Post on 23-Feb-2019
Corso base per volontari di protezione civile
L’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI BASE E I COMPITI NELLE EMERGENZE DI TIPO A, B E C
Lecco 8 maggio 2014
Domenico De Vita
Regione Lombardia, D.G. Protezione Civile
Organizzazione della Protezione Civile in Italia e in Lombardia
La Protezione Civile in Italia è organizzata come
un “SERVIZIO NAZIONALE”.
Sistema complesso che comprende tutte le
strutture e le attività messe in campo dallo
Stato per tutelare l'integrità della vita umana, gli
insediamenti e l'ambiente dai danni derivanti da
eventi calamitosi.
La normativa di riferimento:legge n. 225 del 24 febbraio 1992 e legge n. 100 del 12 luglio 2012
LE ATTIVITA’
1. La previsione
identificazione degli scenari di rischio probabili
2. La prevenzione
ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni attività di allertamentopianificazione dell'emergenzaformazionediffusione della conoscenza di protezione civileesercitazioni
La normativa di riferimento:legge n. 225 del 24 febbraio 1992 e legge n. 100 del 12 luglio 2012 - LE ATTIVITA’
3. Il soccorso
attuazione degli interventi integrati e coordinati diretti ad assicurare alle popolazioni colpite dagli eventi - prima assistenza.
4. Il superamento dell'emergenza
iniziative necessarie per la ripresa delle normali condizioni di vita.
La normativa di riferimento:legge n. 225 del 24 febbraio 1992 e legge n. 100 del 12 luglio 2012 - LE ATTIVITA’
La normativa di riferimento:legge n. 225 del 24 febbraio 1992
Art. 11– LE STRUTTURE OPERATIVE
a) il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (componente fondamentale)
b) le Forze Armate
c) le Forze di Polizia
d) il Corpo Forestale dello Stato
e) i Servizi Tecnici Nazionali
f) i gruppi nazionali di ricerca scientifica,
g) la Croce Rossa Italiana
h) le strutture del Servizio Sanitario Nazionale
i) il Volontariato
l) il Corpo Nazionale di Soccorso Alpino
Croce Rossa
Corpo Forestale dello Stato
Servizi tecnici
Servizi sanitari
Prefetture
Comuni
Soccorso Alpino
Regione
Dipartimento di Protezione Civile
La normativa di riferimento:legge n. 225 del 24 febbraio 1992GLI ATTORI – AUTORITA’ DI PC
• Il Sindaco livello comunale
• Il Prefetto e il Presidente della Provincia livello provinciale
• Il Presidente della Regione livello regionale
• Il Capo del Dipartimento PC livello nazionale
La normativa di riferimento:legge regionale n. 16 del 22 maggio 2004LE AUTORITA’ DI PROTEZIONE CIVILE
La Regione Lombardia:
•è autorità di PC – Presidente della Giunta Regionale
•dal 1987 ha un ufficio di Protezione civile (emergenza Valtellina)
•emana leggi e direttive in materia di PC
•effettua studi e programmi per l’identificazione dei rischi sul territorio regionale;
•effettua pronti interventi per messa in sicurezza di frane ed esondazioni
•predispone il piano di emergenza regionale
La normativa di riferimento:legge regionale n. 16 del 22 maggio 2004IL RUOLO DELLA REGIONE LOMBARDIA
• ha un centro di monitoraggio per i rischi naturali H24
• con la Scuola Superiore di Protezione Civile effettua corsi di formazione a tutti i livelli;
• ha una sala operativa/Unità di crisi regionale
– Numero verde 800.061.160
– salaoperativa@protezionecivile.regione.lombardia.it
• ha tecnici esperti in materia di rischi
• ha una colonna mobile con uomini e mezzi in pronta partenza a 6 ore
• gestisce più di 24.000 volontari in collaborazione con le Province
La normativa di riferimento:legge regionale n. 16 del 22 maggio 2004IL RUOLO DELLA REGIONE LOMBARDIA
La normativa di riferimento:legge regionale n. 16 del 22 maggio 2004IL RUOLO DELLE PROVINCE
12
Le Province provvedono a:
•servizi urgenti (es. strade, acqua, ecc.)
•coordinare le organizzazioni di volontariato di protezione civile esistenti sul territorio provinciale;
•predisporre il programma provinciale di previsione e prevenzione dei rischi;
•predisporre il piano provinciale di emergenza, tenendo conto dei piani di emergenza locali.
La normativa di riferimento:legge regionale n. 16 del 22 maggio 2004IL RUOLO DEI COMUNI
13
I Comuni (singoli o associati):
•si dotano di una struttura di protezione civile, coordinata dal Sindaco;
•curano la predisposizione dei piani comunali o intercomunali di emergenza;
•curano l’attivazione dei primi soccorsi alla popolazione e degli interventi necessari a fronteggiare l’emergenza, nonché la vigilanza sull’attuazione dei servizi urgenti;
•dispongono l’utilizzo delle organizzazioni di volontariato di protezione civile a livello comunale e intercomunale;
•curano la raccolta dei dati e l’istruttoria delle richieste di risarcimento per i danni occorsi sul proprio territorio;
•provvedono alle attività di previsione e agli interventi di prevenzione dei rischi.
COMITATO OPERATIVOEMERGENZA
SALA SITUAZIONIITALIA
DICOMAC
SALA OPERATIVAREGIONALE
Regione Lombardia
CCS – COMPrefetturaProvincia
COC / UCL
PCA
118
VVF
FdO
ARPA
Evento
DICOMAC: Direzione Comando e ControlloCCS: Centro Coordinamento SoccorsiCOM: Centro Operativo MistoCOC: Centro Operativo ComunaleUCL: Unità di Crisi LocalePCA: Posto Comando AvanzatoFdO: Forze dell’OrdineVVF: Vigili del Fuoco
Catena di comando e controlloSistema nazionale: flussi informativi
UCL
COM
CCS
UCL
UCL
UCL
UCL
UCL
UCL
UCLUCL
UCL
UCLCOM
UCLUCL
UCL
UCL
UCL
DICOMAC
15
SALA
SITUAZIONI
ITALIA
Catena di comando e controllo -Sistema territorio
Struttura ed organizzazione del Servizio di protezione civile -Provincia di LECCO
16
Dirigente:
FABIO VALSECCHI tel. XXXXXXXX
Referente Volontariato:
ELENA CONTI tel. XXXXXXXX
Referente Formazione:
XXXXXX tel. XXXXXXXXX
Ruolo, diritti e doveri del volontariato nel Sistema diprotezione civileNormativa di riferimento in materia di volontariato
18
D.P.R. 8 febbraio 2001, n.194«Regolamento recante nuova disciplina della partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile»
Al volontariovolontario di protezione civile, regolarmente inserito nel Sistema Nazionale di Protezione Civile, sono garantiti in caso di «attivazioneattivazione»:a)il mantenimento del posto di lavoro mantenimento del posto di lavoro pubblico o privato;b)il mantenimento del trattamento economico e previdenzialemantenimento del trattamento economico e previdenziale da parte del datore di lavoro pubblico o privato;c)la copertura assicurativa copertura assicurativa secondo le modalità previste dall'articolo 4 della Legge n.266/91.
I benefici sono garantiti per massimo 30 giorni consecutivi (60) 30 giorni consecutivi (60) e fino a massimo 90 giorni nell90 giorni nell’’anno (180)anno (180).
D.P.R. 8 febbraio 2001, n.194«Regolamento recante nuova disciplina della partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile»
Alla organizzazione organizzazione di volontariato di protezione civile, regolarmente inserita nel Sistema Nazionale di Protezione Civile, sono garantiti in caso di «attivazioneattivazione»:
a)il rimborso delle spese vive rimborso delle spese vive sostenute per viaggiviaggi in (aereo) ferrovia e in nave (al costo della tariffa più economica) ed al consumo di carburantecarburante (chilometraggio effettivamente percorso) … (pedaggi autostradali, pasti, alloggio)
I rimborsi potranno anche essere oggetto di anticipazione da parte dell'autorità che ha autorizzato l'attività.
La Direttiva P.C.M. del 9.11.2012
Viene riordinato il sistema di attivazione del volontariato (oltre allo Stato anche le Regioni) e vengono meglio definiti gli ambiti di impiego del volontariato (emergenza, esercitazione, eventi locali, ricerca dispersi).
Dal 1 agosto 2013 è in vigore il nuovo sistema di attivazione e concessione dei benefici di legge.
DGR X/581 del 2 agosto 2013 recepisce la Dir. PCMDDS 7626 del 7 agosto 2013 introduce le nuove modalitàoperative.
La Direttiva P.C.M. del 9.11.2012
Dal 1 agosto 2013 la concessione dei benefici di legge èresponsabilità (ed onere) delle regioni.
La richiesta di attivazione, preventiva, deve essere rivolta alla regione; l'attestazione della presenza è in capo a regione, province, autorità locali e strutture preposte.
Negli eventi locali l'impiego è consentito a patto che vi sia un piano di emergenza che ne preveda gli scenari di attivazione, che sia definito il ruolo e la struttura di comando, vi sia compartecipazione alle spese dei privati che ne hanno benefici economici.
Nella ricerca dispersi, ci deve essere un'autorità preposta che gestisca le operazioni e la richiesta di impiego deve essere preventiva. Sono in corso ulteriori approfondimenti.
L’art. 5 della legge regionale 16/2004 determina chi può svolgere l’attività di protezione civile:
•gruppi comunali e gruppi intercomunali
•associazioni di volontariato
•singoli cittadini attraverso la partecipazione all’attività delle organizzazioni
L’attività del volontariato in Lombardia è disciplinata dal Regolamento Regionale n. 9/2010
14/05/2014
Organizzazioni di volontariato di protezione civile
Gruppi Comunali sono pubblici e dipendono direttamente dal Sindaco
Gruppi Intercomunali sono pubblici e dipendono da un ente sovracomunale(Comunità Montana) o da un consorzio di comuni
Associazioni sono private ed hanno un proprio statuto, presidente, consiglio, …
14/05/2014
Organizzazioni di volontariato di protezione civile
I Gruppi Comunali ed Intercomunali hanno competenza territoriale limitata a quella degli enti a cui si riferiscono.
Le Associazioni possono operare ovunque, sulla base di convenzioni o accordi con gli enti che svolgono attività di protezione civile (Stato, Regione, Provincia, Comunità Montana, Comune, Parco).
14/05/2014
Organizzazioni di volontariato di protezione civile
Compiti e funzioni assegnate al volontariato -obblighi e doveri di un volontario
26
I COMPITI DEI VOLONTARI. 1(di cui al Decreto Interministeriale 13/4/2011)
•Assistenza alla popolazione (psico-sociale; socio-assistenziale)
•Assistenza ai soggetti più vulnerabili (giovani, anziani, malati, disabili)
•Informazione alla popolazione
•Logistica
•Soccorso e assistenza sanitaria
•Uso di attrezzature speciali – conduzione mezzi speciali
•Predisposizione e somministrazione di pasti
Compiti e funzioni assegnate al volontariato -obblighi e doveri di un volontario
27
I COMPITI DEI VOLONTARI. 2(di cui al Decreto Interministeriale 13/4/2011)
•Prevenzione e lotta attiva incendi boschivi e di interfaccia
•Supporto organizzativo (sale operative – segreteria)
•Presidio del territorio
•Ripristino stato dei luoghi di tipo non specialistico
•Attività formative
•Radio e telecomunicazioni
•Attività subacquee
•Attività cinofile
Gli obblighi informativi, formativi e di addestramento costanti
28
Ai sensi del Decreto Interministeriale 13/4/2011:
•le organizzazioni curano che il volontario…. sulla base dei compiti da lui svolti… riceva formazione, informazione, addestramento, nonché sia sottoposto al controllo sanitario
•le organizzazioni curano che il volontario…. sulla base dei compiti da lui svolti… sia dotato di attrezzature e dispositivi di protezione individuale idonei per lo specifico impiego e che sia adeguatamente formato ed addestrato al loro uso conformemente alle indicazioni specificate dal fabbricante
PROVINCIA
totale
organizzazioni
totale
volontari
totale
gruppi
volontari gruppi totale
associazioni
volontari
associazioni
totale operativi totale operativi
BERGAMO 107 4628 56 1490 1458 51 3138 3045
BRESCIA 150 4425 65 1592 1513 85 2833 2720
COMO 57 1579 34 716 683 23 863 835
CREMONA 31 716 13 339 319 18 377 355
LECCO 49 1736 40 1139 1116 9 597 589
LODI 44 719 40 622 596 4 97 93
MANTOVA 35 1065 7 156 148 28 909 776
MILANO 111 2998 65 1958 1831 46 1040 975
MONZA E BRIANZA 43 1026 25 587 569 18 439 418
PAVIA 80 1597 64 1215 1185 16 382 376
SONDRIO 46 1509 36 734 718 10 775 770
VARESE 118 2715 94 1801 1728 24 914 873
totali 871 24713 539 12349 11864 332 12364 11825
Organizzazioni di volontariato in Regione Lombardia - dati aggiornati al 26/06/2013
PROVINCIA VOLONTARI
MA
SCH
I
FE
MM
INE
LA
UR
EA
DIP
LOM
A
IST
. P
RO
F
LIC
. M
ED
IA
LIC
. E
LEM
EN
TA
RE
N.D
.
18
- 3
0
31
- 6
0
OLT
RE
60
N.D
.
MILANO3010 2492 518 286 1064 135 760 227 538 370 1975 661 4
MONZA BRIANZA970 798 172 75 382 41 334 82 56 127 666 176 1
BRESCIA4311 3725 586 157 696 307 1300 658 1193 728 2679 777 127
BERGAMO3017 2528 489 134 505 182 673 381 1142 474 1970 570 3
PAVIA1538 1224 314 106 406 149 461 239 177 216 981 251 90
SONDRIO1300 1149 151 38 209 94 289 111 559 144 875 281
VARESE2535 2134 401 131 439 169 472 583 741 397 1539 598 1
MANTOVA1200 995 205 63 292 156 368 166 155 167 746 287
LODI602 508 94 47 198 56 213 82 6 85 422 95
LECCO1263 1100 163 91 290 105 366 202 209 145 817 298 3
CREMONA681 573 108 42 157 47 176 113 146 101 440 140
COMO1405 1197 208 66 319 155 422 187 256 282 869 253 1
TOTALI 21832 18423 3409 1236 4957 1596 5834 3031 5178 3236 13979 4387 230
VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE IN LOMBARDIA
VOLONTARI TITOLO DI STUDIO FASCE D'ETA'
La Regione Lombardia può contare su 871871 Organizzazioni iscritte:
--539539 Gruppi Comunali e--332332 Associazioni L. 266/1991 ……. e 24.713 volontari24.713 volontari.
Suggerimenti di un volontario …
rispettare le regole del gruppo
conoscenza (formazione)
evitare polemiche
essere collaborativo
conoscere i propri limiti
umiltà
pensare in maniera riflessiva(se fosse successo a me, amico, conoscente?)
rispettare ordini e consegne del diretto superiore
consapevolezza delle proprie reali possibilitàtra i colpiti potrebbero esserci disabiliottimismonon prendere iniziative personali (istinto da superman) no pregiudizino agitazione
non reagire alle provocazioni
Suggerimenti di un volontario …
La Consulta è l’Organo di confronto fra l’Autorità regionale e quelle locali di protezione civile sulle tematiche relative alla promozionepromozione, alla formazioneformazione e allo svilupposviluppodel volontariato.
E’ presieduta dall’Assessore regionale e vede rappresentati i volontari, le province ed i comuni.
La Consulta regionale del Volontariato di PC
La Colonna Mobile Regionale E’ UN SISTEMA ORGANIZZATO ANCHE CON LE COLONNE MOBILI PROVICIALI
È UNA STRUTTURA OPERATIVA di prima prima partenza partenza iin emergenzaemergenza, in regioneregione, in ItaliaItalia ed all’esteroestero.
È stata istituita formalmente nel 20042004, ma in pratica esiste dal 19991999, con la Missione Arcobaleno a Kukes.
La Colonna Mobile Regionale
I principali interventi operativi sono stati:
•Giornata Mondiale della Gioventù 2000
•Terremoto Molise 2002
•Esequie di Giovanni Paolo II 2005
•Terremoto in Abruzzo 2009
•Alluvione in Veneto 2010
•Alluvioni in Liguria 2010-2011
•Terremoto nel Mantovano 2012
La Colonna Mobile Regionale
Gli obblighi informativi, formativi e di addestramento costanti - LA FORMAZIONE
37
Regione Lombardia ha istituito nel 2003 la Scuola Superiore di
Protezione Civile
www.protezionecivile.regione.lombardia.it
Casella di posta:
Formazioneprotezionecivile@regione.lombardia.it
RISCHI PRESENTI NEL TERRITORIO,
SCENARI OPERATIVI
DI POSSIBILE INTERVENTO
E MANSIONI DEL VOLONTARIO
38
39
RISCHI NATURALI E ANTROPICI IN LOMBARDIA
Rischi presenti nel territorio, scenari operativi di possibile intervento e mansioni del volontario
Scenari di rischio e compiti del volontariato
40
1. SCENARI DI PROTEZIONE CIVILE OPERATIVI
• Scenario eventi atmosferici avversi
• Scenario rischio idrogeologico – alluvione
• Scenario rischio idrogeologico – frane
• Scenario rischio sismico
• Scenario rischio vulcanico
• Scenario rischio incendi boschivi e di interfaccia
• Eventi di rilevante impatto locale …
Scenari di rischio e compiti del volontariato
41
2. SCENARI DI PROTEZIONE CIVILE ESCLUSIVAMENTE A SUPPORTO DI ALTRI
SOGGETTI COMPETENTI INDIVIDUATI PER LEGGE
•Scenario rischio chimico, nucleare, industriale, trasporti
•Scenario rischio ambientale e igienico sanitario
Scenari di rischio e compiti del volontariato
42
3. CONTESTI ASSIMILATI A SCENARI DI PROTEZIONE CIVILE
•Incidenti che richiedono attività di soccorso tecnico urgente
•Attività di assistenza e soccorso in ambiente acquatico•Attività di assistenza e soccorso in ambiente impervio, ipogeo o montano
•Attività di difesa civile
Nota bene: I volontari sono unicamente a supporto di altri soggetti competenti per legge. Ciò significa che i compiti affidati ai volontari sono individuati dal soggetto che richiede il supporto, nei limiti di quelli elencati.
L’EMERGENZA
DI PROTEZIONE CIVILE
L'alloggio provvisorio ed i
sistemi di erogazione alla
popolazione colpita dei servizi
di base dopo un disastro
43
45
Servizi essenziali
Cucine/mense
Servizi igienici
Sottoservizi
Dormitori
Spazi comuni
Spazi di gestione
Servizi alla popolazione
verifiche agibilità
Servizi sanitari
Infopoint
Lavanderie
Aree ludico/ricreative
Servizi pubblici/privati
Posta
Cinema
Centri commerciali
Uffici
Separazione popolazione/soccorritori - Esternalizzazione dei servizi pubblici
Controllo flussi ingresso/uscita - Categorie popolazione (etnie, età, ecc.)
Creazione di aree residenziali di qualità
46
funzione principe per capo campo
da costituire immediatamente
responsabile segreteria – funz.
pubblico
segreteria separata da info point
protocollazione atti
archivi aggiornati risorse
umane/strum.li
problemi con internetlinee telefoniche in ritardostandard utilizzo radiointernet popolazioneimpianti audio campo
team installazione ICT
48
team specializzati autorizzazione allacciamenti planimetrie sottoservizirecupero materialiripristino situazione inizialecoordinamento sottoservizi…
49
spazi adeguatiautorizzazioni ASLfunzione di supporto al capocampoprocedure/tempistica acquisizione derrate mense separatediete alimentariconservazione derrateadeguate strutture (es. celle)interazione con organi di controllocarico/scarico fabbisogno realeripristino strutture utilizzateorari soccorritori/popolazioneservizi igienici dedicati
software gestione (standard)
50
spazi adeguatiautorizzazioni utilizzo spazi magazzinofunzione di supporto al capocampodivisione merceologicaNO centro commercialesmaltimento scortecarico/scarico fabbisogno realeripristino strutture utilizzate a magazzino
software gestione (standard)
51
funzione di supporto al capocampo
prima “immagine” del campo
funzione H24 (turni)servizio notturno –
presidiorapporti con Forze
dell’Ordine tesserino
popolazione/volontari relazioni con
autorità/stampa/…controllo mezzisegnaletica appropriata
strumentazione standard
52
funzione di supporto al capocampo
team specializzati adeguate precauzioni (DPI,
detergenti)interazione con funzione
sanitàcollaborazione con
popolazione?servizi igienici separati (U/D,
…) prima “immagine” del campo segnaletica appropriataripristino strutture utilizzate
procedure standard
53
squadra sicurezza H24interazione con organi di controllostandard e manutenzioneDPI e polizze assicurative…
57
strumento essenziale coordinamento
tutte le funzioniregolarità (almeno 1/g)sintesi e concretezza ascolto e responsabilitàpianificazione attivitàrisoluzione problemimomenti per fare squadraspazi e tempi adeguativerbalizzazione utile per redazionerelazione finale di pass. consegne
CAMBIO
TURNO
strumento essenziale coordinamentocambio turno “sfalsato” sul capocampocontinuità dell’azione (no cambi rotta)relazione diretta entrante/uscentespazi e tempi adeguati (almeno 2h) documenti (verbali, file, cartografia, …)segnalazione riferimenti autorità, COM,...attenzione atti amministrativiattestati volontariato verbalizzazione utile per redazionerelazione finale di pass. consegne