Post on 10-Jan-2016
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BancaSinaptica foglio informativo a cura di Antonino Esposto & friends
del SAB di Venezia – Via Cappuccina, 9/g 30172 Mestre
antoninoesposto@fabivenezia.it - sab.ve@fabi.it www.fabivenezia.itFederazione Autonoma Bancari Italiani
Numero speciale - Rinnovo Contratto Collettivo Nazionale del Credito – Aprile 2011 (chiuso 18.04)
FABI
Sti qua’ de l’ABI no i vol darne nianca el recupero
dell’inflassion.
Ammazz’aoh! Vabbene ovammale, questi se pijano ‘n
sacco de sordi alla faccia nostra.
FABI
Giovedì 7 è stata presentata ufficialmente la piattaforma di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Credito (in questi giorni è stato avviato il percorso di preparazione per quella delle Banche di Credito Cooperativo).Lo stesso giorno l’ABI ha deciso di interrompere la procedura di accesso volontario al Fondo esuberi a decorrere dal 1°luglio: di fatto, una dichiarazione di guerra alle OO.SS. , e quindi a tutti i lavoratori del credito!!In attesa delle assemblee che si terranno a maggio, invitiamo chi non lo avesse già fatto a leggere il comunicato sullanostra piattaforma rivendicativa, e riflettere su di un rinnovo che si preannuncia duro, complesso, difficile. Seguirà un riassunto delle analisi delle nostre richieste economiche pubblicata su “Plus24-Il Sole 24 Ore” di sabato 9 u.s.- articolo “Bancari e Abi divisi sul recupero dell’inflazione” a firma di Nicola Borzi, dove Massimo Riva, del Centro studi FABI,spiega esaurientemente l’aspetto salariale. Infine, una “puntatina“ sui stipendi 2010 di alcuni banchieri (“Il Sole 24 Ore” digiovedì14, pag. 46 – Finanza e mercati – Giovanni Dragoni).
Comunicato Stampa
Piattaforma per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Credito
Oltre la crisi: un Contratto per la difesa del salario reale, per una banca socialmente responsabile,
aperta alla buona occupazione per i giovani, al servizio dell’economia per lo sviluppo del Paese
La piattaforma rivendicativa per il rinnovo del Contratto Nazionale del credito elaborata da Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Sinfub, Ugl e Uilca si propone di
superare la crisi con concreti interventi a difesa del salario, per una banca socialmente responsabile, aperta alla buona occupazione per i giovani e al servizio dell’economia
per lo sviluppo del Paese.
Il complesso delle richieste elaborate dalle Organizzazioni Sindacali di settore, che si pongono l’obiettivo di costruire un nuovo modello di banca socialmente responsabile
tramite proposte innovative, possono quindi riassumersi in cinque grandi temi:
FABI
-Occupazione e contrasto alla precarietà;
-Rivendicazione salariale ed equità distributiva;
-Relazioni Sindacali;
-Qualità della vita lavorativa e tutele professionali;
-Politiche Sociali;
Per quanto riguarda l’Occupazione e il contrasto alla precarietà, alle banche viene lanciata la sfida di grande spessore sociale di creare oltre 30 mila nuovi posti di lavoro stabili soprattutto giovanili tramite assunzioni con parametri professionali di inserimento, l’introduzione dei Contratti Complementari già previsti e mai utilizzati e
un ampliamento dell’Area Contrattuale.
In riferimento alla Rivendicazione salariale e all’equità distributiva emerge una richiesta di incremento economico pari a 205 euro per la figura media di 4° Livello della Terza Area Professionale con 7 scatti di anzianità calcolato considerando il
recupero della differenza tra inflazione programmata e reale per gli anni di valenza del Contratto Nazionale 2007.
Sotto il profilo dell’equità distributiva, oltre a un reale contenimento delle retribuzioni del top management, si avanzano richieste di grande importanza per
quanto riguarda i Sistemi Incentivanti (condivisione di criteri distributivi, collegamento a risultati di medio lungo termine, individuazione di casistiche per la
sospensione dell’erogazione), per limitare l’esasperata ricerca del profitto, il ricorso a strumenti finanziari molto rischiosi e la costante invadenza delle pressioni commerciali
sui lavoratori.
FABI
In merito alle Relazioni Sindacali le richieste sono in linea con la logica di confermare le buone prassi di concertazione seguite negli ultimi anni, ampliando
i diritti di informativa, rafforzando il confronto in relazione a processi di ristrutturazioni, riorganizzazioni e tensioni occupazionali ancora possibili nel prossimo futuro, valorizzare la Contrattazione di secondo livello,ampliandone i demandi.
Sul tema della Qualità della vita lavorativa e delle tutele professionali la piattaforma si concentra tra l’altro sulla Formazione, su una revisione di grande
portata degli Inquadramenti e dei Percorsi Professionali per renderli coerenti alle modifiche intervenute nella struttura organizzativa e lavorativa delle aziende di credito e su un concreto riconoscimento dell’attività e delle responsabilità dei Quadri Direttivi.
Nella Piattaforma vengono inoltre posti in rilievo molti aspetti legati alle Politiche Sociali, chiedendo interventi di prevenzione per i rischi legati allo stress lavoro
correlato, un maggiore coinvolgimento dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, un rafforzamento delle logiche di Responsabilità Sociali d’Impresa,
attenzione per la situazione del Mezzogiorno d’Italia, un forte richiamo a concreti interventi in tema di Pari Opportunità, Conciliazione dei tempi di vita e lavoro,
Maternità e Part Time.
L’obiettivo delle Organizzazioni Sindacali è quindi quello di dare continuità all’approccio responsabile con cui negli ultimi 20 anni hanno contribuito a gestire gli
epocali processi di riorganizzazione che hanno coinvolto il settore e le aziende di credito, consentendo al sistema bancario italiano di affrontare la crisi finanziaria ed
economica con una solidità patrimoniale molto superiore a quella di omologhi comparti di altri Paesi anglosassoni ed europei.
FABI
In tale ambito la Piattaforma presenta la volontà di superare logiche aziendali estremamente orientate su una logica di massimizzazione del profitto, a breve
termine, tramite il ricorso smodato a strumenti finanziari, per favorire la costruzione di un modello di banca al servizio dell’economia, fattore di sviluppo del Paese e agente
del suo futuro, dove sia possibile sperimentare modalità di partecipazione di rappresentanti dei lavoratori negli organismi di governance.
Di fronte a una impostazione sindacale, che crede nel confronto costruttivo, l’Abi sta rispondendo con iniziative di contrapposizione che mirano a ridurre i costi in
riferimento al rinnovo del Contratto Nazionale e al Fondo di Solidarietà di settore.
Questa impostazione è un errore strategico e prospettico, che auspichiamo non trovi conferma nei prossimi momenti di incontro, per lasciare spazio a un confronto
responsabile e tale da consentire la condivisione di soluzioni positive per le aziende e per i lavoratori.
Le Segreterie Nazionali
Roma, 7 aprile 2011
FABI
La richiesta a regime per l’inquadramento medio (terza area quarto livello con 25 anni di anzianità) è di 205 euro, somma pari ad un aumento a regime del 7,29%. Quanto basta a recuperare quell’1,6% di inflazione del triennio 2008-10non pagato dal contratto firmato l’8 dicembre 2007 e a non subire la decurtazione del potere di acquisto in base al carovitaprevisto da qui a fine 2013 (5,5%). …in funzione della scala parametrale, la richiesta di aumento si declinerà (sempre aregime) in un incremento della busta paga variabile dai 135 euro per un neo assunto al call center ai 360 euro lordi mensilial QD 4 con trent’anni di anzianità….. Secondo Roberto Riva del Centro studi della FABI, “il 7,29% di aumento richiestodai sindacati si riferisce solo alle voci stipendio e scatti di anzianità e non alle indennità, trattamento di trasferta, premiaziendali, ticket pasto ed altre voci, motivo per il quale incide sul costo complessivo del personale a bilancio solo per il 70%circa. Dunque l’incremento monetario a fine 2013 sarebbe del 5% circa, graduato nel triennio”.….per i neoassunti è stato richiesto un 1% aggiuntivo di aumento degli stipendi per compensare la decurtazione salarialeche questi lavoratori subiscono nei primi 4 anni con i contratti d’ingresso, e per la possibilità per le aziende di assumere concontratti d’ingresso e complementari che prevedono una riduzione del salario di entrata fino al 15%: in pratica uno “sconto” alle banche sul salario iniziale e il suo recupero durante la vita lavorativa del dipendente (ndr riassuntiva).…”Stimiamo che l’impatto sui bilanci… potrebbe essere inferiore al 6% a fine 2013…..”. Ma l’ABI, per bocca di Francesco Micheli, presidente del comitato affari sindacali e del lavoro, ha già definito la richiesta “insostenibile”. Lo scontro si preannuncia dunque incandescente.
Le ipotesi di aumento in busta a fine 2013 (Fonte: Ufficio studi FABI)Incremento salariale lordo a regime per le posizioni più frequenti nelle banche; anzianità in anni, aumenti in euro
Posizione
Neo assunto al call center o inserimento dati
Inquadramento
II area, II livello
Anzianità
0
Aumento
135
Sportellista di nuova assunzione
Sportellista
III area, I livello
III, III livello
0
15
149
178
Consulente junior
Consulente senior
III area, IV livello
III area, IV livello
10
25
190
205
Consulente specialistico
Responsabile agenzia 7 addetti
Quadro direttivo 1° livello
Quadro direttivo 2° livello
20
25
223
243
Responsabile di sede 15-20 addetti
Capo area coordinatore di 10-15 sportelli
Quadro direttivo 4° livello
Quadro direttivo 1° livello
25
30
330
360
FABI
NON CI RESTA CHE PIANGERE
Compensi monetari, più eventuali stock options o azioni gratuite, pubblicati neibilanci 2010 di banche quotate, al lordo delle tasse (dati provvisori in base ai bilanci disponibili – Fonte: elaborazioni Il Sole 24 Ore su bilanci e comunicazioni societarie)
Nome
Alessandro Profumo
Società
Ex Ceo UniCredit
Compenso
40,59 milioni
NoteAd UniCredit fino al 21/9/2010; l’importo comprende 38 mln accordo cessazione rapporto di lavoro (incentivo all’esodo di 36,5 e 1,5 mln per l’impegno di non concorrenza per un anno). Nell’accordo, UniCredit si è impegnata a fare una donazione di 2 mln in beneficienza.
Corrado Passera
Adolfo Bizzocchi
AD e DG Intesa Sanp.
DG Credem
3,5 mln
3.301.000
Francesco Micheli
Renato Pagliaro
DG Intesa Sanpaolo
P Mediobanca
3.286.000
2.550.000
Fino al 09.12.2010
Dal 10/5, prima C e DG – bilancio al 30.06.2010
Alberto Nagel
Gaetano Miccichè
AD Mediobanca
DG Intesa Sanpaolo
2.550.000
2.390.000
Bilancio al 30.06.2010
Dal 09.02.2010
Massimo Di Carlo
Maurizio Cereda
C e VDG Mediobanca
C e VDG Mediobanca
2.250.000
2,16 mln
Bilancio al 30.06.2010