Post on 24-Jan-2018
Anno Scolastico
2010-11
Istituto Comprensivo Statale
“Giovanni Pascoli”
Rotondi (AV)
Classe 3B
Unitàd’Italia
“ ... perchè un giorno tu inestinguibilmente
risorgerai, magnanima, una e libera”Vittorio Alfieri
17 marzo 1861
17 marzo 2011
150
ANNI
DI ETA’
DI UNA
GIOVANE
NAZIONE
Tante sarebbero le parole da dire sulla nostra
nazione e su quei giovani, molti dei quali poco più
che nostri coetanei, che quel sogno l’hanno
inseguito … vissuto … voluto con forza
ma noi…
abbiamo scelto di far parlare
Le immaginie parte della loro storia
L’ ENTRATA
AUSCHWITZ
L’ENTRATA
UNITA’ D’ITALIA
gli ideologi e i politici
Giuseppe Mazzini (Genova, 22
giugno 1805 - Pisa, 10 marzo 1872) fu un
patriota, filosofo, uomo politico, e una figura
centrale del Risorgimento italiano. Le sue
idee e la sua azione politica contribuirono in
maniera decisiva alla nascita dello Stato
unitario italiano. Le teorie mazziniane furono
inoltre di grande importanza nella definizione
dei moderni movimenti europei per
l'affermazione della democrazia attraverso la
forma repubblicana dello Stato.
Camillo Benso, conte di
Cavour (Torino, 10 agosto 1810 -
Torino, 6 giugno 1861), fu un politico e
uomo di stato dell'Italia pre-unitaria.
Aristocratico piemontese di idee liberali,
in gioventù frequentò l'Accademia
Militare, diventando ufficiale del Genio. In
seguito abbandonò l'esercito e prese a
viaggiare all'estero studiando lo sviluppo
economico di paesi largamente
industrializzati come la Francia e
l'Inghilterra. Grazie alla sua attività
diplomatica fu un fautore dell’Unità
d’Italia. Fu soprannominato “il tessitore”
per le sue capacità politiche.
i patrioti
Silvio Pellico nacque a Saluzzo
nel 1789. Nel 1809 si stabilì a Milano e
qui cominciò a scrivere.
Nel 1815 fu rappresentata la sua
tragedia Francesca da Rimini. Dal 1820
al 1830 fu arrestato con l'accusa di
carboneria nella fortezza di Spielberg, in
Austria.
L'esperienza carceraria è il soggetto
dello scritto Le mie prigioni (1832),
l’opera più famosa dell'autore.
Pellico morì a Torino nel 1854.
Ciro Menotti (Migliarina, Carpi, 22
gennaio 1798 - Modena, 23 maggio
1831) Patriota, appartenente alla
Carboneria. Intervenne nelle
cospirazioni per l'indipendenza politica.
Con la proclamazione del "non
intervento" da parte del sovrano
francese Luigi Filippo d'Orléans, si creò
nei patrioti italiani una forte speranza. Il
3 febbraio 1831, dopo aver raccolto le
armi, Menotti radunò i suoi seguaci più
fidati e cospirò per rovesciare il potere
del duca Francesco IV; ma fu arrestato
prima di portare a termine il piano. Per
questo episodio venne impiccato.
Giuseppe Garibaldi (Nizza,
4 luglio 1807 - Isola di Caprera, 2
giugno 1882) è stato un
generale, condottiero e patriota
italiano. Considerato una delle
figure fondamentali del
Risorgimento italiano, è noto
anche con l'appellativo di eroe
dei due mondi, per le sue
imprese militari compiute sia in
Sud America sia in Europa.
i letterati e i musicisti
Ugo Foscolo(Zacinto, 6 febbraio 1778 –
Turnham Green, Londra, 10
settembre 1827) è uno dei più
celebri poeti italiani, nonché uno
dei principali letterati del
Neoclassicismo e del Pre-
Romanticismo. Fu il primo poeta
dell’Ottocento che inaugurò la
stagione lirica e civile della
letteratura italiana. Il suo
componimento più celebre è Dei Sepolcri.
Alessandro Manzoni (Milano, 7 marzo 1785 – Milano,
22 maggio 1873) è stato uno dei
massimi scrittori e poeti italiani di
sempre. È conosciuto
principalmente per il celeberrimo
romanzo de “I promessi sposi”, attraverso il quale, tra le tante
cose, ha narrato come un popolo
vive sotto il giogo di un
oppressore. È considerato un
caposaldo della letteratura
italiana.
Giacomo Leopardi (Recanati, 29 giugno 1798 - Napoli,
14 giugno 1837) è uno dei massimi
scrittori e poeti italiani di tutti i
tempi. La straordinaria qualità lirica
della sua poesia e la riflessione di
pensiero sulle domande ultime
della condizione umana lo rendono
figura significativa di tutta la
letteratura e cultura europee e
mondiali.
Goffredo Mameli Nato a Genova nel
1827, Goffredo Mameli vi compì anche gli studi,
superandovi gli esami di baccellierato nel 1847.
Nel settembre dello stesso anno compose l'inno
Fratelli d'Italia il quale, musicato dal Novaro,
diverrà in seguito l'inno nazionale della
Repubblica Italiana.
Dopo aver conosciuto Mazzini, partecipò in
prima persona ad alcuni fatti salienti del
movimento risorgimentale: durante le 5 giornate
di Milano aiutò la città recandovisi con un
contingente di 300 uomini; dopo la fuga di Pio IX
partì con Garibaldi da Ravenna alla volta di
Roma; il 19 maggio e il 3 giugno del '49 si batté
in difesa della Repubblica Romana sia sul
Gianicolo che a Velletri. Fu in quest'ultimo
frangente che venne ferito ad una gamba; morì a
Roma nello stesso anno.
Giuseppe Verdi (Le Roncole, 10
ottobre 1813 - Milano, 27 gennaio 1901) fu
uno dei massimi compositori italiani
dell'Ottocento, autore di melodrammi che
fanno parte del repertorio operistico dei
teatri di tutto il mondo.
Le sue opere si inquadrano organicamente
nel contesto culturale del Risorgimento, in
quanto divulgatrici di ideali e valori
patriottici e liberali.
Tra i melodrammi più noti: Rigoletto, La Traviata, Il Trovatore, Otello, Don Carlos,
Aida, Nabucco.
i governanti
Carlo Alberto di Savoia (Torino 1798 - Porto 1849), re
di Sardegna (1831-1849), Durante i moti del 1820-21 diede il
proprio consenso al progetto insurrezionale maturato negli
ambienti della Carboneria piemontese, sperando di svolgere un
ruolo di mediazione. In qualità di reggente, dopo l'abdicazione di
Vittorio Emanuele I concesse la Costituzione, ma quando il
reazionario Carlo Felice salì al trono, dovette piegarsi alla sua
volontà. Alla morte di Carlo Felice (1831) gli succedette sul
trono; la sua politica seguì però una linea di intransigente
legittimismo che lo portò a reprimere duramente i moti carbonari
e mazziniani (1833-34), ma al tempo stesso il sovrano seppe
avviare un'opera di modernizzazione dello stato. In seguito si
riavvicinò agli ambienti liberali e aderì, sebbene con riluttanza,
all'ideale di unificazione nazionale. Nel biennio rivoluzionario
1848-49 ebbe una parte di primo piano nelle vicende che
portarono alla concessione dello Statuto albertino, emanato il 4
marzo 1848, e alla prima guerra d'indipendenza. Sconfitto a
Novara, nel 1849, dopo avere abdicato a favore del figlio Vittorio
Emanuele II, si ritirò in esilio a Porto, in Portogallo.
.
Vittorio Emanuele II (Torino, 14
marzo 1820 - Roma, 9 gennaio
1878), fu principe di Piemonte, duca
di Savoia e re di Sardegna dal 1849
al 1861 e re d'Italia dal 1861 al 1878.
Il compimento dell'unificazione
italiana gli procurò l'appellativo di
"Padre della Patria". Come Re di
Sardegna venne affiancato da validi
ministri quali Massimo d'Azeglio e
Camillo Benso conte di Cavour che
modernizzarono il regno.
Pio IX (Senigallia, 13 maggio 1792
- Roma 7 febbraio 1878) fu papa
della Chiesa cattolica nel XIX
secolo. Il suo pontificato di quasi 32
anni rimane il più lungo della storia
della Chiesa cattolica, dopo quello di
san Pietro.
Fu detto erroneamente il “papa
liberale” per le sue presunte, ma
presto smentite, aperture al
liberalismo. Visse i fasti della
Repubblica Romana.
Classe 1B-2B-3B
Unità d’Italia
Presentazione Power Point
Rotondi (AV)
15 marzo 2011
Io chiedo, come può un uomole foto e le riproduzioni sono state liberamente attinte da internet
Proff.sse Vincenza Coscia, Piera Russo, Adriana Stanzione