Post on 12-Aug-2020
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(Allegato 2)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI OPERATORI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto. ENTE 1) Ente proponente il progetto (*)
Arci Servizio Civile Informazioni aggiuntive per i cittadini: Via dei Monti di Pietralata 16 – 00157 Roma Tel: 06.41734392 Fax 06.41796224 Email: info@ascmail.it Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda Arci Servizio Civile Arezzo Indirizzo: via Garibaldi 135 – 52100 Arezzo Tel: 057523549 Email: arezzo@ascmail.it Sito Internet: www.arciserviziocivile.it/arezzo Rappresentante Legale dell’Associazione: Michele Vignali Responsabile informazione e selezione dell’Associazione: Laura Vichi – Federica Ettori – Valentina Paggini – Grazia Ricci
1.1) Eventuali enti attuatori
Legambiente Arezzo Circolo Laura Conti Associazione Medici per l’Ambiente Associazione Chimica Verde Bionet Comune di Bucine
2) Codice di accreditamento SCN/iscrizione SCU dell’Ente proponete (*)
3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU
dell’ente proponente (*)
Sezione Nazionale
SU00020
Albo unico
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CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto (*)
L’ambiente è il nostro futuro 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 1) (*)
Settore: Educazione e Promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport Area di intervento: Educazione e promozione ambientale Codice: 11
6) Durata del progetto (*)
8 mesi
9 mesi
10 mesi
11 mesi
X 12 mesi
7) Descrizione del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto e dell’area di intervento (*) 7.1) Presentazione dell’ente proponente e degli eventuali enti attuatori (*)
Ente accreditato proponente: ASC Nazionale è un’associazione di promozione sociale, costituita nel 1996 che opera per la promozione e qualificazione di un servizio civile che promuove l’educazione alla pace e all’impegno civico, attraverso attività territoriali concrete che promuovano lo sviluppo del Paese e dell’Unione Europea. Le finalità sono espresse dallo Statuto e dal Manifesto 2007 (www.arciserviziocivile.it) ASC e’ un’associazione di associazioni, con 5 soci nazionali (Arci, Arciragazzi, Auser, Legambiente, Uisp) e centinaia di soci locali, aggregati nelle ASC Regionali e locali. ASC Nazionale, in modo diretto, svolge attività di promozione durante i bandi, sostiene la progettazione delle organizzazioni, eroga la formazionale generale ai giovani e agli OLP, effettua il monitoraggio sull’andamento dell’esperienza, a cui partecipano sia i giovani in servizio che gli OLP, produce il Rapporto Annuale. Tramite le ASC Regionali e locali è a disposizione delle esigenze dei giovani e degli enti di accoglienza durante il periodo di servizio civile e promuove la collaborazione fra gli enti di accoglienza. L’Assemblea Nazionale è la sede ove vengono prese le scelte di fondo e il Consiglio Nazionale le attua. ASC è stato ente convenzionato per il SC degli obiettori di coscienza dal 1984 al 2004; ente accreditato di SCN dal 2003 e ha in corso la procedura per diventare Ente accreditato di SCU.
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Ente/i attuatore/i: Legambiente Arezzo Circolo Laura Conti: associazione di promozione sociale con sede ad Arezzo e attiva in tutto il territorio provinciale, dal 1982 svolge attività in campo ambientale, attraverso iniziative locali e la partecipazione a campagne nazionali, attività principalmente finalizzata ad affrontare i problemi di vivibilità della città sotto il profilo socio ‐ ambientale. Da alcuni anni ha sviluppato al suo interno competenze ed esperienze di qualità, grazie alla nascita di un nucleo di operatori esperti che si occupano di diversi settori legati al territorio e all’ecologia. Negli ultimi anni le principali attività realizzate sono state:
Campagna “100 strade per giocare
Campagna “Puliamo il mondo
Campagna “Nontiscordardime
Campagna Energicamente Percorsi didattici di educazione ambientale
Corsi di aggiornamento per gli insegnanti
Mercatale Campagna aperta
Convegni, indagini e progetti sulle tematiche legate alla città e al mondo rurale
Corsi di formazione sulle tematiche ambientali
Progetti di partecipazione a livello locale Associazione Medici per l’Ambiente ISDE Italia costituita nel 1989, ha sede ad Arezzo ed opera in tutto il territorio nazionale. Persegue le seguenti finalità:
confermare il ruolo etico della professione medica e educare e aggiornare i medici e la popolazione
potenziare le politiche di prevenzione e promuovere la difesa dell’ambiente sia localmente che globalmente al fine di prevenire patologie e rischi ambientali,
assicurare le condizioni ambientali necessarie per salvaguardia della salute ed il migliora‐mento della qualità della vita,
informare e coinvolgere pazienti, colleghi, studenti, insegnanti e cittadini accrescendone la consapevolezza sulle problematiche ambiente e salute correlate
integrare le politiche di promozione della salute con quelle di sostenibilità ambientale,
favorire una base culturale e scientifica sui problemi ambientali promuovendo corsi di formazione, ricerche, convegni;
Le principali aree tematiche nelle quali interviene, con seminari, convegni, iniziative di sensibilizzazione e pubblicazioni, sono:
Ambiente e salute
clima – global warming
inquinamento
effetti sulla salute umana
salute globale Associazione Chimica Verde Bionet è un’associazione senza fini di lucro costituita il 21 marzo 2006 da Legambiente nazionale e da un gruppo di esperti del mondo della ricerca e dell’università italiana, con lo scopo di promuovere e sviluppare la ricerca e l’applicazione industriale di materie prime di origine vegetale. Ha sede ad Arezzo ed opera in tutto il territorio nazionale. Si occupa, tra gli altri settori, di energia da biomasse vegetali, coloranti, solventi, addensanti naturali, biocombustibili e biocarburanti, bioplastiche e biopolimeri, certificazioni. Per statuto tutte le materie prime e le filiere di lavorazione promosse dall’associazione devono rispettare criteri di sostenibilità ambientale e di tutela della biodiversità e del paesaggio. Le principali competenze e attività dell’associazione sono dedicate alla fase della produzione agricola, dei relativi bilanci ambientali e dell’analisi del ciclo di vita di prodotti e co‐prodotti di origine vegetale. In tale direzione ha sviluppato particolari competenze nella valutazione della
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carbon footprint e delle potenzialità di sequestro del carbonio nel terreno. Comune di Bucine, legato da Contratto con ASC, si trova in provincia di Arezzo nella zona amministrativa del Valdarno Aretino. Il territorio del Comune di Bucine, situato nella fascia dove le colline del Chianti toccano la valle superiore dell'Arno, lungo il percorso del torrente Ambra, si pone al centro di tre importanti città della Toscana: Arezzo, Siena e Firenze. Durante le guerre il territorio di Bucine ha subito eccidi che tutt'ora sono ricordati nei Luoghi della Memoria. Il paesaggio è caratterizzato da colline coperte da una vegetazione, valli ricche di terreni coltivati e produzioni tipiche, in cui spicca la coltivazione della vite e dell'olivo. Nel settore di intervento del progetto il Comune di Bucine affianca alla raccolta dei rifiuti solidi urbani indifferenziati tutte le tipologie di raccolta differenziata: organico, carta, plastica, vetro, alluminio, tetrapak con la raccolta stradale. Inoltre è previsto nella zona industriale/artigianale di Levane il ritiro porta a porta per le attività che hanno richiesto tale servizio, dei RUND ( rifiuti indifferenziati, carta/cartone, plastica e organico) ; il servizio porta a porta è esteso per il ritiro della Carta e Cartone anche alle attività di Bucine capoluogo e di tutte le altre frazioni.
7.2) Breve descrizione del contesto territoriale e dell’area di intervento. Analisi delle criticità/bisogni sociali sui quali si intende intervenire e che giustificano la realizzazione del progetto (*)
Contesto territoriale e dell’area di intervento in cui il progetto opererà Le sedi di attuazione Legambiente Arezzo, Medici per l’Ambiente e Associazione Chimica Verde, realizzeranno le proprie attività nel territorio dell’intera Provincia di Arezzo. Il Comune di Bucine realizzerà invece le proprie attività all’interno del proprio territorio comunale. La Provincia di Arezzo, divisa in 5 zone geografiche ed amministrative (Casentino, Aretina, Valdichiana, Valdarno, Valtiberina):
Conta un totale di circa 344000 abitanti (dati ISTAT)
Gli abitanti sono distribuiti in circa 146.800 famiglie, con numero medio di componenti pari a 2,42
Quasi paritaria è la suddivisione tra i generi (48,5% maschi – 51,5% femmine)
La densità della popolazione risulta piuttosto bassa, pari a 107 abitanti per kmq
Il grado di urbanizzazione risulta abbastanza modesto: il 42% degli abitanti risiede nei tre comuni (su un totale di 39) con popolazione superiore ai 20.000 abitanti
Quasi il 25% degli abitanti ha più di 65 anni di età, con un indice di vecchiaia pari a 197,8
Sono presenti 57 Scuole Medie Inferiori e circa 40 istituti d'istruzione superiore.
Il tasso di natalità è in calo rispetto alle ultime rilevazioni (Fonte: elaborazioni ARS su dati ISTAT):
Valdarno 7,32 Zona Aretina 7,36 Casentino 6,25 Valdichiana 7,49 Valtiberina7,01
Il Comune di Arezzo conta, secondo i più recenti dati ISTAT, circa 99.500 abitanti, il 24,7% dei quali ha più di 65 anni di età.
Il 10,6% degli abitanti della Provincia di Arezzo è straniero (le nazionalità maggiormente rappresentate sono quella Albanese, Rumena e Marocchina). Il dato segna una lieve diminuzione rispetto all’ultimo rilevamento.
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La zona Valdarno (10 comuni) zona di antica industrializzazione, conta circa 95.000 abitanti, la maggior parte dei quali vivono e gravitano attorno ai centri principali: Montevarchi, San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini. La zona Valtiberina (7 comuni) è posta in territorio montano, amministrato dall'ente di secondo livello Comunità Montana Valtiberina, e conta circa 32.000 abitanti che gravitano attorno al centro principale, Sansepolcro. La zona Casentino, posta in territorio montano, conta 11 comuni per un totale di circa 37.000 abitanti. Il territorio casentinese è amministrato dall'ente di secondo livello Comunità Montana del Casentino; ha competenze nell'area boschiva anche il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Su 36 comuni, ben 12 hanno una popolazione inferiore ai 3.000 abitanti (3 sotto i 1.000) e 8 non arrivano ai 5.000. I minori sotto i 18 anni sono circa 56.583 (il 16,17%). Questa la distribuzione per fasce d'età:
sotto i 6 anni: 21.369 (il 6,11%)
dai 6 ai 10 anni: 14.970 (il 4,28%)
dai 10 ai 14 anni: 14.564 (il 4,16%)
dai 14 ai 18 anni: 14.715 (il 4,2%) Queste caratteristiche demografiche e morfologiche della Provincia di Arezzo fanno emergere alcuni aspetti critici:
- la maggior parte degli spostamenti interni interessano il capoluogo di Provincia e i centri principali delle zone, verso i quali confluiscono gli abitanti per lavoro e per studio. Ne consegue che anche in provincia di Arezzo il mezzo privato ha egemonizzato la mobilità e che i parametri per il controllo dell’inquinamento urbano da traffico sono da tenere sotto controllo
- l’elevata distribuzione della popolazione in aree marginali e rurali, in piccoli centri o in case sparse, rende difficoltosa una gestione ottimale dei rifiuti che hanno visto una crescita esponenziale senza un risolutivo incremento della raccolta differenziata;
- le aree marginali, quelle montane ed i piccoli comuni, che nella nostra provincia sono appunto in numero considerevole, sono in una grave crisi legata allo spopolamento e all’invecchiamento della loro popolazione, questo crea il conseguente abbandono delle opere di manutenzione delle zone rurali e boschive, aumentando anche i problemi legati al dissesto idrogeologico. Particolarmente critica è anche la corretta ed efficace valorizzazione di questi luoghi dove invece si concentrano elementi di qualità territoriale, prodotti tipici, risorse paesaggistiche, ambientali, storiche e artistiche di grande pregio. Ad esempio le aree protette non hanno avuto quella valorizzazione necessaria per farle diventare i veri riferimenti per uno sviluppo più sostenibile della provincia.
Il Comune di Bucine, secondo le rilevazioni dell’Ufficio Anagrafe, conta 10120 abitanti, di cui 4928 maschi e 5129 femmine. I minori in età scolare (3‐14 anni), sono 1165, di cui 590maschi e 575 femmine. Scuole presenti nel territorio del Comune di Bucine e numero di iscritti:
A.S 2017/2018 N. alunni iscritti Infanzia Bucine 90 Infanzia Ambra 34 Infanzia Badia Agnano 24 Primaria Bucine 203 Primaria Ambra 105 Secondaria Bucine 207 Secondaria Ambra 64
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A.S 2017/2018 N. alunni iscritti Infanzia Bucine 90 Primaria Mercatale 1 Primaria Levane 8
Fonte: Ufficio Scuola Comune di Bucine
Per i minori in età scolare, target del progetto, il Comune di Bucine organizza anche un servizio di doposcuola, frequentato da un totale di 70 bambini delle scuole elementari e medie, e dei centri estivi a cui prendono parte circa 200 minori, dalle scuole per l’infanzia alle scuole medie. Gli anziani sopra i 65 anni sono 2508, il 24,78% del totale, confermando il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione anche in questo territorio come nell’intera provincia. Gli stranieri residenti nel territorio sono 896, l’8,8% del totale della popolazione. Il settore di intervento prescelto riguarda l’educazione e la promozione culturale, nell'area dell'animazione territoriale rivolta alla cittadinanza tutta e ai minori, rispetto alle tematiche ambientali e della salute, la promozione di stili di vita, modelli comportamentali, dei singoli e delle comunità atti a conservare e utilizzare criticamente le risorse, evitare l'utilizzo di fonti inquinanti, ridurre gli sprechi nei consumi, prevenire modelli comportamentali pericolosi (tabagismo, forte incidenza degli incidenti stradali...) partecipare attivamente alle decisioni locali sulle tematiche ambientali e della salute, promuovendo forme di partecipazione attiva dei cittadini. In particolar modo gli interventi previsti si realizzeranno secondo due direttrici fondamentali:
- La realizzazione di percorsi didattici nelle scuole per l’informazione e la sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e della salute
- La realizzazione di iniziative rivolte alla cittadinanza di informazione e sensibilizzazione per la promozione di stili di vita salutari e compatibili con la salute ambientale e pubblica
Si tratta di un settore di intervento ancora relativamente nuovo e ricco di idee, indagini, studi e ricerche per progettare modalità di sviluppo sostenibile e forme di consumo energetico e delle risorse ambientali più consapevoli, critici e tali da migliorare la qualità della vita, da quella delle comunità locali a quella del sistema più complessivo. Conoscenza e partecipazione da parte della popolazione interessata rappresentano cardini fondamentali perché attecchisca il processo di promozione della salute e pertanto i settori della comunicazione, dell’informazione e dell’educazione alla salute sono chiamati a sostenere l’azione di empowerment dei cittadini, cioè un consolidamento delle competenze affinché essi possano sempre più orientarsi autonomamente nelle decisioni che riguardano la propria salute e quella della collettività. Senza dilungarsi troppo sui dati globali relativi al settore (facilmente reperibili e di larga diffusione) si può comunque brevemente affermare che la crescita della globalizzazione economica ha portato gravi danni su scala mondiale allo stato di salute dell’ambiente e dei cittadini del mondo. C’è un’Italia delle città che ha già cambiato passo. Che gestisce il ciclo dei rifiuti come e meglio di tante altre realtà europee, che si è lasciata alle spalle l’allarme smog e riportato l’aria a livelli respirabili, che ha cambiato stili di mobilità, trovato la formula giusta per depurare gli scarichi, contenere i consumi idrici e lo sperpero d’acqua potabile, che investe sulle rinnovabili, che ha significative esperienze di rigenerazione e funzionalizzazione degli spazi pubblici. Nonostante questo però rimangono gravi le emergenze: si pensi al tema dei rifiuti e del loro smaltimento, alla difficoltà di radicare una coscienza del riciclaggio, allo sfruttamento dell’ambiente che provoca sempre più spesso gravi lutti e danni ambientali, alla necessità del consumo consapevole delle risorse energetiche, che eviti gli sprechi, ed orienti verso forme di energia rinnovabili.
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I dati che riguardano la Provincia di Arezzo sono tratti dal Rapporto Ecosistema Urbano 2017, prodotto da Legambiente, che rileva le performance ambientali delle città italiane. Per quanto riguarda Arezzo, nel Rapporto Ecosistema Urbano 2017 occupa il 48° posto nella classifica generale delle città italiane su 104 città, con un punteggio di 51,93%, guadagnando ben 20 posizioni rispetto all'anno precedente. Di seguito alcune valutazioni generali su indicatori di salubrità urbana della Provincia di Arezzo, schematizzati nella tabella. Salubrità e vivibilità urbana – Se la qualità media dell’aria è valutata sufficiente, grazie alle caratteristiche geomorfologiche del territorio, bisogna però prendere in considerazione l'area urbana del capoluogo per sottolineare che è necessario lavorare per una diminuzione del traffico, principale responsabile delle emissioni nocive e del rumore urbano. Per quanto riguarda i consumi giornalieri pro capite di acqua potabile per uso domestico, Arezzo presenta valori in lieve diminuzione. Appare chiaro come il dato sia interpretabile sotto diversi aspetti: da una parte è innegabilmente positivo l'utilizzo consapevole della risorsa, dall'altra emerge anche un basso consumo di acqua potabile per scopi alimentari. In aumento invece il dato della dispersione di acqua dalla rete. Ad Arezzo la produzione pro capite di rifiuti l'anno è in aumento, situando la nostra provincia nella parte più bassa della classifica generale e lontanissima dall'obiettivo delle 300 tonnellate annue pro capite fissato dal programma di Azione Ambientale dell'Unione Europea. Insufficiente viene valutata la percentuale di raccolta differenziata, nonostante lievi miglioramenti nel servizio. Quello che preoccupa, oltre una coerente strategia di programmazione territoriale, che determina percentuali di raccolta differenziata molto diverse nei comuni della provincia, è l'aumento in valore assoluto della produzione di rifiuti, anche a causa della nascita di numerosi centri commerciali di nuovo insediamento. La Provincia di Arezzo ha da poco varato il Piano Provinciale dei Rifiuti, che si attuerà nell'ambito territoriale ottimale costituito anche dalle Province di Siena e Grosseto, che prevede anche la creazione di nuovo impianti di smaltimento rifiuti, per far fronte alla quantità crescente di rifiuti non riciclabili che gli impianti attuali non sono più in grado di supportare. Stabili, ma molto bassi, i dati sulla domanda di trasporto pubblico e sull'offerta di trasporto pubblico. Allarmante, anche se stabile, rimane il dato sul tasso di motorizzazione auto. In aumento rispetto alla scorsa rilevazione è invece il dato sull’incidentalità stradale. La presenza di isole pedonali, colloca Arezzo al 60° posto in classifica generale con 0,20 mq per abitante. (stabile rispetto alla rilevazione precedente) Stabile l'indice di ciclabilità e la presenza di isole pedonali, segno della mancata programmazione di implementazioni in questo settore. Energia – sul piano della produzione di energia da fonti rinnovabili Arezzo sta portando avanti una politica di sensibilizzazione, rivolta ai privati, alle imprese e alle amministrazioni locali, per il ricorso a impianti di produzione alternativa di energia. Se questi sono elementi confortanti, è comunque necessario un maggiore impegno collettivo, vista la predominanza ancora delle fonti tradizionali di produzione di energia. Stabile il dato sull'utilizzo delle energie rinnovabili (fotovoltaico e termico). Altrettanto invariato il dato sul verde urbano fruibile.
Indicatore Parametro di misurazione Valore Biossido di azoto Valori medi annuali in μg/mc registrati dalle centraline 18 Ozono N° giorni di superamento della media mobile sulle 8
ore di 120 μg/mc 13
Polveri sottili PM10 Valori medi annuali in μg/mc registrati dalle centraline 22 Consumi idrici domestici
Litri/abitanti/giorno 118,6
Dispersione della rete Differenza percentuale tra acqua immessa e consumata
29%
Produzione di rifiuti urbani
Kg/abitante/anno 609
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Percentuale di raccolta differenziata
Percentuale di rifiuti differenziati sul totale dei rifiuti urbani
39,7%
Raccolta porta a porta Percentuale di abitanti serviti dalla raccolta domiciliare
20%
Domanda trasporto pubblico
Viaggi/abitante/anno 38
Offerta trasporto pubblico
Km‐vettura/abitante/anno 18
Tasso motorizzazione auto
Auto circolanti ogni 100 abitanti 66
Incidentalità stradale Feriti o morti ogni 1000 abitanti 6,68 Piste ciclabili Metri ogni 100 abitanti 4,90 Isole pedonali Mq/abitante 0,20 Fotovoltaico e termico pubblico
Kw ogni 1000 abitanti 5,77
Per quanto riguarda il territorio della sede di attuazione Comune di Bucine, nel settore dell’educazione ambientale è necessario sottolineare che si tratta di uno splendido territorio, incastonato tra i Monti del Chianti, del Valdarno Superiore e della Valdichiana, che offre un paesaggio caratterizzato da una natura intensa e da una campagna tipicamente toscana: colline coperte da una folta vegetazione di eriche, ginepri, lecci, corbezzoli e ginestre, alberi monumentali. L’Ambra è il fiume protagonista del fondovalle e attraversa tutto il territorio di Bucine: nasce sui monti di Monteluco al confine con il territorio senese, per gettarsi, dopo un percorso di 35 Km, nell’Arno. Da sempre le sue sponde sono state abitate, visibili ancora oggi i mulini e i ponti in prossimità dei quali sono sorti borghi e chiese.
Allontanandosi il paesaggio cambia: sulle colline coperte da fitti boschi si intervallano e si susseguono borghi medievali, campi coltivati, vigneti e oliveti; spesso i tradizionali muretti a secco, i toscani cipressi e i tanti “madonnini” sparsi in tutto il territorio segnano i confini.
Lungo il corso di uno degli affluenti del fiume Ambra,il borro S.Salvatore, dal 2014 è stato inaugurato un Parco Fluviale, grazie ad un progetto di cogestione del bene pubblico tra Amministrazione, associazioni e cittadini. L’Amministrazione Comunale infatti sostiene e valorizza l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli o associati, volta al perseguimento di finalità di interesse generale, stipulando Patti di Collaborazione per arrivare alla gestione condivisa di spazi e patrimonio pubblici, intesi come risorsa materiale, sociale e culturale di una comunità, che gli stessi cittadini e il Comune ritengono funzionali al benessere individuale e collettivo. Il progetto è rivolto a tutti i cittadini del territorio di Bucine. Gli interventi proposti all’amministrazione comunale, valutati in termini di fattibilità e sostenibilità, seguono una programmazione condivisa con l’amministrazione a seguito della stipula del Patto di Collaborazione e disciplinata dal Regolamento per la cura e la rigenerazione dei beni comuni. Il Comune di Bucine, per quanto riguarda le azioni di educazione ambientale oggetto degli interventi previsti dal progetto, intende impegnare gli operatori volontari in servizio civile nella sensibilizzazione e informazione dei bambini/giovani e dei cittadini, oltre che sulla fruizione consapevole dei beni ambientali, anche sul corretto smaltimento dei rifiuti, incentivando la raccolta differenziata. Il sistema di raccolta integrata, attivo nel Comune di Bucine, affianca alla raccolta dei rifiuti solidi urbani indifferenziati tutte le tipologie di raccolta differenziata: organico, carta, plastica, vetro, alluminio, tetrapak: il tutto avviene con la raccolta stradale mediante il conferimento negli appositi contenitori individuati nelle batterie presenti in tutto il territorio comunale. Inoltre è previsto nella zona industriale/artigianale di Levane il ritiro porta a porta, per le attività che hanno richiesto tale servizio, dei RUND ( rifiuti indifferenziati, carta/cartone, plastica e organico) ; il servizio porta a porta è esteso per il ritiro della Carta e Cartone anche alle attività di Bucine capoluogo e di tutte le altre frazioni; per ogni ritiro è stabilito un giorno.
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Questi i dati dei primi 5 mesi del 2018:
Fonte: SEI Toscana Nel Comune di Bucine inoltre è attivo il compostaggio domestico: circa 450 utenze hanno una compostiera di proprietà o in comodato gratuito fornita dallo stesso comune; il compostaggio fa parte della raccolta differenziata ma è necessario eseguirlo bene e deve essere verificato l’uso costante e corretto della compostiera. Al fine di poter inserire anche la pesatura del compostaggio domestico nel calcolo della percentuale di differenziata, ogni anno, a campione, deve essere verificato il corretto utilizzo del 50 % delle compostiere. Sul territorio comunale è presente un Centro di Raccolta gestito anch’esso dal gestore unico presso il quale è possibile conferire rifiuti differenziati quali: IMBALLAGGI DI CARTONE‐ CARTA‐ VETRO‐ METALLI‐ LEGNO – FILTRI OLIO‐ RIFIUTI ORGANICI‐ SFALCI E POTATURE –MATERIALI INGOMBRANTI‐ RAEE‐ BATTERIE ECC. ed il cui elenco è visionabile sul sito del Comune di Bucine attraverso il link della pagina di Sei Toscana. L’ufficio Ambiente si è attivato a dare informazioni ai residenti ed a invitare a differenziare in modo corretto i propri rifiuti, conferendo le diverse tipologie di materiale negli appositi contenitori, con volantini, comunicati e messaggi sia sul sito sia sulla pagina Facebook del Comune di Bucine. Nell’ultimo anno lo stesso Ufficio ha intrapreso una mirata campagna per la sensibilizzazione alla corretta raccolta differenziata e contro l’abbandono di ingombranti, anche coinvolgendo comitati, pro loco e associazioni varie organizzatrici di eventi e feste paesane, quest’ultimi con l’intento di redigere un apposito regolamento per la disciplina di tali manifestazioni dando disposizioni specifiche per la raccolta differenziata.
Analisi delle criticità su cui si intende intervenire attraverso l’attuazione del progetto
Dall’analisi dei dati di contesto, emerge la necessità da parte dell'intera collettività di una maggiore presa di coscienza delle emergenze ambientali e di salute pubblica che sono intrinsecamente legate alle scelte strategiche e di programmazione del territorio. Enti locali, imprese, terzo settore e cittadini, dovrebbero dare avvio a programmazioni territoriali basate sulla conoscenza dell'impatto delle scelte stesse sull'ambiente e sulla salute collettiva, mirando al cambiamento progressivo dei comportamenti e degli stili di vita.
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Questo processo di comprensione, prima, e di cambiamento dei comportamenti, poi, deve riguardare la collettività in tutti i suoi attori, ma è innegabile che i minori rappresentino il target preferenziale per un intervento formativo e informativo: solo lavorando per una maggiore consapevolezza nelle scelte delle future generazioni, sarà possibile sperare in mutamenti significativi che possano provocare un'inversione di rotta. Questa analisi del bisogno è condivisa da tutti i soggetti attuatori del progetto, che, ciascuno con le proprie specificità, intendono collaborare nell’informazione e sensibilizzazione e nella promozione di stili di vita salutari e compatibili con uno sviluppo equilibrato dell’ambiente. Nell’ambito specifico della raccolta differenziata, il Comune di Bucine ritiene che, nonostante le buone percentuali di raccolta differenziata (se paragonate con le medie provinciali), l’informazione e la comunicazione rimangano comunque il punto debole; la necessità individuata è quella di informare meglio ogni utente sulla corretta raccolta differenziata, ma anche sul ritiro domiciliare gratuito degli ingombranti. Altra necessità individuata è quella di coinvolgere maggiormente gli studenti delle scuole del territorio, sia nelle attività scolastiche che extra scolastiche.
CRITICITÀ SU CUI SI INTENDE INTERVENIRE
INDICATORI DI CONTESTO/RILEVAZIONE DELLA CRITICITÀ
Bisogno 1 ‐ INFORMAZIONE Necessità di una maggiore sensibilizzazione ed informazione dei cittadini (bambini, giovani e adulti) in merito alle emergenze ambientali e della salute pubblica di maggior rilievo nella nostra area territoriale e a livello globale e bisogno di coinvolgimento, attraverso interventi di animazione culturale, in azioni di tutela ambientale e iniziative di volontariato Bisogno 2 – CAMBIARE I COMPORTAMENTI Necessità di promuovere nei cittadini (bambini, giovani e adulti) l’assunzione di responsabilità nei confronti dell’ambiente e della salute pubblica favorendo comportamenti e stili di vita più sostenibili
– numero di interventi di educazione ambientale realizzati, attraverso percorsi didattici – numero di classi coinvolte ‐ quantità di iniziative di animazione territoriale realizzate e grado di coinvolgimento della cittadinanza in termini di partecipazione ‐ n. convegni e seminari realizzati e grado di partecipazione della cittadinanza ‐concreta modifica dei comportamenti individuali
7.3) Destinatari e beneficiari del progetto (*) Destinatari:
Destinatari diretti degli interventi del progetto sono da considerarsi tutti quei soggetti a cui si rivolgeranno le azioni di informazione e sensibilizzazione previste: ‐circa 400 alunni delle scuole (dalle elementari alle superiori) del territorio della Provincia di Arezzo, target dei percorsi didattici di educazione ecologica e alla salute realizzati da Legambiente Arezzo, Associazione Medici per l’Ambiente e Associazione Chimica Verde. Ad oggi le scuole con le quali sono in corso collaborazioni sono: ITIS Arezzo, Istituto comprensivo di Capolona (AR), Istituto Comprensivo Piero della Francesca di Arezzo, Istituto comprensivo di Badia al Pino (AR), Istituto comprensivo di Monte San Savino (AR), Liceo Scientifico F.Redi di Arezzo.
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‐circa 700 alunni delle scuole del territorio del Comune di Bucine, coinvolti in percorsi di educazione ambientale sulla corretta raccolta e smaltimento dei rifiuti
‐circa 45 insegnanti delle scuole del territorio, coinvolti in corsi di formazione sull'educazione ecologica e alla salute
‐Medici e operatori sanitari coinvolti in Corsi e Convegni sui temi di salute e ambiente da parte dell’Associazione Medici per l’Ambiente ‐la cittadinanza che prenderà parte alle campagne informative (banchetti informativi, seminari, conferenze, specifiche attività come i gruppi di cammino) e che sarà destinataria della comunicazione
Beneficiari:
La comunità tutta potrà beneficiare indirettamente, anche se non coinvolta direttamente, degli interventi del progetto, grazie ad una maggiore consapevolezza dei propri cittadini rispetto all'uso delle risorse, gli stili di vita più consoni al mantenimento di un benessere complessivo. Saranno indirettamente toccate dall'impatto del progetto, anche le aziende (pubblico‐private o private) che nel territorio si occupano di tematiche connesse all'ambiente e alla salute: raccolta e smaltimento rifiuti, gestione del ciclo delle acque, impiantistica di produzione energetica...
7.4) Indicazione della domanda di servizi analoghi e della relativa offerta presente nel contesto di riferimento.
Dall’analisi del contesto emerge che la consapevolezza dei cittadini a proposito dell’uso delle risorse, delle conseguenze delle proprie azioni individuali sull’ambiente, sono ancora scarse e necessitano di interventi assidui e efficaci. Nel territorio della Provincia di Arezzo, le associazioni titolari del progetto sono le principali, se non le uniche, ad impegnarsi nella promozione dell’educazione ambientale a 360°, cercando di fare ricerca e informazione pubblica sulla salute delle persone e dell’ambiente. Come detto sopra, i Comuni e la Provincia di Arezzo, nelle tematiche ambientali e della salute, negli ultimi anni stanno mettendo in campo iniziative e azioni per il ricorso a fonti energetiche rinnovabili, per la riduzione degli sprechi, per l'implementazione della raccolta differenziata, per la prevenzione di comportamenti a rischio (tabagismo, guida sicura, alcolismo...), per l’adozione di stili di vita più salutari, come lo sviluppo dell’attività fisica. Anche le aziende locali addette alla raccolta dei rifiuti e alla distribuzione idrica ed energetica, hanno avviato iniziative didattiche, campagne di informazione e sensibilizzazione, in partenariato con le amministrazioni locali e con Legambiente Arezzo: ESTRA s.p.a. che si occupa della distribuzione di gas ed energia elettrica, insieme a Legambiente Arezzo e ad associazioni di categoria e per la tutela dei consumatori, ha aperto lo Sportello informativo Energia. Sempre con Legambiente Arezzo organizza la campagna Energicamente, giunta alla VIII edizione, dedicata alla sensibilizzazione sulla sostenibilità ambientale e l'utilizzo di fonti energetiche alternative. Altre associazioni di terzo settore del territorio della provincia di Arezzo: Associazione di volontariato WWF Arezzo, si occupa di innumerevoli aspetti della tutela ambientale con azioni dirette di conservazione o di denuncia degli illeciti commessi a danno della natura. CAI Arezzo, organizza attività escursionistiche, di speleologia, di conoscenza consapevole del territorio montano. Associazione ICHTHYOS, lavora per la tutela del patrimonio ittico del territorio.
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Esistono poi alcuni Comitati Cittadini, aggregazioni spontanee e fondate sulla partecipazione attiva, che si impegnano su questioni ambientali e di salute pubblica legate a problemi locali e specifici del territorio, spesso importanti luoghi di confronto e approfondimento per i cittadini, nonché di stimolo per le pubbliche amministrazioni. Nel Comune di Bucine l’Associazione La Trama di Gaia collabora con il Comune nell’organizzazione di attività di socializzazione e aggregazione nel parco fluviale di S. Salvatore e effettua piccole manutenzioni ordinarie.
8) Obiettivi del progetto (*)
Obiettivo generale del progetto è la programmazione e la realizzazione di iniziative ed azioni di informazione e sensibilizzazione rivolte ai cittadini e alle comunità locali sui temi della tutela ambientale e della promozione di stili di vita più sani e compatibili con la salute dell'ambiente e dei cittadini. Le azioni previste dal progetto si svolgeranno nel territorio della Provincia di Arezzo, con particolare intensità nel capoluogo di Provincia, in cui operano le sedi di attuazione del progetto: Legambiente Arezzo, Associazione Medici per l'Ambiente – ISDE Italia e Associazione Chimica verde Bionet. Si svolgeranno nel territorio del Comune di Bucine, per quanto riguarda la attività realizzate dal Comune stesso.
CRITICITÀ OBIETTIVO INDICATORI DI RISULTATO
MISURA DEL SUCCESSO
INFORMAZIONE Necessità di una maggiore sensibilizzazione ed informazione dei cittadini (bambini, giovani e adulti) in merito alle emergenze ambientali e della salute pubblica di maggior rilievo nella nostra area territoriale e a livello globale e bisogno di coinvolgimento, attraverso interventi di animazione culturale, in azioni di tutela ambientale e iniziative di volontariato
Obiettivo 1.1 – Migliorare l’informazione e la sensibilizzazione delle generazioni più giovani sui temi dell'educazione ambientale e della salute pubblica, attraverso percorsi didattici rivolti agli alunni delle scuole del territorio
– numero di interventi di educazione ambientale realizzati, attraverso percorsi didattici – numero di classi coinvolte
Totale di 8 moduli didattici sulle risorse e il loro utilizzo, sulla salute ambientale e la chimica verde Circa 60 classi coinvolte
CAMBIARE I COMPORTAMENTI Necessità di promuovere nei cittadini (bambini, giovani e adulti) l’assunzione di
Obiettivo 1.2 – Migliorare la consapevolezza dei cittadini sui temi dell'educazione ambientale e della salute pubblica
‐ quantità di iniziative di animazione territoriale realizzate e grado di coinvolgimento della cittadinanza
Almeno 40 iniziative annue realizzate nel territorio provinciale dalle sedi di attuazione Legambiente, Medici per l’Ambiente e Chimica Verde.
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responsabilità nei confronti dell’ambiente e della salute pubblica favorendo comportamenti e stili di vita più sostenibili
attraverso iniziative di informazione, di sensibilizzazione e di promozione di comportamenti e stili di vita corretti
‐ n. convegni e seminari realizzati e grado di partecipazione della cittadinanza ‐modifica dei comportamenti individuali
Almeno 5 iniziative annue realizzate dal Comune di Bucine 6 convegni e seminari realizzati (di cui uno dal Comune di Bucine ‐concreta modifica dei comportamenti individuali
Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC: • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; • fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; • crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale.
9) Descrizione delle attività con la relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre
risorse umane impiegate nel progetto (*)
9.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi (*)
Gli obiettivi previsti dal progetto verranno realizzati parallelamente nelle sedi di attuazione previste: Legambiente Arezzo, Medici per l’Ambiente e Associazione Chimica Verde, da tempo condividono progettualità e buone prassi, e realizzano progetti di servizio civile in maniera congiunta. Per questo gestiranno l’attuazione del progetto con un costante contatto e collaborazione. Anche il Comune di Bucine collabora da tempo con Legambiente Arezzo per la realizzazione di iniziative di animazione territoriale nel settore dell’educazione ambientale nel proprio territorio. Le fasi di programmazione e realizzazione delle attività vedrà coinvolte tutte le sedi di attuazione, anche se il Comune di Bucine realizzerà i percorsi didattici e le iniziative di animazione territoriale solo nel proprio territorio. Obiettivo 1.1 ‐ Migliorare l’informazione e la sensibilizzazione delle generazioni più giovani sui temi dell'educazione ambientale e della salute pubblica, attraverso percorsi didattici rivolti agli alunni delle scuole del territorio Piano di attuazione relativo all'obiettivo 1.1:
Progettazione percorsi didattici di educazione ambientale e presa di contatto con le scuole
Realizzazione di percorsi didattici di educazione ambientale
Monitoraggio e valutazione dei risultati Azione 1.1.1 – progettazione percorsi didattici di educazione ambientale e presa di contatto con le scuole
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Attività 1.1.1.1 ‐ gli Olp del progetto, esperti di tematiche ambientali e della salute, con la partecipazione e collaborazione degli operatori volontari in SC, progettano nuovi percorsi didattici da realizzare nelle scuole del territorio. I percorsi didattici riguarderanno il ciclo delle acque e dei rifiuti, l'importanza di evitare gli sprechi nell'uso delle risorse, il corretto smaltimento dei rifiuti, la nutrizione e gli alimenti a filiera corta, l'utilizzo di materie prime naturali nella cosmetica, nel tessile e nella cura della persona. Il partner Legambiente Circolo Eta Beta, collaborerà attraverso i propri soci, alla progettazione dei percorsi didattici di educazione ambientale da realizzarsi nelle scuole del territorio provinciale. Il comune di Bucine, oltre a realizzare il modulo didattico sul ciclo dei rifiuti e il corretto smaltimento, realizzerà un modulo didattico dedicato al parco fluviale di S. Salvatore, comprensivo di esperienza pratica. I percorsi didattici avranno una durata di 8/10 ore e saranno destinati ad una classe di alunni per volta. Per ogni modulo formativo verranno programmati i seguenti aspetti: quantità e contenuto di lezioni in aula, materiale didattico da utilizzare, professionalità dei docenti da impiegare, durata del corso, aspetti organizzativi. Il Comune di Bucine, nella fase di progettazione dei percorsi didattici di educazione ambientale, collaborerà con i docenti referenti dell’Istituto Comprensivo Statale di Bucine, partner del progetto. Attività 1.1.1.2 – Presa di contatto con le scuole del territorio, proposta dei percorsi e invio delle schede descrittive dei moduli didattici. Le 3 associazioni attuatrici, ad oggi hanno già contatti avviati e fruttuosi con alcuni istituti scolastici del territorio provinciale (elencati in precedenza), che saranno gli interlocutori privilegiati. Non si escludono nuovi contatti con altre scuole di ogni ordine e grado. Il Comune di Bucine collaborerà con l’istituto comprensivo Statale di Bucine, partner del progetto.
Azione 1.1.2 – realizzazione percorsi didattici di educazione ambientale
Attività 1.1.2.1 ‐ calendarizzazione dei singoli percorsi didattici con le segreterie degli istituti scolastici coinvolti, presa di contatto con i docenti. Anche gli operatori volontari in SC, dopo la adeguata formazione specifica, potranno affiancare gli esperti nella conduzione dei laboratori didattici, pratica già sperimentata e che ha portato risultati importanti. In questo caso gli operatori volontari vengono affiancati dagli esperti delle organizzazioni egli enti attuatori progetto che supervisioneranno le fasi di realizzazione e forniranno le conoscenze necessarie. I soci del partner Legambiente Circolo Eta Beta, faranno parte del gruppo dei conduttori esperti dei laboratori didattici. Attività 1.1.2.2 – organizzazione logistica dei percorsi didattici: predisposizione dei materiali didattici (presentazioni PowerPoint, filmati, cartelloni, pennelli....), realizzazione di semplici materiali informativi (depliants, adesivi, segnalibro…)
Attività 1.1.2.3 – realizzazione dei percorsi didattici sui seguenti argomenti:
L'acqua come risorsa da salvaguardare
La raccolta differenziata e il riuso dei rifiuti
La mobilità alternativa e sostenibile
La natura: fonte di materie prime per curarsi, per detergere, per vestire
Gli alimenti e l’importanza di una corretta nutrizione
Vivere l’ambiente: il parco fluviale di S. Salvatore (questo percorso sarà realizzato solo dall’ente attuatore Comune di Bucine)
Energicamente: evitare gli sprechi, fonti di energia alternative
Vita sana in ambiente sano: la correlazione tra ambiente, stili di vita e salute Il Comune di Bucine realizzerà nelle scuole del proprio territorio i moduli didattici sulla raccolta differenziata e il riuso dei rifiuti e sul parco fluviale di S. Salvatore. Nel Comune di Bucine gli alunni delle scuole saranno inoltre coinvolti in un progetto/concorso per la creazione di pannelli informativi sulla raccolta differenziata e il rispetto per l’ambiente da realizzare ed installare in luoghi pubblici quali parchi e giardini, piazze, ed in occasione degli eventi di sensibilizzazione e informazione (obiettivo1.2)
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Durante la fase di realizzazione degli interventi di animazione culturale, gli operatori volontari in SC si occuperanno anche di tutoraggio d’aula e supporto organizzativo ai docenti.
Azione 1.1.3 – monitoraggio e valutazione dei risultati Attività 1.1.3.1 ‐ predisposizione degli strumenti di monitoraggio e valutazione (questionari preliminari da somministrare agli insegnanti delle classi coinvolte, registri presenze per gli alunni, questionari di analisi del grado di soddisfazione e delle competenze acquisite per gli alunni)
Attività 1.1.3.2 – Analisi e valutazione degli strumenti di monitoraggio, che coinvolgerà tutto il gruppo di lavoro (OLP e operatori volontari in SC) nell'elaborazione dei dati per la eventuale riprogrammazione degli interventi. Il partner Agenzia Formativa Città Nuove effettuerà periodici momenti di “restituzione” verbale con gli operatori volontari relativamente all'andamento delle attività del progetto e follow‐up con gli OLP. Si occuperà anche di elaborare le note periodiche sullo svolgimento delle attività del progetto, redatte sulle schede pre‐strutturate allegate al rilevamento mensile delle presenze degli operatori volontari.
Obiettivo 1.2 – Migliorare la consapevolezza dei cittadini sui temi dell'educazione ambientale e della salute pubblica attraverso iniziative di informazione, di sensibilizzazione e di promozione di comportamenti e stili di vita corretti Piano di attuazione relativo all'obiettivo 1.2:
valutazione del lavoro svolto e programmazione piano annuale iniziative
realizzazione iniziative di animazione territoriale volte all'informazione e alla sensibilizzazione della cittadinanza
monitoraggio e valutazione dei risultati Azione 1.2.1 ‐ valutazione del lavoro svolto e programmazione piano annuale iniziative
Attività 1.2.1.1 – il gruppo di lavoro, costituito dagli OLP, soci e volontari delle associazioni attuatrici e del partner Legambiente Circolo Eta Beta, e operatori volontari in SC, avvia la valutazione delle iniziative di animazione territoriale volte all'informazione e alla sensibilizzazione della cittadinanza realizzate nell'ultimo anno, per far emergere punti di forza e debolezza, confrontare proposte e idee. Il Comune di Bucine, nella fase di analisi e valutazione per la riprogrammazione, collaborerà con il partner Auser Volontariato Verde Soccorso Argento Bucine, soprattutto per la valutazione e programmazione di iniziative da realizzarsi nel parco fluviale di S. Salvatore. Attività 1.2.1.2 ‐ programmazione di un piano annuale di iniziative e azioni da realizzarsi nel capoluogo e nei principali centri della provincia (per quanto riguarda le 3 associazioni attuatrici), e nel territorio del Comune di Bucine (per quanto riguarda il Comune di Bucine). Per ogni iniziativa di animazione territoriale programmata verranno definiti i seguenti aspetti: calendarizzazione durante l'anno, luogo di svolgimento, materiale promozionale, informativo da predisporre, eventuali relatori da coinvolgere, aspetti logistici da risolvere (prenotazione luoghi pubblici, affissione manifesti e locandine, reperimento materiale espositivo...)
Azione 1.2.2 ‐ realizzazione iniziative di animazione territoriale volte all'informazione e alla sensibilizzazione della cittadinanza
Attività 1.2.2.1 – adempimenti logistici e di segreteria organizzativa: prenotazione sale e spazi pubblici, elaborazione e diffusione materiale pubblicitario (manifesti, locandine, depliants...), predisposizione news letter (raccolta notizie, impaginazione, ampliamento rubrica), predisposizione comunicati stampa promozionali, definizione turni per i banchetti informativi, coordinamento attività di animazione per i bambini. In questa azione anche l partner Legambiente Circolo Eta Beta e Auser Volontariato Verde Soccorso Argento Bucine
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collaboreranno alla promozione delle iniziative e supporteranno, con i propri volontari messi a disposizione, la segreteria organizzativa a la logistica delle iniziative stesse. Attività 1.2.2.2 – la realizzazione delle iniziative vedrà impegnato tutto il gruppo di lavoro nell'allestimento degli spazi, diffusione del materiale promozionale, invio news letter, contatto con i visitatori dei banchetti informativi per interventi di informazione, supporto agli animatori nelle attività rivolte ai minori.
Prevediamo di realizzare le seguenti iniziative pubbliche:
presentazioni di Rapporto Ecosistema urbano ed Ecosistema Bambino
iniziative sul tema degli incidenti stradali e della mobilità alternativa e sostenibile
iniziative sul tema della chimica verde come alternativa sostenibile per gli usi domestici
iniziative di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata e la riduzione e il riuso dei rifiuti domestici. Il Comune di Bucine intende anche avviare una campagna di sensibilizzazione capillare, porta a porta, svolta dagli operatori volontari in servizio civile, per spiegare ai cittadini il corretto smaltimento dei rifiuti, i servizi offerti dall’Amministrazione, i luoghi di raccolta dei rifiuti speciali. Per fare questo verrà anche prodotto materiale informativo ad hoc, da distribuire alle famiglie.
iniziative di sensibilizzazione sul tema dell'alimentazione sana e ecosostenibile.
Il Comune di Bucine realizzerà anche, in collaborazione con il partner Auser Volontariato Verde Soccorso Argento Bucine ed altre associazioni locali, iniziative di aggregazione e socializzazione rivolte a tutti i cittadini, lungo il Parco fluviale di S. salvatore, per stimolare la vita all’aria aperta, la cura e la manutenzione dei beni ambientali comuni e per sensibilizzare ed informare sulle tematiche ambientali e legate alla salute pubblica.
È prevista la partecipazione a campagne e/o iniziative associative sul territorio nazionale finalizzate alla sensibilizzazione riguardante il tema del progetto, a incontri di organizzazione delle campagne presso le sedi territoriali delle associazioni o di enti pubblici e privati coinvolti. In questa azione anche il partner Legambiente Circolo Eta Beta collaborerà alla realizzazione delle iniziative e supporterà, con i propri volontari messi a disposizione, l'allestimento degli spazi.
Azione 1.2.3 – monitoraggio e valutazione dei risultati Attività 1.2.3.1 – predisposizione degli strumenti di monitoraggio: registri presenze alle iniziative, registri nuovi contatti di posta elettronica e aggiornamento indirizzario di posta elettronica, rassegna stampa mensile Attività 1.2.3.2 ‐ la valutazione sarà condotta dal gruppo di lavoro, in riunioni mensili, analizzando i dati sulla partecipazione alle presentazioni pubbliche del rapporto, sull'affluenza ai banchetti informativi, sulle dimensioni della rubrica, sul numero di uscite annue su media locali. Questa valutazione sarà la base di partenza per la riproposizione futura degli interventi.
Il partner Agenzia Formativa Città Nuove effettuerà periodici momenti di “restituzione” verbale con gli operatori volontari relativamente all'andamento delle attività del progetto e follow‐up con gli OLP. Si occuperà anche di elaborare le note periodiche sullo svolgimento delle attività del progetto, redatte sulle schede pre‐strutturate allegate al rilevamento mensile delle presenze degli operatori volontari.
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9.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 9.1(*) Diagramma di Gantt:
Fasi ed Attività 1° mese
2° mese
3° mese
4° mese
5° mese
6° mese
7° mese
8° mese
9° mese
10° mese
11° mese
12° mese
AREA DI BISOGNO INFORMAZIONE ‐ Necessità di una maggiore sensibilizzazione ed informazione dei cittadini (bambini, giovani e adulti) in merito alle emergenze ambientali e della salute pubblica di maggior rilievo nella nostra area territoriale e a livello globale e bisogno di coinvolgimento, attraverso interventi di animazione culturale, in azioni di tutela ambientale e iniziative di volontariato CAMBIARE I COMPORTAMENTI ‐ Necessità di promuovere nei cittadini (bambini, giovani e adulti) l’assunzione di responsabilità nei confronti dell’ambiente e della salute pubblica favorendo comportamenti e stili di vita più sostenibili Obiettivo 1.1 – Migliorare l’informazione e la sensibilizzazione delle generazioni più giovani sui temi dell'educazione ambientale e della salute pubblica, attraverso percorsi didattici rivolti agli alunni delle scuole del territorio
Attività 1.1.1.1
Attività 1.1.1.2
Attività 1.1.2.1
Attività 1.1.2.2
Attività 1.1.2.3
Attività 1.1.3.1
Attività 1.1.3.2
Obiettivo 1.2 – Migliorare la consapevolezza dei cittadini sui temi dell'educazione ambientale e della salute pubblica attraverso iniziative di informazione, di sensibilizzazione e di promozione di comportamenti e stili di vita corretti
Attività 1.2.1.1
Attività 1.2.1.2
Attività 1.2.2.1
Attività 1.2.2.2
Attività 1.2.3.1
Attività 1.2.3.2
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AZIONI TRASVERSALI Avvio progetto, inserimento degli operatori volontari, incontro di coordinamento progettuale
Formazione Specifica
Formazione Generale
Informazione e sensibilizzazione
Monitoraggio operatori volontari
Monitoraggio olp
Azioni trasversali: Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 30/35) a quella specifica, (box 36/42), al monitoraggio (box 22), sono previste attività che permetteranno ai giovani partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi attestate (box 29). I giovani partecipanti al progetto saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 18). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto sono funzionali alla realizzazione delle finalità previste dalla legislazione nazionale (Legge 6 marzo 2001 n. 64 e Legge 6 giugno 2016 n. 106).
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9.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto (*) Si precisa che le attività descritte nel precedente box 9.1 e non svolte dagli operatori volontari in servizio civile verranno portate avanti dalle risorse umane descritte al box 9.4
OBIETTIVI DEL PROGETTO ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO
IL RUOLO DELL’OPERATORE VOLONTARIO DI SC SARÀ DI:
Obiettivo 1.1 ‐ Migliorare l’informazione e la
sensibilizzazione delle generazioni più giovani sui
temi dell'educazione ambientale e della salute
pubblica, attraverso percorsi didattici rivolti agli alunni delle
scuole del territorio
1.1.1.1 Partecipazione e collaborazione alla progettazione di nuovi percorsi didattici di educazione ambientale. Redazione su supporto informatico dei progetti didattici per la presentazione alle singole scuole.
1.1.1.2 Gestione della segreteria organizzativa dei percorsi didattici di educazione ambientale: contatto telefonico e invio mail ai dirigenti scolastici, registrazione delle adesioni Partecipazione agli incontri diretti con i dirigenti e gli insegnanti delle scuole interessate.
1.1.2.1 Gestione della segreteria organizzativa nella calendarizzazione dei singoli percorsi didattici, gestione dei contatti con gli educatori per l'organizzazione dei percorsi.
1.1.2.2 Predisposizione del materiale didattico, (su supporti cartacei, informatici) con ruoli esecutivi, ma anche di ideazione e proposta
1.1.2.3 Tutoraggio d'aula, affiancamento del gruppo di lavoro, gestione dei rapporti con gli educatori, gestione degli spazi e degli orari. Conduzione dei percorsi didattici all'interno delle scuole, in affiancamento degli esperti.
1.1.3.1 Elaborazione grafica dei questionari e distribuzione (all'inizio e alla fine del percorso) agli insegnanti e agli alunni
1.1.3.2 Partecipazione alle riunioni di equipe, con ruoli di ideazione e proposta e di segreteria organizzativa (tenuta e archiviazione dei verbali delle sedute)
Obiettivo 1.2 – Migliorare la consapevolezza dei cittadini sui temi dell'educazione ambientale e della salute
pubblica attraverso iniziative di informazione, di sensibilizzazione e di
promozione di comportamenti e stili di vita corretti
1.2.1.1 Partecipazione alle riunioni del gruppo di lavoro per la valutazione delle iniziative di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza realizzate. Gestione dei dati su supporto informatico e tenuta dell'agenda delle riunioni
1.2.1.2 Partecipazione alle riunioni del gruppo di lavoro per la progettazione di iniziative di sensibilizzazione e informazione sui temi ambientali. Gestione dei dati delle riunioni di programmazione e tenuta dell'agenda delle riunioni del gruppo di lavoro.
1.2.2.1 Gestione della segreteria organizzativa:
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prenotazione sale e spazi pubblici, elaborazione e diffusione materiale pubblicitario (manifesti, locandine, depliants...), predisposizione news letter (raccolta notizie, impaginazione, ampliamento rubrica), predisposizione comunicati stampa promozionali, definizione turni per i banchetti informativi.
1.2.2.2 Affiancamento dello staff nella fase di realizzazione delle iniziative: allestimento spazi, invio news letter, supporto agli animatori, contatto con l'utenza...
1.2.3.1 Predisposizione degli strumenti di monitoraggio e verifica: redazione della rassegna stampa mensile, aggiornamento rubrica contatti...
1.2.3.2 Partecipazione alle riunioni di equipe, con ruoli di ideazione e proposta e di segreteria organizzativa
Gli operatori volontari del SC selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 8 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale anche alla realizzazione di alcuni obiettivi già indicati al box 8, sezione “Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC” che vengono qui richiamati: • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit. 9.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività (*)
N° Professionalità Ruolo
3 Educatore, progettista Coordinerà le attività di progettazione e realizzazione di percorsi didattici di educazione ambientale. Conduttore dei percorsi didattici.
1 Responsabile segreteria Medici per l'Ambiente
Coordinerà la segreteria organizzativa dei percorsi educativi e delle iniziative di informazione e sensibilizzazione.
1 Medico di Medicina Generale, Presidente Medici per l'Ambiente Italia
Coordinerà le attività di educazione ambientale nelle scuole (percorso didattico sulla mobilità alternativa e sostenibile) e gli interventi di animazione territoriale
1 Insegnante Scienze chimiche, fisiche e naturali – progettista percorsi di educazione ambientale
Conduttore dei percorsi didattici.
1 Dietista Conduttore e consulente per i percorsi didattici e le
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iniziative di sensibilizzazione sull'alimentazione
1 Responsabile Comunicazione e Campagne Legambiente Arezzo
Affiancherà gli OLP per le attività di comunicazione relative alle iniziative di animazione territoriale
1 Responsabile Comunicazione e Campagne Medici per l'Ambiente
Affiancherà gli OLP per le attività di comunicazione relative alle iniziative di animazione territoriale
1 Responsabile Comunicazione e Campagne Chimica Verde Bionet
Affiancherà gli OLP per le attività di comunicazione relative alle iniziative di animazione territoriale
1 Pedagogista, coordinatrice CEAA
Sarà docente nei percorsi di animazione culturale
8 Volontari Legambiente Circolo Eta Beta
Prenderanno parte alla realizzazione delle campagne informative, di sensibilizzazione e di stimolo all'adozione di modelli comportamentali ecocompatibili – docenti nei percorsi didattici di educazione ambientale
3 Volontari Auser Volontariato Bucine
Prenderanno parte alla realizzazione delle iniziative di sensibilizzazione e informazione realizzate dal Comune di Bucine nel parco fluviale di S. Salvatore.
25 Insegnanti referenti Collaborano alla programmazione e realizzazione dei percorsi didattici di educazione ambientale
2 Operai Ufficio tecnico Comune di Bucine
Collaborano alla realizzazione delle iniziative di sensibilizzazione e informazione realizzate nel territorio di Bucine, occupandosi dell’allestimento degli spazi, della sistemazione dei pannelli espositivi.
2 Funzionari area tecnica Comune di Bucine
Collaborano con OLP e operatori volontari in SC per la realizzazione del materiale informativo sul corretto smaltimento dei rifiuti, fornendo dati e conoscenze specifiche. Collaborano inoltre alla fase di programmazione di percorsi didattici e iniziative territoriali mettendo a disposizione gli indicatori ambientali e i dati su rifiuti, acqua, fonti alternatice di energia del territorio del Comune di Bucine.
10) Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto (*)
6
Sede di attuazione N. operatori volontari Legambiente Arezzo circolo Laura Conti
2
Associazione Chimica Verde BIONET 1 Associazione medici per l’Ambiente 1 Comune di Bucine – Ufficio tecnico 2
11) Numero posti con vitto e alloggio 0
12) Numero posti senza vitto e alloggio 6
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Sede di attuazione N. operatori volontari Legambiente Arezzo circolo Laura Conti
2
Associazione Chimica Verde BIONET 1 Associazione medici per l’Ambiente 1 Comune di Bucine – Ufficio tecnico 2
13) Numero posti con solo vitto
0
14) Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, oppure, in alternativa, monte ore annuo (*)
Con un minimo di 20 ore e un massimo di 36 ore settimanali, monte ore su 1145 cui si sommano 20 giorni di permesso retribuito
15) Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari (minimo 5, massimo 6)(*) 5 giorni di servizio settimanali 16) Eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio:
- Flessibilità oraria - Disponibilità a missioni da svolgersi fuori la sede di servizio come previsto dal DM del 22/04/2015 - Usufruire, almeno una parte, del periodo di riposo compatibilmente con le esigenze del progetto - Possibilità di svolgere la formazione nella giornata del sabato Disponibilità a partecipare a incontri di approfondimento e riflessione sui temi della memoria storica e dei diritti, che prevedono la partecipazione dei volontari in servizio con ASC nel territorio della Regione Toscana. Nel caso in cui tali incontri debbano svolgersi fuori sede saranno richieste le autorizzazioni necessarie al Dipartimento. CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
17) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente
Accreditato (*): Voce non compilata in quanto il sistema "Helios" la genera automaticamente sulla base dei dati inseriti, e all'atto dell'attivazione della funzione "presenta", la include nella documentazione del progetto. 18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile universale con indicazione delle
ore dedicate:
Complessivamente, gli Operatori volontari del SC saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 21 ore ciascuno nei 6 mesi centrali del progetto, come di seguito articolato: Gli Operatori volontari del SC partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Universale che l’ente intende attuare almeno tramite incontri presso: ‐ associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione. ‐ luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale. Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali gli operatori volontari in SC potranno fornire informazioni sul servizio civile nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale.
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Inoltre un giorno al mese, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, gli operatori volontari in SC saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul Servizio Civile Universale, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SCU nel territorio, per complessive 12 ore. Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove gli operatori volontari del SC prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente gli operatori volontari in SC e si esplica in 3 differenti fasi: ‐ informazione sulle opportunità di Servizio Civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) ‐ sensibilizzazione alla pratica del SCU (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) ‐ diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCU alle attività promozionali dell’associazione)
Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà inoltre diffuso materiale informativo presso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate dal progetto, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio. 19) Criteri e modalità di selezione degli operatori volontari non verificati in sede di accreditamento (*)
20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*)
Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/REC/SEL ‐ Sistema di Reclutamento e Selezione
21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto (*)
22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento o acquistati da altri enti (*)
Ricorso a sistema di monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/MON/VAL ‐ Sistema di Monitoraggio e Valutazione
23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti
dal decreto legislativo, n. 40 del 6 marzo 2017:
SI
SI
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I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il proprio curriculum vitae, con formati standardizzati tipo Modello europeo di Curriculum Vitae, evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore. È preferibile che i candidati siano in possesso della patente B.
24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:
25) FORMAZIONE SPECIFICA Importo Segreteria attrezzata € 100,00 Aula adeguatamente attrezzata con sedie, banchi, computer portatile, un videoproiettore, supporti informatici 3 multimediali
€ 200,00
Rimborsi spese dei docenti impegnati nella formazione specifica € 50,00 Costo complessivo delle dispense € 50,00 Costo totale della cancelleria per al formazione specifica € 50,00 Costo biglietti mezzi pubblici e rimborsi mezzi di terzi per la partecipazione e realizzazione di moduli formativi in luoghi diversi dalla sede di formazione
€ 100,00
Totale € 550,00
PROMOZIONE DEL SERVIZIO CIVILE E PUBBLICIZZAZIONE DEL PROGETTO Importo Realizzazione, stampa e affissione di locandine presso le sedi universitarie, bar, parrocchie e uffici “informagiovani”.
€ 300,00
Rimborso spese ai volontari per l’apertura dello sportello di informazione (aperto in corrispondenza degli orari d’ufficio: tutte le mattine dalle ore 9,00 alle 12,00 ) per tutta la durata del bando di selezione
€ 100,00
Comunicati stampa e redazionali su televisioni, radio, giornali locali ed enti e associazioni territoriali che si occupano di giovani
€ 200,00
Realizzazione di n.04 incontri cui saranno invitati i giovani interessati allo svolgimento del servizio civile presso la sede di Legambiente Arezzo (predisposizione sala con attrezzature informatiche e materiale informativo)
€ 100,00
Totale € 700,00 Personale specifico coinvolto nel progetto e non attinente all’accreditamento
Importo
Rimborsi spese personale coinvolto € 1.500,00 Totale 1.500,00
RISORSE TECNICHE STRUMENTALI AL PROGETTO
Area gestionale (spese generali per tutti gli obiettivi)
n. 6 postazioni di lavoro complete (computer con collegamento ad internet, scanner e stampante, telefono)
€ 600,00
n. 3 fotocopiatrice € 800,00
n. 2 videocamera, n. 2 lettore dvd, 1 videoproiettore con telecomando e telo con motore di avvolgimento elettrico
€ 600,00
Utenze dedicate € 2.500,00
OBIETTIVO 1.1
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Materiale didattico per i percorsi didattici di educazione ambientale nelle scuole: cartelloni, pannelli in legno, pennelli e colori, pennarelli, DVD, CD
€ 1.500,00
Stampa dispense tematiche per alunni € 500,00
OBIETTIVO 1.2
Produzione materiale informativo e promozionale (gadget) € 1.800,00
Stampa e affissione manifesti e locandine per iniziative pubbliche € 1.000,00
Affitto sale e attrezzature specifiche per la realizzazione delle iniziative pubbliche
€ 1.500,00
Buffet € 1.000,00
Comunicati stampa e promozione web € 1.000,00
TOTALE obiettivi 1.1 – 1.2 € 12.800,00
TOTALE RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE: € 15.550,00 25) Eventuali reti a sostegno del progetto (partners):
Partner Tipologia Attività (rispetto alla voce 9.1) Agenzia Formativa Città Nuove (P.I. 02194390510)
Profit L'Agenzia Formativa Città Nuove: effettuerà periodici momenti di “restituzione” verbale con gli operatori volontari relativamente all'andamento delle attività del progetto e follow‐up con gli OLP. Si occuperà anche di elaborare le note periodiche sullo svolgimento delle attività del progetto, redatte sulle schede pre‐strutturate allegate al rilevamento mensile delle presenze degli operatori volontari in SC.
Istituto Comprensivo Statale Bucine (C.F. 81005490511)
Istituzione Collabora alla progettazione e realizzazione di percorsi didattici di educazione ambientale sull’utilizzo consapevole delle risorse e sulla produzione e raccolta dei rifiuti (Obiettivo 1.1)
Auser Volontariato verde Soccorso Argento Bucine 90011320513
Non profit Collaborerà al progetto mettendo a disposizione i propri soci per la progettazione e la realizzazione di attività nel Parco Fluviale di S. salvatore rivolte ai cittadini del Comune di Bucine, volte a sensibilizzare ed informare sull’importanza di un utilizzo sostenibile dei beni ambientali e a stimolare alla pratica di stili di vita salutari e compatibili con il benessere dell’ambiente e dei cittadini (Obiettivo 1.2)
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Legambiente Circolo Eta Beta C.F. 92048810516
Non profit Collaborerà al progetto attraverso i propri soci volontari che, nel contesto delle attività del progetto, si coordineranno con gli OLP e gli operatori delle sedi di attuazione per la realizzazione di percorsi educativi rivolti agli studenti delle scuole del territorio e per attività di informazione e sensibilizzazione dei cittadini sui temi dell’ambiente e della sua sostenibilità, curando in particolar modo le attività rivolte a minori ed adolescenti.
26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*)
Tutti i materiali o gli strumenti riportati nella tabella sottostante risultano adeguati e finalizzati al raggiungimento degli obiettivi
Risorse tecniche e strumentali
Attività
n. 6 postazioni di lavoro complete (computer con collegamento ad Internet, scanner e stampante, telefono e fax)
Sono a disposizione per la preparazione dei materiali didattici, per la gestione delle segreterie organizzative di percorsi didattici e iniziative, per la predisposizione degli strumenti di monitoraggio e verifica, per la realizzazione di materiale informativo e promozionale
n. 2 Aula attrezzata con tavoli e sedie
Sono a disposizione per la realizzazione di momenti di incontro come la formazione specifica, tutte le riunioni del gruppo di lavoro, dalla programmazione alla valutazione e il monitoraggio
n. 2 videocamera, n. 2 lettore dvd, 1 videoproiettore con telecomando e telo con motore di avvolgimento elettrico
È a disposizione per la realizzazione di momenti di incontro come la formazione specifica, le riunioni di equipe per la valutazione e il monitoraggio in itinere. È inoltre a disposizione per la realizzazione di iniziative di informazione e sensibilizzazione e di stimolo al cambiamento degli stili di vita, oltre che per la realizzazione di seminari e convegni (Obiettivo 1.2)
Materiale didattico e formativo:
Dispense
Presentazioni PowerPoint
Biblioteca didattica
Rapporti e ricerche sui determinanti ambientali e di salute messi a disposizione anche dai partner
Cartelloni e pannelli in legno
Pennelli, colori e pennarelli
È a disposizione per la realizzazione dei percorsi didattici di educazione ambientale (Obiettivo 1.1)
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Materiali e attrezzature per iniziative specifiche:
Campagna Puliamo il Mondo (kit pulizia, pettorine, gadget...)
Materiali informativi e promozionali: dépliant, locandine e manifesti
Pannelli espositivi Sale per iniziative
pubbliche
È a disposizione per la realizzazione delle iniziative rivolte alla cittadinanza (Obiettivo 1.2)
CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI 27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
28) Eventuali tirocini riconosciuti:
29) Attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae
ASC Nazionale, in accordo con Emit Feltrinelli, ente titolato alla certificazione delle competenze (Albo Regione Lombardia, Sezione A, 1.08.2008), rilasciano l’attestato standard e l’attestato specifico, ai sensi dell’Allegato A dell’Avviso 16 Ottobre 2018 pubblicato sul sito del DGSCN. In particolare l’attestato standard contiene: dati anagrafici dell’operatore volontario, dati degli enti coinvolti nel progetto; titolo del progetto; indicazione del superamento delle prove selettive; data di inizio e fine servizio; sede di servizio; settore ed area di impiego. Nell’attestato standard è riportato il riferimento a: • le conoscenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso la formazione generale e la formazione specifica sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari nei progetti di servizio civile ai sensi del Dlgs 81/2008 e s.m.i.; • le conoscenze e le capacità che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile, e cioè: la conoscenza dell’ente e del suo funzionamento, la conoscenza dell’area d’intervento del progetto, la migliore conoscenza del territorio in cui si realizza il progetto e la capacità di gestione del tempo in relazione all’orario di servizio. • le “competenze sociali e civiche”, di cui alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE), che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile. Le competenze sociali e civiche includono
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competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitiche e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica. Nell’attestato specifico saranno indicate le ulteriori competenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle specifiche attività che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato. In particolare, le ulteriori competenze sono da riferire alle competenze chiave di cittadinanza, di cui al Decreto Ministeriale n.139 del 22 agosto 2007 del MIUR, ossia: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione.
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI 30) Sede di realizzazione (*)
La formazione generale sarà erogata presso il Centro Giovani Onda d’Urto, via Francesco Redi 13, Arezzo Eventuali variazioni dell’indirizzo saranno comunicate tempestivamente.
31) Modalità di attuazione (*)
In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente.
32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri
enti (*)
SI Ricorso a sistema di formazione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/FORM ‐ Sistema di Formazione
33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)
34) Contenuti della formazione (*)
35) Durata (*)
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La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore.
FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEGLI OPERATORI VOLONTARI
36) Sede di realizzazione (*)
La formazione specifica sarà realizzata presso Legambiente Arezzo, via Ristoro d'Arezzo 79/81, Arezzo
37) Modalità di attuazione (*)
La formazione specifica verrà effettuata in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente di seguito indicati
38) Nominativo, dati anagrafici e competenze/esperienze specifiche del/i formatore/i in relazione
ai singoli moduli (*)
Dati anagrafici del formatore di
formazione specifica
Competenze/Titoli/ Esperienze specifiche
Modulo/i formativo/i
Vichi Laura, nata a Sinalunga (SI) il 29/12/1975
Diploma di Maturità classica. Responsabile Locale di Ente Accreditato Esperienza e competenza nel settore: dal 2002 è Responsabile Locale di Ente Accreditato per Arci Servizio Civile Arezzo occupandosi di gestione dei rapporti con le Associazioni Socie e gli Enti Partners per quanto riguarda la presentazione di progetti di servizio civile, l’aggiornamento sulle normative, le campagne di sensibilizzazione sul servizio civile; Progettazione L 64/01, inserimento in servizio e gestione volontari in servizio civile, formazione e consulenza volontari in servizio civile, formazione e consulenza operatori di servizio civile volontario, formazione e consulenza personale di Enti Terzi, gestione rapporti con i mezzi di comunicazione
Modulo 1
Ilaria Violin, nata a Roma il 15/03/1973
Laurea in Scienze Biologiche ad indirizzo ecologico ambientale Direttore di Legambiente Arezzo Circolo Laura Conti Esperienza nel settore: Dal 2004 è Direttore di Legambiente Arezzo Circolo Laura Conti. Dal 2013 coordina e realizza Energicamente Teatro", laboratori teatrali rivolti ai bambini delle scuole medie ed elementari con
Moduli 2‐3‐4‐5‐6‐7
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spettacolo finale su tema dell'energia in collaborazione con ESTRA Energie. Dal 2005 si occupa della progettazione e della realizzazione di corsi di educazione ambientale nelle scuole della Provincia di Arezzo
Helga Maion, nata a Montevarchi (AR) il 13/2/1970
Geometra abilitato all’esercizio della libera professione. Dal 2004 istruttore tecnico presso il Comune di Bucine. Gestisce lo sportello on line per la rilevazione dei dati riguardanti i rifiuti per O.R.SO – Osservatorio regionale per la Gestione dei Rifiuti. Gestisce i progetti proposti dalla cittadinanza per la gestione dei beni Comuni, tra i quali quello per la gestione del parco fluviale di S. Salvatore
Modul 6
39) Nominativo, dati anagrafici e competenze specifiche del formatore in riferimento al modulo concernente “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale” (*)
Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) ‐Laurea in Geologia ‐Abilitazione alla professione di Geologo; ‐Qualifica di Disaster Manager Certificato Cepas ‐Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; ‐Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; ‐Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di SC, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); ‐dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) ‐Diploma di maturità scientifica ‐Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; ‐Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. ‐Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; ‐Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SC); ‐Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); ‐Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci
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Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto.
40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)
Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: ‐ Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; ‐ Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazioni di base; ‐ Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” ‐ Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. ‐ Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi.
41) Contenuti della formazione (*)
Vengono riportate le specifiche dei moduli formativi indicati nel box 38:
Formatore Temi Ore Laura Vichi
Conoscenza del progetto. Obiettivi e attività
organizzazione tecnica
adempimenti amministrativi e diritti e doveri del volontario
modulistica di riferimento
figure di riferimento
presentazione del calendario della formazione generale e della formazione specifica, del monitoraggio e del gruppo di lavoro
10
Modulo:1
Formatore Temi Ore Ilaria Violin Conoscenza della sede di attuazione e delle sue
funzioni Presentazione degli Enti attuatori e delle sedi di servizio: status giuridico di un'associazione di promozione sociale e di un'associazione di volontariato; le attività e i servizi di Legambiente Arezzo, Medici per l'Ambiente, Associazione Chimica Verde. Le attività settoriali del Comune di Bucine. Le figure tecniche, operative e dirigenziali coinvolte e le rispettive funzioni.
10
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Presentazione dei partner del progetto e del loro ruolo nella realizzazione delle attività. Conoscenza della rete di servizi in cui si inserisce l'attuazione di progetti di servizio civile nazionale. Il concetto di welfare community, il ruolo del terzo settore, dei diversi attori sociali, pubblici e privati, e l’iniziativa dei cittadini (comitati cittadini, associazioni di scopo)
Modulo: 2
Formatore Temi Ore Ilaria Violin I determinanti di salute.
I fattori che influenzano lo stato di salute di un individuo, di una comunità, di una popolazione: i determinanti della salute. Malattie croniche e salute globale Il modulo si propone di fornire un quadro aggiornato dell'andamento epidemiologico delle malattie croniche che rappresentano la principale causa di morte nel mondo. Tra queste in prima linea le malattie cardiovascolari, seguono il cancro, le malattie respiratorie croniche e il diabete. Vengono inoltre affrontati i temi della prevenzione delle malattie croniche. Cambiamenti climatici e salute globale Nel modulo sono descritti i meccanismi che stanno alla base dei cambiamenti climatici, in particolare l'effetto serra, che rappresentano una seria minaccia per la salute della popolazione. Parte del modulo è dedicato alle strategie di contrasto e prevenzione.
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Modulo: 3
Formatore Temi Ore Ilaria Violin Lo stato di salute dell'ambiente e dei cittadini nel
territorio locale Presentazione generale del Rapporto ecosistema urbano 2017 eccellenze e ritardi Dal Rapporto Ecosistema urbano 2017: il caso della provincia di Arezzo. Analisi dei fattori di pressione, della qualità ambientale e della capacità di risposta e gestione ambientale del territorio della provincia di Arezzo Mobilità sostenibile e incidenza degli incidenti stradali: analisi del quadro settoriale e strategie di pianificazione preventiva.
10
Modulo: 4
Formatore Temi Ore Ilaria Violin La didattica ambientale e alla salute
Definizione di didattica ambientale e alla salute e 10
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individuazione delle finalità: l'importanza dell'educazione ambientale e alla salute come risposta strategica alle sfide in atto. La progettazione di un percorso didattico per minori: fasi di realizzazione, risorse umane e strumentali necessarie La progettazione di un percorso educativo per adulti: fasi di realizzazione, risorse umane e strumentali necessarie
Modulo: 5
Formatore Temi Ore Helga Maion/Ilaria Violin Il cambiamento degli stili di vita per rispondere alle
sfide ambientali e della salute Descrizione dettagliata delle macroaree ambientali e della salute più problematiche: ciclo dei rifiuti, il ciclo dell’acqua, le risorse energetiche, l'alimentazione, la mobilità e il trasporto. Cambiare gli stili di vita si può: descrizione dei corretti stili di viti individuali e collettivi per un migliore utilizzo delle risorse e una maggiore tutela della salute individuale e pubblica. Il risparmio idrico: (strumenti e accorgimenti per utilizzare correttamente la risorsa). Il risparmio energetico: energie alternative, riduzione degli sprechi. Obiettivo: rifiuti zero: dalla minor produzione di rifiuti, alla raccolta differenziata, al riuso delle materie prime Utilizzo di mezzi di trasporto alternativi e salutari, utilizzo di forme di condivisione dei mezzi per ridurre l'inquinamento. La bioeconomia come risposta sostenibile e non nociva per la salute dei cittadini.
10
Modulo: 6
Formatore Temi Ore Ilaria Violin Verifica della formazione
Rivalutazione degli obiettivi formativi alla conclusione del percorso Stato di avanzamento delle attività e analisi dei punti critici emersi Verifica complessiva della formazione specifica Analisi delle motivazioni
3
Modulo: 7
Formatore Temi Ore Dott. Andrea Morinelli Vincenzo Donadio
Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di Servizio Civile
8 ore (complessive)
Modulo A:
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Poiché le sedi di svolgimento dei progetti di SC sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SC, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti gli operatori volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore
Contenuti: Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza ‐ cos’é, ‐ da cosa dipende, ‐ come può essere garantita, ‐ come si può lavorare in sicurezza
Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione ‐ concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza) ‐ fattori di rischio ‐ sostanze pericolose ‐ dispositivi di protezione ‐ segnaletica di sicurezza ‐ riferimenti comportamentali ‐ gestione delle emergenze
Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza ‐ codice penale ‐ codice civile ‐ costituzione ‐ statuto dei lavoratori ‐ normativa costituzionale ‐ D.L. n. 626/1994 ‐ D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio.
Modulo B: Nell’ambito delle attività svolte dagli operatori volontari di cui al precedente box 9.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box17, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore
Contenuti: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in SC nel settore Educazione e Promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5 Fattori di rischio connessi ad attività di aggregazione ed animazione sociale e culturale
verso minori, giovani, adulti, anziani, italiani e stranieri, con e senza disabilità Fattori di rischio connessi ad attività di educazione, informazione, formazione,
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tutoraggio, valorizzazione di centri storici e culture locali Fattori di rischio connessi ad attività sportive ludico‐motorie pro inclusione, attività
artistiche ed interculturali (teatro, musica, cinema, arti visive…) modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni
Focus sui contatti con le utenze e servizi alla persona Modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni Gestione delle situazioni di emergenza Sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione Segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali Normativa di riferimento
Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 9.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti:
Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui gli operatori volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ. 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16
Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16
Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16.
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP del progetto. 42) Durata (*)
La durata complessiva della formazione specifica è di 71 ore di cui 8 ore da svolgersi attraverso FAD.
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La formazione specifica è parte integrante del progetto ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata agli operatori volontari entro 90 giorni dall’avvio del progetto stesso.
ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE
43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto (*)
Roma, 27 Dicembre 2018
Il Responsabile Legale dell’Ente / Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente /
Il Coordinatore Responsabile del Servizio Civile Universale dell’Ente Dott. Licio Palazzini