Così l'olio greco sta salvando le nostre insalate...perché nei piatti tipici della nostra cucina...

Post on 11-Mar-2021

3 views 0 download

Transcript of Così l'olio greco sta salvando le nostre insalate...perché nei piatti tipici della nostra cucina...

21/7/2015 Così l'olio greco sta salvando le nostre insalate - Speciale - Food 2014 - nationalgeographic

http://temi.repubblica.it/nationalgeographic-food/2015/07/21/cosi-lolio-greco-sta-salvando-le-nostre-insalate/?refresh_ce 1/4

Così l'olio greco sta salvando le nostre insalate

Dopo un'annata da dimenticare l'Italia è sempre più dipendente dall'extravergine estero. Eccoperché nei piatti tipici della nostra cucina le olive elleniche giocano un ruolo di primo pianodi Federico Formica

Image Source/Corbis

In Grecia sono tempi duri, ma non per tutti. In un Paese sull'orlo del baratro finanziario c'èun settore che sta attraversando un periodo d'oro: quello dell'olio d'oliva. Nel primotrimestre 2015 la Grecia ne ha esportato il 483% in più (tra olio d'oliva e di sansa) rispettoallo stesso periodo dell'anno scorso; un'abbondanza che si è tradotta in guadagnimaggiori del 640%. E i principali artefici di questo piccolo rinascimento ellenico siamo proprio noi italiani.Secondo un rapporto di Ismea Servizi dello scorso giugno il 70% dell'olio esportato dallaGrecia è arrivato proprio in Italia.

Un momentaccio, ma non per i greci. Come in una sorta di contrappasso, mentre tanti italiani acquistano immobili in Greciaapprofittando del crollo del mercato immobiliare locale, gli olivicoltori greci stannomacinando guadagni sulle disgrazie dei colleghi italiani e spagnoli. Nel 2014 la Grecia haprodotto più olio dell'Italia (300.000 tonnellate contro 235.000) ed è probabile che lostesso accadrà anche nel 2015. Si tratta di un evento epocale, visto che il nostro è (anzi,era) il secondo produttore al mondo dopo la Spagna, il vero gigante del settore.

Il 2014 per gli olivicoltori italiani è stato un anno da dimenticare. Batrocera oleae, più notacome la mosca olearia, ha devastato interi raccolti rendendo le olive inutilizzabili. Il restol'ha fatto il clima, troppo caldo d'estate e troppo piovoso in primavera. I risultati sono unaproduzione nazionale dimezzata rispetto al 2013 e un prezzo schizzato fino ai 6 euro alchilo nel febbraio di quest'anno (nel 2013 superava a malapena i 3 euro al chilo). Leregole del mercato sono inflessibili, così il nostro olio ha viaggiato di meno ma incompenso ne è arrivato molto di più dall'estero, confermando la nostra posizione diprincipali importatori mondiali.

La stessa sorte sta toccando anche alla Spagna: nel 2014 gli olivi iberici hanno segnato ilpasso, con 840.000 tonnellate di olio prodotte, il 53% in meno rispetto all’annataprecedente. In parte è colpa del clima, spiegano da Ismea, in parte è un calo fisiologicovisto che nel 2013 gli olivi spagnoli erano stati straordinariamente generosi, regalando alPaese una quantità impressionante di olio: 1,7 milioni di tonnellate. Nonostante il calo, glispagnoli restano i Signori delle olive.

Fra i tre storici produttori di olio d'oliva i greci sono gli unici a crescere, sfruttando le

HOME LA NOSTRA TAVOLA IL GUSTO DEGLI ALTRI TERRA ACQUA SALUTE BERE STORIA

InviaStampa

25 persone consigliano questo elemento. Consiglialo prima di tutti i tuoiamici.

Consiglia

21/7/2015 Così l'olio greco sta salvando le nostre insalate - Speciale - Food 2014 - nationalgeographic

http://temi.repubblica.it/nationalgeographic-food/2015/07/21/cosi-lolio-greco-sta-salvando-le-nostre-insalate/?refresh_ce 2/4

Invia il tuo commento

difficoltà dei vicini nel bacino mediterraneo. Oltre che agli italiani, i greci stanno vendendoil proprio olio anche a spagnoli, tedeschi, americani e canadesi.

Costa poco... ma la qualità? Un altro asso nella manica dei greci è che possono applicare il prezzo più basso di tutti: agiugno 2015 (dati Ismea) l'extravergine ellenico costava 3,4 euro al chilo. Quasi la metà diquello italiano (5,81 euro al chilo) e poco meno di quello spagnolo (3,54). Per gli addetti ailavori, anche questa è una notizia visto che l'olio spagnolo è sempre stato più convenientedi quello greco.

Fonte: Ismea, franco partenza produttore merce nuda in cisterne IVA esclusa.

Ma se costa meno, significa che è di scarsa qualità? “La risposta è no”, spiega DarioDongo, esperto di food e diritto alimenare nonché direttore del sito Great Italian FoodTrade, “i listini vengono stabiliti dalla legge della domanda e dell'offerta. L'olio extraverginedi oliva italiano è rincarato proprio perché nel 2014 ne è stato prodotto di meno, a fronte diuna domanda rimasta sostanzialmente invariata”. Lo stesso motivo per cui molti oli localidi qualità (ad esempio quelli Dop, a denominazione di origine protetta) possono arrivareanche a 20 euro al chilo.Un'altra informazione da conoscere è che l'olio extravergine di oliva, a prescindere dallaprovenienza, deve rientrare in precisi parametri chimici, fisici e organolettici per poteressere venduto in Europa. “Anche l'olio extra­Ue, come quello tunisino, deve rispettarli permantenere la denominazione 'extravergine di oliva”, conclude Dongo. Sulla carta,l'extravergine di oliva greco non ha nulla di più e nulla di meno rispetto a quello italiano.

Già, sulla carta, perché una volta rispettati tutti i valori ufficiali si apre un mondo fatto disapori, odori e sensazioni. Il consumatore italiano è abituato bene. Nel nostro Paese, 42oli prodotti in quasi tutte le regioni hanno ottenuto la certificazione di qualità Dop e ognunoha un suo gusto, un suo sapore più o meno fruttato o piccante. Sapori ai quali è difficilerinunciare. In Italia ci sono tante varietà di olive, una ricchezza cui la Spagna, purproducendo molto più olio di noi, non riesce ad avvicinarsi. Poi ci sono il know­how, latecnologia, l'esperienza ultradecennale di tante aziende olivicole italiane. Anche questo èvalore aggiunto.

Etichette e mezze verità. Anche in tempi di abbondanza consumiamo più olio di quanto ne produciamo, figurarsi inquesti tempi di “carestia”. Inutile girarci intorno: soprattutto in questi ultimi mesi sugliscaffali dei supermercati c'è più olio estero che nostrano, anche nelle bottiglie prodotte damarchi italiani. E quello greco è destinato ad aumentare, togliendo quote persino ai gigantidella Spagna. Come abbiamo visto, questo non è un problema di per sé: basta saperlo.La normativa europea stabilisce regole severe sull'etichettatura dell'olio: l'origine deveessere indicata e sulla bottiglia possiamo trovare una tra queste tre diciture:­ miscela di oli di oliva originari dell'Unione Europea (se ad esempio c'è quello italiano egreco);­ miscela di oli di oliva non originari dell'Unione Europea (olio tunisino, ad esempio);­ miscela di oli di oliva originari dell'Unione Europea e non originari dell'Unione Europa(olio spagnolo e tunisino, ad esempio).

Non è obbligatorio indicare il Paese di provenienza, anche se la normativa lascia liberascelta ai singoli produttori. Tuttavia, qualcuno cerca in tutti i modi di spacciare per italianoun olio estero. Come? Ad esempio inserendo la dicitura “prodotto in Italia” o “imbottigliatoin Italia”, magari adornata da un bel tricolore. Il tranello è sottile: l'olio è stato davveroprodotto all'interno dei nostri confini (forse anche utilizzando tecniche all'avanguardia), mada olive greche, spagnole o tunisine. In ogni caso, il consiglio è quello di leggere il retrodell'etichetta, dove l'origine dev'essere specificata. Se le olive sono italiane il produttoreha tutto l'interesse a specificarlo.

A parte l'etichetta, un olio italiano si riconosce (ahinoi) anche dal prezzo. Un buon metodo

21/7/2015 Così l'olio greco sta salvando le nostre insalate - Speciale - Food 2014 - nationalgeographic

http://temi.repubblica.it/nationalgeographic-food/2015/07/21/cosi-lolio-greco-sta-salvando-le-nostre-insalate/?refresh_ce 3/4

è quello di confrontare il prezzo al litro allo scaffale con il prezzo alla produzione. Se costameno di 5 euro, potrebbe essere olio di due annate fa, oppure olio estero.

NONNO GRANO E IL GLUTINE "LIGHT"

SULLA ROTTA DELLE SPEZIE

Piace a 3 amici

National Geographic…376.604 "Mi piace"

Mi piace questa Pagina Condividi

GLI ULTIMI ARTICOLI DI NATIONALGEOGRAPHIC ITALIA

Alaska, paesaggi in mutamentoVedova nera, occhio al rivaleConcorso 2015: la prima galleriaIl cervello che gesticola

ABBONATI

21/7/2015 Così l'olio greco sta salvando le nostre insalate - Speciale - Food 2014 - nationalgeographic

http://temi.repubblica.it/nationalgeographic-food/2015/07/21/cosi-lolio-greco-sta-salvando-le-nostre-insalate/?refresh_ce 4/4

© 2002­2011 Gruppo Editoriale L'Espresso S.p.A. Tutti i diritti riservati ­ P.I. 00906801006