OPEN PISMOPEN PISM
Corso on-line in Progetto Partecipato SostenibileProgetto Partecipato Sostenibile
complementare al Master Internazionale di II Livello incomplementare al Master Internazionale di II Livello in
Progettazione Interattiva, Sostenibile e Multimedialità
OPEN PISM
ASSOCIAZIONE CULTURALE“PROGETTO PARTECIPATO SOSTENIBILE”
ASSOCIAZIONE CULTURALE“PROGETTO PARTECIPATO SOSTENIBILE”“PROGETTO PARTECIPATO SOSTENIBILE”“PROGETTO PARTECIPATO SOSTENIBILE”
Corso online in Progettazione Partecipata Sostenibile
http://www.progettazionepartecipata.org
INTRODUZIONE ALÀCONCETTO DI SOSTENIBILITÀ
Antonio Caperna, PhD [email protected]
àLaboratorio TIPUS, Università Roma Trehttp://www.pism.uniroma3.it
I t ti l S i t f Bi b iInternational Society of Biourbanism http://www.biourbanism.org
Basi politiche del concetto Basi politiche del concetto di il ibildi il ibildi sviluppo sostenibiledi sviluppo sostenibile
SVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHESVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHE
►► Rapporto attività antropiche e ambientali basato su un Rapporto attività antropiche e ambientali basato su un i i i di f tt t l’ t d ll t li i i di f tt t l’ t d ll t lprincipio di sfruttamento: l’uomo trae dalla terra le principio di sfruttamento: l’uomo trae dalla terra le
risorse di cui necessita rilasciando in cambio elementi di risorse di cui necessita rilasciando in cambio elementi di alterazione ambientalealterazione ambientalealterazione ambientale.alterazione ambientale.
►► Pressione antropica per molti secoli attenuata e assorbita Pressione antropica per molti secoli attenuata e assorbita dalla capacità di rigenerazione del pianeta.dalla capacità di rigenerazione del pianeta.dalla capacità di rigenerazione del pianeta.dalla capacità di rigenerazione del pianeta.
►► Anni più recenti: la pressione antropica ha alterato lo Anni più recenti: la pressione antropica ha alterato lo stato ambientale in modo pressoché irreversibile.stato ambientale in modo pressoché irreversibile.pp
SVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHESVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHEDiscorso inaugurale al Congresso del nuovo Presidente TrumanDiscorso inaugurale al Congresso del nuovo Presidente Truman
I li d ll t d f l l i i i d i iI li d ll t d f l l i i i d i iI popoli della terra devono far convergere le loro aspirazioni ed azioni verso un I popoli della terra devono far convergere le loro aspirazioni ed azioni verso un unico scopo: “unico scopo: “lo sviluppolo sviluppo”.”.Le nazioni vengono suddivise in ritardatarie (le aree sottosviluppate, il Sud del Le nazioni vengono suddivise in ritardatarie (le aree sottosviluppate, il Sud del
d il d ) i f i l (il N d l’O id fil lid il d ) i f i l (il N d l’O id fil limondo, il terzo mondo, …) e in fuoriclasse (il Nord, l’Occidente con capofila gli mondo, il terzo mondo, …) e in fuoriclasse (il Nord, l’Occidente con capofila gli Stati Uniti). Stati Uniti). Compito di quest’ultime: elaborare dei programmi di aiuto tecnico ed industriale Compito di quest’ultime: elaborare dei programmi di aiuto tecnico ed industriale per per “eliminare le sofferenze di questi popoli ed aumentarne lo standard di “eliminare le sofferenze di questi popoli ed aumentarne lo standard di vita”. vita”. La strategia? La strategia? ““accrescere la produzioneaccrescere la produzione, è questa la chiave del benessere , è questa la chiave del benessere e della pacee della pace””
W. Sachs (a cura di), Dizionario dello sviluppo, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1998..W. Sachs (a cura di), Dizionario dello sviluppo, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1998..
SVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHESVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHE
Cos’è la sostenibilità?Cos’è la sostenibilità?
ÈÈ unun paradigmaparadigma didi svilupposviluppo cheche integraintegra aspettiaspettieconomici,economici, sociali,sociali, ambientaliambientali eded istituzionaliistituzionali
ObiettiviObiettivi::miglioramentomiglioramento condizionicondizioni didi vitavita delledelle popolazionipopolazionimantenimentomantenimento deglidegli ecosistemiecosistemi..gg
SVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHESVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHE
1972 Stoccolma 1972 Stoccolma -- Svezia Conferenza delle Nazioni Unite Svezia Conferenza delle Nazioni Unite sull'Ambiente Umanosull'Ambiente Umano
Dichiarazione recante recante 26 principi26 principi su diritti e responsabilità dell'uomo su diritti e responsabilità dell'uomo in relazione all'ambiente, tra cui: in relazione all'ambiente, tra cui:
► la libertà, l'uguaglianza► il diritto ad adeguate condizioni di vita► le risorse naturali devono essere protette, preservate,
t t i li t il b fi i d ll i iopportunamente razionalizzate per il beneficio delle generazioni future
► la conservazione della natura deve avere un ruolo importante all'interno dei processi legislativi ed economici degli Statiall interno dei processi legislativi ed economici degli Stati
SVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHESVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHE
N li i '80 i f t d l' i di iliN li i '80 i f t d l' i di iliNegli anni '80 si fa strada l'esigenza di conciliare Negli anni '80 si fa strada l'esigenza di conciliare crescita economica ed equa distribuzione delle crescita economica ed equa distribuzione delle risorse in un nuovo modello di svilupporisorse in un nuovo modello di svilupporisorse in un nuovo modello di sviluppo. risorse in un nuovo modello di sviluppo.
concetto di concetto di sostenibilità dello svilupposostenibilità dello sviluppo: un : un insieme di valori che interessa tutti i campiinsieme di valori che interessa tutti i campiinsieme di valori che interessa tutti i campi insieme di valori che interessa tutti i campi dell'attività umana, in modo trasversale e in dell'attività umana, in modo trasversale e in una prospettiva di lungo termine.una prospettiva di lungo termine.una prospettiva di lungo termine.una prospettiva di lungo termine.
SVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHESVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHE
1980 (World Conservation Strategy)1980 (World Conservation Strategy)1980, (World Conservation Strategy) 1980, (World Conservation Strategy) Lo sviluppo sostenibile come Lo sviluppo sostenibile come
""mantenimentomantenimento dei processi ecologici dei processi ecologici essenziali per la produzione di alimenti,… essenziali per la produzione di alimenti,… salvaguardia della diversità genetica nel salvaguardia della diversità genetica nel
mondo animale e vegetale,.. mondo animale e vegetale,.. svilupposviluppo degli degli ecosistemecosistemii""
SVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHESVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHE
World Conservation Strategy (1980)
Sviluppo: uso delle risorse umane, finanziarie, viventi e nonviventi volto a soddisfare i bisogni umani e a migliorare laviventi, volto a soddisfare i bisogni umani e a migliorare laqualità della vita
C i ti d ll bi f l fi diConservazione: gestione della biosfera al fine di:• Produrre benefici maggiormente sostenibili per legenera ioni presentigenerazioni presenti• Mantenere il suo potenziale per soddisfare i bisogni e leaspirazioni delle generazioni futureaspirazioni delle generazioni future
Conciliare Sviluppo e ambiente
SVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHESVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHE
1987 - Our Common Future (Rapporto Bruntland)
lo sviluppo sostenibile è lo sviluppo sostenibile è di bi t l l l f tt tdi bi t l l l f tt tun processo di cambiamento nel quale lo sfruttamento un processo di cambiamento nel quale lo sfruttamento
delle risorse, l’andamento degli investimenti, delle risorse, l’andamento degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e il’orientamento dello sviluppo tecnologico e il orientamento dello sviluppo tecnologico e i l orientamento dello sviluppo tecnologico e i
mutamenti istituzionali sono in reciproca armonia e mutamenti istituzionali sono in reciproca armonia e incrementano il potenziale attuale e futuro di incrementano il potenziale attuale e futuro di
soddisfazione dei bisogni e delle aspirazioni umanesoddisfazione dei bisogni e delle aspirazioni umane((W.E.C.D.W.E.C.D., 1988), 1988)
SVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHESVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHE
Our Common FutureOur Common Future
►► Legame tra povertà e ambiente: Legame tra povertà e ambiente: g pg ppovertà povertà = causa e effetto dei problemi ambientali= causa e effetto dei problemi ambientali
►► ostacoliostacoli alloallo svilupposviluppo sostenibilesostenibile::dipendenzadipendenza daidai combustibilicombustibili fossilifossilidipendenzadipendenza daidai combustibilicombustibili fossilifossiliesplosioneesplosione demograficademografica deidei paesipaesi deldel TerzoTerzo MondoMondoinadeguatezzainadeguatezza istituzionaleistituzionaleinadeguatezzainadeguatezza istituzionaleistituzionale
SVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHESVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHE
I parte: preoccupazioni comuni► "La sostenibilità richiede una considerazione dei bisogni e del benessere
umani tale da comprendere variabili non economiche come l'istruzioneumani tale da comprendere variabili non economiche come l istruzione e la salute, valide di per sé, l'acqua e l'aria pulite e la protezione delle bellezze naturali…"
II parte: sfide collettive► "… Nella pianificazione e nei processi decisionali di governi e industrie
devono essere inserite considerazioni relative a risorse e ambiente, in modo da permettere una continua riduzione della parte che energie emodo da permettere una continua riduzione della parte che energie e risorse hanno nella crescita, incrementando l'efficienza nell'uso delle seconde, incoraggiandone la riduzione e il riciclaggio dei rifiuti …"
III f i iIII parte: sforzi comuni► "… La protezione ambientale e lo sviluppo sostenibile devono
diventare parte integrante dei mandati di tutti gli enti governativi, organizzazioni internazionali e grandi istituzioni del settore privato; a essiorganizzazioni internazionali e grandi istituzioni del settore privato; a essi va attribuita la responsabilità di garantire che le loro politiche, programmi e bilanci favoriscano e sostengano attività economicamente ed ecologicamente accettabili a breve e a lungo termine …
SVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHESVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHE
Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo (1992 Rio de Janeiro)(1992 Rio de Janeiro)
“lo sviluppo sostenibile come miglioramento di qualità della
vita, senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi…”carico degli ecosistemi…
SVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHESVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHEConferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo
1992 , Rio de Janeiro
La Dichiarazione di Rio su Ambiente e Sviluppo► conservare, tutelare e ripristinare la salute e l'integrità► conservare, tutelare e ripristinare la salute e l integrità
dell'ecosistema terrestre► partecipazione di tutti i cittadini► Gli Stati faciliteranno la disponibilità delle informazioni► Gli Stati faciliteranno la disponibilità delle informazioni► Gli Stati dovranno cooperare per promuovere un sistema economico
internazionale aperto e favorevole, idoneo a generare una crescita economica e uno sviluppo sostenibile in tutti i Paesi a consentire unaeconomica e uno sviluppo sostenibile in tutti i Paesi, a consentire una lotta più efficace ai problemi del degrado ambientale.
► La lotta ai problemi ecologici dovrà essere basata su un consenso internazionale
SVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHESVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHEConferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo
(1992 Rio de Janeiro)
La Convenzione quadro sui cambiamenti climatici cui seguirà la Convenzione sulla Desertificazione - pone obblighi di carattere generale miranti a contenere e stabilizzare la produzione di gasgenerale miranti a contenere e stabilizzare la produzione di gas che contribuiscono all'effetto serra
La Convenzione quadro sulla biodiversità, con l'obiettivo di tutelare le i i l h bi li i bili ll i i dispecie nei loro habitat naturali e riabilitare quelle in via di
estinzione
L'Agenda 21: il Programma d'Azione per il XXI secolo pone loL Agenda 21: il Programma d Azione per il XXI secolo, pone lo sviluppo sostenibile come una prospettiva da perseguire per tutti i popoli del mondo
L Di hi i d i i i i l ti t ibil d ll f tLa Dichiarazione dei principi per la gestione sostenibile delle forestesancisce il diritto degli Stati di utilizzare le foreste secondo le proprie necessità, senza ledere i principi di conservazione e sviluppo delle stessepp
SVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHESVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHE1997 - Conferenza Mondiale: cambiamento climatico e
varo Protocollo di Kyoto (ONU)
Obiettivi:
► Riduzione complessiva del 5 2% delle emissioni di gas serra► Riduzione complessiva del 5,2% delle emissioni di gas serra rispetto al 1990 (anno di riferimento) da attuarsi entro il 2012
Nella ripartizione degli impegni la riduzione è così suddivisa:p g p g
► Europa: 8% (e in ambito europeo) Italia: 6,5%
Strumenti e meccanismi flessibili►► Attuazione congiunta degli impegni fraAttuazione congiunta degli impegni fra paesi industrializzatipaesi industrializzati►► Attuazione congiunta degli impegni fra Attuazione congiunta degli impegni fra paesi industrializzatipaesi industrializzati
►► Compravendita di quote di emissioni di gas serra fra Compravendita di quote di emissioni di gas serra fra paesi paesi industrializzatiindustrializzati
►► Acquisizione da parte dei Acquisizione da parte dei paesi industrializzatipaesi industrializzati di crediti alle emissioni di crediti alle emissioni attraverso aiuti allo sviluppo sostenibile nei attraverso aiuti allo sviluppo sostenibile nei paesi in via di sviluppopaesi in via di sviluppo
SVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHESVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHE
Emissioni nella UE dal 1990 al 2002 e variazioni rispetto al 1990
Member State 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 % Peso Austria 78 82 75 75 76 79 83 82 82 80 81 84 85 +8.9 1.8 Austria 78 82 75 75 76 79 83 82 82 80 81 84 85 8.9 1.8 Belgium 146 149 148 147 152 155 159 150 155 148 150 149 150 +2.7 3.4 Denmark 69 79 73 76 80 77 90 81 76 73 68 69 68 -1.4 1.6 Finland 77 75 72 72 79 76 82 81 78 77 75 81 82 +6.5 1.8 France 565 589 579 556 552 560 576 568 583 564 558 562 554 -1.9 13.4 Germany 1249 1196 1146 1131 1108 1101 1119 1082 1056 1020 1016 1027 1016 -18 6 29 5Germany 1249 1196 1146 1131 1108 1101 1119 1082 1056 1020 1016 1027 1016 18.6 29.5 Greece 105 105 106 107 109 110 114 120 124 124 130 135 135 +28.5 2.5 Ireland 53 54 55 55 57 58 59 62 64 66 68 70 69 +30.2 1.2 Italy 509 511 506 500 493 525 517 523 535 540 544 554 554 +8.9 12.1 Luxembourg 13 13 13 13 13 10 10 9 8 9 10 10 11 -15.4 0.3 Netherlands 211 218 218 221 222 225 234 218 224 213 213 216 214 +1 4 5 0Netherlands 211 218 218 221 222 225 234 218 224 213 213 216 214 +1.4 5.0 Portugal 58 60 64 62 63 67 65 68 72 80 78 78 82 +41.4 1.4 Spain 285 291 300 289 304 316 310 331 341 370 385 383 400 +40.3 6.7 Sweden 72 72 72 72 75 74 77 73 73 70 68 68 70 -2.8 1.7 United Kingdom 743 744 721 701 696 686 708 684 679 648 648 656 635 -14.5 17.6 EU15 4231 4239 4148 4076 4079 4119 4204 4132 4151 4083 4090 4144 4123 -2.5 100
Emissioni di anidride carbonica (in milione di tonnellate/anno) nei Paesi della UE dal 1990 al 2002
LESVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHESVILUPPO SOSTENIBILE: LE BASI POLITICHE
Durante il secondo summit Durante il secondo summit mondiale sull’ambientemondiale sull’ambienteO
STEN
IBIL
mondiale sull’ambiente mondiale sull’ambiente (Johannesburg (Johannesburg –– 2002) è 2002) è stata riconosciuta stata riconosciuta LU
PP
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all’unanimità l’urgenza di all’unanimità l’urgenza di intraprendere una serie di intraprendere una serie di azioni rivolte all’informazioneazioni rivolte all’informazioneU
NO
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azioni rivolte all informazione azioni rivolte all informazione e all’educazione e all’educazione delle delle persone affinché si persone affinché si
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raggiunga uno stile di vita raggiunga uno stile di vita più sostenibile per l'ambiente più sostenibile per l'ambiente entro il decennio 2005entro il decennio 2005--20152015I
ATT
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entro il decennio 2005entro il decennio 2005 2015, 2015, dichiarato dall’Unesco il dichiarato dall’Unesco il decennio dell’educazione allo decennio dell’educazione allo
il t ibilil t ibilTRU
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sviluppo sostenibile.sviluppo sostenibile.ST
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
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AGENDA XXIAGENDA XXI
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STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
AGENDA XXIAGENDA XXIOST
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AGENDA XXIAGENDA XXI
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Cos’è ?Cos’è ?►► è il Piano di Azione dell'ONU per lo sviluppoè il Piano di Azione dell'ONU per lo sviluppoU
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►► è il Piano di Azione dell ONU per lo sviluppo è il Piano di Azione dell ONU per lo sviluppo sostenibile per il XXI secolo sostenibile per il XXI secolo
►► definito dalla Conferenza ONU Sviluppo e definito dalla Conferenza ONU Sviluppo e
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I P
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ppppAmbiente di Rio de Janeiro nel 1992 e Ambiente di Rio de Janeiro nel 1992 e sottoscritto da 180 Governisottoscritto da 180 Governi
► Nessun obbligo giuridico solo una dichiarazioneI A
TTU
AT
► Nessun obbligo giuridico solo una dichiarazione di intenti
TRU
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TIST
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
AGENDA XXIAGENDA XXI
“I governi... dovrebbero adottare una strategiaOST
ENIB
IL
I governi... dovrebbero adottare una strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile.
L’obiettivo è quello di assicurare uno sviluppoLUP
PO
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L obiettivo è quello di assicurare uno sviluppo economico e responsabile verso la società, proteggendo nel contempo le risorse fondamentali e U
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p gg pl’ambiente per il beneficio delle future generazioni. Le strategie nazionali per lo sviluppo sostenibile d bb il l iù iTI
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dovrebbero essere sviluppate attraverso la più ampia partecipazione possibile e la più compiuta valutazione della situazione e delle iniziative inI
ATT
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valutazione della situazione e delle iniziative in corso”
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STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
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AGIRE LOCALMENTE AGIRE LOCALMENTE UN
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PENSARE GLOBALMENTEPENSARE GLOBALMENTE
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STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE perché l’Agenda 21?
Perché?Perché?
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ENIB
IL … perché l Agenda 21?
►► le le radiciradici di molti dei di molti dei problemiproblemi indicati dal documento di Rio sono indicati dal documento di Rio sono ““localilocali””
►► lele soluzionisoluzioni a tali problemi sono “a tali problemi sono “risposte a livello localerisposte a livello locale” (” (pensapensaLUP
PO
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►► le le soluzionisoluzioni a tali problemi sono a tali problemi sono risposte a livello localerisposte a livello locale ( (pensa pensa globalmente, agisci localmenteglobalmente, agisci localmente))
UN
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Come?Come?
►► introduce un modo “nuovo” introduce un modo “nuovo” intersettorialeintersettoriale di affrontare i problemi di affrontare i problemi (( l i i t bi t i i tàl i i t bi t i i tà))TI
VI
PER
((relazioni tra ambiente, economia e societàrelazioni tra ambiente, economia e società))
►► consente di analizzare i problemi trovando idee, soluzioni, consente di analizzare i problemi trovando idee, soluzioni, in modo in modo partecipato e condivisopartecipato e condivisoI
ATT
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p pp p
►► richiede la richiede la responsabilità e il contributo di ogni attore responsabilità e il contributo di ogni attore alla alla realizzazione delle azionirealizzazione delle azioni
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STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
OST
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IL
… perché l’Agenda 21?
► Il problema interessa in maniera più accentuata le aree urbane
LUP
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80 % dei cittadini europei vive nelle aree urbane
Aree urbane affette daUN
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Problemi di salute e
► rumore;► cattiva qualità dell’aria;► traffico intenso;TI
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peggioramento della
qualità della vita► traffico intenso;► scarsa manutenzione dell’ambiente
costruito;i ti bi t lI A
TTU
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► pessima gestione ambientale
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COSTI SOCIO-ECONOMICIST ECONOMICI
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
“CITTA’ SOSTENIBILE”
►► la città è illa città è il luogoluogo di maggioredi maggiore consumo di risorseconsumo di risorse e produzionee produzioneOST
ENIB
IL
►► la città è il la città è il luogoluogo di maggiore di maggiore consumo di risorseconsumo di risorse e produzione e produzione di di rifiutirifiuti
►► il confine tra città e nonil confine tra città e non--città non è più chiaramente città non è più chiaramente LUP
PO
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ppidentificabileidentificabile
►► la città è il luogo dove vive la maggioranza della popolazione; la città è il luogo dove vive la maggioranza della popolazione; l lità d ll it di d d ll lità d ll i bl lità d ll it di d d ll lità d ll i b
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la qualità della vita dipende dalla qualità dello spazio urbanola qualità della vita dipende dalla qualità dello spazio urbano
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STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
OST
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… perché l’Agenda 21?
Autorità Locali
Come fattore determinante per conseguirne gli obiettiviLUP
PO
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Come fattore determinante per conseguirne gli obiettivi.
livello di governo più vicino ai cittadinitti i i i li d bi t li
UN
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curano aspetti economici, sociali ed ambientalicoordinano i processi di pianificazionefissano le politiche e le regole locali
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STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
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ENIB
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I PRINCIPI ISPIRATORI
principio di equitài t i ti i d li i b fi i di i liti d i i tt lLU
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giusta ripartizione degli oneri e benefici di ogni politica ed in ogni settore nel tempo e nello spazio
i i i i lUN
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principio precauzionaleevitare gli esiti più gravi con misure preventive e condivise per la difesa dell’ecosistema
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principio di sussidiarietàgarantire la cooperazione di tutte le strutture in favore della sopravvivenza sociale ed ecologica e della difesa dei diritti umani e della naturaI
ATT
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sociale ed ecologica e della difesa dei diritti umani e della natura
TRU
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STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
OST
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IL
I PRINCIPI ISPIRATORI
PROCESSO PARTECIPATOIl processo di Agenda 21 deve essere incentrato sulla partecipazione e il coinvolgimento della popolazione e sulla sua sensibilizzazione alleLU
PP
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coinvolgimento della popolazione e sulla sua sensibilizzazione alle tematiche della sostenibilità.
UN
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VI
GOVERNANCE… ovvero azione coordinata di attori di natura eterogenea; da una prospettiva impositiva ad una partecipativa, flessibile ed aperta.TI
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PER
p p p p p , p
VISIONE CONDIVISAI A
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Costruzione di uno scenario condiviso dello sviluppo sostenibile di una comunità
TRU
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STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
FORUMOST
ENIB
IL
I PRINCIPI ISPIRATORIFORUM“Parlamento” nel quale si riuniscono i portatori di interesse (cittadini, enti, industrie, ecc.) per manifestare le loro posizioni e intervenire sui temi della sostenibilità.LU
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della sostenibilità.
MIGLIORAMENTO CONTINUOUN
O S
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La struttura e l’organizzazione delle attività sono finalizzate al continuo miglioramento del processo.
TIV
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APPROCCIO ORIZZONTALEIl processo non deve rappresentare una attività in più ma deve essere I
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integrato in tutte le altre attività gestite dall'ente locale.
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Agenda 21 Locale: come funziona?
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE Agenda 21 Locale: come funziona?
L’A21L è un processo partecipato, per lo più promosso dalle amministrazioniO
STEN
IBIL
più promosso dalle amministrazioni pubbliche, che prevede il coinvolgimento attivo dei rappresentanti della comunità locale
LUP
PO
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I “portatori di interesse” costituiscono il F A 21 L l l i i t
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Forum Ag21 Locale, al cui interno sono presenti gruppi di lavoro tematici, per definire e condividere “la lista di cose da fare per lo sviluppo sostenibile a livelloTI
VI
PER
fare per lo sviluppo sostenibile a livello locale”.
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I gruppi di lavoro sono coordinati da un facilitatore che favorisce e guida la discussione in modo equilibrato, con il
t di t li ti d tiTRU
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supporto di eventuali esperti e dati aggiornati.
ST
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
Agenda 21 e coinvolgimento della popolazione locale negli aspetti decisionaliAgenda 21 e coinvolgimento della popolazione locale negli aspetti decisionali
OST
ENIB
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Utilizzazione di tecniche per favorire la partecipazione:
LUP
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Immaginare la comunità dove vorremmo abitare
tecniche di visioningU
NO
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I valori dei gruppi sociali
visioning
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focus groupI valori dei gruppi sociali coinvolti nel processo
I A
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Per affrontare problemi comuni
comitati di cittadiniTR
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ENTI
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STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
Agenda 21 e definizione di una strategia comune per la sostenibilità
OST
ENIB
IL
Presentare una visione futura
• identificare i temi fondamentali
• definire gli obiettivi espliciti
f i ’i i id l il
LUP
PO
SO
visione futura • fornire un’immagine guida per lo sviluppo della comunità
UN
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VI
Definire un • progetti e iniziative
• cambiamenti nelle priorità
TIV
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ER
piano d’azionep
• cambiamenti nelle politiche legislative
I A
TTU
AT
Definire un sistema per la realizzazione
• come le azioni dovranno essere realizzate
• come le attività e risultati saranno misurati e l t tiTR
UM
ENTI
realizzazione valutati
• come la strategia sarà rivista e aggiornata
ST
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILEE Le quattro fasi proposte dall'ONU per lo svolgimento del processo di A21L
STEN
IBIL
E
Analisi dello stato di fatto: si analizzano i problemi esistenti
q p p p g pLU
PPO
SO
S
Definizione delle strategie di intervento: all'interno dei gruppi di lavoro tematici si definiscono gli obiettivi e le azioni di miglioramento che confluiscono nel Piano d'Azione
UN
O S
VIL confluiscono nel Piano d Azione
TIVI
PER
UTI
ATT
UAT
STR
UM
ENT
S
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILEE R li i d ll i i i d d t tt i ll i i di
STEN
IBIL
E Realizzazione delle azioni: si procede a dare concreta attuazione alle azioni di miglioramento, il Piano Operativo
Monitoraggio: si valutano i risultati ottenuti e si ridefiniscono gli obiettivi del
LUPP
O S
OS Monitoraggio: si valutano i risultati ottenuti e si ridefiniscono gli obiettivi del
Piano d'Azione
UN
O S
VIL
TIVI
PER
UTI
ATT
UAT
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UM
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S
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILEE
STEN
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TTU
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STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
OST
ENIB
IL
Processo di Agenda 21 locale del Comune di Reggio Emilia
Reggio Emilia è stato uno dei primi enti locali italiani ad attivare un processo di A21L, cioè
LUPP
O S
O
un processo partecipato finalizzato a condividere tra tutti i settori e gli attori della comunità locale obiettivi e azioni per la sostenibilità ambientale,
sociale ed economica
UN
O S
VIL sociale ed economica
Il processo è stato avviato nel 2000 attivando un Forum e numerosi gruppi di lavoro
TIVI
PER
U p ocesso è s a o a a o e 000 a a do u o u e u e os g upp d a o ointersettoriali sui temi ambientali, territoriali, sociali ed economici.
Il Forum ha elaborato un “Piano d’Azione per l’Agenda 21 locale” quale piano strategico t i t l liti h di il t ibil
I AT
TUAT partecipato per le politiche di sviluppo sostenibile.
Nel 2002 si è passati “dalle idee ai fatti” iniziando a realizzare gli interventi indicati nel Piano d’Azione
TRU
MEN
TI
Il processo ha avviato la fase di monitoraggio realizzando nel 2002 un primo forum sullo stato di attuazione dei Piani Operativi e dei progetti in partnership
ST
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
OST
ENIB
IL
Processo di Agenda 21 locale del Comune di Reggio Emilia
Comune di Reggio Emilia si è dotato di numerosi strumenti, alcuni
LUPP
O S
O prevalentemente tecnici altri che puntano maggiormente sulla partecipazione e condivisione con la comunità locale, sulla trasparenza e rendicontazione:
i t di t bilità bi t l d ll' t
UN
O S
VIL un sistema di contabilità ambientale dell'ente;
l'attuazione di politiche di Green Public Procurement;un set di gli indicatori di sostenibilità codificati e gestiti attraverso un sistema
TIVI
PER
U
g gcondiviso;
progetti di educazione allo sviluppo sostenibile per le scuole;numerosi processi partecipativi sia di carattere strategico che settoriale;
I AT
TUAT
numerosi processi partecipativi sia di carattere strategico che settoriale;il processo di A21Lla predisposizione di un innovativo sistema di certificazione energetica degli
edifici
TRU
MEN
TI edifici
ST
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE Processo di Agenda 21 locale del Comune e Provincia di Reggio Emilia
OST
ENIB
IL Processo di Agenda 21 locale del Comune e Provincia di Reggio EmiliaPartecipazione
una delle proposte più votate dai cittadini è stata quella di diminuire la rumorosità ed il
LUPP
O S
O flusso di traffico in Via Samoggia, organizzando un processo partecipativo per definire alcune proposte di miglioramento della qualità di vita degli abitanti della via.E’ stato organizzato un sopralluogo con i tecnici comunali ed un gruppo di cittadini rappresentativi per individuare insieme gli aspetti problematici della Via ed alcune proposte
UN
O S
VIL rappresentativi per individuare insieme gli aspetti problematici della Via ed alcune proposte
di cambiamento per raggiunger gli obiettivi prefissati.
TIVI
PER
UI
ATTU
ATTR
UM
ENTI
ST
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE Processo di Agenda 21 locale del Comune e Provincia di Reggio Emilia
OST
ENIB
IL Processo di Agenda 21 locale del Comune e Provincia di Reggio EmiliaPartecipazioneRistrutturazione Via Samoggia
LUPP
O S
O
PROBLEMATICHE SEGNALATE
Dossi rallentatori eccessivi
UN
O S
VIL Dossi rallentatori eccessivi
Richiesta porte d’ingresso zona 30 alle estremità di via Samoggia
Invasione della pista ciclabile in prossimità delle i i i i
TIVI
PER
U immissionisistemazione dell’impianto elettrico e degli arredi)incremento della illuminazione, realizzazione di una
piazzola e di un parcheggio
I AT
TUAT
p p ggSegnalatore velocità ingresso scuolaRealizzazione del collegamento ciclabile in via
ResignaniAll t d ll i t i l bil d i M i li
TRU
MEN
TI Allargamento della pista ciclabile da via Marsiglio Spostamento della fermata dell’autobus in
corrispondenza dell’accesso al parcoTrovare soluzione per traffico pesante
ST
p pRete fognaria insufficiente nella parte finale di via
Samoggia
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILEE
STEN
IBIL
ELU
PPO
SO
SU
NO
SVI
L
Forum specifico, organizzato in gruppi di lavoro tematici secondo le modalità proprie
TIVI
PER
U
p pdei processi di A21L
percorso di partecipazione strutturato, orientato al progetto e alla
TI A
TTU
AT orientato al progetto e alla corresponsabilità di tutti gli interessati
TEMI
STR
UM
ENT
Accessibilità
Attività imprenditoriali, culturali e sociali
S
Cura del centro storico
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILEE
STEN
IBIL
E
Processo partecipato di accompagnamento alla redazione del Piano della Mobilità
LUPP
O S
OS alla redazione del Piano della Mobilità
coinvolgimento delle organizzazioni e delle diverse componenti sociali interessate ai diversi problemi l ti ll bilità
UN
O S
VIL legati alla mobilità.
forum si è suddiviso inizialmente in tre Focus Group: “Persone in movimento”, “Organizzazione della
TIVI
PER
U
, gMobilità” e “Logistica e Trasporto merci”.
analisi e all’ascolto delle problematiche portando alla d i di ifi t
TI A
TTU
AT redazione di uno specifico report.
incontri di informazione sui risultati delle analisi-indagini tecniche che via via venivano realizzate.
STR
UM
ENT g
organizzazione di una giornata dedicata alla presentazione della proposta di Piano della Mobilità, al confronto tra i partecipanti e i tecnici su tale propostaS confronto tra i partecipanti e i tecnici su tale proposta ed alla valutazione finale dei partecipanti sulla bozza di piano.
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILEE
STEN
IBIL
E
progetti di educazione allo sviluppo sostenibile rivolti alle scuole
LUPP
O S
OS
Sono stati avviati quindi percorsi di A21 a scuola, a cui hanno partecipato gli studenti, gli insegnanti, i genitori e il personale non docente, sui temi della
UN
O S
VIL
g g g pmobilità sostenibile
"Nuove metodologie e strumenti educativi per la sostenibilità urbana", "La mia scuola è ecologica?“
TIVI
PER
U
g"A scuola da soli in sicurezza""Mobilità sostenibile dei poli scolastici""Sicuri alla meta o sicuri a metà?"
TI A
TTU
AT Sicuri alla meta o ... sicuri a metà?
Tali percorsi hanno portato alla redazione di Piani di Azione e alla realizzazione
STR
UM
ENT Tali percorsi hanno portato alla redazione di Piani di Azione e alla realizzazione
di progetti concreti"A Reggio Emilia andiamo a scuola in BiciBus““Raccogliamo Miglia Verdi” l’organizzazione di gite scolastiche in biciclettaS Raccogliamo Miglia Verdi , l organizzazione di gite scolastiche in bicicletta
e la sistemazione/realizzazione di nuovi percorsi ciclo-pedonali casa-scuola.
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILEE
STEN
IBIL
E
MOBILITA’ SOSTENIBILEDefinire un
LUPP
O S
OS
percorso educativo per sensibilizzare ed informare i ragazzi sui temi dell’inquinamento atmosferico, della mobilita “insostenibile” e, più in generale,
della qualità di vita nella città e nei quartieri
UN
O S
VIL q q
spingere i giovani a passare da un ruolo passivo ad un ruolo attivo sollecitandoli ad
TIVI
PER
U
p g g p pindividuare non solo i problemi, ma anche le possibili soluzioni;
tavoli di confronto con Comune, Provincia, ACT, genitori e ragazzi per realizzare progetti o adottare semplici comportamenti che contribuiscano a migliorare mezzi e
TI A
TTU
AT progetti o adottare semplici comportamenti che contribuiscano a migliorare mezzi e modalità impiegati per raggiungere i poli scolastici
gruppo di progettazione coordinato dall'Ufficio ReggioSostenibile cui hanno
STR
UM
ENT partecipato gli insegnanti (in qualità di referenti del progetto per ciascuna scuola
coinvolta), il mobility manager del Comune e un responsabile dell’Amministrazione Provinciale.
S
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILEE MOBILITA’ SOSTENIBILE
STEN
IBIL
E MOBILITA’ SOSTENIBILE
Obiettivi generali
LUPP
O S
OS
Impostare e adattare un processo di A21L in ambito scolasticopromuovere un'esperienza di progettazione partecipata con un approccio
orientato al ris ltato che coin olga direttamente gli attori locali
UN
O S
VIL orientato al risultato che coinvolga direttamente gli attori locali
Creare nelle nuove generazioni una cultura diffusa sui principi dello sviluppo sostenibile
TIVI
PER
U Promuovere negli studenti l’assunzione di un ruolo attivo e propositivo, invitando a prendere coscienza della propria co-responsabilitàEducare alla mobilità alternativa, promuovendo un minor uso dell’auto e
TI A
TTU
AT mutamenti delle abitudini dei consumatoriContribuire a migliorare la qualità dell’aria e a diminuire l’inquinamento localeAumentare la vivibilità e la sicurezza del territorio
STR
UM
ENT Aumentare la vivibilità e la sicurezza del territorio
Diminuire la congestione del traffico nell’ora di punta scolasticaMigliorare la qualità della vita degli scolari
S
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILEE MOBILITA’ SOSTENIBILE
STEN
IBIL
E MOBILITA SOSTENIBILE
Fase preparatoria- Adesione al progetto da parte dei presidi delle scuole
LUPP
O S
OS Adesione al progetto da parte dei presidi delle scuole
- Inserimento del progetto e degli obiettivi dello stesso nel POF- Costituzione del gruppo di lavoro
F di A li i
UN
O S
VIL Fase di Analisi
- Analisi quantitativa e qualitativa dello stato di fatto relativamente ai flussi di traffico e alle modalità della mobilità casa - istituti - casa- Valutazione delle problematiche ambientali, organizzative e sociali commesse al tema
TIVI
PER
U p , g"mobilità"- Evidenziazione delle principali criticità
F d l Pi di A i
TI A
TTU
AT Fase del Piano di Azione- Individuazione di azioni operative di miglioramento delle situazioni di criticità evidenziate- Definizione del Piano di Azione per la mobilità sostenibile dei poli scolastici
STR
UM
ENT
Fase del Piano Operativo- Individuazione delle azioni prioritarie ed analisi della loro fattibilità- Progettazione esecutiva delle azioni / progetti
Att a ione delle a ioni / progettiS - Attuazione delle azioni / progetti- Monitoraggio della situazione ambientale e verifica dell'efficacia delle azioni intraprese
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILEE
STEN
IBIL
E
“Raccogliamo Miglia Verdi - Andiamo a Kyoto, prendiamo il Protocollo e riportiamolo nella nostra
città!”
LUPP
O S
OS
L’iniziativa coinvolge le scuole primarie della città in un viaggio-gioco immaginario fino a Kyoto e ritorno per educare i bambini e le loro famiglie alla mobilità
UN
O S
VIL
p gsostenibile nei percorsi casa-scuola e per sensibilizzare sui temi del risparmio energetico, idrico, della raccolta differenziata e sui prodotti a marchio ecologico
TIVI
PER
U marchio ecologico.
Le regoleI bambini per un mese, guadagnano un “miglio
TI A
TTU
AT
p g g gverde” (simboleggiato da bollini colorati da incollare su un apposito album) ogni volta che
vanno e tornano da scuola in bici, a piedi, con i mezzi pubblici o anche organizzandosi con un car
STR
UM
ENT mezzi pubblici o anche organizzandosi con un car-
pooling, in modo cioè eco-compatibilese a casa compiono gesti di sostenibilità
ambientale legati ai temi del risparmio energetico, S
idrico, alla raccolta differenziata ed all’utilizzo di prodotti a marchio ecologico.
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILEE
STEN
IBIL
E
Gioco delle miglia verdi”, un gioco dell’oca sulle buone pratiche per l’ambiente da compiere a scuola.
LUPP
O S
OS
Il giocoI bambini lanciando i dadi potranno arrivare in caselle verdi che
UN
O S
VIL rappresentano piccoli gesti ecologici da
fare a scuolaspegnere le luci dell’aula quando non c’è ne è bisogno
TIVI
PER
U ne è bisognochiudere i rubinetti dei bagni dopo aver lavato le maninon sprecare la carta
TI A
TTU
AT etc.
in alcune delle caselle, che rappresentano gesti non rispettosiAtt il i i di i b bi i t
STR
UM
ENT rappresentano gesti non rispettosi
dell’ambiente e della loro scuola, dovranno tornare indietro.
Attraverso il gioco quindi i bambini potranno imparare che anche con piccolo gesti di sostenibilità fatti a scuola possono contribuire a ridurre le emissioni di anidride carbonica S
aiutando così la nostra città e l’Italia a rispettare l’impegno preso a Kyoto.
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILEE
STEN
IBIL
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STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILEE
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STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILEE
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STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILEE
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STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILEE
STEN
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MEN
TS
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
1994 Aalborg (Danimarca)Conferenza Europea sulle città sostenibili
OST
ENIB
IL
p
Carta di Aalborg
LUP
PO
SO
le città e le regioni europee si impegnano:► attuare l'Agenda 21 a livello locale ► elaborare piani d'azione a lungo termine per uno sviluppoU
NO
SV
I
► elaborare piani d azione a lungo termine per uno sviluppo durevole e sostenibile
► ad avviare una campagna di sensibilizzazione
TIV
I P
ER
I A
TTU
AT
TRU
MEN
TIST
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
MISURARE LO SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE (?)MISURARE LO SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE (?)
OST
ENIB
IL
Il livello locale è quello che più immediatamente è in d d l l f d d ll l b l
LUP
PO
SO
grado di lanciare la sfida dello sviluppo sostenibile in quanto le amministrazioni e i privati sono più a contatto con i problemi ambientali e con le cause che liU
NO
SV
I
con i problemi ambientali e con le cause che li determinano
TIV
I P
ER
(INDICATORI DI SOSTENIBILITA’ e INDICI DI QUALITA’ URBANA)
I A
TTU
AT
TRU
MEN
TIST
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
IMPRONTA ECOLOGICAIMPRONTA ECOLOGICAChe cosa è?Che cosa è?O
STEN
IBIL
Che cosa è?Che cosa è?E’ un E’ un indicatore ambientale indicatore ambientale capace di descrivere le capace di descrivere le pressioni, cioè il carico delle attività umane sulle pressioni, cioè il carico delle attività umane sulle LU
PP
O S
O
pressioni, cioè il carico delle attività umane sulle pressioni, cioè il carico delle attività umane sulle risorse in base all’area totale degli ecosistemi risorse in base all’area totale degli ecosistemi terrestri e acquatici.terrestri e acquatici.U
NO
SV
ITI
VI
PER
I
ATT
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TTR
UM
ENTI
ST
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
Che cosa misura?
L’impronta ecologica misura la “porzione di territorio” (OST
ENIB
IL
L’impronta ecologica misura la “porzione di territorio” ( sia essa terra o acqua ) di cui una popolazione necessita per produrre in maniera sostenibile tutte le risorse cheLU
PP
O S
O
per produrre in maniera sostenibile tutte le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti.
UN
O S
VI
… è il totale della terra e del mare ecologicamente produttivi occupati esclusivamente per produrre tutte le risorse consumate e per assimilare i rifiuti generati da unaTI
VI
PER
risorse consumate e per assimilare i rifiuti generati da una popolazione(compreso la superficie forestale necessaria ad assorbire la emissioni di I
ATT
UA
T
anidride carbonica, quando si produce energia)
TRU
MEN
TIST
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
OST
ENIB
ILLU
PP
O S
OU
NO
SV
ITI
VI
PER
I
ATT
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TTR
UM
ENTI
ST
STRUMENTI ATTUATIVI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILELE
Impronta ecologica dell’Italia
E’ di 4,2 ettari per persona ( un ettaro=10.000 metri quadrati ).OST
ENIB
IL
, p p ( q )Se dividiamo il numero della popolazione per la superficie di territorio disponibile si ottiene una capacità biologica di 1,3 ettari a persona.Si ha così un deficit ecologico di:-2 9 ettari per personaLU
PP
O S
O
Si ha così un deficit ecologico di: 2,9 ettari per persona
Cioè ci servono altre due Italie per soddisfare i nostri livelli di consumo e produzione di scartiU
NO
SV
I
consumo e produzione di scarti.
TIV
I P
ER
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TTU
AT
Impronta Disponibilità DeficitStati uniti 10,3 6,7 -3,6Australia 9 4 12 9 +3 5
TRU
MEN
TI Australia 9,4 12,9 +3,5Cina 1,4 0,6 -0,8India 1,0 0,5 -0,5
ST
Verso un profilo di sostenibilità locale – Indicatori Comuni Europei
1 Soddisfazione dei cittadini con riferimento alla comunità localeLE Soddisfazione dei cittadini (in generale e con riferimento a specifiche caratteristiche
del Comune di appartenenza)
2 C t ib t l l l bi t li ti l b lOST
ENIB
IL
2 Contributo locale al cambiamento climatico globaleEmissioni di CO2 equivalente (valori assoluti e variazioni nel tempo)
3 Mobilità locale e trasporto passeggeriLUP
PO
SO
3 Mobilità locale e trasporto passeggeriN. spostamenti, tempo e modo di trasporto impiegato, distanze percorse
4 Accessibilità delle aree verdi pubbliche e dei servizi localiUN
O S
VI
4 Accessibilità delle aree verdi pubbliche e dei servizi localiDistanza dei cittadini rispetto ad aree verdi (parchi, giardini, spazi aperti, attrezzature, verde privato fruibile,…) e ai servizi di base (sanitari, trasporto, istruzione alimentari )TI
VI
PER
istruzione, alimentari,…)
5 Qualità dell’aria localeNumero di superamenti dei valori limite. Esistenza e attuazione di piani diI
ATT
UA
T
Numero di superamenti dei valori limite. Esistenza e attuazione di piani di risanamento
6 Spostamenti Casa - Scuola dei BambiniTRU
MEN
TI
pModi di trasporto utilizzati dai bambini per spostarsi fra casa e scuola e viceversaST
Verso un profilo di sostenibilità locale – Indicatori Comuni Europei
7 G ti t ibil d ll’ t ità l l d ll i l liLE 7 Gestione sostenibile dell’autorità locale e delle imprese localiQuota di organizzazioni pubbliche e private che abbiano adottato e facciano uso di procedure per una gestione ambientale e sociale
OST
ENIB
IL
8 Inquinamento acusticoPorzione della popolazione esposta, nel lungo periodo, ad elevati livelli di LU
PP
O S
O
rumore o Livelli di rumore in aree definite; Esistenza e attuazione di Piani di Risanamento
UN
O S
VI
9 Uso sostenibile del territorioSuperfici artificiali; Terreni abbandonati o contaminati; Intensità d’uso; Nuovo sviluppo; Ripristino territorioTI
VI
PER
Nuovo sviluppo; Ripristino territorio
10 Prodotti sostenibiliConsumi locali di prodotti dotati di eco label o certificati come biologici oI
ATT
UA
T
Consumi locali di prodotti dotati di eco–label, o certificati come biologici, o energeticamente efficienti, o provenienti da gestione forestale sostenibile o dal commercio equo e solidale; Offerta di tali prodotti sul mercato locale
TRU
MEN
TIST
BIBLIOGRAFIA
C i i E DGXLD3 (1994) L ittà t ibili i E ( i• Commissione Europea DGXLD3 (1994), Le città sostenibili in Europa (prima relazione), Bruxelles. • Caperna A., Information Communication Technology per un progetto urbano Sostenibile Tesionline (http://www tesionline it) Roma 2005Sostenibile, Tesionline (http://www.tesionline.it), Roma, 2005• ICLEI (1995), European Local Agenda 21 Planning Guide, ed. European Sustainable Cities & Town Campaign, Brussels. • ICLEI/DPCSD/UNCHS (1995) The role of Local Authorities in Sustainable• ICLEI/DPCSD/UNCHS (1995), The role of Local Authorities in Sustainable Development, UN Dept. for Policy Coordination and Sustainable Development, New York. • Quarrie J (1992) Earth Summit '92: The United Nations Conference on• Quarrie J. (1992), Earth Summit 92: The United Nations Conference on Environment and Development, Regency Press, London. • UNCED (1992), Agenda 21 ? Action Plan for the Next Century, Rio de Janeiro. • UN Centre for Human Settlements (1996), An urbanising world: Global review ofUN Centre for Human Settlements (1996), An urbanising world: Global review of human settlements, Habitat, Nairobi. • UNEP (1980), World Conservation Strategy, Oxford University Press, Oxford. • United Nations Information Centre of Rome (1996), The Habitat Agenda, mimeo, ( ), g , ,Roma. • WCED (1987), Our Common Future, Oxford University Press, Oxford. (trad. italiana: WCED (1988), Il futuro di noi tutti, Bompiani,Milano)
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