Biografia Luigi XVI

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vita di Luigi XVI

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Luigi XVI

Nato a Versailles nella notte del 23 agosto 1754, quarto figlio di Luigi Ferdinando delfino di Francia e di Maria Giuseppina di Sassonia, gli fu imposto il nome di Louis-Auguste e il titolo di duca di Berry.

A sinistra Luigi XVI

Suo padre morì e così sua madre. A quel tempo, Luigi era solo 13enne. 

Benché fosse un buon studente con particolare interesse per la scienza, non era preparato a diventare re. Si interessava di caccia e il nonno lo accusava spesso per la sua mancanza di impegno politico.

Al quindicesimo compleanno Luigi sposò Maria Antonietta.

Il matrimonio avvenuto nel 1770 è stato un accordo politico tra i Borboni (che possedevano Francia, Spagna, Parma, Napoli e Sicilia) e gli Asburgo (dinastia dell'impero austriaco: Austria, Boemia, Ungheria, Toscana), in modo tale da prevenire i conflitti politi tra i 2 regni.

Il 11 giugno 1775 dopo che suo nonno morì, Louis accede al trono e divenne Luigi XVI. 

Aveva 20 anni ed era lontano dal pensare che la Francia in quel periodo era in una pessima situazione.

chiamato dal popolo Louis le Désiré, Luigi il

Desiderato, poiché la popolazione sperava che il

suo regno avrebbe visto migliorate le condizioni

di vita in cui la maggior parte dei cittadini viveva

e, per coloro che erano più colti, una qualche

partecipazione alla vita politica del regno

Poco dopo la sua ascesa al trono, il giovane re licenziò i vecchi ministri del nonno per nominarne altri.

Chiamò a dirigere il Consiglio della Corona l'anziano conte di Maurepas, agli Affari Esteri mise il conte Vergennes e alle Finanze Turgot.

Il 12 novembre 1774, su consiglio di Maurepas e fra il subbuglio dei cortigiani, il sovrano insediò nuovamente il Parlamento di Parigi, sciolto dal suo predecessore.

Maurepas

Turgot

Necker

La situazione francese era in Crisi: il debito statale era aumentato.

A causa delle spedizioni militari costose e alle spese della corte.

Per risollevare la situazione Luigi XVI in sintesi fece questo:

•una riforma del sistema fiscale che colpiva tutti i privilegi feudali, dal momento che prevedeva la soppressione del ventesimo sui beni fondiari e la sua sostituzione con la sovvenzione territoriale, una imposta proporzionale al reddito, senza possibilità di distinzioni né di esenzioni, una imposta sulla terra non personale, che avrebbe dovuto colpire tutte le proprietà fondiarie dell'aristocrazia e della burocrazia clericale;

•una riforma strutturale dell'economia, che prevedeva la distruzione delle fondamenta stesse della aristocrazia in quanto classe burocratica a cui era affidata l'amministrazione diretta del territorio mediante la soppressione di tutte le dogane interne allo Stato Francese con la conseguente unificazione del mercato nazionale a tutto vantaggio della piccola e media borghesia commerciale e delle nascenti borghesie burocratiche industriali;

•l'associazione dei sudditi, sia pure solo dei più facoltosi tra i non aristocratici, cioè i borghesi, alla gestione del potere politico con la istituzione di assemblee municipali elette su base censitaria.

la riforma del ministro Turgot sul libero commercio dei cereali,fu criticato sia dal Parlamento che dall'alta aristocrazia.

Provocò gravi agitazioni: in quasi tutta la Francia scoppiarono delle sommosse ("la guerra della farina“).

Luigi XVI convinto da Maurepas, destituì Turgot il 12 maggio 1776.

Suo successore fu Necker cercò di intervenire sulle uscite dello stato.

Rese pubblico nel 1781 per la prima volta il bilancio della monarchia, ciò destò scalpore e Necker fu costretto a dimettersi.

Ciò che nel bilancio desta meraviglia e il costo di mantenimento della corte!!

Nel maggio del 1789 non aveva altra scelta, doveva chiedere la riunione degli stati generale .

Questa assemblea, composta dai rappresentanti dei 3 stati (clero, nobiltà e il terzo stato) si incontrano e cercano di trovare una soluzione a un grave problema politico, militare ed economico.

Era la prima volta in più di 150 anni che il re ha dovuto chiamare tale riunione.

I rappresentanti degli stati arrivarono a Versailles per la riunione.

 Ma l'arrivo era amaro per il terzo stato che non possedeva il diritto di voto. 

Come un atto di rivolta contro il potere centrale di clero e nobiltà, il Terzo stato si riunì in un'altra parte del Castello. 

Il terzo stato si riunì in un Campo da tennis e fecero il 2Giuramento della palla corda” (20 giugno 1789), decidono di formare una nuova Assemblea Nazionale.

La notizia delle dimissioni forzate di Necker( 11 luglio 1789) giunsero fino al popolo che il 14 luglio del 1789 assaltarono la Bastiglia per prenderne le armi.

Quando il re arriva a Parigi dopo la presa della Bastiglia,non aveva altra scelta che accettare la sua sconfitta.

Firmò un sacco di riforme politiche ed economiche che automaticamente ridussero i suoi poteri.

I Rivoltosi francesi lo costrinsero ad uscire da Versailles e di prendere residenza, sotto la loro vigilanza alle Tuileries, nel cuore di Parigi. In basso le Tuileries

Non volendo rimanere prigioniero del suo stesso popolo di Parigi, Luigi XVI cercò di fuggire in Austria.

Il 21 Giugno 1791 Luigi XVI, Maria Antonietta e i loro bambini vestiti da panettieri tentarono la fuga.

Ma le voci del Re fuga si diffuse nelle regioni e dei fuggiaschi reali si ritrovarono subito e furono catturati pochi chilometri dal confine tedesco, a Varennes.

Luigi XVI è stato ufficialmente arrestato e mandato in prigione tre giorni dopo che la Francia divenne una repubblica(1791).

Ha avuto un processo di fronte alla convenzione che ha deciso di mandarlo alla ghigliottina nel gennaio 1793.

Era accusato di alto tradimento e di crimini contro lo Stato.

Il 21 gennaio, 1793 Luigi XVI fu giustiziato davanti al popolo di Francia