Post on 15-Feb-2019
Conservatorio Santa Cecilia
Corso di formazione Orff Schulwerk
2008-2009Diario di bordo
Ascolto” creativo” attivo
Classe I Scuola Secondaria I° grado
“Bisogna arrendersi all‟evidenza:
il bambino è rumore e movimento”
M.Frapat
“L’invenzione musicale nella scuola dell’infanzia”
Motivazione
• Fatto dinamico fortemente relazionale
• Scoperta e ricerca come “motivazione in atto”
• Ambiente umano
• Giudizio costruttivo
R.Gatti
“Saper sapere”
“Orff Schulwerk”
CITANDO CARL ORFF:
linea pedagogica in progress; il principio interdisciplinare che lo rende promotore di procedure di
stampo globalistico;
la valenza esperienziale come vettore dell'operazione educativa e quindi la rivincita del bambino
come soggetto dell'operazione educativa; lo spunto partecipativo e creativo costante.
A questi si aggiunge il principio compositivo e improvvisativo dell„ "elementarità" che rinvia a modelli
di strutturazione musicale di estrema attualità, come il pattern, il riff, la composizione "modulare"
minimalistica - e non solo - con le relative procedure combinatorie e permutative.
Una procedura che consente di servirsi di elementi base anche estremamente semplici, per giungere a
eventi musicali di discreta complessità attraverso l'azione e l'elaborazione collettiva che li somma e li
moltplica.
Una procedura di grande valore didattico perché consente l'integrazione di elementi di diversa
complessità e, di conseguenza, la partecipazione contemporanea di bambini in possesso di competenze
e abilità non necessariamente equivalenti.
• Pedagogia
• Programmazione
Ambienti d’apprendimento
•Movimento
•Pentajazz
•Attività integrate
•Musica in culla
•Teatro elementare
•Pentajazz
•Lo strumento in sé
•Attività integrate
•La scala
Pentajazz
•Musica in culla
•Danza e movimento
espressivo
•Attività integrate
•Poliritmia
•Body percussions
•Etnomusicologia
•Filastrocca
•Attività integrate
•Pratica corale
•Verbalità, vocalità
•Musica in culla
Spazio Strumentario Corpo Voce
La filastrocca G.Piazza
1. La filastrocca monocellulare
• È una struttura formale
• Contiene in sé l’esperienza ritmica
• Vincola e sincronizza il gesto percussivo / “infastidisce” il gesto percussivo
Attività: .” Ala mala putugala”
. ”In un coppo”
2. La filastrocca pluricellulare
Dalla conta si arriva alla composizione ritmica elementare (orizzontale e verticale)
mediante l’isolamento di cellule,moduli; il ritmo può scindersi dalle parole che lo rivestono
Si può introdurre la notazione ritmica Attività: .”O giatù”
.”Din e dan”
.”An dan tike tan”
3. Arrivare al “Suoniamoci su”
”Ascoltare rappresenta un impegno totale del corpo affinché l‟essere che è all‟interno di questo corpo possa beneficiare di quello che desidera percepire”-
Alfred Tomatis ”L‟orecchio e la voce”
• Ascolto creativo/attivo Attività: .”Balletto dei pulcini nel loro guscio
• Studio delle strutture formali .”La mourisque”
• gesti suono/strumenti ritmici/voce/drammatizzazione .”Momento musicale n.3”
1. FORMA FISICA DELLO STRUMENTO (dalla forma fisica non sonora in sé a struttura dei suoni)
attività: . ”lo strumento reinventato”
. “lo strumento “sdoppiato”
. “strane melodie”
2. FORMA DEL GESTO PERCUSSIVO (lata, stretta, grave, acuta)
attività: . ”Trista musa senza scusa”
. percussione isocrona
. “GLI ALIENI”
. percussione alternata su due note
. percussione simultanea e alternata
. percussione stoppata
. percussione simultanea a due gruppi contrapposti (con gesto-pausa di compensazione)
Lo strumentario a barreG.Piazza
3. FORMA DELLA SCALA
a. “campo amorfo” attività: .”Ala ma la pu tu ga la”
Segue la scansione isocrona della filastrocca
b. Scala “a rovescio” .”Le strane melodie”
c. Esercizio d’orecchio . . Ricostruire la scala
. La scala vivente
La scala G.Piazza
1. Scala pentatonica
Attività: .”Fra’ Martino”
.”Son son”
.”El Condor pasa” (sempl. di modo maggiore e minore,variando il basso da DO a la)
Pentajazz Etnomusicologia
PentajazzSestino Macaro
• Scala pentatonica mezzo per far musica insieme “senza errore”
• Body percussion (Ostinati ritmici)
• Voce (ostinati ritmici, canone)
• Improvvisazione orecchio melodico e armonico
aspetto ritmico
concentrazione
socializzazione
Attività: .”Andan tiketan”
.”El condor pasa”
.”Tea for two”
.”Oye como va”
.”Pentajolly”
. Bambino protagonista e costruttore
. Palcoscenico come ambiente d‟apprendimento
. Interazione dei diversi linguaggi: musica, immagine, movimento, parola
. Stimolo musicale o extramusicale
• AZIONE SCENICA GLOBALE:
_ sviluppo dell’immaginazione
_ sviluppo della creatività
_ ascolto
_ improvvisazione musicale (vocale e strumentale)
_ consapevolezza della gestualità
_ relazione
_ gioco
Attività: .”Il teatro delle mani”
EtnomusicologiaSandro Biagiola
• Relativismo culturale: ciascuna civiltà ha la propria identità culturale ingiudicabile con criteri
differenti a quelli che le appartengono
• Improvvisazione: variazioni rispetto a modelli ritmici preesistenti trasmessi oralmente (coincidenza
tra compositore ed esecutore)
• La metrica verbale: i brani sono strettamente legati alla metrica verbale dunque spesso privi di
indicazioni di tempo
• La scala pentatonica nella musica folklorica
(Brailoiu saggio sulle scale pentatoniche utilizzate da Debussy)
Nell’identificazione dei modi utilizzati nella musica popolare si utilizzano i nomi dei modi medievale,
sebbene questa non ne sia l’origine.
Esempi di brani pentatonici: .”Nnazzu nnazzu nnazzu “(lecce) scala lidia
.”Lu picciriddu miu” (Catanzaro) scala frigia
.”Luna luna “ (Palermo) pentatonica
• Verbalità
_ la qualità del suono/voce
_ l’identità vocale
_ circuito audio-vocale (Tomatis)
_ mixer virtuale
• Vocalità
_ ricerca vocale :voce autentica e suono osseo;circuito audiovocale
_ moduli di improvvisazione vocale (fasce,rimbalzi,glissato) relazione
_ il canone
• Body percussion e strumenti
_ moduli di poliritmia (3-3-5 ; 5-9) Attività: .”Il canto delle api”
_ moduli di improvvisazione strumentale -fl.dolce- (Gordon ) .”Every morning”
.”Pentajolly”
Verbalità, vocalità e body percussionAlberto Conrado
Danza e movimento espressivoMarcella Sanna
• Dall’esplorazione del gesto espressivo e delle sue forme alla coreografia
(dalla ricerca individuale, alla condivisione, alla performance collettiva socializzazione)
Attività: .”il gioco del nome”
.”forme aperte e forme chiuse”
.”specchi e ombre”
• Le danze popolari e strutturate
Attività: .”Los machetes”
.”La novia”
.”hokey pokey”
.”Janelinha fecha”
.”Hoe ana “ (il racconto come sfondo integratore)
PoliritmiaGianluca Ruggeri
Caratteristiche:
• Semplicità (ogni elemento è in sé semplice)
• Elemento breve
• Verbale (si esprime e si trasmette innanzitutto verbalmente)
• Pattern (esecuzione di pattern in modalità di canone)
• Complementarità (soprattutto nella poliritmia al primo stadio)
• Ascolto e no al “solismo”
Attività: .”Drumming”
Attività integrateCiro Paduano
Unione dei diversi
linguaggi artistici
E
performance
Socializzazione
e
relazione
Strumentario Voce
Movimento
Emozione
(saper fare,
mettere in scena)
Teatro
Gioco
(Piaget)
Attività
integrate
Pedagogia,
psicologia e
Progettazione
Esempio ( prima lezione):
a) Ambientazione e prima socializzazione: camminare su musica e battere “l’otto”con compagno che incontro
b) Socializzazione: lavorare a coppie e in gruppo
c) ”Hello hands”:
_ concentrare attenzione su una parte del corpo (la stessa attenzione è trasferibile sullo strumento)
_ gruppo socializzazione
_ canto
_ strofe più ostinato
d) Body percussion
_ ritmica
_ socializzazione
e) Il gioco dei nomi (Piaget: gioco concreto, di regole, simbolico)
_ nome abbinato a gesto a gesto personale
_ solo gesti
_ costruire frasi con i gesti
_ costruire “scena” con i gesti
Modellizzazione e programmazione
PROGETTO
COSA
Contenuti/
Argomenti
QUANDO
Tempi di attuazione
/verifica
Valutazione/
COME
Metodologia
COSTI
MATERIALI
PERCHE’
Finalità/obiettivi
CHI
Destinatari
• Modellizzazione
Per ritrovare se stessi come insegnanti e vivere la didattica.
• Flessibilità
Per permettere agli altri di esprimersi
• Relazione
Per garantire un rapporto didattico sano ed un apprendimento significativo
Ruolo dell’adulto: “GUIDARE SENZA ORIENTARE”
M. Frapat “L’invenzione musicale nella scuola dell’infanzia”
Pratica corale e repertorio didattico
• Istruzione
_ trasmissione orale delle informazioni di tipo fisiologico e degli “affetti”
_ duttilità dell’estensione dell’insegnante
_ esercizi di impostazione, appoggio e vocalizzazione
• Concertazione
_ orecchio musicale (verticale) del docente
_ identificare e correggere subito l’errore
_ motivare le ripetizioni
_ gestione del gruppo
• Direzione
_ autocontrollo e consapevolezza dei gesti
_ distanza dal coro suggerisce le dinamiche
_ volto suggerisce suono e respiro
• La suddivisione
_ doppio battito
_ di polso
_ con rimbalzo
_ battito interrotto
• Il canone
_ da linearità a polifonia
_ polifonia che può essere appresa oralmente
Attività: . Esercizi di riscaldamento della voce
.Esecuzione e direzione di canoni
PedagogiaFranca Ferrari
• Educazione
- Trasmissiva (insegnante come depositario del sapere e lo trasmette)
- Attiva (necessita di metodo e curricolo)
- Liberante (“saper far fare”)
• La programmazione:
• Il curricolo
- come costruzione di una competenza; sequenza di obiettivi
- causa/effetto
- acquisizione/controllo
• Il progetto
- autonomia cognitiva
- come costruzione di un evento (realizzazione del pensiero concreto)
- lavorare insieme
- necessità di riconoscere ruoli
- ATTIVARE LE RISORSE
• La programmazione per mappe concettuali
_ reticolare
_ vuole “ancoraggio” visivo ( ad es. sfondo integratore )
_ modalità di verifica
Attività: -lavoro di gruppo per creare mappe concettuali
ASCOLTI
CANTI
DANZE
BODY PERCUSSION
FILASTROCCHE
ENSEMBLE
RITMO
Organizzazione e legislazione associazionisticaFrancesco Galtieri
• Rapporti di lavoro tra insegnante e scuola di musica
_ prestazione straordinaria occasionale
_ libera professione (con partita IVA)
_ Lavoro parasubordinato – collaborazione a progetto
• Come leggere una busta paga
• Il progetto
_ Vision e mission
_ Domande per il bando . ideazione
. caratteristiche dell’organismo
- Attività didattiche costi e varie (calcolare costi:IVA,IRAP, VOLANTINAGGIO, ACQUISTO STRUMENTI,
INSERIRE IL PROGETTO NEL POF,ECC.)
Attività: realizzare un progetto in tutte le sue parti e partecipare al bando di concorso indetto dal Comune di Culturlandia
Musica in cullaPaola Anselmi
• L’accoglienza Attività: .“A Mario”
il gioco del nome come “conferma della propria identità”
• Musica come:
Linguaggio (percorso,reazioni emotive evidenti, possibilità di interazione)
Sottofondo (assenza di reazioni evidenti, ma aiuta a raggiungere differenti obiettivi)
Accompagnamento (rende interessanti stimoli di altra natura, prevalentemente verbali)
Mezzo (musica come acquisizione di un linguaggio; aiuta ad entrare in relazione con l’altro)
• Apprendimento per contrasti (Gordon)
» Attività: .”Wop” (maggiore/eolio)
» .”Guado” (irregolare/regolare)
» .”Helena y Sergio” (suono/silenzio)
• Ascolto
Il Bambino ascolta ed assorbe le proposte, anche quando sembra dunque “distratto o impegnato in altre attività. Bisogna dunque sempre fornire del materiale ricco e stimolante.
_ proposte ricche ritmicamente
_ accompagnamento armonico
_ differenti modi e metri
I canali di ascolto
Auditivo: ascoltare nello spazio, da diverse fonti .”Echo hallo”
Corporeo (diretto): ascoltare con il corpo .”Happy day”
Canale degli oggetti (indiretto): oggetto come elemento di distanza relazionale, che permette però di entrare in contatto con l’esperienza musicale
.”Il rospo”
.”Carezze e baci”