Post on 30-Jun-2015
Comprendono tutte le patologie a carico del cuore e dei vasipossono assumere varie forme:
ipertensione, coronaropatie, disfunzioni cardiache e infarto.
Nel mondo, le malattie cardiovascolari costituiscono la principale causa di morte.Ogni anno muoiono 15 milioni di persone per malattie cardiovascolari.
In Italia,160.000 persone ogni anno sono colpite da
un attacco cardiaco (una persona ogni 3-4 minuti).Ogni anno muoiono 235.000 persone per malattie
cardiovascolari
possono evolvere nell’insufficienza cardiaca:
destra, sinistra o globaleacuta o cronica
Organo unico e vitale, in sede mediastinicaFunzione semplice e complessa
La malattie del cuore o cardiopatie sono frequenti e possono essere:Cardiopatie primitive:
malattie intrinseche del miocardio (cardiomiopatie), cardiopatie ischemiche, valvolariCardiopatie secondarie ad altre patologie:
ipertensione arteriosa, patologia respiratoria, anomalie metaboliche
Cronotropismo (autoritmicità)Dromotropismo (conduttività) Batmotropismo (eccitamento)
Il cuore ha una capacità intrinseca adadeguare la gettata cardiaca al
precarico e postcarico
NervosoSNA: vie efferenti ed afferenti
delle sezioni orto e parasimpatica Possiede recettori:
adrenergici e colinergici, dopaminergici, serotoninergici, peptidergici e purinergici
Ormonitiroidei, glicocorticoidi, insulina
regolano il metabolismo e l’attività della fibrocellula muscolareOrmone natriuretoco atriale
Modificazioni in rapporto alla lunghezza dei miociti
Inotropismo (contrattilità)
Lunghezza e caratteristiche energetiche
del miocardiocita
Art. coronaria Sn (tronco comune)
Art. interventricolare anteriore(=IVA)Art. coronaria Dx Aorta
V.S.
V.D.
Art. circonflessa
AD
AS
VDVS
1. l’impulso parte dal nodo del seno“pace-maker” fisiologico= nodo di Keith & Flack
2. l’impulso si propaga a livello atriale
3. Il nodo atrio-ventricolare (AV)= nodo di Tawara, raccogli gliimpulsi provenienti dall’atrio
4. La propagazione ventricolareavviene attraverso il fascio di His
e le sue branche: branca Dx VD
branca Sn (in 2 emi-branche, ante post) VS
• L’impulso elettrico induce una depolarizzazione di membrana che provoca la contrazione del miocardio, viene seguito da una fase di ripolarizzazione
• Ogni tappa della contrazione cardiaca può essere seguita con l’ECG
• onda P = contrazione atriale• P-R = tempo di conduzione A-V• complesso qRs = contrazione V.• onda T = ripolarizzazione V.
• Regolazione della frequenza cardiaca (FC) a livello del nodo del seno e della contrattilità miocardica – Il sistema neurovegetativo gioca un ruolo essenziale a livello
del nodo del seno • Sistema (orto) simpatico aumento FC (e contrattilità)• Sistema parasimpatico (n. vago) diminuzione FC (e contrattilità)
– Altri fattori: catecolamine, ormoni tiroidei,…
• Fattori metabolici– Metabolismo essenzialmente aerobico forte sensibilità alla
carenza di O2 (ischemia)– Eccitabilità e contrattilità dipendenti dalla concentrazione
degli elettroliti K+ aumenta la eccitabilità e la velocità di conduzione, Ca++ riduce la velocità di conduzione e dal pH arterisoso l’acidosi aumenta l’eccitabilità
La gettata sistolica dipende da 3 fattori essenzialiL’afflusso di sangue = pre-caricoLa contrattilità miocardicaLa resistenza all’efflusso = post-carico
Portata circolatoria o volume minutoVolume di sangue che viene espulso dall’aorta o dall’arteria polmonare
La portata circolatoria è il prodotto della gettata sistolica per la frequenza cardiaca
Gettata sistolica:70mlFrequenza cardiaca:70 battiti/min
Pre-carico o carico diastolico dipende dalla:Volemia
Pressione intratoracica e intrapericardiacaContrazione atriale
Tono venoso
Post-carico o carico sistolico dipende dalla:Resistenze all’espulsione del sangue dipendenti dalla:
pressione media nell’aorta e nell’art polmonareVolemia
Viscosità del sangueElasticità dei vasi
Contrattilità del miocardio dipende :In condizioni fisiologiche: tono vegetativo e catecolamine
In condizioni patologiche riflette l’integrità anatomo-funzionale del miocardio
La gettata sistolica dipende da 3 fattori essenziali
la frequenza cardiaca
Valore critico tachicardia160-170sistoli/minutoAtleti allenati:200-220Cardiopatici: 120-130
La riserva cardiaca permette al cuore di adattarsi a condizioni di maggiore richiesta di O2 dell’organismo (acute o croniche)In un adulto sano a riposo la portata circolatoria varia da 3 a 4.5 l/min , fino a > 15 l/min in soggetti allenati
Aumento del precarico, vasodilatazione periferica e aumento del ritorno venosoAumento della contrattilitàaumento della frazione di eiezioneAumento della FC (limitante)
Meccanismi extracardiaci di riserva:Ridistribuzione del flusso:cervello, cuore e muscoliAumento della frazione di estrazione di O2Metabolismo anaerobico dei muscoli scheletrici
Classificazione delle cardiopatie
Cardiopatia
Cause Forme cliniche
Ischemica Patologia delle arterie coronarie
• Cronica: angina pectoris• Acuta: Infarto miocardico acuto (IMA)
Valvolare Anomalie anatomo-funzionali di una o più valvole cardiache
• Congenita: malformazioni• Acquisita: infezione, ischemia…
Cardiomiopatieprimitive
Ignota o genetica • Ipertrofica• Dilatativa
Cardiomiopatie secondarie
Ripercussioni cardiache di altre patologie
• Ipertensione arteriosa• Ipertensione polmonare• Malattie sistemiche
Congenite Malformazioni cardiache • Con o senza effetto shunt
Pat. pericardica
Infezioni, infiltrazioni, … • Versamento pericardico
Tumorale Eccezionale • Mixomi
Ipertensione arteriosaStenosi aortica
mitralica
Insufficienza delle semilunarimitralica
Ipertrofia
Dilatazione
La dilatazione-ipertrofia del cuore è la modalità con cui si esprime solitamente una malattia cardiaca
REVERSIBILE
IRREVERSIBILE
La contrattilità per unità di massa è diminuita
Sovraccarico cronico di pressione
Sovraccarico cronico di volume
Aumento del diametro dei miociti
Aumento dello spessore della parete
Aumento della lunghezza dei miociti
Aumento della camera cardiacaRidotto o normale spessore della parete
Ipertrofia concentrica
Ipertrofia eccentrica
Geni diversi vengono attivati nelle diverse risposte adattative fisiologiche e patologiche
Stress meccanico sulla parete vascolare viene tradottoin segnali intracellulari che modificano l’espressione dei geni delle proteine contrattili del muscolo cardiaco
Aumento del volume dei miocardiociti
Modificazioni strutturali del mezzo extracellulare
Alterata geometria delle cavità cardiacheAlterato trasporto di Ca nel miocardio ipertrofico
Riorganizzazione del metabolismo energetico di tipo fetale(utilizzo di glucosio anziché ac grassi)
Ipereattività mitocondriale
Maggiore formazione di radicali liberi
Danno alle membrane
Le anormalità della funzione cardiaca sono responsabili della inadeguatezza del cuore ad assicurare una portata cardiaca proporzionata alle richieste
metaboliche dell’organismoe/o
In risposta a livelli esageratamenteelevati di volumi e/o di pressioni diastoliche
SEGNI E SINTOMI1) legati al sovraccarico di volume intravascolare e interstiziale
(dispnea, rantoli, edema)2) Manifestazioni di inadeguata perfusione tissutale
(ridotta tolleranza all’esercizio fisico, astenia, insufficienza renale)CIANOSI (non sempre presente)
è una sindrome eterogenea
SCOMPENSO o INSUFFICIENZA CARDIACA (IC)
Se, in condizioni patologiche, la richiesta di maggior lavoro da parte del cuore non riesce ad essere soddisfatta, si parla di scompenso cardiaco definibile quindi come una
“Condizione fisiopatologica in cui -per un’alterata funzione- il cuore risulta incapace di pompare un flusso di sangue adeguato alle necessità dell’organismo”.
Quando invece la contrazione miocardica ritorna a essere efficiente per suoi meccanismi automatici o per controllo farmacologico, si dice allora che l’insufficienza è stata compensata.
Può interessare sia l’uno che l’altro ventricolo, ma con il passare del tempo diventa globale, ossia li colpisce entrambi.
Emorragie intrapericardiche: traumi penetranti, rottura spontanea del cuore,
malattie dell’emostasi e della coagulazione,infiltrazioni neoplastche
Pericarditi acute:infettive
a patogrenesi immunologicatossiche
da radiazioni
Possono cronicizzarefibrosi
Infiammazione con carattere essudativo sieroso,siero-fibrinoso,fibrinoso e purulento
Miocarditi infettive:difterica,
da coxsackie Bmorbillosa
da tripanosoma, malattia di Chagas
Miocarditi dismetaboliche:disendocrine,
da disordini nutrizionali o dell’equilibrio elettroliticoamiloidosi
Miocarditi tossiche:alcool,
Adriamicina ed altri antraciclinici
DilatativaIpertroficaRestrittiva
Cardiomiopatia dilatativa: dilatazione delle camere cardiache, disfunzione contrattile,
riduzione della frazione di eiezionePossibile formazione di trombi ed emboli
Evoluzione rapida verso l’insuf cardiaca congestiziaEreditaria, autoimmune, da alcool
Cardiomiopatia ipertrofiche: Volume della cavità ventricolare ridotto, contrattilità elevata
Dispnea da sforzoEreditarie a carico del sarcomero: miosina, troponina, tropomiosina
Cardiomiopatia restrittiva: perdita di distensibilità delle pareti ventricolaricompenso:tachicardia , esita in insufficienza
Immuno-allergica e genetica (trastiretina)
Parietale e valvolare
Endocardite reumatica:Faringe: streptococco β-emolitico gruppo A
Articolazioni ImmunocomplessiCuore:reattività crociata
Endocardite infettive: presenza del microrganismo nel sangue
streptococco α-emolitico, streptococco β-emolitico gruppo D, stafilococco aureo
Mitrale: stenosi, insufficienza e prolasso
Vizi tricuspidali:rari
Valvola aortica: stenosi, insufficienza
Vizi della polmonare: rari
Definizione di ischemia in generale
Discrepanza tra richieste metaboliche del miocardioe
offerte di substrati energetici e ossigeno
Ruolo della riserva coronarica
Anossia:mancanza di ossigeno
Ipossia: condizione più comune in cui si ha una diminuzione della pressione parziale di ossigeno
Ipossia ipossica: diminuzione della pressione parziale
di ossigeno nel sangue arterioso.
Ipossia stagnante: dovuta al rallentamento del circolo
Ipossia anemica: riduzione della funzione
di trasporto di ossigeno nelle emazie.
Ipossia istotossica: inibizione dei processi respiratori
dovuta ad agenti tossici
Ischemia: Condizione di mancata perfusione ematica
di un tessuto
Ostacoli al flusso sanguigno
Ipotensione e Shock
Spasmo indotto su un’arteria da ateroma o una malformazione
Occlusione dovuta a trombosi o embolia
Difesa: circoli collaterali
Caduta dei livelli di ATP e perdita omeostasi ionica
Aumento del Ca: 1. attivazione dei radicali liberi e danno alle membrane
2. contrazione del citoscheletro3. attivazione di proteasi e delle caspasi
Blocco della produzione mitocondriale di ATP
Carenza di glucosio, impossibile anche la glicolisi anaerobiaAccumulo di acido lattico
Grado e durata dell’ischemia:Cronica: atrofia (le cell più specializzate muiono prima)
Acuta: rigonfiamento e morte
Natura del tessuto
Temperatura del tessutoTemperature elevate sono più dannose
Anomalie della viscosità del sangue
Glucosio ematico
Induzione dell’angiogenesi
Rimozione dell’ostacolo- Mancata riperfusione:
Rigonfiamento cellulare
Ostruzione dei capillari
Danno endoteliale
-Danno da riperfusione:
Danno dovuto all’ischemia
Radicali liberi
Ipoxantina e xantina ossidasivengono prodotte dalle cell. endoteliali ma non possono reagire in assenza di ossigeno
Riperfusione
Riparazione del danno
Disorganizzazione irreversibile e necrosi
Sono predisposti all’ischemia e all’infarto
i tessuti irrorati da vasi terminali
Arterie coronarieCarotidiArterie cerebrali medieArteria renaleArterie mesentericheArterie medie polmonari
ISCHEMIA CRONICA ISCHEMIA ACUTA
ATROFIA INFARTO
INFARTO: AREA LOCALIZZATA DI NECROSI ISCHEMICA IN UN ORGANO
Infarto bianco ( mancato apporto di sangue)
Segni clinici riferibili alla morte del tessuto Necrosi
Insufficienza d’organo, reazione flogistica e riparativaLiberazione di sostanze dal tessuto leso, dolore
L’infarto appare pallido per la mancata irrorazioneInfarto bianco
(rene, cervello, fegato)
L’area di necrosi si può riempire di sangue per rottura divasi vicinaInfarto rosso
(polmone)
Intestino, cuore, milza
Un infarto può essere anemico (bianco) o emorragico (rosso)
Infarto bianco: occlusione arteriosa terminale
Infarto rosso: occlusione venosa oppure arteriosa di organi a doppia circolazioneo di arterie non terminali
Un infarto bianco può diventare rosso con la riperfusione
La cellula in necrosi libera proteine rilevate dai PRR
Risposta infiammatoriaRiparazione
Fibrosi
Art. coronaria Sn (tronco comune) atrio sinistro ventricolo sinistro parte del ventricolo destro parte anteriore del setto; dopo la sua origine dal seno aortico sinistro,
Art. interventricolare anteriore(=IVA)
Art. coronaria Dxatrio destro ventricolo destroparte più posteriore del ventricolo sinistro parte posteriore del setto interventricolare
Aorta
V.S.
V.D.
Art. circonflessa
Flusso coronarico: 250ml/min 5% portata circolatoria
Consumo di ossigeno: 25ml/min 10% del consumo totale dell’organismo
Aumento della frazione di estrazione
Discrepanza tra richieste metaboliche del miocardio e
offerta di substrati energetici e di ossigeno
Una delle principali cause di mortalità nei paesi sviluppati
Principali fattori di rischio: tutti i fattori di rischio per l’ateroma, stress fisico-psichico, iperattività piastrinica spasmo coronarico
Ruolo della riserva coronarica
• Familiarità• Sesso maschile
• Età
• Fumo• IpercolesterolemiaIpertrigliceridemia
• Ipertensione arteriosa• Sedentarietà
• Obesità• Diabete mellito• Stress negativo
FATTORI DI RISCHIO NON MODIFICABILI
FATTORI DI RISCHIO MODIFICABILI
Fattori emergenti:Iperomocisteinemia, Carenza di estrogeni Iperfibrinogenemia, D-dimero, PCR
Negli studi FHS (Framingham heart study) sono stati correlati i marcatori dal sangue con i fattori di rischio della patologia cardiocircolatoria
Il rischio cardiovascolare, viene determinato sulla base di alcuni esami di laboratorio e
dell’anamnesi raccolta dal medico durante la visita Il profilo lipidico comprende: Colesterolo totale < 200 mg/dl
Colesterolo LDL < 100 mg/dl* Colesterolo HDL > 40 mg/dl
Trigliceridi < 150 mg/dl
Valori indice di rischio rapporto col tot/HDL per un soggetto sano:
• Uomo: < di 5• Donna: ≤ a 4,5
Nuovi parametri parametri: l’omocisteina, l’Lp(a) è un lipoproteina contenente l’Apoproteina a, Proteina C Reattiva (PCR) ad alta sensibilità
Angina pectoris– temporanea riduzionedell'afflusso di sangue allecellule del muscolo cardiaco
Infarto miocardico acuto– prolungata riduzionedell'afflusso di sanguealle cellule del muscolocardiaco con morte cellulare
Morte improvvisa
L’ischemia miocardica è il risultato dello squilibriosquilibrio tra domanda di Odomanda di O22 da parte del tessuto miocardico
ed offertaofferta dello stesso attraverso il circolo coronarico.
DOMANDADI O2
DOMANDADI O2
OFFERTADI O2
OFFERTADI O2
Il flusso coronarico può essere ridotto da: spasmi delle coronarie, trombi e raramente emboli
Fase asintomatica Fase sintomatica: angina
L’ischemia è transitoria e reversibile, è caratterizzata da: dolore retrosternale intenso, durata < 10 mn specifiche alterazione elettrocardiografiche
Una stenosi moderata può essere asintomatica in condizioni di riposo l’ischemia diventa sintomatica in caso di aumentato fabbisogno di O2
Usuale localizzazione deldolore miocardico ischemicoAssociato a pressione, nausea, e mancanza di respiro.
Sedi meno frequenti del dolore miocardico
ischemico
Lato destroMascella Epigastrio Dorso
Lato sin
Il dolore è dovuto ad una stimolazionedelle terminazioni nervose
IL DOLORE è MEDIATO daISTAMINA, CHININEMETABOLITI DELL’ACIDO ARACHIDONICOMANCA SPESSO NEGLI ANZIANI(ISCHEMIA SILENTE)
• L’angina stabile: crisi brevi, poco frequenti, con fattori scatenanti (eserciziofisico, aumento della pressione), ben controllate dal trattamento medico
• L’angina instabile: crisi più frequenti, anche a riposo, mal controllate dal trattamento medico
anche dette “pre-infartuali” (placche ateromatosi instabili)
• L’angina “variante” o di Prinzmetal: spasmo coronarico con o senza stenosi, con o senza microtrombi piastrinici
Fattori scatenanti noti: sforzo, freddo, stress
L’occlusione di un’arteria coronarica o di una sua branca (trombosi occludente, aneurisma dissecante, spasmo prolungato)
determina un’ ischemia definitiva e irreversibile del territorio miocardico corrispondente con evoluzione spontanea verso la necrosi
la zona infartuata diventa funzionalmente inutile.
In assenza di intervento medico tempestivo l’IMA
porta a necrosi del distretto coronarico corrispondente all’occlusione.
Sede e estensione dipendono dalla localizzazione dell’occlusione coronaricaIl VS è il più frequentemente colpitotronco della coronaria Sn infarto anteriore estesoIVA infarto anterosettalecirconflessa infarto anterolaterale
Aterosclerosi
TESSUTO NON CONTRATTILE E ANELASTICO
ANEURISMI O ROTTURA INTRAPERICARDICA(TAMPONAMENTO CARDIACO)
L’alternanza di occlusioni e riperfusioni provoca una discontinuità nell’apporto
di ossigeno inducendo un danno reversibile o non reversibile
on immissione in circolo di proteine strutturali e funzionali
della cellula miocardica
Indicatori precoci e tardivi di dannoCompartimento cellulare, solubilità e PM
Flusso coronarico, trasporto attraverso l’endotelioCK CK-MB Mioglobina Troponin LDH Ast
12-24 H72 H
La morte per necrosi si associa ad infiammazione: il ruolo dei marcatori sierici
Fattori prognostici nell’IMA
• La gravità dell’IMA dipende da vari fattori– L’estensione
• In termini di spessore e superficie della zona infartuata
– La localizzazione • Più severi gli infarti anteriori• Danno ischemico a carico di strutture specifiche
(innervazione, valvole cardiache..)
– Le condizioni del miocardio restanti• Cardiopatia pre-esistente (ischemica o altra)
– Eventuali condizioni morbosi associate • ipertensione, insufficienza respiratoria, anemia..
Complicanze immediate dell’IMA
Aritmie cardiache • In particolare aritmie ventricolari: estrasistoli ventricolari (ESV)
che possono precedere tachicardia ventricolare (TV) o fibrillazione ventricolare (FV)
Turbe della conduzione intra-cardiaca • Blocco di conduzione A-V, blocco di branca
Incompetenza miocardica insufficienza cardiaca acuta• Parziale : insufficienza cardiaca Sn edema polmonare acuto• Globale: rischio di shock cardiogenico
Morte improvvisa• Per turbe del ritmo (FV), della conduzione (arresto cardiaco
primitivo), incompetenza acuta del miocardio (rottura)
Tromboembolismo
Complicanze a lungo termine dell’IMA
Angina residua• ± stabile
Turbe del ritmo e della conduzione
Insufficienza cardiaca cronica
Aneurisma della parete ventricolare• Rischio di trombo-embolismo sistemico• Rischio di rottura secondaria
La morte cardiaca può essere la conseguenza di:
Cause di fibrillazione ventricolari(2/3)
Correnti di lesione
Liberazione massiva di K
Riflessi ortosimpatici
Conduzione (1/3)
Condizioni di alterata frequenza e regolarità della successione dei battiti cardiaci
Alterata propagazione dell’eccitamento nelle varie parti del cuore
AD
AS
VDVS
1. l’impulso parte dal nodo del seno“pace-maker” fisiologico= nodo di Keith & Flack
2. l’impulso si propaga a livello atriale
3. Il nodo atrio-ventricolare (AV)= nodo di Tawara, raccoglie gliimpulsi provenienti dall’atrio
4. La propagazione ventricolareavviene attraverso il fascio di His
e le sue branche: branca Dx VD
branca Sn (in 2 emi-branche, ante post) VS
Cronotropismo (autoritmicità)Dromotropismo (conduttività) Batmotropismo (eccitamento)
Inotropismo (contrattilità)Tonicità
Refrattarietà
NervosoSNA: vie efferenti ed afferenti
delle sezioni orto e parasimpatica Possiede recettori:
adrenergici e colinergici, dopaminergici, serotoninergici, peptidergici e purinergici
Il miocardiocita può modulare la propria attività funzionale poiché la membrana plasmatica può modificare o mantenere i gradienti ionici
Miocardiocita a riposo:-70/-90mvoltCondizione dinamica in rapporto almovimento del K e del Na
++
+
--
-
Anioni proteici e CL>K
Na e Ca
Impulso:potenziale d’azione, -65mVapertura canali del Na, +20mVChiusura canali NaApertura canali CaChiusura canali Na e Ca , 0mVApertura canali K e fuoriuscita di Na:si ricostituisce il potenziale a riposo
Elettrocardiografia permette di rilevare l’attività elettrica del cuore
• I cambiamenti di polarità delle cellule cardiachegenerano un campo elettrico all’esterno registrabilea distanza. Le variazioni istantanee della grandezza,direzione e verso di questo campo elettrico siriflettono in variazioni di potenziale registrabili insuperficie.• L’ampiezza del campo elettrico dipende dal numerodelle cellule attivate e dal loro sincronismo• La direzione dipende dall’orientamento spaziale dellevariazioni elettriche• Il verso dipende dalla presenza dal segno dell’eventoelettrico (depolarizzazione/ripolarizzazione) e dalladirezione
• Onda P: Depolarizzazione atri (0.06-0.10 s)• Complesso QRS: Depolarizzazione ventricoli (setto, apice, base) (0.08-0.012 s)• Onda T: Ripolarizzazione ventricoli• La ripolarizzazione degli atri non è visibile sul tracciato ECG in quanto coincide con la depolarizzazione ventricolare. Le variazioni di potenziale relative a questo evento sono pertanto mascherate da quelle associate all’attivazione dei ventricoli
• Il torace è un conduttore sferico omogeneo con al centro il cuore• Le forze elettriche cardiache si generano al centro del conduttore• La risultante in ogni momento di queste forze può essere rappresentata da un vettore unico• I punti di unione arti-tronco sono i vertici di un triangolo equilatero inscritto nella sezione longitudinale del torace sferico(Triangolo di Einthoven), perché equidistanti e giacenti sullostesso piano• Possiamo così analizzare le proiezioni del vettore cardiaco sul piano frontale
Criteri diagnostici
Esame clinicoMetodiche ellettrofisiologiche:
EEGHolter
Eziopatogenesi complessa
Condizioni che non presentano alterazioni patologiche a carico dell’apparato cardiovascolare
oGravi cardiopatie
Ridotta o aumentata genesi degli impulsi: bradiaritmie o tachiaritmie
Alterato impulso in sede normale (eutopica) o abnorme (ectopica)Abnorme durata degli impulsi +/- 30secPresenza o assenza del normale ritmo cardiaco
DISTURBI DI FORMAZIONE DELL’’IMPUlSOAutomatismo: capacità di una fibra di iniziare un impulso
sponatneamente, senza necessità di uno stimolo precedente,cosicché non è necessaria la quiescenza elettrica
Inappropriato funzionamento del pacemaker sinusalefrequenza sinusale troppo elevata o troppo bassa per le
necessità fisiologiche del paziente- Presenza di pacemaker ectopico
atri, seno coronrico, vene polmonari, valvole AV, giunzioneAV o fibre del sistema His-Purkinjie
pacemaker latenti possono attivarsi con meccanismo di scappamento inpresenza di un blocco tra il nodo SA ed il pm ectopico oppure
per aumento della velocità di un pm ectopico che usurpa ilcontrollo del ritmo al nodo SA
-Meccanismo di rientroUn impulso che percorre una struttura cardiaca in una certa
direzione torna indietro a riattivare il tessuto da cui proveniva
Bradiaritmie:l ’impulso è bloccato ed seguito da asistolia o da un ritmo di scappamento lento
Tachiaritmie:il ritardo o il bloccoproducono un’eccitazione da rientro
Aritmie sinusaliAlterazioni nella genesi del nodo del seno
Tachicardia sinusale fisiologica:sforzi, emozioni, gravidanza
Tachicardia sinusale patologica:Espressione di patologia cardiaca: insufficienza circolatoria, pericardite, Espressione di patologia extracardiaca: febbre, anemia, tireotossicosi, farmaci simpatico-minetici100 pulsazioni/min
Bradicardia sinusale sotto i 60 battiti/minfisiologica: atletiPatologica: ipertensione endocranica
E’ un battito prematuro, ossia una contrazione del muscolo cardiaco che avviene prima del previsto, alterando la successione regolare dei battiti nel ritmo sinusale. L'impulso nasce quasi sempre in sedi diverse dal nodo seno-atriale, che rappresenta l'origine fisiologica dell'attività elettrica del cuore.
Compare comunemente in soggetti sani, in qualsiasi età compresa l'infanzia. Sono espressione di stress, stanchezza, sforzi fisici, sonno,
tabagismo , abuso di caffeina. In alcuni può comparire dopo un pasto abbondante, distensione del fondo gastrico o presenza di un'ernia iatale
Più raramente può essere espressione di una malattia cardiaca.di un disordine elettrolitico,
(ad es. carenza di potassio) o di una malattia della tiroide
Flutter atriale. Tachiaritmia cardiaca sopraventricolare,
caratterizzata da un'attivazione atriale molto rapida (compresa solitamente tra 250 e 350 impulsi al minuto) e regolare
FIBRILLAZIONE ATRIALETachiaritmia sopraventricolare
caratterizzata da un’attivazione atriale scoordinata, irregolare e frammentaria, con una frequenza maggiore del flutter (350-600/min)
con contemporanea presenza di più fronti d’onda che circolano in modo imprevedibile,così che la diffusione dell’impulso negli atri è continuamente variabile
Meccanismo di rientro multiplo e irregolareConseguente deterioramento della funzione meccanica atriale
Tachicardia atriale prende origine da sede ectopica150-200 pulsazioni/min
Tachicardia ventricolare prende origine da un aumento del fascio di His
Flutter ventricolare Tachiaritmia cardiaca
compresa solitamente tra 250 e 350 impulsi al minuto indotta da focolai ectopici ventricolari
FIBRILLAZIONE VentricolareLa muscolatura ventricolare vibra in modo incoordinato con una frequenza maggiore del flutter (350-600/min)
e risulta inefficace nello spingere il sangue nei vasi arteriosiPuò portare a morte
DISTURBI DI CONDUZIONEAlterazione della conduzione dell’impulso: mancata formazione dell’impulso o arresto o rallentamento nella sua progressione Blocco seno-atriale (seno-muscolatura dell’atrio)Blocco AVBlocco di branca dx o sin o combinati
Aumento del volume dei miocardiociti
Modificazioni strutturali del mezzo extracellulare
Alterata geometria delle cavità cardiacheAlterato trasporto di Ca nel miocardio ipertrofico
Riorganizzazione del metabolismo energetico di tipo fetale(utilizzo di glucosio anziché ac grassi)
Ipereattività mitocondriale
Maggiore formazione di radicali liberi
Danno alle membrane
– Insufficienza cardiaca parziale (di tipo sinistro o destro) o globale
– Insufficienza cardiaca cronica o acuta (su miocardio precedentemente sano o quale scompenso di
insufficienza cardiaca cronica)
incapacità del miocardio a svolgere la sua normale funzione di pompa cardiaca
se ne possono riconoscere varie forme
Cause cardiache ed extracardiache
Diminuzione ritorno del sangueAumento del letto circolatorioAnomalie vascolari periferiche
Ipertensione sistemica
InfartoVizi cardiaci
TamponamentoDisturbi del ritmo
Ridotta efficienza contrattile del cuore
Alterata irrorazionedel cuore Extracardiache:
AnemiaDeficienza di Vit B(vasodilatazione)
IpertiroidismoPneumopatie
Diminuzione della portata circolatoria
Cuore, cervello: vasodilatazionePeriferia: vasocostrizioneRene: vasocostrizione,
Renina-angiotensina I e II-aldosteroneRiassorbimento Na, acqua
Aumento volemia
EDEMA
Trattamento:riduzione Na con la dieta
uso di diuretici, ACE-inibitori, vasodilatatori venosi
Diminuita efficienza dei ventricoliDiminuzione della portata circolatoria
Aumento della congestione venosa
DISPNEA
EDEMA generalizzato
Aumento della pressione delle veneche tornano al cuore
L’insufficienza cardiaca può essere la conseguenza di uno o più dei seguenti fattori :
– Riduzione marcata del pre-carico• Es: ipovolemia marcata
– Alterazioni strutturali e funzionali del miocardio stesso
• Es: qualsiasi cardiopatia
– Patologia da sovraccarico• Sovraccarico barometrico = aumento del post-carico
• Es: ipertensione arteriosa (VS), ipertensione polmonare (VD), stenosi valvolari..
• Sovraccarico volumetrico = aumento eccessivo del pre-carico
– Es: aumentato riempimento per regurgito, ipervolemia iatrogena
Disfunzione del miocardio:Infarto con 20-30%
di necrosi
Patologia pericardica:pericardite costrittiva
Patologia endocardica:rottura lembi valvolari
Patologia vascolare:Ipertensione