Applicazioni del G.I.S. per la tutela della salute pubblica · “La gestione del territorio...

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“La gestione del territorio attraverso l’integrazione delle informazioni sanitarie ed ambientali con l’utilizzo della tecnologia G.I.S.”

27 Settembre 2012

Camposampiero

Auditorium «A. Ferrari»

Applicazioni del G.I.S. per la tutela della salute pubblica

Viviana Vitale

….UNA DELLE INFINITE LINEE PROGETTUALI …..

LE MALATTIE INFETTIVE CLASSE PRIMA:

segnalazione immediata soggette al Regolamento sanitario internazionale /rivestono particolare interesse: 1) colera; 2) febbre gialla; 3) febbre ricorrente epidemica; 4) febbri emorragiche virali (febbre di Lassa, Marburg, Ebola);

5) peste;

6) poliomielite; 7) tifo esantematico; 8) botulismo; 9) difterite; 10) influenza con isolamento virale; 11) rabbia; 12) tetano; 13) trichinosi.

CLASSE SECONDA: Malattie ad elevata frequenza e/o passibili di interventi di controllo: 14) blenorragia; 15) brucellosi; 16) diarree infettive non da salmonelle; 17) epatite virale A; 18) epatite virale B; 19) epatite virale NANB; 20) epatite virale non specificata; 21) febbre tifoide; 22) legionellosi; 23) leishmaniosi cutanea; 24) leishmaniosi viscerale; 25) leptospirosi; 26) listeriosi; 27) meningite ed encefalite acuta virale; 28) meningite

meningococcica; 29) morbillo; 30) parotite; 31) pertosse; 32) rickettsiosi diversa da tifo esantematico; 33) rosolia; 34) salmonellosi non tifoidee; 35) scarlattina; 36) sifilide; 37) tularemia; 38) varicella.

CLASSE TERZA: richieste particolari documentazioni: 39) AIDS; 40) lebbra; 41) malaria; 42) micobatteriosi non tubercolare; 43) tubercolosi.

CLASSE QUARTA: segnalazione del singolo caso da parte del medico /segnalazione dell'unità sanitaria locale solo se focolai epidemici: 44) dermatofitosi (tigna); 45) infezioni, tossinfezioni ed infestazioni di origine alimentare; 46) pediculosi; 47) scabbia.

CLASSE QUINTA: Malattie infettive e diffusive notificate all' Azienda USL e non comprese nelle classi precedenti, zoonosi indicate dal regolamento di polizia veterinaria di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320, e non precedentemente menzionato.

MORBILLO

MORBILLO

Il morbillo è una malattia infettiva acuta causata da un virus del genere morbillivirus.

È una malattia altamente contagiosa e diffusiva che colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni, per cui viene detta infantile, come la rosolia, la varicella, la pertosse e la parotite.

Si trasmette solo nell’uomo. Caratterizzata da febbre, infiammazione catarrale delle congiuntive, mucosa orale e prime vie aeree e da un esantema maculo papulare diffuso, tipico.

Morbillo: epidemiologia

• Malattia endemica diffusa in tutto il mondo: 45 milioni casi/anno, nel 1980, prima della vaccinazione diffusa, il morbillo ha causato circa 2,6 milioni di morti ogni anno (OMS)

• Trasmissione interumana diretta • Contagio : secrezioni rinofaringee fine

incubazione periodo prodromico e primi giorni periodo esantematico

Morbillo: epidemiologia

L’introduzione della vaccinazione di massa nei Paesi industrializzati ha modificato il quadro epidemiologico

piccole epidemie circoscritte ad adolescenti vaccinati prima infanzia

senza richiamo

HERD IMMUNITY

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HERD IMMUNITY • L’immunizzazione di un soggetto, oltre

ai benefici personali, torna utile anche alla collettività.

• Una patologia per il suo persistere all’interno di una popolazione necessita della presenza di soggetti suscettibili.

• Il raggiungimento di tassi di copertura vaccinale al di sopra di un valore critico blocca la trasmissione di una patologia in una comunità. HERD I

MM

UNITY

Incidenza del morbillo; Italia 1960-2001

0

20

40

60

80

100

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n.

casi/ 1

00.0

00

anno

Morbillo in Italia, 1970-2009

Notifiche annuali di morbillo e copertura vaccinale per M-MPR nei bambini entro 2 anni di età, Italia, 1970-2009. Fonte: ministero della Salute

I 29 Paesi dell’UE partecipanti al monitoraggio hanno riportato 4.513 casi

di morbillo dal 1° gennaio 2012 al 30 giugno 2012

e 10.427 casi nel periodo di 12 mesi che va dal 1° luglio 2011 al 30 giugno 2012.

(6 settembre 2012) Ecdc: pubblicato il report di agosto su rosolia e morbillo

Il 90% delle segnalazioni proviene da 5 Paesi che: Romania (3839), Francia (1568), Spagna

(1391), Italia (1367) e Regno Unito (1270).

L’83% dei casi si sono verificati in persone non vaccinate.

Tassi di notifica di morbillo (casi per 1.000.000 di abitanti) per Paese negli ultimi 12 mesi (luglio 2011-giugno 2012) (n=10.427).

I dati italiani elaborati dall’I.S.S., confermano l'aumento del morbillo anche in giovani e adulti. Nel

2008 sono stati segnalati 5 mila casi. Nel 2009 rispetto al 2008 nella fascia d'età 0-14 l'incremento è di +

58,86%; eclatante l'impennata nella fascia d'età 15-24 con un + 1.170,40%. L'andamento del morbillo desta preoccupazione perché è pericoloso due volte, per le

complicanze e per le persone con problematiche concomitanti. Dei 2 mila casi notificati tra il 2009-

2010, il 30% ha avuto bisogno di un ricovero.

(15 marzo 2012) Veneto: rapporto sull’andamento dell’epidemia

Durante il 2011, nella Regione Veneto, sono stati segnalati un totale di 250 casi di morbillo, 59% tra persone adulte con più di 19 anni di età. L’88% dei casi notificati si è verificato tra persone non vaccinate e per il 23% dei casi è stato necessario il ricovero ospedaliero.

Casi di morbillo segnalati negli ultimi 6 mesi

La profilassi è raccomandata già dal 1979. Per questo i nati attorno agli anni Ottanta-Novanta non hanno problemi, il problema si pone per quelli nati in precedenza, per quanti non hanno completato il ciclo vaccinale (due dosi) e per quanti rifiutano la vaccinazione. Adesso che il virus si sta diffondendo negli Stati Uniti e in Europa, l‘OMS rilancia e chiede una maggiore copertura per chi non è immunizzato.

Tappe fondamentali per l’eliminazione del morbillo dalla Regione Europea

• 2003: tutti gli Stati membri devono avere avviato

strategie supplementari e appropriate attività di sorveglianza

• 2007: il morbillo dovrà essere eliminato in tutti gli stati membri

• 2010: l’eliminazione del morbillo dovrà essere certificata nella Regione Europea

Perché si possa parlare di area protetta e di andare verso l’eradicazione bisogna che sia vaccinato il 95% della popolazione. In Italia per correre ai ripari e non retrocedere dalle buone posizioni che si erano raggiunte è stato approntato un Piano Nazionale 2010-2015 in cui si prevede la vaccinazione di almeno il 95% dei bambini e si fa menzione particolare alle iniziative da rivolgere agli adolescenti e ai giovani adulti non già immunizzati.

…. e se ci trovassimo a dover fronteggiare un’epidemia di

morbillo …. o a volerla prevenire …

…. come si potrebbe utilizzare la tecnologia G.I.S. ….

COPERTURA VACCINALE ULSS 15 PER MORBILLO

MAPPATURA TERRITORIALE DEI SOGGETTI NON

VACCINATI PER MORBILLO

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Confronto tra comuni sulla copertura vaccinale di una determinata fascia di età

“L’uomo non è figlio delle

circostanze, ma sono le circostanze

le creature dell’uomo.”

- Epicuro -

GRAZIE DELL’ATTENZIONE!

E-mail: viviana.vitale@ulss15.pd.it