30 Giorni - Numero 20 - 20 Gennaio 2015

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Anno nuovo, vita... vecchia. Come le buone abitudini, e 30 Giorni è certamente tra queste! La voce della Flaminia torna in distribuzione col primo numero del 2015, che dedica un'ampia copertina all'inaugurazione del Museo Obificio Rubboli, avvenuta nel giorno delle celebrazioni per il Beato Angelo. Un racconto fotografico e tutte le curiosità legate all'importante sito museale che va ad ampliare l'offerta cittadina. Ma a Gualdo a metà gennaio è pure tempo di premi, con la città che s'è riunita per la consegna degli attestati alle personalità che maggiormente si sono distinte nel corso degli anni. A seguire un focus sui primi passi del nuovo corso dell'Ente Giochi, tante attività legate ancora alle recenti festività di Natale, l'attualità con i progetti per la Perugia-Ancona e per il riassetto di Whirpool nel territorio, il buon momento del GualdoCasacastalda e molto altro ancora. 30 Giorni viene distribuito gratuitamente in oltre 500 locali da Cantiano fino a Fabriano.

Transcript of 30 Giorni - Numero 20 - 20 Gennaio 2015

Gubbio - Via dell’ArboretoGualdo Tadino - Via V. Veneto

presso

NEL GIORNO IN CUI GUALDO TADINO HA RICORDATO E OMAGGIATO IL BEATO ANGELO,IL MUSEO OPIFICIO RUBBOLI HA APERTO I BATTENTI CORONANDO UN LUNGO

ITINERARIO COMINCIATO NEL 1996 CHE RENDE OMAGGIO A UNA LUNGA TRADIZIONE

LE NOSTRE MERAVIGLIE

mensile d’informazione

Martedì 20 Gennaio 2015 Anno III Numero 20

COPERTINA

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LA COMUNITÀ GUALDESE PLAUDE ALLA REALIZZAZIONE DI UNO DEI PROGETTI CHE PIÙ DI ALTRI NE ESALTANO LA STORIA DELLA CERAMICA E DELL’ARTE MANIFATTURIERA. TANTI VISITATORI E

CURIOSI NEL GIORNO DELL’INAUGURAZIONE PER UN EVENTO ATTESO DA QUASI 20 ANNIdi CHIARA GIOMBINI

Mai come quest’anno nella gior-nata in onore del patrono Beato Angelo si è assistito al corona-mento di un sogno e di un pro-getto iniziato nel 1996: l’apertu-ra del Museo Opificio Rubboli. Prima dell’affollatissima inaugu-razione, nella sala consiliare, è stato presentato il percorso che ha portato all’apertura del Mu-seo. Sono intervenuti il sindaco Presciutti, il prefetto Antonella De Miro, la presidente della Re-gione Catiuscia Marini, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Carlo Colaiacovo e Maurizio Titta-relli Rubboli dell’Associazione Rubboli. Anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha potuto ammirare il museo opificio e ha chiesto in prestito per l’Expo dei pezzi di Rubboli, realizzati con Aldo Ajò.“Questo è uno spazio di storia e cultura per il quale da qua-si 15 anni e tutte le amministrazioni ci hanno lavorato”, ha commentato il Sindaco Presciutti, ringraziando anche chi

ha sostenuto questa operazione economicamente, a partire dal-la la Regione e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. “A breve un’altra opera, vale a dire il Cinema Teatro Talia, avrà com-pimento. Ma in quetso momento non posso che esprimere estre-ma soddisfazione - ha ribadito Presciutti - nel vedere realizzato un nuovo e importante museo, che per Gualdo rappresenterà un vero e proprio gioiello e ser-

virà ad arricchire ulteriormente l’offerta museale del nostro Polo. Il Museo Rubboli racconta una parte fondamentale della storia della ceramica della nostra città, esprimendo il genio e l’inventiva di persone straordinarie che negli anni hanno saputo sviluppare un vero e proprio stile riconosciuto e ap-prezzato, per la sua alta qualità, in tutto il Mondo. Invito tutti i nostri concittadini, ma anche i turisti, a visitare questa espo-sizione che permetterà di vivere un’esperienza unica nel suo genere”.

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GUBBIO Via dell’Arboreto / GUALDO TADINO Via Vittorio Veneto (presso Eurospin)

IL TAGLIO NEL NASTRO Le autorità durante l’inaugurazione

UN SOGNO CHE SI AVVERAECCO IL MUSEO RUBBOLI

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30Da parte di Carlo Colaiacovo è arrivata anche la garanzia dell’aiuto della Fondazione da lui presieduta verso que-ste iniziative che valorizzano l’arte e la ceramica, defini-te una “vera e propria pietra miliare” di Gualdo Tadino. “La Regione non poteva non esserci - ha sottolineato la presidente Marini - il lavoro ha avuto sempre al centro dell’idea di sviluppo dell’Umbria la valorizzazione e

la salvaguardia e la nascita di centri culturali e musei. Luoghi della cultura che potessero servire alla crescita economica. C’è una qualità che si è tradotta in produzio-ne industriale, che fa unica questa zona dell’Umbria”. “È grazie ad iniziative come questa - ha chiosato il prefetto De Miro - che sto entrando velocemente nell’anima del territorio”.

Il Museo Rubboli, di proprietà comuna-le, opererà in stretta sinergia con l’As-sociazione Culturale Rubboli per quanto riguarda la gestione, l’organizzazione di eventi e la promozione. I fondi più co-spicui per i lavori del Museo vengono dal bando regionale Docup del 2000-2006, un finanziamento importante della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia di due anni fa e da un generoso contributo dei coniugi Matteo Minelli e Maria Cristina Cocchi (presenti all’inau-gurazione), il cui trisavolo era Paolo Rubboli, fondatore della manifattura. A presentare il Museo e a fare da guida anche ai numerosi cittadini che hanno voluto visitarlo nel giorno del taglio del nastro, Maurizio Tittarelli Rubboli, la curatrice Marinella Caputo e altri vo-lontari dell’associazione. Allestito negli antichi locali ottocente-schi dell’opificio, il Museo ospita un’im-portante collezione di maioliche a lustro che vanno dal 1878 agli anni sessanta del Novecento, oltre ad alcune opere significative di altre importanti manifat-ture ceramiche dello stesso periodo. Il percorso museale comprende quattro stanze - che corrispondono alle fasi pro-duttive della manifattura - e il locale de-gli antichi forni a muffola.

Il ceramista pesarese Paolo Rubboli, in-torno al 1870, ha fondato Gualdo Tadino una manifattura per la produzione di sto-viglierie e piatti da parata, introducendo nel territorio la tecnica dei lustri oro e rubino di tradizione mastrogiorgesca. I particolari forni a muffola, su progetto basato sui disegni del 1548 di Cipriano Piccolpasso, vennero dapprima costrui-ti in alcuni locali dell’ex-convento di San Francesco, poi in altri siti presso l’attua-le via delle Fornaci e in ultimo in via del Forno (attuale Via Discepoli), dove ven-ne stabilita la sede definitiva della casa-opificio. Proprio nei locali della casa e dell’opificio di via Discepoli, i visitatori potranno ammirare i forni e i laborato-ri dove venivano realizzate le opere che hanno seguito il processo di cottura nei forni a muffola indicato nel 1500. “È su questa unicità che il Museo trova il suo punto di forza - ha spiegato Maurizio Tit-tarelli Rubboli -. Ottocentesche uniche al mondo, unite ad una collezione di circa 150 manufatti che va dagli anni settanta dell’Ottocento agli anni ’50 del Novecen-to”. Collezione ospitata negli stessi locali dove venne creata e dove sono conserva-ti oltre mille stampi in gesso della mani-fattura. Uno spazio importante sarà dedi-cato anche alle attività didattiche.

Oltre 150 manufatti in quattro stanzeIL PERCORSO Tra le attrazioni di maggiori rilievo i forni e i laboratori utilizzati già nel 1500

IL PRIMO GIORNO In alto: Maurizio Tittarelli Rubboli spiega le opere agli ospiti intervenuti durante

l’inaugurazione del museo. Al centro uno scorcio delle stanze, sotto i saluti dei tanti personaggi istituzionali presenti

Via Vittorio Veneto 75 - Tel. 075.9108243

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BOCCIATA IN REGIONE LA RICHIESTA DELL’INDIRIZZO SCOLASTICO AL “CASSATA-GATTAPONE”. SI PUNTA SU NUOVE INIZIATIVE PER COMPENSARE ANCHE IN VISTA DELLE PROSSIME ELEZIONI

di MASSIMO BOCCUCCILo sapevano tutti che il Consiglio Regio-nale avrebbe bocciato, per la seconda volta, la richiesta di attivazione dell’in-dirizzo turistico-alberghiero all’istituto “Cassata-Gattapone”. Così come sapeva-no che nella maggioranza, nel Pd in par-ticolare, c’era già pronta una soluzione alternativa per compensare la mancata

concessione, tanto che Andrea Smacchi ha trovato il modo di portare comunque qualcosa a Gubbio (cioè dei corsi di for-mazione) e di tenersi buone al contempo le realtà (contrarie all’alberghiero) di Assisi, Città di Castello, Spoleto (che hanno l’indirizzo) e Gualdo Tadino (che temeva di perdere studenti) in vista della campagna elettorale per le elezioni di primave-ra. Non ha questi problemi Orfeo Goracci, che ha alzato la voce contro la Marini & C. sapendo di dover pensare a fine mandato solo al primo dei vitalizi. Il Consiglio Regionale ha fatto proprie le direttive della Giunta Marini espresse da tem-po dall’assessore all’Istruzione, Carla Casciari. In pratica è stata bollata come tardiva la richiesta di Gubbio perchè pre-sentata fuori tempo massimo, priva di copertura economica (non è stato deliberato chi si occuperà dell’acquisto delle cucine e l’allestimento del laboratori) e non attrattiva per i territori limitrofi. È arrivato lo schiaffone, lasciando cadere l’emendamento presentato da Goracci (Comunista Umbro) e votato a maggioranza in Terza Commissione.Con le elezioni alle porte, si prospetta tuttavia una mossa per-ché dalla Regione arrivi comunque qualcosa: si punta all’atti-vazione di corsi specializzati da affidare a livello organizzati-vo all’Università dei Sapori, oltre ad altre iniziative formative

legate al turismo. L’Università dei Sapo-ri, sovvenzionato dagli enti pubblici, è un centro di formazione promosso dalla Confcommercio di Perugia sotto l’ala di Sviluppumbria, Provincia e Comune di Perugia, strutturato per creare, svilup-pare e diffondere competenze, profes-sionalità e cultura dell’alimentazione. Realizza corsi professionalizzanti, con rilascio di qualifica e finalizzati all’inserimento lavorativo per le professioni di cuo-co, aiuto cuoco, pasticcere, gelatiere, pizzaiolo e barman; cor-si di formazione superiore di cucina e di pasticceria italiana, food e beverage manager; corsi amatoriali per appassionati e amanti della buona cucina e della cultura alimentare; percor-si formativi e di orientamento nei settori della ristorazione e della distribuzione alimentare rivolti ai ragazzi fino a 18 anni. Ha predisposto una mozione Smacchi, per attivare questi corsi compensativi dopo la bocciatura dell’alberghiero, dopo cheGoracci ha perorato invano la causa eugubina indicando come importante questo nuovo indirizzo scolastico per il ter-ritorio dell’Alto Chiascio. “La Regione - ha spiegato Smacchi - non dimostra alcuna volontà politica di risolvere le proble-matiche di un territorio svantaggiato”. Goracci ha ricordato come “il Consiglio Regionale aveva già detto no l’anno scorso ed è un atto gravissimo”. Il sindaco Filippo Mario Stirati si è detto “sconcertato e indignato”, definendo “pretestuose le argomentazioni”. All’attacco anche il giovane segretario di Ri-fondazione Comunista, Luca Casagrande: “C’è chi grida grida alla secessione e al referendum, di sicuro ora c’è solo il fatto che siamo un corpo estraneo a questa regione”.

CORSI DI CUCINA E ALTRO AL POSTO DELL’ALBERGHIERO

Andrea Smacchi Carla Casciari

COSTACCIAROGUALDO TADINO

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CELEBRAZIONI Tanti gualdesi hanno contemplato il miracolo del biancospino fiorito

IL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO DEL 15 GENNAIO HA VOLUTO OMAGGIARE LA STORICA OSTETRICA ANTONIETTA TEGA E L’INDIMENTICATO DOTT. CARLO BISCONTINI, A POCHI MESI DALLA SCOMPARSA. PREMI SPECIALI PER IL CAPORAL MAGGIORE DRAGO E SCARAMUCCI

Nel nome del Beato Angelopremiate le eccellenze gualdesi

di CHIARA GIOMBINIGualdo Tadino ha fe-steggiato il patrono Be-ato Angelo con grande partecipazione. Come da tradizione, numerosi gualdesi, la sera del 14 gennaio, hanno contem-plato il miracolo della fioritura del biancospino a gennaio. Dopo i vespri nella concattedrale di San Benedetto, alle 18 il Comune, con il sindaco

Presciutti, ha offerto l’olio per la lampada votiva. Alle celebra-zioni religiose in onore del patrono Beato Angelo, presiedute dal vescovo diocesano mons. Domenico Sorrentino, si sono affiancate le iniziative civili nella sala consiliare del municipio culminate, nel pomeriggio, con il taglio del nastro del Museo Opificio Rubboli. Una giornata che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e da personalità di spicco del mondo po-litico, culturale e istituzionale regionale. Prima del pontificale nella cattedrale di San Benedetto il vescovo ha preso parte alla cerimonia di assegnazione del PremIo Beato Angelo che ogni anno l’Amministrazione comunale assegna ai cittadini che si sono distinti per l’importanza delle loro attività e iniziative. Il sindaco Presciutti, insieme al presidente del Consiglio comu-nale Fabio Pasquarelli e agli assessori ha premiato Antonietta Tega, ostetrica attualmente pensionata che è nel cuore di tanti gualdesi per aver contribuito a far nascere generazioni intere di gualdesi, e la famiglia del dott. Carlo Biscontini, medico e regista della Filodrammatica dialettale gualdese, che con la sua scomparsa ha lasciato un vuoto nella città difficilmente colma-bile.Una menzione speciale, con il conferimento di una targa, è an-data poi al caporal maggiore Maurizio Drago, rimasto nel 2007 ferito in modo permanente in un attentato subito nel 2007 a Kabul, e al giovane Fabio Scaramucci, per le medaglie conqui-state in occasione degli Special Olympics European Summer Games.

Durante la cerimonia ha tro-vato poi spazio la sezione del premio attivata negli anni scor-si in collaborazione con la co-munale Avis “Adriano Pasqua-relli”, con un riconoscimento che la città dà a quegli avisini che hanno superato la soglia delle cento donazioni, che per il 2015 è andato a Rosanna Retini, Riccardo Lacchi e Bru-no Comodi. A complimentarsi con i premiati, oltre ai nume-rosi cittadini presenti, anche i consiglieri regionali Andrea Smacchi e Sandra Monacelli.

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Pizza al trancio

Calzoni Torta altesto

Focacce

Vasto assortimento e qualità a prezzi vantaggiosi

Piazza Beato Angelo - Gualdo TadinoTel. 075.916195 Orario: 7-14 / 16,30-20

Pizza al piatto d’asporto

Antonietta Tega

Fabio Scaramucci

LA CERIMONIA La sala gremita per la consegna del Premio Beato Angelo. In alto tutti i premiatii e la famiglia Biscontini

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SCUOLA Per 4 alunni dell’istituto gualdese è arrivata la sovvenzione da parte del ministero

PREMIATI GLI STUDENTI DEL “CASIMIRI” CHE HANNO OTTENUTO 100 E LODE ALL’ULTIMO ESAME DI STATO. DA LORO UN PENSIERO SENTITO AGLI INSEGNANTI CHE LI HANNO ACCOMPAGNATI

di SALVATORE NUTISon passati già diversi mesi, ma la maturità 2014 per tanti alunni del comprensorio resteranno legati indelebilmente ai ricorsi di gioventù. I migliori del “Raffaele Casimiri” sono stati premiati appena prima di Natale. Si tratta di coloro che sono usciti con il massimo del massimo, cioè 100 e lode: Paolo Nuti (5A Liceo Scientifico), Giulia Bisciaio (5C Liceo Scientifico), Anna Sofia Gatti (5L Liceo Linguistico) e Diego Sorbelli (5L Li-ceo Linguistico). La cerimonia ha visto tra gli altri la presenza di vari insegnanti (Brunella Sorbelli, Katia Tittarelli, Angela Codignoni, Attilio Bisciaio), con la dirigente Francesca Cencetti che, ricordando la grande scienziata Rita Levi Montalcini (“Io non ho un’in-telligenza superiore alla media ma una grande forza di volon-tà”), ha tenuto a sottolineare come nessuna vetta sia preclusa quando si alimenta il desiderio della conoscenza, con forza e determinazione. La stessa dirigente ha poi invitato gli studenti a prendere la parola, e tutti si sono dimostrati concordi nell’af-fermare che la preparazione all’esame di stato abbia rappre-sentato la ghiotta opportunità di percorrere una sorta di via per l’autonomia in vista degli impegni universitari, rimarcando l’utilità di essersi posti alla ricerca di un metodo (di studio), nel vero senso etimologico del termine (dal latino methŏdus che a sua volta deriva dal greco ed è riconducibile a “ricerca, indagi-ne, investigazione, via/percorso”).

Per gli studenti in genere, ottenere il massimo dei voti conviene in ogni caso, soprattutto perché il loro risultato viene riconosciu-to anche a livello economico. Tanto che da una ricerca svolta da Skuola.net, risulta che tanti atenei hanno deciso di esonerare parzialmente o totalmente dalle tasse del primo anno gli allievi che hanno ottenuto un voto alto alla ,aturità (speriamo che an-che Perugia, per il futuro, si adegui). Ma non è finita qui: grazie al progetto “Io Merito” del Miur, è previsto un premio in denaro per i ragazzi usciti dalle superiori con 100 e lode.Già con la legge n. 1 dell’11 gennaio 2007 era stata introdotta la premiazione del merito, ma ora, con il decreto ministeriale dell’8 settembre 2011, è partito il programma nazionale di valorizza-zione delle Eccellenze del Ministero il quale fornisce, agli studen-ti che hanno conseguito la votazione di 100 e lode all’esame di maturità, delle borse di studio, dopo averli inseriti nell’Albo Na-zionale “INDIRE”. Anche quest’anno la normativa che ha stabilito la cifra da destinarvi è uscita ad Ottobre ed ha previsto 450 euro. Insomma, studiare conviene, anche alle tasche degli interessati. Quella di Gualdo Tadino è stata anche l’occasione propizia per ricercarsi e poi ritrovarsi e per dirsi: “Abbiamo percorso un ampio tratto della nostra vita insieme, cari insegnanti. La nostra è an-che una lode al vostro sacrificio, alle vostre dedizione e profonda umanità. La maniera migliore per esprimere la più sincera grati-tudine e per raccomandarvi: “Non perdiamoci mai di vista”.

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Studiare conviene. E coi bei voti si spende meno

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Come consuetudine, alla fine dell’anno appena trascorso il Sin-daco Massimiliano Presciutti e gli assessori comunali hanno tenuto una conferenza stampa per rie-pilogare i maggiori fatti avvenuti nel corso del 2014. Un confron-to di due ore che è servito anche per illustrare anche i progetti per il 2015. Due le questioni aperte definite “strategiche” dal primo cittadino per i mesi a venire: gli interventi di recupero dell’area Rocchetta e dell’ex ospedale Calai. Avviata la fase di partecipazione al progetto di massima presen-tato dall’azienda Rocchetta, sono arrivati sul tavolo dell’Ammi-nistrazione Comunale almeno venti documenti contenenti le osservazioni e le proposte dei gruppi politici e dalle associazioni del territorio. La Giunta, ha spiegato il Sindaco, farà una sintesi e proporrà al Consiglio comunale le “linee di indirizzo” con l’obiet-tivo di trovare la più ampia condivisione possibile senza perdere di vista “il merito della questione, ovvero l’opportunità fornita

dal progetto di recupero dell’inte-ra area, a totale carico dell’azien-da e del cospicuo investimento che potrebbe favorire lo svilup-po industriale in un periodo in cui, anche in Umbria, società del settore, quali Tione, San Gemini e San Faustino chiudono o si av-viano a farlo”. Per l’ex ospedale Calai, entro gennaio i tecnici della Asl presenteranno il progetto de-finitivo. È ormai definito il piano: l’Easp rimarrà nelle struttura at-tuale e nell’ex nosocomio verran-

no trasferiti i servizi per i disabili e della medicina del territorio. L’Amministrazione Comunale ha chiesto la possibilità di demoli-re la parte nuova dell’immobile “di fatto inutilizzabile in quanto necessita di interventi antisismici che hanno un costo notevole”, per fare in modo che ci sia “un piano urbanistico di valorizza-zione strategico per l’area e prevedere il cambio di destinazione d’uso delle due palazzine adiacenti”.

ROCCHETTA ED EX CALAI LE PRIORITÀ DEL 2015

GUALDO TADINO

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14 FEBBRAIO San Valentino

Per la tua cerimonia scegli il meglio,addobbi, bomboniere, partecipazioni,

tutto curato nei minimi dettagli......perchè sono questi a fare la differenza.

ALMENO VENTI DOCUMENTI PRESENTATI DA GRUPPI POLITICI E ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO PER IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA DELLA ROCCHETTA. PER L’EX OSPEDALE SI ATTENDE LA FINE DI GENNAIO PER LA PRESENTAZIONE DEL PIANO DEFINITIVO, ORMAI GIÀ DECISO

di CHIARA GIOMBINI

AL TAVOLO La conferenza stampa di fine anno

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I settori che caratterizzano questa scuola (tecnologico, eco-nomico e professionale) sono già stati descritti e si connota-no per essere un polo di formazione tecnico-scientifica-pro-fessionale di alto livello, con oltre 30 laboratori e dotazioni tecnologiche all’avanguardia. Vale però anche la pena di soffermarsi su alcun caratteristiche organizzative che quali-ficano l’offerta formativa del più importante polo scolastico eugubino: la flessibilità e l’inclusività.

FLESSIBILITÀ DELL’OFFERTA FORMATIVA:L’I.I.S. “Cassata Gattapone” conta ben 10 differenti indirizzi di studio, ma per ogni settore il biennio tende ad essere unitario, in modo che sia possibile per gli alunni non solo orientarsi verso questo istituto (scegliendo uno dei 10 indi-rizzi), ma anche ri-orientarsi durante i primi due anni. Inol-tre la mattina viene suddivisa in lezioni da 55 minuti, con due ricreazioni, e ciò rende possibile aprire due ulteriori ore a recupero, tradizionalmente collocate nelle ore finali del martedì mattina. Al biennio le ore a recupero vengono impiegate per aumentare le lezioni delle materie fonda-mentali (italiano, matematica, inglese). Sempre al biennio, grazie a queste ore del martedì, vengono attivati corsi di recupero e potenziamento. Al triennio queste ore sono uti-lizzate per rinforzare le materie di indirizzo, oppure posso-no utilmente essere impiegate per organizzare laboratori di attività extracurricolari: scacchi, latino, greco, cinese, tea-tro, coro, fotografia, coding, robotica educativa, yoga, web radio: la scuola propone agli alunni del triennio una lista di possibili opzioni, e gli alunni (e le famiglie) scelgono quali corsi frequentare. La frequenza è comunque obbligatoria e viene redatta una specifica valutazione. Si tratta di una flessibilità che permette all’utenza di scegliere un piccolo percorso di studi, che qualifica la preparazione ed aumenta la motivazione degli alunni.

UNA SCUOLA INCLUSIVA:Questo è un aspetto al quale l’I.I.S. “Cassata Gattapone” tiene in particolar modo, cercando di garantire in pieno il diritto al successo formativo di tutti gli alunni, da quelli con problemi specifici (disabilità, dsa, bes) alle eccellenze: il fine ultimo di ogni istituzione scolastica pubblica dovrebbe infatti essere quello di garantire a tutti un orizzonte di impe-gno e aspettative in linea che le individuali inclinazioni. La flessibilità dell’offerta formativa favorisce un elevato tasso di inclusività dell’IIS “Cassata Gattapone”, poiché maggiori sono le possibilità di personalizzare i percorsi. Il Gruppo di lavoro sull’inclusione, composto da docenti formati e sempre attenti ai bisogni dell’utenza, lavora in sinergia con il C.I.C. (Centro di Informazione e Consulenza), progetto at-tivo ormai da anni all’interno dell’istituto, nel quale opera-no counselor, psicologi e docenti, nel tentativo di offrire un punto di riferimento per ogni problema degli alunni. L’inclu-sione è anche il tema di uno dei progetti attivati quest’anno all’interno dell’indirizzo “Costruzione ambiente e territorio (Geometri): in collaborazione con l’architetto Chiara Corazzi, i docenti dell’indirizzo “Geometri” cercheranno di aumen-tare il tasso di inclusività dell’istituto, andando a costruire percorsi segnalati, abbattere barriere architettoniche, fa-vorire l’utilizzo di spazi e strutture da parte di tutti; inoltre è in fase di studio la realizzazione di un percorso pedona-le e ciclabile, segnalato anch’esso, così da permettere un agevole transito dal parcheggio Camper (dietro la struttura scolastica) fino al centro storico.L’appuntamento è quindi per i prossimi open day del mese di Gennaio (18 e 24) e di Febbraio (1,15 e 21), per cono-scere direttamente spazi, strutture, docenti e caratteristi-che dell’offerta formativa dell’I.I.S. “Cassata Gattapone” di Gubbio.

I.I.S. “Cassata Gattapone”: un’offerta formativa flessibile per una scuola inclusiva

s CassataGattaponeIstituto di Istruzione Superiore ‘Cassata Gattapone’ - GUBBIO

imparare il futuro,oggi

13 | 20 Dicembre10 | 18 | 24 Gennaio01 | 15 | 21 Febbraio

dalle ore 15,30 alle 18,30

Appuntamenti OPEN DAY

Per info: www.iisgubbio.gov.it 075 923 59 11

Venerucci.it

s CassataGattaponeIstituto di Istruzione Superiore ‘Cassata Gattapone’ - GUBBIO

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dalle ore 15,30 alle 18,30

Appuntamenti OPEN DAY

Per info: www.iisgubbio.gov.it 075 923 59 11

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dalle ore 15,30 alle 18,30

Appuntamenti OPEN DAY

Per info: www.iisgubbio.gov.it 075 923 59 11

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LA RIVOLUZIONE DI PONTIECCO IL NUOVO ENTE GIOCHI

GUALDO TADINO

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È COMINCIATO IL MANDATO DEL NEO PRESIDENTE. LA TUTELA DELLA PROPRIA STORICITÀ E LA PROMOZIONE ANCHE FUORI DAI CONFINI REGIONALI TRA I PUNTI SALIENTI DEL PROGRAMMA, CON UN CHIARO INVITO A CONSIDERARE “LA GUALDESITÀ COME IL VERO ELEMENTO FONDANTE”

di EDOARDO RIDOLFISabato 3 gennaio, alla presenza del sindaco Massimiliano Pre-sciutti e del consiglie-re comunale Alessio Passeri, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del nuovo presidente

dell’Ente Giochi de le Porte, Sergio Ponti. L’Ente Giochi disegna-to da Ponti punterà alla tutela della propria storicità, rivalutan-done il marchio e l’identità, preoccupandosi di promuovere la sua immagine al di fuori dall’Umbria. Già dal 2 febbraio l’Ente Giochi sarà ospite alla cerimonia di apertura del prestigioso Tor-neo di Viareggio, dove sfilerà un piccolo corteo storico composto da sei membri per Porta. “Noi dobbiamo rappresentare un mon-do tutto nostro - afferma il Presidente - dobbiamo caratterizzare la storicità attraverso la lettura dei documenti storici”. L’avvento del nuovo Statuto (31 ottobre) ha portato l’introduzione di altre due commissioni: la commissione marketing e comunicazione, guidata da Fabrizio Ardenti e Giuseppe Monacelli, e la com-missione per valorizzazione del marchio che sarà affidata ad un membro di comitato per Porta. Il vento di novità portato da Ponti, è proseguito sabato 17 gen-naio con l’incontro-dibattito sul tema “Gualdesità e Sussidia-rietà: antichi valori della Gualdo del passato” in una sala della Rocca Flea a dir poco gremita. È qui che Sergio Ponti ha insistito sull’importanza della Gualdesità, come essenza dell’essere gual-dese e portando l’esempio storico dei manoscritti gualdesi dove tale concetto è sinonimo di dignità, autorità e umanità. Nel con-vegno, il cui relatore era Mario Anderlini, sono intervenuti an-che Melissa Polidori, il giornalista Mario Donnini che ha sot-tolineato come la vera ricchezza del gualdese sia “come siamo l’uno con l’altro”, Giuseppe Ascani, Presidente dell’Associazione Banco di Solidarietà, il sindaco Massimiliano Presciutti e Fabri-zio Ardenti. Quest’ultimo ha evidenziato come sia fondamentale avere obiettivi lontani, cercando di realizzarli con tutte le forze a disposizione, andando così a creare nuove fondamenta per il cuore dei Giochi de le Porte. Il responsabile del settore marke-ting ha anche posto l’accento su come il Bussolo, il Convivio Epu-lonis e il triduo settembrino siano tre momenti chiave della festa che devono avere una continuità e un filo comune tra loro. CALENDARIO EVENTI Diramato anche il calendario degli even-ti: il 24 febbraio ci sarà la conferenza stampa di presentazione del Bussolo; il terzo sabato di marzo ci sarà l’elezione del nuovo Gonfaloniere e il 9-10 maggio tornerà il Palio di Primavera, con una fiera di San Michele Arcangelo organizzata sabato 9. Entro il 13 giugno verranno ufficializzati i temi dei cortei storici e verrà lanciato un concorso fotografico promosso dal gruppo fotogra-fico Gualdese. L’8 agosto sarà introdotto un convegno intitolato alla figura di Andrea Cardinali, ricordato il 17 agosto con il cele-bre Trofeo. Dal 29 agosto inizieranno le ricognizioni dei somari sul tracciato che porteranno al triduo settembrino del 25, 26 e 27 settembre.

Tutti gli appuntamenti di un intenso 2015

24 FEBBRAIO: Conferenza stampa di presentazione del BussoloTERZO SABATO DI MARZO: Bussolo per l’elezione del nuovo gonfaloniere9-10 MAGGIO: Fiera di San Michele Arcangelo e Palio di Primavera7 GIUGNO: Corpus Domini con la partecipazione del Con-siglio dei Sessantaquattro13 GIUGNO: ufficializzazione dei temi dei cortei storici e lancio del Concorso Fotografico su base nazionale20 GIUGNO: cena dei Cento Giorni2 AGOSTO: somari e somarai in festa8 AGOSTO: convegno intitolato alla figura di Andrea Car-dinali17 AGOSTO: Trofeo ‘Andrea Cardinali’29 AGOSTO: inizio verifiche del tracciato con i somariSETTEMBRE: (data ancora da definire): Convivio Epulonis13 SETTEMBRE: conferenza stampa di presentazione Giochi de le Porte20 SETTEMBRE: prove ufficiali20-24 SETTEMBRE: iniziative collaterali25-26-27 SETTEMBRE: XXXVIII edizione dei Giochi de le Porte

Organigramma dell’EntePresidente: Sergio PontiVice Presidente: Alessandro TacchiTesoriere: Pierdomenico MatarazziSegretario: Marco GubbiniCommissione Marketing e Comunicazione: Fabrizio Ar-denti, Giuseppe Monacelli

Commissione Tutela Marchio e Valorizzazione del PalioPorta San Facondino: Carlo PetrozziPorta San Benedetto: Isabella TegaPorta San Martino: Simone GraziosiFabrizio Ardenti e Carlo Petrozzi entrano a far parte del Consiglio DirettivoRestano invariati i responsabili della Commissione Artisti-ca, della Commissione Tecnica e della Commissione Taver-ne, rispettivamente Fabio Pasquarelli, Stefano Tittarelli e Nicola Bossi

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ATTUALITÀ

IL 2015 S’È APERTO CON IL TAGLIO DEL NASTRO DEL TRATTO DI 9 KM IN LOCALITÀ SERRAVALLE, MA L’ATTENZIONE È SEMPRE RIVOLTA ALLA SITUAZIONE DELLA FASCIA E AI 35 KM DA COMPLETARE

di ROBERTO BARBACCIÈ da poco cominciato il 2015, ma è già tempo di taglio del nastro in alcune zone della regio-ne. Ad esempio nei pressi della Val di Chienti, dove lo scorso 16 gennaio è stato inaugurato il tratto di 9 km della strada a quattro corsie lungo la direttrice Foligno-Civitanova Marche. Solita parata di politici, soliti sorrisi e com-menti compiaciuti, con la viva sensazione che qualcosa di buono è stato realmente realizzato e che da qui in avanti la situazione dei pendolari che transitano da Foligno e nei dintorni verrà sensibilmente migliorata e semplificata.È quello che da decenni ormai chiedono gli abitanti dei comu-ni della fascia, che invece dovranno ancora pazientare un paio di anni per vedere esaudite le loro preghiere. Perché il tratto tra Foligno e Civitanova Marche è strategico nell’evoluzione del progetto della Quadrilatero Umbria-Marche, ma lo è al-trettanto quello della Perugia-Ancona che arriva a tagliare in due la “vecchia” Flaminia, o quantomeno buona parte di essa. I cantieri procedono come al solito a singhiozzo, in attesa che Astaldi (la ditta che è succeduta a Dirpa) faccia ufficialmente il suo ingresso sulla scena. Intanto qualcosa si è mosso, con alcu-ni interventi effettuati da mezzi pesanti nelle scorse settimane e la presenza di alcuni mezzi all’interno delle aree di lavoro. Resta però nebuloso lo scenario, quantomeno perché si proce-de sempre a rilento e soprattutto senza una data di scadenza. Rimane difficile, oggi, ipotizzare tempi e capire quali potranno essere i risvolti a medio termine, pur se il 2017 resta l’anno (definito da più parti) più probabile per la fine dei lavori.L’apertura del tratto che va da Colfiorito a Serravalle ha però dimostrato che qualcosa si sta effettivamente muovendo. “Tut-to ciò è la conferma - ha spiegato la presidente della Regione

Umbria, Catiuscia Marini - che per garantire ai cittadini, alle imprese, all’economia in ge-nerale migliori servizi, la collaborazione tra territori e dunque fra Regioni rappresenta la scelta più efficace. Per questo auspico che sia reso quanto prima funzionale anche il tratto umbro della direttrice Perugia-Ancona, di cui sono state realizzate le opere più complesse e

che rappresenta uno snodo determinante per l’economia delle popolazioni locali”. Concetto, quest’ultimo, ripreso anche dal consigliere regionale Andrea Smacchi: “Si tratta di opere stu-diate e programmate per il bene delle comunità e che diventano simbolo del buon governo di queste regioni. E ci tengo a sottoli-neare anche l’alta qualità degli interventi, effettuati con nuove tecnologie e materiali performanti, realizzate da un consorzio di aziende umbre, leader a livello nazionale e internazionale, tra cui Colabeton, Metelli e Calcestruzzi. L’auspicio è che, oltre a questa direttrice, anche quella della Perugia-Ancona, dopo i tanti problemi, possa trovare una positiva risoluzione. Direttri-ci fondamentali per il collegamento della nostra regione, che la rendono pronta anche ai nuovi assetti regionali, di cui si sta discutendo in questi giorni”.Tornando ai cantieri delle zone della fascia, anche prima di Na-tale la questione era tornata d’attualità, con la società Quadri-latero che ha ribadito la piena volontà a cooperare per il me-glio. Tra l’altro è stato annunciato che dei 35 km da completare, ben 22 saranno costruiti all’interno di gallerie, realizzate con il fondo stradale in calcestruzzo, autentica rarità nel panorama nazionale. Un segnale di innovazione, al quale però i cittadini guardano con la viva speranza che non vadano ad accavallarsi ulteriori ritardi.

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Il taglio del nastro da parte dei politici

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Anche quest’anno grandi con-sensi per un appuntamento divenuto ormai tradizionale a Poggio Sant’Ercolano, con il livello qualitativo in costante aumento: la rappresentazione,

che viene fatta in occasione della ricorrenza del Battesimo di Gesù (la domenica dopo l’Epifania), che aveva per titolo “Anche oggi è Natale”, piccolo e divertente spettacolo na-talizio scritto da Giuseppe Tranchida, affermato autore e compositore per l’infanzia.Questi gli interpreti: Gabriele Lilli, Sofia Arnesano, Luca Mariotti, Chiara Bozzi, Lorenzo Scaramucci, Matteo Rinal-doni, Edoardo Abati, Chiara Giombini, Francesca Giombi-ni, Anna Vantaggi, Giulia Mariucci, Flavia Natalini, Giulia Bozzi, Antonietta Frillici, Graziella Armas, Tiziana Natali-ni insieme all’orchestra dei “musicisti alati” composta da Samuele Spigarelli, Anna Vantaggi, Giacomo Scaramucci, Paolo Vannozzi e Francesco Abati. Musiche e canti a cura di Maria Stella Vantaggi, coreografie e costumi di Catia Bia-gioli e regia del suono di Angelo Arnesano.Una proposta originale e di qualità, indirizzata a tutti i bambini, anche i più piccoli, per una festa all’insegna della fantasia e della tenerezza. A chiudere in bellezza la serata, l’arrivo della Befana che ha portato tantissimi doni a tutti i bambini della parrocchia.Alla fine applausi convinti da par-te del numeroso pubblico accorso in chiesa, deliziato poi con i dolci per tutti, preparati dalle signore della frazione. A Poggio è stato realizzato il caratteristico presepe con statue di legno a grandezza naturale per le vie della frazione.

Applausi perAnche oggi è Natale

POGGIO SANT’ERCOLANO

Come sempre, in occasione dell’Epifania, i volontari della Croce Rossa Italiana di Gual-do Tadino e di Nocera Umbra hanno organizzato un evento dedicato ai bambini. La novità di quest’anno è che l’appuntamento si è svolto nella caser-ma dei Vigili del Fuoco di Gaifana, con la collaborazione dei vigili stessi e della Pro Loco di Gaifana. L’evento ha avuto il patrocinio dei Comuni di Gualdo Tadino e di Nocera Um-bra. I volontari hanno portato con sé i ragazzi del gruppo “Abili speciali”, presente nel comprensorio dal luglio 2013, la cui referente è la volontaria della CRI, Giuliana Calcagni. “Ogni mese facciamo un’uscita con questi ragazzi e in generale cerchiamo di intraprendere il maggior numero di attività esterne. Ad esempio siamo andati in piscina, al cinema e a mangiare fuori. Il 6 gennaio abbiamo iniziato il pomeriggio con un rinfresco aperto a tutti e, come da tradizione, a se-guire si è svolta anche una lotteria, il cui ricavato è destina-to alle attività dedicate ai ragazzi del gruppo.”Il Mago Aliander e i giovani volontari della CRI di Nocera hanno intrattenuto i piccoli ospiti. Il momento ricreativo è proseguito fino all’arrivo della befana che si è calata dalla torretta dei vigili, lanciando caramelle e cioccolatini. Una volta scesa ha consegnato, insieme ai volontari, le calze ai bambini. Nel tardo pomeriggio sono stati estratti i numeri vincenti della lotteria e assegnati i relativi premi. La serata si è conclusa con una cena offerta dai vigili a tutti gli orga-nizzatori e anche ai ragazzi del gruppo. Rita Saioni

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Per l’Epifania lo spettacolo della CRI

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FABRIANO Sempre in bilico il destino di oltre 1.500 lavoratori e relative famiglie

IL PROSSIMO 29 GENNAIO L’AZIENDA AMERICANA INCONTRERÀ SINDACATI, RAPPRESENTANTI DELLE REGIONI E PARTI SOCIALI PER ILLUSTRARE IL PIANO INDUSTRIALE E LE PROSSIME MOSSE

di ROBERTO BARBACCIUn tavolo di confronto in Ministero per capire cosa ne sarà realmente del futuro di oltre 1.500 lavoratori. È più o meno questo la sostanza che ha prodotto l’annuncio dell’incontro che il pros-simo 29 gennaio vedrà seduti attorno allo stesso tavolo il vice-ministro allo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, le sigle sindacali dei lavo-ratori, i rappresentati istituzionali delle Regioni Umbria e Marche e le parti sociali. Un incontro dal quale dovrà uscire tutta la verità sul piano industriale che il colosso statunitense Whirpool ha pensato e progettato per gli stabilimenti del fabrianese e dintorni, specie alla luce del ricorso presentato e poi vinto da un pool di banche creditri-ci dell’Antonio Merloni. Il tema del dibattito sarà relativo alla disci-plina degli interventi di re-industrializzazione delle aree coinvolte, e proprio per tale motivo era stato fortemente sollecitato dai politici locali, visto anche il protrarsi dei tempi di risposta. La volontà dei rappresentanti dei lavoratori è quella di procedere col piano varato nel 2013, che prevedeva determinati interventi e un livello occupa-zionale che ad oggi appare intaccato e messo a rischio.Intanto il 2015 s’è aperto con una sostanziale sorpresa: 20 dirigen-ti della “vecchia” Indesit sono usciti di scena, con una sostanziale

e congrua buonuscita, dopo aver trovato un accordo con la nuova proprietà americana. Un segnale di rottura col passato decisamente “ru-moroso”, che conferma quanto i mesi a venire segneranno un ampio ventaglio di cambiamen-ti e novità. Le sigle sindacali hanno spiegato che il tutto rientra in una logica abbastanza comu-

ne quando di mezzo ci va un passaggio di proprietà, ma hanno anche ribadito l’importanza di ottenere risposte concrete dai ver-tici del colosso d’oltre oceano per capire cosa ne sarà soprattutto dell’indotto creato negli anni da Indesit. Molte piccole aziende, alcune delle quali legate prima a Indesit (quindi oggi a Whirpo-ol) da larghe fette del proprio fatturato (in alcuni casi più della metà), vedrebbero di colpo ridotta la loro capacità di investimenti e di produttività, con inevitabili tagli e licenziamenti a catena per mancanza di commesse. Il rischio inoltre è di ritrovarsi a che fare con dei “doppioni” di filiera di produzione tra il sito di Varese e quello di Fabriano, che essendo inferiore rischia un ulteriore de-classamento. C’è dunque l’esigenza di essere messi al corrente in merito al piano industriale del colosso statunitense, senza il quale il destino dei oltre 1.500 lavoratori resta appeso a un filo.

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La questione Whirpool sbarca sul tavolo del Ministero dello Sviluppo

Un successo (forse) inatteso ma non per questo meno benve-nuto: la mostra “Da Giotto a Gentile” ha contato oltre 70.000 visitatori, riportando Fabriano in una posizione di predominan-za all’interno del contesto culturale regionale (e non solo). Un successo che si spiega con l’ottima campagna pubblicitaria e di promozione realizzata in occasione dell’evento e con la neces-

sità di far riscoprire le qualità e le eccellenze del luogo attraver-so quel settore che troppo spesso è stato trascurato. La cultura s’è presa la sua rivincita, con la viva speranza che questo sia soltanto il primo tassello di una lunga serie. Molto compiaciuto s’è mostrato il neo cardinale Edoardo Menichelli, in visita as-sieme a 14 vescovi nell’ultima settimana di apertura.

La mostra “Da Giotto a Gentile” fa il pieno di presenze

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di LEONARDO BOSSIChiamatelo pure ammazza-grandi, questo Gualdo Casa-castalda. O semplicemente raccontate in giro che vige ormai la “legge del Luzi”, dove lo straniero non passa. Suc-cesse lo scorso anno, quando l’invincibile armata “orange” della Pistoiese svestì i pan-

ni dell’Olanda schiacciasassi e proprio a Gualdo conobbe la sua prima e unica sconfitta. Successe a ottobre, quando ad inchinarsi fu addirittura la Robur Siena, al primo stop dopo la ripartenza post fallimento. E siamo sicuri che, quando Siena tornerà nei palcoscenici che le competono, qualcuno ricorde-rà “di quella volta che perdemmo a Gualdo”.L’ultima vittima dei terribili ragazzi di Giunti in ordine di tem-po è stata il Poggibonsi. Battuti da una prodezza di Stefano Gramaccia, che per l’occasione, vista l’assenza di Goretti, ha indossato la fascia da capitano. E quella fascia sembrava avergli conferito i poteri di Superman: il centrocampista ha corso, lottato, si è spinto avanti e poi ha difeso strenuamente la porta insieme ai suoi compagni, togliendosi lo sfizio del gol che mai lo abbandona. Non sarebbe giusto, comunque, soffer-marsi solo su un giocatore. Sembrano frasi trite e ritrite, ma la realtà è che il gruppo è la vera forza del GualdoCasacastalda. Ognuno sa cosa deve fare in campo, la mano dell’allenatore si nota e la squadra viaggia sulle ali dell’entusiasmo. Il fatto di avere un gruppo così giovane poteva essere un’arma a doppio taglio, ma in questo momento si vede solo la faccia positiva della medaglia, ovvero il fatto che le vittorie hanno dato con-vinzione alla truppa ed i giocatori in campo sanno di poterse-la giocare con tutti, senza complessi di inferiorità.

LO STOP Intanto la quota salvezza si avvicina sempre di più, nonostante l’ultima gara disputata contro la “bestia nera” Virtus Flaminia ha visto i gualdesi soccombere di netto per 3-0. Non che ci sia bisogno di fare troppe tragedie: il Gualdo Casacastalda ha dimostrato di sapersi sempre rialzare dopo una sconfitta, se è vero che dopo le debacle contro Pianese, Spoleto e Foligno sono sempre arrivate delle vittorie. IL CASO In attesa di vedere se sarà così anche a Ponsacco, gli ultimi giorni di gennaio serviranno anche per risolvere il rebus legato attorno a Massimo Bussi, che da quando ha avanzato il proposito di salire di categoria (lo ha cercato con insistenza il Pordenone, ma altri club erano e sono sulle sue tracce) ha finito per perdersi. Non è più quel valore aggiunto e a furia di vederlo partire dalla panchina viene da chiedersi se non sia stato gestito male un caso che alla fine s’è ritorto contro. Fino al 2 febbraio il ragazzo può firmare nei profes-sionisti. A Giunti basterebbe semplicemente riaverlo tirato a lucido e mentalmente libero da pensieri come era stato fino a dicembre.

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Valfabbrica ha una nuova scuola. La cerimonia di inau-gurazione del nuo-vo edificio scola-stico, realizzato in via San Benedetto si è tenuto il 22 dicembre. Questo era un importante obiettivo dell’amministrazione comuna-le guidata dal sindaco Oriano Anastasi. “Abbiamo operato convinti del fatto che la garanzia di ade-guate caratteristiche di sicurezza strutturale rappresenti la base imprescindibile su cui poter operare per continuare ad assicurare elevati standard didattici e formativi ai nostri ragazzi”, ha detto il primo cittadino. Nella realizzazione, in-fatti, si è cercato di porre estrema attenzione nella cura del-la sicurezza e della funzionalità degli ambienti e, al contem-po, anche all’estetica per offrire ai bambini in un ambiente gradevole e confortevole quale condizione importante nel veicolare gli apprendimenti e per proporre, indirettamen-te, una forma di educazione al rispetto del bene comune.”Se è vero, infatti, che una civiltà si misura dal grado d’istru-zione e dalla qualità della stessa che le Istituzioni riescono ad offrire - chiosa Anastasi - a noi è parso assolutamente prioritario investire in una scuola non solo sicura ma anche moderna, nel rispetto della vigente normativa in materia di sicurezza in generale e, in particolare, in materia di vulne-rabilità e rischio sismico delle strutture pubbliche e strate-giche”. Chiara Giombini

Inaugurata la nuova sede scolastica

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IL SUCCESSO SUL POGGIBONSI HA RIBADITO UNA VOLTA DI PIÙ LA VOCAZIONE DEI RAGAZZI DI GIUNTI A MIETERE VITTIME ILLUSTRI. MA LO STOP COL FLAMINIA E I MALI DI BUSSI PREOCCUPANO

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Direttore Commerciale: Giancarlo BarbacciTel. 339.5744413 Mail giancarlo.barbacci@libero.itDirettore Editoriale Massimo BoccucciDirettore Responsabile Roberto BarbacciResponsabile: Roberto CasagliaCollaboratori: Leonardo Bossi, Chiara Giombini,Guido Giovagnoli, Edoardo RidolfiStampa: Dimensione Grafica snc - Spello (PG)Chiuso in redazione: Lunedì 19 Gennaio 2015Aut. Tribunale di Perugia n. 21 dell’11 ottobre 2013

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Domenica 15 Febbraio COMUNALE

Domenica 22 Febbraio CAPECI

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C’è anche una classe umbra tra le otto vincitrici del concorso lette-rario nazionale Scrittori di Classe, promosso da Conad nell’ambito del progetto Insieme per la scuola. Si tratta della 2E della secondaria di primo grado “P. Vannucci” di Fossato di Vico, autrice del racconto sportivo La corsa della vita, premiato dal giornalista Luigi Garlan-do. “In quanto umbri - hanno commentato da Pac 2000A Conad - siamo orgogliosi che, tra le 4.480 classi di tutta Italia che hanno portato a termine il lavoro, una scuola della nostra regione sia risul-tata vincitrice. Questo concorso letterario è uno dei tanti progetti che Conad sta portando avanti nelle scuole. La scuola rappresenta infatti il futuro ed è proprio su di essa che abbiamo deciso di pun-tare”. Dell’istituto “Vannucci” tutte le seconde classi hanno preso parte al concorso. Le sezioni umbre che hanno terminato il percor-so sono state 161 e tre di queste sono arrivate tra le 82 finaliste. A livello nazionale si sono iscritte complessivamente 12.765 classi. Il concorso si prefiggeva l’obiettivo di dare la possibilità agli studenti di cimentarsi nella scrittura e di mettere alla prova le loro abilità di critici letterari. “Ci è sembrata da subito una proposta interessante - ha commentato Marta Picchi, docente tutor della classe umbra vincitrice - perché permetteva ai ragazzi di lavorare in gruppo. A differenza di altri concorsi di scrittura questo è stato particolarmen-te importante perché prevedeva un lavoro collettivo. E in questa ottica abbiamo operato. Inizialmente, tutti i ragazzi hanno scelto a maggioranza la proposta sportiva. Poi ognuno ha tirato fuori una sua idea di come si sarebbe potuto evolvere il racconto. Abbiamo realizzato un canovaccio e una parte degli studenti ha sviluppato i personaggi e un’altra ha iniziato a scrivere il racconto vero e pro-prio”. Il testo vincente, scelto da Garlando, sarà ora trasformato dall’autore in un vero e proprio libro, stampato in migliaia di copie e collezionabile in tutti i punti vendita Conad.

Alla 2E del “Vannucci” il premio Scrittori di classe

FOSSATO DI VICO