Post on 16-Feb-2019
Francesco
Non era solo un ambientalista
o un pacifista.
Era soprattutto
UN UOMO CONVERTITO(Benedetto XVI)
Se non si vuole tradire il suo messaggio
è importante ricordare
che fu la scelta radicale di Cristo
a fornirgli la chiave di comprensione
della fraternità a cui tutti gli uomini
sono chiamati,
e a cui anche le creature inanimate
– da ‘fratello sole’ a ‘sorella luna’ –
in qualche modo partecipano. (Benedetto XVI)
Così narra il suo primo biografo:
Gesù portava sempre nel cuore.
Gesù sulle labbra,
Gesù nelle orecchie,
Gesù negli occhi,
Gesù nelle mani,
Gesù in tutte le altre membra…
Anzi, trovandosi molte volte in viaggio
e meditando o cantando Gesù,
scordava di essere in viaggio
e si fermava a invitare tutte le creature alla lode di Gesù.(Tommaso da Celano)
Francesco
era un vero innamorato di Gesù
Lo incontrava nella Parola di Dio,
nei fratelli,
nella natura,
ma soprattutto nella sua presenza eucaristica. (Benedetto XVI)
L’amore di Francesco per Gesù
si dilata
non solo sulla Chiesa
ma su tutte le cose,
viste in Cristo e per Cristo.(Benedetto XVI)
Nasce di qui il Cantico delle Creature,
in cui l’occhio riposa nello splendore del Creato:
da fratello sole a sorella luna,
da sorella acqua a frate fuoco.
Il suo sguardo interiore
è diventato così puro e penetrante
da scorgere la bellezza del Creatore
nella bellezza delle creature. (Benedetto XVI)
Il Cantico di frate sole,
prima di essere un’altissima pagina di poesia
e un implicito invito al rispetto del creato,
è una preghiera,
una lode rivolta al Signore,
al Creatore di tutto (Benedetto XVI)
Secondo il poverello di Assisi,
il creato, opera della Provvidenza divina,
esprime bellezza e bontà,
e rende un prezioso servizio all’uomo:
parla del Creatore,
manifestandone l’eterno disegno
di armonia e di pace. (Giovanni Paolo II)
Per questo la natura va rispettata
e conservata,
affinché, stabilendo con essa una sana
e corretta relazione,
si sia condotti a contemplare
il mistero della grandezza e dell’amore di Dio.
Ogni essere - canta San Francesco –
“è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione”(Giovanni Paolo II)
Osservando le meraviglie della
natura,
l’uomo impara a rispettare le leggi
che ne reggono il dinamismo;
è portato a guardare con gratitudine
al piano di Dio sul mondo e l’umanità.
(Giovanni Paolo II)
Tutta l’esistenza diviene, allora,
un cantico di ammirazione e di ringraziamento
che si fa contemplazione e preghiera.
“Laudate et benedicite mi Signore
et rengratiate et servitelo
cum grande splendore.”(Giovanni Paolo II)