Post on 29-Mar-2016
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1
Apologia del silenzio
di Loredana Semantica
2
3
10 anni di scrittura
30 poesie
la necessit dentro della parola silenzio
4
5
Indice
Ricordamelo che siamo qui pag. 7
Il silenzio matura come luva 8
Cera un angelo muto 9
Prima o poi sopravviene la coscienza 10 Com che tutti tacciono? 11
Poi arriva il gelo 12
In ogni luogo il vento 13
Vedi Giacomo come tu 14
Cammino 15
Minima 16
Di poche foglie 17
La cosa che scrive pi forte 18
Rimase tra le bozze impubblicato 19
Laghi 20
Stato maestro 21
A farsi soffio 22
Aromi di latta 23
Tu canti 24
Letargo 25
Tutto luce bianca 26
Lanima ha uno sbocco pietoso 27
Trittico del sopruso 28
Pantano 30
Estate 31
Senza cannone 32
Di ogni morte di poeta ho conoscenza 33
Non trovai nessuno 34
In silenzio 35
Spariremo tutti 36
Grande 37
6
7
Ricordamelo che siamo qui
Ricordamelo che siamo qui
che qui si dimentica che si muore
ricordami di te
di quel che scrivi
una cosa inutile dopo laltra
quasi un morire interiore
se puoi preferisci di tacere
anzi se puoi taci
anzi ossequia il silenzio
ch dio salvatore
venerati siano sempre
dimenticanza e silenzio
dai quali germina la morte.
8
Il silenzio matura come luva
Il silenzio matura come luva
come sugli alberi le arance
dinverno che si fa rosso
destate invece azzurro e oro
lento sapprossima
apre le mani preziosissime
spalanca gli orizzonti e ride forte
ai profani nasconde il suo tesoro.
9
Cera un angelo muto
Cera un angelo muto
con la bocca di pietra
smangiata consunta
aveva le labbra
tormentate dal vento
le braccia levate
gli occhi al suo fianco
era dentro una foto
in bianco e nero
di marmo.
Bisogna farsi bavaglio
davanti a un angelo muto
nella gola annegare
sprofondando tra i denti
non avere parole
e nemmeno ruscelli
spegnere il sole nel buio
coniugare in pi tempi
in tutti i modi possibili
il verbo tacere.
Ammutolire fino al profondo
fino ai polmoni al bacino
alle dita dei piedi
alle radici alla terra
al silenzio.
10
Prima o poi sopravviene la coscienza
Prima o poi sopravviene la coscienza
che scrivere un atto di debolezza
allora la nausea domina la scena
anche i polmoni rarefatti
e la poesia diventa
un parto abominevole
escrescenza prodotta
contro natura
allora ti abbandoni ad essa
come a un vizio insano
pregando che un giorno taccia
il tarlo
arreso allevidenza
di quanto pi santo sia il silenzio.
11
Com che tutti tacciono?
Com che tutti tacciono?
Anche se apparentemente parlano molto
Com che tutto sembra sciocco?
Alcuni lo vedo bene
aprono bocca
dentro vi passa il vento
emettono la voce
vibrano le corde vocali
eppure in ogni luogo
il silenzio domina
col nulla impera.
12
Poi arriva il gelo
Poi arriva il gelo
che ha occhi spalancati e fissi
quando cercare non ha rami
quando i segni sono morti
e non arrivano segnali
quarantasette scomuniche di senso
a dondolare di silenzio
che reclama la sua ora
e ne fa scempio.
13
In ogni luogo il vento
In ogni luogo il vento
arrivava col silenzio
al suo passaggio come luci
si spegnevano le voci
quasi le assorbisse dentro
ad una ad una costruendo
un enorme scatola di vuoto.
14
Vedi Giacomo come tu Vedi Giacomo come tu
restando
nel poligono imperfetto
sordo e (scusa tanto) ottuso
non tavvedi daltro dire
non afferri che la mano
tesa amica.
Vedi che non cerchi
non rispondi nulla senti
niente doni dattenzione.
Corre il tempo imbalsamando
legami di silenzio tra le sponde.
15
Cammino
Dunque abiter tra voi ingrediente
il tempo che si aggiunge a poco a poco
e in silenzio ancora savvicina
ancora un giorno e ancora un poco
come passi riflessi verso il vuoto
una stretta lenta un bianco cammino.
16
Minima
Essere minima
voce destinata al silenzio
condanna da raccogliere
pena scelta e croce che nessuno dice
maestosa da portare
la solitudine della polvere nel vento
solleva briciole a mezzaria
nel deserto scenario danime e di vita
la terra smossa si raccoglie
soffiando ai lati della strada
come le foglie.
17
Di poche foglie
Quando il niente viene
e prende a calci
ti aiuterei sapessi come
tendere al sopralzo
ma questo mondo strano
vuole e disvuole fa baccano
non c' modo di avere il silenzio
pensare al volo degli uccelli
ai petali che staccandosi dal fiore
volteggiano tra il cuore ed il cemento
non c' modo di restare
uniti per le mani aperte
congiunte palmo a palmo
a sentire il battito del tempo
mentre una foglia
frusciando leggera
si posa sul marmo
e sprofonda.
18
La cosa che scrive pi forte
La cosa che scrive pi forte
di luce si scrosta dai muri
fremendo rinviene alle dita
raccoglie di lingua la bocca
rastrella parole si stacca
di vermi si spreme sul foglio
lo sporca di segni lo bagna
di parto si spacca il nocciolo
silenzio che insozza le pietre
la bava dargento lumaca
resiste rimonta rigetta
sincolla potente al cervello
la cosa che scrive di gabbia
placenta che al seme saggrappa
estremo congiunto alla vita
curvato gemmando di fine.
19
Rimase tra le bozze impubblicato
Rimase tra le bozze impubblicato
il pensiero della notte
vaghe righe enormemente aperte
spazi briglie tagli sovrapposti
dove irraggiungibile
bianco il sonno si contorce
al buio di tormenti indefiniti
spine dubbi atroci cicatrici
bocche urlanti nelle orecchie
la fame spalancata di silenzio.
20
Laghi
Ogni cosa bianca
donda rapida e candida
(calma alba pacata)
le vocali le lettere il cerchio
il segno la curva le braccia
la faccia
le virgole il senno ed il seno
il costato lo sterno il bacino
il corpo coperto dal bianco
lenzuolo.
Questo luogo silenzio
cura e preghiera
chiostro
bianco diventa linchiostro
il velo la tenda e le scarpe
il letto il ricovero il muro
il bicchiere il risvolto larredo.
Il soffitto non vedo
ed bianco anche il cielo
nel bianco ogni cosa si perde
e proseguo una strada alla cieca
occhi chiusi imbiancati
abbagliati di luce che
riverbera in laghi
di neve.
21
Stato maestro
ho visto il declinare. dalbero maestro. uno dopo laltro
disseccarsi. eppure farsi esempio faro. scelta. guado.
tutto convergendo. luce sullabisso. ulcera nel petto. rosa
maestosa che (s)fiorisce
c matassa nel bandolo. dove si fa nudo il nocciolo. n
guru n santone, non sciamano n umano. un semidio
maestro. emerge dalle onde. zufolando debolezze.
nel suono mortale del silenzio unarmonia di sillabe.
dorgano a perpetuarne il senso. slancio svettante oltre i
capezzoli. il suo contare fragile il risveglio. la leggerezza
piumata dei pulcini.
come un arco che si tende. curva in punta e freccia. vibra
quando scocca e sfonda. il lato oscuro del bersaglio. la
faccia nascosta dellarciere.
22
A farsi soffio
Alla saggezza penso
al silenzio consapevole
al fiume lento.
Se c' un corso
un'onda
se trascina con forza i rami
una corrente
se i remi sono in barca
o remano nell'acqua
come un motore il sangue
che al centro batte
senza riposo o combustibile
senza una goccia
che sia una e ultima
di carburante.
Al traguardo penso di un'esistenza
dove riporre le ali
dove l'armi
un luogo dove accendere
almeno a farsi soffio
la speranza.
23
Aromi di latta
Pensare cosa altra
dallalba di latta
che affiora alle labbra
e alle corde una calca.
Squame aderenti e piombo
a filo di carta vetrata
curva di trasparenza
a due millimetri dalla credenza
come spigolo mobile
quadro vivo a parete
lelegante poltrona
le foglie dalloro il timo al limone
gli aromi penetranti
dei tuoi ammiccamenti.
Non c scampo allo sguardo
incollato alla via di fuga
tra le piastrelle
sopra il lavello la riga scura
di ceramica dura.
Macchie nere sui pavimenti
per le scale grigiore
filamenti e mascelle
alti piani silenzi
masticamenti.
24
Tu canti
Tu canti il Padre
perch ti affligge il pensiero
della morte e chiamandolo
pi volte con tanti nomi e forte
lo rendi forse pi vero
e pi vicino
Tu gli domandi quale sia
la sorte e dove la sera
ti conduce a cogliere
narcisi tra le spighe
di un tempo che ormai
corto di spago si dilata
a dismisura e nella tessitura
filo teso si recide
Io fermento un verbo impuro
tra i denti e le gengive
e il succo che ne sprizza
come vino si riversa
dentro botti di castagno
aromatica mistura che
trabocca dalla fenditura
Io coltivo pietre di caverne
alghe in laghi di corallo
la bocca grida chiusa
nel bicchiere di cristallo
vibra vuota darmonica
la sabbia
sulle labbra del silenzio
lombra bianca.
25
Letargo
Stai cambiando naturalmente
come il tempo
senza chiedermi tempo
o il permesso di andare
come ore di pioggia
di stagioni banali
virate dal gelo al sudare
letargo freddo
i pori ostruiti dal grasso
il gancio di ferro a uncinare
un cammino dabiti smessi
il silenzio la torre del lago
maschere dagli occhi chiusi
deglutiscono vapore e chiodi
i capelli legati ad anello
intorno alle nocche
fanno unonda sul volto
pensare davanti a un bicchiere
di birra parlare del nulla
bere
il vento lasciato alle spalle
lentamente divora.
26
Tutto luce bianca
Tutto luce bianca
dalle sclere i bulbi gli occhi
lucenti le pupille
fiotti dalle palpebre
le ciglia.
Tutto benedetto
nel silenzio esatto
dei miei sguardi
come pianto come foglie
come aghi nella carne
come
un brivido di schianto
il tetano che avanza.
27
Lanima ha uno sbocco pietoso
L'anima ha uno sbocco pietoso
di occhio alto nel cielo
che tutto vede e che piove
l'anima ha un silenzio notturno
tra gli esseri che formano schiere
libri collezioni di premi
ma l'anima un'anima anomala
come un onda che sbaglia
che penosa si gonfia
di un mare di cose
non dette possibili grandi
che quasi sembra che s'alzi
e invece niente.
28
Trittico del sopruso
Noi nasciamo dal sopruso
quello versato sugli occhi ogni volta
dalla nascita al giorno di natale
quando aspettiamo ogni volta
che spuntino le primule
le ali sulla schiena
la catarsi
allunghiamo le braccia verso il sole
e germogliamo penne dal futuro.
Dal sopruso nasciamo e dalle pietre
maturate al sole di gennaio
come guerrieri sconfitti
teste tagliate
trentasei denti dIdra
nella terra seminati
bianchi e lucenti
fioriti dal suo sangue.
Lucente fiorisce
e nelle ossa trema
il freddo in trasparenza
il gelo
il cuore che sfiancato tiene
battendo duro nel tallone
per i veli in superficie
per le coperte
per la neve che dorme
per la radice
per le zolle rivoltate
fino allimo
per il silenzio delle piume
29
che divora la carne
che impressiona.
30
Pantano
Se non avessi pi niente da dire
e il silenzio dicessi dei rivoli
che si confondono dentro
alla fine della cascata
dei gelsomini stanchi
di quel cespuglio enorme
ora secco alle due colonne
sulla strada per il mare
appena fuori dal centro abitato
direi che non importa pi niente
il contributo
la ricchezza del pianto
il passo dallodola ed il volo
la piaga leccata da lingue taglienti
niente ha valore agli occhi
del mondo
e rilascio il sogno dellutopia
il gelo delicatissimo al suo fianco
il pensiero allo sguardo fermo
offrendo il profilo allimmobilit.
Il pantano di notte tace
stretto tra labbra strette
secche deterna vanit.
31
Estate
Il silenzio trascorre in lamine doro
che sulle labbra posano il cielo
la tristezza il pozzo lento
del pensiero
sgocciolare dorato furtivo
come frutto duva o dulivo
pestato con forza nei tini
un colore simile al mosto
pressato da pietra angolare
nel casale di tegole e cotto.
Un vecchio attraversa la strada
muove assorto le braccia e la bocca
parla agli angeli di sguardi perduti
con le ali che gli stanno vicino.
Nella piazza del tempo le occhiaie
sono cerchi di vetro azzurrino
voci bianche argentine a coprire
lascolto
copricapo dintenti in frammenti
angusti orizzonti a spezzare
un sogno repentino di gloria
la piena chiarezza del sole
nei ronzii soprassalti frinire
derba secca e cicale arrossire.
32
Senza cannone
Cade larchitettura arcana
eppure il male non quello
quando bocca di mare verticale
spiazza e irrompe la breccia
leco il silenzio la treccia
che poi di roccia in roccia
sincrina la linea di fessura
un martello che vibra
la frattura
Il pensiero ora trema
tra le dita
s'ingolfa di sabbia la parola
riempie le sporte calamita
i timpani la scocca ed il telaio
ogni giorno un cannone
un calendario.
33
Di ogni morte di poeta ho conoscenza
Di ogni morte di poeta ho conoscenza
di ogni morte per sua mano e mente
dessere che siede fuori dalla porta
bandito dal consesso umano
non per azione necessariamente
ma omissione maturata nel silenzio
degradazione estraniamento
esilio per scelta ostinata e volont
di tutte ho il colpevole reo confesso
deriso ferito massacrato
condannato alla gogna eterna
la sua ineffabile fragilit.
34
Non trovai nessuno
Non trovai nessuno
che per me parlasse
nessun amore o piaga
nessuno a pronunciare
il contorno esatto della bocca
nessuno che dicesse quanto il dire
nel silenzio indaga
e renda il preciso nome delle cose
il pianto che esso sconta
nessuno trovai
a difendermi dal buio
gli scudi sopra i ferri
e sopra ancora gli elmi
levati contro il sole.
Cocci di frattura
lago di ferita
anima dispersa
nessuno a rivelare la salvezza
il percorso da guadare o risalita
nessuno a guardare oltre
il cielo sollevato il velo
le pupille
la bellezza.
35
In silenzio
Scrivono in molti oggi qualcosa
un libro un saggio un romanzo
dappendice per passione
intensa e questo e quello
legando in bocca piena le parole.
Eppure il dire ha il suo vero nome
consegna ed onere di dare
pane agli occhi e squarcio al velo
esegesi di cosa ora nel mondo
come lo vorremmo dove andare.
Osserviamo ogni tre giorni
un minuto di silenzio in segno
di cordoglio grande
per nostalgia indicibile
di un grande foglio bianco.
36
Spariremo tutti
Spariremo tutti
chi pi chi meno
sotto una coltre di silenzio
nel buio dei cortili
agli angoli del tempo
come ununghia spezzata
ci piegheremo al suolo
lepidermide incrinata
per tre giorni salzeranno onde
forse persino un grido
daquila o gabbiano
poi lacqua torner alla forma madre
senza voli rapaci
nuovamente calma e tranquilla.
37
Grande
Lo si diceva con la voce a filo
che non cera da parlare
che il silenzio cosa lunga
(lungamente da aspettare)
e non c strada che congiunga
il pero al morso
lelefante allunghia
la distrazione al crimine
al bavaglio
che la giungla di liane
non appiglio
mentre il limo ci gorgoglia
alle caviglie e sale piano
a ricoprire il sole e luce alba
ed ogni (altra) cosa alta
vita che si vorrebbe grande
che ad ogni passo affonda
immacolata sponda
che pi non sinnamora
che di bellezza triste
quando allimbrunire
batte il capo sulla gabbia
e di liquore impallidisce.
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Siracusa, 18 febbraio 2013
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