È il centro di riferimento della regione...1) Quando ho iniziato a pensare al cibo 2) Che legame...

Post on 13-Jul-2020

4 views 0 download

Transcript of È il centro di riferimento della regione...1) Quando ho iniziato a pensare al cibo 2) Che legame...

È il centro di riferimento della regione Emilia-

Romagna per la Formazione deglioperatori

socio-sanitari sui temi della promozionedella

Salute e la Sperimentazione, il monitoraggio e la valutazione di modalità

diintervento innovativo (attività di Ricerca-Azione).È coordinato dalla Lega contro i Tumori

Onlus diReggio Emilia, in sinergia con Ausl di

R i

Chisiamo

Percorsi didattici laboratoriali per scuole di ogni ordine e grado.Percorsi metodologici e di approfondimento tematico per docenti.Approfondimenti metodolologici e tematici per operatori sanitari.Gruppi di disassuefazione al fumo di sigaretta.Percorsi info-educativi per chi ha avuto il ritiro della patente.Percorsi di supporto per l’ammalato neoplastico e i suoi famigliari.Percorsi motivazionali per l’educazione a corretti stili di vita per donne in gravidanza e prima infanzia.

Cosa facciamo

Abbiamo imparato presto che il cibo ha a che fare con le relazioni e con gli

affetti

b) Cibo come mezzo per costruire la

relazionec) Cibo come occasione di

scambio emotivo e affettivo

a) Cibo come esperienza

antichissima

Partiamo dallPartiamo dall’’inizioinizio……CiboCibo EmozioniEmozioni RelazioniRelazioni

Usi e Significati del Cib0Usi e Significati del Cib0

Il cibo è più di qualcosa da mangiare.E’ nutrimento. Ma è anche piacere.E’ legame: materno, familiare, sociale.E’ appartenenza, identità, memoria.

Percorsi Laboratoriali

Target: Scuole secondarie di secondo gradoOpzioni:“Il cibo e le sue metafore”“ Cibo, Immagine corporea e

Identità”

Educazione fra pari

Target: Scuole secondarie di secondo gradoObiettivo:Preparare i ragazzi per un

interventodi attivazione su una classe in

tema di

8

Prevenzione in materia Prevenzione in materia di alimentazionedi alimentazione

1)1) Stile di vita sanoStile di vita sano2)2) Buona stima di sBuona stima di séé3)3) Buone capacitBuone capacitàà di relazione di relazione

sociale e affettivasociale e affettiva4)4) Pensiero critico e capacitPensiero critico e capacitàà didi

analisi delle pressionianalisi delle pressioni mediatichemediatiche5)5) CapacitCapacitàà di affrontare situazioni di affrontare situazioni

difficili e di gestire le emozionidifficili e di gestire le emozioni

Fattori di Fattori di protezioneprotezione

Favorire una presa di coscienza del proprio rapporto con l’alimentarsi, attraverso un’esplorazione dei significati e degli usi che ognuno fa del cibo.Rafforzare le aree di personalità coinvoltenell’area della nutrizione e implicate nei DCA: sentire il proprio corpo, gestire il controllo di sè,immagine corporea, senso di forza – fragilità,autostima.Integrare gli aspetti di sé emersi nei punti precedenti in una riflessione più ampiasulla propria identità

10

Le aree dLe aree d’’intervento: il controllointervento: il controllo

La sensazione di La sensazione di controllo di scontrollo di séé èè moltomoltoimportante per ognuno di noi, molto importante per ognuno di noi, molto destabilizzante quando manca o destabilizzante quando manca o èè carente.carente.Rispetto al ciboRispetto al cibo: a fronte di una : a fronte di una sensazione di fragilitsensazione di fragilitàà e smarrimento, il e smarrimento, il non avere potere su di snon avere potere su di séé e sulle proprie e sulle proprie scelte, esercitare forte controllo su cibo e scelte, esercitare forte controllo su cibo e pesopeso èè una forma di controllo possibile e una forma di controllo possibile e quindi rassicurante.quindi rassicurante.

11

Le aree dLe aree d’’intervento: le sensazioniintervento: le sensazioni

La capacitLa capacitàà di essere in ascolto e di di essere in ascolto e di coglierecogliere le sensazioni le sensazioni che si provano che si provano èèfondamentale, per orientarsi nelle fondamentale, per orientarsi nelle situazioni, per gestire ssituazioni, per gestire séé stessi e per stessi e per decidere.decidere.Rispetto al ciboRispetto al cibo: un: un’’alterazione o una alterazione o una difficoltdifficoltàà a sentirsi porta a essere a sentirsi porta a essere disorientati e a sedare ldisorientati e a sedare l’’ansia con delle ansia con delle abbuffate, che portano ad una sensazione abbuffate, che portano ad una sensazione definita (troppo pieno). definita (troppo pieno).

12

Le aree dLe aree d’’intervento: lintervento: l’’immagine corporeaimmagine corporea

LL’’immagine corporea immagine corporea nonnon èè qualcosa di qualcosa di oggettivo, ma oggettivo, ma èè ll’’immagine che ognuno ha immagine che ognuno ha del proprio corpo, generata da percezioni, del proprio corpo, generata da percezioni, ricordi, convinzioni, emozioni ericordi, convinzioni, emozioni e feedfeed backbackesterni.esterni.Rispetto al ciboRispetto al cibo: una scarsa autostima, a : una scarsa autostima, a volte un profondo disagio emotivo volte un profondo disagio emotivo possono distorcere le propria I.C., possono distorcere le propria I.C., perdendo la capacitperdendo la capacitàà di valutare il proprio di valutare il proprio peso e corporatura in modo corretto.peso e corporatura in modo corretto.

13

Le aree dLe aree d’’intervento: la forzaintervento: la forza

ForzaForza: crescere significa conoscersi e : crescere significa conoscersi e sperimentare progressivamente la propria sperimentare progressivamente la propria capacitcapacitàà di sostenere le sfide e dare di sostenere le sfide e dare intensitintensitàà ed efficacia al proprio agire. ed efficacia al proprio agire. Sentirsi forti.Sentirsi forti.Rispetto al ciboRispetto al cibo: in momenti di difficolt: in momenti di difficoltààesistenziale, le restrizioni alimentari esistenziale, le restrizioni alimentari diventano delle occasioni di dimostrare diventano delle occasioni di dimostrare forza, alla ricerca di conferme del proprio forza, alla ricerca di conferme del proprio potere personale.potere personale.

14

Le aree dLe aree d’’intervento: il mostrarsiintervento: il mostrarsi

MostrarsiMostrarsi: in adolescenza il non: in adolescenza il non piacersipiacersida un da un

punto di vista estetico e generale porta a punto di vista estetico e generale porta a profondi vissuti di vergogna e profondi vissuti di vergogna e

inadeguatezza,inadeguatezza,che spingono la personache spingono la persona allall’’evitamentoevitamento

delledellesituazioni sociali.situazioni sociali.Rispetto al ciboRispetto al cibo: le abitudini alimentari : le abitudini alimentari plasmano il corpo e plasmano il corpo e ““la dietala dieta”” èè il mezzo il mezzo pipiùù accessibile per perseguire laccessibile per perseguire l’’idea diidea di

Nutrimento e nutrizione

Brain StormingNutrimento, nutrizione, Corporeità.

Cibo e regolazione emotivaCibo come fonte di gratificazione

Scrittura creativa eschede di

approfondimento.Per esempio:

Cibo ed emozioniCibo e identitàI significati del ciboI menù delle emozioni

Cibo e immagine corporea

Collage e laboratorio espressivo

Per esempio: Bellezza e bruttezza, esplorazione dei valori estetici personali in relazione alle abitudinialimentari.

Cibo, ricordi e affetti

Cibo e tradizioni familiari / culturali

Analisi immaginativaPer esempio: Un viaggio nei sapori, sensazioni che evocano ricordi,fantasie, emozioni, immagini , colori.

Cibo e relazioni

Cibo e identità

Laboratorio di espressività corporeaPer esempio: Mostrarsi e nascondersi,Mi piace e non mi piace,Forza e FragilitàSe fossi un cibo sarei

originalitàfelicitàuguaglianzafamiglianaturalezzaesteticaricchezza interiorerispettoprogetto futurobenesserecompagniadolcezzavitalibertàamicizia/amorepassioneavere uno scopo

proporzioniintersuccessopersonalitàstare beneun sorrisosorrisostare bene con se stessiessere utili saper fare cose importantifamiglia,generatività/futurolibromoda e cura di sémare e naturacibo preferito

semplicità.modestiaessere adeguati alla situazionearmonia del corpobambini- infanziaè negli occhi di chi ti guardaè data dalla classenon ha coloremovimento del corposimpatiavivere avventure mai provatefesta insiemeè soggettivaattrici del passatopiccoli gestitenerezza

violenzainfelicitàsentirsi inferiorimaterialismoartificialitàdisgustovigliaccheriarazzismoincuriapregiudizimalesseredoloreamarezzamorteschiavitùcorruzionesofferenza

incubofalsitàesagerazioneinfelicitàApparenzaserbare rancorefalsitàsofferenzanientenon rispetto del corpodiscriminazionipregiudiziofare azioni negativefissazione per dietaessere appariscentiirregolaritàvecchiaia

Tipo di formazione fatta ai Peer: teoria (che cos'èl'educazione fra pari, il cibo e i suoi significati, obiettivi dell'esperienza, metodologia, gestione dell'aula, gestione delle situazioni critiche), sperimentazione degli strumenti formativi (brainstorming, scrittura creativa, schede stimolo, schede di approfondimento), adattamento e scelta condivisa degli strumenti, simulate d'aula, raccolta dei feed back post intervento.Numero di interventi nelle prime: 20Strumenti utilizzati: brain storming, scrittura creativa, schede stimolo, schede di approfondimento.

3 classi di scuola secondaria di secondo grado

1 gruppo di genitori con figli frequentanti la scuola dell’infanzia

1 gruppo di genitori con figli frequentanti la scuola primaria

1) Quando ho iniziato a pensare al cibo2) Che legame c'è tra cibo ed emozioni3) Il cibo a scuola: cosa penso della ristorazione

scolastica (mensa, bar, distributori automatici, paninari)

4) Abitudini e tradizioni della famiglia rispetto al cibo

5) Riflessione sulle parole: rischio, disturbo, atteggiamento salutare in relazione al cibo

6) Se e come il tuo essere diventato genitore ha cambiato il tuo rapporto con il cibo

Classe IVClasse che ha fatto un lavoro di sensibilizzazione sul cibo e i suoi significati con LdPCirca 50% italiani, 50% stranieri15 femmine, 5 maschi

Infanzia come età dell’incoscienza, anche nell’alimentarsiAdolescenza come età in cui ci si confronta con modelli estetici e con il gruppo dei pari, questo porta a pensare al cibo, specie in relazione alla propria immagineSuperamento dell’adolescenza con il volere essere sé stessiRiconoscimento di molti significati emotivi e relazionali del cibo: stress, coccola, veicolo di socializzazione, ricordo.Atteggiamento critico verso distributori (che condizionano le scelte) e bar, ok la mensa.Frammentazione della famiglia a tavola, ricomposizione nel week end.

Classe IIClasse che non ha fatto alcun lavoro di sensibilizzazione sul cibo e i suoi significati con LdPIn maggioranza immigrati da altri Paesi e da altre regioni d’Italia17 maschi

Ricevono le informazioni sul cibo dalla TV e dai genitoriDiffidenza sul cibo di dubbia provenienza e igieneDesiderio di assumere le abitudini alimentari locali -Vs- desiderio di rinnovare le abitudini tradizionali del luogo d’origineMolte aspettative e delusione sul cibo a scuola (bar e distributori), correlata e spiegata con la crisi economicaDesiderio di distinguersi dal liceo (ai secchioni la frutta a noi il panino)Panoramica di tradizioni culinarie regionali e nazionaliConsapevolezza del richio obesità e errato abbinamento dei cibi

Classe IIClasse che non ha fatto alcun lavoro di sensibilizzazione sul cibo e i suoi significati con LdPIn maggioranza italiani provenienti dalle campagne limitrofe18 maschi e 4 femmine

Poca attenzione al cibo e alle scelte alimentari, per lo più affidate ai genitoriLo sport, più della metà lo pratica, è laprincipale motivazione a prestare attenzione al ciboBuona competenza nel riconoscere le sfumature degli usi emotivi del cibo: vuoto, rabbia, noia, stress, tristezza, felicità, depressione.Poche aspettative sul cibo a scuola Tradizioni culinarie locali molto radicateFrammentazione della convivialità familiare e prevalenza della dieta “dissociata”

11 genitori, 3 maschi e 8 femmineTutti italiani e di origini bolognesi

13 genitori, 2 maschi e 11 femmineTutti italiani e di origini reggiane

Pensano al cibo spinti da gravidanza, genitorialità, sovrappeso e diete, uscita di casa, sport.Buona competenza nel riconoscimento degli usi e significati emotivi del cibo.Mensa come risorsa, in cui fare un pasto completo, avere una varietà maggiorerispetto a casa, alleggerirsi dalla preparazione di uno dei pasti.

Cibo usato come premio e gratificazione, spesso cibo spazzatura.Superamento cultura dei nonni, carne tutti i giorni.Dittatura delle vitamine.Mangiare per fame e non per forza.Meglio non insistere troppo, serenità a tavola, niente ansia.Il cibo come forma di ricatto.