CORRUZIONE, TRASPARENZA E ACCESSO CIVICO · Giornata della trasparenza. Legge 190 del 2012 Decreto...

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CORRUZIONE, TRASPARENZA E ACCESSO CIVICO

Giornata della trasparenza

Legge 190 del 2012Decreto legislativo 33 del 2013Decreto legislativo 97 del 2016Determinazioni e linee guida ANAC

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La normativa - panoramica

La Legge 190 del 6 novembre 2012Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e

dell'illegalità nella pubblica amministrazione

SISTEMA ORGANICO DI PREVENZIONE E REPRESSIONE

Contrasto alla corruzione burocraticaIndividuazione dell’Autorità Nazionale AnticorruzioneDisposizioni specifiche in tema di TrasparenzaStrategia Nazionale Anticorruzione (PNA)Prevenzione Amministrativa (Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione) Inasprimento sanzioni e perfezionamento catalogo reatiIncompatibilità ed incandidabilitàTutela del whistleblowing

La normativa - panoramica

Il D.lgs. 33 del 14 marzo 2013riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza

e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni così come modificato ed integrato dal D. Lgs. 97 del 25 maggio 2016

Nasce dall’art. 1 co. 35 della L. 190/2012Definisce il concetto di trasparenzaPromulga il concetto di accessibilità totale su informazioni su organizzazione e attività della Pubblica Amministrazione e altri soggetti Promuove il controllo diffuso di funzioni istituzionali e risorse pubbliche.Principi costituzionali: eguaglianza, imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia, efficienza di utilizzo di risorse pubbliche, integrità e lealtà nel servizio alla nazioneRiporta in allegato l’elenco di tutti gli adempimenti in materia di trasparenzaRiporta le sanzioni in caso di inadempimentiIntroduce il concetto di accesso generalizzato (FOIA)Razionalizza e rende più sostenibili gli obblighi di pubblicazione in funzionedelle dimensioni e del rischio corruttivo.Potenziamento della trasparenza della spesa pubblica – PORTALE SOLDIPUBBLICI http://soldipubblici.gov.it

La normativa - panoramica

Il D.lgs. 33 del 14 marzo 2013

Art. 1 Principio generale di trasparenza

1. La trasparenza è intesa come accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubblicheamministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degliinteressati all'attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento dellefunzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche.2. La trasparenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di segreto di Stato, di segreto d'ufficio, disegreto statistico e di protezione dei dati personali, concorre ad attuare il principio democratico e iprincipi costituzionali di eguaglianza, di imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia edefficienza nell'utilizzo di risorse pubbliche, integrità e lealtà nel servizio alla nazione. Essa ècondizione di garanzia delle libertà individuali e collettive, nonché dei diritti civili, politici e sociali,integra il diritto ad una buona amministrazione e concorre alla realizzazione di una amministrazioneaperta, al servizio del cittadino.3. Le disposizioni del presente decreto, nonché le norme di attuazione adottate ai sensi dell'articolo48, integrano l'individuazione del livello essenziale delle prestazioni erogate dalle amministrazionipubbliche a fini di trasparenza, prevenzione, contrasto della corruzione e della cattivaamministrazione, a norma dell'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione ecostituiscono altresì esercizio della funzione di coordinamento informativo statistico e informatico deidati dell'amministrazione statale, regionale e locale, di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera r),della Costituzione.

La normativa - panoramica

Il D.lgs. 33 del 14 marzo 2013

Art. 4 Limiti alla trasparenza

dati sensibili e dati giudiziarinotizie concernenti la natura delle infermità e degli impedimenti personali o familiari che causino l'astensione dal

lavoro, nonché le componenti della valutazione o le notizie concernenti il rapporto di lavoro tra il dipendente e

l'amministrazione.

Restano fermi i limiti alla diffusione e all'accesso delle informazioni di cui all'articolo 24, commi 1 e 6, della legge 7agosto 1990, n. 241 (documenti coperti da segreto di Stato, i casi di segreto o di divieto di divulgazione

espressamente previsti dalla legge, procedimenti tributari, attività della pubblica amministrazione diretta

all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, per i quali restano ferme

le particolari norme che ne regolano la formazione; procedimenti selettivi, nei confronti dei documenti amministrativi

contenenti informazioni di carattere psico-attitudinale relativi a terzi) e successive modifiche, di tutti i dati di cui

all'articolo 9 del decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322, di quelli previsti dalla normativa europea in materia di

tutela del segreto statistico e di quelli che siano espressamente qualificati come riservati dalla normativa nazionale ed

europea in materia statistica, nonché quelli relativi alla diffusione dei dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vitasessuale.

«Linee guida in materia di trattamento di dati personali, contenuti anche in atti e documenti amministrativi, effettuato per finalità di pubblicità e trasparenza sul web da soggetti pubblici e da altri enti obbligati» pubblicate

nella G.U. n. 134, serie generale, del 12 giugno 2014

DIRITTO ALLA PRIVACY (GARANTE)

ANAC, PNA e Linee Guida

Determinazione n. 1134 del 08/11/2017 - rif. Nuove linee guida per l’attuazione della normativa

in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di

diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici

economici

Determinazione n. 241 del 08/03/2017 - rif. Linee guida recanti indicazioni sull’attuazione

dell’art. 14 del d.lgs. 33/2013 «Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi politici,

di amministrazione, di direzione o di governo e i titolari di incarichi dirigenziali» come

modificato dall’art. 13 del d.lgs. 97/2016

Determinazione n. 1310 del 28/12/2016 - rif. Prime linee guida recanti indicazioni

sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute

nel d.lgs. 33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016

Determinazione n. 430 del 13/04/2016 - rif. Linee guida sull’applicazione alle istituzioni

scolastiche delle disposizioni di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190 e al decreto legislativo

14 marzo 2013, n. 33

Determinazione n. 8/2015: “Linee guida per l’attuazione della normativa in materia di

prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato

controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici”

Delibera n. 50 del 04 luglio 2013: “Linee guida per l’aggiornamento del Programma triennale

per la trasparenza e l’integrità 2014-2016”)

ANAC, PNA e Linee Guida

Delibera n. 39 del 20 gennaio 2016: “Indicazioni alle Amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1,

comma 2, decreto legislativo 30 marzo 2001 n.165 sull’assolvimento degli obblighi di

pubblicazione e di trasmissione delle informazioni all’Autorità Nazionale Anticorruzione, ai

sensi dell’art. 1, comma 32 della legge n. 190/2012, come aggiornato dall’art. 8, comma 2,

della legge n. 69/2015”

Delibera n. 145/2014 “Parere dell’Autorità sull’applicazione della l. n. 190/2012 e dei decreti

delegati agli ordini e ai collegi professionali”

Delibera n. 144/2014: “Obblighi di pubblicazione concernenti gli organi di indirizzo politico nelle

pubbliche amministrazioni”

Delibera n. 66 del 31 luglio 2013 in tema di “Applicazione del regime sanzionatorio per la

violazione di specifici obblighi di trasparenza (art. 47 del d.lgs n. 33/2013)” – 31 luglio 2013

Delibera n. 65/2013 “Applicazione dell’art. 14 del d.lgs n. 33/2013 – Obblighi di pubblicazione

concernenti i componenti degli organi di indirizzo politico”

Delibera n. 59/2013:”Pubblicazione degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e

attribuzione di vantaggi economici a persone fisiche ed enti pubblici e privati (artt. 26 e 27,

d.lgs. n. 33/2013)

Piano Nazionale Anticorruzione

In data 11 settembre 2013, l’Autorità nazionale anticorruzione ha approvato con la delibera CiVITn.72/2013, su proposta del Dipartimento della funzione pubblica il Piano Nazionale Anticorruzione, aisensi dell’art. 1, comma 2 lett. b) della legge n. 190/2012.

Il Piano, elaborato sulla base delle direttive contenute nelle Linee di indirizzo del Comitatointerministeriale, contiene gli obiettivi strategici governativi per lo sviluppo della strategia diprevenzione a livello centrale e fornisce indirizzi e supporto alle amministrazioni pubbliche perl'attuazione della prevenzione della corruzione e per la stesura del Piano Triennale diPrevenzione della Corruzione.

In seguito alle modifiche intervenute con il d.l. 90/2014, convertito, con modificazioni dalla l. 114/2014,l’Autorità Nazionale Anticorruzione, in data 28 ottobre 2015, ha approvato l’aggiornamento del PNAcon la Determinazione n. 12 del 28/10/2015.

In data 3 agosto 2016, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, in virtù dell’art. 1, co. 2-bis della l.190/2012, introdotto dal d.lgs. 97/2016, approva il Piano Nazionale Anticorruzione 2016 con laDeterminazione n. 831 del 03/08/2016.

Il Piano costituisce un atto di indirizzo per le amministrazioni chiamate ora ad adottare o ad aggiornareconcrete ed effettive misure di prevenzione di fenomeni corruttivi.

Con la Delibera n. 1208 del 22 novembre 2017 il Consiglio dell’Autorità ha approvatol’Aggiornamento 2017 al Piano Nazionale Anticorruzione 2016.

Che cos’è e a che cosa serveLa

Tra

spa

ren

za

A che cosa serve la trasparenza?

Il legislatore ha preso atto che nella società dell’informazione:

La trasparenza è condizione di garanzia delle libertà individualie collettive, nonché dei diritti civili, politici e sociali.

L’accesso alle informazioni del settore pubblico integra il dirittoad una buona amministrazione e concorre alla realizzazionedi una Amministrazione aperta, al servizio del cittadino.

La trasparenza non serve solo a prevenire la corruzione,ma concorre ad attuare il principio democratico e numerosiprincipi di rilievo costituzionale, oltre ad integrare il diritto dipartecipazione.

A che cosa serve la trasparenza?

La trasparenza è eletta a principale misura di prevenzione dellacorruzione.

Nel disegno del legislatore, la trasparenza costituisce lostrumento cardine per prevenire sul terreno amministrativo ifenomeni corruttivi, riducendo il rischio di degenerazioni dirilevanza penale.

I principali attori della trasparenza - interni

Organo di indirizzo:- Nomina il Responsabile Trasparenza- Definisce obiettivi strategici in materia- Adotta il Programma Triennale della Trasparenza

Responsabile della Trasparenza:- Redige il Programma Triennale della Trasparenza- Propone gli aggiornamenti annuali del Programma- Controlla il rispetto degli adempimenti- Riceve istanze di accesso civico/FOIA

Dirigenti e apicali:- Responsabili dei flussi documentali e informativi per la

pubblicazioneNucleo di valutazione o Organismo indipendente divalutazione:

- Effettua il controllo tramite le griglie di verifica deliberate dall’ANAC- Verifica la coerenza tra normativa sulla trasparenza e obiettivi

strategici ed operativi

I principali attori della trasparenza - esterni

Autorità Nazionale Anti-Corruzione (ANAC):- Approva il Piano Nazionale Anti-corruzione- Esercita poteri di vigilanza e controllo- Eroga sanzioni- Approva determinazioni e linee guida- Riferisce annualmente al Parlamento

Stakeholder:- Possono partecipare al percorso sulla trasparenza

Cittadini:- Possono segnalare pubblicazioni assenti, lacunose o non

tempestive- Possono effettuare accesso agli atti, alle informazioni e ai

dati

I capisaldi della trasparenza

Pubblicazione di dati e informazioni > SezioneAmministrazione Trasparente:- 22 sezioni (macro-famiglie)- 67 sotto-sezioni- 114 singoli obblighi- Ogni obbligo può essere composto da 1 a n

documenti (per il Comune di Treviglio circa 220)Accesso documentale:- Legge 241/1990

Accesso generalizzato (FOIA):- D. lgs. 33/2013 modificato da d. lgs. 97/2016

Programma Triennale Trasparenza− D. lgs. 33/2013 modificato da d. lgs. 97/2016

I capisaldi della trasparenza – Accesso civico

Accesso 241/1990 – art. 22 e seguentiLa finalità dell’accesso documentale ai sensi della legge 241del 1990 è di porre i soggetti interessati in grado diesercitare al meglio le facoltà - partecipative e/o oppositivee difensive – che l'ordinamento attribuisce loro a tuteladelle posizioni giuridiche qualificate di cui sono titolari. Piùprecisamente, dal punto di vista soggettivo, ai finidell’istanza di accesso ex lege 241 il richiedente devedimostrare di essere titolare di un «interesse diretto,

concreto e attuale, corrispondente ad una situazione

giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è

chiesto l'accesso».

I capisaldi della trasparenza – Accesso civico

Accesso 241/1990Non sono ammissibili le istanze di accesso finalizzate a uncontrollo generalizzato delle PA.Non sono accessibili, ad esempio, i documenti coperti dasegreto di Stato o divieto di divulgazione previsto dallalegge.Vanno sentiti i soggetti controinteressati il cui diritto allariservatezza potrebbe essere leso dall’azione di accesso.Decorsi 30 giorni senza risposta, la richiesta si intenderespinta (silenzio = rigetto).Sono applicati i costi di riproduzione.Ricorso al Difensore Civico/Giudice Amministrativo

I capisaldi della trasparenza – Accesso civico

Accesso generalizzato (FOIA):

Art. 5 D. lgs. 33/2013 modificato da d. lgs. 97/2016

1. L'obbligo previsto dalla normativa vigente in capo alle pubbliche amministrazioni dipubblicare documenti, informazioni o dati comporta il diritto di chiunque dirichiedere i medesimi, nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione.2. Allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioniistituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione aldibattito pubblico, chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti

dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione

ai sensi del presente decreto, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessigiuridicamente rilevanti secondo quanto previsto dall'articolo 5-bis.3. L'esercizio del diritto di cui ai commi 1 e 2 non è sottoposto ad alcuna limitazione

quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente. L'istanza di accesso civicoidentifica i dati, le informazioni o i documenti richiesti e non richiede motivazione.

I capisaldi della trasparenza – Accesso civico

Accesso generalizzato (FOIA)

Chiunque accede a dati, informazioni e documenti ulteriori rispetto agliobblighi di pubblicazione senza motivazione.Non sono accessibili, ad esempio, i documenti coperti da segreto di Stato odivieto di divulgazione previsto dalla legge.Vanno sentiti i soggetti controinteressati, cioè i soggetti che potrebberosubire un pregiudizio concreto alla tutela degli interessi privati.Obbligo di provvedimento espresso entro 30 giorni (silenzio =

inadempimento).Sono applicati rimborsi solo per riproduzione su supporti materiali.Ricorso al difensore civico/giudice amministrativolinee guida recanti indicazioni operative ai fini della definizione delleesclusioni e dei limiti all'accesso civico di cui all’art. 5 co. 2 del d.lgs.33/2013 (delibera ANAC 1309/2016)

La Commissione Trasparenza

La Commissione TrasparenzaCon deliberazione n. 44, in data 27/09/2016 il ConsiglioComunale di Treviglio ha istituito la Commissione Consiliare

Trasparenza.l’art. 21 dello Statuto comunale prevede la CommissioneConsiliare per la Trasparenza degli atti amministrativicomunali.essa ha il compito di vigilare e sovrintendere alla completa edefficace applicazione del principio di trasparenza per tutto ciòche concerne l'attività del Comune.È composta da 5 membri consiglieri: Maria Adelaide Conti,Jacopo Riganti, Lorena Frigerio, Stefano Sonzogni, CristinaRonchi.

Il Programma Triennale Trasparenza

Il Programma Triennale Trasparenza – la normativa

Previsto dall’art. 10 del d.lgs 33/2013 (in abrogazione dell’art.11 del d. lgs. 150/2009) che nel testo antecedente al d. lgs.97/2016 recitava «Ogni amministrazione, sentite leassociazioni rappresentate nel Consiglio nazionale deiconsumatori e degli utenti, adotta un Programma triennaleper la trasparenza e l'integrità, da aggiornare annualmente…»Lo stesso art. 10 è stato così modificato con il d. lgs. 97/2016

«Ogni amministrazione indica, in un'apposita sezione delPiano triennale per la prevenzione della corruzione di cuiall'articolo 1, comma 5, della legge n. 190 del 2012, iresponsabili della trasmissione e della pubblicazione deidocumenti, delle informazioni e dei dati ai sensi del presentedecreto».

Il Programma Triennale Trasparenza – la normativa

Diventa sezione integrante del Piano Anticorruzione dell’Entecon il d. lgs. 97/2016.Il Responsabile dei due piani è il Segretario Generale

dell’Ente.Il piano si collega alla programmazione strategica e operativa

dell‘Amministrazione, definita nel Piano della performance.Ogni amministrazione presenta il Piano alle associazioni diconsumatori o utenti, ai centri di ricerca e a ogni altroosservatore qualificato, nell'ambito di apposite giornate della

trasparenza.Il Programma va aggiornato annualmente a cura delResponsabile, approvato dalla Giunta e pubblicato on line.

Il Programma Triennale Trasparenza – che cosa contiene

Il programma definisce le misure, i modi, e le iniziative

per l’adempimento degli obblighi di pubblicazione

previsti dalla normativa vigente, ivi comprese le misureorganizzative volte ad assicurare la regolarità e latempestività dei flussi informativi facenti capo ai dirigentiresponsabili degli uffici dell’amministrazione.

Il Programma Triennale Trasparenza – che cosa contiene

Il programma ha lo scopo di rendere noto agli stakeholder l’operato delComune e di essere uno strumento di prevenzione dei fenomeni di cattivagestione (maladministration).

Proprio per attribuire maggiore importanza agli stakeholder appareopportuno non limitarsi a concepire la Trasparenza come mero rispetto degliobblighi di pubblicazione attraverso la redazione del “documento” ProgrammaTriennale della Trasparenza, ma favorire la partecipazione degli stakeholderallo sviluppo di livelli di Trasparenza adeguati tramite un processo dicoinvolgimento.

L’obiettivo è quindi favorire forme diffuse di controllo sul perseguimentodelle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche, in una logica dipiena apertura dell’Amministrazione verso l’esterno e non solamente di mero

adempimento delle norme sugli obblighi di pubblicazione.

Il Programma Triennale Trasparenza nel Comune di Treviglio

Con deliberazione della Giunta comunale n. 91 del 20 giugno2012 il Comune di Treviglio ha adottato il Programmatriennale per la trasparenza e l'integrità 2012/2014.

Il Comune di Treviglio ha approvato i seguenti aggiornamenti:in data 29 maggio 2013, con deliberazione giuntale n. 76;in data 17 dicembre 2014, con deliberazione giuntale n.181;in data 17 maggio 2016, con deliberazione giuntale n. 45.

Il Programma Triennale Trasparenza nel Comune di Treviglio

Il Programma che riguarda il triennio 2018-2020 è oggi stato redatto in unaversione ampliata e rivista seguendo una procedura interna coerente con iprincipi delineati dalla normativa e dall’ANAC:

Fase Attività Attori coinvolti Tempi

Prel iminare Creazione sezione Amministrazione trasparente

Segretario Generale Già attuata

Nomina Responsabile Trasparenza Giunta Comunale Già attuata

Definizione schema PTTI Segretario Generale Già attuata

Formazione del personale Segretario Generale Formatore esterno

Aggiornamento annuale

Regolamentazione accesso civico Segretario Generale Già attuata

Definizione delle procedure di accesso civico Segretario Generale Già attuata

Il Programma Triennale Trasparenza

Individuazione dei contenuti Mappatura degli obblighi di pubblicazione e

del le responsabilità interne

Res ponsabile

Tras parenza Già attuata

Mappatura degli stakeholder e dei processi di coinvolgimento

Res ponsabile Tras parenza

Già attuata

Attuazione Attuazione delle misure in materia di

Trasparenza ed integrità

Res ponsabile

Tras parenza Di rigenti

In cors o d'anno

come da programma

Monitoraggio e audit Monitoraggio periodico

Res ponsabile Tras parenza

Control lo di gestione

Trimestrale

Aggiornamento Aggiornamento del Programma triennale della tras parenza

Res ponsabile Tras parenza

entro i l 31/12 di ogni anno

Adozione e pubblicazione Del ibera di adozione del Programma triennale

del la trasparenza Cons iglio Comunale

entro i l 31/01 di

ogni anno

Il Programma Triennale Trasparenza - performance

L’art. 10, c. 3, del D. Lgs. 33/13, stabilisce che “gli obiettivi indicati nel PTTI sonoformulati in collegamento con la programmazione strategica e operativa

dell'amministrazione, definita in via generale nel Piano della performance e negli

analoghi strumenti di programmazione previsti negli enti locali. La promozione di

maggiori livelli di Trasparenza costituisce un'area strategica di ogni

amministrazione, che deve tradursi nella definizione di obiettivi organizzativi e

individuali”.

Esiste quindi una stretta correlazione tra trasparenza –

programmazione e performance

Il Programma Triennale Trasparenza - performance

Nel Documento Unico di Programmazione 2017-2019, approvato dal ConsiglioComunale con delibera n. 25 del 31/03/2017, è stato individuato all’interno dellasezione strategica uno specifico obiettivo dedicato alla trasparenza.

L’obiettivo strategico è permanente all’interno della programmazionedell’Amministrazione. Gli obiettivi operativi sono confermati dal Piano Esecutivodi Gestione e possono variare di anno in anno; sono composti da azioni concrete.

Il Programma Triennale Trasparenza - performance

Il Piano esecutivo di gestione 2017 declina gli obiettivi strategici in obiettivioperativi che, a loro volta, sono declinati in azioni. Questi obiettivi sono oggetto divalutazione di performance, ad esempio:

Il Programma Triennale Trasparenza - performance

Un altro strumento di collegamento tra trasparenza e performance di cui si èdotato il Comune di Treviglio è l’inclusione nella scheda di valutazione delladirigenza comunale di due item specifici:

Concorso al rispetto ed all’attuazione delle misure contenute nel Piano di

Prevenzione della corruzione

Viene misurato l’apporto all’attuazione delle misure del piano, quale larotazione tra imprese e professionisti, il tasso di procedure aperte rispetto agliaffidamenti diretti, l’attività di monitoraggio, il rispetto dell’ordine cronologicodi protocollo dell’istanza, la predeterminazione dei criteri di assegnazionedelle pratiche ai collaboratori; il rispetto del divieto di aggravio delprocedimento, ecc…

Concorso al rispetto ed all’attuazione delle misure contenute nel Piano della

Trasparenza

Viene misurata la corretta e tempestiva alimentazione della sezioneAmministrazione Trasparenza del sito per la parte di competenza

Il Programma Triennale Trasparenza – gli obblighi di pubblicazione

Cosa deve essere pubblicato è specificato nel dettaglio nell’allegato allaDeterminazione n. 1310 del 28/12/2016 - rif. Prime linee guida recantiindicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusionedi informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 come modificato dal d.lgs.97/2016

Come anticipato si tratta di:22 sezioni (macro-famiglie)67 sotto-sezioni114 singoli obblighi

Ogni obbligo può essere composto da 1 a n documenti (per il Comune di Trevigliocirca 220)

Il Programma Triennale Trasparenza – gli obblighi di pubblicazione

• Disposizioni generali• Organizzazione• Consulenti e collaboratori• Personale• Bandi di concorso• Performance• Enti controllati• Attività e procedimenti• Provvedimenti• Controlli sulle imprese• Bandi di gara e contratti• Sovvenzioni, contributi, sussidi,

vantaggi economici

• Bilanci• Beni immobili e gestione

patrimonio• Controlli e rilievi

sull'amministrazione• Servizi erogati• Opere pubbliche• Pianificazione e governo del

territorio• Informazioni ambientali• Strutture sanitarie private

accreditate• Interventi straordinari e di

emergenza• Altri contenuti

I capisaldi della trasparenza – Sezione Amministrazione Trasparente

I capisaldi della trasparenza – Sezione Amministrazione Trasparente

I capisaldi della trasparenza – Sezione Amministrazione Trasparente

I capisaldi della trasparenza – Sezione Amministrazione Trasparente

Il Programma Triennale Trasparenza – obblighi di pubblicazione

Il Programma Triennale Trasparenza – obblighi di pubblicazione

Il Programma Triennale Trasparenza – gli stakeholder

Gli Stakeholder – i portatori di interesse

Il Comune, per sua natura, è un’organizzazione multi-stakeholder che si rivolge apubblici ed interlocutori differenziati la cui corretta e chiara individuazione èfondamentale per fornire una rappresentazione non statica ed astratta, ma peridentificare elementi essenziali per organizzare e rappresentare le informazionioggetto dei percorsi di applicazione della normativa sulla Trasparenza.

Ponendo l’attenzione sulle diverse relazioni che caratterizzano l’azione dell’Entenei confronti dei suoi interlocutori, è stato possibile giungere alla definizione dellamappa dei portatori di interessi del Comune di Treviglio in occasione dellaredazione della Carta dei Servizi, documento cui si fa riferimento.

http://cartadeiservizi.comune.treviglio.bg.it

Il livelli di coinvolgimento dei portatori di interessi:

informazione - intesa come una relazione ad una via tra l’Ente e gli stakeholdere consiste in misure per diffondere dati e comunicazioni senza che ciò comportiun riscontro attivo dai soggetti interessati.consultazione - una relazione a due vie in cui gli stakeholder forniscono unfeedback all’Ente relativamente ai temi che il Comune ha sottoposto alla loroattenzione.partecipazione - una relazione basata su una partnership (nonnecessariamente formale) tra l’Ente e gli stakeholder, nella quale tali soggettiintervengono attivamente nella definizione del processo di partecipazione edel contenuto dei temi da affrontare

Il Programma Triennale Trasparenza – gli stakeholder

Il Comune di Treviglio coinvolge abitualmente i propri portatorid’interesse, rispettivamente:• nella pubblicazione di dati e documenti nella sezione

Amministrazione Trasparente;• in periodiche indagini di customer satisfaction;• nel processo di adozione di provvedimenti con impatti

significativi, attraverso lo strumento della consultazione pubblica,in particolare nei casi di adozione del Piano anticorruzione e diapprovazione della Carta dei servizi;

• nella giornata della trasparenza.

Il Programma Triennale Trasparenza – gli stakeholder

Il Programma Triennale Trasparenza - qualità

La qualità delle informazioniIl Responsabile della Trasparenza si assicura che i documenti e gli atti oggetto dipubblicazione obbligatoria siano pubblicati:• completi nel loro contenuto, e degli allegati costituenti parte integrante e sostanziale

dell’atto;• in forma chiara e semplice, tali da essere facilmente comprensibili al soggetto che ne

prende visione;• di norma tempestivamente, o comunque nei tempi previsti dalla normativa vigente;• per un periodo di 5 anni, decorrenti dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello da cui

decorre l’obbligo della pubblicazione; gli atti che producono i loro effetti oltre i 5 anni,andranno comunque pubblicati fino alla data di efficacia. Allo scadere del termine sonoconservati e resi disponibili all’interno di distinte sezioni di archivio;

• in formato di tipo aperto ai sensi dell’articolo 68 del codice dell’amministrazionedigitale, di cui al d.lgs. 82/2005 e riutilizzabili ai sensi del d. lgs. 196/2003, senza ulteriorirestrizioni diverse dall’obbligo di citare la fonte e di rispettare l’integrità;

• in generale, nel rispetto degli artt. 6 e 7 del d.lgs. n. 33/2013 e dei criteri di qualità dellapubblicazione dei dati, di cui alla delibera n. 50/2013 della CIVIT.

Il Programma Triennale Trasparenza -monitoraggio

Monitoraggio e audit

Il Responsabile della Trasparenza garantisce il monitoraggio interno degli obblighidi Trasparenza, attraverso un’attività di verifica programmata e costante.

L’attività di monitoraggio e report è effettuata trimestralmente e prende comeriferimento i seguenti punti:• stato di attuazione degli obiettivi definiti nel PTTI – tramite controlli interni;• verifica degli obblighi di pubblicazione, attraverso l’utilizzo dell’apposita griglia

di monitoraggio ed attestazione – tramite Nucleo di valutazione;• esiti delle procedure di accesso civico gestite nell’anno - direttamente.

Il report di monitoraggio viene pubblicato nella Sezione “AmministrazioneTrasparente”, nella sottosezione dedicata.

Il Programma Triennale Trasparenza – le sanzioni

L'inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente

costituisce elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale, eventuale causa di

responsabilità per danno all'immagine dell'amministrazione ed è comunque valutato ai

fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio

collegato alla performance individuale dei responsabili.

Il d.lgs. 33 riporta una serie di sanzioni specifiche per inadempimento rispetto allepubblicazioni di cui:

all’art. 22 (società e enti partecipati)

FATTISPECIE DI INADEMPIMENTO SANZIONE

Mancata o incompleta pubblicazione sul sito della p.a. vigilante dei dati relativi a:

Divieto di erogare a favore degli enti somme a qualsivoglia titolo da parte della p.a. vigilante.

• ragione sociale;

• misura della partecipazione della p.a., durata dell’impegno e onere gravante sul bilancio della p.a.;

• numero dei rappresentanti della p.a. negli organi di governo e trattamento economico complessivo spettante ad essi;

• risultati di bilancio degli ultimi 3 esercizi;

• incarichi di amministratore dell’ente e relativo trattamento economico

Il Programma Triennale Trasparenza – le sanzioni

Il d.lgs. 33 riporta una serie di sanzioni specifiche per inadempimento rispetto alle pubblicazioni di cui:

all’art. 15 (incarichi per collaborazione e consulenza)

FATTISPECIE DI INADEMPIMENTO SANZIONE

Omessa pubblicazione dei dati di cui all’art. 15, comma 2: In caso di pagamento del corrispettivo: • estremi degli atti di conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti estranei alla p.a., con indicazione della ragione dell’incarico e dell’ammontare erogato;

• responsabilità disciplinare;

• incarichi di collaborazione o di consulenza a soggetti esterni per i quali è previsto un compenso, con indicazione della ragione dell’incarico e dell’ammontare erogato.

• applicazione di una sanzione pari alla somma corrisposta.

Il Programma Triennale Trasparenza – le sanzioni

Il d.lgs. 33 riporta una serie di sanzioni specifiche per inadempimento rispetto allepubblicazioni di cui:

all’art. 46 (violazioni agli obblighi di trasparenza)

Responsabilità dirigenziale

Danno alla PA

Influenza negativa su performance e retribuzione di risultato

Sanzioni amministrative e pecuniarie

Il Programma Triennale Trasparenza

Grazie per l’attenzione