1 Università degli Studi di Pavia Corso di Laurea in Comunicazione Interculturale e Multimediale...

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Università degli Studi di PaviaCorso di Laurea in

Comunicazione Interculturale e MultimedialeLaboratorio di Comunicazione Sindacale

Introduzione alla Comunicazione

Sindacaledi Marco Ferraresi

Pavia, 27 novembre 2008

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Attenzione, non perdetevi questi incontri perché…

non ci sono altri corsi o laboratori sulla comunicazione sindacale in tutto il resto d’Italia,

perlomeno a livello universitario

Al più, troverete qualche iniziativa sindacale rivolta ai propri dipendenti…

1) Questo è strano e vedremo perché2) Dunque è una disciplina nuova

sul piano scientifico e didattico

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Altresì non perdetevi questi incontri perché…

non solo non troverete altri corsi…ma non troverete nulla da leggere in

materia!

Questo laboratorio “rischia” di essere l’unica fonte ragionata degli argomenti

in tema di Comunicazione Sindacale

potrebbe benissimo chiamarsi “Istituzioni di Comunicazione Sindacale”

se non avesse questo taglio pratico, di esperienza, di testimonianza

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Coerentemente alla sua natura di

laboratorioquesti incontri mirano infatti:

1) a fornirvi alcune testimonianze di

esperti (sindacalisti, giuristi, ricercatori…e anche artisti!)

2) a farvi “sperimentare” la comunicazione sindacale (ad es. attraverso brevi esercitazioni

di gruppo)

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PREMESSA

La frequenza è obbligatoria

a TUTTE le lezioni

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ACHTUNG BITTE!!!

UNICO APPELLO ALLA FINE DEL CORSO

Commissione composta dal sottoscritto e dalla dott.ssa Elena Maga che coordina il corso

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“Comunicazione” - “Sindacale”

Sulla “comunicazione” sapete molte cose

Sul fenomeno “sindacale” magari qualcosa meno…

per cui occorre presentare e spiegare alcuni concetti

che ci faranno capire perché ha senso ed è importante

una serie di incontri sulla comunicazione sindacale

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Il mio fine è questo:dimostrarvi che il sindacato

per sua naturae per le attività che svolge

vive in gran parte di comunicazione

Dunque ha bisogno di professionisti della comunicazione

In verità attualmente ne ha pochi…ma voglio anche fare una scommessa…

in futuro (futuro spero prossimo) ne cercherà di più!Si può inoltre valutare la possibilità di stages

presso organizzazioni sindacali

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Cos’è un sindacato?E’ una organizzazione di

individui, strutture e strumenti

finalizzata (principalmente) alla tutela dei lavoratori e dei loro interessi

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Quando nascono i sindacati?Le prime forme di “associazioni professionali” sono le

corporazioni medioevali, che erano però cose ben diverse:

1) comprendevano sia i “titolari” delle attività sia i loro “dipendenti”

2) disciplinavano in via esclusiva l’accesso alla professione

e le condizioni per la permanenza o per l’espulsione (natura per così dire “pubblica”,

un po’ come gli attuali ordini professionali)

3) dunque l’appartenenza ad esse era “obbligatoria” per poter esercitare una certa “professione”

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I sindacati cui facciamo riferimento oggi sono invece quelli che derivano dai conflitti sociali

seguiti alla Rivoluzione industriale (fine ‘700 in poi)

I primi (“trade unions”) si sviluppano in Inghilterra

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Finalità: 1) coalizzano i lavoratori (subordinati) per

rimediare a livello collettivo alla debolezza socio-economica dei singoli prestatori di lavoro nei

confronti dei “padroni”(funzione di coalizione

e di solidarietà di classe)

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2) cercano di contrattare condizioni di lavoro dignitose per tutti i loro rappresentati, stipulando i cosiddetti

contratti collettivi, che si rivolgono a tutti i datori di lavoro e a tutti i lavoratori di una determinata categoria produttiva

(funzione di “negoziazione collettiva”)

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3) promuovono se del caso azioni di protesta (come lo sciopero, che è

un’astensione dal lavoro per rivendicare un interesse comune)

(funzione di “lotta sindacale”)

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4) si propongono anche di creare forme di solidarietà in caso di malattia, infortunio,

invalidità, vecchiaia(oggi in particolare attraverso i c.d. “enti

bilaterali”)

(funzione previdenziale e assistenziale)

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5) In molti casi, certamente anche in Italia, il sindacato ha svolto, e talvolta svolge,

una funzione “politica”:

a) in un senso buono: funzione di “concertazione” con le pubbliche istituzioni

(governo, pubblica amministrazione, enti locali)

b) in un senso cattivo: commistione di denaro e di personalità a cavallo tra partiti e sindacati, pregiudicando la credibilità di questi ultimi

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Ma oggi non solo il sindacato fa tutte queste cose tradizionali…

ne fa anche molte altre!

6) Svolge funzioni “amministrative”, aiutando il cittadino a disbrigare pratiche fiscali

(es. dichiarazione dei redditi) o previdenziali (informando e indirizzando agli uffici):

si pensi ai CAF e ai patronati

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…e ancora

7) Svolge attività di “collocamento”, aiutando nella ricerca di un lavoro (specie dopo la fine del regime di monopolio pubblico del collocamento),

dunque mettendo in contatto con le imprese

8) Svolge una funzione formativa a favore dei propri dipendenti e di tutti i lavoratori iscritti al

sindacato, specie sulle tematiche del lavoro (ma non solo)

9) Svolge una funzione “ricreativa”, organizzando eventi e manifestazioni culturali

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10) Svolge una funzione di conciliazione delle controversie che possono nascere all’interno di un rapporto di lavoro

(mediante commissioni di conciliazione, insieme a rappresentanti dei datori di lavoro)

11) Svolte un’attività di patrocinio legale, aiutando il lavoratore a sostenere le spese legali per la consulenza-assistenza di un avvocato in

sede giurisdizionale, specie nelle cause di lavoro

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12) Svolge una funzione in alcuni casi “para-legislativa”, nel senso che la legge

demanda la definizione di parti della disciplina giuridica dei rapporti di lavoro alle parti sociali(ad es. giorni di ferie, periodo di preavviso in

caso di licenziamento, ecc.)

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13) Svolge un’attività di promozione della cultura del lavoro, della dignità dei lavoratori e

della responsabilità socio-ambientale delle imprese

14) Svolte una funzione di integrazione dello straniero, per es. aiutando gli immigrati in tutti

gli adempimenti (es. rinnovo permesso di soggiorno) oppure organizzando corsi di lingua,

reperendo abitazioni, ecc.

15) Svolge più in generale un’attività di promozione di valori

(pace, tolleranza, accoglienza dei più deboli, ecc.)

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!Si badi che, sino ad ora, abbiamo fatto riferimento unicamente ai sindacati dei

lavoratori. In realtà, dopo di essi e come forma di reazione, sono nati anche sindacati dei datori di lavoro, che in una certa misura svolgono le

stesse funzioni.

E infine esistono “sindacati” anche di professionisti,

che ne tutelano gli interessi economici e sociali

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Forse comincerà a venirvi il dubbio che “saper comunicare”

è una cosa importante per il sindacato…

…visto il tipo di funzioni che normalmente svolge…

Ma ci accorgeremo ancor più di questa importanza

se guardiamo un poco a come è strutturato

il sindacato (ci riferiamo al sistema italiano)

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La nostra Costituzione, dicendo (art. 39) che “L’organizzazione sindacale è libera”, pone un

principio di libertà sindacale, che comporta alcuni corollari:

- libertà di svolgere attività sindacale (che si sostanzia nelle funzioni già viste)- libertà del sindacato di costituirsi e

strutturarsi come meglio crede- libertà dei singoli individui di iscriversi o

non iscriversi a uno o più sindacati

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Libertà di costituirsi e strutturarsiI sindacati italiani, specie quelli storici (CGIL, CISL, UIL), hanno una struttura

estremamente articolata (che cioè si dispiega su molti livelli):

-livello interconfederale (si sforza di coordinare gli interessi di tutte le categorie)

- la confederazione comprende le singole federazioni, per ogni categoria produttiva

-le federazioni sono organizzate a livello nazionale, regionale, provinciale, zonale e infine di singola azienda

- questi sindacati inoltre aderiscono a sindacati europei o, addirittura, internazionali

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ESEMPIO della CISL

Struttura orizzontalea) CISL è la confederazione, con diverse UST

(unioni sindacali territoriali), per coordinare gli interessi di tutte le categorie, di tutti i lavoratori

Struttura verticaleb) Ci sono le diverse federazioni di categoria

(pure strutturate sul territorio):Cisl-Fim per i metalmeccanici, Cisl-Fit per i trasporti,

Cisl Medici, Cisl Filca per costruttori e affiniA livello aziendale ci sono le RSA

c) la CISL aderisce al CES e all’ICFTUd) altre strutture: INAS-CISL, CAAF-CISL, IAL-CISL

e) strutture “soggettive”: Cisl per i giovani, le donne, gli immigrati, i pensionati, ecc.

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Come avrete notato, sono strutture molto complesse, tutte integrate in

un’unica “Confederazione” : questo implica un impegno di coordinamento, di capacità di

comunicazione interna, non indifferente…

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Accanto ai sindacati storici (i più antichi e numerosi per numero di iscritti), esistono anche altre organizzazioni

sindacali che per distinguersi prendono il nome di

“sindacati autonomi” (si pensi ai COBAS o alla CONFSAL)

Ma anche questi sono spesso organizzati per territorio e per categorie e assumono una struttura confederale,

che abbraccia tutte le categorie di lavoratori(a differenza del sistema anglosassone che privilegia

inveceil “sindacalismo di mestiere”)

Poi ci sono i sindacati storici dei datori di lavoro

(es. Confindustria, Confcommercio…)

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Dicevamo anche un’altra cosa importante…la libertà dei lavoratori

di aderire o non aderire ad un sindacato.

Questo comporta una conseguenza pratica: il sindacato, se vuole essere davvero rappresentativo,

ha bisogno di reclutare iscritti…

Più è rappresentativo, più è forte, più diventa un interlocutore necessario in ogni vertenza sindacale

Ma, banalmente, per ottenere iscritti occorrono campagne di tesseramenti,

ove è fondamentale saper comunicare

Si consideri inoltre che le “tessere” sono tra le più importanti fonti di finanziamento del

sindacato

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I sindacati storici hanno centinaia di migliaia di iscritti

Come è facile intuireanche il rapporto con i propri iscritti

è importante

Comunicare con così tante personerichiede un dispiegamento di professionalità e di mezzi

non irrilevante

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In questo incontro introduttivo allora è bene focalizzare alcune cose:1) Il sindacato deve saper comunicare al proprio interno, tra le varie strutture2) Il sindacato deve saper comunicare con i propri iscritti3) Il sindacato deve saper comunicare con chi non è (ancora) iscritto4) Il sindacato deve saper comunicare con i datori di lavoro5) Il sindacato deve saper comunicare con gli altri sindacati6) Il sindacato deve saper comunicare con l’opinione pubblica7) Il sindacato deve saper comunicare con le istituzioni politiche8) Il sindacato deve saper comunicare con la P.A.9) Il sindacato deve saper comunicare con le associazioni in genere10) Il sindacato deve saper comunicare con persone di diversa cultura ed estrazione sociale11) Il sindacato deve saper comunicare concetti e contenuti di alto valore morale

…può bastare???

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E’ un ambito di comunicazione assai più complesso ad es. di un partito politico o di

un’associazione culturale

La Comunicazione Sindacale richiede allora studi specifici e approfonditi

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Tanto spiegato su “cosa dire” e su “a chi dirlo”,

si pone il problema del “come dirlo”, che è il problema specifico degli strumenti, dei mezzi

della comunicazione sindacale

E’ la questione cioè delle “tecniche di comunicazione

sindacale”

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In questo laboratorio si concentrerà l’attenzione particolarmente

sulle “tecniche di comunicazione sindacale”, ma, attraverso queste, i

relatori di volta in volta lasceranno trasparire

anche “cosa” concretamente dice il sindacato e “a chi lo dice”

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In questi dieci incontri si succederanno una varietà di

relatori(il che è un’altra peculiarità

di questo laboratorio, la varietà cioè delle testimonianze)

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Eccoci dunque alla presentazione degli argomenti degli incontri:

Gli strumenti tradizionali di comunicazione sindacale

Relatore:Elena Maga, sindacalista CISL-Scuola

e coordinatrice del Laboratorio

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Tra le tecniche tradizionali rientrano ad es. volantini e manifesti(il relatore ci mostrerà anche come si compongono)

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La stampa sindacale

RelatoriElena Maga, sindacalista CISL-Scuola

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L’ “effetto-annuncio” come mezzo di lotta sindacale Relatore

Marco Ferraresi, ricercatore di diritto del lavoro

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Comunicazione sindacale e fenomeno migratorioRelatore

Barbara Gattone, laureata CIM in comunicazione sindacale

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Comunicazione sindacale a fumettiRelatore

Marco Cattaneo, fumettista e sindacalista SILF-CGIL

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Lo “sciopero virtuale” ultima frontiera della comunicazione sindacale

RelatoreFabrizia Santini, ricercatrice di diritto del

lavoro nell’Università del Piemonte orientale

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Il film sindacaleRelatore

Prof. Nuccio Lodato – Storico del cinema

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La fotografia sindacale Fondazione culturale Vera – Nocentini

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Il sindacato dei datori di lavoroed internet

Associazione industriali

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Si è trattato di una scelta.

Altri argomenti oggetto di questa materia:

- gli studi socio-linguistici sul linguaggio sindacale (“sindacalese”)

- le tecniche della contrattazione collettiva

- la canzone sindacale

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Grazie a tuttie al prossimo

incontro!!!

Potete scrivermi all’indirizzo e-mail

ferraresimarco@libero.it