Che cosa è la giornata dell’impegno e della memoria?

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L’ istituto Einaudi partecipa alla XV giornata della memoria e dell’impegno nel ricordo delle vittime delle mafie che si terrà a Milano il 20 marzo 2010. Che cosa è la giornata dell’impegno e della memoria? - PowerPoint PPT Presentation

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L’ istituto Einaudi partecipa alla XV giornata della memoria e dell’impegno nel ricordo delle vittime delle mafie che si terrà a Milano il 20 marzo 2010

Che cosa è la giornata dell’impegno e della memoria?

- Impegno, inteso come il modo di affermare che vogliamo fare la nostra parte per essere cittadini con diritti e doveri, capaci di solidarietà, rispettosi della legalità;

- Memoria, per non dimenticare l’esempio di coloro che hanno pagato con la vita la loro onestà e correttezza civile.

Diceva Paolo Borsellino: “… purtroppo i giudici possono agire solo in parte nella lotta

alla mafia. Se la mafia è un’istituzione anti-stato, che attiva consensi perché ritenuta più efficiente dello Stato, è compito della scuola rovesciare

questo processo perverso, formando i giovani alla cultura dello Stato e delle Istituzioni”

Memoria, impegno, legalità, coscienza civile, partecipazione democratica

"Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" è nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia.

Libera è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale. Nel 2008 è stata inserita dall'Eurispes tra le eccellenze italiane.

La classe 3°O, sostenuta dai docenti

L. Ruggero e V. Violetti,partecipa alla

XV Giornata della Memoria e dell’Impegno ricordando tra le

vittime delle mafie l’imprenditore Libero Grassi.

Milano, 20 marzo 2010

LIBERO GRASSIChi era?

Un imprenditore il cui nome era già intriso del suo amore per la libertà. La sua azienda, a Palermo, produceva biancheria intima e dava lavoro a 100 operai, prevalentemente donne.

Nel momento in cui il commerciante cede alla

minaccia, entra con l’estortore in una

relazione di pericolosa subordinazione per sé e per la comunità in cui

vive.

L’USURA

- Fenomeno diffuso in modo omogeneo sul territorio nazionale, che consiste nel prestare denaro e farselo restituire praticando tassi d’interesse altissimi;

- La sua pericolosità si è aggravata con la crisi economica e con il restringimento dell’accesso al credito;

- Viene praticata sia dalla storica figura dell’usuraio di quartiere ( il cravattaro ), sia da insospettabili commercianti e professionisti (usura dei colletti bianchi ), sia da soggetti vicini a Cosa Nostra;

- Attraverso prestiti usurai si può arrivare al controllo o alla acquisizione di imprese;

Per questo LIBERO GRASSI amava dire:“Non ho mai pagato e non pagherò mai

il pizzo ai mafiosi.”

“…Non è questione di ribellarsi né di alzare la voce.

E’ solo questione di prendere coscienza del problema,fare finalmente rete e trasmettere

un messaggio forte alla società calabrese.

Io ho deciso di lottare contro chi mi impedisce di lavorare,dare lavoro, fare impresa e generare ricchezza e sviluppo.

Lavorare non è un reato, chiedere il pizzo sì,e per questo sono deciso a denunciare ogni fenomeno

di estorsione, racket, minacce e violenza.

Io ho deciso, non voglio più abbassare la testa…”

Libero Grassi

denuncia gli

estortori.

Viene preso di mira da “Cosa Nostra”.

Palermo, 29 agosto 1991

La morte di Libero Grassi ha portato all’emanazione di norme per emarginare e combattere sia il fenomeno del pizzo che quello dell’usura.

Infatti già l’anno successivo al suo omicidio viene approvata la legge antiracket (1992). Essa garantisce alla vittima che ha denunciato e che ha subito il danno, il ristorno del danno stesso sia per i beni mobili che immobili, sia per la perdita di guadagno.

Nel 1996 viene approvata la legge antiusura per offrire a chi collabora con le Istituzioni, un prestito di durata quinquennale a tasso zero per favorire il reinserimento nel mercato del lavoro.

Inoltre, con il fondo di prevenzione, si offrono significativi sostegni sia alle fondazioni che ai consorzi; fidi che costituiscono appositi fondi speciali per l’erogazione di prestiti ai “soggetti a rischio”.

La legge 44/1999 prevede che le associazioni e le organizzazioni di assistenza alle vittime del racket siano iscritte in un apposito elenco tenuto dalla Prefettura della Provincia in cui operano.

Decalogo Antiracket:- Non sottovalutare mai il primo segnale “strano”

- Non rimanere isolato

- Collabora con le forze dell’ordine

- Non chiudere subito la trattativa, prendi tempo

- Non pagare subito la prima somma richiesta

- Non fidarti mai dei falsi amici

- Non cedere alla paura

- Evita di esporti da solo

- Ricerca la solidarietà dell’intera comunità

-Ribellati al ricatto

“La collusione con le imprese mafiose distorce il compito dell’imprenditoria sana, perché essere collusi non consente di svolgere una parte attiva nella società […] piuttosto in tal modo si partecipa attivamente alla sua distruzione”

Libero Grassi

Chi porta avanti le ideedi Libero Grassi:

Sig.ra Pina GrassiSig.ra Maria Falcone

Don Luigi Ciotti

Sig. Umberto Santino

Confindustria: allarme usura

Confindustria ha assunto delle posizioni molto dure nei confronti del fenomeno a difesa di un imprenditore libero di svolgere il proprio lavoro in modo legale

Il Premio, che ha cadenza annuale, è finalizzato alla promozione dell’impegno sociale antimafia e della lotta al racket e agli altri fenomeni criminali, e viene assegnato con modalità ogni anno diverse, sentita la famiglia Grassi.