7/27/2019 Teoria e Progetto Dei Ponti_Vincoli
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particolari costruttivi:
I Vincoli (Appoggi e Giunti)
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Trasmettono alle pile ed alle spalle le azioni verticali ed orizzontali (trasversali e
longitudinali) provenienti dallimpalcato.
Sommario
Schema statico per
azioni verticali
Schema statico per
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Classificazione
ai gradi di libert
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Disposizioni costruttive 2-10
Per impalcati di media lunghezza (fino a ~ 1000 m.) il vincolo fisso viene in genere posto adun estremo in quanto la spalla generalmente pi bassa e pi pesante delle pile e quindi
consente il trasferimento a terra delle azioni orizzontali in modo pi economico. In tal caso
occorre solo il giunto di espansione.
PUNTO FISSO
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D = escursione max
Disposizioni costruttive 3-10
Per impalcati di media lunghezza maggiore risulta pi economico disporre il vincolo fisso in
prossimit della semilunghezza, in modo da ridurre a valori accettabili lescursione dei giunti
PUNTO FISSO
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Possibili disposizioni degli appoggi in una travata
semplicemente appoggiata con due appoggi per asse
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Possibili disposizioni degli appoggi in una travata
semplicemente appoggiata - Commenti
Tipo Pregi Difetti
1 Staticamente determinato Forza orizzontale sulla pila
eccentrica
2 Reazioni orizzontali sugli
appoggi indeterminate3 Staticamente determinato
Forza orizzontale centrata
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Forza orizzontale centrata
5 Staticamente determinato
Forza orizzontale centrata
Costo molto elevato
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Esempi di disposizione appoggi in una travata
semplicemente appoggiata con pi di due appoggi perasse e con assi obliqui
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Disposizioni costruttive 4-10
In direzione trasversale gli impalcati stretti possono essere vincolati in modo completo
(b10m).Gli impalcati larghi devono essere liberi trasversalmente. Con impalcati curvi
bene realizzare sempre lo svincolo trasversale.
Fissi
Mobili in direzione
longitudinale
Mobili in direzione
longitudinale e trasversale
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Per agevolare lassorbimento dei torcenti
~100m
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Disposizioni costruttive 5-10
Talvolta il punto fisso cambia durante lacostruzione:
si parte da un estremo che deve essere
vincolato per la fase costruttiva e poi si
fisso mobile
era ques o pun o v nco an o que o
opposto
tutte le volte che il punto fisso un
punto intermedio ed occorre partire da un
estremo
In questi casi occorre unattenta analisi
fisso
fisso
mobile
mobile mobile
mobile
fisso
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e mov men e pon e n re az one a efasi ed ai tempi di costruzione per poter
dimensionare correttamente le slitte degli
appoggi
SommarioDisposizioni costruttive 6-10
Nel caso di ponti ad asse curvo
bisogna disporre degli appoggi in
modo da assorbire i torcenti
provenienti dai permanenti oltre che
.
Con raggi di curvatura piccoli e pi di
3 appoggi, tutti quelli intermedi
possono essere disposti nel baricentro
della sezione.In alternativa possono essere
baricentrici anche quelli di estremit
purch fissi in direzione ortogonale
alla loro congiungente.
alternativa
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La presenza del giunto in realt
richiede sulle spalle appoggi rigidi
torsionalmente.
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SommarioDisposizioni costruttive 7-10
Nel caso di ponti lunghi con modestiraggi di curvatura, le colonne centrali
possono essere disposte alternativamente
ai lati del baricentro dellimpalcato
oppure binate a lato del baricentro: in tal
caso assor men o e orcen e avv ene
in corrispondenza di ogni pila
I movimenti nei ponti curvi avvengono
in parte in direzione della congiungente
con lappoggio fisso, in parte in
direzione tangenziale:
deformazioni elastiche, fluage e
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tangenziale
deformazioni dovute a ritiro e
variazioni di temperatura in direzione
radiale rispetto al punto fisso
In genere si consentono i movimenti in
direzione tangenziale e si accettano le
coazioni per il ritiro e le variazioni di
temperatura
SommarioDisposizioni costruttive 8-10
Poich gli appoggi consentono solo uno dei due movimenti (limpalcato non pu avere
tutti gli appoggi liberi in tutte le direzioni causa la presenza di azioni trasversali) nascono
degli stati di coazione che sollecitano in direzione trasversale le pile. Le coazioni
vengono comunque ridotte dalla presenza di un vincolo elastico nel perno dellappoggio
Nel caso di inclinazione trasversale
disporre gli appoggi in piano per
evitare linsorgere di azionitrasversali dovute ai permanenti
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pendenze longitudinali
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SommarioDisposizioni costruttive 9-10
Particolare attenzione deve essere posta nella determinazione dei movimenti delponte per valutare correttamente le lunghezze delle slitte degli appoggi: non raro il
caso di ponti caduti dagli appoggi!
Ritiro: da determinare in modo assoluto, in genere es = 0,2 0,3
Deformazione elastica dovuta alla precompressione: riferirsi al livello
dellappoggio
Deformazione di fluage dovuta alla precompressione (valutata in presenza deipermanenti): valutaref
in modo accurato e riferirsi al livello dellappoggio
Deformazione elastica dovuta a tutte le azioni
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Deformazione termica:DT da assumere, funzione delle condizioni del sito,prudenzialmenteDT = 30 a partire da quella di costruzione
SommarioDisposizioni costruttive 10-10
Analisi dei movimenti negli appoggi di un ponte a 5 supporti con inversione del punto fisso
1) precompressione
2) fluage (parziale)
3) ritiro (parziale)Fisso durante la Fisso al termine
temperatura (in aumento
o diminuzione)
5) vento
6) ritiro (complementare)7) fluage (complementare)
8) variazione di
temperatura (in
diminuzione
3 2 1
5 4 4 5
6 7 8 9 10
V+ V+
cos ruz one e a costruz one
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9) deformazione elastica
dovuta ai carichi
variabili e permanenti
10)vento
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Nei ponti curvi continui si possono avere movimenti
fra loro non congruenti
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Movimenti radiali dovuti a variazioni termiche e ritiro
Movimenti tangenziali dovuti a precompressione e fluage
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Ladozione di appoggi unidirezionali pu far insorgere forze
indesiderate che si ripercuotono sulle infrastrutture e sugli
appoggi stessi
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Calcolo delle azioni parassite per appoggi disposti
tangenzialmente in un ponte curvo continuo
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Calcolo delle azioni parassite per appoggi disposti
tangenzialmente in un ponte curvo continuo
Se R>>l
lRlRRy
22222 24)1( +
Con: =-0,6x10-3
R=1000 mRisulta: R=0,6m
lR
EJ
l
yEJH
633
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E=3x107 kN/m2
J=0,25x123/12=36m4
l=30m
,
H=130kN
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Disposizione degli appoggi con guide tangenziali:
Consigliata per ponti in calcestruzzo precompresso con raggio dicurvatura > 300 m
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Disposizione degli appoggi con guide radiali.
Consigliata per ponti in acciaio, calcestruzzo non precompresso
e calcestruzzo precompresso con R < 300m
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Normative di riferimento per il
dimensionamento, la produzione e
linstallazione di appoggi
strutturali EN 1337
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Parti della norma EN 1337 sugli appoggi
1. Regole generali di progettazione
2. Superfici di scorrimento
.
4. Appoggi a rullo
5. Appoggi a disco elastomerico
6. Appoggi a contatto lineare
7. Appoggi sferici e cilindrici in PTFE
8. Perni e uide
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9. Protezioni
10. Ispezione e manutenzione
11. Trasporto, immagazzinamento e installazione
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Aspetti innovativi della EN 1337
Le parti 3, 4, 5, 6, 7 e 8 sono norme armonizzate. Ci significache gli appoggi saranno marcati CE; ci implica:
I produttori devono essere qualificati
Essi devono assicurare la conformit
Gli appoggi possono circolare liberamente in tutti gli statimembri
Tutte le norme europee su appoggi strutturali devono essereritirate (per esempio DIN 4141, CNR UNI 10083, BS 5400)
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Entrata in vigore della EN 1337
Parte Argomento Armonizzata Applicabile Obbligatoria
EN 1337-1 Generale N 2000 -
- -. .
EN1337-3 Gomma S 01/01/2006 01/01/2007
EN1337-4 Rullo S 01/02/2005 01/02/2006
EN1337-5 Disco el. S 01/01/2006 01/01/2007
EN1337-6 Lineari S 01/02/2005 01/02/2006
EN1337-7 Sferici S 01/12/2004 01/06/2005
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- ern , gu e
EN1337-9 Protezioni N 1997 -
EN1337-10 Manutenzione N 2001 -
EN1337-11 Installazione N 1997 -
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Parte 1 - Regole generali di progettazione
Definizione di appoggio
Gli appoggi sono dispositivi che consentono
la rotazione fra due elementi strutturali e
trasmettono i carichi richiesti impedendo
qualsiasi spostamento (appoggi fissi), o
consentono lo spostamento in una sola
direzione a o i mobili unidirezionali o
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in tutte le direzioni di un piano (appoggi
mobili multidirezionali).
Parte 1 - Regole generali di progettazione
Alcuni principi importanti
Gli appoggi devono essere progettati in modo dapermetterne agevolmente lispezione, lamanutenz one e, se necessar o, a sost tuz one.
Gli appoggi devono essere progettati in modo da
resistere alle azioni specificate con il minimospostamento possibile e consentire gli spostamentispecificati con le minime reazioni possibili.
La re-re olazione devessere evitata er uanto
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possibile
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Parte 1 - Regole generali di progettazione
Classificazione appoggi - sistema di riferimento
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Parte 1 - Regole generali di progettazione
Verifica allo scorrimento nellinterfaccia
a o i - struttura
V forza orizzontale di ro etto
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NSd forza verticale minima concomitante
Vpd resistenza di calcolo delle zanche
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Parte 1 - Regole generali di progettazione
Verifica allo scorrimento nellinterfaccia appoggi -
struttura
k valore caratteristico del coefficiente dattrito
k=0,4 acciaio su acciaio
k=0,6 acciaio su calcestruzzo
coefficiente di sicurezza per lattrito (valori
raccomandati)
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=2,0 acciaio su acciaio
=1,2 acciaio su calcestruzzo
Parte 1 - Regole generali di progettazione
Attrito risultante di un gruppo di appoggi
Attrito sfavorevole
Attrito favorevole
un coefficiente dato in funzione del numero n
di a o i come se ue:
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per n 4 = 1
4 < n < 10 = (16 n)/12
n 10 = 0,5
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Parte 1 - Regole generali di progettazione
Attrito risultante di un gruppo di appoggiPer pi di 10 appoggi con = 0,03 il
coe c en e va e , e per an o:
a = 0,0225 r= 0,0075
a
0,03
0,0225
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r
4 10 N
0,0075
Ponte continuo con appoggio fisso al centro
Fx = Fxa + aiFzid + r Fz s
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Fx = reazione orizzontale appoggio fisso
Fxa = forza orizzontale accidentale
Fzid, Fzjs= reazione verticale pila i-esima destra, sinistra
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Ponte continuo con appoggio fisso ad un estremo
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Fx = Fxa + aiFzi
Parte 1 - Regole generali di progettazione
Consigli pratici per la scelta degli appoggi
possono fungere sia da appoggi mobili con
limitazione di spostamento (pari a circa alloro spessore a ULS), che fissi con
limitazioni di forza orizzontale.
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A causa di queste limitazioni essi vengono
di norma utilizzati per ponti semplicemente
appoggiati di luce non superiore a 30 m.
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Parte 1 - Regole generali di progettazione
Gli appoggi a cerniera cilindrica possono essere usatisolo se le rotazioni trasversali sono impedite, come ad
testata rigidi.
Per tutti gli altri tipi di struttura si impiegano appoggi acerniera sferica, con le seguenti precauzioni:In presenza di forze orizzontali elevate (H 0,1Vmax)solo appoggi a disco elastomerico o a calotta sfericacon due superfici di scorrimento.
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In presenza di rotazioni elevate ( 0,02 rad) soloappoggi a calotta sferica.
Se le forze parassite sulle guide diventano inammissibili
(ad esempio nei ponti con piccoli raggi di curvatura), ci
sono due soluzioni possibili:
Impiego di appoggi speciali che si comportino come
multidirezionali nelle fasi iniziali e vengano resi
unidirezionali dopo lesaurimento delle deformazioniviscose dellimpalcato
Inserimento di un sistema elastico fra gli appoggi
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unidirezionali e la struttura
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Considerazioni per la scelta dei giunti nei ponti
sghembi o curvi
La direzione degli spostamenti delle due parti di
delle guide degli appoggi unidirezionali di ciascuna
delle due parti
Lentit degli spostamenti di ciascuna parte di
struttura proporzionale alle distanze dai rispettivi
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Lo spostamento del giunto pari alla differenza
vettoriale degli spostamenti delle due parti di struttura
Movimento dei giunti nei ponti sghembi o curvi
Movimento risultante
X
Y
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Movimento dei giunti nei ponti sghembi o curvi
Le componenti dello spostamento X e Y
dovranno essere compatibili con gli spostamenti
ammissibili del giunto
Se il giunto di tipo elastomerico (spostamenti
fino a 330 mm) normalmente esso consente uno
spostamento risultante in direzione qualsiasi pari
al suo spostamento di targa
Giunti di altro tipo (ad esempio modulari) possono
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essere molto pi costosi se soggetti a movimentinon ortogonali e pertanto saranno utilizzati solo se
non se ne potr fare a meno
Azioni da considerare per la verifica degli appoggi
Spostamenti
. el b
P Forza normale dovuta alla precompressione
Eb
Modulo elastico calcestruzzo
A sezione reagente
Generalmente si ottiene el0,3x10-3
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. e ormaz one v scosa ca ces ruzzo v=el ove:
un valore tabulato
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Valori di in funzione di t0 e dove:
t0 et del calcestruzzo alla messa in caricodimensione fittizia = 2A/U essendo:
A area della sezione in calcestruzzo
Umidit rel. 75% Umidit rel. 55%t0(giorni)
0,2m 0,6m 0,2m 0,6m
1 - 7 2,7 2,1 3,8 2,9
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8 - 60 2,2 1,9 3,0 2,5
>60 1,4 1,7 1,7 2,0
3. Ritiro del calcestruzzo
Il valore di r dato nella tabella in funzione degli
stessi parametri
Umidit rel. 75% Umidit rel. 55%t0(giorni)
0,2m 0,6m 0,2m 0,6m
1 - 7 0,26x10-3
0,21x10-3
0,43x10-3
0,31x10-3
8 - 60 0,23x10-3
0,21x10-3
0,32x10-3
0,30x10-3
- - - -
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> , x , x , x , x
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4. Variazioni termiche
Generalmente si considera una variazione di
30C con coefficiente di dilatazione:
=10-5per il calcestruzzo
=1,2x10-5per lacciaio
Da cui derivano le deformazioni
T=0,30x10-5per il calcestruzzo
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T=0,36x10-5per lacciaio
Altre cause di spostamento
Flessione travi
Spostamenti delle pile causati da vento, frenatura,
forza centrifu a forze sismiche
Spostamenti appoggi in gomma e ritegni sissmici
Lo spostamento relativo ad un appoggio sar pari
alla somma delle deformazioni moltiplicata per la
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Ordine di grandezza spostamenti: 1-1,2 mm/m
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Azioni da considerare per la verifica degli appoggi
Rotazioni
Rotazioni flessionali (generalmente molto piccole)
generalmente si considera 0,005 rad
Altre cause (generalmente trascurabili)
Gradienti termici
Ritiro differenziale
Cedimenti di pile
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Flessione pile
Movimenti sismici
Ordine di grandezza rotazioni complessive: 0,01 rad
Azioni da considerare per la verifica degli appoggi
Forze Verticali
Peso proprio pi iperstatiche
Cedimenti di fondazione in strutture iperstatiche
Carichi accidentali incluso incremento dinamico
Momenti dovuti a vento e forza centrifuga
Forze orizzontali Frenatura
Forza centrifuga
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Serpeggiamento nei ponti ferroviari
Reazioni elastiche o attrito appoggi e ritegni
Eventuali azioni sismiche
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Parte 2 - Superfici di scorrimentoQuesta parte specifica i requisiti delle superfici
dopo 40 anni di esperienza nelluso del PTFE.
Per le superfici piane orizzontali vengono
ammesse solamente le seguenti combinazioni:
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. ,
in una piastra dacciaio
Acciaio inossidabile austenitico al Cr, Ni, Mo
Parte 2 - Superfici di scorrimento
Per le superfici curve possibile utilizzare al
cromatura di spessore 100 m
alluminio
Per le guide al posto del PTFE alveolato si
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PTFE liscio
materiali compositi CM1 o CM2
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Parte 2 - Superfici di scorrimentoPTFE (politetrafluoroetilene)
Propriet fisico-meccaniche:
PTFE (politetrafluoroetilene)
Propriet fisico-meccaniche:
densit 2140 2200 kg/m3
resistenza a rottura per trazione 29 40 N/mm2
allungamento a rottura 300%
Geometria (PTFE alveolato):
densit 2140 2200 kg/m3
resistenza a rottura per trazione 29 40 N/mm2
allungamento a rottura 300%
Geometria (PTFE alveolato):
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Acciaio inossidabileTipo austenitico al cromo, nichel, molibdeno
(X6CrNiMo17 12 2)
Rugosit Ry 1m
cc a o noss a eTipo austenitico al cromo, nichel, molibdeno
(X6CrNiMo17 12 2)
Rugosit Ry 1m
Geometria e
dis osizione
Parte 2 - Superfici di scorrimento
degli alveoli
sono
determinati in
maniera
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dalla norma
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Parte 2 - Superfici di scorrimento
Spessore delle lastre di PTFE
Dimensione Spessore Sporgenza SpessoreSpessore delle lastre di PTFE
di riferimento
massima del
PTFE
(mm)
minimo
PTFE
incassato
(mm)
PTFE
(mm)
PTFE
incollato
(mm)
L600 4,5 2,00,2 1,50,2
di riferimento
massima del
PTFE
(mm)
minimo
PTFE
incassato
(mm)
PTFE
(mm)
PTFE
incollato
(mm)
L600 4,5 2,00,2 1,50,2
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600
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Parte 2 - Superfici di scorrimento
Verifica delle piastre di supporto. Occorre
pren ere n esame seguen e e :
Verifica a ULS
Eventuali riduzioni di sezione (guide)
Deformazioni
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Trasporto ed installazione Tensioni nelle strutture adiacenti
Parte 2 - Superfici di scorrimento
Deformazioni delle piastre di supporto
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Parte 2 - Superfici di scorrimento
Resistenza caratteristica PTFE f k= 90 Mpa
Coe c ente s curezza raccoman ato m = 1,4
Si deve verificare
Con NSd valore di calcolo della forza assiale
r
m
kSd A
fN
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Per superfici circolari
ear =
AL
eAAr
==
75,01
Parte 2 - Superfici di scorrimento
Area ridotta per il calcolo della pressione sul PTFE
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7/27/2019 Teoria e Progetto Dei Ponti_Vincoli
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Parte 3 - Appoggi in gomma
gomma vulcanizzati a lamierini dacciaio.
La funzione delle lamiere dacciaio
quella di conferire allappoggio unelevata
resistenza e rigidezza ai carichi verticali
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conservando al tempo stesso una limitatarigidezza alle deformazioni orizzontali per
consentire gli spostamenti
Parte 3 - Appoggi in gomma
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Fabbricazione di un appoggio in gomma
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Parte 3 - Appoggi in gomma
Universit degli Studi di Pavia 62
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Schema di funzionamento degli appoggi in gomma
Parte 3 - Appoggi in gomma
La normativa prevede limpiego sia di gomma naturale
sia di policloroprene come costituenti principali della
mescola
Gli appoggi in gomma con PTFE vulcanizzato sono
consentiti solo per compensare spostamenti irreversibili.
Per compensare spostamenti reversibili con PTFE
questo devessere conforme alla Parte 2.
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Le verifiche di resistenza relative alla gomma sono
effettuate allo SLU
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Parte 3 -
Appoggi ingomma
Caratteristiche Unit
di
misura
Valori limite
Durezza Shore 50 60 70
Resistenza a rottura N/mm2 15,5
Allungamento a rottura % 450 350 300
Caratteristiche
fisico-
meccaniche
della
gomma
e ormaz one res ua
Deterioramento termico
Variazione durezza max
Variaz. resist. rottura max
Variaz allung. rottura max
Shore
%
%
10
-15
-20
Resistenza allozono
50 parti su 108
nessuna screpolatura
visibile ad occhio nudo
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96 h a 40Callungamento 20%
Temperatura lim. fragilit C -25
Attacco al metallo N/mm 10
Modulo G N/mm2 0,7 0,9 1,1
Parte 3 - Appoggi in gomma
La verifica principale degli appoggi in gomma consiste nel
controllo che la deformazione totale in o ni unto,dellappoggio non superi il valore raccomandato allo SLU
t,d = c,d + q,d + ,d r,d = 7
Con la limitazione: q,d 1,0
Dove: c,d deformazione dovuta al carico normale
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q,d deformazione dovuta al carico tagliante
,d deformazione dovuta alla rotazione
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Parte 5 - Appoggi a disco elastomerico
Gli appoggi a disco
elastomerico possono ruotare
attorno ad un asse qualsiasi.
Trasmettono qualsiasi forza:
Fx Fy Fz
Possiedono 3 gradi di libert:
x y z
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Parte 5 - Appoggi a disco elastomerico
Gli appoggi a disco
elastomerico
possono essere
combinati con
superfici discorrimento
conformi alla Parte 2
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Teoria e Progetto dei Ponti Prof. G.M. Calvi
per ottenere appoggi
mobili unidirezionali
o multidirezionali
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Parte 5 - Appoggi a disco elastomerico
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e ag a r caz onePosizionamento disco digomma
Posizionamento guarnizioneinterna
Parte 5 - Appoggi a disco elastomerico
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Dettagli di fabbricazione e Posizionamento pistone e PTFE
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Parte 5 - Appoggi a disco elastomerico
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Posizionamento piastra di scorrimento
Parte 5 - Appoggi a disco elastomerico
Esempi di applicazione
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Il nuovo ponte sul Tago a Lisbona ha una lunghezza di 12,6 km ed
una luce centrale di 460 m
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Parte 5 - Appoggi a disco elastomerico
Esempi di applicazione
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Il nuovo ponte sul Tago in costruzione. Utilizza pi di 1000
appoggi a disco elastomerico
Parte 5 - Appoggi a disco elastomerico
Esempi di applicazione
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Il nuovo ponte sul Tago ultimato. Utilizza pi di 1000
appoggi a disco elastomerico
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Parte 5 - Appoggi a disco elastomerico
Esempi di
applicazione
Dettaglio di un
appoggio resistente a
trazione utilizzato per
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Tago a Lisbona
Parte 5 - Appoggi a disco elastomerico
Esempi di applicazione
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Appoggio a disco elastomerico con 5 metri di corsa per il
nuovo ponte sul Tago a Lisbona
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Parte 5 - Appoggi a disco elastomerico
Esempi di applicazione
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Installazione di appoggi a disco elastomerico sul nuovo ponte
sul Tago a Lisbona
Parte 5 - Appoggi a disco elastomerico
Esempi di applicazione
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Appoggio mobile unidirezionale a disco elastomerico da 75000 kN per
lo Stadio Meazza di Milano
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Parte 5 - Appoggi a disco elastomerico
Esempi di applicazione
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Stadio Meazza di Milano. Posa delle travi con gli appoggi gi
incorporati
Esempi di
applicazione
Parte 5 - Appoggi a disco elastomerico
Fasi costruttivedegli appoggi per
lo stadio Meazza
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ano
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Parte 5 - Appoggi a disco elastomerico
Il dettaglio pi importante degli appoggi a discoelastomerico costituito dalla guarnizione interna. Lanorma descrive i tipi pi frequenti di guarnizioni e laloro resistenza allusura definita in base alloscorrimento accumulato per effetto delle rotazioni(ST):
Guarnizione in ottone 1000 m
Guarnizione in POM 2000 m
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Guarnizione in PTFE al carbonio 2000 m
Guarnizione in acciaio inox 500 m
Parte 5 - Appoggi a disco elastomerico
Lo scorrimento accumulato effettivo SD deve risultare:
Dove nv il numero di veicoli che transitano durantela vita utile dellappoggio
2d la rotazione accidentale
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Teoria e Progetto dei Ponti Prof. G.M. Calvi
c = un coe c en e sper men a e
D il diametro del disco di gomma
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Parte 5 - Appoggi a disco elastomerico
Per un ponte ferroviario con:
2d=0,002 rad
D=600 mm
nv=100 treni al giorno,
uno scorrimento accumulato ST di 500 m
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Teoria e Progetto dei Ponti Prof. G.M. Calvi
verrebbe raggiunto dopo oltre 100 anni
Parte 7 Appoggi sferici
Possono ruotare
.
3 Gradi di libert di
rotazione x y z
Hanno capacit di
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ro az one magg ore c e
gli appoggi a disco
elastomerico
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Parte 7 -
Appoggi sferici
e cilindrici
fisso con
trasmissione delle
forze orizzontali
esterna alla calotta
sferica ed anello
smorzante
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Teoria e Progetto dei Ponti Prof. G.M. Calvi
utilizzato per iponti dellAlta
Velocit in Italia
Parte 7 -
Appoggi sferici
e cilindrici
mobile
multidirezionale
utilizzato per iponti dellAlta
Velocit in Italia
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Parte 7 - Appoggi sferici e cilindrici
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Appoggio sferico fisso per i ponti dellalta
velocit ferroviaria
Parte 7 - Appoggi sferici e cilindrici
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Appoggio sferico mobile multidirezionale per i ponti
dellalta velocit ferroviaria
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Parte 7 - Appoggi sferici e cilindrici
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Appoggio sferico mobile unidirezionale per i ponti dellalta velocit
ferroviaria
Parte 7 - Appoggi sferici e cilindriciFasi costruttive
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Parte 8 - Perni e guide
Sono utilizzati quando le forze orizzontali sono
predominanti (es. terremoto e ponti ferroviari)
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Parte 8 - Perni e guide
La norma d le seguenti prescrizioni
Perni e guide devono consentire tre gradi di libert
ro az one.
I perni vanno dimensionati secondo le prescrizioni
relative alle parti metalliche (basamento ecoperchio) degli appoggi a disco elastomerico
(Parte 5)
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e par mo e e gu e evono essere
conformi alle prescrizioni relative alle superfici di
scorrimento (Parte 2)
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Parte 8 - Perni e guide
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Schema tipico di un perno
Parte 8 - Perni e
guide
Schema tipico di una
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Parte 9 - Protezioni
E una norma puramente prestazionale.
equ s to on amenta e superamento
della prova a 720 ore in nebbia salina.
Il produttore libero di scegliere il ciclo
protettivo che soddisfi i requisiti prestazionali
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.
I requisiti sono tali da consentire una durata
senza manutenzione di almeno 10 anni
Parte 10 - Ispezione e manutenzione
Vengono definiti due tipi di ispezioni
Ispezione periodica da effettuarsi preferibilmente ogni 3 o 5 anni
effettuando le seguenti verifiche:
Ver ca e a capac t spostamento res uo
Riscontro di eventuali difetti visibili
Verifica delle condizioni degli ancoraggi
Stato della protezione anticorrosiva, parapolvere e
guarnizioni
Condizioni delle superfici di scorrimento o di rotolamento
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Difetti visibili nelle parti di struttura a contatto
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Parte 10 - Ispezione e manutenzione
Ispezione principale da effettuarsi la prima
volta entro un anno dalla messa in servizio
della struttura e poi con cadenza
raccomandata di circa 10 anni effettuando le
seguenti verifiche:
Verifica degli scorrimenti e delle rotazioni
Verifica usura PTFE
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Verifica dello stato superficiale degli appoggi in
gomma
Tutte le verifiche dellispezione periodica
Parte 10 - Ispezione e manutenzione
I risultati dellispezione devono essere
riportati su di un modulo.
In base ai risultati dellispezione una delle
seguenti azioni pu essere intrapresa:
Nessun provvedimento
Ulteriore ispezione pi approfondita
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Riparazione o sostituzione degli appoggi
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Parte 11 - Trasporto, magazzinaggio ed
installazione
Copre aspetti molto importanti per garantire le
.
Costituisce un aspetto molto innovativo della norma.
Richiede la preparazione di una procedura di posa in
opera degli appoggi.
Richiede la registrazione di parametri importanti
relativi alla osa in o era.
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Parte 11 - Trasporto, magazzinaggio ed
installazione
Principali informazioni da registrare
Tipo ed ubicazione dellappoggio
Caratteristiche della malta di fissaggio
Data e temperatura allinizio della funzione
Deviazione dallorizzontalit
Spostamento iniziale
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Pulizia e condizioni della malta di fissaggio
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Consegna, magazzinaggio ed ispezione
prima dellinstallazione
Se gli appoggi non sono installati
immediatamente dopo il ricevimento,
lutilizzatore finale deve assicurarsi che
siano correttamente immagazzinati, protetti
dalla sporcizia, umidit ecc.
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dimensioni degli appoggi devono essere
verificate e confrontate coi disegni.
Installazione degli appoggi in gomma
Possono essere posati direttamente sulla superficie di calcestruzzo a
patto che sia pulita e liscia. La massima deviazione dalla planarit non
eve superare mm o , per mens on r evan .
Se previsto un giunto di malta il suo spessore devessere:
non meno di 3 volte la dimensione massima dellinerte
non pi di 50 mm
non pi di 0,1(area/perimetro dellappoggio) +15mm
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Installazione degli appoggi in gomma
Materiali raccomandati per i giunti di malta sono i prodotti a
fabbricante.
Non si richiede armatura se le prescrizioni relative allo spessore
sono rispettate.
Se le sovrastrutture sono prefabbricate possono essere posate
direttamente sugli appoggi a patto che la loro superficie
inferiore sia pulita, asciutta, liscia e non si scosti dallorizzontale
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pi di 0,005 rad
Installazione di appoggi con piastre
metalliche
Getto delle sottostrutture
mm inferiore alla quota teorica degli appoggi.
Se gli appoggi sono provvisti di ancoraggi occorre lasciare nel
getto idonei fori (vedi Fig. 1). Dimensioni suggerite dei forisono: diametro 50 mm maggiore di quello degli ancoraggi;
lunghezza 50 mm maggiore di quella degli ancoraggi.
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Procedura dinstallazione 1
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Getto delle pile con tubi al posto delle zanche
Installazione di appoggi con piastre
metalliche
Posizionamento dellappoggio
Lappoggio pu essere posizionato con lausilio di cunei
provvisori o viti di livellamento (Fig. 2).
Lappoggio pu essere sigillato con malta antiritiro (Fig.
3). Se i cunei sono metallici devono essere rimossi dopo
lindurimento della malta.
Tutte le raccomandazioni date per il giunto in malta degli
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appoggi in gomma devono essere rispettate.
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Procedura dinstallazione 2
SCREWS
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Posizionamento dellappoggio
Procedura dinstallazione 3
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Sigillatura
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Installazione di appoggi con piastre
metalliche
Posa della sovrastruttura
ovrastruttura gettata n opera
La sovrastruttura viene gettata direttamente sugli
appoggi.
Non ci devessere alcuno strato di separazione fra
appoggi e sovrastruttura.
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Occorre fare in modo che lappoggio rimangapulito e che possa essere ispezionato e sostituito
senza difficolt.
Procedura dinstallazione 4
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Getto della sovrastruttura
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Installazione di appoggi con piastre metalliche
Posa della sovrastruttura prefabbricata.
Se non si pu garantire che la deviazione dellorizzontalit non
su eri 0 005 rad occorre se uire le se uenti modalit
Posare la trave su appoggi provvisori
Sigillare lo spazio tra appoggio e trave
Iniettare idonea malta (cementizia o epossidica)
A sufficiente indurimento della malta rimuovere gli appoggi
provvisori
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il giunto di malta superiore deve rispondere alle stesseprescrizioni di quello inferiore.
Installazione di appoggi con piastre metalliche
Posa della sovrastruttura prefabbricata.
Se le sovrastrutture sono prefabbricate possono essere posate
direttamente sugli appoggi a patto che la loro superficie
inferiore sia pulita, asciutta, liscia e non si scosti
dallorizzontale pi di 0,005 rad
in tal caso immediatamente prima della posa della
sovrastruttura opportuno applicare uno strato da 3 a 5 mm
di resina epossidica sulla superficie superiore dellappoggio.
Se lappoggio provvisto di ancoraggi superiori occorre
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lasciare opportuni fori da iniettare dopo la posa.
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Procedura dinstallazione 4
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Posa della struttura prefabbricata
Procedura dinstallazione 5
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Sigillatura degli ancoraggi superiori
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Marcatura CE
Informazioni da evidenziare sullappoggio
Marchio di conformit
direttiva 93/68/EEC
Numero identificativo
dellente notificato (in
Italia Ministero delle
CE
0123-CPD-0001
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Nome o marchio del
produttore
Any Co Ltd
Marcatura CE - Informazioni da riportare nella
documentazione aggiuntiva
Marchio di conformit CE
CE
0123-CPD-0001
Indirizzo completo del fabbricante
Anno
Numero certificato di conformit CE
Normativa di riferimento Identificazione del prodotto
, , -
01
0123-CPD-0456
EN 1337-4:2001
BEARING NRoller bearing for minimum operating
temperature of xxxx OC, for uses in
buildings and civil engineering
works where requirements
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Caratteristiche sotto mandato
on n v ua ear ngs
are critical
Characteristic load bearing resistance (kN)
Characteristic rotation capacity (rad)
Durability: conforming
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Certificato diconformit per
marcatura CE
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Marcatura volontaria - Richiesta da Parte 1
Nome e sede del produttore
Anno di fabbricazioneObbligatorio per tutti
gli appoggi e visibile
Numero commessa
Tipo di appoggio
Carico verticale di progetto Carico orizzontale di progetto
Spostamenti di progetto
per u a a v a u e
Obbligatorio per i soli
appoggi metallici evisibile per tutta la
vita utile
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Direzione di installazione
superficie superiore
dellappoggio
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Esempio di marcatura di un appoggio
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Esempio di marcatura CE + volontaria
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Conclusioni
La Norma EN 1337 - Appoggi Strutturali
r su a o e esper enza u magg or
esperti europei del settore
Costituisce il pi aggiornato documento in
materia
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gli apparecchi dappoggio
Giunti 1-2
Rappresentano un elemento di usura del ponte; la loro messa fuori servizio
comporta linterruzione del traffico e costose opere di sostituzione.
Giunti
molto robusti (dimensionati con larghezza per la difficolt di valutazione delle
azioni
di impatto
impermeabili o dotati di sistema di raccolta e scarico delle acque
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durevoli
messi in opera con molta cura
installati esattamente a livello del piano scorrevole
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Esempi di giunti elastomerici
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