Post on 01-May-2015
Curi: per una lettura filosofica del mito di Narciso
Il mito di Narciso è uno dei miti più celebri: ne troviamo varie versioni in diverse epoche, anche se quella a cui si è fatto più frequentemente riferimento è quella che
troviamo nelle Metamorfosi di Ovidio.Nell’interpretazione fornita da Umberto Curi, questo mito vuole sottolineare il carattere istintivo dell’amore,
l’impossibilità di far sì che l’amore passi da un soggetto all’altro e che, al contrario, resti imprigionato nel cuore
di entrambi i personaggi coinvolti (Eco e Narciso): il dramma è quello di non potere comunicare il
proprio amore e di non poter essere ricambiato.
NARCISO ED ECO
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Un altro aspetto fondamentale è che queste due figure, Narciso ed Eco, rappresentano al tempo stesso due
estremi fra loro apparentemente incompatibili, ma anche scissi internamente.
Eco è la figura della pura alterità: il non poter comunicare liberamente la costringe a ripetere solo
l’ultima frase di chiunque senta parlare e l’impossibilità ad esprimere il proprio amore la porta a consumarsi fino a
morire.Narciso è la figura della pura, totale identità, il riflesso di un amore che non sarà mai ricambiato, quello per sé
stesso, che lo porta alla stessa morte di Eco.
CONOSCERSI O RICONOSCERSI?
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Nel mito, così come Ovidio lo ricostruisce, Narciso muore senza aver conosciuto la vecchiaia e, come
Tiresia aveva predetto, per avere conosciuto sé stesso: di fatto, però,
Narciso conosce solo il riflesso di sé.Allora:
•Narciso muore per aver conosciuto una realtà inconsistente?OPPURE•È l’aver riconosciuto sé stesso come riflesso, l’aver identificato se stesso con il nulla che induce Narciso alla morte?
CONCLUSIONE
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Curi sembra propendere per la seconda ipotesi: è il non riconoscere una propria identità ad uccidere Narciso, ma insieme anche ciò che il termine Narciso significa, ossia “torpore”: scopertosi come “mero riflesso”, Narciso non
prova neanche a darsi la possibilità di costruirsi un “sé”, si abbandona al torpore del nulla, all’immobilità.
Narciso rinasce in sembianze di fiore, appunto il narciso, elemento che ben lo rappresenta:
Immobile per la sua naturaBello.