RSalute - Studio Mediterraneo · ILLUSTRAZIONE DI COPERTINA DI BON BON IMAGES/ZOO/CORBIS...

9
R Salute LA REPUBBLICA MARTEDÌ 9 DICEMBRE 2014/NUMERO 857 salvadenti Operazione L’igiene e i prodotti una vera giungla di offerte e prezzi Ma come scegliere sia i dentifrici che gli spazzolini? La ricerca. Scoperto il trucco del virus dell’herpes zoster Le lettere. Prostata, ferro, acne, reflusso: gli esperti rispondono ILLUSTRAZIONE DI COPERTINA DI BON BON IMAGES/ZOO/CORBIS Psichiatria. Ansia, psicosi, depressione: è allerta giovani Ortopedia. Al congresso Siot la prima indagine sull’algodistrofia: c’è una cura ma va fatta subito Sessualità. La quiete uccide l’eros: come combattere il rifiuto delle emozioni Ricerca. I “cervelli italiani nel mondo” si confrontano nel summit di Houston Solidarietà. La maratona di Telethon ritorna fino a domenica: l’appuntamento in tv e nelle piazze Alimentazione. Il colesterolo Ldl: le mosse per ridurlo A BBIAMO bisogno degli Organismi geneticamente mo- dificati? Anche l’Italia dovrà rispondere alla doman- da, perché la UE vuole riconoscere la sovranità e l’au- tonomia dei singoli Stati nella coltivazione degli Ogm. Le multinazionali del settore sono felici perché avranno qualche chance in più (adesso solo tre paesi europei producono il mais 810, l’unico autorizzato). Da noi, il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina si è più volte detto contrario. Ovviamente il tema sarà molto discusso all’Expo 2015. D’altronde è giusto sperimentare gli Ogm, senza rischi di contaminazione, per- ché la ricerca non va bloccata. Tenendo però presenti vari aspetti (politica agricola ed economica, sicurezza alimenta- re, salute umana e ambientale...), sui quali uno prevale: la qualità del cibo italiano. Come i beni artistici, culturali e am- bientali, questo è un altro patrimonio nazionale da difendere. [email protected] NOI & VOI GUGLIELMO PEPE © RIPRODUZIONE RISERVATA L’Italia ha bisogno degli Ogm? >

Transcript of RSalute - Studio Mediterraneo · ILLUSTRAZIONE DI COPERTINA DI BON BON IMAGES/ZOO/CORBIS...

Page 1: RSalute - Studio Mediterraneo · ILLUSTRAZIONE DI COPERTINA DI BON BON IMAGES/ZOO/CORBIS Psichiatria. Ansia, psicosi, depressione: ... un’importante fetta del mercato dei cosmetici,

RSaluteLA REPUBBLICAMARTEDÌ 9 DICEMBRE 2014/NUMERO 857

salvadentiOperazione

L’igiene e i prodottiuna vera giungladi offerte e prezziMa come sceglieresia i dentifriciche gli spazzolini?

La ricerca. Scoperto il trucco del virus dell’herpes zosterLe lettere. Prostata, ferro, acne, reflusso: gli esperti rispondono

ILLU

ST

RA

ZIO

NE

DI C

OP

ER

TIN

A D

I B

ON

BO

N IM

AG

ES

/ZO

O/C

OR

BIS

Psichiatria.Ansia, psicosi, depressione: è allerta giovani n Ortopedia.Al congresso Siot la prima indagine sull’algodistrofia: c’è una cura ma va fatta subito n

Sessualità. La quiete uccide l’eros: come combattere il rifiuto delle emozioni n Ricerca. I “cervelli italiani nel mondo” si confrontano nel summit di Houston n

Solidarietà.La maratona di Telethon ritorna fino a domenica: l’appuntamento in tv e nelle piazze n Alimentazione. Il colesterolo Ldl: le mosse per ridurlo n

ABBIAMO bisogno degli Organismi geneticamente mo-

dificati? Anche l’Italia dovrà rispondere alla doman-

da, perché la UE vuole riconoscere la sovranità e l’au-

tonomia dei singoli Stati nella coltivazione degli Ogm. Le

multinazionali del settore sono felici perché avranno qualche

chance in più (adesso solo tre paesi europei producono il mais

810, l’unico autorizzato). Da noi, il ministro dell’Agricoltura

Maurizio Martina si è più volte detto contrario. Ovviamente il

tema sarà molto discusso all’Expo 2015. D’altronde è giusto

sperimentare gli Ogm, senza rischi di contaminazione, per-

ché la ricerca non va bloccata. Tenendo però presenti vari

aspetti (politica agricola ed economica, sicurezza alimenta-

re, salute umana e ambientale...), sui quali uno prevale: la

qualità del cibo italiano. Come i beni artistici, culturali e am-

bientali, questo è un altro patrimonio nazionale da difendere.

[email protected]

NOI & VOI GUGLIELMO PEPE

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’Italia ha bisogno degli Ogm?

>

Page 2: RSalute - Studio Mediterraneo · ILLUSTRAZIONE DI COPERTINA DI BON BON IMAGES/ZOO/CORBIS Psichiatria. Ansia, psicosi, depressione: ... un’importante fetta del mercato dei cosmetici,

RSALUTE/ la RepubblicaMARTEDÌ 9 DICEMBRE 2014 44IN PRIMO PIANO

ANNAMARIA MESSA

LASALUTEdella bocca dipende innanzituttodalla quotidiana igiene orale. Lo sannotutti ormai, lo sanno bene le aziende. Ba-sta sfogliare un motore di ricerca onlinealla voce “dentifricio” per trovare ben 97

pagine con 1.940 prodotti da meno di 1 a 11,25 euro.Gli spazzolini manuali partono da 0,69 euro, da po-co più di 10 quelli elettrici fino a 160. Alla portata ditutte le tasche ed esigenze. In farmacia, supermer-cati, profumerie, migliaia di tubetti promettono diprevenire, curare carie, denti sensibili, tartaro, gen-giviti, alito cattivo, denti gialli.

Gli italiani acquistano il dentifricio più che altronella grande distribuzione che (secondo i dati delrapporto 2014 di Cosmetica Italia, l’associazionedelle imprese cosmetiche italiane) registra 689 mi-lioni di euro di fatturato. Circa 3 milioni le farmacieche, comunque, hanno maggiorato del 2,7% le ven-dite di prodotti specifici. L’oral-care riguarda conl’8,5% del fatturato (oltre 692 milioni di euro)un’importante fetta del mercato dei cosmetici, tra ipochi ad aver visto nel 2013 il segno positivo: +1,2%nelle vendite rispetto al 2012.

Ma il consumatore come si orienta tra prezzi tan-to diversi e pubblicità che promette di tutto? «Di-pende dalle esigenze personali. I dentifrici sono re-golati da 3 leggi diverse e due procedure ammini-strative: sono specialità medicinali (se c’è un princi-pio attivo per curare una patologia, con un lungo ecostoso lavoro di ricerca prima e registrazione dopocome farmaco, vendita solo in farmacia), dispositivimedici se c’è un meccanismo terapeutico non far-macologico per curare, per esempio, la sensibilizza-

zione dentale: non serve autorizzazione ma marca-tura CE. Vendita solo in farmacia. Ci sono poi i denti-frici cosmetici, per la normale pulizia della bocca. Sivendono al supermercato come in farmacia e questopuò confondere il consumatore. Molti i casi border-line… Se si tratta di una specialità il prezzo si giusti-fica per la ricerca, per i cosmetici il prezzo lo fa il mer-cato e non è indicazione di qualità. Se non ci sono par-ticolari problemi la scelta è facile e il risparmio an-che», spiega Carmine Guarino, che all’Istituto Su-periore di Sanità dirige il Centro Nazionale ONDICO,controllato dalla Commissione Europea di Bruxel-les, responsabile certificazione CE dei dispositivimedici.

«Molto più importante - aggiunge - è lo spazzolino:non molto duro, non molto grande, da cambiarespesso, usare bene, evitare quelli con fibre animali,

La crisi

Un pazientesu 5 (21%) cambiadentista in basealle tariffe:vincono i couponper visite e pulizia.

Dentifrici.Ve ne sono 1.940 diversi con costi che vanno

da un euro sino a 11. Quelli con principi attivi registrati come farmaci

e quelli cosmetici. Se non si hanno particolari problemi, l’uno vale l’altro

medico Ospedale Macchi, Varese, «gli eccipienti so-no in genere tensioattivi schiumogeni per renderepiù gradevole lo spazzolamento dei denti e non c’èevidenza scientifica certa che possano far male». Im-portante piuttosto, sottolinea, «verificare sulla con-fezione l’abrasività dei dentifrici, specie quellisbiancanti: non deve superare i 60 RDA, RelativeDentin Abrasivity. Se maggiore può causare danniallo smalto, usura e maggiore sensibilità dei denti».

Anche per Bartolomeo Lofano, dentista a Bari,«un dentifricio vale l’altro. Pure quelli specifici nonfanno miracoli! Importante è spazzolare bene, con lamodalità giusta e il tempo giusto, fare controlli pe-riodici, cambiare spesso spazzolino, usare scovolinoo filo interdentale, idropulsore. Igiene orale scrupo-losa anche per i denti su impianti. «Sono in zirconioe porcellana, non si possono cariare ma i batteri di

naturali, lavarsi i denti subito dopo un pasto, fare vi-site periodiche dal dentista».

In quasi tutti i dentifrici ci sono tracce di allergenie ingredienti “indesiderati”, tipo peg, sodio laurylsolfato, parabeni, siliconi, anche triclosan, l’anti-batterico sconsigliato in Svezia dal ministero dellaSalute. Troppa chimica in bocca segnalava una re-cente indagine del settimanale dei consumatori ilSalvagente. «Il dentifricio ovviamente non va inge-rito ma se pur lo fosse per una volta non fa certo ma-le. Piuttosto occorre stare attenti alla polvere di sili-cio, abrasiva, che sta in tutti i dentifrici: basterebbesoppesare in mano comparativamente diversi tu-betti e scegliere quello meno pesante che sicura-mente ne contiene di meno», consiglia Guarino.

Per Luca Levrini, presidente del corso di laurea inIgiene Dentale, università dell’Insubria, dirigente

Quei “salva-denti”poco miracolosiAbrasivi stop

CUOREATTENTIALL’LDLIl recente congressonazionale dell’ADI(Ass. It. Dietetica eNutrizione clinica) hapassato in rivistamolte criticità.Primeggial’insufficienza diqualsiasi dietadimagrante se mancail recupero di uno stiledi vita più attivo.Come troppe volteho scritto, l’obesità vaprevenuta findall’infanzia perché inetà adulta i risultatisono quasi sempredeludenti e ilrecupero del pesoentro sei mesi è laregola più chel’eccezione. Un altromessaggio riguardala precocità degliinterventi pernormalizzare lacolesterolemia, ed inparticolare la frazioneLDL. Pare che circa il37% degli italiani(dati dello studioCheck), abbia unacolesterolemiasuperiore al targetconsigliato per laprevenzionecardiovascolare.Anche in questasituazionel’interventocorrettivo può e devegiovarsi di una dietaridotta in grassi saturie di un recupero delmoto fisico ma con lapossibilità diutilizzare ancheintegratori adeguati(fitosteroli, ecc., dopoconsultazionemedica). Se questemisure nonraggiungono loscopo si dovràricorrere ai farmaci,come le statine, chenon solo abbassano ilcolesterolo masembrano averequalcosa in piùcontrol’infiammazione e laprevenzionedell’integrità vasale,specialmentequando prevalel’aggravante dellalocalizzazioneaddominale delgrasso. Prevenzionequindi e terapiapurché suggerite daun competente e nondagli amici o [email protected]

> A TAVOLAEUGENIODELTOMA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sala corsi
Evidenziato
Page 3: RSalute - Studio Mediterraneo · ILLUSTRAZIONE DI COPERTINA DI BON BON IMAGES/ZOO/CORBIS Psichiatria. Ansia, psicosi, depressione: ... un’importante fetta del mercato dei cosmetici,

la RepubblicaMARTEDÌ 9 DICEMBRE 2014 45

PER SAPERNE DI PIÙwww.aiditalia.itwww.igieneorale.info

Neonati«Dopo ogni poppatavanno pulite legengive dei neonaticon una garzaimbevuta d’acqua odi soluzionefisiologica. Pochemamme lo fanno maè essenziale per lasalute della bocca»,avverte AntonellaPolimeni, direttorePedodonziaPoliclinico Umberto I,Roma. Dai 6 mesi aisei anni, quandospuntano i denti dalatte, le Linee Guidadel ministero dellaSalute, aggiornate unanno fa, prevedono lafluoroprofilassi per laprevenzione dellacarie solo condentifrici contenenti1000 ppm (parti permilione) di fluoro, 2volte al giorno, indose pea-size, cioèquanto un pisello.Non più compresse,gocce o pennellaturedi fluoro neanchedopo i 6 anni. Da verificare sullaconfezione deldentifricio scelto per ibimbi la quantità difluoro contenuto.Fino ai 3 anni sono igenitori a lavare identi al bimbo (conspazzolino morbido atestina piccola,spazzolando, almeno5 volte, dalla gengivaverso il dente), econtinuare acontrollarli durante lospazzolamento finoai 5 anni. «I piccoli,specie fino ai 4 anni,hanno ancoraproblemi a deglutire,possono ingerireparte del dentifriciomentre lavano labocca e c’è forteevidenza che l’uso didentifricio con 1000ppm di fluoro fino a5/6 anni di età siassocia a un aumentodel rischio di fluorosicon macchieindelebili dellosmalto», dicePolimeni.

(a.mess.)

L’IGIENE.

Lo spazzolino elettricomeglio del manuale(che rimane il più usato)Occhio a setole e materiali

STRUMENTO di pulizia pereccellenza, lo spazzolinoè il vero protagonista del-

l’igiene orale. Sempre più per-fezionato sia nelle tante versio-ni manuali (collo flessibile perassorbire l’eccessiva pressionedella mano durante lo spazzo-lamento, manico antiscivoloper un maggiore controllo nellavaggio, setole in nylon pernon irritare le gengive, colorigradevoli, testine piccole perraggiungere gli angoli più lon-tani della bocca e così via), sianelle numerose versioni deimodelli elettrici, iper-tecnolo-gici, con anche cinque possibi-lità di spazzolamento per unutilizzo personalizzato dellostrumento. Dalle Linee Guida Nazionali

per la promozione della salutee la prevenzione delle patolo-gie orali in età adulta, aggior-nate l’anno scorso, quelli elet-trici sono raccomandati rispet-to ai tradizionali spazzolini ma-nuali ma l’82% degli italianicontinua a preferire il manua-le. Il problema in più è che nonlo cambiano spesso come do-vrebbero (almeno ogni 3 me-si). «La qualità di uno spazzoli-

no dipende da tanti fattori»,puntualizza Laura Strohmen-ger coordinatrice del Centro dicollaborazione Oms di Milanoper l’epidemiologia e odontoia-tria. «Le setole hanno un ruoloimportante, ma va anche con-siderata la qualità dei materia-li plastici utilizzati visto che fi-niscono direttamente in boc-ca, l’ergonomia e il rispetto de-gli standard internazionali cheperò sono facoltativi. L’aspettopiù importante non è la durez-za, ma l’arrotondamento dellepunte delle setole che non de-vono intaccare lo smalto deidenti. Se le setole dopo il taglionon sono lavorate in modo darendere il più possibile unifor-me la superficie di contatto coni denti, la possibilità di intacca-re lo smalto diventa un’ipotesirealistica».Per Luca Levrini è importan-

te ricordarsi che «i denti nondevono essere sfregati ma luci-dati per non creare microfrat-ture nello smalto e usura a cau-sa abrasiva e non batterica co-me con la carie. Un fenomenoche riguarda oggi la maggiorparte della popolazione. L’usu-ra può essere anche chimica:

quando mangio qualcosa il phsi riduce e lo smalto si dissolvese non lavo i denti dopo unamezz’ora quando il dente haavuto il tempo di remineralizz-zarsi e lo smalto è meno debo-le». Sappiamo davvero “acca-rezzare” i nostri denti mentre lilaviamo?Il fatto è che, conferma uno

studio del British Dental Jour-nal, nella comunità scientificainternazionale non c’è unità diconsenso sul metodo miglioredi lavarsi i denti. Due dentistiricercatori dell’University Col-lege di Londra hanno esamina-to le tecniche di spazzolaturamanuale descritte nei libri ditesto di odontoiatria e igiene, leistruzioni fornite da aziende

produttrici di dentifrici e spaz-zolini, le raccomandazioni cli-niche di 10 associazioni nazio-nali di dentisti in vari paesi. Lamaggior parte delle fonti con-siglia di spazzolare due volte algiorno per almeno due minutima non sembra esserci un ac-cordo sul metodo migliore trasei metodiche diverse. Soprat-tutto sull’angolo (45°?) con cuiappoggiare lo spazzolino sullasuperficie del dente e il movi-mento inferto dalla mano allospazzolino (dall’alto in bassonell’arcata superiore e dal bas-so in alto per l’inferiore? Rota-torio?). Il dibattito continua.

(a. mess.)

Mai sfregare, occorre lucidareEsistono sei metodiche diversee non c’è accordo sulla migliore

PERSAPER

NEDI PIÙ

© RIPRODUZIONE RISERVATA

placca e tartaro possono compromettere l’osso in-torno all’impianto e rendere meno stabili le viti in ti-tanio e le protesi che vi sono ancorate».Per prevenire la carie il fluoro è ingrediente es-

senziale in tutti i dentifrici. Per gli adulti la dose con-tenuta dev’essere di 1450 ppm, come raccomanda-no le Linee guida nazionali. Valore rispettato nellamaggior parte dei prodotti in vendita. Dentifricio fluorato e cura della bocca in attesa del

bebè. «In gravidanza la donna deve curare in modoparticolare l’igiene orale, perché la flora battericacariogena passa al neonato attraverso il contatto findai primi giorni di vita», avverte Antonella Polime-ni, Odontoiatria pediatrica Università La Sapienza.La prevenzione della carie dei bimbi comincia quin-di già dal pancione e con l’allattamento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

INF

OG

RA

FIC

AP

AU

LA

SIM

ON

ET

TI

Sala corsi
Evidenziato
Page 4: RSalute - Studio Mediterraneo · ILLUSTRAZIONE DI COPERTINA DI BON BON IMAGES/ZOO/CORBIS Psichiatria. Ansia, psicosi, depressione: ... un’importante fetta del mercato dei cosmetici,
Page 5: RSalute - Studio Mediterraneo · ILLUSTRAZIONE DI COPERTINA DI BON BON IMAGES/ZOO/CORBIS Psichiatria. Ansia, psicosi, depressione: ... un’importante fetta del mercato dei cosmetici,

RSALUTE/ la RepubblicaMARTEDÌ 9 DICEMBRE 2014 47

PER SAPERNE DI PIÙ www.youthmentalhealth2014.euwww.psichiatria.it

LA PSICHIATRIA

Disturbi mentali. Crescono piscosi, ansia, depressioni giovanili

Ragazzi, Sos psichesu sonno e droghe

Colpa di alcol, sostanze psicotrope (soprattutto cannabis) e del dormire poco e male

Le cyber-patologie. Psichiatri italiani a convegno a Rimini. A Venezia summit europeo

CuoreArrivano daEurovalve, ilcongresso europeosulla chirurgiavalvolare cardiaca aRoma, i progressi piùsignificativi deisistemi di imagingtridimensionale edella chirurgiamininvasiva condevice sempre piùminiaturizzati perriparare le stenosi e leinsufficienze dellevalvole del cuore. Inaumento i nuovi casidi valvulopatie. Tra lenovità l’ecografiatridimensionale e laPET/TAC per ladiagnosi precocedelle endocarditivalvolari.All’avanguardia itrattamenti chirurgicivalvolari. (mp. s.)

SessoPiù istruite ma vivonola sessualità in modosuperficiale. Il sesso èmolto importante per3 ragazze su 4(indagine GfK Eurisko)ma quasi una su duenon utilizza alcunmetodocontraccettivo e unasu 10 resta incinta.Inesistente il dialogocon i genitori, scarsal’informazione suimetodicontraccettivi. Il 68%delle giovani conoscesolo la pillola e oltre il40% delle ragazze cheusa già uncontraccettivoormonale vorrebbecambiarlo (Sigo/MSDItalia). (mp. s.)

EmofiliaPresentato alcongresso nazionaledell’emofilia,l’Hemophilia JointVisualizer sarà inseritonei computer deglispecialisti. Lostrumento, ideato daBayer, fa vedere alpaziente come in unfilm in 3D l’evoluzionedel danno articolareda sanguinamentiripetuti finoall’artropatiadisabilitante. Laprofilassi continuacon fattore VIII èdeterminantenell’arrestare laprogressione deldanno articolare.

(mp. s.)

FLASH

Psicosi La integrazione conacidi grassi Omega-3può avere un effettoprotettivo contro laprogressione apsicosi in soggetti adalto rischio per lamalattia. Uno studioaveva giàdimostrato che untrattamento per 3mesi con acidi grassipolinsaturi a lungacatena (Pufa) dellafamiglia Omega-3 ingiovani con statipsicotici sottosoglia,riduceva il rischio diprogressione versodisturbi psicotici perun periodo di 12mesi. Ora, un altrostudio in doppiocieco ha valutato glieffetti a lungotermine della terapiacon Omega-3 nellaprevenzione dellapsicosi. Sono statipresi in esame gli 81soggetti dello studioprecedente (etàmedia, 16.4 anni;67% femmine), adalto rischio dipsicosi. Ipartecipantiassumevano 1.2g/die di Omega-3oppure placebo eseguiti per unamedia di 6.7 anni.Nel gruppo Omega-3, il tasso dipassaggio allapsicosi è stato del9.8% contro il 40%nel gruppo placebo;inoltre questogruppo hapresentato una piùrapida progressionea psicosi. Questirisultati si sonomantenuti per età esesso. Inconclusione, unasupplementazione abase di Omega-3previenel’insorgenza dipsicosi per quasi 7anni negli individuiad alto rischio dipsicosi. Anche sequesti risultati sonopromettenti, non èpossibile formulareraccomandazionisull’efficacia degliOmega-3nell’impedire ilpassaggio a psicosifino a quando irisultati non sarannoconfermati da altristudi clinici. Fonte: InternationalConference on EarlyPsychosis, 2014

PERSAPER

NEDI PIÙ

In videoUn approfondimentosui cyber-dipendentisu Rnews(ore 13,45 e 19,45)su Repubblica.it ,canale 50 del digitaleterrestre e anchesul 139 di Sky.

GIUSEPPE DEL BELLO

DISTURBIpsichiatrici in aumentotra i giovani, allarme degli spe-cialisti. Ansia, depressione equadri psicotici acuti sono unacostante minaccia per gli un-

der 24 che pagano le conseguenze di abitudi-ni scorrette. E tra queste, al primo posto, l’as-sunzione di droghe sintetiche. Come pure, èstato riconosciuto rilevante fattore distur-bante, un calo delle ore di sonno tra i più gio-vani. Le sostanze fabbricate in laboratorio,quelle acquistate via internet che si consu-mano in discoteca, spesso non sono neancherintracciabili attraverso i comuni esami di la-boratorio. «Di droghe sintetiche», rivela Ma-rio Maj, pastpresident della Società mondia-

le di Psichiatria, «oggi se ne contano centi-naia, sempre nuove, tanto che la ricerca, epi-demiologica e farmacologica, non riesce a te-nere testa al mercato».

I cannabinoidi che aprono la classifica, so-no in commercio come miscele dai nomi e si-gle bizzarre: Spice, N-Joy, Infinity, Bonzai,Mojo, Amazonas, Blaze, tutte con un’affinitàper il recettore cannabinoide CB1 maggiorerispetto al tetraidrocannabinolo, principioattivo della cannabis. «L’intossicazione acu-ta di cui sono responsabili», continua Maj,«può dare allucinazioni, ansia, agitazione, ol-tre ad aumento della pressione e della fre-quenza cardiaca, dilatazione delle pupille,difficoltà di respirazione, vomito e, in qual-che caso, convulsioni». Seconda, ma moltodiffusa è la classe delle amfetamino-simili, co-

me MDMA (Ecstasy). Le conseguenze vannodall’euforia alle allucinazioni, fino alla vio-lenza e all’eccitamento sessuale, mentre so-no possibili anche gravi complicanze cardio-respiratorie. «Soprattutto se assunte insie-me all’alcool, possono alterare la vigilanza,provocando quei gravi incidenti stradali delfine settimana di cui ci parlano le cronache»,conclude il docente.

A mettere a dura prova il sistema nervosoè anche la carenza di sonno. Le generazionidegli anni 2000 dormono poco e male, in me-dia un’ora in meno rispetto alle precedenti. Arisultarne compromesso è lo sviluppo del cer-vello. Claudio Mencacci, pastpresident delcongresso degli psichiatri che si è tenuto a Ri-mini, dice che c’è un aumento di impulsività:«Mi riferisco alle condotte a rischio che con-ducono alla ricerca di sensazioni forti. Un da-to già elevato, come conseguenza dell’età. Inparticolare, si registra un incremento dei di-sturbi depressivi e correlati all’ansia». L’at-tenzione ai disturbi del sonno dovrebbe esse-re maggiore proprio tra i 14 e i 24 anni, età incui, in oltre il 75% dei casi si manifestano leprime turbe psichiche. Se non riconosciuteprecocemente e trattate, il futuro di questigiovani potrebbe risultarne compromesso,nella vita di relazione e lavorativa. «Un sonnodisturbato nella fase di addormentamentooppure esposto a frequenti risvegli può facili-tare depressione e ansia», continua il docen-te, «mentre l’uso di alcol e di sostanze psico-trope (soprattutto cannabis in un’età vulne-rabile) può interferire con la maturazione ce-rebrale e far emergere disturbi psichici ».

Allarme in crescita anche per i disturbi delcomportamento alimentare. «Si osserva og-gi», avverte Maj, «un aumento dei casi di ano-ressia e bulimia ad esordio precoce, che com-portano un rischio maggiore di danni conse-guenti a malnutrizione, soprattutto per queitessuti che non hanno ancora raggiunto una

piena maturazione, come le ossa e il sistemanervoso centrale». La piaga di minori soffe-renti di disturbi mentali ha indotto l’Unioneeuropea a dedicarle la conferenza interna-zionale “La salute mentale dei giovani, dallacontinuità della psicopatologia alla conti-nuità dell’assistenza”, in programma damartedì 16 a giovedì 18, a Venezia. Coordi-natore delle sessioni sarà Giovanni De Giro-lamo, psichiatra dell’Irccs Fatebenefratelli diBrescia: «C’è un gap tra i servizi di salute men-tale che si occupano di infanzia e adolescenzae quelli dedicati agli adulti. È dimostrato chei disturbi da abuso di sostanze e alcol com-paiono spesso in giovanissima età, difficile di-stinguerli da quelli commisti a un disturbomentale. Spesso questi abusi rappresentanoun tentativo di automedicazione». E infine, larete. Proprio internet e i social network, comesottolinea Maj, sono artefici di un “rimodel-lamento” di fenomeni psicopatologici, già no-ti: «Per esempio, l’ansia relativa alla propriasalute che induce a navigare da un sito all’al-tro alla ricerca di informazioni e supporto daaltri cybernauti con le stesse preoccupazioni.Il risultato? Frequentemente un’accentua-zione e/o una complicazione dei timori chesfocia nella cyberchondria».

Un aumento della impulsivitàalla ricerca di sensazioni forticon un’esposizione al rischio

© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA

PsicosiSono in aumento i giovani con quadripsicotici da uso di droghesintetiche.

AnoressiaIn aumento anoressia ebulimia negli under 15.Talora danni nei tessuti non ancora maturi.

DepressioneÈ la causa piùfrequente di disabilitànella popolazione di età compresa tra i 10 e i 24 anni.

Cyber-bulliL’ansia per la salutefisica e il bullying oggitrovano nuoveespressioni attraverso isocial network.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Page 6: RSalute - Studio Mediterraneo · ILLUSTRAZIONE DI COPERTINA DI BON BON IMAGES/ZOO/CORBIS Psichiatria. Ansia, psicosi, depressione: ... un’importante fetta del mercato dei cosmetici,

RSALUTE/ la RepubblicaMARTEDÌ 9 DICEMBRE 2014 48

PER SAPERNE DI PIÙwww.osservatoriomalattierare.itwww.siot.it

L’ORTOPEDIA

Tiroide/1Dal 2015 il carcinomaalla tiroide sarà neipaesi industrializzati ilsecondo tumore piùfrequente nelledonne. L’allarme dalcongresso nazionaledell’AssociazioneItaliana della Tiroide(AIT) che si è tenuto aMilano. L’aumento,secondo gli esperti, èdovuto soprattutto apiù frequentiscreening nellapopolazione e repertioccasionali daecocolordoppler deivasi del collo. Ma itumori scoperti cosìsono piccoli e megliocurabili. «Circa il 10%degli italiani - ha dettoPaolo Beck-Peccoz,ordinario diEndocrinologiaall’università di Milanoe presidente Ait - hadisturbi tiroidei, conun rapporto donna-uomo di 8: 1».

Tiroide/2Quasi il 50% degliipotiroidei non ècurato bene. Il monitodal congressonazionale Ame,Associazione MediciEndocrinologi. «Circa6 milioni di italianiprendono levotiroxina(LT4), l’ormonesintetico tiroideo -spiega Enrico Papini,direttore diEndocrinologia,ospedale ReginaApostolorum diAlbano Laziale - Circala metà è trattata pocoo troppo. Escostamenti ancheminimi dal valoreottimale, anche del20-25%, possono farfluttuare i livelli ditiroxina che, a lungoandare, possonoessere dannosi».

Tiroide/3In controtendenza idati emersi (sempre alcongresso Ait)dall’indagine “Tiroidein Prima Fila”,promossa dallaFondazione CesareSerono con ilsostegno di MerckSerono. L’80% dellepersone che hannorisposto è donna, mameno della metà si èsottoposta negli ultimitre anni a esamispecifici.

Le tre fasiL’algodistrofiaattraversasostanzialmente trefasi. La prima acutache esordisce condolore continuo eintrattabile, e ribelle aantidolorifici ecortisone, gonfiore ecambiamento delcolore e dell’aspettodella cute. La pelleinfatti diventa pallidao cianotica, sottile eipersensibile. Simanifestano anchedue sintomineurologici ( chepossono orientareverso una diagnosisbagliata), laiperalgesia ( si avvertepiù dolore di quelloche si dovrebbeavvertire) e laallodinia ( si avvertedolore persino per losfioramento). In unaseconda fase i disturbisi stabilizzano ecompare la tipicararefazione dell’ossoa chiazze, le unghiediventano fragili ecadono i peli. Infine,dopo alcuni mesi, unaterza fase: il dolore siriduce molto, marestano alterazionidei tessuti cherendono learticolazioni dellaestremità, ditaspecialmente,limitate e dolenti neimovimenti. Fase difatto irreversibile.

(f. lod.)

PERSAPER

NEDI PIÙ

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Algodistrofia.Al congresso Siot

la prima indagine sulla malattia. I bifosfonati, usati

nell’osteoporosi, risolvono in otto casi su dieci

Quel dolore“ribelle”all’estremità

strata per via endovenosa, sono evidenti giànelle prime settimane di trattamento e ot-tengono la remissione dei sintomi intorno al-la quarantesima giornata di terapia. In qual-che caso la radiografia può essere di difficileinterpretazione e la diagnosi dubbia. Chiari-

sce la diagnosi la scintigrafia con bifosfonatimarcati con tecnezio 99. La molecola trac-ciata si fissa nell’osso malato di algodistrofia,ma non in quello sano. Ritardare la diagnosie quindi la corretta terapia con Neridronato,d’altronde ha effetti a volte irreversibili.

Di qui lo sforzo dei nostri ricercatori del-l’ASIS per fare chiarezza su questa malattia,diagnosticarla e trattarla per tempo.

* Specialista in ortopedia e traumat.,medicina dello sport

FABIO LODISPOTO *

PUÒ colpire all’improvviso la ma-no o il piede, il sintomo domi-nante è il dolore, profondo, con-tinuo e ribelle alle comuni tera-pie. Si tratta dell’algodistrofia o

“Sindrome Dolorosa Regionale Complessa”(CRPS di tipo I), una malattia ritenuta rara,ma in verità soltanto diagnosticata rara-mente perché i suoi sintomi principali, dolo-re e gonfiore sono aspecifici e possono erro-neamente essere interpretati come una in-fiammazione o un problema neurologico.Tanto più che l’algodistrofia spesso compa-re dopo un intervento chirurgico al piede,una trattura del polso o una distorsione equindi il problema viene spesso attribuito adun decorso particolarmente doloroso e diffi-cile o ad una qualche complicanza, ritardan-do le opportune terapie. La prima ricercamulticentrica realizzata dall’ASIS (Algody-strophic Syndrome Italian Survey), che haacceso i riflettori su questa sfuggente pato-logia, è tutta italiana, è stata di recente pre-sentata al congresso nazionale di ortopediae ha individuato finalmente una terapia effi-cace per l’algodistrofia nella molecola del Ne-ridronato, capace di risolvere il dolorenell’80% dei casi trattati. Non si tratta tutta-via di un antidolorifico come sarebbe logicoaspettarci, ma di un farmaco per la cura del-

l’osteoporosi, una molecola di bifosfonatoper l’esattezza.

In realtà i ricercatori sono giunti a mette-re a punto questa cura seguendo una logicadiversa da quella diretta alla soppressionedel dolore, colpendo la malattia a monte. Percapirla occorre una spiegazione: l’algodi-strofia ha una origine sconosciuta, viene sca-tenata da un trauma, ma il dolore che il pa-ziente avverte è sproporzionato rispetto aldanno subito, che può essere anche molto lie-ve. Pare che si tratti di un fenomeno media-to dal sistema nervoso autonomo, un corto-circuito innescato dal dolore che crea unospasmo dei vasi capillari dell’osso. Di qui in-sufficiente apporto di ossigeno all’osso, l’al-terazione delle condizioni biochimiche loca-li, che virano verso l’acidosi e infine l’osteo-porosi. Una osteoporosi circoscritta alla zonasofferente che può essere tutta una mano oun piede o parziale e interessare solo alcunedita, caratteristicamente riconoscibile conuna comune radiografia perché l’osso sem-bra chiazzato. Una immagine tipica che per-mette di fare immediata diagnosi e iniziaretempestivamente con la terapia a base di Ne-ridronato.

Gli effetti della terapia, che va sommini-

Una comune radiografia e poiun’eventuale scintigrafiacon uno specifico marcatore

© RIPRODUZIONE RISERVATA

INF

OG

RA

FIC

A P

AU

LA

SIM

ON

ET

TI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

FLASH

Page 7: RSalute - Studio Mediterraneo · ILLUSTRAZIONE DI COPERTINA DI BON BON IMAGES/ZOO/CORBIS Psichiatria. Ansia, psicosi, depressione: ... un’importante fetta del mercato dei cosmetici,

RSALUTE/ la RepubblicaMARTEDÌ 9 DICEMBRE 2014 49

LUCIO LUCA

TRAPIANTO di insule pancreatiche neidiabetici. Prevenzione di infarto emalattie cardiovascolari. Stamina-li “adulte” per curare anomalie con-genite diagnosticabili già in utero.

La ricerca italiana nel mondo continua a sfor-nare scoperte e successi e qualche giorno fa hacelebrato la sua “festa” al Consolato Generaled’Italia a Houston, in Texas, nel decimo anni-versario della Conferenza dei Ricercatori Ita-liani nel Mondo. Un’occasione per confrontar-si, presentare i propri studi e, perché no, tra-scorrere una serata in allegria sentendosi, an-che se per poche ore, in Italia.

Cristiana Rastellini, direttrice dei trapian-ti cellulari e della ricerca sui trapianti e pro-fessore del Medical Branch dell’Università delTexas a Galveston, qualche anno fa è stata in-serita anche nella top ten delle mamme — haquattro figlie — più potenti d’America: «Il tra-pianto delle cellule che producono l’insulina— spiega — è ancora sperimentale ma vienecondotto con successo in pazienti selezionati.Le staminali che studiamo vengono ottenutedal cordone ombelicale subito dopo il parto.Hanno proprietà anti-infiammatorie e immu-nomodulatorie e quindi potrebbero aiutare le

insule riducendo la reazione infiammatoriapost-trapianto controllando il rigetto».

Staminali al centro anche delle ricerche diFabio Triolo, direttore terapie cellulari e pro-fessore associato chirurgia pediatrica del-l’Health Science Center dell’Università delTexas a Houston (UTHealth): «Usiamo cellu-le del midollo osseo o sangue cordonale pertrattare vari danni neurologici, come traumicerebrali, ictus e paralisi infantili. Molte ano-malie congenite possono essere diagnostica-te già in utero, ma corrette solo giorni, mesi oanni dopo la nascita. Ad esempio, se duranteun’amniocentesi di routine si scopre un difet-to congenito, possiamo prelevare un paio dimillilitri di liquido amniotico da cui isolare,espandere e congelare diverse centinaia dimilioni di cellule staminali, che poi potrannoessere scongelate ed usate per correggere ildifetto nello stesso individuo».

Le malattie cardiovascolari e i nuovi dispo-sitivi per la prevenzione e la cura sono inveceal centro delle ricerche di Stefano Sdringola,professore ordinario medicina cardiovascola-re di UTHealth e capo del Century HealthStudy di Houston e Matteo Pasquali, ordina-rio di ingegneria chimica e biomolecolare e dichimica alla Rice University: «Un infarto delmiocardio ogni 34 secondi e un decesso ogniminuto. Noi crediamo che un programma chesupporti uno stile di vita salutare oltre all’uso

PER SAPERNE DI PIÙwww.conshouston.esteri.ituth.tmc.edu/pet/century-study

LA RICERCA

TelethonUn antibiotico moltocomune della famigliadelle cefalosporine èefficace per una raramalattia genetica,l’atassia spino-cerebellare di tipo 28,malattianeurodegenerativacaratterizzata dallaperdita di unaparticolare classe dineuroni che porta aproblemi di equilibrioe di coordinamentomotorio. Non esistonotrattamenti specificima solo cure palliative(lo studio su Journal ofClinical Investigation ).Dalle analisi condotteal momento nei topi,abbiamo visto che ilfarmaco sesomministrato primadell’esordio deisintomi è in gradod’impedire ilprogresso della

malattia e anche sedato in fase piùavanzata riescecomunque adarrestarne laprogressione poiché ineuroni che si sono“salvati” fino a quelmomento dallaneurodegenerazionesono in grado dicompensare in parte lamancanza degli altri.Poiché questoantibiotico è già in usoda molti anni, quelloche ci auguriamo è chepossano prestoiniziare i test perverificare la suaefficacia sull’uomo.Abbiamo già avviato larichiesta didesignazione difarmaco orfano pressol’European MedicinesAgency (EMA). Questorisultato è frutto di unlavoro che portiamoavanti all’IRCCSOspedale San Raffaeleda anni reso possibilegrazie ai fondidi Telethon *.Giorgio Casari, resp.

Neurogenomica IRCCSS. Raffaele e Università

Vita-Salute(* Maratona Tv finoal 14; Tel. 45501;sabato e domenicadonazioni in 2000piazze).

SOLIDARIETÀ

Il trapianto delle celluleche fanno insulina è ancorasperimentale. Ma funziona

Staminali & Co.A Houston celebrata

la decima Conferenza dei ricercatori sparsi nel mondo

per scambiare idee: tra diabete, infarto e oncologia

La biomedicina degli “Italian brain”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

di farmaci quando necessari, sia molto più ef-ficace nel migliorare la salute e ridurre i costidella sanità che non trattare un problema allavolta come pressione alta, diabete o obesità».

Sviluppare l’uso delle nanotecnologie, inparticolare le fibre in nanotubi di carbonio,per la cura della tachicardia ventricolare, è in-

fine la “mission” del team guidato da altri duericercatori italiani, Matteo Pasquali e FlaviaVitale: «CardioLinea è un dispositivo medicoche cura questa forma di aritmia post-infarto,nella quale la cicatrice si trova adiacente a unazona di tessuto sano. Un trattamento innova-tivo per ripristinare permanentemente la

normale conduzione elettrica cardiaca in mo-do minimamente invasivo e sicuro per il pa-ziente». NanoLinea è una startup nata da ap-pena un anno ma ha già vinto numerosi premie riconoscimenti. La dimostrazione che c’èun’Italia nel mondo che funziona.

INF

OG

RA

FIC

AP

AU

LA

SIM

ON

ET

TI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Page 8: RSalute - Studio Mediterraneo · ILLUSTRAZIONE DI COPERTINA DI BON BON IMAGES/ZOO/CORBIS Psichiatria. Ansia, psicosi, depressione: ... un’importante fetta del mercato dei cosmetici,

RSALUTE/la Repubblica

PER SAPERNE DI PIÙwww.gaslini.orgwww.pnas.org

LA MEDICINA

LORENZO MORETTA *

SCOPERTO il meccanismo molecola-re grazie al quale l’Herpes si ri-presenta periodicamente crean-do le caratteristiche lesioni dellapelle (“fuoco di sant’Antonio”) o

delle labbra. È il frutto di una ricerca interna-zionale coordinata dal Gaslini di Genova epubblicata sulla rivista dall’Accademia dellaScienze degli Stati Uniti (Pnas). Il meccani-smo è stato individuato nello Herpesvirus-al-fa (che comprende anche l’Herpes Simplex eil virus Varicella-Zoster dell’uomo) e gli per-mette di sottrarsi al controllo delle cellule NK,un tipo di globuli bianchi che giocano un ruo-lo importante nelle difese contro tumori e in-fezioni virali, in particolare infezioni dovutea virus Herpes. Infatti un cattivo funziona-mento o un deficit di cellule NK può causarepatologie gravi quali encefaliti da Herpes.

Negli anni passati, gruppi di ricerca geno-vesi hanno fornito un contributo fondamen-tale per comprendere il funzionamento delle

cellule NK, grazie alla scoperta e alla caratte-rizzazione di vari recettori attivatori o inibi-tori che ne controllano la funzione e sono coin-volti nell’attività anti-virale.

I virus Herpes hanno sviluppato meccani-smi che permettono loro di sfuggire al con-trollo del sistema immunitario, in particola-re dei linfociti T citotossici (le cellule-soldatopiù importanti nelle difese contro i virus). Co-sì questi virus non vengono mai eliminaticompletamente dal nostro organismo ma ri-mangono “dormienti”, tenuti a bada dallecellule NK e dagli anticorpi. In particolari si-tuazioni (stress, diminuzione delle difese im-munitarie, farmaci immunosoppressori),possono “risvegliarsi” e causare malattia.

Lo studio ha scoperto che l’Herpesvirus-al-fa riesce ad ingannare non solo i linfociti T maanche le cellule NK grazie alla proteina viralegD. La gD elimina la nectina-2, molecola checompare sulla superficie di cellule infettateda virus (ma non di cellule sane). La nectina-2 è riconosciuta dal recettore DNAM-1, unodei principali recettori attivatori delle cellule

NK (veri e propri “sensori” di allarme). Le NK“allarmate” reagiscono, si attivano ed elimi-nano le cellule infettate con il loro contenutodi virus. Questo meccanismo è compromessose la nectina-2 è stata degradata in seguito adinfezione da Herpes. I risultati di questo stu-dio, al quale hanno contribuito principal-mente Claudia Cantoni (Gaslini e Un. di Ge-nova), Massimo Vitale e Andrea De Maria(Irccs Az. Osp. Universitaria S. Martino Ist),hanno identificato una molecola del virus, laproteina gD, responsabile dell’effetto noci-vo. Questa, in futuro, potrà essere neutraliz-zata con anticorpi o farmaci ad hoc. L’obietti-vo ora è un farmaco “intelligente” in grado dibloccare per esempio citochine responsabilidell’infiammazione, recettori o enzimi coin-volti nella proliferazione delle cellule tumo-rali. Questi nuovi farmaci oltre ad una mag-giore efficacia, permettono di diminuire dra-sticamente gli effetti collaterali e la tossicitàspesso associati alle terapie convenzionali.

* Direttore sc. Irccs, Ist. G. Gaslini, Genova

ARRIVA in Italia il primo e unicovaccino anti-Herpes Zoster, usatonegli Stati Uniti dal 2006. Era

tempo, visti i numeri di questa infezionevirale che in Europa fa registrare 1,7milioni di nuovi casi l’anno e in Italia157.000 con costi per il sistema sanitarioche sfiorano i 50 milioni di euro. Costituito di virus vivi ma attenuati, ilvaccino, messo a punto da Sanofi PasteurMSD, è diretto agli ultracinquantenni, sisomministra in un’unica dose nel sottocutedel braccio ed assicura per almeno 5 anniuna buona copertura. «Lo Zoster,conosciuto con il nome di Fuoco diSant’Antonio, è una tipica infezione viraledell’età avanzata, quando il sistemaimmunitario invecchiando si indebolisce,che si prende come eredità di una malattiaesantematica contratta da bambini, lavaricella, il virus resta dormientenell’organismo, nascosto dentro i ganglinervosi — spiega Giancarlo Icardi,ordinario di igiene all’Università di Genova— poi, con l’avanzare degli anni e la cadutadelle difese immunitarie, si risveglia eattacca i nervi». Una malattia da nonsottovalutare perché, nonostante le cure,non mancano complicanze sia a livello delsistema nervoso con dolore in fase acutanel 60-90% dei pazienti, e nevralgia post-erpetica presente nel 20-25% dei casi, sia acarico del nervo oftalmico oculare,complicanze che portano a 22.000 legiornate di degenza. Lo studio ZEST(Zoster Efficacy and Safety Trial) condottosu individui tra i 50 e i 59 anni, hadimostrato che il vaccino rispetto alplacebo dimezza il rischio di sviluppare loZoster, è in grado di ridurre del 67% i casi dinevralgia post erpetica e del 73% i casi piùseveri di Herpes Zoster. Non ci sonocontroindicazioni per altri vaccini, adesempio l’antinfluenzale. (mp. salmi)

IL VACCINO.

Ora è possibileimmunizzarsicontro “il fuocodi Sant’Antonio”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Herpes.Una ricerca coordinata

dal Gaslini di Genova ha individuato il “trucco”

con cui aggira il nostro sistema immunitario

Così il virussi ripresentaogni volta

> LUI & LEIROBERTA GIOMMI

COSTRUIREIL CLIMAEROTICOIl desiderio è unadimensionecomplessa che habisogno di cura.Quando parliamo conle coppie che da mesihanno smesso di farel’amore, chiediamosempre qualeattenzione hannodedicato allacostruzione del climagiusto per lasessualità e comesono riuscite aspegnere il desiderio.Spesso la distruzionedel clima erotico èarrivataprogressivamente:poco impegnorelazionale, unascarsa fantasia,povertà di gesti eparole, fino a sentire ilsesso come fatica enon come risorsa. Le emozione buoneaccendono ildesiderio, il fastidio,che porta al rifiuto,nasce invece dalladisattenzione. Iconflitti familiari e dicoppia, spengono lavoglia del sesso, mal’altra forte causa èrappresentatadall’eccesso di quiete.Le coppie chelavorano troppo pereliminare ledifferenze di stile e diapproccio,determinano, con ilpassare del tempo,una attenuazionedelle emozioni.Quando ci sonotroppi vuoti emotivi,molta indifferenza,poca seduzione, èfacile che insorga lanoia e che si scelga lapigrizia anchesessuale. Questoporta ad undisinvestimento espesso ad unaaggressivitàmascherata. La mancanzadi desiderio rendepiatta la vita dellacoppia il rifiuto delleemozioni uccide erose mette a rischio ilrapporto. Bereleggero, vestirsi congarbo, esprimere conserenità i propribisogni sessuali, nondare mai l’altro/a perscontata/o permettealla sessualità diritrovare il suo spazio.www.irf-sessuologia.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA

INF

OG

RA

FIC

AP

AU

LA

SIM

ON

ET

TI

50MARTEDÌ 9 DICEMBRE 2014

Page 9: RSalute - Studio Mediterraneo · ILLUSTRAZIONE DI COPERTINA DI BON BON IMAGES/ZOO/CORBIS Psichiatria. Ansia, psicosi, depressione: ... un’importante fetta del mercato dei cosmetici,

la RepubblicaMARTEDÌ 9 DICEMBRE 2014 51

MANDATE LE VOSTRE DOMANDE A:[email protected], via C. Colombo 90, Roma

LETTERE& RUBRICHE

n UrologiaÈ necessariaun’altra biopsia?

F. R.Milano

Otto anni fa ho subito l’asportazio-ne di un adenoma prostatico beni-gno. Nel 2010 un intervento mi haprovocato ristagno dell’urina e ilvalore del Psa è salito a 4,5. Ho fat-to una prima biopsia, negativa, mapoiché il Psa cresce(0,95 ng/ml),l’urologo ne prospetta un’altra.Inoltre posso sostituire tamsulosi-na con avodart?

n PROF ALDO FRANCO DE ROSEUrologo e Andrologo, Clinica Urologica, Osp S. Martino Genova

In presenza di un valore di Psa inferiorea 1 ng/ml (in questo caso 0,95) non èindicata la biopsia della prostata inquanto raramente sono presentinoduli palpabili all’esplorazionerettale o aree ipoecogene all’ecografia.Anche valori di Psa leggermenteelevati (4,5 ng/ml), in occasione di unaritenzione completa di urine, non sonoda considerare pericolosi in quantospesso espressione di infezione dellaprostata (prostatite) e sicuramentedella stessa manovra diposizionamento del catetere. Dopol’intervento alla prostata per adenoma,gli alfalitici, e quindi la tamsulosina, maanche la dutasteride (avodart), cheinibisce l’enzima 1 e 2 della 5 alfareduttasi, risultano poco efficaci nelcombattere i disturbi della minzione, aparte quei rari casi in cui l’adenoma, adistanza di 14 anni, sia ricresciuto. Piùspesso i disturbi minzionali dopointervento alla prostata per adenoma,sono dovuti a restringimento (stenosi)del canale uretrale, ad instabilità delmuscolo vescicale oppure ad infezioni.

n EmatologiaCarenza di ferrocosa suggerite?

Francesca Alivertie-mail

Sono preoccupata per l’esito degliesami effettuati da mia nipote, 14anni, dopo aver assunto per un 1mese ferro (...). Cosa mi suggerite?

n PROF. ANGELO MICHELE CARELLADirettore, UOC Ematologia IRCCSAOU San Martino-IST, Genova

La carenza di ferro tra gli adolescenti èdovuta a vari fattori, alcuni fisiologici,quali l’incremento del volume delsangue e della massa muscolare inquesta fase, o altri di originealimentare (nei vegetariani). Èpertanto fondamentale chel’adolescente consumi alimenti ricchidi ferro, quali carne, pesce, cerealiarricchiti di ferro, vegetali di coloreverde scuro, legumi; anche la vitamina

farmaci antiacidi, da un corretto stile divita (non sedentario) e da saneabitudini alimentari (evitando alimentiche potenzino reflusso ed effetti, qualimenta, cioccolata, alcol, ecc.), riescespesso ad essere efficace e controllarela sintomatologia. In situazioniparticolari, legate, ad esempio, allapresenza di una grossolana erniaiatale, e con una sintomatologia dareflusso non controllabile con i farmaci(e con ripercussioni sulla qualità dellavita), può essere posta indicazioneall’intervento chirurgico perripristinare l’anomalia valvolare. Maprima di arrivare all’intervento tutte lealtre possibili cause devono essereescluse. Nel suo caso, proverei acambiare tipologia di inibitore dellapompa protonica (ne esistono vari) enon sottovaluterei il controllo dellacirconferenza addominale, poichél’obesità sottostante facilita il reflussoacido gastrico verso l’esofago e a voltevanifica la risposta alla terapia. La pH-metria ha un senso se il medico vuolerealmente documentare un reflussoacido gastro-esofageo patologico,mentre la manometria potrebbe avereun ruolo a fini pre-operatori. Leconsiglio di aspettare a sottoporsi aidue esami ed esplorerei più inprofondità le cause dei suoi sintomi ele possibili alternative terapeutiche.

n OculisticaCataratta, posso fare un altro intervento?

L. C.Milano

A ottobre sono stato operato di ca-taratta all’occhio destro, ora do-vrei essere operato anche al sini-stro ma un OCT ha rilevato unamembrana epiretinica associataad edema maculare cistoide con in-terruzione strati retinici esterni.Posso fare lo stesso l’intervento?

n PROF. CESARE BISANTISOculista, pres. Fondazione IRISper l’Oftalmologia, Padova

La lettera non specifica se il risultatodell’OCT si riferisce all’occhio destro,operato di cataratta, o alcontrolaterale. Nella prima ipotesisarebbe troppo presto intervenirechirurgicamente sulla membranaepiretinica ma è possibile ridurrel’edema cistoide ricorrendo, per iprossimi tre mesi, ad un collirio a basedi Bronfenac, un antinfiammatorionon steroideo. Nel caso in cui il datodell’OCT si riferisca all’occhio sinistro lasoluzione spetta ad un chirurgo dellaretina che, nella stessa sedutaoperatoria, procederà siaall’asportazione della cataratta eimpianto di lente correttiva, cheall’asportazione della membranaepiretinica. Se si operasse soltanto lacataratta, secondo un’esperienzaclinica consolidata, si avrebbe unpeggioramento delle condizioni dellaretina.

C aiuta, trasformando il ferro in unaforma più disponibile, la spremutad’arancia o la spruzzata di limone sulleverdure sono anch’esse un validoaiuto. Un recente studio europeo haconfermato che la ferritina sierica ed ilrecettore solubile per la transferrinasono indicatori biochimici chepossono essere utilizzati nellavalutazione della carenza di ferro negliadolescenti. Particolare attenzione vaposta all’alimentazione delle ragazze,a maggior rischio di carenza, per lacomparsa delle mestruazioni e larelativa perdita di ferro che comporta.Per quanto riguarda la terapia, per lesituazioni più difficili in generale siutilizza il ferro orale e si valuta unaadeguata risposta terapeuticacontrollando la presenza di globulirossi giovani (reticolociti) nel sangueperiferico a pochi giorni dall’iniziodella terapia, associata ad un lento eprogressivo aumentodell’emoglobina. Non sempre il ferroorale è ben tollerato ed in questi casi lariduzione della dose, associata adadeguata alimentazione, spesso èmeglio accettata. Nei pazienti conmarcatissima carenza di ferro edanemizzazione si può utilizzare laterapia con ferro parenterale, che puòessere associata a reazioni avversetalora gravi. Tale via disomministrazione potrà essere presain considerazione solo di fronte apersistente intolleranza al ferro orale oa seguito di documentatomalassorbimento intestinale delfarmaco con test specifici.

n DermatologiaPelle grassa con acnequale dopobarba usare?

Beppee-mail

Vorrei sapere quali prodotti dopo-barba sono indicati per la pellegrassa, a tendenza acneica e concouperose.

n DOTT. SSA NORMA CAMELIResp. Dermat. Estetica Ist. Derm. SanGallicano — IRCCS, Roma

Con la rasatura, indipendentementedal metodo utilizzato, la cute subisceirritazioni e microtraumi. In particolarese sulla cute sono presenti alterazioniprominenti, come nell’acne, sipossono manifestare piccole feriteprovocate dalle lame. La pelle concouperose, inoltre, è una cutesensibile, presenta una reattività più

alta rispetto alla cute normale esviluppa reazioni esagerate quandoesposta a fattori ambientali comeacqua, tessuti, cosmetici e condizioniclimatiche avverse (caldo, freddo). Larasatura può rappresentare un fattoredi peggioramento del quadro clinico.Come dopobarba è fondamentaleutilizzare emulsioni lenitive edecongestionanti che combattano leirritazioni, reidratino l’epidermide ericostituiscano la barriera che la lamaha asportato. Se la pelle è grassa èpreferibile utilizzare un dopobarbacon formulazione in gel o liquida dallaconsistenza leggera. Per la pelle concouperose meglio evitare dopobarbacon alcol, il cui eccesso puòdeterminare un danno alleterminazioni nervose che presiedonoalla vasocostrizione e peggiorare lacouperose. Negli ultimi anni neidopobarba, oltre agli estratti lenitivicome camomilla, malva ed acidoglicirretico, sono contenuti ancheefficaci principi attivi ad azione anti-età, idratante, antiossidante e con filtrisolari.

n GastroenterologiaReflusso e terapiadevo fare gli esami?

Mariangela Bellie-mail

Ho 65 anni, ernia iatale da scivola-mento con esofagite da reflusso ediverticoli. In cura con esomepra-zolo 20mg. Ora però ho bruciori edolori allo stomaco e il medico haaumentato la dose a 40 mg, senzarisultati, prescrivendomi una pHmetria e una manometria Esofa-gea 24 h: sono proprio necessarie?

n PROF. GIOVANNI CAMMAROTA Gastroenterologo Policlinico univ.Gemelli, Roma

I suoi disturbi potrebbero essereeffettivamente determinati dalreflusso acido gastro-esofageo. Comenel suo caso, tale condizione clinicapuò essere fortemente favorita daun’ernia iatale da scivolamento,determinata dall’allentamento dellatenuta di quel meccanismo valvolareche normalmente impedisce la risalitadi parte dello stomaco (in genere unapiccola parte) nella cavità toracicaattraverso lo iato diaframmatico. Lacorrente terapia medica acido-soppressiva, a base di inibitori dellapompa protonica (comel’esomeprazolo), coadiuvata da

> PAOLO CORNAGLIA FERRARIS

IL COSTO DEI FARMACIE L’ARROGANZA DELL’INDUSTRIA

CAMICI & PIGIAMI

L'EPATITE C è causa del 28% delle cirrosi e del 26% dei ca-si di cancro del fegato. Mille dollari a pastiglia servonoper guarire, ma ce ne vogliono un’ottantina. Se vi sem-bra poco son diecimila euro al mese per otto mesi! I pro-duttori hanno calcolato quel prezzo non sulla base di spe-se sostenute per realizzare il brevetto, ma sui costi odier-ni del servizio sanitario pubblico per curare le personeHCV positive. La questione, secondo il ministro Loren-zin, si risolve con un fondo speciale, danaro che dalle ta-sche del contribuente passa a quelle dell’ industriale. Ri-catto e risposta sono criticabili. I miliardi in gioco sonocosì tanti che farmaci prodotti in violazione del brevettosaranno disponibili, come ovvia conseguenza. Etica-mente ingiusto escludere i poveri dalle cure, ma intolle-rabile che il SSN paghi mille euro a pillola. Non nascon-do, perciò, una simpatia per chi, infrangendo il brevet-to, curerà la povera gente che non se lo può permettere.

[email protected]

> ELIO ROSSI

OMEOPATIA, INDAGINE EUROPEAI PAZIENTI SONO SODDISFATTI

L’ALTRA MEDICINA

UNO studio recente, promosso da organizzazioni di con-sumatori di Brasile e 6 paesi europei, tra cui l’Italia, haesaminato i motivi che inducono a rivolgersi all’omeo-patia e la soddisfazione che se ne trae. Sono stati coin-volti medici esperti in omeopatia, che alla prima visitahanno proposto ai pazienti 1.595 questionari. Lo studioha riportato un’insoddisfazione verso il trattamentoconvenzionale nel 61.8% del campione e nel 20.1% il ri-scontro di potenziali effetti collaterali correlati a questitrattamenti. Il principale motivo per il quale si compieuna visita omeopatica è uno stato di malattia che si pro-trae nel tempo; a distanza di sei mesi dalla prima visita,il 58% dei pazienti raccomanderebbe certamente l’o-meopatia, il 22.9% probabilmente. La soddisfazione delpaziente si attesta tra 6.1 e 7.5 (da 1 a 10). Infine, è sta-to riscontrato un miglioramento significativo in caso diallergie, stress e ansia, e traumi muscolari.

[email protected]

> ROBERTO SUOZZI

BARBABIETOLA ROSSA EFFICACENELL’ABBASSARE LA PRESSIONE

L’ERBA VOGLIO

NELLAbarbabietola rossa (Beta vulgaris) ci sono i nitra-ti che, secondo alcuni studi, possono diminuire la pres-sione arteriosa. I nitrati vengono convertiti nel nostro or-ganismo in nitriti e, successivamente, a livello ematico,in ossido nitritico che ha anche azione vasodilatatrice.L’azione della barbabietola rossa sulla dilatazione mi-crovascolare e sulla “rigidità” arteriolare, però, è ancorasconosciuta. La barbabietola può rappresentare, nellaregola alimentare, una nuova prospettiva terapeuticanella gestione medica dell’ipertensione. Hypertensionha appena pubblicato uno studio dove a persone tra 18e 85 anni, ipertese, è stato somministrato un supple-mento alimentare di nitrato (250 ml al giorno di succodi barbabietola). La ricerca suggerisce innanzi tutto unaduratura riduzione della pressione arteriosa; il tratta-mento con la barbabietola rossa può quindi essere un ul-teriore presidio terapeutico per l’ipertensione.

[email protected]

Il medicorisponde

A CURA DI ELVIRA NASELLI