Notizie, foto e curiositá da Insegnanti, Genitori e Alunni ... · Penso di trovare dei ... Penso...
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Notizie, foto e curiositá da Insegnanti, Genitori e Alunni
Maggio 2013
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Indice del “Don Minzoni News”
Impressioni in entrata e...in uscita Pag.3 — L’inserimento al Don Minzoni— i genitori dei 3 anni
raccontano
Pag. 5 — Il prossimo anno alla scuola primaria — pensieri e
emozioni dalla sezione dei 5 anni
Pag. 9 — Un’avventura durata 3 anni: cosa ho imparato al
Don Minzoni — intervista ai 5 anni bis
Pag. 16 — Scuola primaria: mamma e papà cosa ne pensano?
Cosa facciamo a scuola (e fuori da scuola) Pag. 17 — I 4 anni allargano i loro orizzonti
Pag. 19 — Favole al mudseo — i 3 anni in gita
La parola ai gemitori Pag. 20 — E’ ora di conoscersi meglio! - genitori sezione 4
anni
Pag. 23 — Fiabe dal mondo “La rapa gigante” - una mamma ci fa
conoscere una fiaba tradizionale
Pag. 27 — L’angolo dei golosi
Pag. 28 — E’ arrivato il week end: cosa facciamo? -
suggerimenti per il tempo libero ... Coi bimbi!
Pag. 29 — Arrivederci al prossimo anno!
La Redazione: Annalisa, Davide, Eugenia e MariaVittoria & Michele
GRAZIE !!!
...a Tutti coloro che hanno contribuito !!!
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Anche quest’anno, come tutte le buone tradizioni che si rispettino, il
nostro giornalino dedica uno spazio alle impressioni ed emozioni dei nuovi
arrivati. Scrivono alcune mamme e alcuni papà dei bimbi inseriti nella
sezione dei 3 anni.
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E dopo le emozioni di chi arriva, ecco quelle di chi ... parte! Quest’anno alla scuola Don Minzoni sono ben 2 le sezioni che ci lasciano per affrontare un altro grande passo ... la SCUOLA PRIMARIA!!!
Ecco i sentimenti che aleggiano nella
sezione dei 5 anni. C’è un po’ di
tutto: curiosità, paura, desiderio di
nuove esperienze. Tutto quel che
serve per affronatre nel migliore
dei modi le grandi occasioni.
MARCELLO: penso di trovare i banchi e meno giochi perché là si scrive di più e si resta seduti molto tempo e solo per la ricreazione si può andare un pochino a giocare, ma poco, per
un'oretta. Penso che le maestre ci facciano molto scrivere e ricopiare delle cose sulla lavagna. Penso di trovare dei bambini che non sono qui e di trovare, forse, mio fratello. Penso di
imparare italiano: leggere e scrivere e matematica, che vuol dire che si fanno le operazioni,
anche qui le facciamo e poi i bambini che non saranno bravi staranno molto vicini al banco della maestra perché così li può controllare bene e ci faranno fare il corso di cucina: alle Collodi
fanno fare anche il corso di cucina.
RITA: penso di trovare delle nuove maestre che qualche volta sono felici perché i bambini
hanno fatto le cose come hanno detto. Sarà molto bella perché proviamo a fare cose diverse. Si può giocare quando c'è la ricreazione: si mettono in un angolino, i bambini, giocano per un po’.
Alla scuola elementare si può mangiare solo a ricreazione. Penso di trovare dei nuovi amici, diventare sempre più brava. Imparerò a leggere, fare matematica, a scrivere poi dovremo
anche ricopiare delle cose sul quadernone poi dobbiamo scrivere delle cose dalla “scrivania”.
GRETA: sarà bella, si lavora tanto, imparerò a scrivere e a leggere.
SOFIA R.: sarà grande e anche con molti bambini, non si gioca, si sta a sedere perché c'è la
maestra che parla, spiega ai bambini cosa debbono fare. Imparerò a leggere, a scrivere e poi imparerò a conoscere meglio i numeri, imparerò anche le lettere.
ALICE L.: io so già com'è: sono già andata alle “Gramsci”; è grandissima. Penso di trovare una cosa nuova, la cosa che stiamo a sedere di più e impariamo di più ,lavorare sempre vicino alla
maestra a piccolo gruppo. Mi insegneranno a scrivere e fare matematica che vuol dire che imparerò quanto fa i numeri che non so. Mi insegneranno le regole, mi insegneranno che bisogna
stare a sedere di più.
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CLARISSA: la scuola sarà bella, ci sarà il giardino per giocare, studieremo i compiti, dobbiamo andare da soli dai nostri genitori (entrare), mi insegneranno tante cose.
ALICE DE.: faremo i compiti, che dobbiamo capire a scrivere e fare i compiti, mi immagino il
bagno pulito, si fa tutta la giornata a fare i compiti poi mi immagino che quando suona la
campanellina rimaniamo un po' fuori, un po' a giocare poi quando suona di nuovo la campanella si rientra di nuovo e si fa quello che dice la maestra cioè di nuovo i compiti. Mi piacerà moltissimo
perché restiamo lì e mi piacerà moltissimo.
FEDERICO: è bella la scuola elementare perché ci sono tante cose da imparare con le maestre e amici. Ci saranno tanti bambini, lavori poi alla fine un po' si può andare fuori a giocare. Non
sarà come qua perché alla scuola elementare anche quando c'è nuvolo si può andare fuori a
giocare. Penso che chi fa il birichino andrà dietro alla lavagna. Imparerò a scrivere, a fare matematica: 3+3 fa 6. Imparerò gli esperimenti cioè come l'acqua se messa con l'uovo sodo va
in fondo. Mi insegneranno tutti i tipi di piante, i nomi come il basilico.
SOFIA C.:mi aspetto di trovare la maestra che dice che siamo stati bravi sul quadernone e
poi d'imparare a scrivere, a leggere ad essere più bravi, a imparare bene a fare delle case, dei disegni e imparare a essere più gentili.
FEDERICA: vorrei che la maestra dicesse che siamo stati bravi sul quadernone, mi aspetto di
trovare i banchi e poi d'imparare a leggere e a scrivere.
GIULIA: io mi aspetto che sia piena di lavori che hanno fatto i bambini che ci sono stati prima
di noi. Mi aspetto di trovare delle maestre gentili. Penso di imparare a leggere e penso di imparare la matematica che sono i compiti che dovevo fare e non solo scrivere il mio nome.
MATTIA: mi aspetto il bagno pulito, le maestre sono brave e gentili e i bambini sono gentili con me. Spero di trovare Luca Pellacani che viene perché lo ha detto sua mamma. Spero di
imparare a scrivere e tante cose, fare dei lavoretti belli.
ELEONORA: penso di trovare i disegni che hanno fatto i bambini prima di noi, il bagno
splendente. Penso di conoscere bambini nuovi. Sarà bellissima perché non ci sono mai andata. Imparerò religione, matematica che è una cosa che si studia è tipo scrivere e si può leggere. Si
può anche un pochino giocare, quando lo dicono le maestre.
SARA: io penso di trovare dei compagni molto gentili e molto bravi e di trovare qualcuno che
voglia stare con me nel banco, trovare le maestre che mi fanno imparare tante cose ad esempio scrivere, leggere e poi anche imparare tante cose nuove.
MARISOL: penso di trovare tanti amici e la scuola è bella perché avranno fatto tanti
lavoretti belli. Sarà diversa da questa perché ci saranno delle altre cose, sarà tutta pulita,
splendida. Mi insegneranno a scrivere, leggere e poi...
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ELISA: mi aspetto che ci sono delle maestre che mi ”imparano tutto”, imparano come si scrive bene e poi ci imparano come fare dei veri fiori. Sarà bello, si giocherà con i miei amici e
mi piacerà andare a scuola, non si gioca là, mai perché non si può, solo quando sono arrivate le mamme, si gioca se no si studia solo, me l'ha detto mio fratello perché lui è già alla scuola
elementare. Quando andiamo fuori in giardino io e le mie amiche giocheremo e poi non vedo l'ora che studio con i miei amici.
NICOLE: di diverso, quando faranno la recita è una cosa che mi piace quando io faccio la recita è una cosa vorrei dire ai bambini alzate la voce perché voglio fare una sorpresa a tutta
la gente. Quando andrò a scuola sarò un po' diversa,cambiata perché quando arriva sempre un bambino si sente diverso. Penso che mi può insegnare la terra come è fatta, i numeri, mi può
insegnare anche come si fanno i problemi e lo scheletro e ci può anche insegnare le cose nuove che noi non sappiamo che un bambino non sa neanche e sembra che un bambino è bocciato.
Quando saremo grandi sapremo come era la terra quando noi non c'eravamo e quando non ci
saremo come sarà la terra umana. Rispetto a questa mi sentirò meglio perché troverò degli amici nuovi e tutti quanti ascolteranno la maestra.
NOEMI: ci sarà che noi andremo in palestra, vado a giocare a pallavolo, a arrampicarsi poi andrò ... Ci saranno i computers e noi li useremo, si faranno i compiti. Sono sicura che si gioca
come qua e poi si va fuori e poi mangiamo là, credo. Io farò una cosa bella e dopo andremo in palestra.
DANIELE: sarà bella perché si starà a sedere tanto e studiare tanto che vuol dire che
studierò la prima che così sarò bravo e contento e la mia mamma sarà contenta e dopo quando
suona la campanella dobbiamo andare su a mangiare e dopo andiamo di nuovo a studiare e dopo suona la campanella di andare a casa. Mi insegneranno che dopo il tempo passa lungo che vuol
dire che il tempo dell'orologio si muove o non si muove e il tempo passa corto se va piano e se va lungo il tempo va più veloce e quindi dopo dobbiamo andare subito a casa. Mi aspetto di fare
delle cose e di studiare anche a casa.
GABRIELE: penso di trovare una campanella perché io ho visto alla scuola elementare una TV,
ho visto una campanella delle scuole elementari. Penso di imparare delle cose, una alla volta, cose nuove, tutte le cose, i numeri, i meno; penso anche di imparare quanto fa 30+6. Si
giocherà poco perché la campanella a volte suona presto, penso anche che imparerò tante cose: leggere le carte a capire quello che c'ho in mano, le lettere che c'ho in mano e poi penso anche
che quando sarò grande e prendo un ”gratta e vinci” leggerò, dopo aver grattato, il numero.
CHONALYN: mi piacerà fare i compiti, mi piace ascoltare le maestre, imparerò i numeri anche
le tabelline, a scrivere, a leggere. Anche alla scuola elementare si fa l'appello, devo ascoltare sempre le maestre e se non le ascolto si arrabbiano, me lo dice la Jessica: bisogna rispettare
le maestre. GIORGIA:credo che alla scuola elementare ci sia anche la Mari, credo che sia divertente
perché per me è molto bella,bisogna stare molto a sedere perché ci devono insegnare le
lettere e ci insegnano le letterine e delle cose importanti. Non si gioca mai perché ti devono insegnare le cose che non sappiamo. Incontro anche degli altri amici e dopo spero che sia
divertente.
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LUCA: sarà bella perché mi insegnano a scrivere, a leggere poi si studia: che si scrive e si
legge. E' bello perché si fa anche ricreazione, si gioca. Le maestre saranno un po' birichine
alcune, alcune sono brave. Bisogna stare in silenzio e ascoltare se no se qualcuno ti chiede qualcosa lo sai e non prendi un brutto voto. Spero di trovare Marcello, Daniele e Mattia di
sicuro perché ci siamo scelti. Quando siamo a scuola voglio trovare degli altri amici.
CRISTIAN: penso che scrivo il mio nome bene, disegno la famiglia: mamma e il papà e io. Gioco con gli amici meno tempo di qua perché andiamo alle elementari e poi mi fanno tutte le
domande, le maestre, perché scrivo il nome bene. Alla scuola elementare si impara bene il
nome, Cristian, sta bene e sta bene pure qua.
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ALESSIA racconta … Cosa ho imparato dalla scuola dell'infanzia?
Ho imparato a fare le rime e a disegnare bene.
L'attività che preferisco?
Disegnare con i pennarelli. Quello che so fare meglio?
Io sono brava a disegnare l'albero di Natale.
Quando non riesco a fare qualcosa?
Mi faccio aiutare o dalla mamma o dalle maestre.
Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa vorrei trovare, cosa mi aspetto di imparare?
Sarò più grande e andrò alla scuola elementare. Dobbiamo scrivere, ci saranno banchi e quaderni e
ci saranno delle altre maestre. Imparerò a scrivere erba e albero. L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola primaria?
Con Davide e Lucrezia.
DAVID racconta … Cosa ho imparato dalla scuola
dell'infanzia?
Ho imparato a pattinare. Poi mi ero
divertito a pattinare con gli altri
bambini. Poi mi piaceva fare inglese poi mi è piaciuto fare dei bei giochi
come ruba-bandiera. Poi hanno
chiamato i bambini che hanno il
numero uguale poi hanno preso la bandiera. L'attività che preferisco?
Mi piace contare con le maestre.
Quello che so fare meglio?
A giocare con i bambini a ruba-bandiera e poi a giocare a nascondino e moscacieca.
Quando non riesco a fare qualcosa?
Male, picchiare i bambini. Quando non so fare una cosa mi arrabbio poi quando mi viene troppo la
rabbia conto fino a 10. quando non la so fare una cosa lo chiedo alla tata che mi aiuta. Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa vorrei trovare, cosa mi aspetto di imparare?
Un bel gioco, un gioco molto difficile come le costruzioni. Dei giochi nuovi, anche delle bolle, delle
maestre nuove che aiutano a fare delle cose belle, delle cose nuove, per imparare delle cose che i bambini non hanno mai fatto. Scrivere i nomi dei bambini poi fare i compiti, scrivere, scrivere. Poi
quando io non so fare i compiti io chiamo la mamma e gli dico: “non li so fare!” e lei mi aiuta poi
faccio i compiti da solo. Dei nuovi giochi. Devo imparare nuove cose, cose bellissime.
L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola primaria?
Con Onye.
Intervista ai protagonisti della sezione 5 anni bis:
“Un’avventura durata tre anni: cosa ho imparato al Don Minzoni.”
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DAVIDE racconta … Cosa ho imparato dalla scuola dell'infanzia?
Ho imparato a scrivere il nome dell'Alessia. Poi ho imparato anche che, quando si fanno i compiti,
bisogna stare zitti così, si pensa, così fanno quello che dicono le maestre. Poi quando una maestra
legge una storia bisogna ascoltare. L'attività che preferisco?
Mi piace fare inglese, musica poi anche pitturare.
Quello che so fare meglio?
Sono bravo a fare l'appello.
Quando non riesco a fare qualcosa?
Lo posso dire alle maestre e dopo, se loro ci riescono, posso copiare.
Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa vorrei trovare, cosa mi aspetto di imparare?
I compiti, alcune lumache perché mi piacciono, a scrivere. Poi alcune poesie che io non so, me le
possono dire.
L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola primaria?
Vorrei andare con Francesco.
EMANUEL racconta …
Cosa ho imparato dalla scuola dell'infanzia?
A giocare, a essere bravi a essere buoni e in silenzio. Ho imparato a giocare al gioco dell'oca poi al memory di Cars.
L'attività che preferisco?
Piace pattinare.
Quello che so fare meglio?
Ah, sono bravo a giovare a tris!
Quando non riesco a fare qualcosa?
Non lo so, io non so fare le cose difficili, io non so fare le case, non lo faccio. Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa vorrei trovare, cosa mi aspetto di imparare?
Andrò alla scuola Gramsci perché dovrò studiare i compiti di matematica, di scienze, vedere dei
bimbi e dei ragazzi grandi che studiano e non fanno rumore. Imparerò a fare ginnastica poi a
fare musica. Poi i genitori aspetteranno finchè i ragazzi andranno fuori. L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola primaria?
Con Davide.
ERICA racconta .. Cosa ho imparato dalla scuola dell'infanzia?
A scrivere il mio nome, a fare dei nuovi giochi (patata bollente). Ho imparato un po' a parlare in inglese. Ho imparato a fare dei disegni più belli.
L'attività che preferisco?
Pattinaggio.
Quello che so fare meglio?
Ad ascoltare la musica.
Quando non riesco a fare qualcosa?
Provo a farla poi chiedo aiuto alle maestre. Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa vorrei trovare, cosa mi aspetto di imparare?
Di studiare matematica e musica, pitturare, a leggere, a scrivere.
L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola primaria?
La Miriam.
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FRANCESCO racconta … Cosa ho imparato dalla scuola dell'infanzia?
Ho imparato a disegnare e ho anche imparato a sapere tutti i colori. Ho imparato che non si
picchiamo i bimbi e ho anche imparato che, quando le maestre leggono, si deve stare zitti e
raccontare una storia a chi non c'era e non ha potuto sentire. L'attività che preferisco?
Mi piace fare religione perché ci sono delle belle storie.
Quello che so fare meglio?
Sono bravissimo a disegnare.
Quando non riesco a fare qualcosa?
Mi comporto bene, ci penso e poi quando c'ho pensato lo dico o lo faccio.
Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa vorrei trovare, cosa mi aspetto di imparare?
Devo fare i compiti e fare anche il bravo. Dei nuovi amici. Mi aspetto di imparare le tabelline.
L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola primaria?
Leonardo.
GABRIELE racconta … Cosa ho imparato dalla scuola dell'infanzia?
Ho imparato che non si fanno i dispetti che non si picchiano gli altri bambini. Ad ascoltare quando
una maestra legge un libro. Ho imparato a mettere sul sole o sulla neve oppure sul nuvoloso.
L'attività che preferisco?
Fare inglese perché insegnano delle cose che
dicono in inglese.
Quello che so fare meglio?
A mettere a posto i colori e anche a disegnare poi so il nome di tanti animali.
Quando non riesco a fare qualcosa?
Non la faccio. Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa
vorrei trovare, cosa mi aspetto di
imparare?
Penso di scrivere tutto il giorno. Dei quadri belli, vorrei che ci fosse dipinto Mozart, lo
conosce anche il mio papà e c'è anche nel gioco
di mio fratello. Delle cose nuove, a leggere e impareremo delle storie nuove. L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola primaria?
Davide e Matilde.
GIULIA racconta … Cosa ho imparato dalla scuola dell'infanzia?
A fare i dipinti, a colorare, a contare, ad ascoltare le storie, facciamo delle cose per il papà e la
mamma, le coloriamo, le incolliamo. L'attività che preferisco?
Musica.
Quello che so fare meglio?
Parlare delle storie che ci raccontate voi.
Quando non riesco a fare qualcosa?
La provo a fare poi dopo, se sbaglio un pochettino, dopo va bene anche così.
Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa vorrei trovare, cosa mi aspetto di imparare?
Dovrò fare i compiti, sono da imparare le cose.
Vorrei trovare degli amici nuovi. A fare dei capolavori tipo con i pongo facciamo gli occhi poi dopo la
rotoliamo in un foglio di carta e dopo la mandiamo ai nostri genitori. Poi a leggere.
L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola primaria?
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LEONARDO racconta … Cosa ho imparato dalla scuola dell'infanzia?
Ho imparato a non dare gli schiaffi, i pugni e i calci. A colorare e a stare dentro ai disegni, a
contare i bimbi, a suonare gli strumenti e a parlare l'inglese.
L'attività che preferisco?
Musica perché mi piace suonare il tamburo.
Quello che so fare meglio?
A nuotare. Quando non riesco a fare qualcosa?
Chiedo aiuto alle maestre.
Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa vorrei trovare, cosa mi aspetto di imparare?
Scrivere, leggere e fare matematica, dei miei amici così, quando vado a giocare, gioco con loro. Imparerò a leggere i libri e a fare matematica. Come: “ci sono 5 numeri e dopo tu ne aggiungi
uno”.
L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola primaria?
La Miriam poi ne vorrei altri 4: Languasco, Francesco, Luca, Davide e l'Erica
LORENZO I. racconta … Cosa ho imparato dalla scuola dell'infanzia?
Io ho imparato a non picchiare i bambini e a educarli come si deve. Poi ho imparato che non si
deve mai fare i capricci quando la mamma va via da scuola e poi ho imparato ad aiutare sempre gli
amici e ho imparato a mettere a posto insieme. L'attività che preferisco?
Ascoltare la maestra che legge i libri.
Quello che so fare meglio?
Fare delle capriole e a raccontare le favole e anche delle barzellette.
Quando non riesco a fare qualcosa?
Provo sempre a farla e poi, quando mi stanco, allora lo faccio il giorno dopo.
Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa vorrei trovare, cosa mi aspetto di imparare?
Credo che dovrò fare i compiti, sono delle cose che si deve scrivere per 8 ore sul quaderno.
Vorrei trovare dei miei amici che stanno in questa scuola e credo che Giulia verrà nella mia
scuola. Mi aspetto d'imparare tante cose: di disegnare bene e a fare bene i compiti. L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola primaria?
Ci vorrei andare con Giulia e anche Francesco
LORENZO P. racconta … Cosa ho imparato dalla scuola dell'infanzia?
Ho imparato a giocare bene che si fa i bravi bravissimi. Ho imparato a fare dei disegni belli, a
stare zitti sulle panche e ad ascoltare le maestre. L'attività che preferisco?
Mi piace di più giocare con le costruzioni.
Quello che so fare meglio?
So fare bene di travestimenti da “catello” giallo e so anche giocare con il mio migliore amico che si chiama Thomas.
Quando non riesco a fare qualcosa?
Che cosa faccio quando non so fare una cosa? (lo ripete 5 volte) Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa vorrei trovare, cosa mi aspetto di imparare?
Alla “cuola” elementare si deve fare dei compiti. Vuol dire che devi “crivere”. Voglio trovare le
“maetre” e la lavagna. Penso impalale quello che dicono le maetre. L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola primaria?
Thomas perché è il mio migliore amico.
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LUCA racconta …
Cosa ho imparato dalla scuola dell'infanzia?
Ho imparato che non si devono dare gli schiaffi. Bisogna stare seduti sulle
panchine quando le maestre devono leggere i libri. Ho imparato a usare le
costruzioni.
L'attività che preferisco?
Giocare con i miei amici e pitturare.
Quello che so fare meglio?
Sono bravo a giocare alla patata bollente e a colorare e dipingere.
Quando non riesco a fare qualcosa?
Chiedo aiuto alle tate.
Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa vorrei trovare, cosa mi aspetto di
imparare?
Di sicuro leggere un'ora. Vorrei trovare dei nuovi giochi, imparare a leggere.
L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola primaria?
Francesco, Leonardo, Davide.
LUCREZIA racconta … Cosa ho imparato dalla scuola dell'infanzia?
A disegnare poi quando si disegna dopo si mette il
tappo ai colori. A contare e a giocare al gioco dell'oca e a memory.
L'attività che preferisco?
Fare religione, ci fa disegnare. Quello che so fare meglio?
A disegnare con i pennarelli e i gessetti.
Quando non riesco a fare qualcosa?
Lo chiedo a voi. Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa vorrei
trovare, cosa mi aspetto di imparare?
D'imparare a leggere e a scrivere. Un banco dove si colora. Di imparare a leggere, a studia la geografia.
L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola primaria?
Con l'Alessia e la Miriam.
MARGHERITA racconta … Cosa ho imparato dalla scuola dell'infanzia?
A stare dentro ai bordi quando pitturo. A ricalcare i disegni della lavagna luminosa, a giocare a campana con la Giulia. A costruire stalle per i cavalli nell'angolo delle costruzioni.
L'attività che preferisco?
Fare musica perché imparo nuove canzoni, imparo a suonare anche ritmi diversi. Quello che so fare meglio?
So leggere, so scrivere anche letterine in corsivo.
Quando non riesco a fare qualcosa?
A volte provo a chiedere ad un amico se la sa fare bene e mi può insegnare come si fa.
Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa vorrei trovare, cosa mi aspetto di imparare?
Starò 8 ore al banco per studiare. Un bel giardino intorno alla scuola con qualche ciuffetto d'erba
e da una parte che ci sia disegnato un percorso per giocare a campana con 2 sassi. A fare le paroline in corsivo che non so ancora fare come la G e la H. Poi un altro po' d'inglese.
L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola primaria?
Alessia.
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MATILDE racconta … Cosa ho imparato dalla scuola dell'infanzia?
Ho imparato a contare poi ho imparato a pitturare e a incollare, a fare l'appello e poi ho imparato
tante storie sui libri.
L'attività che preferisco?
Dipingere con i colori a pennello. Mi piace dipingere dei quadri.
Quello che so fare meglio?
A pitturare con i pennelli. Quando non riesco a fare qualcosa?
La provo a fare poi ci riprovo delle altre volte.
Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa vorrei trovare, cosa mi aspetto di imparare?
Mi aspetto di studiare inglese poi anche italiano. Una maestra nuova. Imparerò a fare delle altre cose nuove, di giocare poco e di stare un'ora a studiare.
L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola primaria?
Luca e la Giulia
MIRIAM racconta …
Cosa ho imparato dalla scuola dell'infanzia?
Ho imparato a colorare con i pennelli, a contare i bimbi, a giocare con la cucina. Poi ho imparato a dire casa in
inglese.
L'attività che preferisco?
Mi piace fare dei giochi in salone e contare. Quello che so fare meglio?
La ruota e a leggere.
Quando non riesco a fare qualcosa?
Mi arrabbio poi piango poi ci provo.
Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa vorrei
trovare, cosa mi aspetto di imparare?
Devo imparare a scrivere, vorrei trovare un amico di questa scuola. Di scrivere, leggere, fare le rime.
L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola
primaria?
Con la Margherita
ONYE racconta … Cosa ho imparato dalla scuola dell'infanzia?
Ho imparato a scrivere il nome di bambini. Ho imparato a scrivere: ieri, oggi e domani. Poi giochiamo insieme con i numeri e con i giochi e con i numeri che mettiamo al collo (ruba-bandiera).
L'attività che preferisco?
Dipingere con i colori che vogliamo.
Quello che so fare meglio?
Io sono brava a giocare bene a 1-2-3 stella.
Quando non riesco a fare qualcosa?
Non ci riesco a fare una cosa faccio un'altra cosa. Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa vorrei trovare, cosa mi aspetto di imparare?
Insegnare. Un posto di sedere nella sedia, a fare una capriola, a fare una barca di carta.
L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola primaria?
La Matilde, la Chanel e la Giulia.
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SARA racconta …
Cosa ho imparato dalla scuola dell'infanzia?
Ho imparato a comportarsi bene e a giocare bene, a non fare arrabbiare le maestre, a mettere in
ordine, a divertirmi. L'attività che preferisco?
Musica perché ci insegna tante cose belle.
Quello che so fare meglio?
Sono brava a riordinare, un po' a colorare, a giocare.
Quando non riesco a fare qualcosa?
Forse bisogna pensarci un po' e riflettere un po' in pace poi, se ti viene in mente, si riaggiusta
tutto e forse la sai fare. Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa vorrei trovare, cosa mi aspetto di imparare?
Scrivere, fare i compiti, imparare alcune cose. Degli animali come l'acquario con un pesce poi un
gattino che ha una cuccia. Cosa fanno gli animali, cosa fanno gli adulti quando sono grandi e anche i ragazzi e le ragazze.
L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola primaria?
La Chanel.
THOMAS racconta … Cosa ho imparato dalla scuola dell'infanzia?
A fare il bravo, a non fare brutte cose. Ho imparato a pitturare dentro ai bordi e a disegnare i cani.
L'attività che preferisco?
Religione. Quello che so fare meglio?
A disegnare le storie.
Quando non riesco a fare qualcosa?
Quando non riesco a fare qualcosa io dopo mi arrabbio un pochino, ma poi mi passa subito tutto. Ci provo tante volte poi ce la faccio.
Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa vorrei trovare, cosa mi aspetto di imparare?
Leggerò i quaderni, imparerò a leggere e anche a fare i compiti sui quaderni. Vorrei trovare una scuola con dei disegni sulle mura. Mi aspetto di imparare di andare a casa e di
spiegare tutto alla mamma.
L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola primaria?
Con Lorenzo Pasini e Gabriele. VANESSA racconta …
Cosa ho imparato dalla scuola dell'infanzia?
A scrivere i nostri nomi, a contare fino a 100, a disegnare.
L'attività che preferisco?
Giocare con i pony e fare l'appello. Quello che so fare meglio?
A contare.
Quando non riesco a fare qualcosa?
Uhm.
Cosa mi attende alla scuola primaria, cosa
vorrei trovare, cosa mi aspetto di imparare?
Imparerò a scrivere, imparerò a leggere.
L'amico/a con cui vorrei andare alla scuola
primaria?
Con Chanel.
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E mamma e papà cosa ne pensano?
Alla domanda " quali aspettative rispetto alla scuola
primaria"? alcuni genitori di bimbi e bimbe frequentanti la
sezione dei 5 anni bis, rispondono:
Spero sia in grado di fornire le basi per il suo futuro bagaglio culturale. Spero anche
che la aiutino ad integrarsi e a conoscere i nuovi compagni
Che persegua un miglioramento continuo delle proprie capacità
Che venga accolto in modo tale da farlo sentire parte di un gruppo integrato con cui
possa apprendere in autonomia. Che si trovi in un luogo stimolante.
Mi aspetto un adeguato processo di inserimento dei bambini in un nuovo ambiente
scolastico, fatto di doveri, ma anche di importante crescita.
Spero che mia figlia trovi un luogo in cui si senta al sicuro, in luogo in grado di
promuovere una solida cultura di base, dove possa acquisire più sicurezza e più
fiducia in se stessa per combattere insicurezze e timidezze eppure. Un luogo dove
confrontarsi con gli altri imparando a ripetersi e farsi rispettare.
Che la scuola riesca ad interessare e coinvolgere il bambino al fine di perseguire in
processo di sviluppo e di apprendimento vaiato alla scuola dell'infanzia, ponendo le
basi necessarie a svolgere le scuole future.
Dalla scuola ci aspettiamo che lo responsabilizzi, che insegni quali sono le priorità
rispetto agli impegni.
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I 4 anni allargano i loro orizzonti
Le insegnanti Annalisa e Milly:”siamo usciti per la seconda volta per una passeggiata in
quartiere: questa volta all'uscita del cancelletto della scuola siamo andati verso destra,
oltrepassando l'edicola e andando in una direzione che nessun bambino aveva mai
percorso … “
ABBIAMO RACCOLTO I COMMENTI DEI
BAMBINI DURANTE LA PASSEGGIATA …
- Ci siamo persi- - Ci serve una mappa! -
- A cosa ci serve la mappa? - (chiede l'insegnante) - Per capire dove siamo! -
- Ci serve una mappa come quella dei pirati! - - Che bel castello! - (costruzione fatiscente
delle ex-fonderie) - La Ghirlandina! - (in realtà è il campanile della
chiesa di Santa Caterina) - Ma non stiamo andando all'Ipercoop... -
- È un'altra Ghirlandina ... non è quella che c'è a
casa mia! - - Quello è un gigante robot! - (l'acquedotto)
- Ma dove siamo? - (chiede l'insegnante) - Bloccati! -
- Bloccati in strada!!! - - E per tornare come facciamo? - (chiede di nuovo l'insegnante) - Andiamo a scuola? - - Siamo in una strada recintata che non si può
andare dentro perché è troppo alta, io qui ci son passata tante volte da sopra. -
- La campana ... - (si sente suonare il campanile
della chiesa) - ...della chiesa!!! -
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NEL FRATTEMPO SI SENTE PASSARE UN TRENO...
- Ciuf-ciuf: è un uccello viaggiatore!!! -
- Era il treno! ... per tornare a scuola come si fa? - - Prendiamo il treno! -
- Ma il treno ci porta da un'altra parte... - - Secondo me non prendiamo il treno, prendiamo quella strada come siamo arrivati qua.-
- Prendiamo il treno o la strada che abbiamo fatto? - (chiede l'insegnante) - Il treno! - - No! il treno non ci porta a scuola, non ci sono i binari!! -
- Allora prendiamo l'autobus - - No! L'autobus dobbiamo andare in una fermata degli autobus. -
- Prendiamo il marciapiede dove siamo andati ... -
- E qual è il marciapiede dove siamo andati? (chiede l'insegnante) - Quello là! -
- Io voglio andare scuola per piacere ... - - Siamo d'accordo che torniamo a piedi da dove siamo venuti? - (domanda l'insegnante) - Sì!!! - - Ecco la chiesa! -
- Lo sai che la chiesa della nonna è proprio così? -
INTANTO, MENTRE CI
INCAMMINIAMO SEGUENDO LO
STESSO MARCIAPIEDE, ALCUNI
BAMBINI CANTANO “FRATELLI
D'ITALIA”...
- Voglio andare all'asilo... -
- Ragazzi mi sta girando la testa -
CONTINUANO A CANTARE “FRATELLI
D'ITALIA”...
- Mi è piaciuta di più l'altra strada che abbiamo visto Rex al Conad -
- Va bene questa strada per tornare a scuola? - (chiede l'insegnante mentre stanno camminando) - Sì - - Tata ci porti in edicola? -
- Adesso vediamo - (risponde l'insegnante)
POCO DOPO ENTRIAMO TUTTI IN
EDICOLA E COMPRIAMO UN GIORNALINO
DI RICETTE DELLA NONNA …
- Vi è piaciuto il giro di oggi - (chiede l'insegnante) - Sì! -
- No, perché volevo prendere l'autobus. -
- E io il treno !- - A me mi è piaciuto che siamo andati in
edicola... - - ... A comprare il giornalino dei dolci -
- Quel signore a me mi conosceva perché io ci
vado sempre in edicola - - Anche io ci vado sempre in edicola -
- A me mi è piaciuto quando siamo riusciti a tornare qua ... -
- ... a scuola, perché io ero stanco, stanco e volevo tornare a giocare a scuola! -
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Insegnante: Dove siamo stati?
Federica: Siamo andati sul pullman per andare al museo. Ho visto tanti animaletti, sembravano
finti.
Ins: Tu Giacomo cosa hai visto al museo? Giacomo: Io ho visto il pescespada, la scimmia, la tartaruga.
Ins: Cosa ti ha messo sulla mano Andrea, il signore del museo Giacomo: Eh, mi ha messo un insetto, non mi ricordo come si chiama.
Lara A: Io ho visto l'insetto stecco in mano a Giacomo.
Saverio: Ho visto la tigre, uno squalo grande. Questi animali non si muovevano, stavano riposando.
Alessio: Ho visto un pesce grande, l'ippopotamo. C'erano degli animali nel recinto e siamo andati con l'autobus.
Lara A: Quando siamo arrivati ci ha fatto sedere sui cuscini e ci ha raccontato la storia della scimmietta che aveva perso la mamma.
Hillary: E anche il papà. È la storia del libro che abbiamo anche noi. Ho visto il leone e il
piccolo leone, l'ippopotamo, l'elefante e anche la scimmietta. Andrea ci ha dato dei disegni da colorare con gli animali: io avevo l'elefante.
Alexandra: Mi è piaciuta la tartaruga sul tavolo: era gigante. Riccardo: Al museo ho visto il coccodrillo, il serpente, il rinoceronte e un altro coccodrillo.
Lara A: Io ho visto anche uno squalo bianco, però non era tanto bianco. E anche un
rinoceronte. Francesco: Io il pesciolone, l'ippopotamo e lo squalo.
Antonio: Io ho visto l'ippopotamo, un rinoceronte, tutti gli animali e anche il lupo. Alessandro: Ho visto il coccodrillo dentro al vetro, e la scimmia.
Maddalena: C'erano le scimmie e il leone. Ins: Com'erano quegli animali?
Maddalena: Erano veri ma non si muovevano, perché erano nella tana a pensare.
Christian: Ho visto il lupo nel bosco e il pappagallo. Mattia: C'era Andrea, ha fatto toccare gli animali. C'erano i pesci, il coccodrillo e anche la
tartaruga. Nicholas: Un coccodrillo grande grande, siamo andati con l'autobus.
Desmon: C'erano i pesci. Elisa: C'erano tanti animali.
Malak: Piaciuto pullman.
Beatrice: Siamo andati in autobus al museo e ho visto tanti animali, molto carini. Erano veri, con
dentro delle cose che non li facevano muovere. Erano dentro a dei vetri, ho visto una leonessa e
un leone e tanti altri tipi, una piccola farfalla in
una spugnetta. Andrea ci ha fatto vedere la foresta con un laghetto e il fenicottero. Io l'ho
visto anche vivo. Ins: Dove l'hai visto?
Beatrice: Allo zoo con il papà.
FAVOLE AL MUSEO
sezione 3 anni, insegnanti Carla e Simona
Il percorso parte dalla narrazione di una
storia per far conoscere l'habitat della
savana e le caratteristiche degli animali
che vi abitano; osserviamo scimmie, leoni,
ippopotami, coccodrilli, ecc …
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Sezione 4 anni: i genitori raccontano.
Dopo un primo anno di ambientamento, per bambini e genitori dei
4 anni è giunta l’ora di conoscersi meglio!!!
Per mia figlia è molto importante ed emozionante che i suoi amici di scuola vengano a casa nostra. E’ contenta di condividere con loro i suoi spazi e i suoi giochi. Spesso chiede di
poter andare a casa dei suoi amici, dice “sono curiosa di vedere come vivono gli altri e le loro abitudini”, e questa penso sia una sana e legittima curiosità.
Questo inverno abbiamo frequentato in particolare una coppia di genitori della sezione, con i quali sentiamo di poter condividere una certa sintonia generale e che ci fa piacere
vedere durante il tempo libero. Ci siamo lasciati le bimbe a vicenda, con tranquillità e
spontaneità, e questo penso sia una gran bella cosa, sia per noi genitori, che in quei momenti di “libertà” abbiamo avuto modo di sbrigare le nostre faccende e commissioni, sia
per loro, che si sono sempre divertite molto e hanno sperimentato nuove relazioni.
Sicuramente il ritiro dei bimbi da scuola è uno
dei momenti di maggior socializzazione tra genitori, perché si è tutti meno di fretta. E’
stato bello conoscere meglio alcune mamme, attardandosi in sezione anche dopo l’orario del
ritiro, e in questo credo che la pazienza e disponibilità delle insegnanti sia stato
importantissimo!
Ottima anche l’idea della “bacheca degli appuntamenti” avuta e realizzata da una mamma della sezione, destinata a rendere
“pubblici” e aperti alcuni appuntamenti extrascolastici: mi piace anche perché è più accessibile e visibile rispetto allo scambio di mail.
Martina – mamma di Nina
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Credo che la scuola materna possa essere effettivamente un luogo di aggregazione anche per le famiglie. Ovviamente l’approfondimento, almeno per quanto mi
riguarda, è ed è stato più spontaneo con quei genitori che per compatibilità di orari
vedo tutte le mattine oppure con i genitori di quei bimbi che maggiormente hanno “legato” con mia figlia.
Nel corso del primo anno sono forse un po’ mancate le occasioni d’incontro perché a parte la festa di Natale non è stato organizzato molto altro. Quest’ anno invece
abbiamo un po’ rotto il ghiaccio e sono state organizzate diversi incontri anche
fuori la scuola: l’anniversario del MEF, il carnevale di Modena Est, la domenica senz’ auto , qualche compleanno in più, una cena delle mamme ecc…
Poi è anche vero che ci sono dei genitori che ho visto solo alle riunioni di sezioni e che probabilmente farei addirittura fatica a riconoscere.
Sinceramente credo però che ad aiutare l’aggregazione tra le famiglie possano essere anche le feste organizzate dalla scuola stessa. A me quest’anno la festa di
Natale è mancata… è vero è stata fatta la colazione ma non è la stessa cosa. Al
mattino ognuno ha i propri orari ed è impossibile potersi incontrare tutti, si sono incontrati solo i genitori con orari compatibili, quelli che poi si incontrare quasi
tutte le mattine. Adesso ci avviciniamo alla festa di fine anno e spero che anche questa possa essere una bella occasione di aggregazione.
Emanuela – mamma di Arianna
Quest’anno, insieme ad altri genitori della scuola, ho fatto parte del
“gruppo manutenzione”. E’ stato
molto importante per me esserci, perché mi ha dato modo di conoscere
altri genitori della scuola e il corpo insegnanti. Ma credo e spero sia
servito soprattutto a mia figlia, che,
coinvolta in tante piccole/grandi attività come appartenente lei
stessa al gruppo manutenzione, ha percepito l’impegno profuso anche da parte di noi genitori per la cura della scuola,
come bene prezioso e comune, contribuendo a svilupparne il senso di appartenenza. Credo che la partecipazione di noi genitori possa essere
importante anche come sostegno ed incoraggiamento per le insegnanti stesse.
Martina – mamma di Nina
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Norberto non ha frequentato il nido, per cui è qui che ho avuto la prima occasione di
rapportarmi ad altri genitori. Sono contenta e mi trovo bene: il far parte del gruppo festa
mi ha dato l'opportunità di conoscere meglio alcuni genitori di tutte le sezioni, non solo
della nostra. Siamo tutti più o meno coetanei per cui ci accomunano non solo le
problematiche dei bimbi, ma anche l'età, gli interessi ...
Lo stesso vale rispetto alle insegnanti.
Partecipiamo ogni volta che possiamo ai
compleanni e alle altre occasioni ed è una cosa
che ci piace molto. Con la bella stagione mi
piacerebbe che ci trovassimo al parco, o
andassimo a mangiare il gelato ... Mi
piacerebbe che ci fossero più occasioni per
trovarsi con le famiglie intere ... Anche con i
papà che, talvolta, mi sembrano un po'
sfuggenti.
Poi c'è il risvolto della medaglia ... Rispetto al
numero di bambini , e quindi di famiglie, il
desiderio di partecipare in modo attivo e condividere dei momenti al di fuori della scuola
non mi sembra troppo condiviso. Non so, talvolta ho l'impressione che ci siano mamme e
papà che non riescono a trovare il tempo o forze anche solo la voglia, per stare un po'
insieme e partecipare in modo attivo alle attività della scuola. Davvero mi piacerebbe che
ci fossero più occasioni per stare insieme, magari anche tra mamme e magari anche solo
per fare una camminata e un po' di chiacchiere.
Marzia – mamma di Norberto
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Ecco la fiaba “La rapa gigante”, che i bambini della Scuola conoscono
bene, raccontata in lingua originale da IRINA, mamma di Francesco
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C’era una volta, tanto fa, un vecchietto
e una vecchietta, che vivevano in una
vecchia casetta un po’ storta, con un
grande e rigogliosissimo orto.
Il vecchietto e la vecchietta avevano sei
canarini gialli, cinque oche bianche,
quattro galline tutte a macchie, tre gatti
neri, due panciuti porcellini e una
grande mucca marrone.
Un bel mattino di marzo, la vecchietta si
alzò dal letto, annusò l’aria profumata
di primavera e disse: “È tempo di
seminare!” Così il vecchietto e la
vecchietta andarono nell’orto.
Seminarono piselli e carote, patate e
fagioli. Alla fine seminarono le rape.
Quella notte scese la pioggia -tictictictic
- sull’orto della loro vecchia casetta un
po’ storta. Il vecchietto e la vecchietta si
addormentarono sorridendo. La pioggia
avrebbe aiutato i semi a crescere e a
diventare deliziosi ortaggi pieni di
succo.
Trascorse la primavera e il sole d’estate
fece maturare gli ortaggi. Il vecchietto e
la vecchietta raccolsero le carote, le
patate, i piselli, i fagioli e le rape. Alla
fine era rimasta solo una rapa. E
sembrava davvero grossa, anzi era
gigante. Un bel mattino di settembre il
vecchietto si alzò dal letto, annusò l’aria
fresca d’autunno e disse: “ È tempo di
sradicare la rapa.
LA RAPA GIGANTE
E uscì nell’orto. Il vecchietto la tirò, la
sollevò, le diede strattoni, ma la rapa non
voleva saperne di muoversi. Il vecchietto
andò a chiamare la vecchietta. La
vecchietta cinse il marito con le braccia.
Tutti e due si misero a tirare, a sollevare,
a dare strattoni, ma ancora la rapa non
voleva saperne di muoversi. Allora la
vecchietta andò a prendere la grande
mucca marrone. Il vecchietto, la
vecchietta e la grande mucca marrone si
misero a tirare, a sollevare, a dare
strattoni, ma ancora la rapa non voleva
saperne di muoversi. Allora il vecchietto
si asciugò la fronte e andò a prendere i
due panciuti porcellini .
Il vecchietto, la vecchietta, la grande
mucca marrone e i due panciuti porcellini
si misero a tirare, a sollevare, a dare
strattoni. E ancora la rapa non voleva
saperne di muoversi.
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Allora la vecchietta si rimboccò le maniche e andò a prendere i tre gatti neri. Il
vecchietto, la vecchietta, la grande mucca marrone, i due panciuti porcellini e i tre
gatti neri si misero a tirare, a sollevare, a dare strattoni. E ancora la rapa non voleva
saperne di muoversi.
Allora uno dei tre gatti sollevò la coda e andò a prendere le quattro galline tutte a
macchie. Il vecchietto, la vecchietta, la grande mucca marrone, i due panciuti
porcellini, i tre gatti neri, e le quattro galline tutte a macchie si misero a sollevare, a
tirare a strattonare. E ancora la rapa non voleva saperne di muoversi.
Allora una delle quattro galline scrollò le ali e andò a prendere le cinque oche
bianche. Il vecchietto, la vecchietta, la grande mucca marrone, i due panciuti
porcellini, i tre gatti neri, le quattro galline tutte a macchie e le cinque oche bianche
si misero a sollevare, a tirare, a strattonare. E ancora la rapa non voleva saperne di
muoversi. Allora una delle cinque oche allungò il collo e andò a prendere i sei
canarini gialli. Il vecchietto, la vecchietta, la grande mucca marrone, i due panciuti
porcellini, i tre gatti neri, le quattro galline tutte a macchie, le cinque oche bianche
e i sei canarini gialli si misero a tirare, a sollevare, a dare strattoni. E ancora la rapa
non usciva.
Il vecchietto si grattò la testa. Gli animali erano stesi sul prato col fiato corto. Alla
vecchietta venne un’idea. Andò in cucina e buttò un pezzettino di formaggio
davanti alla tana del topo. Subito sbucò la testa dell’affamato topolino. La
vecchietta lo prese e lo portò fuori. Il vecchietto, la vecchietta, la grande mucca
marrone, i due panciuti porcellini, i tre gatti neri, le quattro galline tutte a macchie,
le cinque oche bianche, e i sei canarini gialli e l’affamato topolino si misero a tirare,
sollevare, a dare strattoni.
POP! La rapa gigante saltò fuori da terra e tutti furono sbalzati in aria. I canarini
caddero sul topo, le oche caddero sui canarini, le galline caddero sulle oche, i gatti
caddero sulle galline, i porcellini caddero sui gatti, la mucca cadde sui porcellini, la
vecchietta cadde sulla mucca e il vecchietto cadde sulla vecchietta. E tutti giù per
terra a ridere.
Quella notte il vecchietto e la vecchietta prepararono un enorme pentolone di
stufato di rapa. Tutti ne mangiarono fino a scoppiare. E sapete una cosa? Il topolino
fu quello che ne mangiò più di tutti.
Aleksei Tolstoy & Niamh Sharkey
Fabbri editori
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L’angolo dei golosi
Una ricetta per i giorni di festa!
INVOLTINI DI CICCIA “PICCOLI”
Questa è una delle nostre ricette della festa, che entrambi i bimbi, nonché noi genitori,
amiamo molto! E’ facile da realizzare e richiede una lavorazione per la quale possono essere coinvolti anche i bimbi.
Ingredienti per quattro porzioni:
due confezioni di carpaccio di vitellone
prosciutto cotto a fette
grana grattugiato un po’ di aceto balsamico dolce
Dunque, si prendono le fettine di carpaccio e si stendono sul tagliere, poi si tagliano a metà,
per poter ottenere degli involtini “piccoli” più veloci da cuocere.
Su ogni fettina ottenuta si mette un pezzo di fetta di prosciutto cotto (circa della stessa misura), poi si cosparge di grana grattugiato. Si procede ad arrotolare gli involtini, ma non è
necessario usare gli stuzzicadenti per chiuderli.
Si cuociono in una padella bassa con coperchio, senza sale, ma, volendo, con un po’ di acqua e
aceto balsamico dolce, che gli da sapore e colore. Bon, fine! Se magna!!!
Martina – mamma di Nina (4 anni)
Nonni e parenti hanno esagerato con le uova di Pasqua? Ecco una ricetta utilissima per “smaltire” il cioccolato rimasto!
MOUSSE AL CIOCCOLATO
Ingredienti:
200 gr cioccolato (fondente o al latte secondo il
vostro gusto) 100 gr burro
4 uova (albumi montati a neve)
mezzo bicchiere di latte
Procedimento:
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria con mezzo
bicchiere di latte, unire al cioccolato fuso il burro tagliato a dadini e 4 tuorli d’uovo. Montare
benissimo gli albumi a neve e unirli pian piano al
composto del cioccolato. Riporre in frigorifero per almeno due ore. Togliere dal frigo circa mezz’ora prima di servirla.
Emanuela – mamma di Arianna (4 anni)
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E’ arrivato il week end: cosa facciamo? Qualche suggerimento per il tempo libero
Vuoi essere aggiornato su quello che accade nella nostra scuola? Ma anche dare tuoi suggerimenti e consigli? Ecco il blog ufficiale della Scuola Don Minzoni: maternadonminzoni.wordpress.com ...e se vuoi avere notizie sul mondo della scuola, eventi e inziative della nostra città e non solo, questo è il blog dei genitori di nidi e scuole
dell’infanzia modenesi: genitorimodena06.wordpress.com www.modenabimbi.it, il portale delle famiglie di Modena e provincia, qui trovi eventi, risorse, strutture a misura di bambino (Anche su
facebook ) per chi ama le due ruote e l’idea di partire alla mattine e tornatre alla sera magari facendo un picnic a metà strada: http://www.piste-ciclabili.com/provincia-modena Si può andare al mare anche senza fare il bagno e stupirsi di quello che può volare e quanto in alto: http://www.festivalinternazionaleaquilone.com Qualcosa da fare lo trovi anche se hai solo poche ore per giocare a fare il turista a due passi da casa: http://www.modenatoday.it Non saranno loro a portare i bambini, ma possiamo osservarle da vicino, insieme ad altri amici animali: http://www.associazionelecicogne.it/ http://www.fattoriedidattiche.it/ il sito dell’associazione fattorie didattiche della provincia di Modena http://www.parcodeltapo.it/ per festival del birdwatching e gite in barcone o in bicicletta Se abbiamo voglia di creare con le nostre mani: http://www.artiamolab.it/ E se sei presente su facebook, ti consigliamo di stringere amicizia con
http://www.facebook.com/ReteAmicaGenitoriEmiliaRomagna/info
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e-mail: [email protected] Via Mar Tirreno, 180 —Tel. 059 251405
Quest’anno vi salutiamo con una filastrocca di una
nonna (anzi, di una bisnonna!) in dialetto modenese che
la mamma di Gaetano (4 anni) ci ha voluto regalare.
Dirindera dirindò, va
in piaza dal
padraun, vag’a dir
ala sgnora: “Vin chè e la
prepera bein da zeina,
c’han da gnir di
foraster tot vistii da cabaler”.