1. LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI Definizione di cantiere stradale Tipologie di cantieri...

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EDILTEK 2011LABORATORIO DI RICERCA

LA SICUREZZA – I GIOVANI – IL FUTURO

“CONGLOMERANDO IMPARO”

A cura della 4A e della 4B Geometri

INDICE1. LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

Definizione di cantiere stradale

Tipologie di cantieri stradali

Le figure della sicurezza

Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.)

Segnalamento di un cantiere

I rischi di un cantiere stradale

Macchine ed attrezzature di un cantiere stradale

Documentazione di un cantiere stradale

2. IL CONGLOMERATO BITUMINOSO

Inerti

Leganti bituminosi

Produzione

Modalità di posa

Il solido stradale

Il bitume espanso

3. INNOVAZIONE TECNOLOGICA

I vantaggi

Iterlow-T

4. RIUTILIZZAZIONE DEL MANTO STRADALE

Riciclo in loco

Riciclo in stazione fissa

LA SICUREZZA NEI CANTIERI

STRADALI

DEFINIZIONE DI CANTIERE STRADALE

SI PUÒ DEFINIRE CANTIERE STRADALE UN’ANOMALIA DELLA SEDE STRADALE ED OGNI TIPO DI OSTACOLO CHE PUÒ TROVARSI AL SUO INTERNO.

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

TIPOLOGIE DI CANTIERI STRADALI

IN BASE ALLA DURATA :

• CANTIERI LA CUI DURATA NON SUPERA I 2 GIORNI• CANTIERI LA CUI DURATA E’ COMPRESA TRA 2 E 7 GIORNI• CANTIERI LA CUI DURATA SUPERA I 7 GIORNI

IN BASE ALLO SPOSTAMENTO:

• CANTIERI FISSI• CANTIERI MOBILI

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

CANTIERI IN BASE ALLA DURATA

COMPORTANO L’UTILIZZAZIONE DI SEGNALI MOBILI

COMPORTANO L’UTILIZZAZIONE DI SEGNALI PARZIALMENTE FISSI

DURATA < 2 GIORNI 2GIORNI <DURATA<7 GIORNI

DURATA>7 GIORNI

COMPORTANO L’UTILIZZAZIONE DI SEGNALI FISSI ED ANCHE DI SEGNALETICA ORIZZONTALE DI COLORE GIALLO

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

CANTIERI IN BASE ALLO SPOSTAMENTO

SONO QUELLI CHE NON SUBISCONO ALCUNO

SPOSTAMENTO DURANTE LA MEZZA

GIORNATA E COMPORTANO IL

POSIZIONAMENTO DI UNA SEGNALETICA DI

AVVICINAMENTO, DI POSIZIONE E DI FINE

PRESCRIZIONE.

SONO CARATTERIZZATI DA UNA VELOCITA’ MEDIA DI AVANZAMENTO DEI LAVORI, CHE PUO’ VARIARE DA CENTINAIA DI METRI AL GIORNO A CHILOMETRI L’ORA, PERCIO’ DEVE ESSERE ACCURATAMENTE PRESEGNALATO E SEGNALATO.

CANTIERE FISSO CANTIERE MOBILE

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

LE FIGURE DELLA SICUREZZA

DATORE DI LAVORO

PREPOSTO

LAVORATORE

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

Adottare ed aggiornare le misure di prevenzione ai fini della salute e sicurezza del lavoro; affidare a ciascun lavoratore compiti confacenti alla sua salute e capacità; fornire idonei D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuali); informare e formare ciascun lavoratore sui rischi specifici presenti in cantiere utilizzando gli strumenti informativi; adottare misure affinché soltanto lavoratori che abbiano ricevuto una formazione specifica accedano a zone che li espongono a rischi gravi; designare preventivamente i lavoratori incaricati del primo soccorso, delle misure di prevenzione incendi e dell’evacuazione dai luoghi di lavoro; sottoporre i lavoratori alla sorveglianza sanitaria a cura del medico competente; dotare i lavoratori di tessera di riconoscimento completa dei dati dell’impresa e del nominativo del lavoratore e della sua fotografia.

OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO (art.18 D. Lgs . 81/08)

OBBLIGHI DEL PREPOSTO (art.19 D. Lgs . 81/08)

OBBLIGHI DEL LAVORATORE (art.20 D. Lgs . 81/08)

Vigilare sull’osservanza da parte dei lavoratori degli obblighi normativi, delle disposizioni aziendali, delle procedure di sicurezza contenute nei documenti di cantiere, dell’uso dei D.P.I e dell’esposizione della tessera di riconoscimento. In caso di persistente inosservanza riferire ai propri superiori; verificare che solamente i lavoratori che hanno ricevuto una specifica formazione accedano a zone che li espongono a rischi gravi; dare istruzioni ai lavoratori in caso di pericolo grave ed immediato affinché abbandonino le zone di pericolo ed astenersi dal richiedere agli stessi di riprendere l’attività se le situazioni di rischio permangono; segnalare al Datore di Lavoro o al Dirigente le deficienze dei mezzi, attrezzature di lavoro, dei D.P.I. ed ogni altra situazione di pericolo nell’ambito della formazione ricevuta; frequentare i corsi di formazione.

Prendersi cura della propria sicurezza e salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, sulle quali ricadono gli effetti delle sue azioni od omissioni; osservare le disposizioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti in materia di salute e sicurezza sul lavoro e protezione collettiva ed individuale; utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze pericolose,i mezzi di trasporto ed i D.P.I. resi disponibili; segnalare ogni deficienza che interessi mezzi e dispositivi al preposto, al dirigente o al datore di lavoro; partecipare ai programmi di informazione e formazione e sottoporsi ai controlli sanitari disposti dal medico competente.

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

INDIVIDUALE (D.P.I.)• ABBIGLIAMENTO AD ALTA VISIBILITA’• CALZATURE• OTOPROTETTORI• CASCO• OCCHIALI• GUANTI• MASCHERE FACCIALI

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

ABBIGLIAMENTO AD ALTA VISIBILITÀ

CASCO

DA COSA PROTEGGE:• da proiezioni di materiali solidi e consente una maggiore visibilità del lavoratore

QUANDO DEVE ESSERE USATO:• sempre nei lavori stradali

DA COSA PROTEGGE:• consente di essere visti

QUANDO DEVE ESSERE USATO:• sempre nei lavori stradali

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

CALZATURE

OTOPROTETTORI

DA COSA PROTEGGONO:

• dall’esposizione al rumore e quindi

dalla perdita di capacità uditiva

QUANDO DEVONO ESSERE USATI:

• quando si utilizzano macchine ed

attrezzi rumorosi, quando si lavora in

ambienti rumorosi

DA COSA PROTEGGONO:

• da schiacciamenti delle dita e di parte del collo del piede, perforazioni sotto la pianta del piede da parte di elementi perforanti o taglienti, da abrasioni, ferite o altro su tutto il piede

QUANDO DEVONO ESSERE USATE:

• sempre

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

OCCHIALI

DA COSA PROTEGGONO:• dall’inalazione di sostanze pericolose,presenti sotto forma di polvere, fumi,vapori. Le sostanze possono essere irritanti, nocive e possono causare danni all’apparato respiratorio o altri effetti, anche gravi.

QUANDO DEVONO ESSERE USATE:• ogni volta che vi è presenza di sostanze pericolose.La maschera e il filtro devono essereadatti al tipo di inquinante e alla suapericolosità

MASCHERE FACCIALI

DA COSA PROTEGGONO:• da perforazioni dell’occhio conseguenti alla proiezione di schegge di vari materiali, da irritazioni o corrosioni dell’occhio conseguenti al contatto con sostanze irritanti o corrosive, da radiazioni durante la saldatura e l’applicazione di guaine bituminose.

QUANDO DEVONO ESSERE USATI:• quando si usano macchine o attrezzi da taglio o da perforazione, quando si usano sostanze chimiche, quando si effettuano saldature.

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

GUANTI

DA COSA PROTEGGONO:• da tagli, schiacciamenti e abrasioni delle mani

QUANDO DEVONO ESSERE USATI:• ogni volta che si maneggiano materiali pesanti, con parti taglienti o abrasive, quando si impiegano macchine o attrezzi manuali.Il tipo di guanto deve essere adatto al tipo di lavoro.

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

SEGNALAMENTO DI UN CANTIERE

IL CANTIERE STRADALE PUO’ COMPORTARE LA VARIAZIONE DELLA SEDE STRADALE, PERCIO’ E’ OPPORTUNO SEGNALARLO IN MODO EVIDENTE.

POSSIAMO DISTINGUERE I SEGNALI STRADALI IN DIVERSI TIPI:• PERICOLO• PRESCRIZIONE• INDICAZIONE• COMPLEMENTARI• LUMINOSI• ORIZZONTALI

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

IL SENSO UNICO ALTERNATOQUALORA IL CANTIERE COMPORTI UN RESTRINGIMENTO DELLA CARREGGIATA A DOPPIO SENSO DI MARCIA E LA LARGHEZZA DELLA STRETTOIA E’ INFERIORE A 5,60m OCCORRE ISTITUIRE IL TRANSITO A SENSO UNICO ALTERNATO CHE PUÒ ESSERE REGOLATO IN TRE MODI:

• TRANSITO ALTERNATO A VISTA

• TRANSITO ALTERNATO DA MOVIERI

• TRANSITO ALTERNATO PER MEZZO DI SEMAFORI

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

Sono posizionati i segnali di “dare precedenza nel senso unico alternato” dalla parte in cui il traffico incontra l’ostacolo e “diritto di precedenza nel senso unico alternato” dalla parte in cui la circolazione è meno intralciata dai lavori. Tale tipo di segnalamento è da utilizzare solo nei cantieri i cui estremi non siano distanti più di 50 m e dove il traffico è modesto.

TRANSITO ALTERNATO A VISTA

TRANSITO ALTERNATO DA MOVIERI

TRANSITO ALTERNATO PER MEZZO DI SEMAFORI

Richiede due movieri muniti di paletta, posti alle estremità della strettoia, i quali presentano al traffico uno la faccia verde, l’altro la faccia rossa della paletta. Il funzionamento di questo sistema è legato al buon coordinamento dei movieri, che può essere stabilito a vista o con apparecchi radio ricetrasmittenti o tramite un terzo moviere intermedio munito anch’esso di paletta. Le palette sono circolari del diametro di 30 cm e munite di manico di 20 cm di lunghezza con rivestimento in pellicola rifrangente verde da un lato e rosso dall’altro.

Se non è possibile ricorrere ai due sistemi precedenti a causa della lunghezza della strettoia o a causa della scarsa visibilità, il senso unico alternato viene regolarizzato tramite un impianto semaforico comandato a mano o in automatico. La messa in funzione di un impianto semaforico per transito alternato deve essere autorizzata dall’ente proprietario della strada o concessionario.

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

TRANSITO ALTERNATO A VISTA

TRANSITO ALTERNATO DA SEMAFORI

TRANSITO ALTERNATO DA MOVIERI

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

LA SICUREZZA DEI PEDONIDevono essere adeguatamente protetti anche i pedoni, per questo ogni cantiere, mezzi e macchine operatrici, devono essere sempre delimitati con recinzioni, barriere, parapetti. Se non c’è marciapiede o questo è completamente occupato dal cantiere occorre delimitare o proteggere un corridoio di transito pedonale, lungo il lato o i lati prospicienti il traffico veicolare, della larghezza di almeno un metro. Detto corridoio può consistere in un marciapiede costruito temporaneamente sulla carreggiata, oppure in una striscia di carreggiata protetta, sul lato del traffico, da barriere o da un parapetto segnalati dalla parte della carreggiata.

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

I RISCHI DI UN CANTIERE STRADALE

1. INVESTIMENTO DEGLI ADDETTI AI LAVORI E DEGLI UTENTI DELLA STRADA DA PARTE DEI MEZZI IN TRANSITO IN PROSSIMITÀ DEL CANTIERE

2. INVESTIMENTO, COLPI O URTI CAUSATI DAI MEZZI D’OPERA DI CANTIERE

3. CADUTA, COLPI O URTI DA PARTE DEL MATERIALE MOVIMENTATO CON MEZZI MECCANICI

4. CADUTA ALL’INTERNO DEGLI SCAVI E SEPPELLIMENTO PER FRANA DI PARTE DEL FRONTE SCAVO

5. ESPOSIZIONE A PRODOTTI PERICOLOSI

6. ESPOSIZIONE A RUMORE E VIBRAZIONI

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

INVESTIMENTO DEGLI ADDETTI AI LAVORI E DEGLI UTENTI DELLA STRADA DA PARTE DEI MEZZI IN TRANSITO IN PROSSIMITÀ DEL CANTIERE

Il lavoratore deve indossare l’abbigliamento ad alta visibilità e i D.P.I. opportuni.

La segnaletica stradale deve essere posata e mantenuta in modo corretto.

Il cantiere deve essere ben delimitato.

Tutte la manovre di mezzi d’opera devono avvenire in presenza di un lavoratore a terra che fornisca le indicazioni al conducente e ad eventuali pedoni e veicoli in transito.

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

Il lavoratore deve indossare l’abbigliamento ad alta visibilità e i D.P.I. opportuni.

Il lavoratore non deve lavorare o passare nel raggio di azione di un mezzo in movimento o in lavorazione.

INVESTIMENTO, COLPI O URTI CAUSATI DAI MEZZI D’OPERA DI CANTIERE

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

Il lavoratore deve indossare l’abbigliamento ad alta visibilità e i D.P.I. opportuni.

Il Lavoratore non deve transitare nel raggio interessato dalla movimentazione e dal sollevamento dei materiali.

Il lavoratore può avvicinarsi al mezzo di sollevamento solo quando questo è fermo, il materiale è stato posato a terra o si è stabilizzato e quindi non vi sono rischi di caduta e

di oscillazioni del carico.

Le macchine devono avere i requisiti di sicurezza presenti dalla vigente normativa.

Il lavoratore deve seguire le istruzioni fornite dal datore di lavoro, dal preposto e dal manuale d’uso e di manutenzione della macchina; prima di utilizzare le macchine, deve verificare il loro stato di manutenzione e la loro integrità.

CADUTA, COLPI O URTI DA PARTE DEL MATERIALE MOVIMENTATO CON MEZZI MECCANICI

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

Il lavoratore deve indossare l’abbigliamento ad alta visibilità e i D.P.I. opportuni.

L’area di cantiere deve essere recintata.

Lo scavo deve essere chiuso con recinzioni, parapetti o tavole.

Le pareti dello scavo devono essere protette con opportuni sistemi per evitarne il franamento.

L’area prospiciente lo scavo deve essere pulita, non bisogna depositare materiale presso i bordi dello scavo.

Il lavoratore deve eseguire lo scavo così come previsto nel POS.

CADUTA ALL’INTERNO DEGLI SCAVI E SEPPELLIMENTO PER FRANA DI PARTE DEL FRONTE SCAVO

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

Il lavoratore deve indossare i necessari D.P.I. che devono essere mantenuti puliti.

Il lavoratore deve visionare la scheda di sicurezza della sostanza (allegata al POS) e l’etichetta presente sulla confezione.

I prodotti devono essere conservati negli imballaggi originari.

ESPOSIZIONE A PRODOTTI PERICOLOSI

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

Il lavoratore deve indossare i necessari D.P.I. che devono essere mantenuti puliti.

Il lavoratore deve segnalare al preposto eventuali malfunzionamenti delle macchine

ESPOSIZIONE A RUMORE E VIBRAZIONI

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

MACCHINE E ATTREZZATURE DI UN CANTIERE STRADALE

• MACCHINE ( BETONIERE, AUTOGRU, etc.)

• ATTREZZATURE (FLESSIBILE, SALDATRICE, etc.)

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

MACCHINE DEL CANTIERE

• AUTOBETONIERA• AUTOCARRO• AUTOGRU• BETONIERA• CALDAIA PER BITUME• COMPATTATORE A PIATTO VIBRANTE• DUMPER • ESCAVATORE• PALA MECCANICA• RIFINITRICE• RULLO COMPRESSORE• SCARIFICATRICE• SPAZZOLA ASPIRATRICE

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

AUTOCARRO

AUTOGRU

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ ANALISI DEI PERICOLI DURANTE IL LAVORO: • contatto con linee elettriche aeree, urti, colpi, impatti, compressioni, punture, tagli, abrasioni, rumore, olii minerali e derivati.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE• guanti, calzature di sicurezza, casco, otoprotettori, indumenti protettivi.

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ ANALISI DEI PERICOLI DURANTE IL LAVORO: • urti, colpi, impatti, compressioni, olii minerali e derivati, stritolamento, polveri, fibre, vibrazioni, calore e fiamme.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE• guanti, calzature di sicurezza, casco, indumenti protettivi.

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

CALDAIA PER BITUME

RIFINITRICERISCHI EVIDENZIATI DALL’ ANALISI DEI PERICOLI DURANTE IL LAVORO:

• calore, fiamme, incendio, scoppio, catrame, fumo, rumore, stritolamento, olii minerali e derivati.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

• guanti, calzature di sicurezza, copricapo, indumenti protettivi, casco, maschera per la protezione delle vie respiratorie

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ ANALISI DEI PERICOLI DURANTE IL LAVORO:

• urti, colpi, impatti, compressioni, calore, fiamme, rumore, bitume (fumi, gas/vapori, allergeni), oli minerali e derivati.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

• calzature di sicurezza, maschera per la protezione delle vie, respiratorie, otoprotettori, guanti, indumenti protettivi.

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

SCARIFICATRICE

RULLO COMPRESSORERISCHI EVIDENZIATI DALL’ ANALISI DEI PERICOLI DURANTE IL LAVORO:• vibrazioni, rumore, olii minerali e derivati, ribaltamento, incendio.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE• copricapo, calzature di sicurezza, otoprotettori, indumenti protettivi, casco, guanti.

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ ANALISI DEI PERICOLI DURANTE IL LAVORO:• rumore, olii minerali e derivati, calore, fiamme, cesoiamento, stritolamento, investimento.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE• copricapo, calzature di sicurezza, otoprotettori, indumenti protettivi, casco, guanti.

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

ATTREZZATURE DEL CANTIERE

• CANNELLO • FLESSIBILE• GRUPPO ELETTROGENO• VERNICIATURA SEGNALETICA STRADALE• MARTELLO DEMOLITORE• POMPA IDRICA• POMPA SPRITZ-BETON• SALDATRICE ELETTRICA• SCALE A MANO• TAGLIASFALTO • TRAPANO ELETTRICO• TRIVELLATRICE• UTENSILI A MANO

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

CANNELLO AD ARIA CALDA

SALDATRICE ELETTRICARISCHI EVIDENZIATI DALL’ ANALISI DEI PERICOLI DURANTE IL LAVORO: • Calore, elettricità, gas, vapori e radiazioni ( non ionizzanti).

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE• Casco, guanti, calzature di sicurezza, maschera, gambali e grembiule protettivo.

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ ANALISI DEI PERICOLI DURANTE IL LAVORO: • Calore, elettricità, gas e vapori.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE• guanti termoresistenti o ignifughi e calzature di sicurezza.

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

TAGLIASFALTO A DISCO

VERNICIATURA SEGNALETICA STRADALERISCHI EVIDENZIATI DALL’ ANALISI DEI PERICOLI DURANTE IL LAVORO: • Rumore, gas, vapori, investimento, allergeni, nebbie e incendio.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE• Copricapo, calzature di sicurezza, guanti, maschera a filtri, otoprotettori, indumenti protettivi.

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ ANALISI DEI PERICOLI DURANTE IL LAVORO: • urti, colpi, impatti, compressioni, punture, tagli, abrasioni, vibrazioni, scivolamenti, cadute a livello, calore, fiamme, rumore, investimento, oli minerali e derivati.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE• Guanti, calzature di sicurezza, copricapo, otoprotettori, casco e indumenti protettivi.

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

GRUPPO ELETTROGENO

UTENSILI A MANO

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ ANALISI DEI PERICOLI DURANTE IL LAVORO: • Urti, colpi, impatti, compressioni, punture, tagli e abrasioni.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE• Casco, guanti, occhiali e calzature di sicurezza.

RISCHI EVIDENZIATI DALL’ ANALISI DEI PERICOLI DURANTE IL LAVORO: • Rumore, elettricità, gas, olii minerali e derivati, incendio.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE• Calzature di sicurezza, guanti, otoprotettori, indumenti protettivi.

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

DOCUMENTAZIONE DI UN CANTIERE

STRADALEPER ISTITUIRE E PER ESEGUIRE DEI LAVORI IN UN CANTIERE STRADALE È NECESSARIO AVERE LA SEGUENTE DOCUMENTAZIONE:

• PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA (POS)• PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO (PSC)• MANUALI D’USO E MANUTENZIONE DELLE MACCHINE PRESENTI NEL

CANTIERE• SCHEDE DI SICUREZZA DELLE SOSTANZE USATE• EVENTUALI AUTORIZZAZIONI PER USO DI SUOLO PUBBLICO• AUTORIZZAZIONE IN DEROGA PER IL SUPERAMENTO DEI LIMITI DI

IMPATTO ACUSTICO

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

CONTENUTI MINIMI DEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA (POS)

CONTENUTI MINIMI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO (PSC) 1. ANAGRAFICA DI CANTIERE2. INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA3. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE IN RIFERIMENTO ALL’AREA DI CANTIERE4. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE5. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE IN RIFERIMENTO ALLE SINGOLE LAVORAZIONI6. PRESCRIZIONI OPERATIVE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DPI IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI7. USO COMUNE DELLE ATTREZZATURE8. MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE E DEL COORDINAMENTO, DELLA RECIPROCA INFORMAZIONE FRA DATORI DI LAVORO, COMPRESI I LAVORATORI AUTONOMI9. ORGANIZZAZIONE PREVISTA PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE NEL CASO IN CUI IL SERVIZIO SIA DI USO COMUNE, RIFERIMENTI TELEFONICI, DELLE STRUTTURE PRESENTI SUL TERRITORIO 10. DURATA PREVISTA DELLE LAVORAZIONI, DELLE FASI, E SOTTOFASI CHE COSTITUISCONO IL CRONOPROGRAMMA CON L’ENTITÀ PRESUNTA UOMINI-GIORNO.11. STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA12. AGGIORNAMENTO

1. DATI IDENTIFICATIVI DELL’IMPRESA E DEL CANTIERE2. TIPOLOGIA DEL CANTIERE, ATTIVITÀ E SINGOLE LAVORAZIONI SVOLTE IN CANTIERE DALL’IMPRESA ESECUTRICE E DAI LAVORATORI AUTONOMI SUBAFFIDATARI3. NOMINATIVI4. DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ DI CANTIERE E MISURE DI SICUREZZA5. MISURE DI SICUREZZA INTEGRATIVE DEL PSC ADOTTATE IN RELAZIONE AI RISCHI CONNESSI ALLE PROPRIE LAVORAZIONI IN CANTIERE6. INFORMAZIONE E FORMAZIONE

LA SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI

IL CONGLOMERATO

BITUMINOSO

IL CONGLOMERATO BITUMINOSO

Il conglomerato bituminoso è un conglomerato artificiale costituito

da una miscela di aggregati (materiali rocciosi di diversa

granulometria quali filler, sabbia e pietrisco) e un legante di tipo

bituminoso. Nei conglomerati cosiddetti a bitume modificato si

prevede anche l'aggiunta di polimeri (resine sintetiche) che

influenzano le caratteristiche fisiche e/o chimiche del materiale.

Viene utilizzato di norma per la realizzazione delle superfici carrabili

(strade, piste di atterraggio, ecc.). Il conglomerato bituminoso viene

chiamato comunemente, anche se erroneamente, asfalto, che

invece si può considerare un conglomerato bituminoso naturale.

IL

CONGLOMERATO BITUMINOSO

INERTI

Nel confezionamento di conglomerati bituminosi vengono impiegati

inerti di origine naturale oppure provenienti dalla frantumazione

delle rocce, aventi granulometria variabile. Quelli naturali sono la

ghiaia e la sabbia provenienti da depositi naturali, mentre quelli

artificiali sono pietrischi e graniglie che si ottengono per estrazione

dalle cave e successiva frantumazione.

Si parla di:

• tout-venant se gli inerti sono già granulometricamente assortiti

in natura;

• misto granulare se invece l'assortimento degli inerti è ottenuto

da miscelazione artificiale.

I materiali molto fini che hanno il compito di riempire gli spazi

lasciati liberi dagli aggregati più grossi vengono chiamati filler o

additivi.

IL

CONGLOMERATO BITUMINOSO

LEGANTI BITUMINOSIIL

CONGLOMERATO BITUMINOSO

Come il cemento nei conglomerati cementizi, i leganti bituminosi hanno la funzione di legare gli inerti fra di loro. I leganti bituminosi possono essere:

• bitumi naturali: si presentano come materiale impregnante di molte rocce sedimentarie(arenarie, calcari,ecc.) oppure sotto forma di vene o sacche nel sottosuolo o ancora come affioramenti superficiali alimentati da vene sotterranee.

• bitumi artificiali: sono un sottoprodotto della distillazione frazionata del petrolio. Sono meno protetti dall’invecchiamento dei precedenti poiché presentano una minore percentuale di asfalteni;

• bitumi liquidi: ottenuti dai precedenti semisolidi con l’aggiunta di solventi;

• emulsioni bituminose: si ottengono disperdendo bitume puro, in percentuale del 50-65%, in acqua calda; venendo a contatto con la superficie da trattare l’acqua evapora e il bitume si coagula formando una pellicola;

• asfalti: derivano dalla frantumazione di rocce calcaree naturali impregnate intimamente di bitume. Tali rocce sono dette rocce asfaltiche;

• catrami: si ottengono dal raffreddamento dei vapori che si liberano durante la distillazione secca del litantrace.

PRODUZIONE

I conglomerati bituminosi vengono prodotti in appositi impianti. I

vari ingredienti vengono mescolati a caldo (150 °C circa). Per primo

vengono mescolate le varie pezzature degli inerti fino a ottenere la

curva granulometrica richiesta, successivamente si spruzza il

bitume e, nel caso di bitumi additivati, le resine sintetiche. Il

conglomerato viene successivamente trasportato fino al luogo di

posa mediante macchine stenditrici mantenendo la miscela a una

temperatura adatta alla lavorazione.

IL

CONGLOMERATO BITUMINOSO

MODALITA’ DI POSACome accennato precedentemente il conglomerato bituminoso è un

materiale che viene impastato e posato a caldo. Di norma le temperature che

devono raggiungere i conglomerati variano da 130 a 150 °C; nel caso di

bitumi modificati tali temperature possono essere maggiori. I conglomerati

bituminosi non vanno sottoposti a temperature eccessivamente elevate

poiché si potrebbero danneggiare le proprietà leganti del bitume ma, poiché

la lavorabilità del materiale è garantita dalla sua temperatura, questa non

deve essere neppure troppo bassa per non compromettere le caratteristiche

finali del conglomerato posato. Il periodo ideale di preparazione e di posa

della miscela bituminosa è pertanto quello che va da marzo a novembre, a

condizione che le condizioni meteorologiche siano buone, ovvero con livelli

di umidità non troppo elevati.

IL

CONGLOMERATO BITUMINOSO

IL SOLIDO STRADALE

Con questo termine vengono indicati i vari strati con la quale si

assicura la trasmissione dei carichi dinamici transitanti dalla

superficie della strada al terreno naturale con il minimo di

deformabilità e di usura della sede stradale.

IL

CONGLOMERATO BITUMINOSO

IL SOLIDO STRADALE Gli strati tipo sono:

• la fondazione che ha il compito di diffondere i carichi agenti al terreno naturale sottostante con il minimo di deformabilità. Può essere realizzato in diverse maniere: misto granulare con o senza presenza di cemento (misto cementato);

• lo strato di base viene realizzato impiegando gli stessi materiali usati per lo strato di fondazione, ed è lo strato di supporto della pavimentazione e ha il compito di assorbire la maggior parte delle azioni flessionali indotte dal traffico stradale;

• la pavimentazione che può essere rigida, come quella in calcestruzzo, o flessibile, come quella in macadam o in conglomerato bituminoso

IL

CONGLOMERATO BITUMINOSO

IL SOLIDO STRADALE

La pavimentazione si suddivide nei due strati seguenti:

• tappetino di usura o strato di usura: è la parte superficiale della sovrastruttura stradale ed è, pertanto, quella a contatto diretto con il traffico stradale e con gli agenti atmosferici. La sua funzione è quella di assorbire i carichi superficiali e trasmetterli agli strati sottostanti, offrire aderenza agli pneumatici dei veicoli e allo stesso tempo garantire l'impermeabilità.

• binder o strato di collegamento: è il bitumato più interno, che collega lo strato di base con il tappetino di usura, e ha il compito di trasmettere i carichi verticali alla fondazione senza deformazioni permanenti.

IL

CONGLOMERATO BITUMINOSO

IL BITUME ESPANSO

Questo tipo di bitume è caratterizzato dalla presenza di un solo

tipo di granulometria degli aggregati e l’inserimento di bolle

d’aria e acqua.

Di conseguenza la densità è minore rispetto a un bitume normale

e c’è un incremento della capacità drenante.

IL

CONGLOMERATO BITUMINOSO

PROCESSO DI FORMAZIONE DEL BITUME ESPANSO

• T=100° C – il vapore generato causa un’immediata ed

esplosiva espansione;

• La bolla, ostacolata dalla tensione superficiale esercitata

dal bitume, si espande con pressione sempre minore.

IL

CONGLOMERATO BITUMINOSO

PROCESSO DI FORMAZIONE DEL BITUME ESPANSO

In fase di fresatura l’acqua viene spruzzata all’interno della camera di

miscelazione e miscelata con il fresato al fine di ottenere il contenuto di

umidità “ottimo” per la compattazione e per l’idratazione del cemento.

IL

CONGLOMERATO BITUMINOSO

BITUME ESPANSO

ACQUA

rotore di fresatura - miscelazione

IL

CONGLOMERATO BITUMINOSO

Stabilizzatrice

Impianto mobile

Macchina da laboratorio

PROCESSO DI FORMAZIONE DEL BITUME ESPANSO

IL PROCESSO DI SCHIUMATURA• Rapporto di espansione (ERm): misura l’espansione

rapporto tra il massimo volume raggiunto allo stato

schiumoso e il volume finale del legante, esaurito il

processo di schiumatura.• Tempo di semitrasformazione (T1/2): misura la stabilità

cioè il tempo, espresso in secondi, intercorso tra Vmax e Vmax/2.

• Funzione di schiuma: descrive il collasso della schiuma curva di decadimento nel tempo

IL

CONGLOMERATO BITUMINOSO

La schiuma “migliore” è quella che riesce ad ottimizzare sia l’espansione (ERm ) che il tempo di semitrasformazione (T1/2)

ERm, T1/2= f (viscosità, TB , % W)

INNOVAZIONE TECNOLOGICA

INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Lo sviluppo di nuove tecnologie che permettono la produzione di

conglomerati tiepidi ecosostenibili e convenienti per il produttore stesso, ha

portato ITERCHIMICA, azienda che produce e commercializza additivi

chimici per le pavimentazioni stradali, a sviluppare una tecnologia,

denominata Iterlow-T , per la produzione di conglomerati bituminosi a bassa

energia (Conglomerati Bituminosi Tiepidi) che, rispetto alle tradizionali

tecniche a caldo, arrivano a ridurre di 40° le temperature di processo, dando

luogo a un sensibile risparmio energetico e a un cospicuo abbattimento

delle emissioni con evidenti vantaggi in termini ambientali e di condizioni di

lavoro.

INNOVAZIONE TECNOLOGICA

I VANTAGGI

• Minor consumo energetico (Tinerti = 120 °C);

• Aumento della produzione oraria d’impianto (fino al 15 %);

• Riduzione delle emissioni in atmosfera;

• Trasporto dei conglomerati a distanze maggiori limitando i

problemi logistici

INNOVAZIONE TECNOLOGICA

ITERLOW-T

Iterlow-T permette di ottimizzare il processo sfruttando le

caratteristiche chimico-fisiche del bitume al fine di ottenere una

miscela composita estremamente lavorabile durante tutto il

processo produttivo fino alla sua compattazione, in modo da

acquisire rapidamente le caratteristiche meccaniche richieste per

sopportare le sollecitazioni indotte dal traffico stradale.

INNOVAZIONE TECNOLOGICA

ITERLOW-TLa diminuzione delle temperature di

processo comporta anche una minore

usura dei mezzi utilizzati nell'ambito del

processo di produzione, specie

nell'impianto di confezionamento, nel

quale anche il fenomeno di

invecchiamento del bitume, associato alla

sua ossidazione e alla perdita di sostanze

aromatiche, risulta ridotto o quantomeno

contenuto rispetto alle tradizionali

miscele a caldo.

INNOVAZIONE TECNOLOGICA

RIUTILIZZAZIONE DEL MANTO STRADALE

TIPOLOGIE DI RICICLO

• Riciclo in loco

• Riciclo in stazione fissa

RIUTILIZZAZIONE DEL MANTO STRADALE

RICICLO IN LOCO

Questo metodo è molto vantaggioso nel caso

ci sia un cantiere stradale di dimensioni

rilevanti tali per cui il risparmio sul trasporto

giustifica l’apposizione di una stazione nelle

prossimità.

RIUTILIZZAZIONE DEL MANTO STRADALE

RICICLO IN LOCORIUTILIZZAZIONE DEL MANTO STRADALE

VANTAGGI TECNICI:

• Possibilità di impiego nel nuovo manto del 70%

• Risparmio sulle materie prime del 75%

• Risparmio sul costo del materiale del 15% - 20%.

VANTAGGI AMBIENTALI:

• 33% in meno di energia e 75% in meno di materie prime vergini

• minori emissioni di CO2

• 80% in meno di polveri emesse e 90% in meno di idrocarburi

policiclici aromatici.

RICICLO IN LOCORIUTILIZZAZIONE DEL MANTO STRADALE

SVANTAGGI:

Questo metodo, seppur molto conveniente dai predetti punti

di vista, può essere solo applicato per cantieri stradali di

rilevanti dimensioni, per cui il risparmio sulle spese di

trasporto del fresato, giustifica la posizione di una stazione

nei pressi del cantiere. Inoltre presenta notevoli difetti per

quanto concerne la produzione.

RICICLO IN STAZIONE FISSA

Questo tipo di impianto viene

utilizzato nel caso non ci sia un

flusso continuo di fresato, bensì

delle quantità non rilevanti, per

cui esso può essere utilizzato

sia dalle grandi imprese sia da

quelle più piccole.

RIUTILIZZAZIONE DEL MANTO STRADALE

RICICLO IN STAZIONE FISSA

RIUTILIZZAZIONE DEL MANTO STRADALE

VANTAGGI AMBIENTALI:

• 33% in meno di energia

• 75% in meno di nuove materie prime

• minori emissioni di CO2, quantificabili in 1.000 t per ogni anno

di lavoro di un impianto

• emissioni di polveri ridotte dell’80%

• emissioni di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) ridotte del

90%

• dal punto di vista economico, sono possibili risparmi sul costo

di esecuzione dal 15 al 30%.

RICICLO IN STAZIONE FISSA

RIUTILIZZAZIONE DEL MANTO STRADALE

SVANTAGGI :

Questo processo ha come svantaggio il fatto che il fresato va

pre-riscaldato e la percentuale che si può rimmettere nella

miscela è solo del 20%, ma sono in sviluppo nuove tecnologie

come il tamburo essicatore rigeneratore che permette l’impiego

del 70% di fresato. Aumentando però le percentuali di riciclato

diminuisce la qualità del prodotto finale.

RICICLORIUTILIZZAZIONE DEL MANTO STRADALE

CONCLUSIONI:

L’asfalto riciclato seppur molto conveniente dal punto di vista

tecnico, ambientale ed economico (risparmio del 30% su 1 mc) ,

non gode delle stesse proprietà qualitative di un conglomerato

bituminoso di nuova fattura.

BIBLIOGRAFIA

• D.M. 10.07.02 “Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici,

differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento

temporaneo”.

• INAIL “La sicurezza sul lavoro nei cantieri stradali”, Edizioni 2010 e

2011

• INAIL “La sicurezza sul lavoro nei cantieri stradali”, Manuale operativo

• Siti internet

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