Come sviluppare il pensiero logico matematico nella scuola ... in rete/Turco... · di logica L...

Post on 21-Jul-2020

12 views 0 download

Transcript of Come sviluppare il pensiero logico matematico nella scuola ... in rete/Turco... · di logica L...

Come sviluppare il pensiero logico –matematico

nella scuola primaria

LA NOSTRA MENTE CRESCE SULLA BASE DI CIÒ CHE RICEVE E GEMMA BIOLOGICAMENTE

Daniela Lucangeli

Tiziana Turco psicologa

INDAGINE OXA PISA

• In Italia la percentuale degli studenti in difficoltà in matematica è del 43%

• La percentuale di studenti che riporta alti livelli di ansia nei confronti della matematica è superiore alla media OXE

• Gli studenti che riportano alti livelli di ansia nei confronti della matematica tendono ad evitare tale materia

• Analogamente, in Italia il 43% degli studenti riporta di diventare meno nervoso quando esegue problemi di matematica (media OXE del 31%)

Tiziana Turco

Il 65% degli studenti raggiunge il livello minimo di competenza stabilito dall’Ocse, soltanto il 4,2% degli studenti si colloca al livello avanzato mentre più di un terzo degli studenti si colloca al di sotto del livello minimo di competenza. Le ragazze fanno meglio dei maschi – 489 punti contro 466 – e all’interno del paese si riscontra lo stesso andamento già emerso nelle indagini Pisa per gli ambiti principali di Lettura, Matematica e Scienze

Tiziana Turco

Tiziana Turco

A COSA SERVE INSEGNARE E IMPARARE MATEMATICA?

Alla conquista dell’autonomia:

• di giudizio

• di prassi

• di comunicazione

Tiziana Turco

LA MATEMATICA È IMPORTANTE PERCHÈ

collega il pensiero con l’azione attraverso l’intuizione e di li accanto attraverso la

creatività e la divergenza e quindi

fonda la ricerca, cioè il non sapere a priori dove andare che coincide in sostanza con «l’erranza»

Tiziana Turco

I BAMBINI DICONO PERCHÉ È IMPORTANTE LA MATEMATICA?

• per non farsi imbrogliare nei negozi

• per controllare il resto

• imparare ad usare il computer

• vedere chi vince

…..

Tiziana Turco

LA LOGICA Uno degli obiettivi dell’insegnamento è senza dubbio l’educazione ai processi logici e alle capacità di argomentare

Nei programmi è esplicito il riferimento ad argomenti di logica

L’indagine logica ha carattere formale e richiede una capacità di astrazione che matura solo con l’adolescenza (pensiero ipotetico deduttivo)ma avviene comunque a partire dal linguaggio naturale e, quindi, già dalla scuola primaria si può avviare un tipo di «analisi logica» delle frasi

Tiziana Turco

LA LOGICA NELLA SCUOLA PRIMARIA: CHE SIGNIFICATO E RUOLO ASSUME?

L’obiettivo dell’educazione logica è quello di

stimolare lo sviluppo

•Ragionamenti

•Comprendere

•Interpretare

•Comunicare

•Formulare ipotesi e congetture

•Generalizzare

•Porre in relazione

•Rappresentare

Tiziana Turco

Tiziana Turco

Il potenziamento cognitivo

Deriva dal concetto di

SVILUPPO PROSSIMALE di Vygotskij

spazio tra il livello di sviluppo attuale

del bambino ed il suo livello di sviluppo potenziale

i processi cognitivi e

le strategie presenti nel patrimonio cognitivo

della persona non sempre vengono

utilizzati al meglio

evidenziare il potenziale =

scoprire la CAPACITA’ INTERNA, fornendo

mediazioni tra risorse interne ed esterne

(Egorova, 1995; Fabio, 2003; 1999)

Tiziana Turco

L’educazione logica permette di individuare eventuali difficoltà

Non è da considerarsi unità didattica da svolgersi in un momento specifico ma trasversale ad ogni disciplina

Nell’educazione logica il docente assume il ruolo di FACILITATORE per guidare l’alunno attraverso la comprensione della differenza esistente tra linguaggio comune e il linguaggio logico matematico

Tiziana Turco

CAPACITÀ/COMPETENZE TRASVERSALI

• Saper scegliere

• Sistemare

• Elaborare

• Le informazioni significative

• L’orientamento spazio/temporale

• Mettere in relazione

causale, implicativa, analogica

• Classificare e ordinare

• Combinare

• Costruire procedure e algoritmi

“Fare analogie è il nucleo dell’intelligenza” D. Hofstadter

Tiziana Turco

Le funzioni esecutive

Le abilità di pianificazione e di monitoraggio di un’azione, di flessibilità nell’utilizzo di strategie per la soluzione di un problema, di controllo degli esiti di un’azione svolta, vengono generalmente indicate come

« FUNZIONI ESECUTIVE»

termine questo che indica un sistema che presiede all’esecuzione di attività non automatiche

PENNINGTON OZONOV E NORMAN SHALLICE 1986

Tiziana Turco

DALLE SCIENZE COGNITIVE: IL FLUSSO DELL’INTELLIGERE

DA FUORI A DENTRO

DA DENTRO A DENTRO

DA DENTRO A FUORI

IMPARARE

APPRENDERE

SOCIALIZZARE

Tiziana Turco

MA ALLORA …

Perché così tanti bambini hanno difficoltà in matematica?

Metodi di insegnamento?

Meccanismi di apprendimento? Sviluppo dell’intelligenza numerica?

Tiziana Turco

L’apprendimento della matematica

Perché è cosi difficile?

• la complessità dei compiti

• la diversità delle richieste nei diversi ambiti

• Memoria breve termine,

• Memoria di lavoro

• Competenze visuo-spaziali,

• Abilità di rappresentazione

• Strategie di risoluzione

Per le sue caratteristiche

specifiche:

Per le abilità cognitive

implicate:

Tiziana Turco

LA RICERCA DICE BUTTERWORTH

Perché per alcuni alunni apprendere la matematica è cosi difficile?

• La presenza di altre difficoltà: difficoltà di apprendimento generali, problemi di condotta, di linguaggio, di attenzione ..

• Indipendenza: la ricerca ha dimostrato come i processi cognitivo coinvolti nell’apprendimento della matematica siano separati dai processi implicati in altri tipi di apprendimento

Landerl, Butterwort 2008

Tiziana Turco

AMBIVALENZA ATTRIBUITA A

• CARATTERISTICHE della disciplina

• ABILITÀ COGNITIVE:working memory, abilità visuo spaziali, pianificazione, comprensione..

• DIDATTICA: non sempre calibrata sull’apprendimento

• ATTEGGIAMENTO SOCIALE: rispetto al successo/insuccesso di docenti, genitori, compagni

Moè Lucangeli 2004

Tiziana Turco

CRITICITÀ CHE RIDUCONO L’APPRENDIMENTO

• Permanere di approcci eccessivamente formalizzati, decontestualizzati «tradizionalmente disciplinari» nell’insegnamento

• Limitata significatività per gli allievi della proposta didattica, scarso riferimento all’esperienza personale ed a pratiche sociali connesse con i campi del sapere

Philippe Perrenoud 2002 Tiziana Turco

I NODI PIÙ SIGNIFICATIVI

1. La terminologia e il simbolismo

2. La sequenzialità degli apprendimenti

3. I problemi e la loro traduzione dal linguaggio naturale a quello matematico

4. Le tecniche di calcolo

5. Una didattica per l’apprendimento

6. L’errore

Tiziana Turco

1. LA TERMINOLOGIA E IL SIMBOLISMO

LINGUAGGIO NATURALE

Acquisito spontaneamente, in maniera informale, per imitazione

LINGUAGGIO MATEMATICO

• Non intuitivo

• Richiede uno specifico insegnamento

Tiziana Turco

LA MATEMATICA è UN LINGUAGGIO

• RIGOROSO

• SINTETICO

• PREDDITIVO

• non dà luogo ad equivoci

• Espressione orale di una formula matematica

• Può essere manipolato e gestito per ottenere da una informazione di partenza nuove informazioni

Tiziana Turco

• A seconda di come esercito una funzione questa evolve

• Il linguaggio si esercita, il motorio si esercita

• Limitato intervento educativo all’inizio, arrivano a scuola e questa potenzia la funzione

Tiziana Turco

LA PRIMA MATEMATICA È IL LINGUAGGIO

La prima matematica è la lingua italiana con l’obiettivo di stimolare gli alunni ad esprimersi in modo corretto e ordinato

DAL LINGUAGGIO COMUNE AL

LINGUAGGIO MATEMATICO

Tiziana Turco

• Il linguaggio contiene e presenta alcuni nodi che vanno sciolti

• Il pensiero matematico altro non è se non

UN MODO SPECIALIZZATO DI USARE LA NOSTRA PREDISPOSIZIONE PER IL LINGUAGGIO

k. Devlin Il genio della matematica, Milano 2002

Tiziana Turco

DIFFICOLTÀ

• A volte queste operazioni implicano difficoltà rilevanti per molti alunni

• Il linguaggio matematico utilizza metodicamente dei simboli ed è retto da una sintassi molto rigida

Tiziana Turco

Fare geometria può significare inizialmente porsi in maniera razionale rispetto gli oggetti che vediamo e

manipoliamo

L’esperienza concreta

Inizialmente non richiede strumenti espressivi diversi dal linguaggio parlato

Tiziana Turco

Possiamo affermare quindi che insegnare matematica significhi anche

TROVARE LE PAROLE E I MODI PER DIRLO

Tiziana Turco

2. LA SEQUENZIALITÀ DEGLI APPRENDIMENTI

In matematica esiste una chiara sequenza gerarchica degli apprendimenti da

immagazzinare nella MLT

Tiziana Turco

In matematica la comprensione dei concetti più avanzati dipende dalla comprensione delle questioni basilari

È necessario considerare le differenze individuali nel ritmo di apprendimento e nei risultati

In classe ci sono alunni con DIVERSI livelli di conoscenze matematiche

Tiziana Turco

3. I problemi e la loro traduzione dal linguaggio naturale a quello matematico

Porsi e soprattutto risolvere problemi si può

considerare l’attività più caratteristica del genere umano

G. Poiya 1993

Tiziana Turco

Utilizzare la parola “problema” nel senso di George Polya:

“problema” è una “domanda nuova” che

richiede un “ragionamento nuovo” non ancora conosciuto da chi vuole

soddisfarla

Tiziana Turco

RISOLVERE …

Suppone uno slancio di curiosità, una mobilitazione affettiva dell’intelligenza

G. Glaeser

Tiziana Turco

Il metodo cooperativo e il problem solving

Il metodo cooperativo in coppie o in piccolo gruppo e il problem solving coinvolgono sia la dimensione disciplinare che la dimensione affettiva e sociale; inoltre favoriscono negli allievi l’uso consapevole delle proprie conoscenze e abilità, la costruzione delle competenze, la costruzione di un atteggiamento positivo nei confronti dell’errore e il superamento di atteggiamenti negativi verso la disciplina. Questi metodi sollecitano anche abilità trasversali, coinvolgendo molte più intelligenze negli allievi, rispetto a quanto può fare l’insegnamento tradizionale della matematica. Alunni di livello basso, che di solito durante il lavoro più consueto hanno difficoltà e rimangono esclusi, in queste occasioni intervengono costruttivamente e riescono a dare apporti utili al lavoro del gruppo. Questo tipo di esperienza riesce a trasformare i ruoli tradizionali: l’insegnante da mero trasmettitore diventa sempre di più mediatore e regista; l’allievo da mero ricettore passivo di conoscenze diventa sempre di più costruttore attivo e consapevole delle proprie conoscenze. Quaderni GRIMeD - Il Capitello

Tiziana Turco

PROBLEM SOLVING flusso dinamico tra processi cognitivi complessi

Comprensione del testo

Abilità di calcolo

Soluzione

Autovalutazione

rappresentazione

categorizzazione

pianificazione

Lucangeli, Tressoldi, Cendron (1998) Tiziana Turco

SCHEMA ESERCIZIO PER RISOLVERE PROBLEMI

Tiziana Turco

1. Comprensione delle informazioni presenti nel problema e delle loro relazioni

2. Rappresentazione delle informazioni mediante uno schema in grado di strutturarle ed integrarle

3. Categorizzazione del problema in base alla struttura profonda (operazioni necessarie per risolvere il problema stesso)

4. Pianificazione delle procedure

5. Monitoraggio e Valutazione

CO

MP

REN

SIO

NE

PR

OD

UZI

ON

E In quali fasi di risoluzione del problema si

possono incontrare difficoltà?

Tiziana Turco

COSTRUIRE SITUAZIONI PROBLEMA

TALI DA SOLLECITARE

LA RIORGANIZZAZIONE

DELLE RISORSE COGNITIVE POSSEDUTE

Tiziana Turco

UN PROBLEMA NON HA UN’UNICA SOLUZIONE

Nel processo di apprendimento è fondamentale stimolare gli alunni a risolvere il problema in vari modi

QUINDI …

Tiziana Turco

• Proporre problemi con diverse possibilità di soluzione

• Curare la presentazione per suscitare l’interesse

• Incoraggiare il ragionamento

• Stimolare la ricerca personale senza cercare soluzioni scontate

• Presentare problemi che si possono generalizzare

Tiziana Turco

COMPRENSIONE DI UN ARGOMENTO

PRESENTAZIONE DI FIGURE GEOMETRICHE

• Di solito le disegniamo sempre nella stessa posizione spaziale

Bisogna insegnare a guardare da più punti di vista

• È più comodo ma induce all’errore: il concetto base è che le proprietà delle figure NON DIPENDONO dall’orientamento spaziale

Tiziana Turco

IL DOCENTE PER CONTESTUALIZZARE LE CONOSCENZE, PUÒ USARE

• MEDIATORI DIDATTICI attivi (esperienze pratiche, osservazioni, attività manipolative..)

• MEDIATORI DIDATTICI iconici (filmati, disegni, schemi, tabelle…)

• MEDIATORI DIDATTICI analogici (simulazioni, role playing,..)

• MEDIATORI DIDATTICI simbolici («i mercati per la spesa..)

Tiziana Turco

SITUAZIONE PROBLEMA

• SCUOLA PRIMARIA classe V

• Agli alunni viene consegnato materiale vario ( depliant, brani di pubblicazioni…) inerenti

Tiziana Turco

PROBLEMI FINALIZZATI AD INTEGRARE APPRENDIMENTI CONSOLIDATI

• Hanno la funzione di strutturare un insieme di acquisizioni che l’alunno possiede già.

• Può avvalersi di tabelle, formule… ma deve scegliere le strategie più adatte

• Far progettare una gita con orari, costi …

Tiziana Turco

Non c’è sempre un unico modo giusto per affrontare un problema matematico ma è interessante scoprire i diversi percorsi che menti diverse hanno intrapreso per giungere alle soluzioni

A. Bellos

Tiziana Turco

• nella risoluzione di problemi l’importante è il procedimento

• conviene puntare a «insegnare a pensare» piuttosto che trasmettere contenuti che si dimenticano velocemente

PROCESSO RISULTATO

Tiziana Turco

Swanson: problemi ed esercizi

• Le conoscenze sono necessarie ma non sufficienti

• Esige una scoperta da fare

• La scoperta è frutto di creatività, intuizione, invenzione, ragionamento, strutturazione.

• L’attenzione è rivolta alle attività di soluzione.

PROCESSO

• Le conoscenze sono necessarie e sufficienti

• E’ l’applicazione di una scoperta

• E’ riproduzione di schemi noti

• Applicazione di tecniche acquisite memorizzazione di procedimenti

• L’attenzione è rivolta al risultato che è univocalmente determinato

PRODOTTO

Tiziana Turco

IL COSTRUTTO SIMMETRICO

PROBLEMI PER PENSARE

PENSARE PER PROBLEMI

Tiziana Turco

DALLA RICERCA

DIDATTICA CHE MANTIENE UNA

SFIDA COGNITIVA OTTIMALE

Tiziana Turco

4 Le tecniche di calcolo

Tiziana Turco

• Contare è fondamentale. Costituisce il primo collegamento tra la capacità innata del bambino di percepire le numerosità e le acquisizioni matematiche più avanzate della cultura nella quale è nato.

• Imparare la sequenza delle parole usate per contare è il primo modo con il quale i bambini connettono il loro concetto innato di numerosità con le prassi culturali della società in cui sono nati.

(B, Butterworth 1999) Tiziana Turco

Già nella scuola dell’infanzia i bambini possiedono una serie di abilità aritmetiche:

• Contano in modo transitivo

• Contano in modo intransitivo

• Riconoscono il codice numerico

• Leggono e scrivono il numero in relazione alla quantità

• Risolvono semplici problemi

quantitativi

Tiziana Turco

Modello neuropsicologico della elaborazione numerica e del calcolo

SISTEMA DI CALCOLO

elaborazione dei segni

delle operazioni

magazzino dei fatti

aritmetici

procedure di

calcolo

input output

sistema di comprensione

dei numeri

sistema di produzione

dei numeri

Tiziana Turco

Perché facciamo fatica con i numeri?

• Il neonato riconosce odore, voce …

riconosce però 1 mamma

• Meccanismi spaziali e di quantità si

sviluppano prima del linguaggio ( ortogenetica per difendersi nemici 1 o tanti piccoli)

• I meccanismi spaziali e di quantità si sviluppano molto prima che il linguaggio e l’intelligenza sociale solo che

non imparo la competenza linguistica se non me la insegni, non imparo nessuna

competenza se non la esercito nel tempo evolutivo giusto

Tiziana Turco

Tiziana Turco

Tiziana Turco

Tiziana Turco

• Nei primi anni le operazioni con i numeri naturali hanno un ruolo determinante

• L’abilità richiesta deve basarsi sulla comprensione:

Gli alunni devono essere in grado di giustificare le procedure di calcolo perché LE CAPISCONO

Tiziana Turco

Come procedi per eseguire le moltiplicazioni scritte?

“Metto in colonna giusto. Poi faccio il primo numero sopra per l’ultimo numero sotto no no ho sbagliato, il primo numero sopra delle unità per il primo numero sotto, secondo numero sopra per i numeri sotto e così li consumo tutti quelli sopra.

Quando li ho finiti faccio la stessa cosa con il secondo numero di sotto. E così via fino a che li ho finiti. Tiro il segno quello lì di risultato e faccio l’addizione.

Mi pare che non ti ho detto che devo stare

attento a incolonnare bene se no i numeri non

vengono giusti.”

Tiziana Turco

Procedura verbale della moltiplicazione: se viene esercitata la funzione sbagliata non ho risultato

Tiziana Turco

5. Una didattica per l’apprendimento

Tiziana Turco

Ergonomia didattica

Ottimizzazione del carico cognitivo rilevante

Tiziana Turco

Tiziana Turco

ADATTARE

• Gli stili di comunicazione del docente

• Le modalità di lezione

• Gli spazi di apprendimento

• I materiali in grado di attivare molteplici canali di elaborazione delle informazioni

• Potenziare le strategie logiche-visive (mappe…)

• Valorizzare i diversi stili cognitivi e di apprendimento

Tiziana Turco

Strategie metodologiche didattiche • Dividere gli obiettivi di un

compito (anche graficamente) in sotto obiettivi

• Offrire anticipatamente schemi grafici per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali

Multisensorialità

Aprire il maggior numero di canali recettivi possibili:

Vista (colori, forme lettere, isomorfismo)

Udito (suoni)

Cinestetici (effetti fisici e corporei)

Promuovere processi metacognitivi per sollecitare l’autocontrollo e

l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento

Tiziana Turco

BRAINSTORMING

Esplicitazione dei processi di soluzione: “Quali difficoltà avete avuto?” L’insegnante aiuta a ricostruire i processi risolutivi sia con domande dirette che tecniche di rispecchiamento, mantenendo un atteggiamento positivo nei confronti dell’errore.

Esplicitazione dell’apprendimento: “Che cosa abbiamo imparato con questo problema?”. Si cerca di generalizzare la strategia risolutiva. L’insegnante comunica che il problema ha avuto un effetto sull’apprendimento.

Tiziana Turco

BRAINSTORMING

Istituzionalizzazione dell’apprendimento: avviene ogni volta che la discussione converge su una strategia risolutiva accettabile da un punto di vista adulto. Se la discussione converge su una soluzione sbagliata matematicamente, l’insegnante propone controesempi, o tornerà sulla questione più avanti.

Tiziana Turco

LA DIDATTICA LABORATORIALE

• Pone al centro del processo l’alunno

• Valorizza le esperienze pregresse

• Costituisce uno strumento di personalizzazione

Tiziana Turco

RECUPERO

• Presentazione dei concetti in molteplici modalità, formati, materiali.. agganciati all’esperienza dei bambini

• Ripetizione per consolidare la conoscenza appresa puntando sulle procedure utilizzate con successiva formalizzazione (metacognizione)

Tiziana Turco

RECUPERO

• Utilizzare (permettere di usare e insegnare ad usare) nuovi codici che possano compensare la mancata automatizzazione

• Es: codice posizionale o uno funzionale sostituito con codice cromatico

Tiziana Turco

DA UNA DIDATTICA TRASMISSIVA DELL’ASCOLTO

• Spiegazione

• Ascolto

• Ripetizione

• Esercitazione

• Ripetizione

• Compiti a casa

Io insegno tu impari

centralità del docente

• Predisposizione di situazioni formative significative

• Uso di risorse interne e esterne

• Approcci multipli e pluriprospettici

Io guido voi imparate

centralità dell’alunno

AD UNA DIDATTICA ATTIVA DELL’AZIONE

Tiziana Turco

LE ABILITÀ METACOGNITIVE

Riguardano la gestione delle risorse cognitive:

• Consapevolezza delle proprie risorse

• Regolazione del comportamento in base a tali risorse, cioè

• Attivazione di processi di controllo

C. Gallio

Tiziana Turco

INTERVENTI METACOGNITIVI

Per la promozione:

- di una gestione efficace dell’apprendimento

attraverso la pianificazione, l’implementazione e il monitoraggio dei propri sforzi

- dello sviluppo di una conoscenza condizionale di quando, come e perché usare determinate strategie.

Tiziana Turco

Sviluppare le loro abilità metacognitive

E’ importante la collaborazione degli allievi nel descrivere i propri processi di pensiero, le proprie emozioni, sviluppare le loro abilità metacognitive, stabilire una buona comunicazione nell’ imparare a far domande di cui non conosciamo la risposta(“Come hai ragionato?”, “Cosa stai pensando?”,…)

Tiziana Turco

Un ragazzo disse …

“…solo quando

ne parlo con altri

sento

che ciò che ho imparato

diventa definitivamente mio”

Tiziana Turco

Quel ragazzo, infatti disse:

1. Che per sapere occorre

sapere di sapere

2. Che ogni sapere

va democraticamente condiviso

e – tramite quest’operazione –

“raffinato”

per “ri-negoziazione dei significati ”

(Bruner, La ricerca del significato)

Tiziana Turco

LA DIDATTICA METACOGNITIVA

CONOSCENZA SUL FUNZIONAMENTO

COGNITIVO

USO DI STRATEGIE AUTOREGOLAZIONE

COGNITIVA

VARIABILI PSICOLOGICHE: Locus of control

Autoefficacia Attribuzioni motivazioni

AUTOCONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO

FUNZIONAMENTO COGNITIVO

Tiziana Turco

Tiziana Turco

6. L’ERRORE NON È UN SINTOMO

Tiziana Turco

Tiziana Turco

DALLE SCIENZE COGNITIVE: L’ERRORE NON È UN SINTOMO

APPROSSIMAZIONE ALLA

CONOSCENZA

Imparare ad approssimarsi alla soluzione più adeguata

Evitare l’apprendimento e la stabilizzazione dell’errore

Tiziana Turco

COME SI ESCE DALL’ERRORE?

AIUTO

FACILITAZIONE

ESPOSIZIONE Scoprire le strategie che servono per capire l’errore

Tiziana Turco

CAMBIO DI PROSPETTIVA

• ALLEATI DEL BAMBINO A SVANTAGGIO DELL’ERRORE

• ALLEATI DELL’ERRORE A SVANTAGGIO DEL BAMBINO

Tiziana Turco

Tiziana Turco

TUTTI COMMETTONO ERRORI.

È PER QUESTO CHE C’è UNA GOMMA PER OGNI MATITA.

PROVERBIO GIAPPONESE

Tiziana Turco

Le prove oggettive

A. Quelli che hanno dato risposte corrette e che sanno motivare il perché di tali risposte.

B. Quelli che hanno dato risposte scorrette e dimostrano di non aver capito.

C. Quelli che hanno dato risposte corrette ma non hanno capito quello che hanno fatto.

D. Quelli che hanno dato risposte sbagliate ma dimostrano di aver capito.…

Più del 50% degli allievi appartiene ai gruppi

C o D Tiziana Turco

• Si correggono gli errori, si rispiegano gli argomenti, si mostra “come si deve fare”, si mette in guardia da errori tipici

• Il fallimento dell’intervento tradizionale di recupero è dovuto al fatto che (essendo basato sull’ERRORE):

1. deriva da un’osservazione che pretende di essere oggettiva, ignora la complessità del processo di ‘recupero’

2. è ‘locale’, cioè circoscritto: al contesto in cui l’errore o il fallimento sono stati osservati o addirittura agli argomenti (che l’insegnante ritiene) sufficienti per produrre una risposta corretta

Tiziana Turco

• Evitare di ripetere esercizi in cui si è

verificato l’errore

Automatizzazione dell’errore

autocorrezione

• Non evidenziare in rosso …

Attenzione e memorizzazione

Tiziana Turco

7. La motivazione, le emozioni …

Tiziana Turco

Uno stesso compito... …può richiamare obiettivi diversi:

per l’insegnante per l’alunno

Ad esempio: problema interno / esterno alla matematica‘…mi fa venire in mente problema di una storietta corta dove finita la storia bisogna risolverla e quando non riesco a concentrarmi sul problema mi immagino sempre: ecco perché l’hanno chiamata problema.

Tiziana Turco

Obiettivi differenti

• L’insegnante ha in mente un obiettivo interno alla matematica: trovare l’ipotenusa, le soluzioni di un’equazione …

• Alunno si pone un obiettivo esterno alla matematica: dare la risposta giusta, prendere un buon voto…

Tiziana Turco

PERCHÉ NON SI IMPARA?

• Si tenta di trasmettere la cultura con modalità che non sono risonanti con le potenzialità delle persone

• La risonanza è una condizione di «stare bene»

• Il fattore cruciale per capire è essere attenti alla prpriocezione interna di «agio» e «disagio» di fronte alla sollecitazione cognitiva

• Se siamo a «disagio» di fronte alla sollecitazione cognitiva ci succede quello che succede a chi è costretto a realizzare una performance senza che ne possa o sappia cogliere la logica, il senso, il significato

Paolo Guidoni

Università di Napoli 2000 Tiziana Turco

MOTIVAZIONE E IMPOTENZA APPRESA IN MATEMATICA

Tiziana Turco

Motivazione e impotenza appresa in matematica

Tiziana Turco

L’impotenza appresa

È caratterizzata da un senso di incapacità, appreso attraverso esperienze fallimentari, vissute come la conseguenza della propria

mancanza di abilità.

Tiziana Turco

Se gli insuccessi sono ricondotti ad una mancanza stabile di abilità c’è una maggiore probabilità di sviluppare la convinzione di non poter fare nulla per evitare il fallimento

Tiziana Turco

Tiziana Turco

SOLO IN MATEMATICA?

Solo in matematica?

In matematica sono molto più frequenti le esperienze di insuccesso

Lau e Nie,2008, Murayama e Elliot 2009

Tiziana Turco

Tiziana Turco

Se gli alunni sviluppano la consapevolezza di essere una parte attiva dell’apprendimento scattano meccanismi che abilitano o riabilitano

La motivazione La partecipazione

Nei processi di apprendimento

Tiziana Turco

Il vero apprendimento, stabile e duraturo, viene mediato dall’aspetto

EMOTIVO

TUTTI AMANO SENTIRSI COINVOLTI, PARTECIPI, AVERE UN RUOLO ALL’INTERNO DELLA CLASSE

Tiziana Turco

Uno dei motivi che ostacola, interferisce sull’apprendimento sta nelle interferenze delle emozioni e dell’affettività sul profilo cognitivo

La più nota e frequente è

La paura della matematica

R. Imperiale Chi ha paura della matematica? Io …o forse no Bologna 1998

Tiziana Turco

CIRCUITI DISFUNZIONALI

Tiziana Turco

Cosa modificare ?

EMOZIONI

MOTIVAZIONI

COMPORTAMENTI

PROCESSI

COGNITIVI

R

E

L

A

Z

I

O

N

E

Tiziana Turco

RECUPERARE = riacquistare una

capacità che si ritiene perduta,

distrutta o inesistente

EMPOWERMENT= POTENZIARE =

‘conferire o acquisire potenza’,

andare oltre le proprie

potenzialità (Pazzaglia, Moè, Friso

& Rizzato, 2002)

Tiziana Turco

COS’E’ L’EMPOWERMENT?

• Empowerment significa acquisizione di un senso

personale di “potere”, allo scopo di sentirsi responsabili

del proprio apprendimento.

Concretamente questo vuol dire:

1. Sapersi automotivare anche dopo l’insuccesso;

2. Sviluppare la conoscenza l’automonitoraggio e l’uso

autoregolato di strategie di comprensione e studio;

3. Possedere convinzioni e percezioni di sé adeguate che

sostengono l’intero processo di “risollevarsi” dopo il

fallimento.

(Pazzaglia et al. 2002) Tiziana Turco

GRAZIE PER L’ATTENZIONE BUON LAVORO!

Tiziana Turco