“Alunni immigrati, quale scuola?” - FLC CGIL ... · Intercultura per tutti Pregiudizi,...

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“Alunni immigrati, quale scuola?”

Reggio Emilia, 8-9 maggio

A cura di Elisabetta Micciarelli

Ma…quanti sono?

PresenzeDall’ultima, delle annuali

pubblicazione curate dal MPI, vediamo come nell’anno scolastico

2006-2007, gli alunni con cittadinanza non italiana erano più di

500.000 con un’incidenza percentuale pari al 5,6%.

Le caratteristiche dell’immigrazione italiana

Fenomeno recenteNel 1995 nelle scuole italiane c’erano 50.000 alunni stranieri, oggi sono quasi 600.000.Velocità di cambiamentoL’aumento nel triennio 2004-06 èstato mediamente di 70 mila unitàall’annoPluralità di provenienzeL’immigrazione italiana è definita metaforicamente a “mantello di Arlecchino” 191 Stati rappresentati e 78 lingue diverse.

Percentuali alunni stranieri 2006-’07

Regioni % Alunni stranieriEmilia Romagna 10,7%Umbria 10,1%Marche 8,8%Toscana 8,4%Lombardia 9,2%Veneto 9,0%Piemonte 8,5%Liguria 7,9%Friuli -Venezia Giulia 7,8%Campania 1,0%Puglia 1,3%Calabria 1,8%Sicilia 1,3%Sardegna 1,1%

Alunno straniero…unageneralizzazione

PLURALITA’ DI PROVENIENZE, PLURALITA' DI VIAGGI, DI STORIE E DI PROGETTI MIGRATORI.

Tra i banchi di scuola convivono infatti tanti alunni stranieri :•nati in Italia o giunti nella prima infanzia da genitori stranieri (Dati CARITAS ne censiscono il 48%) , la cosiddetta “seconda generazione”;

•neo-arrivati in Italia (o già arrivati da tempo) per ricongiungimento familiare tra i 12 e 15 anni, metaforicamente definiti come la “generazione 1.5 (uno e mezzo),ovvero la generazione sospesa tra il luogo d'origine e quello di approdo;

•minori non accompagnati

Promozione del successo scolastico, orientamento e Pari Opportunità

Ritardo scolasticoScuola primaria 22,5%Secondaria I grado 54,4%Secondaria II grado 72,6%

BocciatureScuola primaria -3,6%Secondaria I grado –6,8%Secondaria II grado -14,4%

Dispersione scolasticaIstituti professionali 40,6%

I PIU’ “VULNERABILI”

RICONGIUNTI INSERITI IN CORSO D’ANNOADOLESCENTI MASCHIDAI CONTESTI AFRICANO E ASIATICO LINGUA D’ORIGINE TIPOLOGICAMENTE DISTANTE

Chi …. “va meglio a scuola?”da una ricerca in Lombardia

Tre gruppi di alunni• I nati in Italia o arrivati entro i 10 anni• I ricongiunti tra i 12 e 14 anni• I ricongiunti oltre i 14 anni

Il primo gruppoIl terzoIl secondo

Perché?I più grandi hanno più motivazioni, la speranza, hanno imparato ad usare una lingua astratta e decontestualizzata.

L’età critica per l’apprendimento delle lingue è proprio intorno ai 12 anni, ma c’è anche la criticità della scuola secondaria di I grado.

I meccanismi interni ed esterni alla scuola che contribuiscono al successo/insuccesso

•Le aspettative degli insegnanti•Gli stili di insegnamento•Le pratiche di valutazione•Il funzionamento delle singole scuole•L’organizzazione complessiva del sistema scolastico•Curriculum esplicito e curriculum implicito•La rete territoriale dei sostegni

La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri

• UniversalismoStessi diritti stessi doveriScuole non separate• Centralità della

personaNo alle comunità o alle

etnie• InterculturaPer tutti

Le linee di azione• Pratiche di accoglienza e inserimento• Italiano come seconda lingua• Valorizzazione del plurilinguismo• Relazioni con le famiglie straniere e

orientamento• Relazioni a scuola e nel tempo

extrascolastico• Interventi sulle discriminazioni e

pregiudizi• Prospettive interculturali nei saperi e

nelle competenze• Autonomia e reti, società civile e

territorio• Il ruolo dei DS• Il ruolo dei docenti e del personale non

docente

Le difficoltà della scuola•Rigidità

•Scuola nasce “monoculturale”

•Politiche scarsamente integrative

•Percezione dell’immigrato come alunno-problema

•Autonomia e logica di mercato

•Organizzazione-didattica-ricerca

Fino al 2000 e..…….. Oggiquale clima e quale senso?

• Enfasi sulla diversità• Clima di curiosità anche

folklorica, attenzione all’accoglienza, apertura

• Poca competenza

• PEDAGOGIA DEL CUS-CUS

• Enfasi sui bisogni• Non sanno l’italiano, non

riescono nelle discipline, non seguono il programma

• Maggiore competenza

• PEDAGOGIA COMPENSATORIA

Verso quale direzione di senso? Uno sguardo biderezionale

Necessità di tipo pedagogico didattico

Culturale, relazionale sociale

Aspetti organizzativi intra e interistituzionali

L1 e L 2 Rapporti con le famiglieIntegrazione “femminile”Riconoscimento del valore del bilinguismo

Le retiR Scuola/ExtrascuolaRapporto CPA Eda

Competenza didattica docenti

Difficoltà di incontro tra modelli culturali diversi

FormazioneArt.9 contratto

Inserimento neo-arrivati

Atteggiamenti da parte del contestoAccoglienza

Scarsa frequenza ai corsi L2 Diverse motivazioni

Piani personalizzati Organizzazione della scuola:flessibilità

Il ritardo: etàanagrafica/classe

Curricolo La normativa La natura dei saperi nella didattica e la programmazione

Valutazione MotivazioniComportamenti

L’inserimento in corso d’anno scolasticoTempo e Tempi

Lingua dello studio La mente multiculturale Percorsi modularizzatiRiconoscimento competenze

Intercultura per tutti Pregiudizi, stereotipi Concentrazione

Probabilmente dobbiamo considerare come incurabile la

diversità del modo di essere umani, si può essere davvero persone in

tanti modi e questa è una benedizione.

Z. Bauman