Didattica letto scrittura

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L’apprendimento della lettoscrittura

• I processi, i percorsi, le motivazioni di una scelta

ottobre 2011 relatrice

Armida Nussio

IMPARARE LA LINGUA SCRITTA

• Tappa fondamentale nella vita di ogni individuo. • Segue temporalmente l’apprendimento del linguaggio orale.

• E’ un prodotto dell’evoluzione culturale .

• Richiede l’esposizione a un insegnamento di regole rese esplicite .

• Richiede il raggiungimento da parte del bambino di un livello evolutivo generale, cognitivo, sociale e affettivo.

Quale maturazione

• Si situa tra il 5° e il 7° anno di vita.• Il linguaggio raggiunge un complesso livello di organizzazione

morfosintattica e fonologica;• viene raggiunta una discreta organizzazione dello spazio personale ed

extrapersonale;• si è stabilizzata la preferenza manuale;• hanno luogo la programmazione ed esecuzione dei movimenti fini,

accurati e ben realizzati, richiesti dalla scrittura.

L’esistenza di bambini che nonostante abbiano raggiunto tale maturazione non imparano a leggere e a scrivere ci fanno capire che questo non è sufficiente.

Le teorie

Modelli adultomorfi- Modello top-down

Pone l’accento su processi di tipo semantico

- Modello botton-up Rappresenta la lettura come un processo guidato dai dati.

- Modello di attivazione interattiva Descrive la lettura come una combinazione di processi dall’alto e dal basso.

.

Il valore degli automatismi

I dati di tali ricerche sembrano dimostrare • l’automatizzazione dei processi di riconoscimento

delle parole gioca un ruolo fondamentale nell’apprendimento della lettura

• Se i processi componenti non sono svolti in maniera del tutto automatica richiederanno attenzione

• l’esecuzione del compito sarà penalizzata dalla limitazione delle risorse attentive

I modelli evolutivi di tipo stadiale

Indicano l’ordine di acquisizione di procedure di lettura.

fase prealfabetica (logografica o prealfabetica)viene costruito un limitato vocabolario “ visivo.” I bambini imparano a riconoscere un insieme di parole utilizzando caratteristichevisive salienti associate alle parole della memoria;

fase alfabeticaè contraddistinta da un approccio analitico alla parola scritta, mediato da regoleconversione fonema-grafema. In una fase intermedia semifonetica il bambino comincia a rendersi conto che ilnome delle lettere rappresenta i suoni che sentono nelle parole esi possono scrivere. (cne per cane)

fase ortografica-lessicalesono le fasi più evolute caratterizzate da procedure di accesso al lessicoortografico, basate sul riconoscimento di unità più ampie dei singoli grafemi

La teoria di Utha Frit

• Tra le teorie stadiali ha particolare rilevanza quella di Uta Frith (1985).

• Ha taglio evolutivo di ordine temporale: dalla procedura sublessicale a lessicale

• E’descrittiva, non esplicativa dei meccanismi di passaggio da una fase all’altra...

• Delinea una traiettoria evolutiva ,permette di interpretare le difficoltà nell’acquisizione della lettura.

La continuità

• La continuità tra la fase prealfabetica e alfabetica , fra linguaggio orale e lingua scritta, è stata identificata nelle abilità fonologiche e metafonologiche capaci di promuovere e sostenere l’accesso alla fase alfabetica della lettura

La scrittura

• Uno studio dei metodi di acquisizione è piuttosto recente.• La concezione tradizionale,lo scrivere è una funzione

secondaria subordinata al parlato• attività tecnica di trascrizione, processo di

“transcodificazione fonologica”, trasposizione sulla pagina di elementi sonori sottoforma di segni.

• A partire dagli anni ’80, grazie ai contributi del cognitivismo, la scrittura viene esplorata in particolare rispetto all’alfabetizzazione e alla composizione scritta.

L’IMPOSTAZIONE COSTRUTTIVISTA

• La scrittura di parole determina nel bambino una specie di rivoluzione copernicana perché richiede:

• La decomposizione delle parole

• Le parti pensabili come forme pure

Ferreiro e Teberosky

– i modi con cui i bambini s’impadroniscono della lingua scritta, processo di costruzione. ,di concettualizzazione della lingua con continue elaborazioni di ipotesi.

– S’identificano 3 livelli. Dopo la prima fase di differenziazione tra disegno e scrittura ( verso i quattro anni) si distinguono:

Prima fase

• Livello presillabico

• la forma delle lettere.

• linearità della scrittura

• principio della quantità minima

• varietà delle lettere (almeno tre caratteri diversi tra loro).

Livello della differenziazione grafica.

Seconda fase

– Livello sillabico. • fonetizzazione della parola scritta ;

• corrispondenza tra le parti di una parola (sillabe) e le lettere

• ipotesi di un segno per ogni sillaba fonetizzata. Vi è una fase di passaggio definita sillabico-alfabetica in cui il bambino riproduce forme di scrittura mista in cui il valore assegnato a ciascun carattere non è stabile

Terza fase

• Il livello alfabetico. Compare la corrispondenza singoli suoni, singole lettere scritte.

Le indicazioni rilevanti

• La padronanza di un sistema di scrittura autoguidato offre spunti per impostare il metodo di alfabetizzazione

• 1. Imparare a scrivere non può essere considerato come un brusco passaggio da un non saper ad un sapere

• 2. L’imparare a leggere e a scrivere è un problema di conoscenza,un’attività costruttiva, a livelli sempre più complessi fino ad arrivare a regole di funzionamento conformi a quelle del sistema convenzionale.

• 3. Gli errori ,le soluzioni scrittura inventate nelle fasi iniziali di acquisizione della lingua scritta sono indicatori di una nuova struttura cognitiva.

• 4. rilievo agli alunni stranieri portatori di idee sulla lingua scritta, pur diversa dall’italiano

La prospettiva socioculturale:Vygotskji

• Ogni funzione psichica superiore si presenta due volte nello sviluppo dell’individuo:

A livello intersoggettivo

A livello intrasoggettivo

Il sistema di scrittura risulta un artefatto culturale.

L’apprendimento della lingua scritta nelle fasi iniziali

Attenzione a:• Consapevolezza linguistica, capacità di

segmentazione del discorso in parole separate, di identificare i tratti specifici della lingua scritta, di riconoscere sillabe e fonemi

• La consapevolezza metafonologica relativa all’accettabilità delle frasi dal punto di vista fonologico, semantico, sintattico.

I metodi sintetici o fonetici

• I metodi sintetici o fonetici • unità di analisi singoli elementi più piccoli della parola , i

fonemi.• parte dal fonema associandolo alla sua rappresentazione grafica. • L’accento è sull’analisi uditiva • E’ importante: - una corretta pronuncia per evitare confusione tra fonemi - separare grafie di forma simile per evitare confusione visuali

tra scritture - presentare una coppia fonema-grafema per volta, passando

alla successiva solo quando l’associazione è ben fissata.

Il percorso di scrittura

• Il percorso della scrittura risulta simile: da unità linguistiche minime a elementi via via più complessi.

La progressione classica:• presentazione iniziale delle vocali• combinazione di consonanti labiali• costruzione delle prime parole per duplicazione di sillabe

(es. pa-pa, pi-pa ecc.).• Conquista delle regole ortografiche a partire dai casi di

“ortografia regolare” dove la grafia coincide con la pronuncia.

I metodi analitici o globali

• Prendono l’avvio da situazioni linguistiche complesse, brani, frasi per analizzare parole, sillabe e lettere.

• Fondamentale è il riconoscimento globale della parola o della frase sulla base del ricordo.

• Per confronto di sequenze grafiche simili e scomposizione,si arriva all’identificazione di elementi sonori (sillabe,lettere) che compongono situazioni linguistiche complesse.

• La lettura risulta un compito fondamentalmente ideovisuale.

Decreto attuativodella legge 270/2010

Art.4, comma 3

In un’ottica di prevenzione dei DSA, gli insegnanti adottano metodologie didattiche adeguate allo sviluppo delle abilità di lettoscrittura e di calcolo, tenendo conto, nel rispetto della libertà d’insegnamento, delle osservazioni di carattere scientifico contenute al riguardo nelle allegate Linee guida

4. UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA

• “…è importante offrire agli alunni la possibilità di maturare le capacità percettivo motorie e linguistiche che costituiscono i prerequisiti per la conquista delle abilità strumentali della letto- scrittura.

Da” Linee guida…”

• Per imparare la corrispondenza biunivoca tra segno e suono di un sistema alfabetico, più che un impegno cognitivo, sono richieste abilità quali la scomposizione e ricomposizione delle parole in suoni e il riconoscimento dei segni ad essi associati. Quindi, per imparare la lettura importante avere buone capacità di riconoscimento visivo e di analisi di struttura della parola.

Metodo fonosillabico o sillabico,integrati

• “…la letteratura scientifica più accreditata sconsiglia il metodo globale, essendo dimostrato che ritarda l’acquisizione di un’adeguata fluenza e correttezza di lettura

• Per andare incontro al bisogno educativo speciale dell’alunno con DSA si potrà utilizzare il metodo fono-sillabico , oppure quello puramente sillabico. Si tratta di approcci integrati che possono essere utilizzati in fasi diverse.

Perché insistere sul lavoro sillabico

La metodologia di approccio che inizia e insiste per un tempo lungo sul lavoro sillabico si fonda su queste considerazioni:

• Possibilità di riflettere sulla struttura fonologica della parola è legata all’apprendimento del linguaggio scritto e all’istruzione formale che accompagna l’apprendimento di un sistema di scrittura alfabetica.

L’individuazione della sillaba

• Le singole lettere sono costruzioni mentali effettuate sul continuum del parlato, mentre la sillaba aperta (consonante vocale)viene facilmente individuata

Corrispondenza sillaba atto articolatorio

• L’operazione metafonologica a livello sillabico (scandire per esempio la parola cane in ca-ne) consente una fruibilità del linguaggio immediata, in quanto la sillaba ha un legame naturale con la produzione verbale essendo coincidente con la realtà dei singoli atti articolatori (le due sillabe della parola ca-ne corrispondono ad altrettanti atti articolatori nell'espressione verbale ed è quindi molto

facilmente identificabile).

Es. di attività,prima fase

Si possono proporre:

• Esercizi di sintesi sillabica(riconoscere una parola a partire dalla sequenza di sillabe)

• Riconoscimento di sillaba iniziale

• Riconoscimento di sillaba finale

• Riconoscimento di sillaba intermedia

• Formare treni di parole(la sillaba finale della prima costituisce quella iniziale della seconda)

• Giochi per il riconoscimento di rime

• Giochi di produzione di rime

• Tombole e domino con immagini e sillabe da associare

Seconda fase: lavoro di tipo fonologico

I processi di consapevolezza fonologica vengono acquisiti in modo sequenziale e si strutturano in livelli gerarchici di competenza:

- Livello della parola

- Livello della struttura delle sillabe

- Livello dei suoni iniziali e finali della parola

- Livello di tutti i singoli fonemi della parola…

Attività esempio

• Parole che iniziano per vocale

• Individuazione fonema finale, poi intermedio

• Analisi fonemica (analoga al processo di scrittura)

• Composizione di parole bisillabe

• Associazione grafema fonema associoando lettere ad immagini

• Conteggio dei fonemi

• Raggruppamento di immagini il cui nome comincia o finisce con lo stesso suono (magazzino delle parole)

Quando e come proporre attività fonologiche

“È opportuno effettuare attività fonologiche nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e nella prima e nella seconda classe della scuola primaria. Si potrà dedicare ogni giorno una parte dell’attività didattica ad esercizi fonologici all’inizio delle attività o tra un’attività e l’altra, o quando c’è bisogno di recuperare l’attenzione, a classe intera o a piccoli gruppi, con chi mostra di averne bisogno.”

gradualità

• Si potrà iniziare dalle sillabe semplici (consonante-vocale) e scegliere innanzitutto le consonanti continue, utilizzando poi in abbinamento parole e immagini corrispondenti.

• L’approccio con il metodo fono-sillabico, adattato alle specificità dell’alunno con DSA,presenta le seguenti caratteristiche.

Associazione suono segno grafico

• Ogni consonante viene illustrata come derivante dalla forma di un particolare oggetto o elemento della natura, l’iniziale della parola che lo denota essendo somigliante a quella lettera, ad

• es. la Montagna per la emme

Il percorso

• Si privilegia quindi un tipo di percorso che, prendendo spunto da un’immagine esteriore, renda operante intuitivamente il nesso con l’immagine mentale, per favorire poi gradualmente l’assunzione concettuale.

Criteri di scelta

• Saranno inizialmente la P e la B; la D e la R;

• poi la L e la F, la M e la N e così via.

Si inizia con quelle che si scrivono da sinistra, si procede con le altre scritte da destra (C G S),

lasciando per ultime la Q e l’H

Per l’alunno con difficoltà

…sarà più utile iniziare con i fonemi “continui”, cioè quei fonemi che per la loro durata e le loro caratteristiche acustiche risultano più facilmente individuabili, come le consonanti nasali (m, n) e le liquide (l, r),

• lasciando ad un secondo momento i suoni labiali ed esplosivi (b, p), così come quelli dentali (d, t).

La scelta delle parole utili al riconoscimento

• Occorre, invece, porre attenzione ad ordinare le consonanti, e le parole esemplificative utili per il loro riconoscimento e per l’esercizio della lettura, in modo da presentare al bambino soltanto lettere già note

Quale scrittura

• In ogni caso, qualunque metodo si adotti, sarebbe auspicabile iniziare con lo stampato maiuscolo, la forma di scrittura percettivamente più semplice, in quanto essa è articolata su una sola banda spaziale delimitata da due sole linee (scrittura bilineare):

Considerazioni

• Il metodo fonematico dà risalto al codice e favorisce i bambini in difficoltà o con ritardi di apprendimento.

• Se il livello di consapevolezza linguistica e metalinguistica è un indice della padronanza dei prerequisiti per imparare a leggere e a scrivere e si correla al livello di concettualizzazione, diventano fondamentali le attività di gioco sul linguaggio.

La competenza fonologica e metafonologica

• La competenza fonologica :

Capacità di percepire e riconoscere i fonemi della parola del linguaggio parlato, operando trasformazioni.

• La consapevolezza metafonologica

conoscenza metalinguistica sulla struttura fonologica del linguaggio (percepire, identificare, discriminare sillabe e fonemi) e capacità di manipolarla secondo precise regole linguistiche.

Giochi fonologici

• conte• canti, filastrocche• ricerca di parole data una lettera iniziale (“sta

arrivando un bastimento carico di…”) • segmentazione in sillabe parole dette dall’insegnante• fusione di sillabe in parole• individuazione la parola più lunga/corta tra due• individuazione parole uguali/diverse (es. cane- pane)• raggruppamento parole che iniziano con una sillaba

data

Ancora giochi

• individuazione del suono iniziale di una parola• eliminazione del primo suono/ prima sillaba di

una parola• riconoscere le sillabe battendo le mani per ogni

sillaba• raggruppare figure che iniziano/ finiscono allo

stesso modo• cercare coppie di parole in rima• …

Esempi:RITAGLIA LE FIGURINE E INCOLLALE NELLE PAGINE SEGUENTI

RAGGRUPPANDOLE IN CORTE, MEDIE E LUNGHE.

PRECONVENZIONALE 1° PERIODO ALLEGATO 2

DOMINO DELLA SILLABA INIZIALE

COMPONI LE PAROLE

• SALE• SALAME• SERPENTE• SCARPE

SALESALAMESERPENTESCARPE

MEMORY DEL FONEMA FINALE

La progressione per una buona competenza fonologica

• Riconoscimento della sillaba iniziale

• Riconoscimento della sillaba finale

• Riconoscimento della sillaba intermedia

• Riconoscimento del fonema iniziale

• Riconoscimento del fonema finale

• Riconoscimento dei fonemi intermedi

• Riconoscimento di tutti i fonemi.

Competenze metafonologiche

• Apprezzamento di rime• Costruzione di rime• Segmentazione di singoli fonemi• Manipolazione di singoli fonemi• Categorizzazione di segmenti di fonemi• Giudizi di adeguatezza del valore

ortografico, sintattico, semantico delle parole.

Alcuni suggerimenti per iniziare

• Presentazione di un unico carattere di scrittura

• Uso dello stampato maiuscolo almeno fino a quando tutti i suoni sono stati assimilati, compresi quelli complessi

• Uso del quadretto da un centimetro

• Dedicare un tempo maggiore ai suoni più difficili

suggerimenti

• Suggerire indicazioni precise per la scrittura: direzione dei segni, movimento della mano, altezza delle lettere…

• Utilizzare il metodo fonosillabico

• Dedicare un tempo quotidiano ai giochi linguistici per la competenza fonologica

suggerimenti

• Sostenere la lettura per anticipazione, la scrittura spontanea

• Proporre attività di ascolto della lettura dell’insegnante tutti i giorni (storie, filastrocche, rime, canzoni, poesie, conte, rime…)

• Proporre vari tipi di lettura: spontanea, silenziosa, individuale, gratuita…)

Ortografia trasparente

• Lavorare nell’area trasparente della lingua dove la conversione fonema grafema e grafema fonema è diretta, con elevata regolarità ortografica, finchè l’acquisizione di tutti è diventata stabile.

Per conoscere il livello individuale degli allievi

Prove d’ingresso su:

• Scrittura

• Lettura

• Competenze fonologiche

Protocolli essenziali: scrittura

• Prova di scrittura spontanea su disegno libero

• Prova di scrittura spontanea su immagine (canale visivo)

• Prova di scrittura spontanea sotto dettatura (canale uditivo)

Lettura

• Rilettura della scrittura spontanea

• Prova di giudizio di leggibilità di alcuni stimoli proposti

• Prova di lettura sulla conservazione del testo

Fonologico

• Riconoscimento di sillaba iniziale su immagine• Riconoscimento del fonema iniziale su immagine• Riconoscimento della sillaba iniziale con fluenza

verbale• Riconoscimento del fonema con fluenza verbale• Riconoscimento del fonema con memoria verbale

I progetti:”Tutti i bambini vanno bene a

scuola”• Nato 7anni fa come progetto di ricerca-azione,

proposto dall’Associazione Italiana Dislessia• Viene realizzato grazie ad una collaborazione

plurima: Ulss, A.I.D., Ente Locale, Scuola• Gestito dal C.T.I.di Asolo e Castelfranco• Ha avuto grande diffusione in tutto il territorio

consolidandosi e diventando “buona prassi”.

In prima classe si legge meglio

• Evoluzione del precedente progetto - ruolo centrale dell’insegnante, partendo dalla fase di valutazione, attraverso la gestione dell’intervento fino all’identificazione dei bambini a rischio.

- presenza della logopedista con funzione di consulente esperta

- regia del progetto all’interno di ciascun Istituto a cura del referente

Le azioni

Prevede:• Un monitoraggio degli apprendimenti nella lettoscrittura

degli alunni della prima classe, a febbraio;

• Un intervento didattico individualizzato di tipo fonologico e metafonologico a cura degli insegnanti con la collaborazione delle logopediste, per piccoli gruppi di alunni;

• Un secondo momento di screening nel mese di maggio

• L’individuazione dei bambini a rischio.

Condizioni di realizzazione

• Individuazione delle risorse da dedicare al progetto

• Presenza di una figura nel ruolo di Referente d’Istituto

• Disponibilità ad operare con i gruppi di alunni in difficoltà per almeno 2 incontri settimanali a partire dal mese di febbraio fino a maggio.

• Rigorosità nello sviluppo del progetto in tutte le sue fasi(modalità di lavoro, metodologia, utilizzo degli strumenti previsti, continuità degli interventi, rispetto delle indicazioni metodologiche)

Lo sviluppo

Periodo Attività Contenuti Soggetti-

Ottobre Formazione Insegnanti -Dallo sviluppo del linguaggio…

Logopediste

Psicopedagogista:

Insegnanti

Dicembre Formazione Insegnanti Presentazione progetto

-Aspetti didattici

-Presentazione percorsi didattici.

Referente Istituto:

Insegnanti:

GESTIONE:

ISTITUTO

Gennaio Definizione prove

Preparazione prove

Logopediste ULSS

Psicopedagogiste

Gennaio

3^ settimana

1^ Somministra

zione prove

Prove somministrate dalle insegnanti di classe

Insegnanti

Referente d’ IstitutoGESTIONE D’ISTITUTO

Gennaio

4^ settimana Valutazione prove

La correzione è curata da insegnanti, logopedista, referente

Insegnanti, logopedista, referente

Febbraio maggio Attività di potenziamento

Insegnanti Insegnanti

Febbraio marzo

incontri insegnanti Monitoraggio gruppi

Insegnanti referenteGESTIONE D’ISTITUTO

Maggio Definizione prova d’uscita

Psicopedagogiste

logopedista

Maggio

3^ settimana 2^ Somministrazione prove

Insegnanti referente

Maggio

4^ settimana Valutazione prove Correzione con

supervisioneInsegnanti, referente logopedista

Risorse CTI dedicate

1. Raccolta ragionata di materiale predisposto per le attività fonologiche e metafonologiche ad uso degli insegnanti;

2. Alcuni incontri di consulenza esperta dedicati agli insegnanti coinvolti nel progetto che ne avessero bisogno nella fase di avvio del progetto.