Domenico Modugno Biografia

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Biografi del cantante famosissimo e virtuosissimo pugliese nato a Polignano a Mare in provincia di Bari e celebrato e amato da tutti gli italiani

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In una stazione radio del Michigan o dell'Indiana, chi si ricorda, arriv un signore con il disco mio e lo mand in onda: il giorno dopo si ebbero duemila telefonate di gente che voleva risentirlo. Lo rimand in onda: il giorno appresso altre duemila telefonate. L'exploit di Volare nacque cos.

(Domenico Modugno intervistato da Vincenzo Mollica, dal libro Domenico Modugno, 1981)

Domenico Modugno (Polignano a Mare, 9 gennaio 1928 Lampedusa, 6 agosto 1994) stato un cantautore, chitarrista, attore, regista e uomo politico italiano. Considerato uno dei padri della canzone italiana e uno tra i pi prolifici artisti in generale, avendo scritto e inciso circa 230 canzoni, interpretato 38 film per il cinema e 7 per la televisione, nonch recitato in 13 spettacoli teatrali, condotto alcuni programmi televisivi, e vinto quattro Festival di Sanremo: universalmente nota la prima di tali quattro vittorie, quella del 1958 (primo cantautore in gara nella storia della manifestazione[1]) con Nel blu dipinto di blu, ma ribattezzata quasi subito dal pubblico Volare, destinata a diventare una delle canzoni italiane pi conosciute, se non la pi conosciuta[2] al mondo, tanto da vendere 800000 copie in Italia e oltre 22 milioni nel mondo[3]. Nei suoi ultimi anni fu anche deputato e dirigente del Partito Radicale. tra gli artisti italiani che hanno venduto il maggior numero di dischi con oltre 60 milioni di copie.

Indice

1 Biografia

1.1 Infanzia e giovinezza 1.2 Gli inizi come attore 1.3 Prime esperienze da cantante 1.4 I primi successi 1.5 Nel blu dipinto di blu 1.6 Nuovamente a Sanremo 1.7 Festival e manifestazioni 1.8 Protagonista molteplice: il teatro, il cinema, la televisione 1.9 Modugno e la poesia 1.10 La crisi discografica ed il ritorno al successo 1.11 La fine della carriera artistica e la politica 1.12 Il ritorno e la scomparsa 1.13 Modugno negli anni 2000: la riscoperta 2 Musica

2.1 Canzoni 2.2 Festival di Sanremo 2.3 Festival di Napoli 2.4 Eurovision Song Contest 2.5 Un disco per l'estate 2.6 Duetti e Terzetti 2.7 Premi 3 Discografia

3.1 78 giri 3.2 33 giri 3.3 45 giri 3.4 CD 3.5 EP 3.6 16 giri 4 Discografia estera

4.1 Stati Uniti 4.2 Gran Bretagna 4.3 Francia 4.4 Belgio 4.5 Spagna 4.6 Germania 4.7 Argentina 4.8 Brasile 4.9 Uruguay 4.10 Giappone 4.11 Romania 4.12 Russia 4.13 Finlandia 4.14 Messico 4.15 Cile 4.16 Venezuela 4.17 Per 4.18 Turchia 4.19 Portogallo 5 Canzoni di Domenico Modugno interpretate da altri artisti 6 Cinema

6.1 Attore cinematografico 6.2 Regista cinematografico 7 Televisione

7.1 Prosa televisiva RAI 8 Teatro

8.1 Attore teatrale 9 Programmi radiofonici RAI 10 Note 11 Bibliografia 12 Voci correlate 13 Altri progetti 14 Collegamenti esterniBiografiaInfanzia e giovinezzaDomenico Modugno nasce il 9 gennaio 1928 a Polignano a Mare (dove ora gli stato dedicato un lungomare con annessa statua, in memoria), in provincia di Bari, a piazza Minerva 5 (oggi piazza Caduti di via Fani), da Vito Cosimo Modugno, comandante del Corpo delle Guardie Municipali, e Pasqua Lorusso, del vicino paese di Conversano; ha due fratelli maggiori, Vito Antonio detto Tonino e Giovanni detto Giannino, e una sorella maggiore, Teresa, e sin da piccolo in famiglia viene chiamato Mim.

Nel 1935 il padre viene trasferito per lavoro a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi (dove saranno poi sepolti i genitori di Modugno): Mimmo a 7 anni inizia ad andare a scuola e si ambienta nella sua nuova residenza, impara il dialetto vernacolo sanpietrano (facente parte dell'area del dialetto salentino), che pu ricordare il siciliano; in questo dialetto scriver le sue prime canzoni.

Durante l'adolescenza impara a suonare la chitarra, grazie agli insegnamenti del padre Vito Cosimo, e la fisarmonica, mentre nel 1945 compone le sue due prime canzoni, che tuttavia non incider mai: E la luna fra le nubi che sorride al mio dolore e Il treno che fischia. Scrive anche alcune poesie, che fa stampare dal padre del suo amico Guglielmo Centonze, che tipografo. Successivamente le sue canzoni saranno scritte tutte nel dialetto del suo paese, San Pietro.

Nel frattempo frequenta l'Istituto di Ragioneria a Lecce. Nel 1947 si trasferisce, all'insaputa del padre, a Torino per cercare fortuna, e lavora prima come cameriere e poi come apprendista gommista alloggiando in una baracca in affitto. Il freddo che patir nel capoluogo piemontese, all'epoca capitale del cinema italiano, gli rimarr nell'anima.

Nel 1949, dopo il servizio militare effettuato a Bologna ritorna a San Pietro Vernotico e si lascia crescere i baffi. In questo periodo inizia a esibirsi come suonatore di fisarmonica nei festini di paese, improvvisando serenate alle giovani ragazze con il suo gruppo storico di amici conquistandosi la fama di fimminaru (sciupafemmine) per via del suo aspetto fisico e delle sue doti artistiche straordinarie.

Gli inizi come attore

Domenico Modugno nel film Il mantello rosso 1955Nonostante a San Pietro Vernotico la sua attivit teatrale sotto la guida del Maestro Rolomir Piccinno sia instancabile, la vita di paese comincia ad andargli stretta, e decide perci di ritornare prima a Torino e poi di spostarsi a Roma, dove i primi tempi alloggia presso il convento dei frati camaldolesi al Celio; vince un concorso per attori dilettanti che gli consente di iscriversi al Centro Sperimentale di Cinematografia,[4] alla scuola per attori, riuscendo anche a vincere una borsa di studio da cinquantamila lire al mese. Qui conosce una giovane aspirante attrice siciliana, Franca Gandolfi, figlia di un colonnello benestante, che diventer poi sua moglie il 26 giugno 1955. La sera inizia ad esibirsi al Circolo Artistico di via Margutta, con un repertorio di canzoni in dialetto salentino di sua composizione (come Musciu niuru, gatto nero, e Sciccareddu 'mbriacu, asinello ubriaco) e di brani popolari.

La sua prima comparsa cinematografica la effettua nel 1949 nel film I pompieri di Viggi; nel 1951 appare in Filumena Marturano.Nel 1952 attore giovane in teatro ne Il borghese gentiluomo di Molire (Compagnia Tatiana Pavlova) e prende parte ai film Cameriera bella presenza offresi... di Giorgio Pstina 1951, Anni facili di Luigi Zampa (1953) e all'episodio La giara con Turi Pandolfini e Franca Gandolfi, ancora con Giorgio Pstina in Questa la vita (1954). Ottenuto l'attestato del Centro Sperimentale di Cinematografia nel 1953, continua a fare la comparsa in alcuni film: il suo sogno recitare, anche se continua ad esibirsi come musicista. Nel frattempo anche rumorista alla radio.

Nel film Carica eroica di Francesco De Robertis, dovendo interpretare il ruolo di un soldato siciliano che deve far dormire un bambino, Modugno canta una canzone popolare di San Pietro Vernotico, Ninna nanna meglio conosciuta come Ule ci tene ule. Proprio questo brano, rielaborato insieme a Franco Nebbia, gli apre le porte della radio, poich viene chiamato alla trasmissione Trampolino per presentarla; l'esibizione apprezzata dal direttore del secondo canale, Fulvio Palmieri, che gli propone di ideare e condurre una trasmissione musicale in quattro puntate.

Prime esperienze da cantanteModugno coinvolge la Gandolfi e cos, all'inizio del 1953, conduce Amuri...amuri..., trasmesso dal secondo canale radiofonico alle 22, in cui interpreta una canzone in ogni puntata, proponendo brani che incider in seguito, come La cicoria o La barchetta dell'amore.

Nasce in quei giorni la leggenda del Modugno siciliano: infatti molti scambiano il dialetto salentino di questa e di altre canzoni come lingua siciliana, e il cantautore, almeno in quel periodo, non smentisce, attirandosi l'astio dei compaesani di San Pietro per aver sentito lo stesso Modugno dichiarare di essere siciliano (lui affermer poi di averlo fatto perch costretto dai dirigenti Rai e dai discografici).

Nel maggio 1953 Frank Sinatra ospite di una puntata di Radioscrigno, programma radiofonico condotto da Guido Notari, durante il quale Modugno esegue Ninna nanna, canzone che viene molto apprezzata da Sinatra, che gli chiede una registrazione della canzone stessa.Sinatra non incider mai quella canzone, ma a Modugno ci servir per raccogliere l'interesse dei dirigenti radiofonici della TV di Stato. L'ultima apparizione cinematografica prima del successo nel mondo della musica datata 1955 ne Il Mantello Rosso di Giuseppe Maria Scotese. Continuer tuttavia a recitare anche successivamente.

Alla fine del 1953 Modugno ottiene un contratto discografico con l'RCA Italiana, per la quale inizia a pubblicare i primi dischi a 78 e a 45 giri, con canzoni composte in dialetto salentino e siciliano.

Per questi primi brani si ispira al folklore di queste due regioni, evidenziando un particolare amore per gli animali: minatori, personaggi pittoreschi di San Pietro come nella canzone Lu Frasulinu, pescatori, storie d'amore di pesci spada innamorati, fedeli fino alla morte nel massacro della tonnara, di cavalli diventati ciechi e spinti a morire nel gran sole rovente dopo il buio delle miniere.

Il primo disco pubblicato nel 1954 un 78 giri: La cicoria/Ninna nanna (la prima cantata con la Gandolfi); entrambi i brani erano stati presentati nella trasmissione condotta da Walter Chiari Controcorrente.

I genitori si separano in quello stesso anno, poich il padre da tempo di fatto legato ad un'altra persona. La madre abbandona la Puglia e si trasferisce a Roma con Vito Antonio, fratello di Domenico, il quale inizia a lavorare per lui in veste di manager; l'altro fratello Giannino resta a San Pietro Vernotico e avvia il primo autosalone del paese (morir poi nel 2000); a San Pietro risiedono ancora i nipoti del cantautore e il fratello maggiore Tonino, mentre il padre morir suicida nel 1960, sparandosi quando gli verr diagnosticato un male incurabile.

Modugno esegue "Vecchio frac" e, mentre canta e fischia, percuote la cassa della chitarra

In questo periodo Domenico Modugno pubblica altri dischi per la RCA con brani che verranno riscoperti in seguito, come La donna riccia, La sveglietta, Lu pisci spada e Vecchio frac, una delle due canzoni in italiano di questo periodo e forse la sua canzone pi riuscita (anche se quando venne incisa nel 1955 pass praticamente inosservata). Vecchio frac gli procura il primo problema con la censura: il verso finale Ad un attimo d'amore che mai pi ritorner gli viene fatto cambiare in Ad un abito da sposa primo ed ultimo suo amor in quanto all'epoca espressioni che alludessero a contatti fisici erano considerate immorali.

Come lo stesso Modugno ha raccontato pi volte, questa canzone ispirata alla vicenda del principe Raimondo Lanza di Trabia (marito dell'attrice Olga Villi), che si era suicidato nel novembre del 1954, all'et di 39 anni, gettandosi dalla finestra del suo palazzo in via Sistina a Roma[5].

Racconta peraltro un amico fraterno di Modugno, il poeta e scrittore Giovanni Bruno, che la canzone ebbe anche una seconda fonte di ispirazione in un racconto di spettri che la madre fece al cantante quando era bambino: la leggenda di un fantasma che usciva di notte dagli spalti del Castello di Conversano (BA) e vagava per la citt[6].

In quel periodo vengono pubblicati i primi LP: l'album di debutto I successi di Domenico Modugno I uscito nel 1955, che include alcuni brani gi editi come 78 giri, seguito da I successi di Domenico Modugno II.

Spesso le canzoni di questo periodo si rifanno alla tradizione popolare e dei cantastorie, che furono del resto la sua prima esperienza musicale, come egli stesso ha dichiarato: Una notte, quando avevo tre anni, a Polignano a mare, fui svegliato da un suono bellissimo, che solo in seguito decifrai come il canto di un carrettiere: fu la mia prima esperienza musicale, quella per me fu la "musica" per molto tempo. Per questo ho iniziato a cantare con quelle canzoni: il cantastorie stava dentro di me, non era una scelta precisa[7].

Alcune di queste prime canzoni sono depositate alla Siae avendo altri autori come cofirmatari della musica (ad esempio Romagnoli per La donna riccia), ed il motivo lo ha spiegato lo stesso Modugno in seguito: Per le mie primissime composizioni dovevo ricorrere alla firma di persone gi iscritte alla Siae come trascrittori, non potevo farlo io per via dei requisiti della legge vigente: io non sapevo scrivere la musica e suonavo vari strumenti ad orecchio. Ero insomma un "melodista", come venivano definiti coloro che si trovavano nelle mie condizioni. Per depositare "La donna riccia" alla Siae, quindi, dovetti appoggiarmi a Romagnoli, che pur non avendo scritto nemmeno una nota incominci in questa maniera ad intascare i diritti d'autore. Molto presto riuscii a modificare la situazione: si riun appositamente per me una commissione che, dopo aver esaminato il caso, decise che il signor Modugno poteva tranquillamente depositare le sue opere pur non sapendo scrivere la musica.[8] Tuttavia uno dei suoi primi coautori, Franco Nebbia, gioc un ruolo importante proprio nel favorire gli inizi della carriera di Modugno. (Vedi discussione).

I primi successiNel 1956, con il cambio di casa discografica ed il passaggio alla Fonit Cetra, riesce a debuttare come autore al Festival di Sanremo, la sua Musetto, gi incisa in precedenza dall'autore, viene infatti presentata alla manifestazione da Gianni Marzocchi e si classifica all'ottavo posto. Dello stesso anno Io, mammeta e tu, che contribuisce a far circolare il nome del cantautore. Sempre in quello stesso anno decide di fare alcune tourne in Francia traducendo alcune sue canzoni come Vecchio Frac o Io, mammeta e tu in francese, anche se i francesi non le apprezzarono molto.

Nello stesso tempo escono altri 33 giri come Domenico Modugno e la sua chitarra - Un poeta un pittore un musicista e Domenico Modugno e la sua chitarra n 2 - Un poeta un pittore un musicista che raccolgono anche reincisioni di vecchie canzoni. Sempre in quel periodo comincia a scrivere canzoni in napoletano con testi scritti da un amico conosciuto al Centro Sperimentale di Cinematografia: Riccardo Pazzaglia.

Nel 1957 partecipa al Festival di Napoli in coppia con Aurelio Fierro, con Lazzarella, scritta insieme a Pazzaglia, che riscuote un buon successo come del resto la canzone inserita sul retro del disco, Strada 'nfosa, che gli viene ispirata da un venditore ambulante parigino in una giornata di pioggia; mentre il brano sul lato A spensierato ed allegro, quest'ultima canzone (che racconta la fine di un amore) ha una melodia triste ed accorata.

Alla fine dell'anno Modugno ha un altro problema con la censura: infatti alcuni versi del testo della sua Resta cu' mme vengono giudicati non adeguati, ed il cantautore deve cos cambiare Nu' me 'mporta d passato, nu' me 'mporta 'e chi t'ha avuto in Nu' me 'mporta si 'o passato, sulo lagreme m'ha dato ma, a parte questa disavventura, l'anno stato positivo, ed ha preparato il terreno per l'esplosione del 1958.

Nel blu dipinto di bluDiviene uno dei protagonisti della musica leggera italiana ed internazionale quando, con Nel blu dipinto di blu, trionfa al Festival di Sanremo 1958 insieme a Johnny Dorelli.

Il testo di questa canzone fu scritto insieme a Franco Migliacci, con il quale cooper in molti momenti della carriera, giungendo ad altri risultati di successo come Addio... addio.... Il brano tradotto successivamente in ben 13 lingue ha successo in molti stati del mondo portando il proprio messaggio a "spasso" per quest'ultimo.

I racconti sulla nascita del testo da parte degli autori sono contrastanti e variano a seconda della ricostruzione del momento: Gianni Borgna li ha raccolti[9], e cos si scopre che i primi tempi Modugno sosteneva che l'idea del ritornello Volare, oh oh gli era venuta una mattina osservando il cielo azzurro dalla finestra della sua casa di piazza Consalvo a Roma, mentre Migliacci invece affermava che l'idea era venuta a lui, osservando il quadro Le coq rouge di Marc Chagall, e che solo in seguito ne aveva parlato al cantautore pugliese.In seguito, poi, Modugno afferm che, trovandosi a passeggiare nei pressi di Ponte Milvio, uno dei due avrebbe pronunciato il verso Di blu m'ero dipinto e da l si sarebbe poi sviluppato il resto del testo.

Ultimamente, per, Migliacci ha cambiato versione, sostenendo che la canzone sia nata dopo un incubo notturno. La storia era questa: "Migliacci una giornata sarebbe dovuto andare al mare con Modugno, ma quest'ultimo non veniva a prenderlo; allora Migliacci disse addio alla giornata del mare, si richiude in casa, un po' per il caldo si addormenta, sognando lui che vola nel cielo e si dipinge di blu"[10]. evidente che quasi impossibile capire quale sia la verit sulla nascita del testo, ma sulla musica, scritta dal solo Modugno, tutti sono d'accordo nel riconoscerne la carica innovativa e di novit, almeno col senno di poi, visto che, subito dopo l'esibizione sanremese alcuni musicisti non esitarono a criticarne la melodia (Gorni Kramer, ad esempio, afferm: Ma che pazzia questa canzone? Non ha stile, non esiste!)[11].

Modugno mentre apre le braccia durante il ritornello di "Nel blu dipinto di blu" al Festival di Sanremo del 1958

In generale, per i pareri dei critici musicali sono unanimi: Quella di Modugno senza dubbio la canzone pi nuova, pi originale e pi estrosa di questo Festival: estrosa nella musica, dove la caratteristica vera e propria data dalla frase iniziale del refrain, ed estrosa nel soggetto[12]; La vittoria di Modugno pu significare finalmente una rottura di quel clima di artificio nel quale naviga, grazie agli interessi delle case discografiche ed editrici, ed alla scarsa preparazione di buona parte di autori e cantanti, la canzone italiana: Modugno ha dimostrato che una bella canzone, cantata bene, pu essere apprezzata dal pubblico, ed ha dimostrato che due cantanti seri e preparati come lui e il giovane Johnny Dorelli hanno la possibilit di imporsi sui "divi" costruiti e artificiosi, dai milioni in banca e dalle lacrime nel fazzoletto[13].

La fortuna della canzone dovuta, comunque, anche ad altri aspetti, non solo al testo o alla melodia: in particolare da citare l'arrangiamento, opera di Alberto Semprini, e l'interpretazione di Modugno che, durante l'esibizione a Sanremo, accompagna con la mimica la sua voce per arrivare, nel celebre ritornello, ad una liberatoria apertura delle braccia.

Dopo Sanremo, la canzone arriv terza all'Eurovision Song Contest e vinse nel 1958 tre Premi Grammy (fu per molti anni l'unico a vincere un tal premio per una canzone italiana), uno come disco dell'anno, uno come canzone dell'anno e uno come miglior interprete del 1958[14].Anche il Cash Box Billboard gli confer l'Oscar per la migliore canzone dell'anno e ricevette in dono dalle industrie musicali tre dischi d'oro, uno per il migliore cantante, uno per la migliore canzone e uno per il disco pi venduto.

Ecco come il cantante racconta la nascita del suo successo negli Stati Uniti:

In una stazione radio del Michigan o dell'Indiana, chi si ricorda, arriv un signore con il disco mio e lo mand in onda: il giorno dopo si ebbero duemila telefonate di gente che voleva risentirlo. Lo rimand in onda: il giorno appresso altre duemila telefonate. L'exploit di Volare nacque cos.[15]

Si esibisce all'Ed Sullivan Show, il programma televisivo pi popolare degli Stati Uniti, e poi comincia un lungo tour che tocca, tra le tante citt, Boston, Buffalo, Los Angeles e New York dove, il 18 settembre, suona alla Carnegie Hall: proprio durante la tourne che la moglie d alla luce con qualche settimana di anticipo il suo primogenito, ma Modugno non pu ritornare in Italia a causa delle forti penali previste nel contratto (ben 100.000 dollari di danni).

in questo periodo che gli americani lo soprannominano Mr. Volare, ed anche la sua canzone diventa nota con questo titolo, il 45 giri rimane primo nell'hit parade americana per ben tredici settimane consecutive, record tuttora ineguagliato per un disco italiano[16].

L'eco di questi successi arriva anche in Italia: L'espresso nell'agosto del 1958 pu cos scrivere nei titoli in copertina: Modugno ha conquistato l'America; ed a fine anno i dati di vendita sono esaltanti, battendo ogni record per un disco italiano fino a quel momento: ben 800.000 copie in Italia e oltre 22 milioni nel mondo[17].

Secondo i dati riportati dalla SIAE[18], Nel blu dipinto di blu stata la canzone italiana pi eseguita al mondo dal 1958 ad oggi.

Modugno ha attraversato l'atlantico circa 60 volte, tutti gli stati del nord e sud America lo hanno sentito dalla viva voce, a Caracas durante uno spettacolo si tenne la massima presenza di 121.000 persone.

Nel 2008, a cinquant'anni dalla presentazione di Volare, gli stato dedicato un francobollo celebrativo presentato dal Comune di Sanremo e dal Comune di Polignano a mare. Il Comune di Polignano a mare ha prodotto le "Celebrazioni Ufficiali per i 50 anni di Volare": numerosi artisti hanno reso omaggio a Mr. Volare, tra questi L'Orchestra di Piazza Vittorio, Bungaro, Rocco Zifarelli, Cristiana Pegoraro, Magoni e Spinetti, Vince Abbracciante, Opa Cupa, Elio e le Storie Tese, Bruno De Filippi, Peppe Voltarelli, Maria Cristina Zoppa e Dario Salvatori, Tatti Sanguineti, Rudi Assuntino. Ha aperto i festeggiamenti Gilberto Gil, ministro della Cultura del Brasile, cantando un'inedita versione di Volare. La grande manifestazione si svolta per tutto il 2008 con la direzione artistica del regista Gianni Torres ed in partnership con Rai RadioScrigno, Rai Teche, Cineteca Nazionale, Centro Sperimentale di Cinematografia, mentre gli eventi sono stati presentati dall'attrice e presentatrice pugliese Antonella Carone e dl presentatore Rai Massimo Proietto. Tra le iniziative delle Celebrazioni da menzionare l'apertura del Festival Cinematografico di Venezia dedicato a Mr. Volare con la proiezione del film diretto e prodotto da D. Modugno intitolato "Tutto musica". L' apertura del festival avvenuta alla presenza del Direttore Muller, della signora Gandolfi, di Franco Migliacci, di Gianni Torres, di Antonella Carone, di Rudi Assuntino, del sindaco di Polignano a Mare Angelo Bovino. In seguito stata realizzata a Polignano a mare, sul Lungomare D.Modugno, una statua in bronzo di 3 metri, realizzata dallo scultore argentino Hermann Mejer, con Mr. Volare nel celebre gesto delle braccia aperte che lo ha reso famoso nel mondo.

Nuovamente a SanremoMille violini suonati dal vento,/tutti i colori dell'arcobaleno/vanno a fermare una pioggia d'argento,/ma piove, piove/sul nostro amor!

(Piove, 1959)

...biascichi un malinconico Modugno,/di quei violini suonati dal vento....

(L'ultimo bacio, di Carmen Consoli, 2000)

Il 1958 per il cantautore un anno frenetico: passa dal piccolo successo italiano alla grande popolarit internazionale, con tourne negli Stati Uniti ed in America Latina, incisioni discografiche estere, apparizioni in vari programmi televisivi.

Tornato in Italia, cerca di coinvolgere Migliacci nella scrittura di una nuova canzone: mentre era in attesa che il suo treno partisse, alla stazione di Pittsburgh, in Pennsylvania, in un giorno di pioggia, osservando l'addio di due fidanzati sotto la pioggia, si era annotato questi versi: Ciao ciao bambina, un bacio ancora/e poi per sempre ti perder;/vorrei trovare parole nuove/ma piove, piove sul nostro amor[19].

Poich il paroliere non interessato, Modugno coinvolge Dino Verde, con cui ha gi collaborato nella scrittura di Resta cu' mme, e compone una musica che per certi versi ripete lo schema di Nel blu dipinto di blu: un'introduzione lenta (accompagnata dall'organo hammond, suonato da Mario Migliardi), che poi si apre con un ritornello arioso.E vi un'altra cosa che accomuna i due brani: il primo conosciuto nel mondo con la parola del ritornello, Volare, e non con il suo titolo, e lo stesso accade con il secondo, Piove, molto pi conosciuto come Ciao ciao bambina.

Ed anche questa canzone ripete il trionfo della precedente, vincendo il Festival di Sanremo 1959 e diventando una delle canzoni pi note del cantautore (incisa anche da Caterina Valente, Xavier Cugat, Franck Pourcel, Fred Buscaglione e molti altri), anche se le vendite complessive non raggiungono quelle di Nel blu dipinto di blu: 500.000 copie in Italia e quasi 15 milioni nel mondo[20]

HYPERLINK "http://it.wikipedia.org/wiki/Domenico_Modugno" \l "cite_note-21" [21].

Molti anni dopo verr anche citata da Carmen Consoli nella sua L'ultimo bacio, segno della sua intramontabilit.

Festival e manifestazioni

Modugno al festival di Sanremo 1959. L'esibizione fu ripresa per il film musicarello di quell'anno Destinazione Sanremo, firmato dallo specialista Domenico PaolellaModugno ha partecipato a 11 Festival di Sanremo vincendo quattro volte (record che detiene assieme a Claudio Villa): come gi ricordato, nel 1958 con Nel blu dipinto di blu, nel 1959 con Piove sempre in coppia con Johnny Dorelli, nel 1962 in coppia con Claudio Villa con Addio... addio... e nel 1966 con Dio, come ti amo assieme a Gigliola Cinquetti.

Nel 1960 si classificato secondo assieme a Teddy Reno con Libero (che fu comunque un buon successo di vendita). Al 1968 risale l'episodio dell'eliminazione di Meraviglioso da parte della giuria selezionatrice:

Meraviglioso non fu capita immediatamente, e Renzo Arbore lo ha riconosciuto di recente in una trasmissione televisiva confessando che anche lui si adoper nella giuria dell'epoca perch la canzone venisse scartata, in quanto non adatta al Festival di Sanremo. Lo stesso Arbore l'ha poi indicata come la sua canzone preferita attuale.[22]

Modugno quell'anno partecip cantando una canzone non sua, Il posto mio, scritta da Tony Renis, che non ebbe grandi riscontri commerciali:

Il posto mio, secondo disco con la RCA, il frutto di un errore di valutazione. Non che la canzone fosse brutta, anzi, per non era adatta al mio personaggio cos come veniva percepito dalla gente. Mi feci convincere da quell'impastoiavacche che Tony Renis, e cos fummo buttati fuori tutti e due alla prima serata. Forse il caso di ricordare che un altro errore fu commesso da Renis stesso nella scelta dell'arrangiamento. Ennio Morricone ne aveva approntato uno veramente bello, ma Renis non era troppo soddisfatto e chiedeva sempre dei cambiamenti fin quando, in extremis, fu scelto quello del maestro Franco Pisano.[22]

Ha partecipato a tre edizioni dell'Eurovision Song Contest (1958, 1959 e 1966, cantante italiano pi presente) classificandosi, con le stesse canzoni portate a Sanremo, rispettivamente terzo, sesto e diciassettesimo (ultimo). Nel 1964 ha vinto il Festival di Napoli con Ornella Vanoni con la canzone Tu si' 'na cosa grande, anche questa considerata uno dei suoi classici. Nel 1965 ha partecipato a Un disco per l'estate, ma la sua canzone Come si fa a non volerti bene fu eliminata prima delle finali di Saint Vincent.

Inoltre ha partecipato a molte edizioni di Canzonissima, senza per aggiudicarsi la vittoria. Nel 1974 vinse la prima edizione del Premio Tenco, la rassegna della canzone d'autore di Sanremo.

Protagonista molteplice: il teatro, il cinema, la televisionePur con il successo come cantante, Modugno continua anche l'attivit di attore, partecipando a numerosi film, tra cui nel 1960 Appuntamento a Ischia, in cui lavora con due giovani comici siciliani debuttanti, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, e con Mina.

Nel 1961 dopo qualche mese di inattivit dovuto ad una frattura della gamba avuta durante le prove in teatro, debutt come protagonista nella commedia musicale Rinaldo in campo di Garinei e Giovannini, di cui compose anche tutte le musiche e che fu definito: "Il pi grosso successo teatrale di tutti i tempi avvenuto in Italia[23]", registrando record d'incassi mai raggiunti in questo campo.

Lo spettacolo, il cui debutto avviene al teatro Alfieri di Torino il 12 settembre 1961, entrato nella storia del teatro italiano: nato per celebrare i cent'anni dell'Unit nazionale (per questo motivo venne scelta Torino per il debutto), racconta le vicende del brigante siciliano Rinaldo Dragonera, una sorta di Robin Hood che ruba ai ricchi per aiutare i diseredati, di cui si innamora Angelica (interpretata da Delia Scala), una nobildonna siciliana che sostiene la causa di Garibaldi, e che alla fine lo convincer ad unirsi ai garibaldini per liberare la Sicilia dai Borboni; il braccio destro di Rinaldo, Chiericuzzu, interpretato da Paolo Panelli (che, pur essendo un comico, d una grandissima prova di attore anche drammatico nel momento della morte del suo personaggio).

Modugno compone anche le musiche dello spettacolo, pubblicate nell'album omonimo, in cui, oltre a Delia Scala, cantano gli altri componenti del cast, come i comici siciliani Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, chiamati da Garinei e Giovannini su suggerimento dello stesso Modugno.

Rinaldo in campo viene anche trasmessa dalla televisione, e la regia curata da Carla Ragionieri: questa versione stata pubblicata in DVD nel 2007 dalla Fabbri editore (tra gli extra presenti un'interessante intervista alla Gandolfi), nel 1988, infine, stata riproposta in teatro, con Massimo Ranieri nella parte di Dragonera.

Il successo italiano porta la commedia (e con essa le belle musiche di Modugno) in tutto il mondo: in Francia viene rappresentata per settimane al Thatre des Nations di Parigi, e persino in Unione Sovietica viene rappresentata tradotta e con il titolo cambiato in Rinaldo Rinaldini[24]; Modugno, per, non partecipa alle rappresentazioni all'estero, perch occupato in altri progetti.

Come attore teatrale recit anche in molti altri spettacoli, tra cui ricordiamo Tommaso d'Amalfi di Eduardo De Filippo, per cui Modugno scrisse anche le musiche: le canzoni, con i testi scritti da Eduardo de Filippo, non furono pubblicate per in un album, ma uscirono nel corso degli anni in varie emissioni[25]. Recit anche (insieme a Silvano Spadaccino) in Liol, tratta dalla celebre opera di Luigi Pirandello, componendo anche alcune musiche per lo spettacolo rimaste per inedite dal punto di vista discografico[26].Nel 1969 aveva invece recitato insieme a Mimmo Craig, Paola Quattrini ed Enrica Bonaccorti nella commedia musicale Mi caduta un ragazza nel piatto.

Il 1971 avrebbe dovuto essere l'anno di Alleluja brava gente, nuovamente in collaborazione con Garinei e Giovannini, di cui Modugno scrive tutte le musiche: deve interpretare la parte di Ademar ma, a causa ufficialmente di problemi di salute, il cantautore d forfait, ed sostituito con successo da Gigi Proietti; in realt pare che all'origine dell'abbandono di Modugno ci siano dei contrasti sorti con il coprotagonista dello spettacolo, Renato Rascel.

Soltanto molti anni dopo Modugno confermer quelli che, fino a quel momento, erano stati solo dei pettegolezzi dell'ambiente dello spettacolo:

Alla base della decisione ci fu una litigata con Rascel, che era il direttore artistico. Lui si era ritenuto offeso per le difficolt incontrate dalla moglie nell'interpretazione di una canzone semplicissima che io avevo scritto per lei. I pettegolezzi del direttore d'orchestra, che si era dato da fare per riferire a me e Rascel le rispettive reazioni avevano acuito il contrasto, cos io ritenni di non poter incominciare un'avventura che sarebbe dovuta durare due anni[27]

Il cantautore incider una sola canzone di Alleluia brava gente, Amaro fiore mio.Dal 1973 al 1976 fu Mackie Messer ne L'Opera da tre soldi di Bertolt Brecht e Kurt Weill, diretta da Giorgio Strehler.

Per il cinema realizz come autore-attore il film autobiografico Tutto musica (1963).

Per la televisione recit nel 1965 nello sceneggiato Scaramouche di Daniele D'Anza, insieme a Carla Gravina, la sigla di questo telefilm, L'avventura, divenne una delle sue canzoni pi celebri.

Modugno e la poesiaCollabor anche con i poeti Salvatore Quasimodo, che dopo averlo conosciuto gli diede l'autorizzazione per mettere in musica le sue due poesie Ora che sale il giorno e Le morte chitarre, e Pierpaolo Pasolini, che scrisse il testo della canzone Che cosa sono le nuvole.Ecco come Modugno racconta l'esperienza con Quasimodo:

Quando gli chiesero il permesso per questa operazione, lui rispose che non lo aveva mai concesso a nessuno, ma che per Modugno non ci sarebbero stati problemi. Poi ci siamo incontrati e conosciuti a casa sua: era una persona molto strana, chiusa, vulnerabile, che ispirava tenerezza[28]

Con Pasolini Modugno ebbe anche altri rapporti professionali, in quanto il cantautore venne chiamato nel 1966 dal poeta e regista per cantare i titoli di testa del film Uccellacci e uccellini, su musica di Ennio Morricone; l'anno successivo reciter nel film Capriccio all'italiana (nell'episodio Che cosa sono le nuvole?), con Tot, Ninetto Davoli, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, interpretando la canzone omonima (il film uscir nelle sale nel 1968, dopo la scomparsa del grande attore napoletano):

Il mio incontro con Pasolini fu bello. In un primo tempo voleva utilizzarmi per un'opera che doveva rappresentare alla Piccola Scala di Milano, cosa che poi non fece. Recitai invece nell'episodio Cosa sono le nuvole, e dal titolo del film nacque anche una canzone, che scrivemmo insieme. una canzone strana: mi ricordo che Pasolini realizz il testo estrapolando una serie di parole o piccole frasi dell'Otello di Shakespeare e poi unificando il tutto[29]

Modugno infine fu molto amico di Eugenio Montale, con cui per non ebbe collaborazioni professionali.

La crisi discografica ed il ritorno al successoDopo il periodo trascorso alla Fonit pass alla Curci nel 1964: i dischi di questo periodo per, esclusa qualche eccezione come L'avventura o Dio, come ti amo non ebbero un grande riscontro di pubblico. Nel 1968 ritorn alla RCA Italiana, la casa in cui aveva esordito, ma anche qui i nuovi dischi ebbero all'inizio scarso seguito: la situazione inizi a cambiare con l'incisione di Come hai fatto, nel 1969, che segn il suo ritorno in hit parade[30].

Come ha raccontato Modugno, Come hai fatto era nata in origine appunto in dialetto partenopeo:

Dopo tre anni di crisi, in cui non riuscivo pi a comporre, ho scritto Come hai fatto, che era nata per napoletana, Ma cumm' ha fatto. Soltanto che mi hanno costretto a trascriverla in italiano, ma il dialetto la vera lingua di noi[31]

Con Ricordando con tenerezza partecipa nello stesso anno alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia: il bel brano racconta lo struggente addio alla propria madre di un giovane emigrante, ed il ritorno, anni dopo, alla casa natia, quando ormai la madre non c' pi (ed evidente l'aspetto autobiografico del testo), e vende discretamente.

Il successo viene confermato l'anno successivo da La lontananza, che arriv fino al primo posto delle classifiche di vendita; il testo di questa canzone fu scritto insieme ad Enrica Bonaccorti, che il cantautore aveva conosciuto l'anno precedente durante l'allestimento dello spettacolo teatrale Mi caduta una ragazza nel piatto:

La lontananza esprime secondo me un grande sentimento d'amore, e possiede in s una grande idea. il vento che spegne tutti i fuochi piccoli e accende quelli grandi. L'idea non mia, ma io la afferrai al volo quando la Bonaccorti mi lesse una lettera che le aveva scritto il suo ragazzo: la sviluppai e nacque la canzone[32].

Entrano in classifica anche La gabbia (sempre nel 1970), Come stai e Tuta blu (nel 1971) e Un calcio alla citt (nel 1972).

Modugno durante le registrazioni del programma televisivo "Teatro 10" (1971) con Alberto Lupo (a sinistra) ed il regista Antonello Falqui (al centro)

Proprio a questo periodo risalgono album come Con l'affetto della memoria e Il mio cavallo bianco (che contiene una delle sue canzoni pi belle, Cavallo bianco, canzone basata sulla chitarra con un testo metaforico sulla morte) ed una famosa raccolta in sei dischi, Tutto Modugno del 1972, con alcuni inediti e reincisioni di vecchi brani.

Nel 1974 divorzi nuovamente dal questa etichetta e torn alla Curci, nel frattempo trasformata in Carosello, con cui incise 11 singoli e 3 album; alcuni successi di questo periodo, come Piange...il telefono (1974) cover di una canzone francese di Claude Franois) e Il maestro di violino del 1976 (la cui musica scritta dal maestro Pippo Caruso), vengono attaccati da molti critici e considerati una concessione agli effetti facili e strappalacrime (anche i due film ispirati alle canzoni subiranno le stesse critiche).

Nel 1976 pubblicher per una delle sue canzoni pi celebri, Malarazza, ispirata ad un canto popolare siciliano rielaborato insieme alla cantautrice siciliana Emma Muzzi Loffredo, che verr rieseguito anche da molti altri artisti: Roy Paci & Aretuska, Carmen Consoli, Ginevra Di Marco, i Lautari e Peppe Voltarelli.

Famoso nel 1977 il suo concerto a Viareggio davanti a pi di 5.000 spettatori, da cui verr tratto l'album Dal vivo alla Bussoladomani.

Modugno con Alida Chelli durante lo spettacolo teatrale Cyrano (stagione 1979-1980)

Nel 1978 Modugno torna a teatro con la commedia musicale Cyrano, diretta da Daniele D'Anza e prodotta da Adriano Aragozzini (suo manager e amico da molti anni), insieme a Catherine Spaak (che interpreta Rossana, ed sostituita poi da Alida Chelli per degli impegni dell'attrice belga): le canzoni, molto belle, vengono racchiuse nell'album omonimo, Cyrano, che per non riscuote molto successo, ed l'ultimo inciso per la Carosello.

Dallo spettacolo viene comunque tratto anche uno sceneggiato televisivo (con la Spaak), sempre con la regia di D'Anza.

A questo periodo, nel 1981, risale un episodio in cui Modugno coinvolto nelle vicende politiche di un'altra nazione: infatti viene ingaggiato dalla televisione di stato cilena per partecipare al programma Vamos A Ver (programma al quale partecip anche Lucia Bos); il contratto inoltre include la partecipazione di sette suoi accompagnatori, ma proprio mentre si accinge a prendere l'aereo a Roma, avvisato telefonicamente da Santiago, da parte dell'impresario Edgardo Marcel, di sospendere il viaggio perch le autorit di Santiago non gli consentono di entrare in Cile.

Il divieto dovuto alle dichiarazioni di carattere negativo che lo stesso Modugno fece in precedenza sulla situazione politica cilena e sulla dittatura di Augusto Pinochet; l'artista in seguito dar istruzioni al suo legale per far causa alla televisione cilena[33].

Nel 1983 passa alla Panarecord: questo sodalizio, per, non durer molto, a causa dei problemi di salute che lo colpiranno in breve tempo.

La fine della carriera artistica e la politicaDomenico Modugno fu colpito da un ictus il 12 giugno 1984 durante la registrazione della trasmissione di Canale 5 La Luna del Pozzo, negli studi televisivi di Cologno Monzese.

Il medico di servizio non si accorse della gravit delle sue condizioni, e gli disse di prendere un'aspirina e tornare a casa. Nella notte le sue condizioni si aggravarono e venne ricoverato d'urgenza in ospedale, dove nonostante le cure a cui fu sottoposto rimase con un lato del corpo paralizzato e con difficolt ad articolare la parola, cosa che lo costrinse a lasciare l'attivit artistica. Fu costretto ad una lunga riabilitazione di tre mesi e solo attorno al settembre di quello stesso anno cominci a migliorare.[34]Gi molto tempo prima di questo incidente Domenico Modugno aveva dato prova del suo impegno sociale, simpatizzando apertamente per le campagne progressiste del Partito Socialista Italiano, al quale aveva donato i diritti d'autore della canzone L'anniversario, composta nel 1973 in occasione della campagna per il referendum sull'abrogazione della legge Fortuna - Baslini che nel 1971 aveva introdotto il divorzio nella legislazione italiana.

Nel 1986, impressionato dall'attivit a favore dei disabili del Fronte Radicale Invalidi inizi ad interessarsi alle iniziative del Partito Radicale, per il quale fu candidato alle elezioni politiche del 1987, venendo eletto alla Camera tra i deputati della X legislatura, dalla quale si dimise il 18 aprile del 1990 in ossequio allo statuto del partito. In seguito alle dimissioni dal Senato di Gianfranco Spadaccia gli subentra nel suo seggio a Palazzo Madama, dove sieder fino al termine della legislatura. Durante la sua permanenza in Parlamento, Modugno si impegn a fondo sui temi dei diritti delle persone disabili e sulle norme a tutela degli artisti.

Domenico Modugno fece poi una vera e propria battaglia per l'ospedale psichiatrico di Agrigento, in cui i malati vivevano in condizioni disumane, riuscendo nel 1988 a far chiudere l'ospedale, e dedicando ai ricoverati un concerto che fu il primo tenuto dopo la malattia. stato pi volte ospite del Centro Culturale Pier Paolo Pasolini, accolto con grande simpatia ed affetto.

Nel 1990 fu eletto, sempre ad Agrigento, consigliere comunale.

Il ritorno e la scomparsaNel luglio 1991 tenne un concerto alle Terme di Caracalla e, appoggiandosi ad un bastone, cant le sue canzoni pi famose: sul palcoscenico i segni della malattia scomparvero. Nell'ottobre dello stesso anno ebbe un attacco cardiaco, ma non fu nulla di particolarmente rilevante.

Nel maggio 1992 cant a Torino, in un concerto gratuito in piazza San Carlo, gremita di persone, restando seduto per buona parte dell'esibizione ed alzandosi in piedi nei bis: la voce era comunque ritornata ferma e convincente, e l'appoggio del pubblico gli fece capire di essere ancora molto amato, al punto che il cantante si commosse per l'accoglienza ricevuta.

Sempre nello stesso anno ritorn per l'ultima volta negli Stati Uniti dove fece una tourne di sette concerti conclusasi il 14 dicembre.

Il 26 agosto 1993 tenne a Polignano a Mare, sua citt d'origine, l'ultimo grande concerto della carriera, alla presenza di 70.000 persone in occasione della "riappacificazione con i polignanesi" per essersi sempre dichiarato siciliano.

La manifestazione di tre giorni chiamata Modugno torna a casa, ideata e diretta dal regista Gianni Torres, vide Mr. Volare sfilare lungo la costa di Polignano a bordo di una barca (come si fa il 15 giugno di ogni anno per San Vito, patrono locale), alla testa di tante altre piccole barchette, attraversare il paese baciando bambini e stringendo mani a bordo della famosa Lancia Aurelia del film "Il sorpasso" di Dino Risi e, per terminare, il concerto nel quale dichiar davanti a tutti: Chiedo scusa, ma per la fame avrei anche detto di essere giapponese!. Si tratt del pi importante evento nazional-popolare del 1993 e Domenico Modugno, appartatosi per via della malattia, torn sulla scena da leone, proprio ripartendo dal suo paese natale come accadde tanti anni prima. Nel 1993 incise la sua ultima canzone, arrangiata dal M Stefano Borzi, intitolata Delfini (Sai che c') con suo figlio Massimo Modugno, anch'egli divenuto cantante.

Mor il 6 agosto 1994 nella sua casa di Lampedusa situata davanti l'isola dei conigli, stroncato da un infarto all'et di 66 anni. Oggi riposa al Cimitero Flaminio di Roma.

Un critico disse: Modugno ha voluto morire da vero meridionale, sotto il sole d'estate, vicino al mare, di blu in blu, dopo aver beffato la morte per un decennio.

Modugno negli anni 2000: la riscopertaDomenico Modugno come la Gioconda o come la Torre di Pisa: un monumento che ormai appartiene all'umanit intera, un brivido di bellezza senza pi nazionalit.

(Lino Patruno, al quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno, il 27 agosto 1993)

Delle sue canzoni pi celebri vengono di continuo eseguite delle cover e tante raccolte si trovano sul mercato, sia in Italia che all'estero.

Nell'estate del 1995, a Polignano a Mare, si tenuto il primo grande omaggio ad un anno dalla scomparsa. La manifestazione, ideata e diretta da Gianni Torres, aveva per titolo "VOLARE INSIEME - Napoli rende omaggio a Modugno" e si caratterizzava perch per la prima volta nella storia, una folta rappresentanza di artisti napoletani si spostava altrove per rendere omaggio ad un artista. Partecip Riccardo Pazzaglia, Roberto Murolo, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Enzo Gragnaniello, James Senese, Irene Fargo ed altri.

Il Presidente della Repubblica Italiana Oscar Luigi Scalfaro invi all'organizzazione un pubblico telegramma per esprimere soddisfazione e rallegramenti per l'iniziativa.

Da ricordare infine la citazione che nel 1990 Fabrizio De Andr ha fatto del brano di Modugno O ccaf nella canzone Don Raffa (contenuta nell'album Le nuvole), in cui nel ritornello Ah che bellu ccaf, sulo a Napule 'o sanno f del cantautore pugliese diventa Ah che bellu ccaf, pure 'n carcere 'o sanno fNegli anni 2000 si assiste ad una vera e propria riscoperta dell'attualit dell'artista Modugno.

Spiccano Mina e Roberto Murolo: Mina ha pubblicato nel 2001 un album di nome Sconcerto, contenente cover di 11 canzoni di successo di Domenico Modugno con nuovi arrangiamenti propri.

Roberto Murolo ha pubblicato nell'anno 2002 altres un album interamente dedicato all'artista defunto. intitolato Tu si' 'na cosa grande: Tributo e contiene 11 brani tutti in napoletano.

Questi due album comunque non sono stati i primi tributi a lui dedicati: gi nel 1963 l'amico-nemico Claudio Villa aveva inciso l'album Claudio Villa canta Modugno, con sue interpretazioni di alcuni classici del cantautore pugliese (tra cui Libero, Strada 'nfosa, Lazzarella, Piove, Resta 'cu "mme, Stasera pago io e Vecchio frac).

Nel 2000 a Bologna il cantante calabrese Peppe Voltarelli scrive e mette in scena un recital dal titolo "voleva fare l'artista" dedicato a Domenico Modugno che riceve l'apprezzamento della signora Franca Gandolfi tra i brani proposti una versione surreale di Volare tutta in la minore

La statua di Domenico Modugno sul lungomare a lui dedicato a Polignano a MareNel 2004, Polignano a Mare lo ricorda a 10 anni dalla scomparsa. La manifestazione, sotto la direzione artistica di Rudi Assuntino e Gianni Torres, vide sfilare tanti amici e collaboratori di Mr. Volare: Franco Migliacci, Riccardo Pazzaglia, Gigliola Cinquetti, Maria Pia Fusco. Una mostra celebrativa, a cura di M. Carta, rievoc i grandi momenti artistici dell'artista pugliese. Gennaro Cannavacciuolo tenne uno spettacolo in una piazza gremita. Partners della manifestazione, la Cineteca Nazionale, Il Centro Sperimentale di Cinematografia, Rai Teche.

Nel 2005 i pugliesi Folkabbestia incidono la canzone di Modugno Tambureddu", includendola nel loro album live Prche. 44 date in fila per tre col resto di due. Nel 2006, con l'album 25-60-38. Breve saggio sulla canzone italiana, omaggiano l'artista polignanese incidendo due suoi brani: "Amara terra mia" con la partecipazione di Daniele Sepe e "Tre brigranti e tre somari" con la partecipazione di Caparezza ed Erriquez della Bandabard.

Nel 2006 i Radiodervish, cogliendone il respiro mediterraneo, impostano un suggestivo spettacolo con l'attore Giuseppe Battiston affrontando i temi delle migrazioni fisiche e spirituali. Lo spettacolo raccolto in Amara Terra Mia (2006 - RadioFandango, distribuito Edel) e contiene due versioni inedite di 2 classici di Modugno, la registrazione live dello spettacolo con Giuseppe Battiston ed il video di "Amara Terra Mia" di Franco Battiato.

Nello stesso anno la Warner Music Italia pubblica un cd che raccoglie dodici versioni di Nel blu dipinto di blu, a partire dalle incisioni di Modugno e Dorelli per proseguire con Fred Buscaglione, Claudio Villa, Alberto Semprini, Natalino Otto ed altri artisti.

Sempre nel 2006 Ginevra Di Marco incide due canzoni di Modugno, Amara terra mia e Malarazza; quest'ultima viene anche incisa da Roy Paci.

Mercoled 14 novembre 2007 a Moncalieri debutta lo spettacolo Uomini in frac, in cui gli Avion Travel (in quest'occasione accompagnati da altri musicisti: Danilo Rea, Javier Girotto, Furio Di Castri, Gianluca Petrella e Cristiano Carcagnile) eseguono alcune canzoni del cantautore; lo spettacolo continuer anche nel 2008 ed stato allestito per festeggiare i cinquant'anni di Nel blu dipinto di blu.

Dando uno sguardo all'estero: il francese Karl Zro ha incluso nel 2001 una sua versione di Io, mammeta e tu nel suo album Songs for cabriolets and otros tipos de vehiculos (cantata in napoletano ma con un esilarante accento francese).Negli Stati Uniti questa versione di Io, mammeta e tu stata inserita nella serie televisiva X Files, nell'episodio della nona stagione (2001- 2002) intitolato Improbable, su idea dello stesso Chris Carter.

Nel 2005, all'interno del programma dedicato all'Eurovision Song Contest Congratulations, Volare conquista il secondo posto tra le 10 pi belle della competizione.

Nel 2008 il gruppo Negramaro propone una versione di Meraviglioso nel loro disco dal vivo Negramaro San Siro Live divenuta nel 2009 la colonna sonora del film di Giovanni Veronesi Italians.

Durante il Concerto del Primo Maggio del 2009 Peppe Voltarelli propone una sua versione di Malarazza.

Il 31 maggio 2009 stata inaugurato a Polignano a Mare sul lungomare dedicato a lui, il monumento intitolato "Volare", ideato e realizzato dallo scultore argentino Hermann Mejer; hanno partecipato alla manifestazione Carlo Giuffr e Franca Gandolfi[35].

Nel 2013 la Rai ha trasmesso una fiction sulla sua vita dal titolo Volare - La grande storia di Domenico Modugno che ha avuto come protagonista Giuseppe Fiorello.

Il 28 agosto 2013, in occasione del ventennale dell'ultimo concerto di Modugno a Polignano a Mare nella stessa cittadina e nella stessa piazza stato fatto un concerto in suo onore con la partecipazione di Beppe Fiorello, Daniele Silvestri, Antonio Maggio, Paola Turci, Alessandro Mannarino, Niccol Carnesi, Brunori Sas and Antonio Dimartino, Christian Mele e Peppe Servillo.