BO I suoi quadri Universo Schönberg · Universo Schönberg R itorna a galla, o meglio riemerge...

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Universo Schönberg

R itorna a galla, o meglio riemergeda un cassetto, un progetto impo-nente dedicato alla figura delcompositore che ha rivoluziona-

to la musica del Novecento e di cui ricorrequest’anno il sessantesimo anniversario dal-l a s c o m p a r s a . A r n o l d S c h ö n b e r g(1874-1951) per molti (troppi) è soltantoquello dell’atonalità, della dodecafonia, del-l’espressionismo, delle note dissonanti, del-le «cose difficili». In realtà la figura del com-positore è molto più complessa (e di conse-guenza, ovviamente, anche molto più sem-plice) di quanto non si possa pensare. L’ideadi questo omaggio pluridisciplinare (Schön-berg era infatti anche pittore, intellettuale,...) è di Roberto Tarenzi (dal 1984 al 2005,violista e membro fondatore del QuartettoBorciani; da una quindicina di annititolare di cattedra di Quartetto alConservatorio Verdi di Milano),

che ieri ha convocato una riunio-ne al Teatro Comunale, alla qua-

le hanno partecipato, oltre aNuria Schönberg Nono, fi-

glia del compositore,tutte le realtà culturalicittadine. «Non solomusicali», sottolineaTarenzi. C’erano infat-ti anche Mambo, Cine-teca, Università e Co-mune a fianco di Or-chestra Mozart, Bolo-gna Festival, Musica In-sieme, Angelica, e Comuna-le ovviamente.

Tarenzi, allora quali irisultati?

«Uno soprattutto. Peruna volta tutti gli operato-ri più importanti della cit-tà si sono trovati d’accor-do per fare un progetto apiù mani».

Facciamo un passo in-

dietro. Ci racconti come è nato questoprogetto.

«Qualche anno fa in occasione della lau-rea honoris causa a Nuria Schönberg allaCa’ Foscari di Venezia, suonai Il Trio, uncelebre brano apripista del compositore».

E poi?«E poi sono stato invitato al Centro

Schönberg, dove ho scoperto un altromondo che riguarda il compositore, lasua attività di grafico, di designer. Proget-tò un leggio da viaggio per suo cognato,Rudolf Kolisch. L’archivista del centro miha fatto scoprire la sua produzione liede-ristica giovanile».

E lei ha scritto un progetto dal respi-ro internazionale in grado di far dialo-gare tutti questi aspetti.

«Sì, e ho portato il progetto a Marco Tu-tino, che lo ha accolto con

qualche distinguo. Era il 2009».E non se ne fece nulla?«Ci fu una battuta d’arresto. Il Comunale

bloccò la programmazione, poi ci furono ilcaso Delbono, il commissariamento...».

La Cancellieri a suo tempo ci sembròmolto favorevole al progetto, al quale te-neva e tiene tuttora moltissimo ancheClaudio Abbado.

«La Cancellieri lo era, ma bisognavaaspettare il nuovo sindaco».

Che ora c’è.«Per ora siamo già contenti che si sia

instaurato un dialogo fra tutte le realtàcittadine, e soprattutto fra Comunale eUniversità, grazie anche a Ernani e Sani».

Un clima disteso dunque?«Un clima in cui nessuno porta via niente

a nessuno. Ognuno ha voglia di contribuirecon del suo. Anche la famiglia Schönberg haseguito passo dopo passo e sostenuto que-sta idea».

Considerando che sareste gli unici in Ita-lia a fare qualcosa, il progetto assume dav-vero una dimensione internazionale.

«Sì e mi preme sottolineare che ho trat-to ispirazione dal progetto Wien Moderninventato da Abbado tanto anni fa, in cuila musica dialogava con il teatro, con il ci-nema, con l’arte figurativa».

Domanda d’obbligo, i costi?«Stiamo immaginando con il Co-

munale una budgetizzazione».Di quanto?«Dipende da quanto si vuole elabo-

rare il progetto, che nella sua interez-za potrebbe coprire un anno di pro-grammazione, dal dicembre 2001 aldicembre 2012. Abbado mi ha dettoche parteciperebbe».

Qualche commento ora. Massi-mo Simonini di Angelica ci dice: «Èun’apertura importante del Comu-nale. In tempi di crisi avere l’oppor-tunità di fare una piccola rivoluzio-ne può fare bene a tutti». MarioMessinis di Bologna Festival: «Mi

pare un’idea forte e polidisciplinare. Dal re-spiro fortemente internazionale. Ognunometta del suo». Maddalena Da Lisca di Bolo-gna Festival: «Dedicheremo la rassegna IlNuovo e l’Antico proprio a Schönberg, cheaccosteremo a Rihm». Gian Luca Farinellidella Cineteca: «Un progetto che si presta adiverse letture. Potrebbe essere la provagenerale di progetti che Bologna potreb-be fare stabimente in futuro».

helmut.failoni@rcs.it© RIPRODUZIONE RISERVATA

Presentato un progetto multidisciplinare dedicato alla figura del grande compositoreLo ha ideato Roberto Tarenzi: «È la prima volta che vedo le realtà cittadine unite»

Comunale Alla riunione hanno partecipato anche Mambo, Cineteca, Università: «Insieme nel nome della cultura» I suoi quadri

di HELMUT FAILONI

Galleria

Mario MessinisMi sembra un’ideamolto forte, dalrespiro internazionale

❜❜Maddalena Da LiscaDedicheremola nostra rassegnaproprio a Schönberg

❜❜Massimo SimoniniPer me? Un’aperturamolto importantedel teatro Comunale

❜❜Gian Luca FarinelliPotrebbe essere la«prova generale» dialtri progetti futuri

Ho tratto ispirazionedal progetto «WienModern» inventatoda Claudio Abbadotanti anni fa, in cuila musica dialogavacon il teatro,con il cinema,con l’arte figurativa

A sinistrail compositoreArnold Schönberg(1874-1951);a destra il musicistacon la famigliae alcuni dei quadriche dipinse

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RobertoTarenzi

21Tempo LiberoCorriere di Bologna Giovedì 26 Maggio 2011

BO