Corso di formazione per operatori museali Maria Grazia Diani, Regione Lombardia Musei e Servizi...

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Corso di formazione per operatori museali

Maria Grazia Diani, Regione Lombardia

Musei e Servizi culturali

Provincia di Lodi7 marzo 2006Progettazione e gestione dei servizi educativi

Servizi educativi, musei e territorio

I servizi educativi nei musei: importanza e requisiti

La qualità nei servizi educativi Il profilo di competenze del responsabile

dei servizi educativi. L’organizzazione dei servizi educativi.

Relazioni dei servizi educativi con le istituzioni del territorio

I servizi educativi nei musei

il museo può essere la palestra in cui esercitare operazioni preparate in classe dal docente

il museo può dialogare con il docente, in quanto possiede un linguaggio articolato, in grado di esprimere richieste e di accettare offerte circostanziate.

Fare didattica nei musei

Considerare il museo come luogo in cui svolgere un’azione orientata a favorire la comprensione dei beni in esso custoditi

Definire obiettivi didattici ben precisi Disporre di un servizio educativo

strutturato

Per fare didattica dei musei nella scuola

Riconoscere il museo come luogo di apprendimento

Inserire il museo nella programmazione scolastica, elaborando progetti articolati e coerenti

Considerare il lavoro in aula come l’attivazione di un lavoro di montaggio-smontaggio dei materiali della conoscenza

Il D.M. 10 maggio 2001 e la qualità del servizio educativo

Scarso “peso” dato al servizio educativo nell’atto di indirizzo nazionale (ambito VII: rapporti del museo con il pubblico e relativi servizi): fruizione delle collezioni a scopo educativo, ricreativo e culturale

tra i “servizi speciali per gli utenti” è citato il servizio educativo, dotato di personale specializzato, di cui almeno un responsabile stabile, interno al museo o in comune con altre strutture della rete

La qualità nei servizi educativi

Analisi delle aree di “criticità”, verso la qualità del servizio

necessità di chiara definizione delle responsabilità interne al museo sulla direzione e il coordinamento dei servizi educativi

più continuità negli incarichi e maggior controllo dei profili degli operatori

necessità di qualificazione, formazione e aggiornamento degli operatori (forte ruolo del museo)

necessità di verifica sistematica delle attività e monitoraggio dell’utenza con un miglior controllo della soddisfazione

La qualità nei servizi educativi

Punti essenziali

-chiarire le finalità di un museo e, tra queste, le finalità educative

-tipi di attività offerte

-come vengono alimentate, articolate e sostenute (ricerca, documentazione, valutazione)

La qualità nei servizi educativi Criticità:

-materiali di sussidio alla visita poco variati in funzione del pubblico-rara l’archiviazione dei materiali prodotti-verifica delle attività, praticata in rari casi-prevalenza ancora forte di attività ‘tradizionali’ (es. visita guidata)

Ergo: l’impegno dominante è ancora rivolto alla divulgazione

La qualità nei servizi educativi

Necessità di: monitoraggio diretto dell’esistente; raccolta e analisi dei materiali prodotti

Necessità di un lessico comune nell’ambito dei servizi educativi

Servizio educativo: attività messe a punto e offerte dal Museo per promuovere e far crescere, attraverso i beni culturali, conoscenze specifiche, abilità, consapevolezza etica e civica.

La qualità nei servizi educativi

Un progetto didattico (schema)

Titolo Ambito (ad esempio: educazione per gli adulti, educazione interculturale,…)AttoriIstituzione/i Museale/i; Istituzione/i Scolastica/che (anche le classi che

partecipano al progetto); Altre istituzioni partners Destinatari Pubblico adulto (ad esempio anziani)Pubblico scolastico secondo i diversi ordini e gradi di scuola Giovani non più scolarizzati Portatori di handicap Famiglie Altro …

La qualità nei servizi educativiÉquipe Se è operativo un gruppo di lavoro responsabile di tutto il progetto e da

chi è composto, precisando i ruoli e le funzioni. FormazioneSe è prevista la formazione iniziale degli insegnanti e/o degli operatori

museali, che partecipano al progetto. Durata Possibile continuità in anni scolastici. Fasi di lavoroIndicare le fasi in cui si articola il progetto: -eventuale pre-progettazione;-prima sperimentazione; -messa a regime e attuazione; -documentazione;-verifica e valutazione.

La qualità nei servizi educativi ObiettiviConoscenze e le competenze che si intendono far acquisire, i

comportamenti che si intendono promuovere nei destinatari del progetto. 

Aree disciplinariAree disciplinari coinvolte (ad esempio: educazione all'immagine, storia,

storia dell'arte...). Strategie e strumentiStrategie e le metodologie che si intendono impiegare (ad esempio:

utilizzo di laboratori; presenza dell'operatore didattico in classe; predisposizione di schede operative...).

ProduzioneAttività, i prodotti e i servizi che si intendono realizzare.

La qualità nei servizi educativi DocumentazioneDa chi verrà condotta e le modalità con cui verrà condotta la documentazione

di tutto il progetto (dalla fase iniziale, al processo attivato…). Verifica e valutazioneDa chi, in che fase, con quali modalità (procedure, metodologie e strumenti)

sarà condotto il controllo dell'esperienza (ad esempio: incontri periodici tra insegnanti e operatori museali per la verifica degli apprendimenti e dello stato dei lavori; questionari predisposti; stesura di rapporti periodici ...).

Presentazione e pubblicizzazione Se è prevista, alla conclusione del progetto, un'occasione di presentazione

dell'esperienza, del percorso compiuto, degli esiti e dei prodotti.  CostiIndicare un piano di massima dei costi previsti, suddiviso per voci di spesa.

Tappe del lavoro di definizione delle figure professionali dei musei

Ricerche preliminari, gruppi di lavoro e giornate di studio con esperti (1998-1999)

Stesura dei documenti e approvazione del comitato regionale per i musei della Lombardia (2000)

Focus group con i direttori dei musei lombardi (2001-2002)

Approvazione della Giunta regionale delle linee guida sui profili professionali degli operatori dei musei e delle raccolte museali (dicembre 2002)

La carta nazionale delle professioni museali (2005)

Le premesse

Il quadro normativo di riferimento: Legge regionale Lombardia 5 gennaio 2000, n. 1, attuativa del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 e del capo I della l. 15 marzo 1997, n. 59

Quali sono i profili professionali direttore conservatore responsabile dei servizi educativi responsabile tecnico addetto alla sicurezza addetto ai servizi di custodia

Presso il museo o la raccolta museale, in forma singola o associata dovrà essere garantita la presenza di tali profili

Le figure professionali dei servizi e rapporti con il pubblico (carta nazionale delle professioni museali)

Responsabile dei servizi educativi Educatore museale

Inoltre: Coordinatore dei servizi di accoglienza e custodia Operatore dei servizi di accoglienza e custodia Responsabile dei servizi di documentazione Responsabile della biblioteca

Il Responsabile dei servizi educativi Premesse

Il patrimonio museale è inteso nella sua multiforme complessità (art. 2 dello Statuto dell’ICOM)

L’educazione al patrimonio culturale rientra tra le finalità statutarie del museo

La pedagogia del patrimonio culturale e la didattica museale non sono contemplate all’interno dell’insegnamento universitario

Il Responsabile dei servizi educativiResponsabilità e attività

è responsabile, con la Direzione, delle attività educative

collabora con le altre figure direttive al progetto istituzionale e alla programmazione generale

collabora con il conservatore alla definizione di programmi e progetti di ricerca

ha uno specifico professionale che attiene prevalentemente ai processi dell’educazione, divulgazione, comunicazione

Il Responsabile dei servizi educativiResponsabilità e attività

ricerca, per rendere esplicita la valenza comunicativa e didattica di ogni “oggetto” del patrimonio culturale

progettazione dei contenuti della comunicazione e individuazione dei media più opportuni

coordinamento delle attività degli operatori è il referente per il mondo della scuola e per gli altri

destinatari delle attività educative documenta, verifica e valuta le attività, predisponendo

procedure e strumenti adeguati

Il Responsabile dei servizi educativi Competenze

conoscenze generali di didattica e di pedagogia conoscenze specifiche sulle collezioni del museo

e delle fonti tecniche di analisi, studio, interpretazione e

valorizzazione delle collezioni metodologie e procedure sull’analisi dei bisogni e

delle risorse del territorio tecniche di lavoro in rete e gestione degli atti

interistituzionali

Il Responsabile dei servizi educativi Modalità di organizzazione

Figura incardinata stabilmente nella struttura Funzione svolta da un unico responsabile per più

istituzioni organizzate in rete Viene raccomandata la continuità di incarico,

per permettere la realizzazione di piani pluriennali

Il Responsabile dei servizi educativi Requisiti di accesso

Figura proveniente dall’area tecnico-scientifica che acquisisca competenze pedagogiche, museologiche e gestionali

oppure Figura proveniente dall’area di scienze

dell’educazione che acquisisca conoscenze e competenze in ambito museologico e gestionale

Le relazioni con soggetti esterni al museo

la scuola le agenzie formative l’associazionismo il volontariato

Le relazioni con soggetti esterni al museo

È importante definire: Scopi: programmazione e realizzazione di

progetti, percorsi e attività strutturate Durata: 1 o più anni Ambiti: conoscenza del museo e delle

collezioni; conoscenza del territorio e dei beni culturali ivi contenuti.

Le relazioni con soggetti esterni al museo

Articolazione delle attività: pervenire a un rapporto stabile di collaborazione, impegnandosi ogni anno a programmare, definire e realizzare -di comune intesa e con risorse condivise- progetti, percorsi formativi e attività di supporto al perseguimento degli scopi definiti

La scuola

Progetti in partenariato con la scuola: si intende la costruzione di azioni educative integrate, studiate, realizzate e valutate attraverso una reale sinergia tra scuola e museo, intese come differenti agenzie formative (es. convenzione, per un sistema formativo integrato).

Il rapporto scuole-musei oggi

Gli insegnanti sempre più sono orientati a chiedere “un approccio e un partenariato con le istituzioni del territorio profondamente incentrato sull’incontro di autonomie (scuole da un lato e musei dall’altro), piuttosto che sulla domanda/offerta tesa a coprire esigenze di istituzioni concepite come in sostanza uniformi. Non si ha di fatto più a che fare con la Scuola, di cui si conoscono i meccanismi essenziali, ma con la scuola X o con la scuola Y che presentano specificità, attese e bisogni” (Mario Calidoni).