRUIRE DEGLI INCENTIVI
LAVOROMANAGER, PALADINI DEL WELFARE
LA RIVISTA DI MANAGERITALIA
PIANO OPERATIVO MANAGERITALIA
IDEE CHE PRENDONO
FORMA
IDEE CHE PRENDONO
FORMA
Psicologia50 10 modi
per ricaricarsi in vacanza
Iniziative Manageritalia52 Game, set, match!
Novità editoriali54 Un anno in pillole
RUBRICHE
25 Territori
35 Orizzonti di management
48 Non solo consumi
56 Libri
57 Letture per manager
58 Arte
59 Lettere
60 ... al fin della licenza, io tocco
••02.SOMMARIO_EDITORIALE 24-07-2013 10:18 Pagina 3
Il governo sta ridisegnando il sistema dei centri per l’impiego, che non funziona. Occorre avere coraggio e impostare la riformain direzione del workfare
Il ministro del Lavoro Giovannini sta per riformare ilsistema dei servizi contro la disoccupazione. Da tem-po abbiamo ravvisato la necessità che vengano rifor-mati i centri per l’impiego: con una crisi economicache dura da più di 5 anni è intollerabile che questi ser-vizi limitino la propria funzione alla mera tenuta diuna lista di collocamento.I centri per l’impiego dovrebbero infatti promuovere po-litiche attive e occasioni di incontro tra domanda e offer-ta di lavoro, in sinergia con i servizi privati e con gli stru-menti che possono essere messi a disposizione dagli en-ti bilaterali previsti dalla contrattazione collettiva. A tale proposito, tra i nostri obiettivi di medio termine, c’è
quello di creare un’Agenzia per il lavoro manageriale, conlo scopo di svolgere attività di intermediazione tra
domanda e offerta di lavoro. L’Agenzia potrebbe rappresentare il giustonesso per coniugare le politiche di welfare edi workfare e per completare il nostro asset-to di welfare contrattuale. In coerenza con lalogica “dell’attivazione continua”, della valo-
rizzazione delle competenze attraverso la for-mazione, l’Agenzia avrebbe la stessa natura dei
Fondi interprofessionali per la formazionecontinua e potrebbe utilizzare, perfinanziarsi, quota parte del contri-buto dello 0,30 che le aziende versa-no per la mobilità anche sulle retri-buzioni dei dirigenti che per altronon ne godono. Si tratterebbe di mu-tuare, in Italia, la felice esperienza
dell’Agenzia francese Apec, Association pour l’emploides cadres, operante fin dal 1967.Secondo i dati dell’Upi (Unione province italiane), l’Ita-lia è tra i paesi europei che spendono meno per i servi-zi all’impiego: basti pensare che nel 2010, in piena crisi,l’Italia ha investito complessivamente 26 miliardi di eu-ro per le politiche del lavoro, di cui 20 miliardi per po-litiche passive, 5 per politiche attive e solo 50 milioni perservizi. Negli anni della crisi la quota di risorse destina-ta a politiche attive e servizi anziché aumentare è dimi-nuita in valori assoluti.I centri per l’impiego in Italia sono circa 550 e i dipen-denti dei servizi sono 6.600. In Italia c’è un addetto ogni200 disoccupati; nel Regno Unito un operatore ogni 43disoccupati, in Francia uno ogni 59, in Germania unoogni 27. Questi numeri sono di per sé indicativi del ti-po di assistenza e di supporto che i disoccupati, o le per-sone in cerca di lavoro, ricevono in questi paesi.Ma per capire come riformare il sistema dei centri perl’impiego occorre misurare l’efficacia del servizio. Ebbene, un’indagine dell’Isfol del 2011 indica che soloil 3,5% dei disoccupati ha trovato un posto di lavoro tramite un centro per l’impiego (nel 1997 era il 3,9%),mentre tra i giovani la quota è del 2,7%(tra i laureati addirittura l’1,3%).Inefficienza del sistema? Sì e no. Sì, perché evidentemen-te c’è qualcosa che non funziona nel procedimento cheporta all’incontro tra domanda e offerta di lavoro. No,perché il mercato del lavoro è un sistema complesso cheha più porte d’ingresso. Si trova lavoro tramite i centriper l’impiego, ma anche tramite gli head hunter, leagenzie per il lavoro, le segnalazioni personali ecc. Non solo: a differenza dei centri pubblici per l’impiego isoggetti privati danno assistenza, erogano formazione,fanno reclutamento.Pensiamo poi al problema della banca dati dei profili dichi cerca lavoro. Chi è dell’ambiente ricorderà l’affan-
Editorialea cura del presidente Manageritalia
SERVIZI ALL’IMPIEGO:PUNTARE SULLE P
••02.SOMMARIO_EDITORIALE 23-07-2013 10:58 Pagina 4
LUGLIO/AGOSTO 2013 55
noso avvio della Borsa nazionale del lavoro, poi dive-nuto Cliclavoro: un sistema unificato delle diverse ban-che dati pubbliche e private che non è mai decollato,perché i diversi attori agiscono ciascuno per conto pro-prio, senza dialogare tra loro.Per le imprese quindi continua a essere un problematrovare il profilo che cercano. Così si arriva al parados-so che, a fronte di tre milioni di disoccupati, le aziendenon riescono a trovare il profilo giusto, pur volendo. C’è poi un problema di governance del sistema. La que-stione è: a quale livello amministrativo dare la compe-tenza? Deve essere assegnato alle regioni o lasciato alleprovince? Ma queste ultime non dovevano essere abo-lite? Se la risposta è sì, perché pensare di mantenere ilservizio a livello provinciale anziché redistribuire lefunzioni sugli altri due livelli di competenza?Insomma, non sono pochi i nodi che dovrà sciogliereil ministro. Ma sicuramente il primo da risolvere èquello della strategia politica: il governo italiano nonpuò continuare a puntare sulle politiche passive, madeve investire soprattutto nel workfare, nelle politi-che pro-attive e nei servizi.Ed è proprio questa l’impostazione che abbiamo dato al-l’iniziativa Manager to work di cui si è parlato nel nume-ro scorso e anche in questo a pagina 36. Un’iniziativa diworkfare, destinata al reimpiego e non al semplice so-stentamento al reddito.Si tratta di una misura promossa dal ministero del La-voro e delle politiche sociali, insieme a Manageritalia eFedermanager, per consentire alle imprese, in partico-lare le piccole, di avvalersi di figure manageriali, ex di-rigenti o quadri temporaneamente disoccupati, benefi-ciando di interessanti incentivi economici per il loro in-serimento in azienda con qualifica di dirigente o per ini-ziative di autoimprenditorialità.Abbiamo avuto a disposizione, in tempi di crisi, un pla-fond di 9 milioni e 715mila euro, da erogare sotto forma
di incentivi all’assunzione o di contributo alla costitu-zione di una nuova società.Due sono le tipologie di intervento: la prima rivolta alleaziende che assumono dirigenti e quadri disoccupati, laseconda direttamente ai dirigenti o quadri disoccupatiche intendono creare un’impresa.Gli incentivi peraltro aumentano, nel primo caso, in ba-se alla durata contrattuale della posizione lavorativa of-ferta (maggiore è la durata più forte è l’incentivo), nelsecondo caso, in base al numero di ex dirigenti o qua-dri che andranno a costituire la nuova impresa o asso-ciazione professionale.La nuova misura, che è una riedizione di una prece-dente iniziativa (ma con importi molto più interessan-ti) sembra partita con il piede giusto. Già i primi risul-tati relativi all’avviso pubblico sull’autoimprendito-rialità sono molto confortanti. Tra pochi giorni saran-no resi noti i risultati dell’avviso pubblico sul reim-piego, che speriamo siano anch’essi rilevanti. In que-sta fase occorre far capire ai piccoli imprenditoriquanto sia importante inserire nelle loro aziende unafigura manageriale che apporti dinamicità e capacitàorganizzativa.Stiamo organizzando, con Italia Lavoro e Federmanager, unnuovo roadshow per far conoscere Manager to work alleimprese e a tutti gli operatori del settore. Gli incontri sisvolgeranno in autunno, rigorosamente sul territorio. A tale proposito invito tutte le Associazioni e gli asso-ciati a dare la massima diffusione al nuovo strumento,perché dipende da noi la buona riuscita dell’iniziativa.Non solo possiamo dare un valido aiuto ai nostri colle-ghi in difficoltà, ma soprattutto alle numerose aziende chevorrebbero crescere e migliorare le proprie performance,ma non hanno le competenze necessarie per farlo.
Guido Carella(guido.carella@manageritalia.it)
E POLITICHE ATTIVE
••02.SOMMARIO_EDITORIALE 24-07-2013 10:20 Pagina 5
Speciale Assemblea
LUGLIO/AGOSTO 20136
A Milano il 14 e 15 giugnoscorsi si è tenuta l’81a
Assemblea Manageritalia: al centro i 12 progetti che racchiudono le nostre priorità nel PianoOperativo 2012-2016
Eliana Sambrotta
PROTAGONISTI dell’81a Assemblea Manageri-
talia i 12 progetti che accompagneranno la Fede-
razione fino al 2016. Ma forse ancor più che i
progetti, i veri attori di questo importante ap-
puntamento della nostra Organizzazione sono
stati i numerosi colleghi coinvolti nei gruppi di
GRUPPI AL LAVORO
lavoro. Proprio i gruppi, infatti, hanno avuto una parte pre-
ponderante di questa due giorni, che ha modificato i canonici
tempi e modi di svolgimento assembleari per dare più spazio
alle loro attività. D’altronde lo stato di avanzamento del no-
stro cantiere ha ormai superato la fase iniziale e molte idee
stanno prendendo forma concreta, altre hanno già dato i pri-
missimi risultati. È importante allora cogliere l’occasione del-
le assemblee, che due volte l’anno ci riuniscono tutti, per po-
ter lavorare insieme e confrontarsi a livello nazionale.
L’Assemblea federale è infatti iniziata solo venerdì pomerig-
gio per dare spazio, nella mattinata, ai 12 gruppi – composti
dai project leader territoriali – che hanno discusso lo stato di
••03ASSEMBLEA (6-13) 24-07-2013 9:31 Pagina 6
LUGLIO/AGOSTO 2013 7
avanzamento del proprio progetto, per poi illustrarlo ai colle-
ghi e alla Federazione il giorno successivo. Una mattinata frut-
tuosa che ha visto tutti all’opera.
Nel pomeriggio il presidente Guido Carella ha aperto l’Assem-
blea con una relazione che si è soffermata in particolare sul dif-
ficile contesto economico che continuiamo ad attraversare e
sugli effetti di tale crisi che incidono sulle imprese e quindi sul
management. In questo scenario dobbiamo affrontare il pros-
simo rinnovo contrattuale, ormai alle porte, cercando di inno-
vare in profondità, così come ha poi approfondito Flavio Leo-
ne, responsabile delle relazioni sindacali.
Altro punto chiave affrontato da Carella è stato l’impegno di Ma-
nageritalia per un paese migliore attraverso il nuovo soggetto so-
ciale e politico #Prioritalia e all’interno della confederazione Ci-
da - Manager e alte professionalità per l’Italia. Su questo fronte
ha poi relazionato in modo più specifico il presidente Cida Sil-
vestre Bertolini, in arrivo da un incontro con il ministro del La-
voro Enrico Giovannini proprio il giorno stesso (vedi pagina 32).
I lavori sono proseguiti con le relazioni dei presidenti dei Fon-
di e degli enti partecipati Manageritalia, che non hanno pre-
sentato particolari problematiche: Assidir, Associazione Anto-
nio Pastore, Cfmt/Cibiesse, Fasdac, Fondo Mario Negri, Fon-
dir, Gpa, Manageritalia Servizi.
Sabato, giornata dedicata ai gruppi di lavoro. Ogni portavoce
ha avuto alcuni minuti per presentare ai colleghi i passi avan-
ti degli ultimi sei mesi (vedi sintesi alle pagine seguenti).
Sono emerse idee e proposte interessanti e grandi potenziali-
tà a livello territoriale: andranno sviluppate ma offrono una
buona base di partenza per dare nuovo slancio alle nostre at-
tività, alle relazioni politico-istituzionali e per valorizzare ma-
nager e imprese.
Infine, ospite della giornata è stato Romano Benini, giurista e
docente di Politiche del lavoro presso l’Università La Sapien-
za di Roma, che è intervenuto sull’importanza di welfare e
workfare per favorire la produttività in azienda e poter così
anche uscire dalla crisi (vedi pagina 20).
••03ASSEMBLEA (6-13) 24-07-2013 9:32 Pagina 7
1.
Speciale Assemblea
CIDA - MANAGER E ALTE PROFESSIONALITÀ PER L’ITALIA
Obiettivo del progetto è dotarci di un sistema di
rappresentanza organizzato e coerente con quel-
li di Cida attraverso un sistema di relazioni ca-
ratterizzato da attività di base e gestione di pro-
grammi comuni a livello nazionale e territoriale
tale da garantire un’efficace cinghia di trasmis-
sione delle politiche della Confederazione stes-
sa. Il progetto punta a sviluppare un nuovo mo-
dello di dialogo sociale, supportare iniziative
lanciate sul territorio, attuare azioni di conver-
genza con le altre organizzazioni di rappresen-
tanza di Cida, proporre analisi e azioni per lo
sviluppo socio-economico locale. Finora è stato
costituito il primo nucleo, realizzate le attività e
le iniziative fondanti, definito il piano, formato
il gruppo di lavoro nazionale e implementate at-
tività sul territorio. Tra i momenti più salienti, gli
Stati generali del 26 novembre 2012 alla presen-
za dell’ex presidente del Consiglio Mario Monti
e la presentazione del programma politico Cida
ai candidati delle elezioni politiche di febbraio.
Sono stati nominati 20 coordinatori regionali e
approvato un regolamento proprio per i coordi-
namenti regionali. Ora si stanno sviluppando
dei gruppi di lavoro territoriali.
2. #PRIORITALIASi punta a mettersi a disposizione delle istitu-
zioni e del sociale e rappresentare nel modo
più ampio le istanze del ceto medio al quale
apparteniamo. Per farlo occorre implementa-
re e sostenere le iniziative nazionali e radicar-
si sul territorio attraverso contatti con le isti-
tuzioni o ottenendo il diritto di rappresentan-
za nella politica e nelle istituzioni (commis-
sioni, incarichi...). Ci basiamo su questi 9 va-
lori: competenza, innovazione sociale, inclu-
sione, trasparenza, legalità, informazione,
collaborazione, attuazione e visione.
Nel periodo preelettorale è stato presentato
un programma sull’Italia che vorremmo, con-
divisibile su una piattaforma online a cui po-
ter dare il proprio contributo. Dodici mana-
ger hanno illustrato il programma politico Ci-
da ai candidati alle elezioni del 24/25 febbra-
io in eventi svolti in 11 città e alla presenza di
108 politici in totale. Altre iniziative sono
“1.000 manager per 100 progetti” (supporta-
re amministrazioni locali e pubbliche attra-
verso la propria professionalità) e il progetto
elettorale #facilitiamoroma nella lista civica
Alfio Marchini sindaco.
Rappresentanza e politica
12 PROGETTI: A
••03ASSEMBLEA (6-13) 24-07-2013 9:37 Pagina 8
LUGLIO/AGOSTO 2013 9
3. TALENTI MANAGERIALITra gli obiettivi, accompagnare i gio-
vani nel mondo del lavoro, forma-
zione e tutoring, facilitazione/sele-
zione nelle prime esperienze di la-
voro, nuovi format di comunicazio-
ne (social/storytelling).
Tra le varie attività territoriali in cor-
so: il progetto Giotto, Vivi tre giorni
da manager, Unimanager, Orientee-
ring, Un ponte sul futuro, Campus
mentis, Storytelling, la community
Facebook Imagine.
Tra i prossimi step riprendere e re-
plicare best practice, condividere
con la Federazione le esperienze del-
le Associazioni, training sulle piatta-
forme di collaborazione.
4. OSMOSIConsiderato che esistono grandi diffe-
renze strutturali, organizzative ed eco-
nomiche tra Federmanager e Manage-
ritalia, si è iniziato a stabilire dei contat-
ti tra le Associazioni territoriali delle
due Federazioni che hanno portato a
convegni, gruppi di lavoro, eventi, an-
che culturali e ludici, azioni a fini bene-
fici (es. aiuto terremoto Emilia), proget-
ti come le Giornate di Galileo in Veneto
o Giotto a Firenze. Bisogna proseguire
questo progetto comune costituendo
un gruppo di lavoro su tematiche con-
trattuali e comitati bilaterali stabili sul
territorio e pensare, dove possibile, di
avere location dove eventualmente
mettere in comune alcuni servizi.
Sostenibilitàe crescita5. GOVERNANCE FEDERALECon il coinvolgimento nei progetti operativi si sta
tentando di rafforzare la squadra al vertice ed
estenderla a livello di singole Associazioni territo-
riali. Per creare una governance allargata, condivi-
sa e partecipata si pensa ad alcune possibili modi-
fiche statutarie come definire un meccanismo che
garantisca la continuità a livello di presidenza,
aprire il comitato di presidenza ai vicepresidenti,
allineare le procedure, gli aspetti organizzativi e gli
argomenti trattati dai consigli delle Associazioni
territoriali con quelli del comitato di presidenza, e
infine bilanciare il peso rappresentativo delle sin-
gole Associazioni territoriali.
6. ETICA E RESPONSABILITÀ SOCIALETra i risultati in arrivo circa i lavori già in cantiere sulla dif-
fusione della responsabilità sociale di impresa, la redazio-
ne e approvazione del codice etico del manager e delle li-
nee guida del bilancio sociale da introdurre nelle Associa-
zioni territoriali (almeno in quattro), la definizione di pro-
fessionalità e competenze dell’Rsi Manager e l’organizza-
zione del Convegno europeo con confronto internaziona-
le di best practice. Tra gli obiettivi prefissati, invece, una
maggior consapevolezza dell’importanza di comporta-
menti improntati alla Rsi e l’attivazione di interventi nella
nostra Organizzazione e nelle aziende. Diversi lavori sono
in corso nelle sedi di Bologna, Roma, Veneto, Napoli, Mi-
lano, Torino e Trentino-Alto Adige.
A CHE PUNTO SIAMO
••03ASSEMBLEA (6-13) 23-07-2013 10:57 Pagina 9
8. INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA PER LE IMPRESE
Gli obiettivi che si propone questo progetto so-
no sensibilizzare gli stakeholder e le pmi sulla
necessità/vantaggio di avere un manager in
azienda, offrendo occasioni di incontro tra tutti
questi protagonisti e promuovendo forme di si-
nergia con Federmanager e parti datoriali. Tra le
attività realizzate workshop e convegni sulle re-
ti d’impresa, ideazione e gestione di bandi pub-
blici per l’inserimento di manager nelle pmi, si-
nergie con Federmanager, messa a punto di for-
mat per tavolo di concertazione con stakeholder
(“format Pescara”), Manager in Impresa, elabo-
razione questionario Reti. Da portare a termine
il lancio e l’analisi di questo questionario, la re-
plica del “format Pescara” e l’edizione pilota del
bando di costituzione Reti.
7. QUADRI E...L’obiettivo è ampliare il numero dei qua-
dri iscritti e diventare l’Organizzazione
maggiormente rappresentativa del mid-
dle management poiché i sindacati tradi-
zionali, che hanno la rappresentanza
contrattuale dei quadri, in questi anni
hanno fatto pochissimo e ostacolato i
temporary manager. Inoltre, purtroppo,
oggi sempre più dirigenti vengono ricol-
locati in posizioni di middle manage-
ment. Per cui bisogna agire in tre modi:
favorire il ricollocamento e la formazio-
ne permanente, costituire e incrementare
la rappresentanza in azienda e nel terri-
torio e la contrattazione di 2° livello e in-
fine promuovere e potenziare i servizi
dedicati. Si propone una proposta di leg-
ge con tema “Riconoscimento della figu-
ra del quadro” e sviluppare iniziative di
marketing e networking (utile un que-
stionario/survey per mappatura profili
ed esigenze dei quadri associati).
... PROFESSIONALI professional si aspettano di essere consi-
derati da tutti i colleghi partner e non con-
correnti, in linea con le mutazioni del mon-
do del lavoro e per ottenere reciproci van-
taggi. Vorrebbero essere informati e infor-
mare sulle opportunità offerte dal mercato
del lavoro, su eventuali agevolazioni e su
vari aspetti professionali. Vorrebbero cre-
scere creando un database specifico per
rendere semplice ed efficace la ricerca e
l’offerta per le più svariate professionalità,
strutturando l’identità del professional in
chiave executive, pensando a una serie di
servizi dedicati. Si vorrebbe eleggere un
rappresentante nazionale.
LUGLIO/AGOSTO 201310
Speciale Assemblea
••03ASSEMBLEA (6-13) 23-07-2013 10:57 Pagina 10
9. NUOVO MODELLO DI RAPPRESENTANZA E WELFARE CONTRATTUALE
A questo progetto è stato dedicato un approfon-
dimento maggiore vista l’importanza e la deli-
catezza dell’argomento in fase di rinnovo con-
trattuale. Tra gli obiettivi, infatti, individuare le
principali criticità che la mutata situazione eco-
nomica ha enfatizzato o creato, valutando le
eventuali misure da introdurre nel nostro siste-
ma di welfare contrattuale; valutare la potenzia-
le efficacia delle proposte ipotizzate e la loro so-
stenibilità e definire quelle da formulare alla
controparte in occasione dei prossimi rinnovi
contrattuali. Le principali criticità riscontrate in
questo particolare momento storico sono sicu-
ramente l’accresciuta possibilità di essere espul-
si dal mondo del lavoro, o almeno dal nostro
contratto, soprattutto per gli over 50; la maggio-
re difficoltà a ricollocarsi e la conseguente dila-
tazione del tempo intercorrente tra cessazione
del lavoro e nuova ricollocazione.
Sono necessari quindi percorsi formativi dedica-
ti ai dirigenti espulsi dal mondo del lavoro; aiuto
al ricollocamento; formazione continua e valuta-
zione “preventiva”; sostegno al reddito nei perio-
di di inoccupazione. Si ipotizzano una serie di in-
terventi tra cui migliorare l’incontro tra la doman-
da e l’offerta di lavoro manageriale, in collabora-
zione con la parte datoriale; certificare le compe-
tenze dei dirigenti, sia al momento della perdita
del posto di lavoro che durante l’attività lavora-
tiva; predisporre appositi strumenti di sostegno
al reddito nei periodi di inoccupazione; rendere
più flessibile l’andamento della curva retributiva
(legandola a un miglioramento della qualità del-
la vita) in modo da ridurre le espulsioni dal mon-
do del lavoro degli over 50.
Alcuni di questi provvedimenti andrebbero solo
potenziati o resi permanenti nel contratto, altri, co-
me il sostegno al reddito nel periodo di disoccupa-
zione o la riduzione delle espulsioni dal mondo del
lavoro, dovrebbero essere inseriti. In conclusione
se è prevedibile un’accresciuta difficoltà a ottene-
re un congruo incremento della retribuzione fissa,
è però ipotizzabile un intervento a sostegno del
welfare contrattuale che punteremo a potenziare.
In considerazione di questo si è creato un sotto-
gruppo al progetto, che si occupa di company
welfare, il cui obiettivo è supportare manager e
imprenditori nell’attivazione di questa leva
strategica per la crescita dell’impresa, della sua
competitività e produttività. Smart welfare
punta a promuovere il più alto grado di benes-
sere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori,
per esempio tramite la conciliazione della vita
professionale e privata, la flessibilità organizza-
tiva e lavorativa, salute e benessere in azienda.
Sono in programma numerosi eventi in varie
città tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 per
sensibilizzare a queste tematiche e poi passare
ad azioni concrete.
LUGLIO/AGOSTO 2013 11
Lavoroe welfare
••03ASSEMBLEA (6-13) 23-07-2013 10:57 Pagina 11
LUGLIO/AGOSTO 201312
Speciale Assemblea
11. INTERAGEINGIl progetto InterAGEing - un patto tra ge-
nerazioni in azienda, è stato presentato
per la prima volta a un convegno lo scor-
so febbraio a Milano. Propone alle azien-
de e ai lavoratori quattro soluzioni per
mettere a frutto l’esperienza dei senior e
l’innovazione dei giovani: il tandem, il
mentoring, la staffetta e il variabile. Inte-
rAGEing è una delle varie attività di Pro-
duttività e benessere, insieme a un Fiocco
in Azienda, Donne@work, Telelavoro ecc.
Per il 2013/2014 si prevede la presentazio-
ne del progetto in varie città d’Italia, toc-
candone anche alcune non solite a questo
genere di eventi. Per ora hanno ospitato
l’evento Genova e Napoli, oltre a Milano.
Per approfondire i singoli progetti vedi Dirigente 1/2-2013 consultabile
anche online su www.manageritalia.ito scaricabile dall’app di e-dicola
10. POLITICHE ATTIVEÈ necessario definire una strategia delle politiche attive che porti
a un sistema di azioni a supporto dei dirigenti agendo prima (pre-
venzione), durante (supporto) e dopo (ricollocazione) la perdita
del lavoro. Interventi preventivi: check-up manageriale di carriera
(career coaching) e definizione di “piani di carriera preventivi”
(career advisory), certificazione delle competenze (Youmanager),
creazione e sviluppo del network personale anche attraverso uno
sportello di coaching. Interventi di supporto: Managerattivo, con-
tributi all’outplacement. Interventi per la ricollocazione: stimolare
la domanda di managerialità (diffondendo la cultura manageria-
le nelle pmi, sostenendo i processi di aggregazione fra pmi ed ero-
gando contributi economici per l’inserimento dei dirigenti), favo-
rire l’incontro di domanda e offerta di lavoro (migliorando il da-
tabase federale, favorendo la diffusione dei social e del 2.0 come
strumenti di networking, creando un’agenzia per il lavoro ad hoc
o il collegamento con agenzie già esistenti).
••03ASSEMBLEA (6-13) 23-07-2013 10:57 Pagina 12
12. FORUM DELL’INNOVAZIONETERZIARIA
Il progetto si propone di diffondere la
cultura dell’innovazione con le associa-
zioni delle imprese per far conoscere le
buone pratiche innovative di manager e
di aziende e supportarli nell’utilizzarle
per aumentare il valore in azienda e nel-
la filiera. Lo si può fare per esempio svi-
luppando le capacità creative, valoriz-
zando di più il prodotto/servizio esi-
stente, migliorando l’accesso alle cono-
scenze internazionali. Sono in atto i pri-
mi lavori nelle Associazioni di Milano,
Napoli e Roma e si prevede di coinvol-
gerne presto altre.
Tra le varie attività in corso e in previsio-
ne nel 2014, workshop con imprese e
manager per la diffusione di buone pra-
tiche, costruzione di nuovi casi, eventi,
percorsi di formazione del Cfmt sui te-
mi innovazione/creatività per dirigenti,
percorsi formativi per imprenditori
(Fondir, enti del sistema di Confcom-
mercio), individuazione di aziende di-
sponibili a sperimentare la “mappa del-
le innovazioni”, realizzazione del 1° Fo-
rum dell’innovazione terziaria.
LUGLIO/AGOSTO 2013 13
SEMPRE PIÙ NUMEROSE!
Il ricambio generazionale degli ultimi anni
ha visto aumentare finalmente anche la
percentuale femminile di delegate e asso-
ciate attive nella nostra Organizzazione, an-
che con ruoli di vertice. Il presidente Gui-
do Carella ha colto l’occasione dell’assem-
blea per riunire in una foto ricordo una par-
te delle ben più numerose partecipanti che
in realtà erano presenti, a rappresentanza
del nostro nutrito universo femminile.
••03ASSEMBLEA (6-13) 23-07-2013 10:57 Pagina 13
Universo associativo
LUGLIO/AGOSTO 201314
La crisi fa registrare un 2012 negativo per i manager del terziario.In calo sia dirigenti che quadri iscritti a Manageritalia,in leggera crescita i professional.La dirigenza restacomunque la basedell’Associazione
a cura della redazione
PER I DIRIGENTI privati
del terziario il 2012 è
stato un anno negativo:
-115 pari a -0,5%, con un
calo anche per le aziende nelle qua-
li operano di -104, pari a -1,2%.
I dirigenti in servizio, negli ulti-
mi dieci anni (tabella 1) hanno
avuto un andamento altalenante:
dopo il segno meno avvenuto tra
il 2002 e il 2003, hanno avuto un
trend positivo culminato nella
crescita piuttosto sostenuta del
2007 (+5,8%), per poi arretrare nel
biennio 2009-2010 (-1%;-1,4%),
tornando a crescere nel 2011
(+2,1%) per poi diminuire nuova-
mente, seppure in modo lieve,
nell’ultimo anno (-0,5%).
L’andamento dell’economia nel-
l’ultimo decennio, culminato nella
profonda crisi tutt’ora in atto, ha
frenato la crescita del terziario. Di
fatto alla strutturale scarsità di fi-
gure manageriali nelle aziende ita-
liane e all’espulsione di dirigenti
dalle multinazionali e dalle grandi
aziende si è contrapposto un lento,
ma incoraggiante, inserimento di
dirigenti in aziende di piccola-me-
dia dimensione, che fino ad oggi ne
erano spesso sprovviste.
Un processo che, se adeguata-
mente sostenuto, potrebbe am-
pliare la cultura e la presenza ma-
nageriale delle imprese nazionali,
come richiesto dalla necessità di
competere al meglio sui mercati.
La base associativa Manageritalia
Gli associati, dopo aver superato
le 30.000 adesioni nel corso del
2005, nel 2011 hanno raggiunto il
massimo di sempre superando
quota 35.500, per poi calare nel-
l’ultimo anno (35.189).
Nel 2012 i dirigenti in servizio so-
no 19.186, con un sostanziale ar-
resto della loro crescita negli ulti-
mi tre anni (19.902 nel 2009,
19.741 nel 2010 e 19.650 nel 2011).
Nello stesso periodo anche i qua-
dri (1.830 nel 2012) hanno subito
un calo (2.057 nel 2009, 1.927 nel
2010 e 1.920 nel 2011). In crescita
invece i professional (+311, +7,8%),
cioè quei manager che operano
senza un contratto di lavoro di-
pendente. Si tratta sia di mana-
ger che dopo aver lavorato con
contratto da dirigente continua-
no a operare come liberi profes-
sionisti – e spesso proseguono
volontariamente la contribuzio-
ne ai Fondi contrattuali – sia di
alte professionalità spesso di tipo
manageriale mai transitate nel
contratto dirigenti.
NOTIZIEE NUMERI
••03PEDRETTI.UNIVERSO (14-17) 23-07-2013 10:56 Pagina 14
COMPOSIZIONE DEGLI ASSOCIATI MANAGERITALIA NEL 2012
LUGLIO/AGOSTO 2013 15
Rispetto al passato vi è un muta-
mento significativo nella composi-
zione della base associativa. I diri-
genti (vedi grafico) restano ancora
la componente di gran lunga più
importante (54,5%), ma comincia-
no a prendere sostanza sia i profes-
sional (12,3%) che i quadri (5,2%).
I pensionati (28%), se consideria-
mo il fatto che non pochi di questi
li ritroviamo anche tra i professio-
nal, sono comunque e naturalmen-
te in aumento, ma restano ancora
lontani dal peso che hanno in altre
situazioni associative.
Vediamo da ultimo come la base
associativa si distribuisce attual-
mente nelle 13 Associazioni terri-
toriali. A livello geografico (tabel-
la 2), è evidente la forte concentra-
zione in Lombardia (circa 54,6%) e
soprattutto al Nord-ovest (65,9%),
che prevale piuttosto nettamente
sul resto d’Italia (Nord-est 14,9%,
Centro 16,8% e Sud 2,5%).
Le caratteristiche degli associati
I segmenti che formano la base as-
sociativa hanno, come naturale,
un’elevata correlazione fra lo sta-
DIRIGENTI IN SERVIZIO AZIENDE
Numero Variazione n. Variazione % Numero Variazione n. Variazione %
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Variazione 2012-2002
19.063 7.634
18.659 -404 -2,1 7.581 -53 -0,7
19.085 426 2,3 7.759 178 2,3
19.402 317 1,7 7.991 232 3,0
20.237 835 4,3 8.249 258 3,2
21.413 1.176 5,8 8.632 383 4,6
22.178 765 3,6 8.891
8.484
259 3,0
2010
21.956 -222 -1,0 8.726 -165 -1,9
2011
21.652
21.984
-304 -1,4 8.542 -184 -2,1
2012
22.099 447 2,1 8.588 46 0,5
-115 -0,5 -104 -1,2
2.921 15,3 850 11,1
Font
e:el
abor
azio
ni s
u da
ti Fo
ndo
Mar
io N
egri
Tabella 1 - I DIRIGENTI DEL TERZIARIO IN SERVIZIO E LE AZIENDE DAL 2002 AL 2012
Dirigenti 54,52% (19.196)
Pensionati 28,01% (9.857)
Professional 12,27% (4.316)
Quadri 5,20% (1.830)
Font
e:el
abor
azio
ni s
u da
ti M
anag
erita
lia
tus associativo-professionale e
l’età dei loro componenti. Infatti, a
fronte di un’età media degli asso-
ciati di 54 anni, i dirigenti e i qua-
dri risultano i segmenti più giova-
ni (quasi 49 anni i dirigenti e 48 i
quadri), seguiti dai professional
(55 anni) e dai pensionati (64 anni).
Nell’ultimo anno (tabella 2), che
ha visto una diminuzione totale
degli iscritti dello 0,9%, sono cre-
sciuti i professional (+7,8%), in
calo i dirigenti (-2,4%), i quadri
(-4,7%) e i pensionati (-0,8%).
Guardando invece agli ultimi die-
ci anni, si registra un aumento in
tutti i segmenti: dirigenti (+7,2%),
professional (+309,1%), quadri
(55,2%) e pensionati (+34%).
Incoraggiante inserimentodi dirigenti in aziende di
piccola-media dimensione,che fino a oggi
ne erano spesso sprovviste
••03PEDRETTI.UNIVERSO (14-17) 23-07-2013 10:56 Pagina 15
Totale iscritti1 Dirigenti Quadri Professional
293 141 57 29Ancona
258 165 28 27Bari
2.042 1.159 118 250Bologna
1.008 553 61 101Firenze
1.586 658 113 196Genova
19.202 10.379 675 2.493Milano
401 244 43 18Napoli
210 143 14 14Palermo
4.596 2.743 178 681Roma
2.388 1.144 209 297Torino
684 310 154 70Trentino Alto Adige
317 142 21 27Trieste
2.204 1.405 154 113Veneto
35.189 19.186 1.830 4.316MANAGERITALIA
23.176 12.181 997 2.986Nordovest
5.247 3.016 452 460Nordest
5.897 3.437 296 811Centro
869 552 85 59
Pensionati
66
38
515
293
619
5.655
96
239
994
738
145
127
532
9.857
7.012
1.319
1.353
173Sud e Isole
Tabella 2 - GLI ISCRITTI ALLE 13 ASSOCIAZIONI TERRITORIALI (2012)
1 dal 2001 sono compresi tra gli associati Manageritalia anche i superstiti (vedove/i) e i quadri.
Font
e:el
abor
azio
ni s
u da
ti M
anag
erita
lia
LUGLIO/AGOSTO 201316
Universo associativo
Le caratteristiche professionali
dei manager in servizio
Vediamo ora in maggior dettaglio
le caratteristiche professionali dei
manager in servizio. Tra i dirigen-
ti la componente femminile si at-
testa al 14,9%.
A livello di contratto di lavoro, la
stragrande maggioranza dei di-
rigenti in servizio ricade nella
sfera contrattuale del commercio
(95,6%) e in misura minore in
quella dei trasporti (2,6%) e dei
restanti contratti (alberghi, ma-
gazzini generali e agenzie marit-
time). La dominanza del contrat-
to del commercio è più marcata
per quanto riguarda le donne
(96,8% contro il 95,4% degli uo-
mini), di conseguenza meno eleva-
ta è quella del contratto dei traspor-
ti (1,5%) e dei restanti contratti.
Passando a considerare le funzio-
ni aziendali nelle quali operano i
dirigenti, la direzione generale
(29,8%), che spesso in aziende
commerciali ingloba anche la re-
sponsabilità commerciale, prevale
sull’area commerciale-vendite-
marketing (24,3%) e sull’area am-
ministrazione e finanza (13,2%).
A livello professionale le donne
manager si caratterizzano per una
minore presenza, rispetto ai colle-
ghi, nella direzione generale (23%
contro il 31% degli uomini) e per
una maggiore presenza nell’area
amministrazione e finanza, legale
e affari generali e all’interno del-
l’area comunicazione e pubblicità.
Per quanto riguarda le aziende, i
dirigenti italiani operano preva-
lentemente in aziende di piccola
dimensione (51,7% fino a 99 di-
pendenti), il 16,9% nelle grandi
(più di 500 dipendenti).
Venendo ora ai quadri associati,
pur tenendo conto della minore
rappresentatività numerica, si
possono evidenziare alcuni tratti
distintivi rispetto ai colleghi di-
rigenti. La componente femmini-
le assume qui un peso più eleva-
to (23,8%), mentre a livello con-
trattuale la situazione è abbastanza
speculare, seppure meno marcata,
a quella dei dirigenti e domina
il commercio (92,4%), seguito da
trasporti (5,1%) e alberghi (1,9%).
Parlando ora delle funzioni pro-
fessionali prevalgono, come natu-
rale, aree funzionali più interme-
die quali vendite (18,1%), general
management (16,8%), ammini-
strazione e finanza (10,3%), com-
merciale (8,2%) e sistemi informa-
tivi (6,6%).
Abbastanza speculare ai dirigen-
ti risulta la distribuzione dei qua-
dri associati rispetto alla dimen-
sione aziendale e quindi il 43,6%
lavora in aziende sino a 99 dipen-
denti e il 23,8% in aziende con più
di 500 dipendenti. �
••03PEDRETTI.UNIVERSO (14-17) 23-07-2013 10:56 Pagina 16
••03PEDRETTI.UNIVERSO (14-17) 23-07-2013 10:56 Pagina 17
••04ECCELLENZA (18-19) 23-07-2013 10:52 Pagina 18
••04ECCELLENZA (18-19) 23-07-2013 10:52 Pagina 19
BENESSERE: oggi dobbiamo ripartire proprio da que-
sto concetto, come ha ricordato recentemente anche
il ministro del Lavoro Enrico Giovannini. Il benesse-
re si traduce in inglese con una parola: welfare, che
vuol dire “sviluppare il bene”. A ognuno di noi è
chiaro come la crescita dipenda sempre più dal-
Lavoro
LUGLIO/AGOSTO 201320
Benessere e lavoro: questoil binomio da ricostruireper uscire dalla crisi. Dalcontratto al ruolo chiavedi dirigenti e quadri perfavorire la produttività inazienda
Romano Benini
la riattivazione dei fattori del benessere (salute, lavoro, rela-
zioni sociali, ambiente, sicurezza) e che non ci possa essere
nessun aumento del pil o diminuzione dello spread che val-
ga senza la riattivazione dei fattori che lo determinano. Le
politiche delle istituzioni e le relazioni industria-
li sono chiamate a tenerne conto.
Parlare di welfare significa parlare di qualità to-
tale, che tiene insieme tre livelli: un livello nazio-
nale, territoriale e aziendale delle norme e dei con-
tratti; una connessione costante tra strumenti di tu-
tela, promozione e organizzazione presenti
nei contratti e nelle norme e, infine, la
costruzione di un sistema di rete in
cui l’azienda e il lavoratore tro-
vino sia sul posto che sul
mercato del lavoro, sia nel-
l’impresa che sul territorio
un contesto in grado di for-
nire servizi e diritti adeguati.
MANAGERPALADINIDEL WELFAR
••05ASSEMBLEA/BENINI (20-24) 23-07-2013 10:51 Pagina 20
Welfare
aziendale e contrattuale
La nuova stagione contrattuale
cui le parti sociali sono chiamate
dovrebbe costituire un’occasione
di forte rinnovamento dei siste-
mi di tutela e promozione del la-
voro. Il quadro di riferimento è
quello in cui il welfare aziendale
e contrattuale diventa decisivo e
in cui i contratti sono chiamati a
divenire non un fortino in difesa
dell’esistente, ma un punto di ri-
ferimento per attivare, promuo-
vere e dare qualità al lavoro. I di-
ste sono rilevanti, sia dal punto
di vista dell’organizzazione sia
come best practice di molte
aziende associate.
Il nostro welfare in questi anni è
stato messo in discussione sotto
vari aspetti: per la sua inefficien-
za, per la debolezza dei sistemi
territoriali, per il corporativismo
dei sistemi categoriali, per la pre-
valenza degli aspetti previdenzia-
li e assistenziali su quelli promo-
zionali, per la funzione di conser-
vare più che di attivare, stimolare
e costruire le condizioni per dare
qualità al lavoro. Il welfare per il
lavoro italiano può e deve ripar-
tire dalle imprese.
E il nostro sistema di rela-
zioni industriali deve rinnovarsi
collocando al centro delle propo-
ste e dei contratti la promozione
della qualità del lavoro, la valo-
rizzazione della professionalità, i
rigenti, per la loro funzione pro-
pulsiva e di governo del lavoro e
della sua organizzazione in ter-
mini di qualità e produttività, so-
no al centro di questa sfida. E il
terziario è il settore dell’econo-
mia in cui si gioca la partita del
salto di qualità del modello con-
trattuale.
Ecco allora che il mondo di Ma-
nageritalia è collocato appieno in
questa prospettiva, perché sui te-
mi dell’innovazione del modello
contrattuale, delle tutele aperte e
del welfare le esperienze propo-
LUGLIO/AGOSTO 2013 21
ARE
A ognuno di noi è chiarocome la crescita
dipenda sempre più dalla riattivazione
dei fattori del benessere
••05ASSEMBLEA/BENINI (20-24) 23-07-2013 10:51 Pagina 21
LUGLIO/AGOSTO 201322
Lavoro
rapporti tra le generazioni, la
promozione della componente
femminile, la produttività come
risultato dell’innovazione nei
processi organizzativi e negli
strumenti di lavoro, dei nuovi
servizi alla persona e alla fami-
glia di chi lavora.
Contrattazione nazionale,
aziende e territorio
La dimensione delle nuove rela-
zioni industriali dovrebbe fare in
modo che contrattazione naziona-
le, aziendale e territoriale siano tra
loro in sinergia promuovendo ri-
sultati e soluzioni. I tre livelli con-
trattuali si inaridiscono se sono vi-
sti come piani paralleli e non co-
municanti. Qualche esempio? È
inutile che un accordo aziendale
preveda l’erogazione di voucher
per accedere a servizi di asili nido
se sul territorio non ci sono asili
disponibili. È inutile che stabilisco
il diritto alla formazione per il la-
voratore se l’azienda non presen-
ta piani formativi.
Allo stesso tempo, non ha senso
essere presenti e forti su una di-
mensione della tutela (per esem-
pio quella sanitaria) e scoperti su
un’altra (per esempio quella de-
gli ammortizzatori). Il welfare
aziendale e contrattuale non può
essere una scusa per consentire
allo Stato e alle regioni di smobi-
litare il sistema di protezione so-
ciale, ma deve essere la leva che
trasforma il welfare pubblico e
privato da strumento assistenzia-
le a strumento promozionale. Il
rapporto tra qualità del lavoro e
welfare dipende dalla capacità di
costruire le condizioni di accom-
pagnamento del lavoratore in
tutto il suo percorso di lavoro e di
vita, in modo che la qualità del la-
voro non indebolisca la qualità
della vita e viceversa.
Politiche e strumenti coordinati
Dobbiamo avere ben presente
che l’Europa potrà stare sul mer-
cato solo se sarà in grado di pro-
durre beni e servizi di qualità, at-
traverso l’investimento nell’in-
novazione. Diversi sono gli in-
terventi che chiedono politiche e
strumenti coordinati. A partire
dalla formazione permanente,
da definire sempre di più come
un intervento ordinario e auto-
matico, a cui collegare piani
aziendali o personali che costi-
tuiscono una nuova dimensione
del diritto del lavoratore. Occor-
re inoltre definire i modelli orga-
nizzativi, attraverso piani di as-
sessment che tengano conto dei
cambiamenti di vita, dal carico
familiare all’età anagrafica, e
promuovere strumenti di valo-
rizzazione delle competenze nel
rapporto tra le generazioni (nel-
le diverse modalità che vanno
dall’affiancamento tra giovani e
adulti all’uscita morbida dal la-
voro fino alla pensione, con atti-
Il rapporto tra qualità dellavoro e welfare dipendedalla capacità di costruirele condizioni diaccompagnamento del lavoratore in tutto il suo percorsoprofessionale e di vita
••05ASSEMBLEA/BENINI (20-24) 23-07-2013 11:27 Pagina 22
23LUGLIO/AGOSTO 2013
vità di mentoring e altre modali-
tà che permettano al lavoratore
di accedere alla quiescenza in
modo progressivo).
È fondamentale anche introdurre
servizi di assistenza per preveni-
re possibili situazioni di disagio
della persona e dei familiari. Que-
sti interventi richiedono un rap-
porto al tempo stesso diretto e
flessibile con il sistema dei fondi
interprofessionali.
Voglio sottolineare che negli ulti-
mi anni i dirigenti italiani hanno
dimostrato di avere un’attenzio-
ne forte al proprio aggiornamen-
to professionale: seguono attività
di formazione permanente per
un numero di giornate pari al
doppio di quelle impegnate in
formazione dai titolari di impre-
sa e tre volte maggiori rispetto al-
l’impegno di lavoratori di diver-
so livello. Questi interventi deter-
minano diversi vantaggi, creano
una comune cultura del lavoro,
una contaminazione di esperien-
ze, di idee e di linguaggi.
Politiche di genere
Un altro aspetto che ben si collega
al welfare aziendale e alla nuova
dimensione dei contratti è quello
delle politiche di genere, degli
strumenti e degli interventi che
devono rimuovere gli ostacoli al-
la partecipazione al lavoro delle
donne. È noto che le principali
aziende al mondo che producono
qualità e valore aggiunto vedono
un’alta presenza di donne anche
nel management. A questo propo-
sito, il rapporto tra conciliazione e
welfare è molto stretto e la defini-
zione degli strumenti disponibili
per un giusto equilibrio tra vita e
lavoro diviene una dimensione
prioritaria, l’aspetto che definisce
la qualità stessa del welfare azien-
dale. Mi riferisco a sistemi che ga-
rantiscano la flessibilità dell’ora-
rio di lavoro, l’accesso a servizi
personali in ambito sanitario e la
possibilità di congedi, voucher o
servizi per attività di cura, paren-
tali e familiari (dalla badante al
babysitting). Spesso si dice che
questo non è il momento opportu-
no, che si debba intervenire per
aumentare produttività e stabilità
finanziaria dell’impresa. Eppure
non c’è momento più favorevole
di questi anni per cambiare i pun-
ti di vista, i paradigmi sbagliati. Se
molte aziende italiane, anche del
terziario, si trovano oggi in crisi è
infatti anche per non aver pratica-
to le logiche del benessere azien-
dale, che sono tra i fattori di pro-
duttività più evidenti, perché si
tratta di creare le condizioni per
poter lavorare meglio e quindi per
produrre di più.
Salute e servizi per la persona
Il sistema di servizi che riguarda
la salute e il benessere fisico è del
tutto complementare a questa ri-
flessione. La condizione della qua-
lità è un continuum di condizioni
che dobbiamo alimentare come
tale: il benessere è benessere per-
sonale, familiare e nel lavoro. Il
sistema promosso da Manageri-
talia a tutela della salute del diri-
gente è certamente un punto di
riferimento, in quanto il fondo
sanitario assiste l’intero nucleo
familiare, riguarda dirigenti in
attività e pensionati, fornisce
un’ampia gamma di prestazioni,
interviene sulla prevenzione del
rischio malattia ed è basato su
due pilastri, con un fondo previ-
denziale complementare.
La condizione della qualità è un
continuum di condizioniche dobbiamo alimentare
come tale: il benessere è benessere personale,
familiare e nel lavoro
••05ASSEMBLEA/BENINI (20-24) 23-07-2013 11:27 Pagina 23
LUGLIO/AGOSTO 201324
Lavoro
Nell’ambito dei servizi alla perso-
na che lavora penso vadano citate
anche alcune aree di sviluppo del-
le tutele e delle opportunità che
integrano e completano le diverse
aree di intervento: dai contributi
per l’educazione e l’istruzione dei
figli ai mutui immobiliari, dal so-
stegno al reddito al sostegno alle
pulizie domestiche, lavanderia e
tintoria, dalla spesa a casa o in uf-
ficio all’orientamento alla corretta
alimentazione.
Tra le esigenze non legate ai servi-
zi, ma a strumenti di affiancamen-
to, vanno considerate rilevanti per
i manager l’acquisto di beni e ser-
vizi mediante voucher, le iniziati-
ve volte alla valorizzazione della
capacità e competenza, la pianifi-
cazione degli interventi di conci-
liazione tra famiglia e lavoro e la
promozione della responsabilità
sociale dell’azienda.
I bisogni si articolano in ragione
della condizione individuale.
Per esempio costituisce una di-
stinzione piuttosto netta quella
che riguarda il dipendente con
famiglia e figli o anziani a carico
o il dipendente single o divorzia-
to, con figli o senza.
Attenzione però al dato di fondo
che emerge anche dalle rilevazio-
ni di Manageritalia: sono ben po-
chi i manager (intorno al 20%)
che oggi possono contare su un
efficace piano di welfare azien-
dale, per questo la sfida della
promozione del welfare azienda-
le riguarda oggi il nuovo model-
lo contrattuale, nonché la previ-
sione di specifiche agevolazioni
fiscali che determinino conve-
nienze all’azienda.
Il ruolo del management
per favorire il company welfare
Per concludere, quale dovrebbe es-
sere il “compito” dei dirigenti in
quest’area? Il management do-
vrebbe diventare vero e proprio
“motore di benessere aziendale”,
attraverso la promozione di stru-
menti e politiche aziendali su base
contrattuale. Deve avere la consa-
pevolezza che la qualità dell’am-
biente aziendale motiva i lavorato-
ri e aiuta le imprese, a maggior ra-
gione in questa fase di difficoltà. La
produttività oggi dipende dagli in-
vestimenti in innovazione, anche
organizzativa e formativa, e questo
riguarda la qualità del lavoro.
I manager dovrebbero in sostanza
verificare come la connessione es-
senziale tra benessere aziendale e
individuale possa essere sostenu-
ta da programmi mirati per fina-
lizzare azioni di company welfa-
re, avendo ben chiaro che solo
concentrando gli sforzi per garan-
tire il benessere del lavoratore e la
qualità del lavoro si favorisce la
produttività. �
Il management deve avere la consapevolezzache la qualitàdell’ambiente aziendalemotiva i lavoratori e aiuta le imprese
••05ASSEMBLEA/BENINI (20-24) 23-07-2013 10:52 Pagina 24
editoriale e cinematografico. In que-sto scenario, secondo le stime re-gionali di Prometeia, il pil del Laziosi è ridotto di oltre il 2% nel 2012,in media nazionale, e la tendenzasta proseguendo nel 2013. In base al rapporto annuale di Bank-italia, nel 2012 nell’industria si sonoridotti in misura rilevante la produ-zione, il fatturato e gli investimenti,mentre le esportazioni hanno conti-nuato a fornire un impulso espansi-vo. Il settore dei servizi ha risentitodelle tendenze recessive legate allaforte riduzione dei consumi delle fa-miglie: ne hanno sofferto maggior-mente i trasporti e il commercio, maprosegue la crescita del numero deituristi, soprattutto stranieri. Purtroppo il tasso di disoccupazio-ne è cresciuto sensibilmente, rag-giungendo nel 2012 il livello piùelevato del decennio: 10,8%. Sep-pure tocchi in modo particolaregiovani e donne, i dirigenti non nerestano immuni. Sono 19.463 i di-rigenti del settore privato attivi nelLazio a fine 2011, di cui ben 18.448a Roma. Il rapporto tra dirigenti edipendenti è a livelli buoni rispettoalla bassissima media nazionale(1,36% e 1,61% solo a Roma, con-tro lo 0,9% in Italia), ma ancoralontano dai numeri di altri paesi eu-ropei (3% in Francia e Germania).Segnali positivi per le donne mana-ger, che dal 2009 al 2011 sono au-mentate del 23,4% facendo balza-re il Lazio tra le regioni con uno deipiù alti tassi di presenza femminiletra i dirigenti privati (18,5%).
LUGLIO/AGOSTO 2013 25
IA TU PER TU CON...
a cura della redazione
TERRITORI
Il settore trainante della regione cheospita la capitale politica e ammini-strativa, nonché un vastissimo patri-monio storico e artistico, non puòche essere il terziario. I servizi in La-zio hanno infatti un peso moltomaggiore rispetto alla media nazio-nale, incidendo per oltre i 3/4 del pilregionale (la media è 2/3). D’altron-de, turismo, commercio, trasporti,intermediazione finanziaria e im-mobiliare, università e ricerca, pub-blica amministrazione la fanno dapadrone. Per esempio quest’ultima,in particolare, pesa sul pil regionaleper circa il doppio della media na-zionale. Per quanto riguarda il turi-smo invece basti pensare che la re-gione è al primo posto tra le prefe-renze degli stranieri in Italia e al se-condo per gli italiani dopo il Veneto(Osservatorio nazionale del turismosu dati Unioncamere – Isnart 2011).E nei trasporti l’assenza di un gran-de porto di rilievo è compensatadalla presenza del primo aeroportointernazionale del paese.L’agricoltura, tradizionalmente set-tore importante, ha perso rilievonell’economia regionale, anche se,insieme all’allevamento, soprattut-to di ovini, è ancora sviluppata inparticolare grazie a ulivi, viti, noccio-li, cereali. L’industria laziale, invece,vede la sua maggior diffusione nel-le pmi, con l’eccezione di qualchegrande stabilimento di importantiaziende. Tra i settori più sviluppatiquelli energetico, petrolchimico,chimico, farmaceutico, metalmec-canico, manifatturiero, poligrafico-
ILLAZIO
Dirigenti n. Quadri n. Dipendenti n. Dir/dip % (D+Q)/dip %Frosinone 312 1.361 104.120 0,30 1,31 Latina 547 2.445 115.281 0,47 2,12 Rieti 53 339 22.283 0,24 1,52 Roma 18.448 59.254 1.143.808 1,61 5,18 Viterbo 108 602 50.288 0,20 1,20 TOTALE 19.463 64.001 1.435.780 1,36 4,46Fonte: elaborazioni Manageritalia su dati Inpste
rrito
ri
Dirigenti, quadri e dipendenti nel settore privato del Lazio (2011)
••06TERRITORI (25) 23-07-2013 10:50 Pagina 25
LUGLIO/AGOSTO 201326
Incentivi
Manager & Azienda Innovare p
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••07MANAGERtoWORK (26-31) 24-07-2013 9:42 Pagina 26
Unione europeaFondo sociale europeo
DIREZIONE GENERALE PER LE
POLITICHE ATTIVE E PASSIVE DEL LAVORO
e per Competere
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••07MANAGERtoWORK (26-31) 24-07-2013 9:42 Pagina 27
Incentivi
LUGLIO/AGOSTO 201328
Le domande piùricorrenti sui due bandi di Italia Lavoro: incentivi per chi assumedirigenti e quadri usciti dal mercato del lavoro e per chi decide di rioccuparsiattraversol’autoimprenditorialità
AOGNI DUBBIO UNA RIS
Domande per entrambi i bandi
È sufficiente un’autocertificazione per attestare la si-
tuazione di disoccupazione?
No, lo stato di disoccupazione deve essere compro-
vato dalla presentazione dell’interessato presso il
servizio competente (Centro per l’impiego) nel cui
ambito territoriale si trovi il domicilio del medesimo,
accompagnata da una dichiarazione (ai sensi del dpr
445/2000) che attesti l’eventuale attività lavorativa
precedentemente svolta, nonché l’immediata dispo-
nibilità allo svolgimento di nuova occupazione.
Gli ex dirigenti o quadri devono essere disoccupati da
sei mesi?
Sì, ma solo se donne o residenti al Sud. Per tutti gli
altri non c’è questo vincolo, salvo in caso di risolu-
zione consensuale con transazione a favore del lavo-
ratore, per cui è necessario il requisito dei sei mesi.
Ho cessato il rapporto di lavoro con dimissioni per
giusta causa, che l’azienda ha contestato, e ora sono
in attesa degli esiti della causa legale. Se venissi as-
sunto come dirigente la nuova azienda può ottenere
il contributo?
Le dimissioni per giusta causa possono essere compre-
se tra le tipologie di cessazione tutelate se il tipo di even-
to che ha costretto il lavoratore a presentarle rientra tra
quelli previsti dai ccnl e dalla giurisprudenza (vedi box
“Cessazione per dimissioni per giusta causa”).
••07MANAGERtoWORK (26-31) 23-07-2013 10:49 Pagina 28
LUGLIO/AGOSTO 2013 29
Dirigenti e quadri disoccupati distinti, ai fini dell’entità del contri-buto, nelle seguenti categorie:
A Ex dirigenti o quadri over 50;B Ex dirigenti o quadri donne che non hanno un impiego regolar-
mente retribuito da almeno sei mesi;
C Ex dirigenti o quadri delle regioni Obiettivo Convergenza (Puglia,Campania, Calabria, Sicilia) che non hanno un impiego regolar-mente retribuito da almeno sei mesi;
D Ex dirigenti o quadri privi di un impiego regolarmente retribuitoma che non rientrino nella categoria dei lavoratori “svantaggia-ti” (di cui al Regolamento CE n. 800/2008, art. 2, lett. 18)
I BENEFICIARI DELL’INTERVENTO
ISPOSTA
... sul reimpiego
È possibile ottenere il contributo anche per le assun-
zioni con qualifica di quadro?
No, il contributo viene erogato solo per il reimpiego
con la qualifica di dirigente, pertanto anche i quadri
disoccupati devono essere assunti con la qualifica di
dirigente.
Sono disoccupato a seguito di dimissioni volontarie e a
breve sarò assunto da una nuova azienda, sempre con
qualifica di dirigente. L’azienda può usufruire del con-
tributo di Italia Lavoro?
No. Lo stato di disoccupazione deve essere invo-
lontario, deve cioè avvenire a seguito di licenzia-
mento (compreso quello per giusta causa).
Sono ammesse anche le risoluzioni consensuali se
Sono disoccupato e attualmente percepisco l’inden-
nità Aspi, questo fatto può essere di ostacolo all’ero-
gazione del contributo?
No, dovrà semplicemente comunicare all’Inps la
nuova occupazione e quindi terminare l’erogazio-
ne dell’Aspi.
La mia precedente azienda mi ha indebitamente li-
cenziato per giusta causa, questo potrebbe preclu-
dermi la possibilità di beneficiare del contributo di
Italia Lavoro?
No, anche i dirigenti e i quadri disoccupati a segui-
to di licenziamento per giusta causa possono otte-
nere il contributo.
Chi rientra nella categoria D?
La categoria D comprende tutti gli ex quadri e dirigenti
disoccupati che non rientrano nelle categorie A, B e C.
••07MANAGERtoWORK (26-31) 23-07-2013 10:49 Pagina 29
È ammessa solo a determinate condizioni: il lavora-
tore dovrà indicare in maniera specifica il tipo di
evento che lo ha costretto a interrompere il rappor-
to di lavoro senza dare il preavviso e anzi attribuen-
dogli il diritto a ricevere l’indennità sostitutiva del
preavviso stesso.
Inoltre, la giurisprudenza e i ccnl hanno riconosciu-
to la giusta causa nelle dimissioni derivate dalle se-
guenti circostanze:
� mancato o ritardato pagamento delle retribu-
zioni, che deve però essere reiterato ed essere
inerente a parti rilevanti della retribuzione;
� mancato o ritardato versamento dei contributi
a carico del datore o del dipendente (si ricorda
che l’omissione di questi ultimi integra anche la
commissione da parte del datore del reato di ap-
propriazione indebita);
� peggioramento delle mansioni lavorative;
� molestie sessuali perpetrate dal datore nei con-
fronti del dipendente sul posto di lavoro;
� pretesa del datore di prestazioni illecite del di-
pendente;
� modifica unilaterale di significative condizioni
del rapporto di lavoro (ad esempio, mancata
promozione a una certa anzianità);
� trasferimento del lavoratore da una sede all’altra
senza che sussistano ragioni tecniche, organizza-
tive e produttive;
� vessazioni subite dal lavoratore (mobbing),
comportamento ingiurioso o offensivo nei
confronti del dipendente, molestie sessuali,
CESSAZIONE PER DIMISSIONI PER GIUSTA C
LUGLIO/AGOSTO 201330
Incentivi
sono state formalizzate presso le Direzioni territo-
riali del lavoro o in sede sindacale (ma in questo ca-
so è richiesto anche il requisito di un periodo di di-
soccupazione di almeno sei mesi) e le dimissioni
per giusta causa (vedi box qui sotto).
Qualche mese fa abbiamo licenziato un quadro. Pos-
siamo accedere ai contributi?
No, nei precedenti 12 mesi l’azienda non deve aver
licenziato quadri o dirigenti, anche appartenenti a so-
cietà controllate o facenti parte del medesimo grup-
po o rete di imprese o gli stessi lavoratori per i quali
si richiede il contributo.
Il contributo è cumulabile con eventuali sgravi contribu-
tivi previsti dalla normativa nazionale e/o regionale e
con l’agevolazione contributiva per l’assunzione di Dpn?
Sì. Il contributo per il reimpiego non è invece cu-
mulabile con quelli già erogati nell’ambito del pa-
rallelo avviso pubblico per iniziative di autoimpie-
go o creazione d’impresa.
Entro quanto tempo il datore di lavoro può ottenere la
liquidazione del contributo?
La procedura decorre trascorso un anno dall’assun-
zione. Entro e non oltre 60 giorni dalla chiusura del
primo anno di lavoro il datore deve attestare che il
dipendente sia ancora in servizio oppure il minore
periodo di servizio prestato (il contributo viene co-
munque erogato, in quota parte, per una perma-
nenza nel posto di lavoro di almeno sei mesi).
Se una pmi che fa parte di una rete di imprese vuole
assumere un dirigente che rientra nella categoria A, B
o C, viene erogato il contributo riferito alle pmi o quel-
lo di misura inferiore riservato alle grandi imprese?
Se l’assunzione avviene da parte di una pmi, indi-
pendentemente dal fatto che essa faccia parte di una
rete di imprese, il contributo erogabile è quello riser-
vato alle pmi. Anche per i lavoratori che rientrano
nella categoria D è contemplata la possibilità di otte-
nere l’erogazione da parte delle pmi e delle aziende
che fanno parte di una rete di imprese.
••07MANAGERtoWORK (26-31) 23-07-2013 10:49 Pagina 30
demansionamento, tutte azioni da intendersi
commesse da parte del superiore gerarchico,
del datore o dei colleghi;
� variazioni delle condizioni di lavoro a seguito di
cessione aziendale.
Ai fini dell’eventuale ammissione a contributo del-
la domanda, va tenuto presente che, in caso di di-
missioni per giusta causa, bisognerà far pervenire
al progetto la seguente documentazione:
� lettera di dimissioni del lavoratore, con speci-
fica indicazione del tipo di evento che lo ha co-
stretto a interrompere il rapporto di lavoro;
� specifica documentazione che attesti la volontà
del lavoratore di agire in giudizio nei confronti
del comportamento illecito del datore.
A CAUSA
31LUGLIO/AGOSTO 2013
La costituzione dell’impresa può essere precedente
al bando? E le spese sostenute?
La costituzione dell’impresa deve essere successiva
alla data di pubblicazione del bando (21 maggio
2013) e deve, comunque, avvenire dopo il formale
provvedimento di ammissione a contributo della do-
manda. L’atto notarile deve essere trasmesso entro
120+10 giorni dall’ammissione del contributo. Le
spese accettabili sono solo quelle sostenute successi-
vamente all’ammissione del contributo.
Tra i soci che costituiscono la nuova impresa può
comparire anche un soggetto che non rientra tra le
categorie tutelate?
Sì, solo che in tal caso per quest’ultimo non si po-
trà ottenere alcun contributo: ad esempio, in una
società formata da due soggetti, di cui uno solo sia
... sull’autoimpiego
in possesso dei requisiti previsti dal bando (in
quanto dirigente o quadro disoccupati appartenen-
ti a una delle categorie A, B, C o D), il massimale di
contributo che potrà essere ottenuto è quello di
25.000 euro.
Le professioni che possono intraprendere iniziative
di autoimpiego devono essere quelle che hanno un
albo professionale?
No, possono essere ammesse al contributo anche pro-
fessioni che non hanno l’albo.
È possibile ricevere il contributo per l’acquisizione di
quote societarie?
No, non è considerata attività lavorativa autonoma
la mera acquisizione di quote societarie.
Sono rimborsate solo le spese sostenute entro 120
giorni dalla data di costituzione dell’impresa o del-
l’avvio dell’attività di lavoro autonomo?
No, dopo 120 giorni dalla data di ammissione deve
essere inviata la rendicontazione delle spese soste-
nute fino a quella data, unitamente all’ulteriore do-
cumentazione elencata all’art. 7 del bando.
L’invio deve avvenire con lettera raccomandata a/r,
entro e non oltre i successivi 10 giorni. Italia Lavo-
ro procede al pagamento della prima tranche di
contributo nei successivi 60 giorni.
Entro e non oltre 90 giorni dalla liquidazione della
prima tranche è possibile inviare la richiesta per le
ulteriori spese sostenute. �
••07MANAGERtoWORK (26-31) 23-07-2013 10:49 Pagina 31
IN UN CLIMA amichevole e
collaborativo, il 14 giugno
scorso il presidente Cida -
Manager e alte professiona-
Cida
LUGLIO/AGOSTO 201332
Il presidente dellaconfederazione SilvestreBertolini ha incontrato il ministro del LavoroEnrico Giovannini.Un colloquio proficuo dal quale potrebberoemergere possibilicollaborazioni con il governo per procedereverso la ripresa
Roberta Roncelli Ciriello
lità per l’Italia Silvestre Bertolini
ha incontrato il ministro del La-
voro e delle politiche sociali Enri-
co Giovannini. Un incontro favo-
rito dalla stima e dalla collabora-
zione che c’è sempre stata tra Ma-
nageritalia e l’ex presidente Istat.
Bertolini ha illustrato al ministro
una sintesi delle proposte contenu-
te nel programma “L’Italia che vo-
gliamo”, mettendo l’accento su
quelle ritenute prioritarie per usci-
re dallo stallo in cui versa il paese,
dove recessione e disoccupazione
ormai la fanno da padrone.
Riforma del lavoro
Per arginare il problema disoccu-
pazione, che registra in Italia un
nuovo picco del 12%, Bertolini ha
indicato tra le possibili soluzioni
l’adozione di incentivi per l’as-
sunzione di giovani (mediante
una detassazione dei contratti a
tempo indeterminato per cinque
anni a favore delle aziende),
misure atte a favorire l’occupa-
zione di tutti, e la costituzione di
un’Agenzia per il lavoro mana-
geriale volta anche ad aumentare
il peso del management nella no-
stra economia.
Secondo il presidente «è un do-
vere della classe dirigente, e
quindi anche di noi manager, of-
frire ai giovani opportunità coe-
renti con il loro percorso di studi
ed evitare che i nostri migliori ta-
lenti prendano il “volo” verso
paesi in grado di offrire migliori
opportunità».
Retribuzione variabile
Bertolini ha poi illustrato un pro-
getto ancora in fase embrionale: si
tratta della volontà di puntare su
una retribuzione variabile legata
ai risultati positivi dell’azienda,
I MANAGERINCONTRANO
IL MINISTRO DEL LAVORO
••08CIDA.BERTOLINI (32-34) 24-07-2013 11:47 Pagina 32
seguita da una tassazione agevo-
lata della retribuzione variabile e
con maggiori tutele per il dirigen-
te in caso di licenziamento. Si po-
trebbe in tal modo valorizzare il
LUGLIO/AGOSTO 2013 33
Il percorso di Cida ècontrassegnato da unforte spirito unitario, daprogrammi ambiziosi eda progetti che lacategoria intende mettereal servizio del paese
I PRIMI PASSI DI
4 luglio 2012: si costituisce Cida - Manager e alte professionalità
per l’Italia.
Agosto 2012: Cida partecipa a #Prioritalia, evento organizzato da Ma-
nageritalia e Federmanager.
26 novembre 2012: i primi stati generali Cida a Milano.
Gennaio/febbraio 2013: in occasione delle ultime elezioni politiche
promossi i confronti con i candidati e presentato il programma “L’Italia
che vogliamo” di Cida.
20 maggio 2013 #Prioritalia è costituita in associazione. Il program-
ma politico di Cida ne diventa la base di partenza. Il suo “impegno” è
quello di continuare nella sua attività istituzionale di confederazione
sindacale.
COORDINAMENTI REGIONALI: costituiti 20 coordinamenti regio-
nali dalla durata triennale. Questi rappresenteranno la confederazione
nei rapporti con le istituzioni operanti nell’ambito del territorio di rife-
rimento e risponderanno delle proprie attività al comitato esecutivo.
Fanno parte dei coordinamenti i rappresentanti delle Federazioni ade-
renti che esprimono un numero di voti pari a quello dell’Organizzazio-
ne di appartenenza nella regione.
TEMI: i principali temi affrontati da Cida sono sia di portata generale,
sia di carattere sociale, economico e politico: previdenza, tutela alla
perdita del potere d’acquisto, grave situazione occupazionale, riforma
fiscale, sviluppo del Sud e più in generale del paese.
INCONTRI ISTITUZIONALI: in questi ultimi mesi Cida ha incontrato po-
litici di diversi schieramenti. Lo scopo degli incontri è stato quello di com-
prendere come la classe politica intenda affrontare la crisi e su quali stru-
menti – fiscali o di altro tipo – possa fare ricorso per finanziare le misure da
introdurre, avanzando nel contempo proposte realistiche e concrete.
••08CIDA.BERTOLINI (32-34) 24-07-2013 11:55 Pagina 33
Cida
Questo primo incontrocon il ministro del Lavorolascia sperare in unafutura collaborazione per il benessere del nostro paese
merito e favorire l’inserimento di
nuove leve avviando un patto ge-
nerazionale virtuoso.
Pensioni
Riguardo alle pensioni, il presi-
dente Cida ha condiviso con il mi-
nistro alcune considerazioni in
merito alla proposta di legge Da-
miano sulla flessibilità in uscita.
Da una parte, dunque, un venta-
glio di proposte concrete e ben
studiate da parte del management
italiano, che vuole dare un contri-
buto non solo nel proprio interes-
se ma anche in quello dell’intera
comunità nazionale, dall’altra
l’attenzione della politica che, co-
me già in altre occasioni, il mini-
stro del Lavoro ci ha dimostrato.
Questo primo incontro, lascia spe-
rare in una futura collaborazione
fruttuosa per il benessere del no-
stro paese. Un paese che deve tor-
nare a crescere, puntando sulla ri-
cerca e su nuovi settori, più dina-
mici e ad alto valore aggiunto. Bi-
sogna affrontare questa emergen-
za nazionale come solo i manager
sanno fare, con la responsabilità
che tutti i giorni mettiamo all’in-
terno delle nostre aziende. Biso-
gna investire e attuare nuove stra-
tegie che non eludano ma anzi va-
lorizzino il capitale umano. E in
tutto questo, come ha convenuto
il ministro, i manager hanno tan-
to da dire e da fare.
Sono per antonomasia una risor-
sa imprescindibile per la ripresa
e il contributo nazionale. Sta ora
a noi dimostrare non a chiacchie-
re, ma con progetti concreti, che
il management intende offrire al
paese l’apporto della sua profes-
sionalità. �
••08CIDA.BERTOLINI (32-34) 24-07-2013 11:48 Pagina 34
terminato sulla base di una percen-tuale del fatturato previsto.A prescindere dalla validità o menodi questo metodo, può emergereuna sorta di dibattito della serie “ènato prima l’uovo o la gallina?”. Infatti, se è accettabile il principiodel budget pubblicitario che dipen-de dalla quantità delle vendite, al-trettanto accettabile dovrebbe esse-re il principio opposto, cioè quellodelle vendite che dipendono dallapubblicità. “Dimmi quanto venderemo e io ti di-rò quanto spenderemo in pubblicità”dice il direttore pubblicità al direttorevendite. “E tu dimmi quanto spenderemo inpubblicità e io ti dirò quanto vende-remo” risponde il direttore vendite.Comma 22: “Il budget pubblicitariopuò essere determinato solo dopoaver formulato le previsioni di vendi-ta che, a loro volta, potranno essereformulate solo dopo la determinazio-ne del budget pubblicitario”.
LUGLIO/AGOSTO 2013 35
A TU PER TU CON...
Claudio Nutrito
ORIZZONTI DI MANAGEMENT
stenze all’uso delle ricerche: “Ciò checonta è l’intuito” dicono.“Ma spesso una ricerca serve a con-fermare ciò che si è intuito”, obiettatimidamente qualcuno.“E perché mai dovrei spendere dei sol-di per sentirmi dire quello che so già?”.“…oppure dalla ricerca potrebberoemergere conclusioni diverse daquelle che lei ha intuito…”.“In questo caso però non mi fidereidei risultati”.Comma 22: “Non voglio spendere sol-di per una ricerca che mi confermaciò che avevo già intuito. D’altronde,una ricerca che presenta dei risultatiin contrasto con le mie intuizioni è daconsiderarsi inattendibile”.Come stabilire l’entità di un budgetpubblicitario? In alcune aziende lostanziamento in pubblicità viene de-
Un’enunciazione costruita con la tec-nica del “cane che si morde la coda”è alla base del film Comma 22, di Mi-ke Nichols (1970), tratto dall’omoni-mo romanzo di Joseph Keller. La sto-ria si svolge in un campo d’aviazionemilitare e il comma 22, relativo all’al-to rischio che comportava il volo suun certo tipo di aerei, recita così: “Chiè pazzo può chiedere di essere esen-tato dalle missioni di volo, ma chichiede di essere esentato dalle mis-sioni di volo non è pazzo”. Ciò signi-ficava che tutti coloro che, in quanto“sani di mente”, richiedevano di pi-lotare questi aerei venivano, in virtùdi tali richieste, automaticamenteconsiderati “non sani di mente” edera quindi loro negata l’autorizzazio-ne al decollo.Sono tante le possibilità d’applicazio-ne del comma 22 all’interno delle or-ganizzazioni, per esempio nel dilem-ma dell’entrata in un nuovo mercato.Entrare in un mercato dopo che sonoentrati gli altri? “Ma così rischiamo ditrovarci di fronte a grosse barriere al-l’entrata”.Entrare in un mercato per primi? “Mase fosse un mercato interessante, sa-rebbe già entrato qualcun altro”.Comma 22: “Dobbiamo essere i primiad entrare in mercati profittevoli. Mase si è i primi, vuol dire che nessuno èmai entrato in questo mercato. E senessuno è mai entrato significa chequesto mercato non è profittevole. Eperché mai dovremmo entrare in unmercato non profittevole?”.L’utilizzo di indagini di mercato è unaltro terreno fertile per il comma 22.Alcuni manager mostrano forti resi-
Il comma 22
Una scena del film Comma 22 del 1970diretto da Mike Nichols, protagonisti
Alan Arkin e Martin Balsam, dal romanzo omonimo di Joseph Heller.
oriz
zont
i••09ORIZZONTI (35) 23-07-2013 10:46 Pagina 35
DECRETO LEGGE 21 maggio 2013, n. 54: inter-
venti in tema di Imu, di ammortizzatori socia-
li, di proroga in materia di lavoro a tempo de-
terminato presso le Pa e di stipendi dei parla-
mentari membri del governo
Il provvedimento dispone la sospensione del pa-
Politica
LUGLIO/AGOSTO 201336
Tra le principali misureapprovate dal Consigliodei ministri, importantidisposizioni per il rilanciodell’economia, delmercato del lavoro, peraumentare l’occupazione e sostenere le famiglie in difficoltà
a cura di Manageritalia
gamento dell’acconto rata Imu, con esclusione delle categorie “lusso”,
scaduta il 16 giugno. In caso di mancata riforma del sistema fiscale im-
mobiliare entro il prossimo 31 agosto, i contribuenti, secondo una clau-
sola di salvaguardia contenuta nel decreto legge, saranno comunque
chiamati al versamento il successivo 16 settembre. Il decreto interviene
anche sui costi della politica abolendo il doppio stipendio parlamenta-
re-ministro. Viene inoltre rifinanziata, con un ulteriore miliardo l’anno
nel 2013 e 2014, la cassa integrazione in deroga. La norma proroga poi i
contratti a tempo determinato nella pubblica amministrazione dal 31 lu-
glio alla fine del 2013. Tra gli ordini del giorno approvati durante l’esa-
me alla Camera, due riguardano il futuro riassetto della tassazione de-
gli immobili. Il provvedimento è all’esame finale del Senato per la con-
versione in legge.
“Decreto del fare”(decreto legge 21 giugno 2013, n. 69): disposizioni
urgenti per il rilancio dell’economia
Il decreto contiene misure in materia di infrastrutture per oltre 3 miliardi
di euro e con una ricaduta prevista, a livello occupazionale, di circa 30mi-
la nuovi posti di lavoro (20mila diretti, 10mila indiretti). In particolare si
prevede l’istituzione di un Fondo di 2.030 milioni di euro (per il quadrien-
nio 2013-2017) per consentire la continuità dei cantieri in corso o per l’av-
vio di nuovi lavori. Per quanto riguarda l’edilizia, si vuole semplificare e
incentivare il recupero delle ristrutturazioni degli edifici nelle città. Per li-
mitare le lungaggini burocratiche, chi abbia bisogno di segnalare l’inizio
di un’attività può richiedere allo Sportello Unico di provvedere all’acqui-
sizione di tutti gli atti di assenso necessari all’intervento edilizio. Per i con-
tratti pubblici di lavori, servizi e forniture il Documento unico di regola-
LE ULTIMEDAL GOVERNO
••10osservatorio.articolo (36-43) 23-07-2013 10:45 Pagina 36
rità contributiva si potrà acquisire
in via informatica e avrà una vali-
dità di 180 giorni.
Per riattivare il circuito del credi-
to, il decreto prevede il potenzia-
mento del Fondo centrale di ga-
ranzia, per consentire l’accesso a
una platea molto più ampia di pic-
cole e medie imprese. A questo
scopo, in particolare, si dispone la
revisione dei criteri di accesso per
il rilascio della garanzia che allar-
gherà notevolmente la platea del-
le imprese che potranno utilizzare
il Fondo ed è stato programmato
un cospicuo rifinanziamento, in
sede di legge di stabilità, che con-
sentirà di attivare un credito ag-
giuntivo per circa 50 miliardi. Le
pmi potranno accedere a finanzia-
ne a “burocrazia zero”. Il decreto
importa il meccanismo delle date
uniche, già in vigore in altri stati
europei. Tutti gli atti normativi del
governo e i regolamenti che intro-
ducono oneri, cioè adempimenti
burocratici a carico di cittadini e
imprese, avranno efficacia a parti-
re da due date prestabilite: il 1°
gennaio e il 1° luglio.
Il decreto riorganizza e rende più
menti a tasso agevolato per l’ac-
quisto di macchinari, impianti e
attrezzature nuovi di fabbrica ad
uso produttivo.
Con il finanziamento dei Con-
tratti di sviluppo nel Centro-
Nord, gestiti da Invitalia, sono
state poste le condizioni per av-
viare in tempi rapidi almeno 20
grandi progetti di investimento
che diversamente non sarebbero
partiti, assicurando non solo un
significativo impatto economico,
ma anche un’importante ricadu-
ta sul fronte occupazionale.
Sono previste norme anche riguar-
do alla concorrenza nel mercato
del gas naturale e dei carburanti, la
riduzione delle bollette dell’elettri-
cità, un piano nazionale per le zo-
LUGLIO/AGOSTO 2013 37
Tra i provvedimenti del governo, l’abolizione
del doppio stipendioparlamentare-ministro
••10osservatorio.articolo (36-43) 23-07-2013 10:45 Pagina 37
LUGLIO/AGOSTO 201338
Politica
Novità riguardo l’Agendadigitale: più snella eoperativa la suagovernance, domiciliodigitale, creazione delfascicolo sanitarioelettronico, wifi libero come in moltipaesi europei
snella e operativa la governance
dell’Agenda digitale; all’atto del-
la richiesta della carta d’identità
elettronica o del documento uni-
ficato, il cittadino potrà chiedere
una casella di posta elettronica
certificata; le regioni e le provin-
ce autonome dovranno presenta-
re il piano di progetto del Fasci-
colo sanitario elettronico (Fse) al-
l’Agenzia per l’Italia digitale en-
tro il 31 dicembre 2013. Entro il
2014 questo sarà istituito. È stata
inoltre prevista la liberalizzazio-
ne dell’accesso a Internet, come
avviene in molti paesi europei.
Sono previste infine alcune nor-
me di semplificazione fiscale. Tra
queste, viene modificata la nor-
mativa sulla pignorabilità delle
proprietà immobiliari. Se l’unico
immobile di proprietà del debi-
tore è adibito ad abitazione prin-
cipale non può essere pignorato,
ad eccezione dei casi in cui l’im-
mobile sia di lusso. Il valore mi-
nimo del debito che autorizza il
riscossore a procedere con l’e-
sproprio dell’immobile è stato in-
nalzato da 20mila a 120mila eu-
ro. L’esproprio può essere effetti-
vo non prima di 6 mesi dall’iscri-
zione dell’ipoteca.
Per quanto riguarda la riscossio-
ne, Equitalia può concedere al de-
bitore una dilazione dei pagamen-
ti per l’estinzione del debito fino a
72 rate mensili e, in caso di peg-
gioramento delle condizioni eco-
nomiche del debitore, una dilazio-
ne per ulteriori 72 rate mensili.
Il decreto al momento è all’esame,
in prima lettura, delle Commis-
sioni I e V della Camera per la sua
conversione in legge.
Disegno di legge “Misure di sem-
plificazione degli adempimenti
per i cittadini e le imprese e di
riordino normativo” approvato
dal Consiglio dei ministri del 19
giugno
Il disegno di legge contiene una
serie di misure di semplificazio-
ne che arricchiscono e completa-
no il quadro degli interventi di
sburocratizzazione dell’ammini-
strazione, avviati con il cosiddet-
to decreto legge “Fare”. Si tratta
di norme funzionali alla riduzio-
ne degli oneri amministrativi e
informativi a carico di cittadini e
imprese e utili per il rilancio del-
l’economia e l’ammodernamento
del sistema paese. In proposito, si
sottolinea che le misure fino ad
oggi adottate, comprese quelle
contenute nel “Semplifica Italia”,
hanno consentito di realizzare un
risparmio stimato, a regime, di
circa 9 miliardi di euro e che il
nuovo provvedimento, con gli
ulteriori risparmi da stimare, da-
rà un importante contributo al ri-
spetto degli impegni assunti.
Per quanto riguarda le semplifica-
zioni per i cittadini, si prevede il ri-
lascio, a richiesta dell’interessato,
dei titoli di studio in lingua ingle-
se, la riunificazione degli adempi-
menti relativi al cambio di residen-
za e al pagamento del tributo co-
munale sui rifiuti e sui servizi, evi-
tando ai cittadini inutili duplica-
zioni burocratiche. I cittadini non
dovranno più comunicare al Pra
(Pubblico registro automobilisti-
co) le perdite di possesso per furto
••10osservatorio.articolo (36-43) 24-07-2013 10:29 Pagina 38
zioni per le imprese, il disegno di
legge introduce la figura di un tu-
tor per le imprese che le segue pas-
so passo nella loro attività. Nello
specifico, informa sulle normative
ad hoc che si possono applicare e
su tutti gli adempimenti necessa-
e i cambi di residenza, che verran-
no acquisiti d’ufficio. L’interope-
rabilità tra le pubbliche ammini-
strazioni consentirà lo scambio dei
dati contenuti nelle diverse ban-
che dati. La norma risulta fonda-
mentale per dare concreta attua-
zione al principio secondo il quale
le pubbliche amministrazioni non
possono chiedere ai cittadini e alle
imprese la documentazione relati-
va a dati e informazioni di cui so-
no già in possesso.
Per quanto riguarda le semplifica-
Gli obiettivi mirano ad aumentare il contenuto
occupazionale accelerandola creazione di posti
di lavoro, creando nuoveopportunità di lavoro
e di formazione soprattutto per i giovani
••10osservatorio.articolo (36-43) 24-07-2013 10:30 Pagina 39
Politica
ri per l’esercizio dell’attività pro-
duttiva. Il tutor garantisce l’osser-
vanza delle migliori prassi ammi-
nistrative e delle disposizioni in
materia di semplificazione.
Il ministro per la Pubblica ammini-
strazione e la semplificazione e il
ministro dello Sviluppo economi-
co curano ogni anno, in collabora-
zione con le regioni, l’Anci, Union-
camere e le associazioni di impre-
se, la pubblicazione delle migliori
prassi amministrative sul portale
www.impresainungiorno.gov.it.
Si semplificano alcuni adempi-
menti in materia di sorveglianza
sanitaria e di edilizia.
Un pacchetto di misure di sempli-
ficazione in materia fiscale è volto
Segnaliamo una misura prevista dalla legge 92/2012 (riforma del la-
voro Fornero) resa attuabile dal decreto ministeriale del 29 marzo
2013, n. 73380.
In via sperimentale, per il periodo 2013-2015 il lavoratore, con dirit-
to alla corresponsione dell’indennità Aspi, può richiedere la liquida-
zione delle mensilità di indennità non ancora percepite per intra-
prendere un’attività di lavoro autonomo; avviare un’attività in for-
ma di auto impresa o micro impresa; associarsi in cooperativa; svi-
luppare a tempo pieno un’attività autonoma già iniziata durante il
rapporto di lavoro dipendente la cui cessazione ha dato luogo alla
prestazione Aspi o mini-Aspi (art. 1 dm 29 marzo 2013). Tale possi-
bilità è riconosciuta nel limite massimo di 20 milioni di euro per cia-
scun anno a valere sulle risorse del Fondo per il finanziamento di in-
terventi a favore dell’incremento in termini quantitativi e qualitati-
vi dell’occupazione giovanile e delle donne.
La liquidazione della prestazione è effettuata dall’Inps: i lavoratori
che intendono avvalersene in un’unica soluzione dovranno trasmet-
tere telematicamente all’Inps la domanda specificando l’attività da
ASPI: INCENTIVO PER AUTOIMPREN
••10osservatorio.articolo (36-43) 23-07-2013 10:45 Pagina 40
LUGLIO/AGOSTO 2013 41
ad agevolare il rapporto tra fisco e
contribuenti attraverso un uso più
diffuso degli strumenti informati-
ci ed evitando duplicazioni di do-
cumentazione.
Decreto legge 22 giugno 2013 n.
76: promozione dell’occupazio-
ne in particolare giovanile, del-
la coesione sociale, dell’Iva e al-
tre misure finanziarie urgenti
Gli obiettivi del governo mirano
ad aumentare il contenuto occu-
pazionale della ripresa acceleran-
do la creazione di posti di lavoro,
soprattutto a tempo indetermina-
to; creando nuove opportunità di
lavoro e di formazione per i giova-
ni, per ridurre la disoccupazione e
l’inattività favorendo l’alternanza
scuola-lavoro; sostenendo il rein-
serimento lavorativo di chi fruisce
di ammortizzatori sociali; incenti-
vando le assunzioni di categorie
deboli della società, come le per-
sone disabili.
Vengono stanziati 794 milioni di
euro nel quadriennio 2013-2016
(500 milioni per le regioni del
Mezzogiorno, 294 milioni per le
restanti) per incentivare l’assun-
zione a tempo indeterminato di
lavoratori in età compresa tra i 18
e i 29 anni e che godano di alme-
no una di queste condizioni: siano
privi di impiego regolarmente re-
tribuito da almeno sei mesi; siano
privi di un diploma di scuola me-
dia superiore o professionale; sia-
no lavoratori che vivono da soli
con una o più persone a carico.
L’incentivo per il datore di lavoro
è pari a un terzo della retribuzio-
ne lorda imponibile ai fini previ-
denziali complessiva per un pe-
riodo di 18 mesi e non può supe-
rare i 650 euro per lavoratore.
Per tutti i lavoratori, indifferente-
mente dall’età, arriva la norma
che consente al datore di lavoro di
assumere un disoccupato, incas-
sando metà dell’Aspi.
intraprendere o da sviluppare. La richiesta dovrà essere corredata
dalla documentazione che attesti l’assunzione di iniziative finaliz-
zate allo svolgimento dell’attività che dà titolo all’erogazione. Nei
casi in cui, per l’esercizio di tale attività, sia richiesta specifica auto-
rizzazione, ovvero l’iscrizione ad albi professionali o di categoria,
dovrà essere documentato il rilascio dell’autorizzazione, ovvero
l’iscrizione agli albi medesimi.
Per quanto riguarda l’attività di lavoro associato in cooperativa,
dovrà essere documentata l’avvenuta iscrizione della cooperativa
nel registro delle società presso il tribunale competente per terri-
torio, nonché nell’Albo nazionale degli enti cooperativi.
La domanda deve essere trasmessa entro i termini di fruizione del-
la prestazione mensile Aspi e mini-Aspi e, comunque, entro 60
giorni dalla data di inizio dell’attività autonoma o dell’associazio-
ne in cooperativa. L’indennità anticipata dovrà essere restituita nel
caso in cui il lavoratore instauri un rapporto di lavoro subordina-
to prima della scadenza del periodo spettante di indennità corri-
sposta in forma anticipata.
ENDITORIALITÀ
Istituzione di un Fondodi 2.030 milioni di euro per
consentire la continuità dei cantieri in corso e
per l’avvio di nuovi lavori
••10osservatorio.articolo (36-43) 23-07-2013 10:45 Pagina 41
LUGLIO/AGOSTO 201342
Politica
Si interviene inoltre per potenzia-
re il sistema delle politiche attive
del lavoro per aumentare le tutele
dei lavoratori, migliorare la tra-
sparenza e l’efficienza dei mecca-
nismi di conciliazione in caso di li-
cenziamento.
Sono ancora e sempre le politiche
attive a rappresentare l’anello de-
bole del nostro mercato del lavo-
ro: al 2010, l’Italia ha speso circa 26
miliardi di euro per politiche del
lavoro, dei quali 20 miliardi per
politiche passive, 5 per politiche
attive e solo 500 milioni per servi-
zi. In Italia la spesa per i servizi
per il lavoro è tra le più basse in
Europa: negli ultimi anni risulta,
in media, intorno ai 600 milioni di
euro ed è diminuita dal 2008, pa-
radossalmente, in concomitanza
con l’aumento della disoccupa-
zione, soprattutto giovanile, an-
che in ragione della destinazione
delle risorse Fse agli ammortizza-
tori in deroga.
In considerazione della grave si-
tuazione occupazionale che inte-
ressa i giovani residenti nelle aree
del Mezzogiorno si è deciso di ri-
finanziare: con 80 milioni di euro
delle misure per l’autoimpiego e
l’autoimprenditorialità; con altri
80 milioni di euro il Piano di azio-
ne per la coesione rivolta a enti e
organizzazioni del privato sociale
che coinvolgano giovani in pro-
getti di valorizzazione dei beni
pubblici e per l’inclusione sociale;
con 168 milioni di euro borse di ti-
rocinio formativo per giovani di-
soccupati, che non studiano e che
non partecipano ad alcuna attivi-
tà di formazione.
Per migliorare il funzionamento
del mercato del lavoro si prevede
una serie di interventi, in partico-
lare relativi alla legge 92/2012, vol-
ti a chiarire la natura dei contratti e
di semplificazione. In particolare è
stato ripristinato il limite di reddi-
to per il mantenimento dello stato
di disoccupazione. Infine, il decre-
to, che vuole dare risposte concre-
te alle Raccomandazioni rivolte al-
l’Italia dalla Commissione europea
il 29 maggio 2013, nel quadro del-
la procedura di coordinamento
delle riforme economiche per la
competitività, prevede un forte in-
tervento per sostenere il reddito
delle persone maggiormente in
difficoltà, specialmente nel Mezzo-
giorno. Per ridurre la povertà e per
sostenere le famiglie del Mezzo-
giorno in difficoltà, viene avviato il
programma “Promozione dell’in-
clusione sociale”, finanziato con
167 milioni di euro.
Gli interventi previsti dal decreto
legge rappresentano solo il primo
passo della strategia del governo
per aumentare l’occupazione,
specialmente giovanile, per ridur-
re l’inattività e attenuare il disagio
sociale. Un secondo gruppo di mi-
sure verrà definito non appena le
istituzioni europee avranno ap-
provato le regole per l’utilizzo dei
fondi strutturali relativi al perio-
do 2014-2020 e di quelli per la
“Garanzia giovani”. A tale riguar-
do, viene istituita presso il mini-
stero del Lavoro e delle politiche
sociali un’apposita struttura di
missione, in vista proprio dell’av-
vio della “Garanzia giovani”. �
Per ridurre la povertà eper sostenere le famigliedel Mezzogiorno indifficoltà, viene avviato ilprogramma “Promozionedell’inclusione sociale”,finanziato con 167 milioni di euro
••10osservatorio.articolo (36-43) 23-07-2013 10:45 Pagina 42
••10osservatorio.articolo (36-43) 24-07-2013 10:36 Pagina 43
LUGLIO/AGOSTO 201344
Intervista
e che ha forti margini di espan-
sione (solo il 15% degli italiani fa
acquisti online)».
Quale rapporto hanno gli italiani
con eBay?
«Gli italiani stanno scoprendo la
flessibilità e le opportunità di
eBay. In particolare, gli acquisti
su dispositivi mobili stanno cre-
scendo in maniera esponenziale:
nel 2012 è stato fatto un acquisto
via mobile ogni 17,5 secondi, i
Partiamo dai vostri progetti futuri.
«Il mercato italiano è il terzo in
Europa, ma il primo per crescita
attuale e attesa, con 10 milioni di
visitatori unici, oltre 22mila ven-
ditori professionali e 25 milioni
di prodotti venduti a oggi. Nel
futuro di eBay ci sono risultati
tangibili: puntare su multicanali-
tà, mobile e servizi aggiuntivi è
essenziale per sfruttare il poten-
ziale dell’e-commerce, settore che
non conosce crisi (+19% nel 2012)
Roberta Roncelli
GIOV
ANNI
FANT
ASIA
L’e-commerce non sembra avvertire i disa-gi della recessione, che ha avuto un im-patto negativo su tutti i settori. Anzi, lepotenzialità del mercato sembrereb-bero in forte espansione: solo in Italiasono 14 milioni gli utenti che acquista-no online, circa il 12% in più rispetto al2012. Ma quanto sono sicure le transazio-ni online? Quali sono i prodotti più venduti? So-no solo due delle domande rivolte a Giovanni Fantasia,country manager di eBay, una delle aziende del settorepiù conosciute in Italia e nel mondo, nonché associato aManageritalia Milano.
Prima di unirsi a eBay come country manager
ha maturato diverse esperienze in ambito infor-
mation technology, consulenza direzionale e in-
ternet. La sua carriera è iniziata nel centro di ri-
cerca Ibm nel 1992, dopo una laurea in Infor-
matica. Successivamente ha conseguito un
master in Ingegneria dell’informazione e un
McKinsey Mba.
E-COMMERCE:CRESCITA
INARRESTABILE
••11INTERVISTA.fantasia (44-47) 23-07-2013 10:44 Pagina 44
45
Quale grado di affidabili-
tà e sicurezza possono ga-
rantire le transazioni online
sulla vostra piattaforma?
«Esistono facili regole da segui-
re, che abbiamo illustrato anche
nella guida realizzata da Unione
nazionale consumatori. Meglio
non fidarsi di prezzi troppo bassi,
controllare le spese di spedizione,
leggere bene la descrizione dell’og-
getto, contattare il venditore per
qualsiasi dubbio e scegliere i vendi-
tori professionali, magari quelli ad
“affidabilità top”, contrassegnati
dalla coccarda eBay. Per la prote-
zione dell’acquirente, eBay mette
anche in campo il programma Pay-
Pal, in caso di oggetti non ricevuti
o non conformi alla descrizione».
Anche le pmi utilizzano eBay co-
me canale distributivo, a cosa è
dovuto questo fenomeno?
«eBay è passato da semplice sito
d’asta al marketplace più grande
del mondo, con circa il 70% degli
oggetti nuovi in vendita. eBay è
ormai un canale che affianca pic-
cole, medie e grandi aziende, of-
frendo i vantaggi di una vetrina
venditori che hanno utilizzato i
canali mobili sono stati
69.290 e gli oggetti ven-
duti 123.138. Questi
dati sono compatibi-
li con la grandissi-
ma penetrazione
del mobile in Italia:
il 97% degli italiani
over 16 possiede un
cellulare e il 62% uno
smartphone».
E nel resto del mondo?
«Anche a livello globale il mobi-
le è il settore di punta. Ci confron-
tiamo con mercati molto più ma-
turi del nostro, basti pensare che
in media in Europa viene
venduto un oggetto su
canali mobili ogni
0,3 secondi. Gli
utenti europei
sono più esper-
ti, abituati a
comprare onli-
ne, aiutati sia
da una capillare
copertura inter-
net in termini di
diffusione e velocità,
sia da una maggiore alfa-
betizzazione elettronica, che con-
sente appunto di superare il “di-
gital divide” con cui fanno i con-
ti gli utenti italiani».
LUGLIO/AGOSTO 2013
«Ci confrontiamo conmercati molto più maturi
del nostro: in media inEuropa viene venduto unoggetto su canali mobiliogni 0,3 secondi, da noi
ogni 17,5 secondi»
••11INTERVISTA.fantasia (44-47) 23-07-2013 10:44 Pagina 45
LUGLIO/AGOSTO 201346
Intervista
globale. Grazie a noi, le pmi han-
no l’opportunità di entrare in un
mercato che cresce rapidamente
(+19%), in un momento in cui le
vendite nei canali tradizionali
stanno diminuendo, a volte con
punte superiori al 10%».
Quanti sono gli utenti dell’e-com-
merce in Italia?
«Stando agli ultimi dati Netcomm,
l’e-commerce in Italia sfiora i 14
milioni di utenti, ovvero il 47,7%
dell’utenza internet, rispetto al
35,8% del febbraio del 2012. Que-
sti dati confermano un vero bo-
om del settore, che continua a
progredire a ritmo sostenuto».
E quali sono i prodotti più venduti?
«Le prime tre categorie di prodot-
ti più venduti su eBay in Italia so-
no, nell’ordine, tech, home & gar-
den e fashion. Un articolo di elet-
tronica ogni 3 secondi, un articolo
di arredamento e bricolage ogni
10 e un capo di abbigliamento
ogni 12 secondi».
Quali sono gli aspetti fondamenta-
li che condizionano l’utente nel-
l’acquisto di un prodotto?
«Gli utenti sono molto attenti al
risparmio e, in un momento di
difficoltà economica, gli acquisti
online possono aiutarli. Su eBay
sono disponibili, ad esempio, le
“offerte del giorno”, che propon-
gono grandi marche a prezzi su-
per scontati (dal 15 al 60%). Il
prezzo non è comunque la sola
leva che spinge all’acquisto onli-
ne: la comodità di poter sceglie-
re tra una vasta gamma di pro-
dotti, in qualunque momento at-
traverso pc, smartphone o tablet,
e la spedizione in due o tre gior-
ni, dove si preferisce, sono fatto-
ri altrettanto determinanti».
La crisi economica continua a far-
si sentire: quali ricadute ha avuto
finora sull’e-commerce e quali le
prospettive future?
«La crisi ha avuto un impatto ne-
gativo su tutti i settori ma ha vice-
versa sostenuto l’e-commerce, che
mostra un trend di crescita inarre-
stabile. In questo senso, offriamo
una risposta e una soluzione alle
aziende che combattono una diffi-
cile situazione economica. eBay
diventa il partner di fiducia per le
aziende e si affianca alla tradizio-
nale vendita nei negozi, attraver-
so il concetto di “total retail”, un
punto vendita esteso e diffuso,
che comprende il negozio fisico e
lo spazio virtuale».
Il 2.0 è sicuramente un must per
comunicare, vendere e fare busi-
ness per le aziende e quindi anche
per i manager. Quali consigli da-
rebbe ai suoi colleghi per muover-
si al meglio nella rete?
«Per navigare su internet e naviga-
re nel mondo del business è neces-
sario conoscere bene il linguaggio
della rete, sfruttando al massimo le
potenzialità dei social network e
della comunicazione online nel suo
insieme. Per questo, ancora una
volta, affidarsi alla multicanalità e
alla piattaforma eBay come canale
aggiuntivo è un passo fondamenta-
le per una strategia vincente». �
«Gli utenti sono moltoattenti al risparmio e, inun momento di difficoltàeconomica, gli acquistionline possono aiutarli»
••11INTERVISTA.fantasia (44-47) 23-07-2013 10:44 Pagina 46
••11INTERVISTA.fantasia (44-47) 23-07-2013 10:44 Pagina 47
48 LUGLIO/AGOSTO 2013
N
NON SOLO CONSUMI
Non sembra solo l’attivismo nevro-tico di un paese depresso. A partire dal dicembre del 2012anche gli indici di consumer sen-timent – nonostante l’alluvione dicattive notizie – si sono modera-tamente orientati verso la risalita:+8 punti fra gennaio e febbraio,solo in parte riassorbiti a marzo,anche a causa della mancanzadella luna di miele postelettoralecon lo schieramento vincitore (perassenza di vincitori).Le famiglie continuano a preoccu-parsi, ma alcuni indizi – fra volontàdi ripresa, ottimismo stagionale epiccoli segnali di speranza – fannopensare alla possibilità che il prosie-guo del 2013 possa essere menocritico del previsto. Le speranze so-no state alimentate dalle narrazio-ni preelettorali che hanno fatto tra-sparire un futuro leggermente me-no critico (meno tasse, qualchechance occupazionale in più, tagliai costi della politica). Anche la finanza familiare sembraaver dato un piccolo aiuto: l’auto-compiacimento della maggioranzadelle famiglie per la propria capaci-tà di mantenere saldi attivi di rispar-mio (nonostante questo avvengaper importi decrescenti e a scapitodel consumo); l’impatto positivodei mercati finanziari per le famiglieche detengono investimenti. Le famiglie che investono sono circauna su due considerando il perime-tro di soluzioni più ampio, che com-prende, oltre al risparmio ammini-strato e gestito, anche conti di de-
posito (in crescita) e libretti. Al suointerno esiste un nucleo di circa unafamiglia su tre che rappresenta il“core” del segmento degli investito-ri. Sono le famiglie che detengono iprodotti di investimento più tipici delrisparmio amministrato o gestito.Qualche piccolo segnale di speran-za viene anche dalla percezione diun rallentamento della disoccupa-zione (fra l’altro segnalato dalla con-giuntura di marzo).Se si considera che contro la pos-sibile ripresa del sentiment gioca lasituazione economica non positi-va, la campagna di cattive notiziesugli andamenti 2012 dell’econo-mia e di molti comparti all’iniziodel 2013, l’impasse postelettoraledella politica e la crisi mal gestitadi Cipro, il piccolo segnale appare,in fondo, significativo. Non si può parlare di ripresa, madella possibilità di alimentare la“voglia di farcela” con iniziative,provvedimenti e progetti che pos-sano rendere più tangibili e soste-nibili le speranze delle famiglie.
Una domanda più brillante del previstoDa queste consapevolezze di fon-do, parte l’Osservatorio sui risparmidelle famiglie italiane nato dallacollaborazione tra GfK Eurisko ePrometeia. In questo scenario l’ini-zio del 2013 non si presenta cosìcritico come ci si potrebbe attende-re per la finanza rivolta alle fami-glie. L’industria finanziaria, pur conle sue imperfezioni – in fondo è
Fabrizio Fornezza
VOGLIA DI RIPARTIRE
GfK Eurisko, fondato nel 1972, svolge indagi-ni e studi sociali e di mercato. È parte delGruppo GfK, uno dei più importanti networkinternazionali presente in più di cento paesi.GfK Eurisko svolge un’intensa attività di divul-gazione, con la sua newsletter 5minuti e conil quadrimestrale Social trends, ai quali si so-no aggiunti i periodici Talk e Connect, dalla se-de centrale del gruppo. Nell’attività di infor-mazione rientrano dieci seminari l’anno distri-buiti tra Milano e Roma.cons
umi
••12NONSOLOCONSUMI (48-49) 23-07-2013 10:43 Pagina 48
LUGLIO/AGOSTO 2013 49
sempre fra i principali accusati diaver creato la crisi – ottiene qualchericonoscimento in discontinuitàcon il recente passato. In primo luo-go, si registrano segnali di rimbalzodegli indici di solidità istituzionale.Le assicurazioni sono percepite piùsolide delle banche, ma all’iniziodel 2013 entrambe risalgono nellaconsiderazione degli italiani.
Ritorna l’interesse verso la finanzaSi registra una rinnovata attenzio-ne per i temi della finanza, princi-palmente nelle forme della prote-zione del denaro. Il segnale nuovoè un maggiore interesse per tuttociò che appare immediatamentecomprensibile, prossimo, facile dacapire o già conosciuto. Contro lacomplessità si usa l’arma del buonsenso: quello che è italiano o scrit-to in italiano corrente sembra ave-re la meglio sull’alchimia tecnica dicui è capace la finanza. In questocontesto, le famiglie tornano a con-siderare il risparmio gestito, che ri-sale di un punto nella quota deipossessori, dopo il minimo rag-giunto nel 2012. L’interesse è tut-tavia selettivo: si conferma in buo-na misura verso la finanza “a kmzero”: investimenti in cui si capiscela destinazione dei propri risparmi,che siano progetti per la famiglia oinvestimenti sul territorio. Una fi-nanza che “parli italiano”, in gradodi cogliere sensibilità e linguaggidel paese e del momento. Il succes-so recente del Btp Italia era facil-
mente prevedibile alla luce di que-sto quadro rilevato in gennaio.
Obiettivi di risparmioGli obiettivi e i progetti sui risparmisono un altro punto su cui gli italia-ni dimostrano non solo di tenere,ma anche di incrementare le lorostrategie. L’indice sintetico sui pro-getti delle famiglie, calcolato daGfK Eurisko, mostra all’inizio del2013 un miglioramento, a riprovache almeno le motivazioni di utiliz-zo dei risparmi si rafforzano.
No a preclusioni sui modelli di offertaGli italiani non solo premiano il si-stema finanziario, con la ripresa de-gli indici di solidità istituzionale, maanche le persone e i front line.I promotori – uno dei nostri sistemidi eccellenza nell’erogazione di ser-vizio finanziario – migliorano la lo-ro percezione da parte dei clienti. Anche i gestori bancari manifestanopiccoli miglioramenti a riprova che ilmodello di finanza allo sportello (labanca commerciale classica), se for-temente rinnovato e reinterpretato,non è finito. I gestori bancari classicipossono contare su una continuità diperformance, percepita dai clienti,persino nei momenti di crisi finanzia-ria. I promotori mostrano di conver-so indici di soddisfazione dei loroclienti molto più ciclici, con escursio-ni superiori. Maggiori momenti dientusiasmo, qualche momento inpiù di delusione. Una competizionevivace, dove entrambi i modelli di
front line sono riusciti ad alzare lemedie di valutazione da prima a do-po la crisi. Per intercettare, dunque,i bisogni-desideri di una finanza vici-na, comprensibile e “neo-empatica”(scenario di inizio 2013), non ci sonosoggetti esclusi in partenza. I fattorichiave di successo, in sostanza, sa-ranno le capacità di leggere e inter-pretare attivamente questi bisogni.
DOVE CRESCE LA FIDUCIADAL BORSINO DEGLI INVESTIMENTI
DEGLI ITALIANI, GENNAIO 2013
TITOLIDI STATO + 8punti
VS. GIUGNO 2012
FONDI + 5puntiVS. GIUGNO 2012
FONDIITALIANI + 4 punti
VS. GIUGNO 2012
DI CUI
DOVE CRESCE LA FIDUCIADAL BORSINO DEGLI INVESTIMENTI
DEGLI ITALIANI, GENNAIO 2013
RISPETTO A GIUGNO 2012
RISPETTO A GIUGNO 2012
Fonte: Multifinanziaria retail market, GfK Eurisko
RISPETTO A GIUGNO 2012
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COME EVITARE di tornare dalle vacanze più stanchi
di quando siamo partiti e trasformare il periodo di
sospensione dagli impegni di lavoro in un’opportu-
nità per cambiare il proprio stile di vita?
La felicità non è una caratteristica innata, ma una ca-
pacità e come tale possiamo apprenderla. Possiamo
Psicologia
LUGLIO/AGOSTO 201350
Approfittiamo dellapausa estiva per seguirealcuni consigli in mododa adottare uno stile di vita migliore
Lucia Giovannini
imparare a essere felici indipendentemente da tutto. Nessuno si sogna
di vincere un torneo o fare una bella partita prendendo in mano una
racchetta da tennis una volta all’anno. Perché allora non usare una va-
canza per allenare la felicità?
Ecco dieci consigli per provare ad osservare la vita da una prospetti-
va migliore.
MODI PER RICARICARSI IN VACANZA10
USCITE DALLA DIMENSIONE DEL TEMPOUno dei meccanismi che ci impedisce di riposarci in
vacanza è che non riusciamo a fermare la nostra
mente, pensando di continuo al futuro e al passato.
Allenatela a vivere il presente: puntate la sveglia più
volte al giorno e quando suona chiedetevi: “a cosa
sto pensando?”. Se siete concentrati sul passato e sul
futuro, riportatela dolcemente al momento che state
vivendo.
RESPIRATE!La prima reazione che abbiamo quando siamo
stressati è trattenere il respiro. Invece una respira-
zione profonda e piena ci porta un benessere imme-
diato ed esegue un massaggio tonificante sugli or-
gani interni e i muscoli addominali, utile in molti
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casi di ipertensione o ansia. Per allenarvi durante la giornata
fate almeno cinque (meglio dieci) respiri profondi. Immagi-
nate che la gabbia toracica sia una fisarmonica che si apre in-
spirando e si chiude espirando.
UN PROBLEMA NON DURA PER SEMPRE!Anche in vacanza possono nascere problemi e potete quindi
ritrovarvi in un posto da sogno di pessimo umore. Ma le so-
luzioni si trovano sempre. Imparate a circoscrivere il proble-
ma riconoscendo che questa cosa è “solo qui e ora”.
ACCETTATE TUTTE LE EMOZIONIParadossalmente il primo passo per essere felici e
vitali sta nell’accettare i problemi e le
emozioni dolorose come parte ine-
vitabile della vita, a volte anche
in vacanza. Solo quando ci
diamo il permesso di speri-
mentare l’intera gamma
delle emozioni umane ci
apriamo anche alle emo-
zioni positive. Anziché
giudicarle limitatevi a dare
un nome alle emozioni che
sentite.
NON CARICATE LE VACANZE DI ASPETTATIVEMolto spesso pensiamo di fare in vacanza tutto quello che
non si è riusciti a fare durante l’anno. Ma è una trappola. La
maggior parte delle persone vive con il motto “avere, fare,
essere”, cioè quando avremo una cosa (più tempo, più dena-
ro, amore ecc.) potremo finalmente fare qualcos’altro. Ciò ci
permetterà di essere più felici. Ma avere e fare non produco-
no essere: è esattamente il contrario.
TENETE UN QUADERNO DELLA GRATITUDINEPer anni pessimisti e ottimisti si sono dati battaglia per scopri-
re chi avesse ragione. La risposta è semplice: entrambi. Ci sono
tesori di felicità intorno a noi, ma spesso non riusciamo a veder-
li. Per allenarvi create il vostro quaderno della gratitudine: ogni
sera prima di dormire scrivete almeno 5 cose di cui siete grati.
Bastano 2-3 minuti e fa una grande differenza. La vacanza è il
momento perfetto per cominciare.
DIVERTITEVI A CAMBIARE LE VOSTRE ABITUDINIIn vacanza spesso siamo obbligati a cambiare le nostre abi-
tudini e questo può essere fonte di stress. Ci ostiniamo a vi-
vere nel conosciuto perché lì ci sentiamo al sicuro. Ma è co-
me se, pur avendo un’intera tastiera a disposizione, usassi-
mo solo due o tre note. Se vogliamo risultati nuovi nella no-
stra vita, abbiamo bisogno di sperimentare cose nuove.
MIGLIORATE LE VOSTRE RELAZIONIIn ognuno di noi c’è un diamante di inesti-
mabile valore. Solo che è sepolto sotto
strati di roccia e fango. Le differenze
tra noi e gli altri ci portano a delle fri-
zioni, spesso dolorose, ma non è
forse anche un’ottima maniera
per sbriciolare la roccia e far emer-
gere il prezioso diamante? Possia-
mo usare i rapporti personali per al-
lenare gentilezza, compassione, ri-
spetto, pazienza. Tutti ingredienti base
per l’auto-realizzazione e la felicità.
SCEGLIETE IL VOSTRO CIBOSiamo fatti di ciò che mangiamo. Si è scoperto che chi consuma
regolarmente carne rossa tende ad avere reazioni più aggressive
e che gli zuccheri raffinati prosciugano dal corpo vitamine e mi-
nerali. Con la scusa della vacanza non abbuffatevi, ma nutri-
tevi di tanta frutta e verdura fresche, e diminuite o eliminate
superalcolici e carne.
FATE MOVIMENTOI ricercatori di tutto il mondo sono giunti alla stessa conclusio-
ne: chi fa regolare esercizio fisico è più protetto contro crisi di an-
sia e di paura e anche il suo sistema immunitario funziona me-
glio. Nuotare, fare jogging, camminare veloci, praticare sport re-
golarmente da venti minuti a mezz’ora tre volte la settimana fa
miracoli anche per l’umore! �
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LLa cornice è quella del villaggioClub Med Napitia in Calabria, iprotagonisti sono i quasi sessantatennisti che si sono alternati suicinque campi in terra battuta. Da-gli over 60 agli under 15 hanno in-terpretato tutti i tornei con il giu-sto spirito competitivo. Insomma,tutti fedeli a De Coubertin ma conun occhio particolare al risultato! Sin dagli incontri di qualificazio-ne dei tornei si intravedono con-ferme e sorprese. Irnerio DelTreppo, già vincitore dell’edizio-ne precedente, si candida ancoraper un posto in finale nel singo-lare maschile manager, mostran-do da subito un gioco efficace euna forma invidiabile. Finale do-ve infatti incontra il bravo Gabrie-le Lamanuzzi uscendone vincito-re dopo un incontro giocato adaltissimi livelli. Sul fronte del sin-golare maschile manager senior èVessillo Valentinis a ipotecare dasubito la finale dove il suo tennis,fatto di fisicità e potenza, deve
però fare i conti con l’esperienzadell’inossidabile Giuseppe DelVescovo. Ma la vera rivelazionedel torneo viene dal singolarefemminile dove la quindicenneAlessia Scalmato, per la primavolta nel nostro torneo (benve-nuta Alessia!), mette in mostratanta tecnica, potenza e precisio-ne. Finale però tutt’altro chescontata quella con Marta Volter-rani, che fa sudare le proverbialisette camicie alla giovane pro-messa romana. Interminabile èinvece l’aggettivo per la finale delsingolare maschile ospiti, doveFabrizio Milani riesce a imporsi suFabrizio Bertini dopo una com-battutissima partita in pieno stilevintage (vedi Mats Wilander vsBjorn Borg). Bellissimo tennis si èvisto anche nelle finali del doppiomanager e del doppio misto. Nelprimo è la coppia Irnerio Del Trep-po e Flavio Coppo ad avere la me-glio su Gabriele Lamanuzzi e Gio-vanni Golzio, mentre nel secon-do Fabrizio Milani e Alessia Scal-mato si sono imposti su Giusep-
INIZIATIVE MANAGERITALIA
GAME, SET,MATCH! La XXVI edizione del torneo di tennis Manageritalia ci ha regalato conferme, giovani scoperte e una settimana senza esclusione di colpi!
••14tennis.2013cronaca (52-53) 23-07-2013 10:42 Pagina 52
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pe Fedrizzi e Raffaella Totonelli.Nel singolare ragazzi, infine,Tommaso Cicardi ha avuto la me-glio su Niccolò Manenti al termi-ne di un’estenuante partita vintaal tie-break del terzo set. Grazie ai nostri giocatori. Grazie aivincitori e ai vinti, a chi è tornato ea chi è venuto per la prima volta (viaspettiamo ancora). Grazie a chiscende in campo col sorriso e a chiesce dal campo col sorriso (sieteun esempio). Grazie e complimen-ti a chi ha ripreso in mano la rac-chetta dopo anni di inattività, gra-zie alle ragazze che hanno gioca-to contro i ragazzi (bravissime!),grazie lo stesso a chi ha dovuto ab-bandonare il campo per infortunioe a chi ha giocato anche se infor-tunato (coraggio!). Grazie a chi siè stupito di se stesso e a chi nonsmette mai di stupire. Grazie an-che a tutti coloro che non hannogiocato e che hanno comunquevoluto essere dei nostri. Infine, ungrazie particolare agli sponsor perl’organizzazione dell’evento. Arrivederci al prossimo anno!
TROFEO MANAGERITALIA SINGOLARE MASCHILE SENIOR
Vessillo Valentinis vs Giuseppe Del Vescovo 6/2 – 6/1
TROFEO ASSIDIR SINGOLARE MASCHILE MANAGER
Irnerio Del Treppo vs Gabriele Lamanuzzi 6/3 – 6/4
COPPA MANAGERITALIA SERVIZI SINGOLARE FEMMINILE
Alessia Scalmato vs Marta Volterrani 6/4 – 6/2
COPPA AVIVA SINGOLARE MASCHILE OSPITI
Fabrizio Milani vs Fabrizio Bertini 6/1 – 7/5
TROFEO UBI ASSICURAZIONI DOPPIO MANAGER
Irnerio Del Treppo/Flavio Coppo vs Gabriele Lamanuzzi/Giovanni Golzio 6/3 – 6/0
TROFEO RICOH DOPPIO MISTO
Fabrizio Milani/Alessia Scalmato vs Giuseppe Fedrizzi/Raffaella Totonelli 6/2 – 6/2
TROFEO RICOH SINGOLARE RAGAZZI
Tommaso Cicardi vs Niccolò Manenti 3/6 – 6/2 – 7/5
... e grazie a
Non solo tennis…Non poteva mancare una bellissima gi-ta nella vicina Pizzo Calabro. In cento-cinquanta abbiamo invaso il caratteri-stico borgo arroccato su un promon-torio al centro del Golfo di Sant’Eufe-mia per gustare il meraviglioso tartufogelato ripieno di cioccolato e acquista-re qualche prodotto tipico.
••14tennis.2013cronaca (52-53) 23-07-2013 10:42 Pagina 53
Novità editoriali
Economia, sport, esteri, cronaca, cultu-ra, spettacolo… quante cose sono suc-cesse nel 2012? Cosa vi è rimasto piùimpresso? Probabilmente ognuno dinoi ricorda avvenimenti diversi in baseal proprio vissuto, ai propri interessi osemplicemente al suo livello di atten-zione al continuo bombardamento dinotizie che ci arrivano da tutto il mon-do. Se vi siete persi qualcosa ci pense-rà Il libro dei fatti 2013 di AdnKronos(23a edizione) a rinfrescarvi la memo-ria o a farvi scoprire gli eventi principa-li dell’ultimo anno.
REFERENDUM IN CROAZIA: SÌ ALL’EUROPA
22 gennaio. Due croati su tre vota-no per l’Europa. Il referendum perl’adesione della Croazia all’Ue vedeprevalere i sì con il 66% dei voti, an-che se è molto bassa l’affluenza alleurne. L’ingresso nell’Unione europea del 28° stato è avvenuto lo scorso 1° luglio.
PER ASSANGE ESTRADIZIONEIN SVEZIA E ASILO IN ECUADOR16 agosto. Asilo politico per il fondatoredi Wikileaks Julian Assange, rifugiato nel-l’ambasciata dell’Ecuador a Londra. LaGran Bretagna concede di estradarlo inSvezia, dove lo attende un processo.
CONDANNA A 21 ANNI PER LA STRAGE DI UTOYA
24 agosto. Il Tribunale di Oslo condanna a 21anni di carcere Anders Behring Breivik, reo con-fesso della strage nella capitale norvegese e nel-l’isola di Utoya, in cui hanno perso la vita 77 per-sone. Per i giudici, l’uomo ha compiuto un attodi terrorismo ed è sano di mente.
IL NAUFRAGIO DELLA COSTA CONCORDIA13 gennaio. 30 morti e 2 dispersi. È il bi-lancio del naufragio della nave da crocieraCosta Concordia, che entra in collisionecon uno scoglio davanti all’isola del Giglio.
La causa è la manovra ordinata per il cosiddetto “inchino” dal comandanteFrancesco Schettino, che sarà imputato di omicidio colposo plurimo e abban-dono della nave prima della fine delle operazioni di salvataggio.
IL CASO MARÒ DIVIDE ITALIA E INDIA15 febbraio. Massimiliano Latorre e Salvatore Gi-rone, fucilieri della Marina nel reggimento San Mar-co, impegnati a bordo della petroliera italiana Enri-ca Lexie in missione antipirateria, vengono arrestatidalle autorità indiane con l’accusa di aver ucciso duepescatori davanti alle coste del Kerala. La vicendagiudiziaria vede contrapposte India e Italia.
IL PRIMO VIAGGIO DI ITALO28 aprile. Parte dalla stazione Porta Garibaldi di Milano alle 8,20, arriva a Roma Tiburtina alle 11,50 dopo un viaggio di tre ore e mezzo e poi prosegueper Napoli. Italo, il treno di NTV, la compagnia ferroviaria creata dal presidente
della Ferrari Luca Cordero di Monteze-molo, rompe il monopolio di Trenitalia.
UN ANNOIN
PILLOLE
DALL’ITALIA
DAL MONDO
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XI JINPING SEGRETARIODEL PARTITO
COMUNISTA CINESE15 novembre. Nuova guidaper il Partito comunista cinese:il congresso del Pcc elegge se-gretario Xi Jinping. Succede aHu Jintao, che resta presidentedella Repubblica e avrà comevice proprio Xi Jinping.
VATILEAKS, IL MAGGIORDOMO
DEL PAPA CONDANNATOE GRAZIATO
22 dicembre. Benedetto XVIconcede la grazia a Paolo Ga-briele: il maggiordomo del papaera stato condannato il 6 ottobrea 18 mesi di reclusione per loscandalo Vatileaks, accusato diaver diffuso documenti segreti ecarte personali del pontefice.
LA TERRA TREMA IN EMILIA20-29 maggio. Sono le 4,03 del mattino quando la ter-ra trema in Emilia. Questa prima scossa, di magnitudo 5.9,provoca 7 morti. La mattina del 29 una nuova scossa dimagnitudo 5.8 è avvertita in tutto il Nord Italia. Questavolta le vittime sono 20.
L’ILVA DI TARANTOPOSTA SOTTO SEQUESTRO26 luglio. A Taranto scoppiail caso Ilva: i cancelli dellafabbrica vengono sigillati,posti sotto sequestro dallamagistratura per disastroambientale. Arresti domici-liari per otto dirigenti fra cui
il patron Emilio Riva. Proteste incrociate dei cittadini control’inquinamento e degli operai in difesa del posto di lavoro.
IL PARLAMENTO APPROVA
LA SPENDING REVIEW7 agosto. Via libera del Parla-mento al provvedimento diSpending Review varato dalgoverno Monti per il controllodella spesa pubblica. Decisi ta-gli alle amministrazioni, tettiretributivi, riduzione del personale dei ministeri, aumentodi un punto delle aliquote Iva, riordino delle province.
VOTO ANTICIPATO, NAPOLITANO SCIOGLIE LE CAMERE22 dicembre. Il presiden-te della Repubblica Gior-gio Napolitano scioglie leCamere, dopo la cadutadel governo Monti e leconsultazioni al Quirinale.
Le elezioni politiche anticipate vengono indette per il 24e 25 febbraio 2013 insieme a quelle regionali in Lombar-dia, Lazio e Molise.
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TENSIONE AL CONFINE FRA TURCHIA E SIRIA3 ottobre. Azioni militari al confine fra Si-ria e Turchia. Dopo alcuni colpi di morta-io caduti nel suo territorio che hanno pro-vocato 5 vittime, Ankara bombardaobiettivi siriani e lancia un monito a Da-masco, invitata dal segretario generaledell’Onu Ban Ki-moon a porre fine alleviolenze sulla popolazione civile e a rispet-tare l’integrità dei territori confinanti.
PREMIO NOBEL PER LA PACEALL’UNIONE EUROPEA
12 ottobre. È assegnato all’Ue il premioNobel per la Pace, ritirato a Oslo dai presi-denti del Consiglio europeo Van Rompuy,della Commissione Ue Barroso e del Parla-mento europeo Schulz. Il riconoscimentoper “il contributo all’avanzamento dellapace, della riconciliazione, della democra-zia e dei diritti umani”.
••15ADN.KRONOS (54-55) 23-07-2013 10:40 Pagina 55
56 LUGLIO/AGOSTO 2013
Casi da spiaggia
La storia dell’out-placement colletti-vo nel nostro pae-se, con i progettiprivati affrontati a360 gradi, la metodologia che ha da-to fino ad oggi risultati migliori e in-fine il supporto alla ricollocazioneprofessionale nel pubblico: queste letre parti di un saggio esaustivo dedi-cato a un tema di estrema attualitàper il mercato del lavoro.L’outplacement collettivo in Ita-lia, Teresa Maggiore, Maurizio Ca-rucci, Libri Este, pagg. 183, € 15.
Davide Mura
LIBRI
Outplacement collettivo:istruzioni per l’uso
Herrera eRocco:
il calcio anni’60 di Milano
Italiani sempre più poveri
Così recita l’articolo 36 della Costituzio-ne italiana: “Il lavoratore ha diritto auna retribuzione proporzionata allaquantità e qualità del suo lavoro e inogni caso sufficiente ad assicurare asé e alla famiglia un’esistenza libe-ra e dignitosa”. Eppure, un terzodei nostri connazionali è a rischiodi povertà. Il triste paradosso èche stiamo parlando di perso-ne inserite nel mondo del lavoro. Per ca-pire questo dramma sociale, prima ancora che econo-mico, occorre analizzare nel dettaglio i dati sulle retri-buzioni nel nostro paese. È quello che fanno dueesperti del settore, il giornalista Walter Passerini e ilfondatore della società Od&M Consulting Mario Va-vassori, nel libro Senza Soldi. Operai, impiegati, qua-dri e dirigenti: i due autori fanno “i conti in tasca” atutti i livelli professionali, puntando l’attenzione sul-
l’erosione del valore delle bu-ste paga e del lavoro, nell’indif-
ferenza generale. La parentesiaperta sulle retribuzioni “smisu-
rate” dei top manager permettedi sottolineare come la crisi abbia
accentuato le disuguaglianze, vistoche il 50 percento della ricchezza to-
tale è detenuta dal 10 percento piùricco. Oggi inoltre lo studio non sem-
bra garantire più la funzione di ascen-sore sociale, né di carriera, né di succes-
so, e quindi i giovani sono vittime del pre-cariato con prospettive cupe per il loro fu-
turo. Il saggio prende in esame le differenze territo-riali e i settori meglio pagati. Accanto alla denunciadel fallimento delle politiche salariali e retributive, unaserie di proposte per uscire dall’impasse e far virare ilpaese verso una maggiore produttività.Senza Soldi, Walter Passerini, Mario Vavassori, Chia-relettere, pagg. 272, € 13,90.
22 maggio 1963,il Milan di NereoRocco vince laCoppa dei Campioni, il 26 maggiodello stesso anno l’Inter di HelenioHerrera festeggia lo scudetto e daqui al 1969 si snoda una stagionemagica e irripetibile. Il catalogo del-la mostra a Milano (Palazzo Reale, fi-no all’8 settembre) di Skira docu-menta con un ricco repertorio le im-magini di quel periodo d’oro per ilcalcio. Quelli che… Milan Inter ’63. Laleggenda del Mago e del Paròn,Gigi Garanzini (a cura di), Skira,pagg. 192, € 29.
Sette storie conmisteri da scoprirea firma di noti au-tori italiani del ge-nere giallo, tra cuiPaolo Roversi e Silvia Montemurro.Da Shanghai a Milano fino a Napoli,dal passato al futuro, per coinvolge-re il lettore tra un bagno al mare el’ombrellone o durante un torridopomeriggio in città. Estate in giallo, AA.VV., NewtonCompton, pagg. 320, € 9,90.
libri
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I libri che parlano di ricollocamento professionale dei ma-nager hanno, spesso, un difetto di fondo: sono scritti daautori che non sono mai stati manager oppure non han-no vissuto sulla loro pelle un licenziamento. Sono libri ric-chi di informazioni su come redigere un curriculum, co-me fare “personal branding”, come vestire e come pre-sentarsi. Tutte informazioni utili. Utili per un neolaurea-to, non per un manager con alle spalle presentazioni, ste-sure di budget, forecast sulle vendite, discussione Kpi egestione di trattative complesse con senior manager dimultinazionali. Questo libro Out of office. Storie dimanager che si sono reinventati il futuro (edizioneFranco Angeli, 2013) è diverso per due ragioni: nasce daun progetto ben definito curato da Cfmt ed è scritto conun taglio “manageriale”. Vediamo perché.
Il progetto ManagerattivoLe storie raccontate in questo libro sono quelle dei par-tecipanti a “Managerattivo”, un progetto affidato aCfmt da Manageritalia e Confcommercio per valorizza-re e sostenere il riposizionamento professionale dei diri-genti non occupati e favorirne l’incontro con le piccolee medie imprese. Un progetto, questo, che comprendei percorsi formativi e di accompagnamento “Comincio...da tre!” e “Me+We” per lo sviluppo delle competenzee idee imprenditoriali.
Un libro che fa parlare i managerGli autori Massimo Del Monte, Carlo Romanelli e GianPiero Scilio sono formatori e psicologi esperti di coaching. L’approccio che hanno dato a que-sto libro è quello giusto quando si affrontano te-mi delicati che parlano di carriere interrotte, ricer-che di nuove identità professionali e nuovestrade da intraprendere. L’approccio è quel-lo di far parlare i manager perché solo chici è passato può capire. Può capire cosavuol dire spiegare ai propri figli che la “mac-china aziendale lunga” non c’è più oppureche Babbo Natale quest’anno porterà meno regali.
I racconti di chi ce l’ha fatta Ecco allora i racconti di chi ce l’ha fatta anche reinter-pretando il concetto stesso di “lavoro”. Alcuni sonorientrati in azienda, altri hanno scelto di guadagnarsida vivere seguendo le loro passioni. Senza più essereintrappolati dallo status, dai bonus, dal frequentare so-lo network di persone “che possono tornare utili” perla propria carriera. Simboli del successo che spesso di-ventano una gabbia.
Perché leggerloMolti sono i libri che parlano di licenziamenti e di co-me ricollocarsi nel mondo del lavoro. Tanti consigli ge-nerici che poco si adattano a un approccio pragmati-co tipico dei manager. Molti sono i libri che affrontanolo stesso tema con parole new-age, consolatorie opseudo-motivazionali, semplici traduzioni in italiano dilibri di matrice statunitense.
Questo libro fa parlare i manager, con il loro linguag-gio, le loro paure, il modo di ragionare di chi è abi-tuato ad analizzare le situazioni e decidere in fretta,
scegliendo la migliore opzio-ne possibile.
Marco Lucarelli
LETTURE per MANAGER
OUT OF OFFICEStorie di manager che si sono reinventati il futuro
Leggi e commenta tutte le recensioni di Marco Lucarelli sul blog
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••20RUBRICHE (56-60) 23-07-2013 10:38 Pagina 57
ARTE
Claudia Corti
CURIOSITÀ
Perché “Macchiaioli”?I Macchiaioli sostenevano che un oggetto pittorico non fosse costituito da una solida linea di contorno, inesisten-te nella realtà, ma da un insieme di macchie di colore accostate che la retina umana avrebbe sintetizzato produ-cendo la percezione esatta della realtà. Da qui l’utilizzo per la prima volta nel 1862 del nome “Macchiaioli”, com-parso sulla Gazzetta del Popolo in senso dispregiativo in occasione di una mostra del gruppo a Firenze.
QQuale bambina di ogni epoca nonha mai giocato almeno una volta atravestirsi da adulta? Chi non ricor-da il piacere di rovistare nei casset-ti della mamma alla ricerca di unabito, di un gioiello o di un rosset-to sgargiante per poi rimirarsi com-piaciuta nello specchio, provandola sensazione di essere grande?Accadeva anche 150 anni fa, ce loracconta Silvestro Lega, pittoremacchiaiolo, in un bellissimo qua-dro (qui a fianco) in cui il caldo erassicurante giallo ocra della cartada parati fa da cornice a una sce-na dal sapore familiare, le cui pro-tagoniste sono proprio le bambineche, indossati i panni delle adulte,si presentano al cospetto dellamamma che sorride interrompen-do il lavoro di ricamo; a destra si af-faccia una compiaciuta balia, sicu-ramente complice del siparietto.Lega, come Fattori, Signorini, Boldi-ni e altri, fu esponente di spicco del-la corrente dei Macchiaioli, un grup-po di artisti che a partire dalla metàdel 1800 prese a riunirsi presso ilCaffè Michelangelo a Firenze, di-scutendo e confrontandosi sui mo-di più adatti per emergere dall’acca-demismo pittorico, dal Romantici-smo e dalla ritrattistica ufficiale. Nenacque una poetica sublime in cui ilgruppo si concentrò sulla nuova so-cietà borghese, una classe ancora
profondamente legata alle tradizio-ni, ma non così chiusa da rifiutare apriori le novità.I Macchiaioli si dedicarono a scenedi vita quotidiana, in una campagnadai ritmi lenti e inesorabili, in cui simuovono fanciulle con l’ombrellinoparasole intonato all’abito alla mo-da o donne che fanno visita alle vi-cine di casa per conversare amabil-mente sotto il pergolato. Tutto as-sume una dimensione di intimità eintrospezione, anche al cospetto difenomeni naturali, quale una libec-ciata sul litorale livornese.A torto ritenuti “provinciali”, aiMacchiaioli viene oggi attribuitoun ruolo di spicco nel progressivoavanzare verso la modernità arti-stica. Non più dunque subordinatiai noti e amatissimi Impressionisti,quanto piuttosto loro precursori.Ed è proprio questo lo scopo dellamostra che si aprirà a Madrid ilprossimo settembre: mettere inevidenza i punti di contatto tra idue movimenti, come la volontà dirottura con l’arte accademica e laricerca di soggetti più moderni,ma anche le opportune differenze.Più incentrata sui fenomeni atmo-sferici e gli effetti della luce natu-rale la pittura impressionista, piùintimista e meno eclatante quellamacchiaiola... ennesimo incon-tro/scontro italo-francese!
I MACCHIAIOLI: impressionisti italiani
DA NON PERDEREI Macchiaioli 1850-1874: impressionisti italiani?Madrid, Fondazione Mapfre20 settembre - 5 gennaio
arte
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Daniela Fiorino (daniela.fiorino@manageritalia.it)
LETTEREle
tter
e
Si tratta di un’opportunità introdotta dallaRiforma del mercato del lavoro Fornero (leg-ge 92/2012, art. 4, commi 1-7) e poi modi-ficata dal cosiddetto “Decreto sviluppobis”* recante “Ulteriori misure urgenti perla crescita del paese”.La normativa in esame prevede la possibi-lità di incentivare l’esodo di lavoratori “an-ziani”, da parte dei datori di lavoro che im-pieghino mediamente più di 15 dipenden-ti, tramite accordi sindacali in cui l’aziendasi impegna a corrispondere ai lavoratori, at-traverso l’Inps, una prestazione di importopari alla pensione che spetterebbe loro inbase alle regole vigenti e, parallelamente,a versare all’Inps la contribuzione fino alraggiungimento dei requisiti minimi per ilpensionamento.L’esodo incentivato può essere oggetto di ac-cordi sindacali nell’ambito delle procedure dimobilità (ex artt. 4 e 24, legge 223/1991),oppure nell’ambito di processi di riduzione dipersonale dirigente, conclusi con accordo fir-mato dall’associazione sindacale stipulante ilcontratto collettivo di lavoro di categoria.Tali accordi assumono valore vincolante neiconfronti dei singoli dipendenti solo a se-guito dell’accettazione da parte dei mede-simi, tramite adesione espressa, e in tal ca-so la cessazione del rapporto di lavoro sa-rà frutto di una risoluzione consensuale.I lavoratori coinvolti nel programma di ri-strutturazione, per il quale il datore di lavo-
ro deve presentare apposita fideiussionebancaria all’Inps, devono raggiungere i re-quisiti minimi per il pensionamento, di vec-chiaia o anticipato, nei quattro anni succes-sivi alla cessazione del rapporto di lavoro,stabilita nell’accordo di prepensionamento.Il suddetto requisito sarà verificato dall’Inpse sarà condizione per la validità della ces-sazione del rapporto di lavoro.Si tratta di un meccanismo che prevede ilfinanziamento diretto da parte del privato(datore di lavoro) del trattamento pensio-nistico a vantaggio del singolo lavoratore,pur essendo la prestazione messa in paga-mento, alla stregua di tutte le altre presta-zioni previdenziali, direttamente dall’Inps,che provvede contestualmente all’accredi-to della contribuzione figurativa fino al rag-giungimento del pensionamento effettivo.La norma è in vigore dal 1° gennaio 2013e ci risulta che alcune grandi aziende ab-biano già provveduto a sottoscrivere i rela-tivi accordi.Il ministero del Lavoro ha fornito le primeistruzioni con circolare n. 24 del 19 giugno2013, pertanto riteniamo che a breve ver-rà emanata una circolare Inps che dovràdefinire le modalità di presentazione delladomanda da parte dei datori di lavoro.
Vorrei sapere se è entrata in vigore la norma che prevede la possibilità, per chi èvicino alla pensione, di stipulare accordi di prepensionamento con il proprio da-tore di lavoro e, in dettaglio, cosa occorre fare per poterne usufruire.
F.P. - Pv
Gli accordi di prepensionamento
* Decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, converti-to in legge 17 dicembre 2012, n. 221, pubblicatanella Gazzetta Ufficiale n. 294 del 18 dicembre2012; supplemento ordinario n. 208.
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Parlamento: lavori in aula, 466giorni in cinque anni. Senato 290.Sembrano pochi ma in realtà ilruolo di deputato o senatore è as-sai defatigante. Almeno, così sem-bra: si tratta di un lavoro poco ap-pariscente ma, evidentemente,pesante sia come presenze in aulache come responsabilità per le di-scussioni e le decisioni in cui i sin-goli e i gruppi sono coinvolti. Dob-biamo essere molto riconoscentiagli uomini che abbiamo manda-to nei consessi istituzionali. Saran-no retribuiti sufficientemente?Non lavoreranno troppo rispetto alloro ruolo così usurante?
Rileggo su un ritaglio del quotidia-no La Repubblica di aprile un elen-co incredibile di spese fatte dagruppi del consiglio regionale del-la Calabria giustificate come attivi-tà politico-istituzionali. Qualcheesempio: “Gratta e vinci”, viaggiin Italia e all’estero, auto di lusso,vini pregiati, ricariche del telefono,pieni di carburante. Verrebbe dadire: che vergogna!Però qualcosa – fra queste spese– indica una pressante volontà direcupero morale: immaginettesacre! Si suppone per pregare echiedere perdono. C’è sempre unanelito al riscatto in fondo all’ani-mo umano!
Guido Gay
ioto
cco!
Lavorare stanca assai
Spese di rappresentanza
La fede salvifica
È normale che ogni nostro rappre-sentante nelle istituzioni abbia di-ritto a vedersele riservare e pagare.È incredibile quanto l’esercizio delruolo implichi una quantità e unavarietà considerevole di spese. Leg-go a caso su un vecchio quotidia-no del marzo scorso, a propositodelle spese di rappresentanza delpresidente del consiglio regionaledel Lazio, che nel 2011 hanno toc-cato la cifra di 1.987.092 euro.Venticinque volte il budget conces-so al presidente della Repubblicafederale tedesca. Dal Corriere del-la Sera del 4 marzo 2013 diamoun’occhiata all’elenco di questespese, al di là e nelle pieghe di quel-le tradizionali. Curiosiamo anchenelle spese delle altre regioni e tro-viamo voci quali aperitivi rinforza-ti (da 1.500 euro) e cene a base disushi da 800 euro. Troviamo an-che i costi dei sensori acustici perla retromarcia sull’auto del figlio diun consigliere regionale, o quellidi cartucce da caccia o di una pi-stola, di cesti natalizi o delle pen-ne Montblanc, o quelli per il buf-fet del presidente. Insomma que-sti uomini – con la pesante re-sponsabilità della loro carica –hanno diritto a una certa elastici-tà dei loro budget. Noi ne siamoconvinti e ci sentiamo riconoscen-ti per il lavoro che essi svolgono.Non importa se dobbiamo ancheoffrir loro il caffè del mattino.
... AL FIN DELLA LICENZA, io tocco!
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FASDAC
LE 4 REGOLE PER UNAPRATICA CORRETTANel 2013 sono state semplificate alcune regole per la presentazione di una pratica in forma indiretta.Seguiamo passo per passo cosa si deve fare per chie-dere un rimborso
1. Un solo evento di malattia per ogni assistitoLa pratica deve riferirsi a un solo evento di malattia per ogni singolo assisti-to. Fanno eccezione le pratiche per la richiesta di rimborso di soli medicinalie di soli ticket (vedi box qui sotto).Oltre alla documentazione di spesa (fatture, ricevute ecc.), l’iscritto dovrà avercura di raccogliere la documentazione sanitaria (certificati medici, cartellaclinica ecc.) analiticamente indicata nelle Norme per il conseguimento del-le prestazioni Fasdac 2013 per ciascuna tipologia di prestazione (accertamen-ti diagnostici, ricoveri, cure odontoiatriche ecc.).
2. Sei mesi per la raccolta e la presentazione della documentazione di spesa
La pratica deve essere chiusa e presentata alla propria Associazione territo-riale Manageritalia entro 6 mesi dalla data del primo documento di spesadel 2013. Rimane il termine di 24 mesi se il primo documento di spesa è an-teriore al primo gennaio 2013.
In entrambi i casi, se il termine di chiusura e presentazione della pratica ca-de nel mese di agosto, il termine slitta allo stesso giorno del mese di settem-bre (vedi box “Se il termine cade ad agosto”).
PRATICHE DI SOLI MEDICINALI
Contrariamente alla disciplina generale, possono essere presen-tate richieste di rimborso per soli medicinali anche se relativi a di-versi eventi di malattia. Tali richieste sono sottoposte a un’unicafranchigia di 51,65 euro, a prescindere dall’importo ammissibile.Per questa tipologia di pratiche vige la disciplina generale del ter-mine di sei mesi per la raccolta e la presentazione dei documen-ti di spesa.
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3. Fotocopie dei documenti al posto degli originali
Poiché il Fondo si accinge ad adottare un sistema di lettu-ra ottica denominato Ocr (Optical character recognition)per il riconoscimento e l’acquisizione automatica dei daticontenuti in ciascun documento (sanitario e di spesa), è im-portante che le fotocopie siano solo in bianco e nero e dibuona qualità (il contrasto tra il testo e lo sfondo deve esse-re il più possibile marcato).
4. Come chiedere il rimborsoDeve essere presentata una specifica richiesta median-te la compilazione dei moduli P01/M (per le pratichemediche) e P01/D (per le pratiche odontoiatriche).I moduli devono essere debitamente compilati e firma-ti dal titolare iscritto al Fasdac (dirigente in servizio, pro-secutore volontario, pensionato diretto, pensionato in-diretto) anche se le spese sono state sostenute per unproprio familiare.
Il modulo per il rimborso delle cure odontoiatricheP01/D deve essere compilato anche dall’odontoiatraper la parte di sua competenza.
La presentazione può avvenire di persona pres-so gli sportelli della propria Associazione terri-toriale oppure per posta alla stessa Associazio-ne. Quest’ultima provvede a un primo controllocomunicando all’iscritto eventuali anomalie. Lepratiche non devono essere inviate diretta-mente al Fasdac.
FASD
AC
... SE IL TERMINE CADE AD AGOSTOCosa fare se il termine per la chiusura e presen-tazione delle richieste di rimborso cade nel me-se di agosto, quando le Associazioni territoria-li di Manageritalia sono chiuse per ferie?È molto semplice: agosto non viene conteggia-to e il termine slitta esattamente allo stessogiorno del mese successivo.
IMPOSTA DI BOLLOLa marca da apporre sulle ricevute e sulle fattu-
re sanitarie di importo superiore a 77,47 euro,
dal 26 giugno è stata portata a 2 euro. Verifica-
re quindi l’esatta applicazione della marca da
bollo, con riguardo alla data di emissione, sulle
fatture/ricevute che si trasmettono al Fondo per
il rimborso.
TICKET IN FORMA INDIRETTAA SETTEMBRE IL TERMINE PER IL RIMBORSO SEMESTRALE
Ricordiamo che il Fasdac rimborsa integralmen-te i ticket relativi a visite mediche e accertamen-ti diagnostici fruiti presso il Servizio sanitario na-zionale (con esclusione dei ticket relativi all’ac-quisto di farmaci). I ticket rappresentano il co-sto con cui un cittadino compartecipa alla spe-sa del Ssn e costituiscono un ambito di interven-to delle realtà mutualistiche integrative che, co-me il Fasdac, intendono privilegiare il ricorso al-le strutture pubbliche.Nella forma indiretta è prevista la possibilità dicumulare i ticket, riferiti al medesimo assistito,in due semestri l’anno da presentare alla propriaAssociazione territoriale Manageritalia a set-tembre (ticket dal 1° gennaio al 30 giugno di cia-scun anno) e a febbraio (ticket dal 1° luglio al 31dicembre di ciascun anno). Non perdiamo, per-tanto, la prossima scadenza di settembre!
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ASSID
IR
zione di alcunicasi che fanno riferimento allo spe-cifico problema, a una serie di con-sigli su come muoversi e alle indica-zioni essenziali su cosa è necessariofare per poter usufruire corretta-mente del supporto offerto graziead Assidir e Manageritalia.Sempre utilizzando il nostro touch-screen, oltre a fornire le indicazionisui contatti di Assidir, l’App consentedi inviare direttamente, e a qualsia-si ora, un’email con le segnalazioninecessarie per i casi più urgenti.Per essere sempre connessi con
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lo) problema e di avere bi-sogno di una risposta veloceper cercare di risolverlo?Una volta si ricorreva alla cartao, nel migliore dei casi, al telefo-no; poi si è passati all’utilizzo delproprio pc… se collegato a internet.Oggi invece si può sapere quasitutto, in qualunque momento e inqualsiasi luogo ci si trovi.Come? Con le App più evolute, ap-plicazioni di collegamento utilizza-bili direttamente dagli smartphone,che consentono di ottenere non so-lo le informazioni desiderate ma an-che le “istruzioni” su cosa fare e dan-no la possibilità di inviare un’emailin tempo reale a chi ci può aiutare.Assidir si è mossa anche in questa re-altà e mette oggi a disposizione de-gli associati Manageritalia uno stru-mento allineato con le ultime possi-bilità offerte dalla tecnologia: unaApp evoluta, realizzata apposita-mente per fornire risposte ai propridubbi nel momento del bisogno.L’utilizzo dell’applicazione è sempli-cissimo: nello schermo appaionoquattro aree – casa, infortuni, Ma-nageritalia, tutela legale – e perognuna di queste è possibile acce-dere a una breve informazione dicarattere generale, all’esemplifica-
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Icontratti dei dirigenti rappresenta-ti da Manageritalia hanno intro-
dotto e disciplinato sin dal 2004 unnuovo istituto contrattuale, il dirigen-te di prima nomina (Dpn).Scopo della norma è quello di favori-re e incrementare l’assunzione e la no-mina di giovani dirigenti e la promo-zione a dirigente di quadri aziendaliattraverso una riduzione del costo dellavoro, attuata con delle agevolazio-ni contributive. Si tratta di un’opportu-nità offerta alle aziende che assumo-no con contratto a tempo indetermi-nato, determinato o che promuovonoun quadro già in servizio.La norma contrattuale disciplinantela figura del Dpn, introdotta nel 2004a titolo sperimentale, è stata più vol-te prorogata. Negli ultimi rinnovicontrattuali1 siglati da Manageritaliaper tutti i settori rappresentati, la nor-ma ha perso il suo carattere speri-mentale per diventare definitiva.
Condizioni per la nominaPertanto, oggi possono essere consi-derati dirigenti di prima nomina i di-rigenti assunti o nominati entro ilcompimento del 40° anno di età op-pure i quadri nominati entro il com-pimento del 48° anno di età anagra-fica, purché abbiano maturato, an-che presso aziende diverse, un’anzia-nità nella qualifica di quadro di al-meno tre anni.
Meno contributi per l’aziendaL’assunzione o la nomina di un Dpnconsente al datore di lavoro un ri-
sparmio dei contributi contrattual-mente dovuti al Fondo di previdenzaMario Negri e all’Associazione Anto-nio Pastore. L’agevolazione contribu-tiva è consentita per i primi tre annidel rapporto di lavoro. Solo per i dirigenti delle catene alber-ghiere (Aica) con residenza (o domi-cilio) e sede di lavoro nel sud Italia losgravio potrà essere prorogato per unulteriore triennio.Per quanto riguarda il Fondo MarioNegri, il datore di lavoro risparmieràcirca 4.600 euro all’anno e il Dpnavrà, comunque, un versamentocontributivo sul suo conto di previ-denza personale (seppure inferiore aquello previsto per i dirigenti a contri-buzione piena) utile ai fini della pre-videnza complementare.
Per quanto riguarda l’AssociazioneAntonio Pastore, il datore di lavoroverserà, nella stessa misura previstaper la generalità dei dirigenti, la con-tribuzione relativa alle quattro coper-ture assicurative (temporanea casomorte, long term care, invalidità per-manente da malattia, esonero paga-mento premi). Non verranno invecepagati i contributi per il programmafinanziario-previdenziale, con un ri-sparmio per il datore di lavoro di cir-ca 4.000 euro all’anno.Il risparmio annuo sul costo azienda-le, considerando anche le altre inci-denze (Inps, accantonamento tfrecc.), si aggira intorno ai 9.300 euro.I contributi al Fasdac Mario Besusso eal Cfmt saranno versati nella misuraintera e il dirigente di prima nomina
CONTRATTO
IL DIRIGENTE DI PRIMA NOMINALa figura manageriale che l’azienda può assumere con una riduzione del co-sto del lavoro
Mariella Colavito
MA
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fruirà integralmente, insieme ai suoifamiliari, dell’assistenza sanitaria in-tegrativa e potrà frequentare senzalimitazioni i corsi di formazione e ag-giornamento professionale propostidal Cfmt.
Flessibilità ed estensione della normaIl ricorso alle agevolazioni contributi-ve per l’assunzione o la nomina di unDpn è facoltativo: l’azienda può nonutilizzare tale istituto oppure utilizzar-lo per un periodo di tempo inferiore aitre anni consentiti.Con gli ultimi accordi di rinnovo sot-toscritti, la stessa agevolazione contri-butiva prevista per i dirigenti di pri-ma nomina è stata estesa alle assun-zioni di dirigenti disoccupati di etànon inferiore ai 50 anni compiuti, perla durata di un anno, e di dirigenti atempo determinato o temporary ma-nager, per un periodo pari al 50% del-la durata del contratto, fino a un mas-simo di un anno.
1 Art. 10 accordo 27 settembre 2011 di rinno-
vo del ccnl 23 gennaio 2008 dirigenti terzia-
rio; art. 5 accordo 3 dicembre 2012 di rinno-
vo del ccnl 6 aprile 2005 dirigenti trasporti;
art. 11 accordo 16 novembre 2011 di rinno-
vo del ccnl 24 giugno 2004 dirigenti alber-
ghi (Federalberghi); art. 8 accordo 17 aprile
2012 di rinnovo del ccnl 18 ottobre 1995 di-
rigenti alberghi Aica; art. 6 accordo 9 gen-
naio 2013 di rinnovo del ccnl 15 ottobre 1999
dirigenti agenzie marittime; art. 7 accordo
12 dicembre 2012 di rinnovo del ccnl 21 lu-
glio 1995 dirigenti magazzini generali.
LE ASSOCIAZIONI TERRITORIALI MANAGERITALIA
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FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONALDEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
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Editore: Manageritalia Servizi srl
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Redazione: Davide Mura, Luca Padovani,Enrico Pedretti, Eliana Sambrotta
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Associato all’USPIUnione stampa periodica italiana
Accertamenti diffusione stampa
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DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATOFEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL
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SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
Hanno collaborato a questo numero
Romano Benini, giurista, è esperto e docente di Poli-tiche del lavoro presso l’Università La Sapienza di Roma.Con-sulente tecnico di alcune istituzioni e agenzie per il lavoro edella Cna nazionale, è consigliere di Cna Impresasensibile. Ègiornalista pubblicista e saggista, cura il magazine work-mag.it, la rivista giuridica Leggi di lavoro ed è autore del for-mat Rai Okkupati. (20)
Claudia Corti è laureata in lettere, indirizzo modernoartistico, ed è guida turistica per le province di Milano, Pavia,Monza e Brianza. (58)
Fabrizio Fornezza è consigliere delegato di GfK Eurisko. (48)
Lucia Giovannini è trainer di programmazione neu-rolinguistica e neurosemantica e nel 1999 ha fondato l’As-sociazione BlessYou! che si occupa di sviluppo della consa-pevolezza personale e sociale. Autrice di numerosi libri e ar-ticoli, tiene corsi per privati e aziende in tutta Europa e in Asiae con le sue attività sostiene diversi progetti no profit. (50)
Marco Lucarelli lavora nella direzione Strategy di unamultinazionale tlc dove si occupa di operatori virtuali. Cura an-che la rubrica #letturexmanager sul blog crisiesviluppo.mana-geritalia.it. (57)
Claudio Nutrito, dopo essere stato manager in varieaziende, svolge attualmente attività di consulenza aziendalee formazione. (35)
da ManageritaliaMariella Colavito, ufficio sindacale. (64)Daniela Fiorino, ufficio sindacale. (59)
I NOSTRIBLOG
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Oltre la crisi, per cogliereopportunità e sviluppo
Conversazioni tra uomini e donne
sulle pari opportunità
Per i pensionati di oggi e di domani
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