Conservatorio Santa Cecilia Corso di formazione Orff ... · _ moduli di improvvisazione strumentale...

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Conservatorio Santa Cecilia Corso di formazione Orff Schulwerk 2008-2009 Diario di bordo Ascolto” creativo” attivo Classe I Scuola Secondaria I° grado

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Conservatorio Santa Cecilia

Corso di formazione Orff Schulwerk

2008-2009Diario di bordo

Ascolto” creativo” attivo

Classe I Scuola Secondaria I° grado

“Bisogna arrendersi all‟evidenza:

il bambino è rumore e movimento”

M.Frapat

“L’invenzione musicale nella scuola dell’infanzia”

Motivazione

• Fatto dinamico fortemente relazionale

• Scoperta e ricerca come “motivazione in atto”

• Ambiente umano

• Giudizio costruttivo

R.Gatti

“Saper sapere”

“Orff Schulwerk”

CITANDO CARL ORFF:

linea pedagogica in progress; il principio interdisciplinare che lo rende promotore di procedure di

stampo globalistico;

la valenza esperienziale come vettore dell'operazione educativa e quindi la rivincita del bambino

come soggetto dell'operazione educativa; lo spunto partecipativo e creativo costante.

A questi si aggiunge il principio compositivo e improvvisativo dell„ "elementarità" che rinvia a modelli

di strutturazione musicale di estrema attualità, come il pattern, il riff, la composizione "modulare"

minimalistica - e non solo - con le relative procedure combinatorie e permutative.

Una procedura che consente di servirsi di elementi base anche estremamente semplici, per giungere a

eventi musicali di discreta complessità attraverso l'azione e l'elaborazione collettiva che li somma e li

moltplica.

Una procedura di grande valore didattico perché consente l'integrazione di elementi di diversa

complessità e, di conseguenza, la partecipazione contemporanea di bambini in possesso di competenze

e abilità non necessariamente equivalenti.

• Pedagogia

• Programmazione

Ambienti d’apprendimento

•Movimento

•Pentajazz

•Attività integrate

•Musica in culla

•Teatro elementare

•Pentajazz

•Lo strumento in sé

•Attività integrate

•La scala

Pentajazz

•Musica in culla

•Danza e movimento

espressivo

•Attività integrate

•Poliritmia

•Body percussions

•Etnomusicologia

•Filastrocca

•Attività integrate

•Pratica corale

•Verbalità, vocalità

•Musica in culla

Spazio Strumentario Corpo Voce

La filastrocca G.Piazza

1. La filastrocca monocellulare

• È una struttura formale

• Contiene in sé l’esperienza ritmica

• Vincola e sincronizza il gesto percussivo / “infastidisce” il gesto percussivo

Attività: .” Ala mala putugala”

. ”In un coppo”

2. La filastrocca pluricellulare

Dalla conta si arriva alla composizione ritmica elementare (orizzontale e verticale)

mediante l’isolamento di cellule,moduli; il ritmo può scindersi dalle parole che lo rivestono

Si può introdurre la notazione ritmica Attività: .”O giatù”

.”Din e dan”

.”An dan tike tan”

3. Arrivare al “Suoniamoci su”

”Ascoltare rappresenta un impegno totale del corpo affinché l‟essere che è all‟interno di questo corpo possa beneficiare di quello che desidera percepire”-

Alfred Tomatis ”L‟orecchio e la voce”

• Ascolto creativo/attivo Attività: .”Balletto dei pulcini nel loro guscio

• Studio delle strutture formali .”La mourisque”

• gesti suono/strumenti ritmici/voce/drammatizzazione .”Momento musicale n.3”

1. FORMA FISICA DELLO STRUMENTO (dalla forma fisica non sonora in sé a struttura dei suoni)

attività: . ”lo strumento reinventato”

. “lo strumento “sdoppiato”

. “strane melodie”

2. FORMA DEL GESTO PERCUSSIVO (lata, stretta, grave, acuta)

attività: . ”Trista musa senza scusa”

. percussione isocrona

. “GLI ALIENI”

. percussione alternata su due note

. percussione simultanea e alternata

. percussione stoppata

. percussione simultanea a due gruppi contrapposti (con gesto-pausa di compensazione)

Lo strumentario a barreG.Piazza

3. FORMA DELLA SCALA

a. “campo amorfo” attività: .”Ala ma la pu tu ga la”

Segue la scansione isocrona della filastrocca

b. Scala “a rovescio” .”Le strane melodie”

c. Esercizio d’orecchio . . Ricostruire la scala

. La scala vivente

La scala G.Piazza

1. Scala pentatonica

Attività: .”Fra’ Martino”

.”Son son”

.”El Condor pasa” (sempl. di modo maggiore e minore,variando il basso da DO a la)

Pentajazz Etnomusicologia

PentajazzSestino Macaro

• Scala pentatonica mezzo per far musica insieme “senza errore”

• Body percussion (Ostinati ritmici)

• Voce (ostinati ritmici, canone)

• Improvvisazione orecchio melodico e armonico

aspetto ritmico

concentrazione

socializzazione

Attività: .”Andan tiketan”

.”El condor pasa”

.”Tea for two”

.”Oye como va”

.”Pentajolly”

Drammatizzazione e teatro musicale elementare

Mariagrazia Bellia

. Bambino protagonista e costruttore

. Palcoscenico come ambiente d‟apprendimento

. Interazione dei diversi linguaggi: musica, immagine, movimento, parola

. Stimolo musicale o extramusicale

• AZIONE SCENICA GLOBALE:

_ sviluppo dell’immaginazione

_ sviluppo della creatività

_ ascolto

_ improvvisazione musicale (vocale e strumentale)

_ consapevolezza della gestualità

_ relazione

_ gioco

Attività: .”Il teatro delle mani”

EtnomusicologiaSandro Biagiola

• Relativismo culturale: ciascuna civiltà ha la propria identità culturale ingiudicabile con criteri

differenti a quelli che le appartengono

• Improvvisazione: variazioni rispetto a modelli ritmici preesistenti trasmessi oralmente (coincidenza

tra compositore ed esecutore)

• La metrica verbale: i brani sono strettamente legati alla metrica verbale dunque spesso privi di

indicazioni di tempo

• La scala pentatonica nella musica folklorica

(Brailoiu saggio sulle scale pentatoniche utilizzate da Debussy)

Nell’identificazione dei modi utilizzati nella musica popolare si utilizzano i nomi dei modi medievale,

sebbene questa non ne sia l’origine.

Esempi di brani pentatonici: .”Nnazzu nnazzu nnazzu “(lecce) scala lidia

.”Lu picciriddu miu” (Catanzaro) scala frigia

.”Luna luna “ (Palermo) pentatonica

• Verbalità

_ la qualità del suono/voce

_ l’identità vocale

_ circuito audio-vocale (Tomatis)

_ mixer virtuale

• Vocalità

_ ricerca vocale :voce autentica e suono osseo;circuito audiovocale

_ moduli di improvvisazione vocale (fasce,rimbalzi,glissato) relazione

_ il canone

• Body percussion e strumenti

_ moduli di poliritmia (3-3-5 ; 5-9) Attività: .”Il canto delle api”

_ moduli di improvvisazione strumentale -fl.dolce- (Gordon ) .”Every morning”

.”Pentajolly”

Verbalità, vocalità e body percussionAlberto Conrado

Danza e movimento espressivoMarcella Sanna

• Dall’esplorazione del gesto espressivo e delle sue forme alla coreografia

(dalla ricerca individuale, alla condivisione, alla performance collettiva socializzazione)

Attività: .”il gioco del nome”

.”forme aperte e forme chiuse”

.”specchi e ombre”

• Le danze popolari e strutturate

Attività: .”Los machetes”

.”La novia”

.”hokey pokey”

.”Janelinha fecha”

.”Hoe ana “ (il racconto come sfondo integratore)

PoliritmiaGianluca Ruggeri

Caratteristiche:

• Semplicità (ogni elemento è in sé semplice)

• Elemento breve

• Verbale (si esprime e si trasmette innanzitutto verbalmente)

• Pattern (esecuzione di pattern in modalità di canone)

• Complementarità (soprattutto nella poliritmia al primo stadio)

• Ascolto e no al “solismo”

Attività: .”Drumming”

Attività integrateCiro Paduano

Unione dei diversi

linguaggi artistici

E

performance

Socializzazione

e

relazione

Strumentario Voce

Movimento

Emozione

(saper fare,

mettere in scena)

Teatro

Gioco

(Piaget)

Attività

integrate

Pedagogia,

psicologia e

Progettazione

Esempio ( prima lezione):

a) Ambientazione e prima socializzazione: camminare su musica e battere “l’otto”con compagno che incontro

b) Socializzazione: lavorare a coppie e in gruppo

c) ”Hello hands”:

_ concentrare attenzione su una parte del corpo (la stessa attenzione è trasferibile sullo strumento)

_ gruppo socializzazione

_ canto

_ strofe più ostinato

d) Body percussion

_ ritmica

_ socializzazione

e) Il gioco dei nomi (Piaget: gioco concreto, di regole, simbolico)

_ nome abbinato a gesto a gesto personale

_ solo gesti

_ costruire frasi con i gesti

_ costruire “scena” con i gesti

Modellizzazione e programmazione

PROGETTO

COSA

Contenuti/

Argomenti

QUANDO

Tempi di attuazione

/verifica

Valutazione/

COME

Metodologia

COSTI

MATERIALI

PERCHE’

Finalità/obiettivi

CHI

Destinatari

• Modellizzazione

Per ritrovare se stessi come insegnanti e vivere la didattica.

• Flessibilità

Per permettere agli altri di esprimersi

• Relazione

Per garantire un rapporto didattico sano ed un apprendimento significativo

Ruolo dell’adulto: “GUIDARE SENZA ORIENTARE”

M. Frapat “L’invenzione musicale nella scuola dell’infanzia”

Pratica corale e repertorio didattico

• Istruzione

_ trasmissione orale delle informazioni di tipo fisiologico e degli “affetti”

_ duttilità dell’estensione dell’insegnante

_ esercizi di impostazione, appoggio e vocalizzazione

• Concertazione

_ orecchio musicale (verticale) del docente

_ identificare e correggere subito l’errore

_ motivare le ripetizioni

_ gestione del gruppo

• Direzione

_ autocontrollo e consapevolezza dei gesti

_ distanza dal coro suggerisce le dinamiche

_ volto suggerisce suono e respiro

• La suddivisione

_ doppio battito

_ di polso

_ con rimbalzo

_ battito interrotto

• Il canone

_ da linearità a polifonia

_ polifonia che può essere appresa oralmente

Attività: . Esercizi di riscaldamento della voce

.Esecuzione e direzione di canoni

PedagogiaFranca Ferrari

• Educazione

- Trasmissiva (insegnante come depositario del sapere e lo trasmette)

- Attiva (necessita di metodo e curricolo)

- Liberante (“saper far fare”)

• La programmazione:

• Il curricolo

- come costruzione di una competenza; sequenza di obiettivi

- causa/effetto

- acquisizione/controllo

• Il progetto

- autonomia cognitiva

- come costruzione di un evento (realizzazione del pensiero concreto)

- lavorare insieme

- necessità di riconoscere ruoli

- ATTIVARE LE RISORSE

• La programmazione per mappe concettuali

_ reticolare

_ vuole “ancoraggio” visivo ( ad es. sfondo integratore )

_ modalità di verifica

Attività: -lavoro di gruppo per creare mappe concettuali

ASCOLTI

CANTI

DANZE

BODY PERCUSSION

FILASTROCCHE

ENSEMBLE

RITMO

Organizzazione e legislazione associazionisticaFrancesco Galtieri

• Rapporti di lavoro tra insegnante e scuola di musica

_ prestazione straordinaria occasionale

_ libera professione (con partita IVA)

_ Lavoro parasubordinato – collaborazione a progetto

• Come leggere una busta paga

• Il progetto

_ Vision e mission

_ Domande per il bando . ideazione

. caratteristiche dell’organismo

- Attività didattiche costi e varie (calcolare costi:IVA,IRAP, VOLANTINAGGIO, ACQUISTO STRUMENTI,

INSERIRE IL PROGETTO NEL POF,ECC.)

Attività: realizzare un progetto in tutte le sue parti e partecipare al bando di concorso indetto dal Comune di Culturlandia

Musica in cullaPaola Anselmi

• L’accoglienza Attività: .“A Mario”

il gioco del nome come “conferma della propria identità”

• Musica come:

Linguaggio (percorso,reazioni emotive evidenti, possibilità di interazione)

Sottofondo (assenza di reazioni evidenti, ma aiuta a raggiungere differenti obiettivi)

Accompagnamento (rende interessanti stimoli di altra natura, prevalentemente verbali)

Mezzo (musica come acquisizione di un linguaggio; aiuta ad entrare in relazione con l’altro)

• Apprendimento per contrasti (Gordon)

» Attività: .”Wop” (maggiore/eolio)

» .”Guado” (irregolare/regolare)

» .”Helena y Sergio” (suono/silenzio)

• Ascolto

Il Bambino ascolta ed assorbe le proposte, anche quando sembra dunque “distratto o impegnato in altre attività. Bisogna dunque sempre fornire del materiale ricco e stimolante.

_ proposte ricche ritmicamente

_ accompagnamento armonico

_ differenti modi e metri

I canali di ascolto

Auditivo: ascoltare nello spazio, da diverse fonti .”Echo hallo”

Corporeo (diretto): ascoltare con il corpo .”Happy day”

Canale degli oggetti (indiretto): oggetto come elemento di distanza relazionale, che permette però di entrare in contatto con l’esperienza musicale

.”Il rospo”

.”Carezze e baci”