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1929-31
Europeismo fascista
Europeismo antifascista (1930-1940)
Federalismo europeo
1929-31
Europeismo fascista
Europeismo antifascista (1930-1940)
Federalismo europeo
3
- assetto tipico delle organizzazioni internazionalio principio ordinatore: anarchicoo differenziazione funzionale: assenteo distribuzione del potere: presenteo fonti del diritto: i trattati stipulati nel tempo
- assetto tipico degli statio principio ordinatore: gerarchicoo differenziazione funzionale: presenteo distribuzione del potere: presenteo fonti del diritto: principi costituzionali
ß leggi ordinarieß leggi regionaliß regolamenti di attuazioneß ecc. ecc.
Piano Marshall
Si inserisce nel quadro della cosiddetta “Dottrina Truman”
Motivi filantropici ?
Motivi politici ?
Motivi commerciali ?
Un modello di organizzazione internazionale: l’OECE(Organizzazione europea per la cooperazione economica)Un modello di organizzazione internazionale: l’OECE(Organizzazione europea per la cooperazione economica)
Nasce il 16 aprile 1948
Scopi: - promuovere la cooperazione economica tra i partecipanti al Piano Marshall (ERP)- organizzare la gestione degli aiuti- sviluppare il commercio intra-europeo riducendo dazi e barriere tariffarie- studiare le possibilità di una unione doganale o di un’area di libero scambio europea
17 Paesi partecipanti: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Svezia, Svizzera, Turchia, zone occidentali della Germania occupata (Bizona più zona francese), più la zona anglo-americana del territorio libero di Trieste.
Motivi alla base dell’europeismo post-bellico:
1 - motivazione ideologica (discorso di Churchill del settembre 1946; Congresso dell’Europa all’Aja maggio 1948 - Movimento europeo - Svolta di Bevin - Consiglio d’Europa)
2 - necessità della ricostruzione (Piano Marshall non basta)
3 - problema tedesco (neutralizzazione? Riunificazione?)
4 - atteggiamento americano (apertamente a favore per GF)
5 - inerzia britannica (Impero, Europa, USA)
Motivi alla base dell’europeismo post-bellico:
1 - motivazione ideologica (discorso di Churchill del settembre 1946; Congresso dell’Europa all’Aja maggio 1948 - Movimento europeo - Svolta di Bevin - Consiglio d’Europa)
2 - necessità della ricostruzione (Piano Marshall non basta)
3 - problema tedesco (neutralizzazione? Riunificazione?)
4 - atteggiamento americano (apertamente a favore per GF)
5 - inerzia britannica (Impero, Europa, USA)
5 motivi per il processo di integrazione europea5 motivi per il processo di integrazione europea
- ideale europeistico fortemente condiviso dopo la fine del conflitto: «collante» di forze politiche e ideologie obiettivamente diverse e opposte- necessità della ricostruzione europea- adesione statunitense all’idea dell’unità europea, con una valutazione fondata sul valore dell’imitazione (Diane Kunz, Butter and Guns: America’s Cold War Economic Diplomacy)- Necessità di reintrodurre la Germania nello spazio europeo su basi non conflittuali- debolezza economica e ambivalenza politica della Gran Bretagna quale fattore agevolante un processo di integrazione europea «indipendente» (Edmund Dell, The British Abdication of Leadership in Europe)
Ceca
Snodo fondamentale: le relazioni tra i due paesi (Germania e Francia)
Vantaggi francesi -
Vantaggi tedeschi -
Vantaggi italiani -
Segretezza imposta dai francesi (verso UK ma non verso USA)
Ceca
Snodo fondamentale: le relazioni tra i due paesi (Germania e Francia)
Vantaggi francesi -
Vantaggi tedeschi -
Vantaggi italiani -
Segretezza imposta dai francesi (verso UK ma non verso USA)
L’Alta AutoritàL’Alta Autorità
L’Alta Autorità veniva nominata per sei anni
- indipendenza totale dei suoi componenti
- vero e proprio governo della Comunità (poteri di iniziativa normativa e legislativi, di controllo, di attuazione)
- si consultava con l’Assemblea parlamentare della Ceca
- il Consiglio, formato da ministri dei paesi membri, doveva solo armonizzare l’azione dell’Alta Autorità con quella degli Stati
- rispetto alla Commissione CEE, l’Alta Autorità era dotata di poteri più ampi (potere normativo ad es., che la Commissione non ha).
L’Assemblea parlamentare CECAL’Assemblea parlamentare CECA
78 membri
18 per la Francia, l’Italia e la Germania10 per Belgio e Paesi Bassi4 per il Lussemburgo
Delegazioni nazionali, riunite per nazionalità. Dal 1953 si ammette il principio della costituzione dei gruppi politici sulla base delle «famiglie politiche»
Una sola donna, l’olandese Marga Klompe.
Altre istituzioni: la Corte di Giustizia, il Consiglio dei produttori e dei consumatori
La CECA agiva secondo il principio sovranazionale, ma in un settore ristretto.
Nasce un ‘metodo’, quello ‘Monnettiano’, che si cercherà di applicare anche nel caso della difesa europea (CED).
Guerra di Corea (giugno 1950)
- Richiesta statunitense di riarmo RAPIDO della Germania- opposizione francese- compromesso: Piano Pleven
- Solo battaglioni tedeschi nella struttura- integrazione con la NATO (nata in seguito alla firma del Patto Atlantico nell’aprile 1949)- comando statunitense
La conferenza sull’esercito europeo definisce meglio i contorni della proposta francese e vengono nel frattempo vinte le diffidenze statunitensi.
La Ced - organizzazione
43 divisioni (12 delle quali tedesche) per un totale di circa 560.000 unità
Un collegio dei commissari (nove membri): lo SM della CED, ma senza un presidente eletto.
Un Consiglio dei ministri, con poteri maggiori rispetto all’omologo nella CECA
TALE STRUTTURA E’ PROVVISORIA, poiché la discussione interna all’Assemblea ad hoc propone una struttura ancora più complessa nella quale inserire la CED.
Il progetto dell’Assemblea ad hoc
Una Comunità politica europea che avrebbe dovuto assorbire le competenze sia della CECA che della CED
Parlamento bicamerale: una Camera dei Popoli eletta direttamente a suffragio universale e diretto e un Senato costituito su indicazione dei parlamenti nazionali. Il Senato avrebbe eletto con voto segreto il presidente del
Consiglio esecutivoeConsiglio dei ministri (nazionali): insieme formano l’esecutivo della CPE
Corte di giustizia: avrebbe giudicato sui ricorsi degli stati contro le leggi della Comunità e garantito l’osservanza dei trattati.
Chi è a favore della Ced:
- Governi (forze moderate)- movimenti europeisti e federalisti- Stati Uniti
Chi è contro:
- partiti della sinistra estrema- nazionalisti, neofascisti, gollisti- ambienti militari
La questione della difesa europea va a toccare la sovranità nazionale nel settore più sensibile: il monopolio della forza militare e la gestione della politica estera. Importante soprattutto per quei paesi che mantengono interessi coloniali (Francia).
In Francia: instabilità governativa (tre governi tra il maggio 1952 e il maggio 1954)
Dopo la sconfitta di Dien Bien Phu, in Vietnam (maggio 1954), diventa primo ministro Pierre Mendès-France
Nell’agosto 1954 Mendès-France propone agli altri europei le sue condizioni per la ratifica della Ced:
Un veto di otto anni alle decisioni del collegio dei commissari; la cancellazione dell’art. 38; il diritto della Francia di ritirarsi dal trattato se la Germania si fosse riunificata.
Le richieste francesi vengono respinte dagli altri partner con irritazione. 30 agosto, voto sospensivo dell’Assemblea nazionale francese e cauto atteggiamento italiano che favorisce la Francia (motivo: Trieste)
Motivazioni:
1 - timore di un superstato europeo2 - paura della preponderanza tedesca nel sistema CED3 - indebolimento dell’Unione francese (cioè il sistema di possedimenti coloniali di Parigi)4 - l’assenza della Gran Bretagna dal sistema indirettamente era una diminuzione del prestigio della Francia, che non poteva quindi aderire insieme a “due paesi sconfitti e tre piccoli paesi”.
Conseguenze del no francese (e dell’inerzia italiana):
- Status ancora indefinito della Germania nel sistema difensivo europeo- Umiliazione degli Stati Uniti (Dulles e Eisenhower)- Federalisti annichiliti (e idea federalista con essi)
Sviluppi (o involuzioni): UEO
Ottobre 1954Proposta britannica (difficile credere che fosse nata al momento)
Recupero del Patto di Bruxelles ed estensione di esso a Germania e Italia (Usa e Canada associati)
Garanzia militare britannica sul suolo tedesco
Nessuna sovranazionalità ma un blando coordinamento ‘europeo’ all’interno del sistema Nato
Piero.Graglia@unimi.it
Ricevimento martedì 17-19mercoledì 11-13
Appelli d’esame: 18 dicembre 200731 gennaio 2008
1955 - Ripresa europea? - 1
Esistenza dell’OECE e dell’UEP traina la fiducia in un ‘mercato controllato’
Come funzionava la UEP e il suo ‘agente’, la BIS (Banca dei regolamenti internazionali):
- ogni stato versava una parte del ‘capitale’ della UEP (15% del volume commerciale del paese membro, nella propria moneta)
- ogni mese la BIS determinava i ‘crediti’ e i ‘debiti’ dei paesi membri, calcolati sulla base del commercio estero di ogni paese.
- i crediti venivano accantonati in moneta forte; gli stati avevano uno ‘scoperto di conto’ fino al 20% dell’ammontare del loro commercio internazionale.
1955 - Ripresa europea? - 2
La UEP e l’OECE furono i principali motivi per cui, fallita la CED, si pensò a incrementare la dimensione economica delle relazioni europee.
Esempio della CECA ugualmente importante, ma meno significativo.
MESSINA - 1 e 2 giugno 1955
I Sei incaricano Paul Henri-Spaak di lavorare sulle ipotesi contenute in un memorandum che riuniva le idee del governo olandese (rapporto Beyen su una unione doganale) e le proposte di Monnet su una Comunità dell’energia atomica.
1955 - Ripresa europea? - 3
Venezia - 29 e 30 maggio 1956
Il rapporto Spaak viene accettato in linea di massima dai governi. Due Comunità: una economica (mercato comune e unione doganale) e una dell’EA.Opposizioni federaliste (Spinelli)Appoggio funzionalista (Comité d’Action pour les Etats Unis d’Europe di Monnet)
CIG seguente che lavorò nel castello di Val Duchesse (Bruxelles) per i dieci mesi successivi.
Nodi da sciogliere: perplessità francesi sul mercato unico e l’Unione doganale. Ruolo della Gran Bretagna, che rimane convinta dell’impossibilità del tentativo.
1956 - Annus horribilis
Crisi di Suez (novembre 1956)
- strutturazione dei due blocchi- perdita definitiva di autonomia operativa degli stati europei
La reazione francese è un ammorbidimento delle posizioni riguardo al negoziato CEE/CEEA e, il 25 marzo 1957si arriva alla firma dei trattati di Roma-CEE-CEEA (Euratom)
La Gran Bretagna resta esclusa (si esclude e propone il palliativo dell’EFTA)-danno economico-danno strutturale
Bilancia commerciale britannica
195513,5% del commercio estero britannico con i Sei CECA52% “ “ “ “ con il Commowealth
196055% del commercio estero britannico con i Sei CECA12% “ “ “ “ con il Commowealth
1957 - Istituzioni della CEE e dell’Euratom
-Commissione della CEE (nove membri, 4 anni di mandato)-Commissione dell’Euratom (cinque membri, 4 anni di mandato)-Consiglio dei ministri Cee-Consiglio dei ministri Euratom
-Assemblea parlamentare e Corte di giustizia in comune tra CECA, CEE ed Euratom
Vengono previste dal trattato tre fasi transitorie di 4 anni ciascuna (entro il 1970 mercato unico e unione doganale)
Presidente Walter Hallstein (D)Presidente Walter Hallstein (D)
Mandato:
7-1-1958 / 9-1-196210-1-1962 / 30-6-1967
Presidenza caratterizzata dai tentativi (sfortunati) di aumentare l’influenza della Commissione
L’Assemblea parlamentare CEEL’Assemblea parlamentare CEE
Con la firma dei Trattati di Roma viene costituita una sola AP di 142 membri, in comune per CECA, CEE ed Euratom. Nel 1960 la stessa assemblea presenta una mozione per l’elezione parziale dei suoi membri a suffragio universale diretto (mozione che non viene accettata dal Consiglio).
Dal 1962 l’Assemblea muta il suo nome in Parlamento europeo.
1973: allargamento della Comunità a Regno Unito, Irlanda e Danimarca: 198 membri
Consiglio dei ministri
Per i primi otto anni di vita della Cee il CdM avrebbe dovuto votare all’unanimità.Poi veniva previsto un voto a maggioranza di 12 su 17
Francia, Germania, Italia: 4 voti ciascunaBelgio e Paesi Bassi: 2 voti ciascunoLussemburgo: 1 voto
Impossibilità di veto di un solo grande paese, ma necessità di ‘alleanze’
Obiettivi trattato CEE
1 - abolizione delle restrizioni quantitative nel commercio reciproco2 - tariffa doganale esterna comune3 - politica commerciale comune verso i Paesi terzi4 - libera circolazione di persone, servizi e capitale5 - politica comune dell’agricoltura6 - politica comune dei trasporti7 - libera concorrenza senza distorsioni8 - procedure di coordinamento delle politiche economiche9 - controllo delle bilance dei pagamenti10 - coordinamento e armonizzazione delle politiche interne e delle relative legislazioni11 - FSE, BEI, associazione con paesi già colonie
Pac
Relativa minore importanza complessiva del settoreAgricolo
Elettorato agricolo ‘mobile’, quindi da ‘fidelizzare’ aumentando i redditi, (e i prezzi pper i consumatori finali)
Ricordo delle privazioni belliche e della penuria (si ricerca l’incremento produttivo in vista dell’autosufficienza)
Stabilizzazione dei mercati e riparo dal pericolo inflattivo
Obiettivi trattato Euratom
1 - sviluppo delle ricerche in campo nucleare2 - definire il quadro normativo relativo alla sicurezza di gestione degli impianti3 - richiamare investimenti con agevolazioni4 - controllare la disponibilità di materiale fissile per tutti gli utilizzatori5 - supervisione dell’utilizzo del materiale6 - possedere in maniera esclusiva i materiali fissili7 - istituzione di un mercato comune in campo nucleare8 - promuovere l’utilizzo pacifiso del nucleare, anche mediante accordi in questo senso
Istituzioni che sorgono con la CEE/Euratom
Commissione CeeCommissione Euratom
Consiglio dei ministri Cee (diverse formazioni a seconda degli argomenti in discussioneConsiglio dei ministri Euratom (una sola formazione)
Istituzioni che si modificano
Assemblea parlamentare europea (142 membri in comune con CECA, Cee ed Euratom, dal 1962 Parlamento europeo)
Corte di giustizia europea (idem)
Politiche comuni previste dai trattati
PAC (Politica agricola comune)
PCT (Politica comune dei trasporti)
I Principi della PACI Principi della PACI Principi della PACI Principi della PAC
Art. 33 del Trattato di Roma:
a) Incrementare la produttività dell’agricoltura e lo sviluppo razionale della produzione (manodopera, fattori di prod.ne)
b) Assicurare il tenore di vita della popolazione agricolac) Stabilizzare i mercatid) Garantire la sicurezza degli approvvigionamentie) Assicurare prezzi ragionevoli
La PAC - ImplementazioneLa PAC - Implementazione
Luglio 1958 - Conferenza di Stresa, la PAC è affidata Luglio 1958 - Conferenza di Stresa, la PAC è affidata all’elaborazione del commissario all’elaborazione del commissario Sicco MansholtSicco Mansholt (già (già ministro olandese dell’agricoltura per 13 anni).ministro olandese dell’agricoltura per 13 anni).
Presidente della Commissione dal 22-3-1972 / 5-1-1973
La PAC - ImplementazioneLa PAC - ImplementazioneLa PAC - ImplementazioneLa PAC - Implementazione
30 giugno 1960 e 18 dicembre 1961: «maratona agricola» 30 giugno 1960 e 18 dicembre 1961: «maratona agricola» del Consiglio dei ministri con accordo finale il 14 gennaio del Consiglio dei ministri con accordo finale il 14 gennaio 1962.1962.
Punti dell’accordo: organizzazione dei mercati per cereali, Punti dell’accordo: organizzazione dei mercati per cereali, carni suine, uova, pollame, ortofrutticoli e vino;carni suine, uova, pollame, ortofrutticoli e vino;
Istituzione del FEOGAIstituzione del FEOGA
Sostegno finanziario dal 1° luglio 1962, data di entrata in Sostegno finanziario dal 1° luglio 1962, data di entrata in vigore della PAC.vigore della PAC.
La PAC - ImplementazioneLa PAC - Implementazione
Dicembre 1963: seconda maratona con accordo su latte, Dicembre 1963: seconda maratona con accordo su latte, carni bovine e riso.carni bovine e riso.
Dicembre 1964: terza maratona agricola con accordo Dicembre 1964: terza maratona agricola con accordo sull’unificazione dei prezzi dei cerealisull’unificazione dei prezzi dei cereali
La proposta Hallstein per la dotazione della Comunità di La proposta Hallstein per la dotazione della Comunità di «risorse proprie», nasce su ispirazione di Mansholt, «risorse proprie», nasce su ispirazione di Mansholt, compresa nel pacchetto per la copertura delle spese compresa nel pacchetto per la copertura delle spese agricole per il triennio 1° luglio 1965-30 giugno 1968.agricole per il triennio 1° luglio 1965-30 giugno 1968.
La PAC - FunzionamentoLa PAC - FunzionamentoSostegno dei prezzi (Feoga-Garanzia)
I prezzi garantiti provocano sovrapproduzione, portando alla metà degli anni Ottanta a misure restrittive:
quotetasse di corresponsabilitàstabilizzatori (cioè se si eccede una soglia di produzione - quantità massima garantita - scatta una riduzione dei pagamenti garantitiincoraggiamento a sistemi di set-aside (messa a riposo dei terreni)
OMC - Organizzazione comune dei mercati - garantisce l’acquisto delle eccedenze e protegge con dazi le produzioni CE da quelle esterne.
PAC - FunzionamentoPAC - FunzionamentoPAC - FunzionamentoPAC - Funzionamento
Prezzo obiettivo
Prezzo-soglia
Prezzo di intervento (la CEE compra direttamente l’invenduto)Non-UE
Prelievi
Importazioni
PAC - FunzionamentoPAC - Funzionamento
Prezzo obiettivo
Prezzo-soglia
Prezzo di intervento (la CEE compra direttamente l’invenduto)
Esportazioni
Restituzioni
Prezzi non-UE
Ruolo della Corte di giustizia
La Corte sin dall’inizio intende il suo ruolo come quello di definizione dei limiti della ‘sovranità’ della Cee e di quella degli stati membri
Sentenza Van Gend en Loos c/ Nederlandse Administratie der Berlastingen (imposte dirette)
Viene stabilito che “la Comunità costituisce un nuovo ordine legale internazionale. Gli Stati, per trarre beneficio da quest’ultimo, hanno limitato i propri diritti di sovranità … la legge comunitaria non solo impone delle obbligazioni agli individui, ma deve anche fornire loro diritti che diventano parte integrante del loro patrimonio legale”.
Aspettative
Delusioni
Illusioni
Ernst Haas (The Uniting of Europe), Walter Lipgens (Europa-Föderationsplane der Widerstandsbewegungen), Alan S. Milward (The European Rescue of the Nation-State), Andrew Moravcsik (The Choice for Europe. Social Purpose and State Power from Messina to Maastricht)
Charles de Gaulle
- importanza del processo d’integrazione europea nella sua dimensione economica (PAC)- rifiuto della condizione di sudditanza europea verso gli USA- ricerca di uno spazio politico e strategico per una terza forza (Unione di stati europei)- primazia francese (anche nei rapporti con i Paesi ex colonie)
PVS - 2
• 6-7 dicembre 1961: gli Stati membri e il Consiglio della CEE, da una parte, e il SAMA (Stati africani e malgascio associati divenuti indipendenti dopo la nascita della CEE) dall’altra, definiscono gli obiettivi e i principi di una convenzione per l’associazione.
• 580 milioni $ per cinque anni
Prima iniziativa (1961-1962):
Piano Fouchet (dal nome del capo negoziatore francese, Christian Fouchet)
Unione di Stati formalmente sovrani
- coordinamento della politica estera- coordinamento delle questioni culturali
Nessuna sovrapposizione alla NATO/Patto AtlanticoRispetto delle competenze Cee
Problemi di contorno
- equilibrio nucleare tra i due “big”- atteggiamento statunitense verso l’Europa- problema britannico- contemporaneo negoziato PAC in corso (termina a gennaio 1962)
-De Gaulle nazionalista? Oppure ‘globalista’ ? Versione europea del multilateralismo?
Il piano Fouchet (seconda versione), proposto dopo l’ottenimento degli obiettivi desiderati nelle trattative per la Pac, viene respinto dagli alleati subordinando l’accettazione all’ingresso della Gran Bretagna nella Cee.
Inevitabile l’opposizione francese, sia per motivi economici, sia per motivi geopolitici.
Quale dei due prevale?
Nodo successivo: di nuovo la PAC
- Come si finanzia la PAC
- 1965 - Proposta della Commissione Hallstein di dotare la CEE di ‘risorse proprie’ (avrebbero permesso un incremento delle politiche comunitarie in settori anche non originariamente previsti dai trattati di Roma)
Hallstein prende l’iniziativa convinto della centralità del ruolo della Commissione e per dare un seguito logico alla ‘razionalizzazione’ delle Comunità avvenuta con il trattato di fusione (1965, in vigore dal 1° luglio 1967)
Una sola Commissione (nove membri) per Cee, Ceca, Euratom.
Un solo Consiglio dei ministri
Parlamento e Corte di Giustizia
La struttura istituzionale della Cee si arricchisce anche di un nuovo soggetto, il Comitato dei rappresentanti permanenti (CO.RE.PER.)
Coreper ICoreper IICSA (Comitato speciale agricoltura)
Secondo il Trattato di Roma, nel 1966 sarebbe cominciata la terza fase transitoria (1958-1961; 1962-1965; 1966-1969). Da quel momento in poi il Consiglio avrebbe votato a maggioranza qualificata.
Le ‘risorse proprie’ si aggiungevano così alla prospettiva della accentuata sovranazionalità della Cee con un Consiglio in cui la Francia sarebbe potuta andare in minoranza al momento del voto.
In aggiunta, problema della procedura di approvazione del bilancio:
La Commissione diventava, con il Parlamento, il cuore del sistema finanziario della Cee e l’istanza che determinava come sarebbero state spese le risorse proprie.
Il bilancio emendato dal PE e accettato dalla Commissione, poteva essere rifiutato dal Consiglio solo con il voto contrario di 5 stati membrise si trattava di una versione emendata dal PE ma respinta dalla Commissione, la versione della Commissione passava con il voto di 4 stati a favore.
Risultato:
Crisi della sedia vuota.
La Francia (de Gaulle) ritira i suoi rappresentanti dal Consiglio dei ministri (e solo da esso) e paralizza l’attività comunitaria.
Soluzione:
Compromesso di Lussemburgo (1966)
Viene stabilito il principio del negoziato ad oltranza, all’interno del Consiglio, qualora si sia in presenza di una diversità di opinioni tra i ministri
Potere di veto implicito
Viene comunque affermato che le scadenze previste dai trattati non sono in discussione, anche se tutto viene rimandato a una prossima conferenza tra i capi di stato e di governo.
Trionfo di de Gaulle o fortuna della Comunità?
Governanza mono-livello (one-level governance)
Stato -------------------------- CEE
Governanza multi-livello (multi-level governance)
StatoRegioneAssociazioni dei produttori CEE/UESindacati dei lavoratoriGruppi di interesse
Insegnamenti della crisi della sedia vuota (“crise de la chaise vide”):
Mai tentare di mutare unilateralmente gli equilibri tra stati e istituzioni europee
Affermazione di un metodo fondato sul compromesso e negoziato permanente
La sovranazionalità deve confrontarsi continuamente con gli interessi statali
Conferenza dell’Aja (dicembre 1969)
Georges Pompidou (successore di de Gaulle) convoca un vertice dei capi di governo e di stato
Tre parole d’ordine:
Allargare
Approfondire
Completare
Punti in discussione all’Aja
Risorse proprie
Via libera all’allargamento
Unificazione politica
Unione economica e monetaria
Rafforzare le istituzioni
Vengono istituiti tre gruppi di studio
Commissione sull’unione economica e monetaria (presieduta dal lussemburghese Pierre Werner)
Commissione sulla cooperazione in materia di politica estera (presieduta dal belga Etienne Davignon)
Gruppo di studio sull’ampliamento dei poteri del PE (presieduto dal giurista francese Georges Vedel) - gruppo voluto dalla Commissione (Spinelli)
La Gran Bretagna, l’Irlanda, la Danimarca e la Norvegia avviano i negoziati alla fine del 1970
Dazi agricoli più 1% dell’Iva riscossa all’interno degli stati membri
“Davignon Machinery” (o meccanismo Davignon): riunioni periodiche dei ministri degli esteri nell’ambito di quella che sarebbe diventata nota come CPE (cooperazione politica europea)
Davignon machinery
Riunioni dei ministri degli Esteri almeno ogni sei mesi
Commissione politica per preparare le riunioni (un omologo del Coreper)
Coinvolgimento della Commissione, se fosse coinvolta l’attività delle CE
Relazione semestrale con l’Assemblea, al termine di ogni incontro dei ministri degli Esteri
Le condizioni di ingresso del Regno Unito nelle CE
Problemi: importazioni di prodotti agricoli dal Commonwealth, diritti di pesca nelle acque territoriali, partecipazione britannica al bilancio
Proposte europee: 21% del bilancio comunitario a spese britanniche / Risposta britannica: 3%
Accordo del maggio 1971, vertice Pompidou-Heath-dal 1973 al 1977 il Regno Unito avrebbe versato una percentuale crescente del bilancio comunitario, dal 9% fino al 19%-Non veniva esclusa una successiva revisione dell’accordo
L’instabilità monetaria del 1971-1973: i sogni e le realtà
15 agosto 1971: Nixon
Motivi
- Costo della guerra in Vietnam- Favorire le esportazioni statunitensi
Conseguenze in Europa:
Svalutazione di alcune monete (in particolare Francia)
Misure internazionali
Dicembre 1971, riunione allo Smithsonian Institute di Washington
I cambi fissi vengono eliminati e si istituisce una banda di fluttuazione per i cambi tra le monete europee e il dollaro (+/- 2,25% rispetto a una parità fissa)
nel marzo 1972 i Nove si impegnano a limitare la fluttuazione tra le rispettive monete in una fascia compresa tra il +/- 1,125 %
Comunità europea vs. Comunità atlantica
Guerra dello Yom Kippur (ottobre 1973)Opec aumenta il prezzo del petrolio e attua l’embargo delle esportazioni di petrolio verso i paesi che aiutano Israele
La risposta europea è il cosiddetto dialogo euro-arabo: il tentativo di differenziare le posizioni europee rispetto a quelle statunitensi (vertice di Copenhagen del dicembre 1973)
Reazione statunitense (Kissinger): creare una organizzazione dei ‘consumatori’ di petrolio che possa opporsi alle richieste dei paesi arabi produttori e nel contempo creare una scorta comune di riserve petrolifere.
Si discute la proposta alla conferenza di Washington (febbraio 1974)
L’iniziativa spacca la Comunità, soprattutto perché:
a) Gli americani legano ogni questione energetica alla dimensione della sicurezza nazionale americana
b) Washington minaccia un neo-isolazionismo
L’Agenzia internazionale per l’energia nasce nel 1974, senza la Francia (che a Washington aveva rappresentato la linea dura contro gli americani, a favore del dialogo euro-arabo)
Kissinger dimostra quindi:a) La debolezza e la divisione in politica estera e su
questioni strategiche degli europeib) La persistente capacità degli Stati Uniti di orientare
le decisioni europee e il processo di formazione di una ‘politica estera europea’
La lezione americana porta a importanti sviluppi
Vertice di Parigi (dicembre 1974)-Istituzione del Consiglio europeo (capi di stato e di governo)-Accettazione del principio dell’elezione a suffragio universale e diretto del PE (prevista entro il luglio 1979)-Incarico a Leo Tindemans (primo ministro belga) di stilare un rapporto sulle possibilità e sui modi per creare una Unione europea
«Riconoscendo la necessità di un approccio globale ai problemi interni inerenti alla costruzione dell’Europa, i capi di governo giudicano essenziale assicurare una generale continuità e coerenza nelle attività delle comunità e nel lavoro sulla cooperazione politica.«I capi di governo accompagnati dai loro ministri degli Esteri, hanno pertanto deciso di riunirsi tre volte all’anno, e ogni volta che si renderà necessario, nel Consiglio delle Comunità e nel contesto della cooperazione politica.»
Rapporto Tindemans (dicembre 1975)
- ‘Necessità’ di una Unione europea
strumenti: -politica economica e monetaria comune-Moneta comune-programmi di sviluppo regionale per porre tutti i paesi membri a uno stadio uniforme di sviluppo-istituzioni maggiormente legittimate dal punto di vista democratico
Più poteri al Parlamento europeo
Ruolo centrale del Consiglio europeo
Votazione a maggioranza qualificata all’interno del Consiglio dei ministri
Maggiore dinamismo della Commissione
Rapporto fiduciario tra Commissione e Parlamento
Il rapporto Tindemans ebbe da allora il ruolo di promemoria necessario per gli sviluppi istituzionali della Comunità/Unione
Il Consiglio europeo
Massimo organo «politico» dell’Unione, nel senso che indirizza e fornisce direttive, ma non ha potere legislativo proprio (TUE, Disposizioni comuni: «Il Consiglio europeo dà all’Unione l’impulso necessario al suo sviluppo e ne definisce gli orientamenti politici generali»)
Non ha competenze definite chiaramente, proprio per la sua natura particolare di summit di capi di Stato e di governo più il Presidente della Commissione (II livello: Ministri degli Esteri e un Commissario)
Si riunisce due, massimo tre volte all’anno ogni volta per due, tre giorni
Oggi
Il TUE affida al CE compiti di coordinamento e di orientamento politico generale nonché in ambito PESC e nel campo dell’UEM.
NON C’E’ TRACCIA DEL CONSIGLIO EUROPEO TRA LE ISTITUZIONI RIPORTATE NEL TRATTATO CE, MA SOLO NEL TUE. Però il Consiglio Europeo viene ricordato in diversi articoli del Trattato CE.
Composizione
Il Consiglio riunisce i capi di Stato (Francia e Finlandia attualmente) e di governo (tutti gli altri Stati), più i ministri degli Esteri. Partecipano anche il Presidente della Commissione e un commissario.Importante per :- nuove adesioni- nomine (Commissione, Banca centrale)- definizione di principi guida in senso generale- definizione di politiche economiche e monetarie- Pesc e relazioni esterne
Il Consiglio nel sistema dell’Unione
Aumenta il peso della concertazione intergovernativa a scapito della sovranazionalità.
Il Parlamento europeo risente molto del crescente ruolo del Consiglio: comunicazioni verbali dell’una parte e dell’altra all’inizio dei vertici e alla loro conclusione non significano interdipendenza.
Il carattere extracostituzionale del Consiglio implica anche una perdita di influenza della Corte di giustizia.
Il processo innescato dal Serpente monetario riparte tra il Il processo innescato dal Serpente monetario riparte tra il 1976 e il 1977, ed è favorito da una serie di fattori 1976 e il 1977, ed è favorito da una serie di fattori essenziali:essenziali:
- - segnali di ripresa economica soprattutto in Germaniasegnali di ripresa economica soprattutto in Germania- - cambio della guardia negli USA con Jimmy Carter che cambio della guardia negli USA con Jimmy Carter che sostituisce Gerald Ford, e che spinge per un sostegno sostituisce Gerald Ford, e che spinge per un sostegno deciso alle esportazioni USA favorendo la debolezza del deciso alle esportazioni USA favorendo la debolezza del dollarodollaro- - ostilità del cancelliere tedesco Schmidt verso la nuova ostilità del cancelliere tedesco Schmidt verso la nuova presidenza USA e in particolare verso uno dei consiglieri presidenza USA e in particolare verso uno dei consiglieri del presidente, Zbigniev Brzezinskidel presidente, Zbigniev Brzezinski-desiderio di Schmidt di sostenere il marco e di non desiderio di Schmidt di sostenere il marco e di non «lasciarlo solo» nei confronti del dollaro svalutato.«lasciarlo solo» nei confronti del dollaro svalutato.- convinzione di Schmidt che maggiore ‘disciplina convinzione di Schmidt che maggiore ‘disciplina monetaria avrebbe rivalutato le monete europeemonetaria avrebbe rivalutato le monete europee- - desiderio di Giscard d’Estaing di legare più strettamente desiderio di Giscard d’Estaing di legare più strettamente l’economia francese alla stabilità dell’economia tedesca.l’economia francese alla stabilità dell’economia tedesca.
Regista della ripresa è il presidente della Commissione Roy Regista della ripresa è il presidente della Commissione Roy Jenkins, laburista britannico e convinto europeista. Egli definisce Jenkins, laburista britannico e convinto europeista. Egli definisce il rilancio dell’ipotesi dell’unione monetaria in una il rilancio dell’ipotesi dell’unione monetaria in una lecturelecture all’Istituto universitario europeo di Firenze, il 27 ottobre 1977 e in all’Istituto universitario europeo di Firenze, il 27 ottobre 1977 e in un successivo discorso al PE il 17 gennaio 1978. un successivo discorso al PE il 17 gennaio 1978.
Il Il Consiglio europeo di Copenhagen del 7 e 8 aprile 1978Consiglio europeo di Copenhagen del 7 e 8 aprile 1978 definisce meglio i particolari dell’unione monetaria e, dopo i definisce meglio i particolari dell’unione monetaria e, dopo i rapporti informativi del comitato monetario e del comitato dei rapporti informativi del comitato monetario e del comitato dei governatori della banche centrali, il governatori della banche centrali, il Consiglio europeo di Brema Consiglio europeo di Brema del 6 e 7 lugliodel 6 e 7 luglio definisce tre elementi principali del progetto: definisce tre elementi principali del progetto:
-- sistema degli accordi di cambiosistema degli accordi di cambio-- potenziamento del sostegno creditizio e potenziamento del sostegno creditizio e finanziario finanziario comunecomune-- misure di rafforzamento delle economie più misure di rafforzamento delle economie più debolideboli
Il Consiglio europeo di Bruxelles del 5 dicembre 1978 istituisce lo SME, ma la sua entrata in funzione, prevista per il 1° gennaio 1979, slitta a causa di un altro problema, quello dei montanti compensativi monetari. La Francia solleva il problema dello smantellamento del sistema degli importi compensativi monetari (ICM) pensati per riequilibrare i prezzi agricoli in presenza di fluttuazioni nel valore delle monete e mantenere l’unità dei prezzi. Tale questione trova una prima soluzione solo nel Consiglio di Parigi del 12 marzo 1979 e a quel punto lo SME ha via libera.
Nasce l’ECU – European Currency Unit, una unità di conto «virtuale» rappresentata dal «paniere» delle nove monete dei Paesi della Comunità. La percentuale della lira, del marco, del franco nella composizione del paniere è fissa, per cui le monete che si apprezzano aumentano il loro peso nel paniere e viceversa.
Lo SmeOgni moneta ha un tasso o corso centrale espresso in ECU e Ogni moneta ha un tasso o corso centrale espresso in ECU e sulla base di questo corso viene stabilita una griglia di parità sulla base di questo corso viene stabilita una griglia di parità bilaterali, cioè di ogni moneta rispetto alle altre. Viene ammessa bilaterali, cioè di ogni moneta rispetto alle altre. Viene ammessa una banda di oscillazione del 2,25% rispetto al corso centrale: se una banda di oscillazione del 2,25% rispetto al corso centrale: se una moneta si avvicina al limite di oscillazione tutti i Paesi una moneta si avvicina al limite di oscillazione tutti i Paesi partecipanti intervengono per correggere sul mercato dei cambi il partecipanti intervengono per correggere sul mercato dei cambi il valore della moneta.valore della moneta.
L’Italia partecipa a condizione di avere riconosciuta una banda di L’Italia partecipa a condizione di avere riconosciuta una banda di oscillazione del 6%.oscillazione del 6%.
Lo Sme, insieme all’ECU, prevede anche meccanismi di Lo Sme, insieme all’ECU, prevede anche meccanismi di sostegno finanziario a brevissimo, breve e medio termine. Per sostegno finanziario a brevissimo, breve e medio termine. Per sostenere questi meccanismi di sostegno ogni Banca centrale sostenere questi meccanismi di sostegno ogni Banca centrale conferisce al FECOM il 20% delle proprie riserve in valuta e in conferisce al FECOM il 20% delle proprie riserve in valuta e in oro, ricevendo un corrispondente valore in ECU.oro, ricevendo un corrispondente valore in ECU.
Altri problemi alla fine degli Anni Settanta
- Allargamento mediterraneo (Grecia, Spagna e Portogallo)
- persistente perplessità britannica riguardo all’adesione (referendum del 1975 promosso dai laburisti)
- strutturazione di una giurisprudenza autonoma ed ‘europea’ riguardo al diritto secondario delle Comunità (vale a dire, regolamenti, direttive e decisioni)
Sentenza Costa contro Enel
15 luglio 1964: la Corte di Giustizia sentenzia che la legislazione comunitaria prevale su quella nazionale. «Nel dare vita a una Comunità di durata illimitata, dotata di istituzioni proprie, di personalità propria, di propria capacità giuridica di rappresentanza sul piano internazionale e, in particolare, di poteri reali derivanti dalla limitazione della sovranità o da un trasferimento di poteri dagli stati alla comunità, gli stati membri hanno limitato i loro diritti sovrani, anche se in settori circoscritti, e hanno creato in tal modo un corpo di leggi che vincolano sia i loro cittadini che loro stessi».
26 novembre 1975: la Commissione avvia presso la Corte di Giustizia una procedura di infrazione a carico della Francia per avere imposto una tassa d’importazione sui vini italiani.
8 aprile 1976: la Corte di Giustizia si pronuncia (causa Defrenne contro Sabena) a favore dell’applicabilità diretta della parità di retribuzione tra lavoratori maschi e femmine.
20 febbraio 1979: sentenza della Corte di Giustizia nella causa «Cassis de Dijon». Viene stabilito che i consumatori possono accedere a prodotti alimentari provenienti da altri stati membri a condizione che essi siano prodotti e commercializzati regolarmente in uno degli Stati membri e che si possa opporre un divieto all’importazione solo per gravi ragioni sanitarie o ambientali
La Corte di giustizia - Sede e composizione
La sede è Lussemburgo
La Corte è composta da ventisette giudici e otto avvocati generali nominati per sei anni, più un cancelliere.
Il Presidente della Corte viene eletto tra i giudici per tre anni rinnovabili.
La Corte si può riunire in seduta plenaria, in grande sezione (13 giudici) o in sezioni composte da tre o cinque giudici.
Vassilios Skouris
24 ottobre 1988: con decisione del Consiglio viene inaugurato il Tribunale di primo grado, articolazione della Corte di Giustizia delle Comunità Europee. La istituzione del tribunale si è resa necessaria per alleviare e sveltire il lavoro della Corte.
27 giudici (uno per ogni Stato) riuniti in sezioni di tre o cinque giudici, più un cancelliere.
Il Tribunale nasce per decidere sulle cause relative alla concorrenza e al trattato CECA (fino al 2002). Dal 1993 le sue competenze si sono ampliate soprattutto riguardo ai ricorsi presentati da privati. Dopo Nizza, il Tribunale sopporta il maggior peso del lavoro.
Tribunale della funzione pubblica
Sette giudici solamente
Decide sulle vertenze tra le Comunità e il loro personale.
Corte di giustizia + Tribunale di I grado + Tribunale della funzione pubblica = Corte di Giustizia delle Comunità europee
Poteri della Corte
Il diritto UE costituisce un ordinamento giuridico autonomo e come tale esso è caratterizzato, sin dalla nascita delle comunità, dai seguenti requisiti, rimarcati nel tempo dalla Corte:
Applicabilità diretta
Effetto diretto
Primato sulle legislazioni nazionali
I ricorsi ammissibili
Ricorso per inadempimento. Se uno Stato non applica la legislazione comunitaria, la Commissione ha la facoltà di deferire il suo caso alla Corte. Più raramente è uno stato a segnalare l’inadempienza. Il TUE ha dato alla Corte il potere di imporre sanzioni allo Stato inadempiente dopo la sentenza. La sanzione viene applicata su proposta della Commissione.
Ricorso di annullamento. Uno Stato, una delle istituzioni o anche un privato avente causa possono chiedere l’annullamento di un atto legislativo (regolamento, direttiva, decisione).
Ricorso per carenza. Nel caso che una istituzione non applichi una parte dei trattati, oppure non emetta strumenti legislativi su una determinata materia, gli Stati membri o le altre istituzioni possono ricorrere. Forma di ricorso molto rara.
I ricorsi ammissibili
Ricorso per risarcimento danni per responsabilità extracontrattuale. Si tratta di una forma di ricorso teso a stabilire se le Comunità possano essere responsabili di eventuali danni causati a privati o imprese dalle stesse Comunità o dai suoi agenti.
Il rinvio pregiudiziale. Si tratta della richiesta di interpretazione che un tribunale nazionale fa alla Corte su una questione inerente il diritto comunitario sorta durante una causa qualsiasi. La pronuncia della Corte è vincolante per il giudice a quo e inoltre tale parere vale come precedente per tutta la giurisprudenza degli Stati membri.
Ricorso per impugnazione. Si tratta del ricorso contro le sentenze del tribunale di I grado (la Corte non decide sui presupposti di fatto ma solo su questioni procedurali).
Importanza della Corte
Avere contribuito a definire il primato della legislazione UE sulle legislazioni nazionali
Avere chiarito in via pregiudiziale e per sentenze la «forma» e l’applicabilità del diritto UE
Avere determinato l’«estensione» del diritto UE
Avere contribuito all’applicazione diretta dei «principi costituzionali» dell’Unione
Avere reso funzionanti le istituzioni UE e soprattutto le politiche, relativamente a UEM, Fondi strutturali e di coesione, PCC, PCT ecc.
Lo SME risolve i problemi?
Situazione francese dopo le elezioni del 1981 (debolezza del franco, politica espansiva del governo socialista)
Crisi petrolifera del 1979
Instabilità italiana (politica ed economica)
Nel 1983 la dirigenza economica francese è ‘costretta’ ad accettare una riduzione della spesa pubblica dietro le insistenze tedesche - cosa che NON avviene in Italia, dove anzi la spesa pubblica si espande.
La Germania si conferma pernio dell’integrazione economica
E la dimensione politica?
Dichiarazione Genscher-Colombo
Proposta nel 1981 viene formalizzata al Consiglio europeo di Stoccarda nel giugno 1983 (Dichiarazione Solenne di Stoccarda)
Progetto Spinelli
Club del coccodrillo (1981) e redazione di un progetto di trattato sull’Unione europea, approvato nel 1984 dal PE
Parlamento europeo nel 1979
Le quote nazionali per le prime elezioni a s.u.d. del 1979 sono così ripartite:
81 deputati per Francia, Germania, Italia e Regno Unito25 per i Paesi Bassi24 per il Belgio16 per la Danimarca15 per l’Irlanda6 per il Lussemburgo
410 in tutto
L’Urss avanza una protesta ufficiale per i tre deputati assegnati a Berlino ovest.
Poteri - La definizione del bilancio
Il bilancio, predisposto dalla Commissione e approvato dal Consiglio, non è valido senza la firma del Presidente del PE.
1970 - Trattato di Lussemburgo: l’ammissione delle risorse proprie estende il potere di controllo del PE sul bilancio, che non può però modificare le «spese obbligatorie».
1975 - Trattato di Bruxelles: viene istituita una Corte dei Conti e confermato il controllo del PE sul bilancio, sempre con esclusione delle «spese obbligatorie», per le quali può comunque proporre modifiche. Il PE, a maggioranza dei suoi membri e due terzi dei voti può respingere il bilancio (1979 e 1994).
Il progetto Spinelli fa leva sulla sostanza dei poteri esistenti per mostrare la necessità di un cambiamento
Esito: il progetto Spinelli verrà snaturato dopo il Consiglio europeo di Fontainebleu nel giugno 1984
Comitato Dooge, incaricato di rivedere il contenuto del trattato Spinelli
UK e bilancioUK e bilancio
Il problema del contributo britannico al bilancio comunitario condiziona l’inizio degli anni Ottanta
Novembre 1979 - Consiglio europeo di Dublino
Aprile 1980 - Consiglio europeo di Lussemburgo. La questione viene parzialmente sanata. Alla Gran Bretagna viene riconosciuto un rimborso di 2.585 milioni di ECU in due anni
La questione viene completamente sanata solo al Consiglio europeo di Fontainebleu (giugno 1984)
UK e CeeUK e Cee
La risoluzione della questione del contributo britannico ‘sblocca’ anche l’atteggiamento britannico verso il complesso del processo di integrazione.
Elementi graditi al punto di vista inglese erano:-la liberalizzazione dei mercati e dei movimenti di merci e servizi-Un reale mercato unico
Quindi la Gran Bretagna è per la ‘deregulation’, ma molto meno favorevole a standard comuni. Con la Commissione Delors (1985) la diversa impostazione diventa evidente
UK e CeeUK e Cee
Ruolo di Cockfield (commissario per l’attuazione del mercato unico)
Abbattimento delle barriere improprie, in pieno accordo con Delors
Quando la Commissione, in accordo con la Corte di Giustizia, avvia un poderoso lavoro di messa a ‘norma Cee’ di tutte le regole di fabbricazione europee, la Gran Bretagna non ci sta (soprattutto per quanto riguarda l’armonizzazione dei regimi fiscali europei)
Consiglio europeo di Milano (1985)
UK, Grecia e DK contro tutti gli altri
Craxi e Andreotti mettono ai voti la proposta di convocare una CIG che lavorasse sui contenuti dei lavori del comitato Dooge e sulle prospettive di un mercato unico (come impostato dalla Commissione Delors)
AUE
Procedura di cooperazione tra PE e Consiglio dei ministri
Politica sociale, coesione economica e sociale, ambiente, R&S diventano politiche riconosciute della Cee
Ma l’impulso maggiore viene dato all’Unione economica e monetaria (obiettivo del 1992 per l’Unione economica e, per l’unione monetaria…)
Politica di coesione economica e sociale
Presupposto e, per certi versi, conseguenza dell’attuazione dell’UEM
Fondi strutturali basati sugli esistenti FSE (1960), FESR (1974), FEOGA - Orientamento e SFOP
Fondo di coesione (Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna)
Si impongono come strumento alla fine degli anni Ottanta.
Le priorità Investimenti produttivi: Investimenti per le infrastrutture e gli impianti di
interesse pubblico. (ad esempio TEN e telecomunicazioni, gli interventi di ripristino di aree industriali dismesse, infrastrutture di formazione professionale, infrastrutture di tipo sanitario, solo nel caso delle regioni che rientrano nell’obiettivo 1, cioè con grave ritardo di sviluppo complessivo).
Interventi per lo «sviluppo del potenziale endogeno delle regioni». Tutti quegli interventi miranti ad aumentare la competitività e l’efficienza delle piccole e medie imprese («Pmi»)
Le priorità
Risorse umane. Questo aspetto è dominato dalla presenza del Fondo sociale europeo (Fse): reinserimento di lavoratori disoccupati di lungo periodo, qualificazione professionale, inserimento dei giovani nel lavoro, pari opportunità.
Sviluppo rurale Tramite necessario per questi interventi è
l’amministrazione nazionale, e più precisamente le amministrazioni regionali, che sono in definitiva i gestori principali degli aiuti previsti dai piani di sviluppo regionale
Il rilancio con DelorsDalla metà degli anni Ottanta, con l’arrivo della Commissione Dalla metà degli anni Ottanta, con l’arrivo della Commissione Delors, l’attenzione rivolta dalla Commissione verso la questione Delors, l’attenzione rivolta dalla Commissione verso la questione del mercato unico rilancia anche la moneta unica. del mercato unico rilancia anche la moneta unica. L’interesse tedesco e francese spingono verso la moneta unica e L’interesse tedesco e francese spingono verso la moneta unica e l’attuazione dell’UEM, (artefici Edouard Balladur, ministro delle l’attuazione dell’UEM, (artefici Edouard Balladur, ministro delle finanze francese e poi primo ministro con Mitterand, e Hans finanze francese e poi primo ministro con Mitterand, e Hans Dietrich Genscher, ministro degli Affari esteri tedesco).Dietrich Genscher, ministro degli Affari esteri tedesco).
Al Al Consiglio europeo di HannoverConsiglio europeo di Hannover del 27-28 giugno 1988 viene del 27-28 giugno 1988 viene proposta la nomina di un comitato composto dai governatori delle proposta la nomina di un comitato composto dai governatori delle banche centrali più tre esperti, presieduto dallo stesso Delors.banche centrali più tre esperti, presieduto dallo stesso Delors.L’abbattimento delle barriere fisiche, improprie e fiscali impostato L’abbattimento delle barriere fisiche, improprie e fiscali impostato con grande energia ed efficacia dalla Commissione Delors, spiana con grande energia ed efficacia dalla Commissione Delors, spiana la strada alla prospettiva della moneta unica. la strada alla prospettiva della moneta unica. Un mercato unico - questo il ragionamento di fondo della Un mercato unico - questo il ragionamento di fondo della Commissione - non ha senso senza l’integrazione dei mercati e Commissione - non ha senso senza l’integrazione dei mercati e una sola moneta.una sola moneta.
Il rapporto Delors - 1
Il 17 aprile 1989 il Comitato Delors espone i risultati del suo Il 17 aprile 1989 il Comitato Delors espone i risultati del suo lavoro.lavoro.Tre fasi: Tre fasi:
la la primaprima, la cui data d’inizio è fissata al 1° luglio 1990, la cui data d’inizio è fissata al 1° luglio 1990-- abolizione di ogni restrizione ai abolizione di ogni restrizione ai movimenti di movimenti di capitalecapitale-- convergenza delle politiche economicheconvergenza delle politiche economiche-- completamento del mercato internocompletamento del mercato interno-- comitato dei governatori delle Banche comitato dei governatori delle Banche centrali centrali che siede in permanenzache siede in permanenza
Il rapporto Delors - 2La La fase intermediafase intermedia, con inizio il 1° gennaio 1994, con inizio il 1° gennaio 1994
- attuazione completa del mercato internoattuazione completa del mercato interno- creazione dell’IME (Istituto monetario europeo)creazione dell’IME (Istituto monetario europeo)
La negoziazione del trattato di Maastricht recepisce, nei La negoziazione del trattato di Maastricht recepisce, nei lavori della CIG sull’Unione economica e monetaria, lavori della CIG sull’Unione economica e monetaria, tutto il rapporto Delors. Inoltre obbliga i Paesi a tenere tutto il rapporto Delors. Inoltre obbliga i Paesi a tenere determinati comportamenti sul piano delle politiche determinati comportamenti sul piano delle politiche macroeconomiche interne (definiti nel macroeconomiche interne (definiti nel Patto di stabilità e Patto di stabilità e crescita crescita e nei cosiddettie nei cosiddetti parametri di Maastricht parametri di Maastricht))..
L’allargamento dell’Unione a Svezia, Finlandia e Austria L’allargamento dell’Unione a Svezia, Finlandia e Austria interviene nel corso delle fasi di attuazione dell’UEM interviene nel corso delle fasi di attuazione dell’UEM (1992-1995)(1992-1995).
IME
L’Ime non ha soltanto permesso il sorgere della Bce con L’Ime non ha soltanto permesso il sorgere della Bce con solide basi organizzative e logistiche; tra le altre cose, è solide basi organizzative e logistiche; tra le altre cose, è stato anche il curatore ufficiale dell’aspetto delle nuove stato anche il curatore ufficiale dell’aspetto delle nuove banconote e monete che sono entrate in circolazione il 1° banconote e monete che sono entrate in circolazione il 1° gennaio 2002. Accanto a questa funzione di gennaio 2002. Accanto a questa funzione di public relationspublic relations, , l’Ime ha anche approntato una serie di strumenti conoscitivi, l’Ime ha anche approntato una serie di strumenti conoscitivi, tra i quali va segnalato il «Rapporto sulla convergenza» nel tra i quali va segnalato il «Rapporto sulla convergenza» nel marzo 1998. marzo 1998.
Con tale rapporto, previsto dall’art. 109j del Trattato di Con tale rapporto, previsto dall’art. 109j del Trattato di Maastricht, venivano analizzati nel dettaglio i progressi Maastricht, venivano analizzati nel dettaglio i progressi effettuati dai paesi membri in vista della partecipazione alla effettuati dai paesi membri in vista della partecipazione alla moneta unica. Tale analisi veniva effettuata anche per i tre moneta unica. Tale analisi veniva effettuata anche per i tre paesi che hanno poi deciso di non partecipare alla terza paesi che hanno poi deciso di non partecipare alla terza fase dell’Uem: Regno Unito, Danimarca e Svezia.fase dell’Uem: Regno Unito, Danimarca e Svezia.
Rapporto Delors - 3
La La terza faseterza fase, 1° gennaio 1999, 1° gennaio 1999-- creazione del SEBC e della BCEcreazione del SEBC e della BCE
Dopo avere fissato nel maggio 1998 i cambi tra le monete Dopo avere fissato nel maggio 1998 i cambi tra le monete europee e l’euro in maniera irrevocabile (per l’Italia, 1 euro = europee e l’euro in maniera irrevocabile (per l’Italia, 1 euro = 1.936,27 lire), gli undici paesi che avrebbero partecipato alla 1.936,27 lire), gli undici paesi che avrebbero partecipato alla terza fase dell’Uem (Austria, Belgio, Finlandia, Francia, terza fase dell’Uem (Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna più la Grecia, che si è aggiunta al gruppo Portogallo, Spagna più la Grecia, che si è aggiunta al gruppo nel gennaio 2001) hanno nominato i componenti degli organi nel gennaio 2001) hanno nominato i componenti degli organi esecutivi della Bce, che guiderà di fatto il Sebc.esecutivi della Bce, che guiderà di fatto il Sebc.
Modello federale
Stato federale (centro)
-moneta unica (pol. monetaria)-Politica estera e difesa unica-Politica economica e commerciale-Definizione dei diritti civili
Stati federati
-tutte le materie non comprese nel prospetto precedente
Modello Unione europea
Centro:
-moneta unica (pol. monetaria)-politica commerciale-definizione degli standard distributivi e produttivi per tutte le tipologie di prodotti-definizione dei diritti (?)
Stati membri
-politica estera e di difesa-politica culturale e istruzione e tutto il resto