Alessandro Anzani Nella Storia Del Volo

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GLI ALUNNI DI CLASSE V B

DELLA SCUOLA

ALESSANDRO ANZANI

IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DELLA TRASVOLATA

DEL CANALE DELLA MANICA AD OPERA DI LOUIS BLERIOT,

SU UN VELIVOLO CON MOTORE ANZANI,

RICORDANO

IL CONTRIBUTO GENIALE DI ALESSANDRO ANZANI NELLA STORIA DEL VOLO

GLI UOMINI HANNO SEMPRE SOGNATO DI VOLARE

ESEMPI DI VOLO UMANO FANTASTICO

SI HANNO GIÀ NELLA MITOLOGIA

QUESTE STORIE RIVELANO LA VOGLIA DI VOLARE

E L’IDEA DELL’IMPOSSIBILITÀ PRATICA DEL VOLO ,CHE VIENE

AFFIDATA A TECNICHE FANTASTICHE

NE È UN ESEMPIO IL MITO DI DEDALO E ICARO

LA LEGGENDA RACCONTA CHE ,NELL’ ANTICA ROMA,ANCHE SIMON MAGO VOLÒ CON ALI DI SUA

FABBRICAZIONE DAVANTI ALL’ IMPERATORE NERONE…

MA CADDE SUBITO AL SUOLO!

TESTIMONIANZE DELL’ EPOCA MEDIOEVALE PARLANO DI ALCUNI TEMERARI CHE SI LANCIARONO

CON STRANE APPARECCHIATURE DALLA CIMA DI TORRI O DI CHIESE.

LEONARDO DA VINCI FU IL PRIMO AD APPLICARSI CON PASSIONE E SERIETÀ SCIENTIFICA ALLO

STUDIO DEL VOLO , FORMULANDO TEORIE E APPLICAZIONI PRATICHE

LEONARDO INTUISCE CHE IL VOLO DEGLI UCCELLI È DOVUTO ALLA FORZA CHE L’ARIA ESERCITA

SULL’ALA E STABILISCE LA FUNZIONE DELL’ARIA IN QUESTO VOLO

CIÒ CHE MANCAVA A QUEI TEMPI ERA UNA FONTE DI ENERGIA SUFFICIENTE E

SUFFICIENTEMENTE LEGGERA.

• Gli unici motori a disposizione erano quelli animali, quelli idraulici e quelli eolici (in forma di vele e di mulini a vento).

Nel 1873 i fratelli Montgolfier fecero volare dapprima un pallone aerostatico ad aria calda

senza nessuno a bordo...

…POI CON UNA PECORA, UN’ ANATRA E UN GALLETTO…

INFINE CON PILAITRE

DE ROZIER (persona in carne ed

ossa)

SUCCESSIVAMENTE I PALLONI FURONO DOTATI DI MOTORI E DI SISTEMI DI COMANDO

PER IL CONTROLLO DEL VOLO SUL PIANO ORIZZONTALE …

ERANO NATI I DIRIGIBILI!!!

NEL 1877 ENRICO FORLANINI

FECE SOLLEVARE DA TERRA UN SUO MODELLO DI ELICOTTERO ,

AZIONATO A VAPORE.

NEL 1894 L’INGEGNERE OTTO LILIENTHAL

COSTRUÌ UN VELEGGIATORE CHE PLANAVA NELL’ARIA CON UNA PERSONA A BORDO...

… più che altro “ FUORI BORDO “ , in quanto la persona era appesa con le sue gambe che

facevano da carrello di atterraggio !

Non si trattava ancora ,comunque, di un velivolo in grado di sollevarsi e

volare con i propri mezzi .

Intanto non veniva meno l’idea di far volare un oggetto più pesante dell’ aria che si sostenesse

per forza propria, utilizzando i principi dell’ aerodinamica.

L’uso del motore a combustione interna risolse il problema.

Il giorno 17 dicembre 1903,sulla spiaggia di Kitty Hawk, nella Carolina del nord (USA) ,il primo aereo più pesante dell’ aria si sollevò da terra per un volo di 12 secondi su di una distanza di meno di 50 metri.

ERA NATA L’AVIAZIONE MODERNA

QUESTO AEREO FU PROGETTATO E COSTRUITO

DAI FRATELLI WILBUR E ORVILLE WRIGHT

ERA PILOTATO DA UNO DI LORO“ORVILLE”

LA FORMULA PIÙ DIFFUSA DEI PRIMI AEREI ERA IL BIPLANO, CHE PERMETTEVA DI

OTTENERE LE SUPERFICI NECESSARIE CON

STRUTTURE SUFFICIENTEMENTE ROBUSTE .

I VELIVOLI ERANO ESSENZIALMENTE IN LEGNO E TELA .

MATERIALI E TECNOLOGIE DISPONIBILI AVEVANO PERÒ MOLTI LIMITI

I PRIMI SVILUPPI DELL’AEREO AVEVANO CARATTERE DI STUDIO E DI SPORT PER

FANATICI …

… MA APPENA FU CHIARO CHE QUESTO POTEVA DIVENTARE UNA POTENTE MACCHINA DA GUERRA

“LO STUDIO DIVENNE VERTIGINOSO”

LA PROPULSIONE RIMASE AD ELICA FINO ALLA FINE DEGLI ANNI 30, POI INIZIARONO GLI STUDI SULLA

PROPULSIONE A REAZIONE

ANCHE QUESTO SVILUPPO VENNE GUIDATO DA ESIGENZE MILITARI

GLI STUDI SULLA PROPULSIONE A REAZIONE SI SVILUPPARONO DECISAMENTE NEGLI ANNI 50 E SI

PERFEZIONARONO NEI DECENNI SUCCESSIVI.

IL 20 LUGLIO 1969 L’ UOMO

RIUSCÌ A RAGGIUNGERE LA LUNA !

ANCHE NELLA NOSTRA SCUOLA C’È UN’ELICA!!!

PERCHÉ???

PERCHÉ LA NOSTRA SCUOLA È STATA DEDICATA ALLA

MEMORIA DI…

CHI È ALESSANDRO ANZANI???

SCOPRIAMOLO

INSIEME

Alessandro Anzani nacque a Gorla ,il 5 dicembre 1877

Figlio di un riparatore di macchine da cucire, ancora bambino, venne a vivere a Monza…

…in via Luciano Manara…

…presso uno zio materno,proprietario di un’officina meccanica,

dove incominciò a lavorare e ad appassionarsi di motori.

Appassionato di ciclismo,nel 1900,

si trasferì in Franciaper cominciare la vita errante del

corridore.I RISULTATI PERÒ FURONO

INVERSAMENTE PROPORZIONALI ALLA SUA

PASSIONE!!!

Pensò allora di applicare un motore alla bicicletta …forse per fare meno fatica!!!

Un imprenditore marsigliese, Cornet, intuì le potenzialità di Anzani e gli mise a disposizione una piccola officina

ad Asniere sur la Seine, per consentirgli di

esprimere al meglio la sua brillante creatività.

Nel 1903 ,partecipò ad alcune gare motociclistiche ed arrivò decimo nel Campionato del Mondo ,disputato al Parco dei Principi.

Fu l’inizio di un’ attività destinata a raggiungere vette di insuperata eccellenza!

Nel 1905,sempre in Francia, vinse

il primo campionato mondiale di motociclismo.

Il 12 settembre del 1906, stabilì presso Asnières-sur-Seine ,un record di velocità

su un veicolo chiamato aeromotocicletta , una motocicletta provvista di elica anteriore …

… Anzani corse alla velocità di 80 km orari!Il valore dell’elica, come mezzo di propulsione

nell’aria ,da quel giorno divenne indiscutibile.

Così potè permettersi di trasformare la sua officina

in una fabbrica vera e propria e di trasferirla a Courbevoie,

alla periferia di Parigi.

Nel 1907 costruì un idroscivolante “Il Nautilus”,che gli diede

un gran successo !

NEL 1908

costruì dei motori per velivoli

ai pionieridell’ aviazione

Caudron e Bleriot

Negli stessi anni Anzani inventò il motore a tre cilindri per aerei,più leggero e potentedi quelli a disposizione sino ad allora.

Fu con questo motore che il pilota francese Louis Blèriot potè compiere

la prima trasvolata della Manica .

ERA IL 25 LUGLIO

DEL

1909

…Il volo si effettuò da Sangatte (Calais) a Dover,

alla velocità di 37 miglia all ’ora. L’ apparecchio era un 11 hp

Da quel giorno Anzani vide in costante ascesa le sue fortune.

IL MERITO IMMENSO DI ALESSANDRO ANZANI

FU QUELLO DI AVER INVENTATO

UN MOTORE CON

RAFFREDDAMENTO AD ARIA

Un corpo,riscaldato al suo interno dal fuoco della benzina,finirebbe col diventare

rovente.

Se però a questo corpo si aumenta la superficie che disperde il calore,per esempio “CON TANTE ALETTE ” ;

a contatto con l’aria ,il calore si disperde e il corpo non si arroventa più !

LA COSA STRAORDINARIA FU CHE ANZANI REALIZZÒ LE TESTE DEI SUOI MOTORI PARTENDO DA UN CILINDRO PIENO …

… E REALIZZÒ LE ALETTE

DI RAFFREDDAMENTO, A MANO

MEDIANTE UN SEGHETTO DI FERRO.

Lavorò con una pazienza infinita, segando orizzontalmente il cilindro fino ad un certo

punto; ricavando così

la testa alettata

Sino ad allora i motori degli aerei venivano raffreddati

ad acqua dunque ,oltre a creare un’intercapedine, era necessario portarsi

in volo un serbatoio / radiatore pieno d’acqua.

L’idea di Anzani alleggerì enormemente

il peso da portare in aria!!!

OGGI LE TESTE DEI MOTORI VENGONO RICAVATE PER PRESSO-FUSIONE ,IN POCHI SECONDI

FORSE ANZANI IMPIEGAVA GIORNATE INTERE

PER SEGARE LE SUE ALETTE

Diventato pilota egli stesso,il 31 ottobre 1909 portò a termine

con successo un volo da Toury ad Artenay

Toury

Artenay

Tra il 1910 e il 1914 progetti e costruzioni di Alessandro Anzani si susseguirono a ritmo

crescente.

L’industria francese “Gnome et Rhone”,nel corso della Prima Guerra Mondiale,

adottò i motori Anzani per l’aviazione francese e li rese sempre più potenti e perfezionati.

Nel 1912 ampliò la sua produzione aprendo una filiale in Scrabbs lane, Willesdern,

Londra ; costruendo motori sempre più potenti …

… e non solo per aerei!!!

Nel 1922 fu aperto l’ autodromo di Monza.

Nel 1923 Odorici partecipò con una cyclecar creata da Anzani

La cyclecar era un incrocio tra unamotocicletta e unamacchina ,perché aveva tre ruote eun motore con tre cilindri.

Egli mantenne fino al 1926 la sua fonderia monzese …

nella quale fuse leghe particolari come il “duralluminio” ,che gli permise la costruzione di motori sempre più resistenti rispetto a quelli in uso a quei tempi.

Alessandro Anzani morì a Merville -Franceville il 24 luglio del 1956.

La Sua salma riposa nel cimitero di Neuilly,sulla costa del Calvados.

Pur avendo vissuto la maggior parte della sua vita in Francia,

Alessandro Anzani rimase sempre

cittadino italiano. • Quando un giornalista gli chiese perché non avesse

preso la cittadinanza francese, egli rispose:

” Non si deve mai rinunciare al proprio Paese ……anche se devo alla Francia tutta la mia

fortuna!

In Sua memoria la città di Monza nel 1984

Gli ha dedicato la nostra scuola e

la via “Alessandro Anzani”in zona San Fruttuoso.

Si racconta che,il giorno stesso della sua morte,

Alessandro Anzani,rivolgendosi alla premurosa infermiera

che stava chiudendo le finestre della sua stanza,nel timore che

i rumori della strada lo affaticassero più di quanto non avesse già fatto la malattia,

con un filo di voce disse:

Do not shut the window please ;

engine noises do not disturb me!”

Le insegnanti e gl i alunni di VB

ringraziano per la generosa disponibi l ità e

per i l prezioso contributo al la r icercai l Signor

Gianfranco Parinetto Ex ufficiale dell’Aeronautica Pilota di velivoli con e senza motore (alianti)

e l’Insegnante Betty Polenghi

per la consulenza informatica.

Sitografia e bibliogafia utilizzate per la realizzazione della ricerca:

xoomer.virgilio.it/ nmndem/aer2/html (Qualche po’ di storia);

kidslink.bo.cnr.it/ic6-bo/scuolainospedale/attività/aereo/storia/.htm -9K-(La storia del volo)

it.wikipedia.org/wiki/alessandro anzani-21K

Anzani history page www.britishanzani.co.uk/Anz.hist -htm-39k

Articolo tratto da “il Cittadino” giovedì, 8 gennaio 2004 “Anzani il mago dell’aria” di Mario Bonati

Opuscolo ” Alessandro Anzani un monzese egregio”di R. Dapri - M. Etteri - M RossettiGraphic design :Rossin - Bonanomi

MusicheFranco Battiato : “Gli uccelli”Vangelis :“The Conquest of Paradise” “La petite fille de la mer” “Theme of Mission”

Fine