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Ponteggi N. MAROTTA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE TECNICA E SICUREZZA DEI CANTIERI OPERE PROVVISIONALI Nicola Marotta

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Ponteggi N. MAROTTA

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE

TECNICA E SICUREZZA DEI CANTIERI

OPERE PROVVISIONALI

Nicola Marotta

Ponteggi N. MAROTTA

Classificazione

Ponteggi in legname Ponteggi metallici a tubi e giunti Ponteggi metallici a telai prefabbricati Ponteggio a montanti e traversi prefabbricati (multidirezionali) Puntelli e strutture di puntellazione Trabattelli (ponti su ruote) Ponti sospesi fissi e motorizzati

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Ponteggi lignei

Molto usati in passato oggi sono raramente impiegati. Sono essenzialmente costituiti da: Montanti Accoppiati con fasciatura con piattina d’acciaio dolce o con traverse in legno o funi Giunzioni distanti almeno m. 1,00 Altezza max m. 8,00 (m. 7,00 ultima fila) Distanza max m. 3,60 Sempre esterni rispetto alle strutture orizzontali Correnti Distanza verticale max m. 2,00 (piattina, chiodi) Sovrapposizione solo in corrispondenza dei montanti Traversi Distanza max m. 1,20 in modo che ogni tavola del ponte sia retta da almeno 4 traversi Tavole Nodi passanti < 10% sezione

Spessore non minore 4 cm. Larghezza almeno 20 cm. Sempre esterni rispetto alle strutture orizzontali

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Ponteggi metallici

Si definisce ponteggio metallico l’opera provvisionale costituita da tubi e giunti o da telai prefabbricati, da impalcati ed altri elementi accessori (basette, spinotti, ecc.), atta a consentire l’esecuzione di lavori di costruzione e di manutenzione, a varie quote, sulle opere edili.

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Quadro legislativo

D.Lgs. 81/ 2008 - ex D.Lgs. 235/03 Il 19 luglio 2005 è entrato in vigore il D.Lgs. 235/03 che integra gli artt. 34, 35, 36 e 39 del D.Lgs. 626/94 ad oggi modificato dal D.Lgs. 81/2008 e stabilisce le misure e procedure di sicurezza da osservare per la esecuzione dei lavori in quota che sono definiti come: "attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile". (art. 107 - D.Lgs. 81/08) Quando l'esecuzione dei lavori prevede l'impiego dei ponteggi il Titolo IV - Capo II del D.Lgs. 81/08 - ex D.Lgs. 235/03 stabilisce 3 obblighi fondamentali : il rispetto della normativa già in vigore sui ponteggi che viene ribadita, in particolare, per tutto quanto disposto

in materia dal D.Lgs. 81/08 Titolo IV - Capo II - ex DPR 164/56; la redazione, da parte dell'impresa che monterà il ponteggio di un piano di montaggio, uso e smontaggio

(PiMUS); (art. 134 - D.Lgs. 81/08)

la formazione obbligatoria e specifica del personale che sarà addetto al montaggio, smontaggio e trasformazione del ponteggio.

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Obblighi e prescrizioni

D.Lgs. 81/ 2008. Art. 122 (Ex D.P.R. 164/56 - Art. 16) Nei lavori eseguiti ad un'altezza superiore a 2 metri devono essere adottate, seguendo lo sviluppo dei lavori stessi, adeguate impalcature o ponteggi o idonee opere provvisionali, o comunque precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e cose conformemente al punto 2 dell'allegato XVIII. Fra le opere provvisionali, da allestire a seconda dei casi e delle necessità, quella più comunemente usata è il ponteggio fisso, in legno o metallo, anche se oggi l'uso del ponteggio in legno è quasi completamente abbandonato.Vengono utilizzati soprattutto ponteggi metallici, il cui impiego è subordinato all'osservanza delle norme contenute in particolare nelle Sezioni IV e V del Tit. IV - Capo II del D.Lgs. 81/08 (ex DPR 164/56) e nel libretto che accompagna il ponteggio.

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Obblighi e prescrizioni

Le regole dettate dal D.Lgs. 81/08 - ex DPR 164/56 possono riassumersi nei seguenti principi:

1. è possibile impiegare esclusivamente ponteggi la cui costruzione, commercializzazione ed impiego sono autorizzati dal Ministero delle Attività Produttive ovvero dotati di libretto (art. 131 D.Lgs. 81/08 - ex art.30 DPR 164/56 ed ex art.6 D.Lgs. 626/94). 2. L'autorizzazione è soggetta a rinnovo ogni dieci anni per verificare l'adeguatezza del ponteggio all'evoluzione del progresso tecnico. (art. 131, comma 5 - D.Lgs. 81/08) 3. i ponteggi vanno montati secondo gli schemi tipo riportati nel libretto; 4. quando possono essere seguiti gli schemi tipo del libretto il montaggio deve avvenire sulla base di un disegno del ponteggio, sottoscritto dal responsabile di cantiere, nel quale è riportato : • L'indicazione del tipo di ponteggio utilizzato; • Pianta, prospetto ed eventualmente sezione del ponteggio; • I sovraccarichi massimi per metro quadrato di impalcato; • L'indicazione degli appoggi e degli ancoraggi. 5. quando non possono essere seguiti gli schemi tipo del libretto o ricorrono altre condizioni non previste dal costruttore occorre incaricare un ingegnere o architetto abilitato alla professione di redigere il progetto del ponteggio (art. 133 D.Lgs. 81/08 - ex art.32 - DPR 164/56).

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Autorizzazione del Ministero delle Attività Produttive alla

costruzione, commercializzazione ed impiego del ponteggio

L'autorizzazione ministeriale è un documento che fa parte integrante del ponteggio e deve essere

rilasciata, in copia conforme con i relativi allegati, dal venditore all'acquirente all'atto della cessione del ponteggio. Ai sensi dell'art. 134 - D. Lgs. 81/08 L'autorizzazione ministeriale deve essere conservata sempre in cantiere, unitamente al disegno esecutivo firmato (per accertata conformità allo schema-tipo autorizzato dal responsabile del cantiere) ed alla eventuale relazione di calcolo.(artt. 132 e 133 D.Lgs. 81/08 - ex artt. 30 e 33 DPR 164/56):

Calcolo del ponteggio secondo le varie condizioni di impiego La tabella materiali (caratteristiche meccaniche e tolleranze dimensionali) degli elementi

prefabbricati dei ponteggi con distinta degli impieghi; I disegni degli elementi prefabbricati dei ponteggi e relativi particolari; Gli schemi tipo di ponteggio fino a 20 m e relativi particolari; Gli ancoraggi per ponteggi; La tabella dei limiti di impiego (altezza massima dell'ultimo impalcato, numero minimo e

massimo di impalcati e carico massimo ammissibile su di essi, ecc...); Istruzioni per le prove di carico Istruzioni per montaggio, impiego e smontaggio Le istruzioni per il calcolo per ponteggi di altezza maggiore di 20 m o di notevole

complessità.

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Fax simile Autorizzazione

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Ponteggi e opere provvisionali

(ex D.P.R. 164 Art. 16)

Nei lavori che sono eseguiti ad un’altezza superiore ai due metri, devono essere adottate,seguendo lo sviluppo dei lavori stessi, adeguate impalcature o ponteggi od idonee opere provvisionali o comunque precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e di cose.

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Sentenza cassazione penale

(obbligo del ponteggio)

Il ponteggio non può essere sostituito da misure di sicurezza alternative come sancito dalla sentenza di cassazione penale sez. 4, n. 11968 del 29/10/1986: “Quando i lavori devono essere eseguiti ad altezza superiore a 2 m. all’obbligo di apprestare impalcature, ponteggi ed altre opere provvisionali, previsto dall’art. 10 del DPR 164/56, non può sostituirsi l’uso di cinture di sicurezza, previsto solo sussidiariamente o complementariamente”

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Obbligo del progetto (altezza ponteggio)

I casi in cui occorre far redigere il progetto sono :

1. altezza maggiore di 20 metri misurata dal piano di appoggio delle basette all'estradosso del piano più alto di lavoro;

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Obbligo del progetto (altezza ponteggio)

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Obbligo del progetto (non conformità schema tipo)

Non conformità agli schemi-tipo riportati nel libretto di autorizzazione; Comprendenti un numero complessivo d’impalcati superiore a quello riportato negli schemi-tipo; Con ancoraggi non conformi alle soluzioni proposte nell'autorizzazione e non posti in ragione di

almeno uno ogni 22 mq; con sovraccarico complessivo in proiezione verticale superiore a quello preso in considerazione nella

verifica di stabilità del ponteggio; con superficie esposta all'azione del vento superiore, per ciascun modulo (m. 1,80 x 1,80 per i

ponteggi a tubi e giunti e m. 1,80 x 2,00 per i ponteggi a telai prefabbricati, oppure altri moduli previsti nelle autorizzazioni ministeriali successive al DM 23 marzo 1990 n. 115) a quella prevista nella verifica di stabilità;

Ponteggi realizzati con elementi appartenenti ad autorizzazioni ministeriali diverse; Con eventuali castelli di tiro o piazzole di carico non contemplati nell'autorizzazione ministeriale.

E inoltre vietato montare sul ponteggio tabelloni pubblicitari, graticciati, teloni, reti o altre schermature, a meno che non si siano prese le necessarie cautele costruttive (aumento degli ancoraggi, diagonali), sulla base di un calcolo firmato che consideri l'azione del vento presumibile per la zona dove il ponteggio è installato. (CM 149/85 e norme CNR-UNI 10012/67p.3-4)

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Ponteggi metallici a tubi e giunti

e ad elementi prefabbricati

Il ponteggio è l’opera provvisionale più comunemente usata per la protezione contro le cadute dall’alto; i ponteggi maggiormente in uso sono: a tubi collegati con giunti di serraggio; a telai prefabbricati (collegati con aste, ganci, occhielli, ecc..). I ponteggi realizzati a tubi e giunti offrono il vantaggio di consentire la realizzazione di strutture libere da vincoli di forma e dimensione, ma richiedono maestranze più qualificate, maggiori tempi di montaggio e smontaggio e di conseguenza costi più alti. I ponteggi realizzati ad elementi prefabbricati risultano di più facile e veloce montaggio e vincolano al rispetto automatico delle distanze e degli schemi, fattore molto importante nel garantire una maggiore sicurezza e affidabilità dell’opera. Hanno lo svantaggio di poter essere difficilmente utilizzabili per realizzare ponteggi articolati e con forme particolari, fuori dagli schemi standard.

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PONTEGGIO A TUBO-GIUNTO

Giunto Girevole

Il ponteggio a tubo-giunto consente di collegare due tubi in qualsiasi posizione a distanze non prefissate, rende possibile l'adeguamento della struttura provvisionale ad ogni tipo di facciata o manufatto, consentendo di fatto la realizzazione delle forme più particolari ed irregolari. Questa tipologia di ponteggi di sicuro è la più versatile ma richiede manodopera altamente specializzata e tempi di lavorazione mediamente più lunghi.

Giunto Ortogonale

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Ponteggio in Giunto-Tubo

Questi ponteggi, che certamente hanno un costo di realizzazione molto più oneroso dei ponteggi a telai, sono quelli per mezzo dei quali si possono risolvere moltissimi problemi, che non si potrebbero risolvere in altro modo. Per lavori complessi come, monumenti, chiese, campanili ed altri ancora, questi ponteggi sono insostituibili. Certamente per questi tipi di lavori è indispensabile l´opera di un professionista che esegua la progettazione dell´intera opera. Lo schema tipo di montaggio prevede che il ponteggio sia costituito da stilate verticali e correnti orizzontali, posate a campiture regolari (con luci che si aggirano intorno a mt. 1,80), collegati fra loro e opportunamente controventati, che sorreggono i piani di lavoro, la cui larghezza è in genere variabile fra mt. 1,00÷1,50. Se sono richieste luci maggiori sono forniti gli schemi di montaggio specifici per ogni singola applicazione.

Giunto Girevole Giunto ortogonale Giunto ortogonale in

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Tipi di giunto

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Tubi acciaio

Nella gran parte dei ponteggi sono impiegati tubi del diametro di 48,25 mm con spessore di 3,25 mm.

Lo spessore dei tubi deve essere, comunque, minimo di 2,9 mm (importante in sede di verifica controllare tale spessore — Allegato XIX del D.Lgs. 81/08 - ex circ. 46/2000).

La norma Armonizzata UNI HD 1039 individua due tipi di tubi, di diametro esterno 48,3 mm classificandoli in base allo spessore:

Tubi di tipo 3 con spessore di 3,2 mm;

Tubi di tipo 4 con spessore di 4,0 mm;

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Tubi acciaio (caratteristiche)

Diametro esterno 48,25 mm Spessore 3,25 mm A= 4,59 m2 J = 11,68 cm4 ; W= 4,84 cm3 ρ = 1,59 cm Peso = 3,6 Kg/ml Materiale = Acciaio tipo Fe 360 Nome o marchio impressi Esclusa la flessione Giunzioni effettuate solo ai nodi

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Ponteggi a tubi e giunti

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Ponteggio fisso a telai prefabbricati

I ponteggi fissi prefabbricati si dividono in due tipologie: Quelli a Boccole e quelli a Perni. Anche se gli interassi sono sempre gli stessi e cioè larghezza cm. 105 (tranne per alcuni rarissimi casi cm. 120) e distanza tra elementi verticali cm. 180, questi differiscono tra loro per altri motivi come ad esempio: Il diametro dei diagonali, l´arco di sostegno sotto il telaio verticale che supporta il traverso di appoggio del tavolato, la distanza tra le boccole o i perni, gli spessori del ferro che si usano per costruire il ponteggio stesso. I ponteggi fissi sono di due differenti tipologie: Verniciato o Zincato.

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Schemi ed elementi del ponteggio

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Elementi del ponteggio a telaio prefabbricato

Lo schema tipo di montaggio prevede che il ponteggio sia costituito aggregando i telai, secondo un sistema modulare, per sorreggere i piani di lavoro, la cui larghezza è in genere variabile fra mt. 1,00÷1,50.

A perni A boccole

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Elementi del ponteggio

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Differenti tipi di telaio

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Differenti tipi di telaio

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Dimensione telaio standard

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Elementi del ponteggio a telaio prefabbricato

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Accesso con scale ai ponti (ex art. 8 DPR 164/56)

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Ponteggiatore

Ogni qualvolta il ponteggiatore deve montare sul ponteggio deve indossare la cintura di sicurezza e l´elmetto, ed accertarsi che questa sia a sua volta allacciata, per mezzo del cordino di vincolo, al cordino di acciaio di trattenuta a terra. Il cordino d´acciaio deve essere posizionato sempre al piano ove si sta lavorando. Il cordino deve essere fermato alle due estremità della ponteggiatura, in modo che non si possa sciogliere, usando gli appositi sistemi di fissaggio. Il cordino di vincolo deve essere munito di dissipatore di caduta. Il dissipatore serve per rallentare la caduta prima dell´arresto finale. Senza il dissipatore l´operatore, in caso di una caduta, subirebbe sempre dei traumi abbastanza gravi. Il cordino che va dalla cintura al cordino d´acciaio non deve essere più lungo di Mt. 2,00.

Imbracatura Completa

Cordino di Vincolo

Dissipatore di Caduta

Elmetti di Protezione

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Montaggio e smontaggio dei ponteggi metallici

Il montaggio e lo smontaggio dei ponteggi metallici deve essere effettuato da maestranze specializzate, che utilizzino strumenti idonei ed in buono stato di manutenzione. Vanno in ogni caso esclusi gli operai che soffrono di vertigini o altri disturbi originati dal lavorare ad una certa quota dal suolo (è necessario comunque il certificato di idoneità). Durante il montaggio e lo smontaggio debbono essere adottati idonei mezzi di protezione quali cinture di sicurezza, elmetti, guanti, calzature di sicurezza, ecc. Nel montaggio debbono essere seguite in particolare le seguenti indicazioni : devono essere rispettati il disegno e le istruzioni indicate dal progettista e dal costruttore del ponteggio ed in particolare le distanze tra i montanti, tra i correnti ed i traversi; i bulloni debbono essere serrati nella giusta misura; la trasmissione dei carichi di tutti i tubi deve concentrarsi solo sui nodi di collegamento; gli elementi in ferro del ponteggio debbono essere sani e non arrugginiti; le tavole di legno debbono essere di idonea misura e non debbono essere rovinate o danneggiate dall’umidità; tutti gli elementi debbono essere attentamente controllati

prima di essere utilizzati e debbono essere eliminati quelli non ritenuti più idonei.

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Diretta sorveglianza di un preposto ai lavori

(ex art. 17 DPR 164/56)

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Appoggio a terra (basette)

Particolare attenzione deve essere posta nel verificare che i punti di appoggio a terra siano atti a sostenere tutto il peso della struttura. I montanti debbono poggiare tramite le apposite basette, che provvedono a ripartire il peso su una superficie più ampia. Nel caso in cui il terreno non presentasse una sufficiente solidità, è necessario

intervenire con sistemi di ripartizione per aumentare ulteriormente la superficie di appoggio.

Art.35 DPR 164/56

Art.5 DM 2/9/68

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Basetta

Le basette devono essere munite di un dispositivo (spinotto) di collegamento con il montante atto a centrare il carico e tale da non ingenerare flessioni sul montante.

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Basetta

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Appoggio a terra

Il piede del montante deve essere solidamente assicurato alla base di appoggio o di infissione in modo che sia impedito ogni cedimento in senso verticale ed orizzontale (Art. 125, comma 3 - D.Lgs.81/08)

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Sottobasette in materiale plastico

Si posso utilizzare le sotto-basette in plastica le al posto delle tavole in legno

“Gli elementi di ripartizione al di sotto delle basette, devono avere dimensioni e caratteristiche adeguate ai carichi da trasmettere ed alla consistenza dei piani di posa in modo da non superarne la resistenza unitaria; di conseguenza non è prevista l’obbligatorietà di un materiale specifico (circolare n. 29/2010)

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Esempio appoggio a terra

Ponteggio metallico fisso con disposizione delle tavole in legno per la ripartizione dei carichi e basette regolamentari. Basette ALL XVIII – punto 2.1.2.2. - L’estremità inferiore del montante deve essere sostenuta dalla piastra di base, di adeguate dimensioni, corredata da elementi di ripartizione del carico trasmesso ai montanti L’autorizzazione ministeriale indica: – come deve essere l’elemento di ripartizione del carico – quanto deve essere lo sbraccio della basetta regolabile a seconda della sua altezza; le autorizzazioni prevedono solitamente che la piastra di base debba trasmettere il carico ad una tavola in legno di spessore mm. 50

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Accessori per ponteggi fissi

Giunto ortogonale verniciato o zincato Giunto girevole verniciato o zincato Giunto semplice verniciato o zincato

Giunto di testa a collare fisso zincato Giunto di testa a collare orientabile zincato Basetta fissa da cm. 30 - 50 - 75 - 100

Spinotto di giunzione verniciato o zincato Basetta fissa verniciato o zincato Tubo Ø 48 Spessore 3,25 verniciato o zincato

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Intavolati (Punto 2.1.4. Allegato XVIII - D.Lgs. 81/08)

Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di 4 centimetri, e larghezza non minore di 20 centimetri. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. Le tavole non devono presentare parti a sbalzo e devono poggiare almeno su tre traversi, le loro estremità devono essere sovrapposte, in corrispondenza sempre di un traverso, per non meno di 40 centimetri. Le tavole devono essere assicurate contro gli spostamenti e ben accostate tra loro e all'opera in costruzione; è tuttavia consentito un distacco dalla muratura non superiore a 20 centimetri soltanto per la esecuzione di lavori in finitura. Le tavole esterne devono essere a contatto dei montanti. Le tavole che costituiscono l'impalcato devono essere fissate in modo che non possano scivolare sui traversi metallici. (Art. 138, comma 1 - D.Lgs. 81/08 - ex art. 38 DPR 164/08)

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Distacco dalle murature

E' consentito un distacco delle tavole del piano di calpestio dalla muratura non superiore a 20 centimetri per i lavori di finitura (Punto 2.1.4.3. - All.X VIII — D.Lgs.81/08) E' consentito un distacco delle tavole del piano di calpestio dalla muratura non superiore a 20 centimetri (Art. 138, comma 2 — D.Lgs. 81/08)

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Intavolato metallico

(Nota tecnica I.S.P.E.S.L. DTS - V/02/88M)

L’utilizzazione delle tavole metalliche é possibile solo in base alla presenza di un certificato di prova presso laboratori autorizzati che attestino la rispondenza del dimensionamento delle tavole garantendo una costanza di prestazioni e sicurezza in base ad un valore dato di portata massima. Per la conformità farà fede il marchio della ditta sopra appostovi. Se non già presenti e menzionate sull’Autorizzazione Ministeriale del ponteggio, potranno essere utilizzate solo se si é in possesso della certificazione sopra menzionata e della attestazione che l’utilizzo non modifica gli schemi tipo del ponteggio.

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Utilizzo di ripiani metallici

non appartenenti allo stesso ponteggio

La circolare ministeriale n. 20298 del 9 febbraio 1995, prevede la possibilità di utilizzare ripiani appartenenti ad autorizzazioni diverse ma alle seguenti condizioni:

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Intavolati

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Parapetti

I parapetti (indispensabili per gli impalcati posti ad altezza maggiore di 2 metri) debbono essere provvisti di tavole fermapiede alte non meno di 20 cm, ben fissate ai montanti e poggiate sull’intavolato del piano di calpestio in maniera che non possano cadere neanche materiali minuti. Il mancorrente deve essere posto ad almeno un metro dal piano di calpestio del ponte e, se lo spazio libero tra questo e la tavola fermapiede supera i 60 cm, debbono essere montati ulteriori correnti.

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Parapetti - Allegato XVIII - D.Lgs. 81/08)

II parapetto di cui aII'articolo 126 del Capo IV è costituito da uno o pii correnti paralleli all'intavolato, il cui margine superiore sia posto a non meno di 1 metro dal piano di calpestio, e di tavola fermapiede alta non meno di 20 centimetri, messa di costa e poggiante sul piano di calpestio. Correnti e tavola fermapiede non devono lasciare una luce, in senso verticale, maggiore di 60 centimetri. Sia i correnti che la tavola fermapiede devono essere applicati dalla parte interna dei montanti. E' considerata equivalente al parapetto definito ai commi precedenti, qualsiasi protezione, realizzante condizioni di sicurezza contro la caduta verso i lati aperti non inferiori a quelle presentate dal parapetto stesso.

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Prospetto

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Ancoraggi

Fondamentale è l’esecuzione del corretto ancoraggio del ponteggio. (Sollecitazione ammissibile > 500 kg bilaterale)

Nel caso di nuova costruzione, il montaggio del ponteggio deve procedere di pari passo con l’innalzamento dell’opera, o anticiparla di poco.

Nei punti prestabiliti debbono essere effettuati gli ancoraggi, che possono essere " a cravatta" (es. agganciamento di pilastri, ecc.) o ancorando nei getti dei solai ferri piegati ad U, ai quali collegare il ponteggio. Oppure a vitone Più complesso è l’ancoraggio a vecchie costruzioni, quando debbono essere eseguiti lavori di manutenzione. In tal caso risulta pratico l’uso di idonei tasselli, inseriti nei muri, per i quali è opportuno eseguire prove di resistenza alla trazione.

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Ancoraggi

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Ancoraggi speciali a V

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Ancoraggio a tassello chimico

Tipo di ancoraggio realizzabile solo da personale specializzato secondo le istruzioni del fabbricante e del progettista del ponteggio che dovrà fare esplicita menzione della resistenza richiesta.

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Caratteristiche ancoranti

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Disposizione degli ancoraggi

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Esempio corretto di ancoraggio a tassello

Il ponteggio metallico a tubi e giunti risulta efficacemente ancorato alla costruzione con disposizione di ancoraggi del tipo a tassello. Riferimento normativo: art.20 del D.P.R. 07.01.1956 n.164

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Esempi di ancoraggio vietati

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Esempi di ancoraggio

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Mantovana e protezioni

Se alla base del ponteggio è previsto il transito di persone e/ o di mezzi, è necessario installare mantovane lungo la facciata esterna che trattengano materiali ed oggetti caduti accidentalmente. La prima mantovana deve essere montata all’altezza di circa quattro metri da terra, raccordata ad un impalcato e deve essere ripetuta ad intervalli di 12 metri e deve avere proiezione orizzontale minima di 1,2 metri. Se invece la mantovana ha proiezione orizzontale di almeno 1,5 metri, ne è sufficiente una sola, a quattro metri di quota, per qualsiasi altezza del ponteggio; Se alla base del ponteggio non è previsto il transito di persone e/ o di mezzi, occorre darne segnalazione con appositi cartelli e altro sistema (transenne, strisce con bande bianche e rosse, ecc.);

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Mantovana Art 129 c. 3 D.Lgs 81/08

In corrispondenza ai luoghi di transito o stazionamento deve essere sistemato, all’altezza del solaio di copertura del piano terreno, un impalcato di sicurezza (mantovana) a protezione contro la caduta di materiali dall’alto. Tale protezione può essere sostituita con una chiusura continua in graticci sul fronte del ponteggio, o con la segregazione dell’area sottostante”.

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Parasassi in tubo e giunto

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Parasassi in tubo e giunto

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Mantovana

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Esempio ponteggio con mantovana

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Protezione del transito pedonale

Quando la zona di transito pedonale si trova nelle immediate vicinanze del ponteggio è necessario proteggere il passaggio delle persone in corrispondenza del marciapiede e predisporre una segnaletica chiara e visibile anche nelle ore notturne.

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Sottoponte

(Art. 128 D.Lgs. 81/08)

Ogni ponte di servizio deve essere fornito di un sottoponte di sicurezza, costruito come il ponte, a meno di 2,5 m di distanza. Tale sottoponte potrà mancare se dovranno essere eseguiti lavori di riparazione o manutenzione di durata non superiore a 5 giorni;

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Ponteggi esempi

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Prospetto di un campo di una

facciata esterna con sottoponte

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Fermapiedi o battitacco

Parte di un parapetto (art 126 D.Lgs 81/08) applicata alla parte interna dei montanti. Tra corrente e fermapiede una luce ≤ 60cm Altezza 20 cm

La tavola fermapiede può essere alta anche meno di 20 cm. È concessa deroga (art 138 D.Lgs 81/08) l’altezza del fermapiede non deve comunque essere < 15 cm

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Scale di accesso ai piani di lavoro

E' fatto divieto di salire e scendere lungo i montanti. (Art. 138, comma 2 D.Lgs. 81/08)

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Appoggio accostato

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Interruzione di una stilata

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Interruzione multiple di stilate

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Corretta disposizione dei correnti

e delle tavole fermapiede.

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Sbalzi

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Divieti

Deve essere assolutamente vietato, alle persone, di arrampicarsi lungo i montanti del ponteggio. La salita, o la discesa, deve essere fatta mediante le apposite scale, ben fissate e sfalzate tra loro, che facciano accedere ai piani superiori attraverso apposite botole aperte nel tavolato dei ponti; Sui ponti di servizio e sui ponteggi in genere è vietato depositare materiale, ad eccezione di quello temporaneo, necessario all’effettuazione dei

lavori e comunque entro i limiti di peso previsti (considerando anche le persone e gli attrezzi di lavoro). Il materiale non deve comunque ostacolare i movimenti e le manovre necessarie per l’effettuazione dei lavori. E’ vietato correre e concentrare troppe persone sullo stesso ponte; È vietato togliere tavole, anche provvisoriamente, dagli impalcati dei ponti; Durante lo smontaggio è vietato gettare materiali dall’alto, onde evitare infortuni alle persone ed il possibile danneggiamento degli elementi del ponteggio.

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Accesso al piano del ponteggio mediante

utilizzo di scale a mano in metallo.

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Botole di accesso ai ponti

Le botole di accesso devono essere tenute chiuse durante le lavorazioni

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Scala esterna di accesso al ponteggio

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Verifiche e manutenzioni

Il legname e le parti in ferro debbono essere pulite e verificate. Vanno scartate quelle danneggiate o corrose. Le parti in ferro, se ossidate, debbono essere riverniciate (o trattate in altro modo). Sia le parti in ferro che il legname debbono essere conservati in luoghi asciutti e ventilati. Se il ponteggio deve rimanere montato per lunghi periodi, è necessario programmare periodicamente l’attività di verifica (serraggio dei bulloni, controllo degli ancoraggi, dei ponti, dello stato del legname, dei punti di appoggio sul terreno, dei teli, della presenza di ossidazione, ecc.); Dopo tempeste, forti venti, nevicate, prima di riutilizzare il ponteggio occorre verificare se si sono verificati danneggiamenti che possono provocare situazioni di pericolo. Occorre comunque rimuovere la neve prima che riprendano le attività lavorative; In prossimità del ponteggio deve essere apposta apposita segnaletica

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Protezione dalle scariche atmosferiche

L’articolo 39 del D. P. R. 547/ 1955 richiede il collegamento a terra delle opere provvisionali metalliche e quindi anche dei ponteggi metallici. Con l’evolversi della tecnologia si è verificato che tale collegamento non è sempre necessario. Infatti, facendo riferimento alle Norme CEI 81- 1 "Protezione delle strutture contro i fulmini", risulta che i ponteggi, specialmente se realizzati nelle città e quando circondati da edifici di pari altezza, non sono soggetti probabilisticamente a fulminazione e quindi non è necessario realizzare un impianto di protezione dai fulmini. In questi casi non è necessario presentare all’organo preposto il modello A di denuncia di messa a terra, ma occorre redigere una relazione in cui risulti il calcolo della probabilità di fulminazione comprovante che la struttura è autoprotetta, che deve essere tenuta presso il cantiere a disposizione degli organi di vigilanza. L’impianto di messa a terra va pertanto previsto solo per le strutture realizzate in zone soggette a fulminazione. Si ritiene opportuno precisare che quanto detto non è sempre accettato dagli organi di vigilanza e che pertanto, in qualche caso,

possono sorgere problemi per la mancanza della "messa a terra".

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Impiego di ponteggi fissi

con altezza superiore a mt. 20

Per l’impiego di ponteggi metallici fissi di altezza superiore a mt. 20 e per le altre opere provvisionali, costituite da elementi metallici, o di notevole importanza e complessità in rapporto alle dimensioni e ai sovraccarichi, deve essere redatto un progetto specifico.

L’altezza del ponteggio è misurata a partire dal piano di appoggio delle basette fino all’estradosso del piano di lavoro più alto del ponteggio.

Nella redazione del progetto e nei calcoli di verifica deve essere prevista l’utilizzazione di elementi costruttivi per i quali è già stata rilasciata l’autorizzazione ministeriale per ponteggi fino a mt. 20 di altezza.

Nella costruzione dei ponteggi devono essere utilizzati solo componenti per i quali è già stata rilasciata l’autorizzazione ministeriale.

Non è prevista alcuna procedura di autorizzazione del progetto, ma vi è l’obbligo di tenere in cantiere copia dello stesso e dell’autorizzazione ministeriale degli elementi costruttivi adottati, da esibire su richiesta agli ispettori degli enti di controllo competenti.

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Elementi per il progetto

Carichi verticali (Circolare Min.Lav. e Prev.Soc. n.44 del 15/05/1990) : 1500 N/mq ponteggi da manutenzione 3000 N/mq ponteggio da costruzione 4500 N/mq piazzole di carico Spinta del vento valutata secondo la norma CNR 10012 considerando anche teli mantovane e cartellonistica: 16 m/s in condizioni di lavoro 30 m/s in condizioni di fuori servizio Coefficienti di sicurezza (Circolare Min.Lav. e Prev.Soc. n.85 del 09/11/1978): 1,50 rispetto allo snervamento 2,17 rispetto alla rottura 3,75 per tensione tangenziale pura rispetto alla tensione di rottura a trazione

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Disegno ponteggio

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Realizzazione ponteggio

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Ponteggi multidirezionali

.

Questi ponteggi, di ultima generazione, sono tutt´oggi poco usati a causa del costo elevato. Sono dei ponteggi venduti unicamente in

versione zincata e si possono usare per compiere dei lavori che sono ritenuti i più complessi e contorti. A Roma è stato restaurato il Vaticano con il ponteggio multidirezionale e si è rivelato l´unico tipo di ponteggiatura idonea per fasciare delle pareti che presentano una serie infinita di aggetti - rientri - colonne e altre situazioni della massima delicatezza. In tutti i casi, anche per i ponteggi multidirezionali vigono le stesse regole applicate ai ponteggi fissi. Gli elementi che costituiscono i ponteggi multidirezionali sono una serie di aste alle quali sono fissate delle corone forate che consentono la multidirezione della ponteggiatura. I ferri orizzontali, con lunghezze variabili, danno alla ponteggiatura la distanza tra le varie stilate di ponteggio. Il montaggio di questi tipi di ponteggi deve avvenire come quello descritto per i ponteggi fissi.

Questo tipo di ponteggiatura ha il vantaggio che occupa pochissimo spazio quando si stipa o si trasporta, mentre i ponteggi prefabbricati hanno uno stipaggio maggiore.

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Ponteggi multidirezionali

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Tavolato incompleto

Mancanza dell’ultima serie di tavole sulla sinistra. Assenza di parapetto.

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Passo carraio fuori schema

Mancanza di raddoppio montanti, diagonali e travi

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Ponteggio privo di parapetto

Parapetto inesistente con tavolato incompleto

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Ponteggio fuori schema

Montaggio errato (parapetto montato male, assenza di tavole fermapiede)

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Ponteggio di testata incompleto

Montaggio irregolare di elementi del ponteggio in testata, mancanza parapetto su due lati e tavole fermapiede inesistenti.

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Inidonea messa a terra

Messa a terra del ponteggio (obbligatoria in zone soggette a fulminazioni) non eseguita correttamente

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Cattivo stoccaggio

Non idoneo stoccaggio degli elementi del ponteggio

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Errato appoggio montanti

Mancato utilizzo di basette metalliche e tavole di ripartizione ai piedi dei montanti.

Ponteggi N. MAROTTA

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Ponteggio privo di scale

mancanza di apposite scale interne di collegamento

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Ponteggio incompleto

Numerosi tratti privi di tavolato

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Il ponteggio che non esiste 1

Il ponteggio esiste ma è come se non esistesse

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Il ponteggio che non esiste 2

Il ponteggio esiste (si fa per dire) solo su un lato del costruendo fabbricato

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Il ponteggio che non esiste 3

Il ponteggio esiste solo nella mente del costruttore

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Puntelli

H=m. 2,5 5,5

Portata 20,4 51,0 KN Flessione non ammessa Progetto (Uso non compreso negli schemi correnti - art. 64 D.P.R.164/56)

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Ponteggi autosollevanti

Assimilabili a ponteggi fissi (circ. 39/ 15 Maggio 1980 e 7 aprile 1986) Ancoraggi ogni 2 elementi sovrapponibili Azionati solo dal ponte Ponte pendenza max 10%

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Esempio ponteggio autosollevante

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Ponte su ruote (trabattello)

Il ponte su ruote viene utilizzato solitamente per lavori di finitura e manutenzione quando, a causa della brevità degli stessi non è conveniente il montaggio di un ponte metallico fisso. Non assimilabili a ponteggi fissi solo se operano costantemente su ruote (circ. 24 del 14 Feb. 82) H max= 15 m -