Post on 10-Sep-2018
ATRIO
DISPENSA
WC
GOVERNANTELAVANDERIAGARAGE
CUCINA GOVERNANTE DISPENSA GOVERNANTE
GOVERNANTE
GARAGE
GUARDAROBA
12.90
4.27 2.05 2.06 4.53
2.5
41
.9
32
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31
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21
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8
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51
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6
2.85 2.58 2.88 1.37 2.900.31
0.3
11
.9
5
14
.1
5
VISTA DALL'ALTO - RAPP. = 1 : 1000
L'incarico per la realizzazione di Villa Moller venne affidato ad Alolf Loos nella primavera del
1927, quando si trovava a Parigi per seguire i lavori del negozio Knize; steso il progetto, i lavori
iniziarono nell'autunno dello stesso anno e vennero seguiti da Jacques Groag.
Villa Moller è il punto di arrivo del lungo itinerario intellettuale di Adolf Loos, tant'è che può
essere letta come un "manifesto" della poetica loosiana.
Lo comprova lo stesso carattere perentorio e per certi versi "inattuale" della sua forma,risultante
dall'applicazione integrale dei principi informatori della teoria loosiana del progetto.
Adolf LoosAUTORE:
OPERA:
LUOGO:
COSTRUZIONE:
Villa Moller
Starkfriedgasse 19, Vienna
1927-1928
BIBLIOGRAFIA: - Benedetto Gravagnuolo, Adolf Loos: teoria e opere, Idea books edizioni, Milano
1981, pp.194-198
- Giovanni Denti, Silvia Peirone, Adolf Loos: opera completa, Officina, Roma 1997,
pp. 229-234
- Ralf Bock, Adolf Loos: opere e progetti, Skira, Milano 2007, pp. 236-247
- August Sarnitz, Adolf Loos, Taschen 2004, pp.66-69
- Bruno Zevi, Spazi dell'architettura moderna, Einaudi, Torino 1973, tav. 142-143
[II. La prima età dell'architettura moderna]
PIANTA PIANO TERZO
LA POETICA DELLA DIFFERENZA E IL RIFIUTO DELL'ORNAMENTO
Nel 1931, Loos pubblica un libro intitolato "Nonostante tutto",una raccolta di saggi e articoli di
conferenze. In uno di tali saggi, "Ornamento e delitto" espone uno dei punti cardine della sua
poetica, la netta distinzione tra decorazione e ornamento.
la decorazione ha a che vedere con l'uso corretto dei materiali;
l'ornamento è concepito come qualcosa di superfluo, di aggiunto, di supplementare.
Loos lotta contro l'ornamento e ammira le produzioni di coloro che non ricercano la bellezza
orpelli aggiunti e costruiscono rispondendo a delle esigenze funzionali. La bellezza è da
ricercarsi nella forma, non nell'ornamento..
L'architetto ha un obbligo morale e sociale nei confronti del mondo in cui vive, quello di
rispondere ai bisogni degli uomini, deve quindi mettere da parte la sua genialità per soddisfare
le funzioni dell'abitare.
In Villa Moller,il rifiuto dell'ornamento si evince sin dall'esterno. Le facciate mostrano una
simmetria che scaturisce dalla volontà di portare l'architettura all'essenziale, denunciando
l'adesione ad una estremizzazione dell'architettura della negazione.
Facciata nord su Starkfriedgasse
Una lama muraria bianca, perfettamente regolare, domina la facciata sulla Starkfriedgasse,
sottolineando, nella sua purezza geometrica, la sua natura di involucro che separa il privato dal
pubblico, proteggendo l'intimità dello spazio interno.
Il muro rappresenta la griglia che ingabbia l'intera composizione: è una facciata nuda,
compatta, piena, incisa solo dalle finestre, intese come buchi nel piano del muro, liberate da
ogni ornamento, portate all'essenziale.
Le finestre non sono disposte in maniera simmetrica, nè hanno stesse dimensione e forma,
perchè queste sono dettate dall'uso degli ambienti interni, che essendo differenti, hanno
differenti esigenze di illuminazione e areazione.
Unico elemento aggettante è il parallelepipedo bianco, quasi "sospeso" al di sopra
dell'ingresso, che non ha ragion de'sserci se non quella di contenere uno spazio interno.
Facciata sud
L'edificio, muto verso l'esterno, si apre verso l'interno.
Tutti gli elementi compositivi: finestre, balconi, gradini, ringhiere non presentano nessun
rimando ad altro, non rappresentano che se stessi. Dominano forme assolutamente banali, la
finestra è una banale finestra che risponde al suo uso elementare.
2) A. Loos, Josef Velleich, in Parole nel vuoto op. cit., p. 370
ASSONOMETRIA SEZIONATA
SALA LETTURA
SOGGIORNO
SALA DELLA MUSICAPRANZO
CUCINA
TERRAZZA
STUDIO
2.5
84
.9
42
.9
4
3.08 3.39 3.38 3.05
2.98 4.35 1.75 1.76 2.07
2.1
62
.1
46
.1
6
5.77
LETTO
LETTO LETTO LETTO
LETTO BAGNO
0.71 2.35 0.75 4.59
2.2
32
.0
76
.1
6
1.893.854.252.91
2.1
42
.2
43
.3
42
.7
4
PIANTA PIANO SECONDO
PIANTA PIANO PRIMO
PIANTA PIANO TERRA
PIANTE - rapp. = 1:100
4.51
OSPITI ATELIER
WC
TERRAZZA
2.9
83
.3
3
2.1
34
.1
8
PROSPETTO OVEST
PROSPETTO EST
FACCIATA NORD SU STARKFRIEDGASSE
FACCIATA SUD,SUL GIARDINO
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
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IL RAUMPLAN
Il Raumplan, letteralmente "piano nello spazio" consiste nella
progettazione di stanze che, non più vincolate ad un piano
uguale per tutte, stanno a diversi livelli.
A seconda del loro scopo e significato, gli ambienti variano
d'altezza, oltre che di grandezza, correlandosi in un tutto
armonico e inscindibile che sfrutta al massimo il blocco
edilizio.
Le componenti fondamentali del Raumplan loosiano sono:
economia dello spazio,esigenza legata ad una moderna
ottimizzazione delle risorse;
carattere tridimensionale dell'architettura, non riducibile
ad una proiezione su un piano;
materializzazione nel costruito di un modo di abitare,
ogni volta diverso, fondato sulla specificità delle
situazioni e non sulla standardizzazione funzionalistica
della vita domestica;
costruire l'esterno a partire dall'interno.
Lo spazio è raccontato in tre dimensioni, precisando il
carattere di ogni ambiente in un susseguirsi continuo di
microcosmi nel macrocosmo della casa. Le scale danno
continuità ai momenti del racconto, ordinano e unificano gli
ambienti.
VISTA DELL'AMBIENTE DI CONVERSAZIONE DAL SOGGIORNO
SEZIONE AA'
(0.00)
(0.00)
(+2.77)
(+5.69)
(+8.63)
(+11.57)
(+12.57)
(+2.87)
(+6.37)
(+9.37)
(+12.31)
(+13.31)
(+3.57)
(+0.57)
A seconda del loro scopo e significato, gli ambienti variano
d'altezza, oltre che di grandezza, correlandosi in un tutto
armonico e inscindibile che sfrutta al massimo il blocco
edilizio.
Villa Moller, così come le ultime case progettate da Loos a
partire dagli anni '10, è caratterizzata da una maggiore
altezza del piano rialzato, destinato al soggiorno, alla sala da
pranzo e alla sala della musica, living space dove le diverse
funzioni sono chiaramente individuate.
I salti di quota sono il fulcro dell'intera composizione, per
creare i quali sono indispensabili scale di vario tipo. Esse non
sono concepite come scale isolate, ma sono inserite negli
stessi ambienti; le loro pareti laterali sono infatti bucate per
garantire contatto visivo e per passare da un ambiente ad un
altro poco alla volta.
AA
'
B B'
SEZIONE BB'
SEZIONI - rapp. = 1:100
OSPITI E ATELIER 49.65 mq
CALDAIE E DEPOSITI
DOMESTICI, SERVIZI E GARAGES 68.60 mq
PIANI RISERVATI ALLA FAMIGLIA MOLLER 221.51 mq
DESTINAZIONI D'USO
SCHEMA DI SEZIONE BB'
SCHEMA DI SEZIONE AA'
h = 3.20 m
h = 3.10 m
h = 2.70 m
h = 2.50 m
h = 2.40 m
h = 2.30 m
ALTEZZE VANI
LA "TANA DELL'UOMO"
Nel soggiorno, sollevata di 5 gradini, c'è l'ambiente più intimo, il cuore della casa.
E' la sala di conversazione corrispondente al parallelepipedo bianco sospeso in
facciata, la zona che per Loos è il rifugio dell'uomo, la sua "tana", dove può
sentirsi a suo agio e protetto.
I materiali usati, in predominanza legno, conferiscono particolare calore
all'ambiente.
L'altezza molto ridotta di questo ambiente rispetto all'antistante soggiorno
sottolinea il carattere più privato ed isolato di un luogo dove l'uomo può
rifugiarsi e sentirsi protetto nella sua intimità.
LA SALA DELLA MUSICA E LA SALA DA PRANZO
Il soggiorno è collegato mediante una porta scorrevole alla sala della musica,
che a sua volta è annessa alla sala da pranzo. Il pavimento della sala da
pranzo è sollevato di 70 cm rispetto a quello della sala della musica. L'unico
modo per accedere dalla sala della musica alla sala da pranzo è estrarre una
scaletta pieghevole, ben nascosta alla base.
L'assenza di un collegamento visibile denota l'estraneità dei due ambienti.
Quando la scaletta è chiusa gli ambienti sono completamente estranei, perchè
oltre alla differenza di quota, non è presente alcun collegamento materiale, e i
due ambienti sono in relazione solo visivamente.
La differenza dei due ambienti è sottolineata anche dall'uso dei materiali, che
anche se simili sono distinti. La sala da pranzo, infatti, è rivestita da pannelli di
compensato con agli angoli pilastri sporgenti rivestiti in travertino. Nella sala
della musica predominano le tinte scure dei pannelli di rivestimento in legno
pregiato del Gabon (okoumè) che giungono sino al soffitto, a cui si aggiunge il
pavimento di ebano a determinare un'atmosfera calda, raccolta, predisposta
all'ascolto della buona musica.
VISTA DELLA SALA DA PRANZO DALLA SALA DELLA MUSICA
SEZIONE PROSPETTICA VERSO L'AMBIENTE DI CONVERSAZIONE
(+0.55)
SCHEMA DELLE ALTEZZE DEI VANI
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
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