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    LOSSERVATORE ROMANOGIORNALE QUOTIDIANO

    Unicuique suum

    POLITICO RELIGIOSO

    Non praevalebunt

    Anno CLV n. 217 (4 7. 0 5 5 ) Citt del Vaticano gioved 24 settembre 2015

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    NOSTREINFORMAZIONI

    Il Santo Padre ha accettato larinuncia al governo pastoraledella Diocesi di Ponta de Pe-dras (Brasile), presentata daSua Eccellenza MonsignorAlessio Saccardo, S.I., in con-formit al canone 401 1 delCodice di Diritto Canonico.

    Gli succede Sua EccellenzaMonsignor Teodoro MendesTavares, C.S.Sp., finora Coa-diutore della medesima Dio-cesi.

    Nella conferenza stampa durante il volo da Cuba agli Stati Uniti il Pontefice saluta con favore e incoraggia il miglioramento delle relazioni tra i due Paesi

    Progresso nella convivenzaA Washington il benvenuto alla Casa Bianca, lincontro con i vescovi e la canonizzazione del missionario francescano Junpero Serra

    Si allarga lo scandalo dei test truccati

    Vo l k s w a g e ncon le spalle al muro

    PAGINA 2

    Approvata con quattro voti contrari e unastensione la distribuzione per quote dei profughi allinterno dellUe

    Accoglienza a maggioranza

    Profughi in cammino verso il confine tra lUngheria e lAustria (Reuters)

    La visitadel pastore

    Nellincontro con i giornalisti du-rante il volo tra Santiago de Cubae Washington il Papa ha detto cheil suo viaggio nellisola caraibica haavuto un carattere molto pastora-le a sostegno dei cattolici. Confer-mando esplicitamente unintenzio-ne che apparsa evidente achiunque abbia seguito le tappedellitinerario papale. A questo bi-sogna aggiungere il dichiarato so-stegno grazie alla decisioneinattesa di unire in una stessa visitaCuba e Stati Uniti allavvicina-mento in corso tra i due Paesi, alquale hanno contribuito esponentidei rispettivi episcopati cattolici eche, con discrezione, stato favo-rito dai buoni uffici della SantaSede.

    Significativa stata la conclusio-ne della tappa cubana di questoviaggio americano in due momentiemozionanti e affollati di fedeli: lamessa al santuario mariano nazio-nale del Cobre e a Santiago la cele-brazione con le famiglie, quasiunintroduzione allincontro mon-diale di Philadelphia e allassem-blea sinodale, molto attesa e ormaiimminente. Accolto in entrambi iluoghi con vero entusiasmo e affet-to, il Pontefice ha tratto spunto da-gli episodi evangelici della visita-zione di Maria a Elisabetta e dellenozze di Cana per presentare anco-ra una volta, e certo non solo aicubani, la missione della Chiesa elinsostituibile ruolo della famiglia.

    Al centro della meditazione alCobre stato un aspetto caro aBergoglio: linquietudine che, comedopo lannuncio dellangelo spingela Madonna a visitare lanziana pa-rente, cos deve incoraggiare laChiesa a uscire di casa. Sul-lesempio della Vergine, la quale aCuba ha protetto la lotta di tutticoloro che hanno sofferto per di-fendere i diritti dei suoi figli. Ledifficolt non hanno mai spento lafede, mantenuta viva tra innumere-voli difficolt da nonne, madri, etanti altri che con tenerezza e affet-to sono stati segni di visitazione, dicoraggio, di fede allinterno ditante famiglie. E oggi la nostra ri-voluzione passa per la tenerezza,portando a uscire dalle chiese edalle sacrestie per costruire ponti,rompere muri, seminare riconcilia-zione ha esclamato il Papa.

    Durante lultimo incontro dei tregiorni cubani il Pontefice ha lascia-to una consegna ai cattolici nel tes-sere un nuovo alto elogio della fa-miglia, chiesa domestica e luogodove si unisce il passato che ere-ditiamo e il futuro che ci attende:qui infatti, nellincontrarsi quoti-diano, impariamo la fraternit, lasolidariet, laccoglienza della vitae il perdono. Certo ha aggiunto in molte culture vanno sparen-do questi spazi, vanno sparendoquesti momenti familiari. Ma lafamiglia salva da due fenomeni co-me la frammentazione e la massifi-cazione, che trasformano le perso-ne in individui isolati facili damanipolare e governare ha pun-tualizzato Bergoglio.

    Le famiglie, luoghi dove si ap-prende lumanit, non sono alloraun problema ma unopp ortunit,che dobbiamo curare, proteggere,accompagnare: scuole del domani,spazi di libert e centri di umanit,ha sintetizzato Papa Francesco. Bi-sogna quindi pregare alla vigiliadellincontro di Philadelphia e delsinodo perch sappiamo fra tuttiaiutarci ha concluso a curarela famiglia, scoprendo quel Dioche vive in mezzo al suo popolo efa delle famiglie la sua casa.

    g. m .v.

    Limpianto della casa automobilistica a Wolfsburg (Reuters)

    Sulla questione del bloqueo, dellembargo, ilPapa desidera che si arrivi a un buon risulta-to, a un accordo che soddisfi le parti: statolui stesso a confermarlo durante il volo chemarted pomeriggio, 22 settembre, lo ha con-dotto da Cuba negli Stati Uniti. E proprio ri-guardo alle relazioni tra i due Paesi il Pontefi-ce ha constatato che si sta lavorando nelladirezione delle buone relazioni, considerateun segno del progresso nella convivenza.

    Come di consueto durante i viaggi interna-zionali, Francesco ha risposto alle domandedei giornalisti che lo stanno accompagnando.E interpellato sullargomento da una cronistacubana, ha ribadito la posizione della SantaSede riguardo agli embarghi in generale, sot-tolineando come anche i Papi precedenti ne

    avessero gi parlato. C una dottrina socialedella Chiesa al riguardo ha detto e io miriferisco a questa, che precisa e giusta. Unriferimento che tornato anche quando gli so-no state fatte notare alcune considerazioni sul-la fedelt del Papa al magistero della Chiesa.La mia dottrina ha commentato quelladella dottrina sociale della Chiesa. E se ne-cessario che io reciti il C re d o , sono dispostoa farlo!, ha concluso con una battuta.

    Tra gli altri temi affrontati durante il collo-quio, quello dei dissidenti cubani e li n c o n t rocon Fidel Castro. Nelle risposte del Ponteficeuna sorta di bilancio conclusivo delle quattrogiornate trascorse nellisola caraibica. Lultimatappa stata proprio marted a Santiago deCuba, con la celebrazione della messa nel san-

    tuario della Vergine della Carit del Cobre,patrona della nazione, e il festoso incontrocon le famiglie. Nel discorso rivolto a questeultime, le ha definite vere scuole del domani,veri spazi di libert, veri centri di umanit,con linvito esteso ai responsabili ad avernecura perch, ha spiegato, le famiglie salvano lasociet da divisioni e lacerazioni. In questo,un ruolo speciale spetta alle madri. Perci,quasi a suggellare la sua riflessione, Francescoha rivolto un pensiero particolare alle gestanti.Propongo una cosa ha detto a tuttequelle donne che sono incinte di speranza,perch un figlio una speranza: che in questomomento si tocchino la pancia. Se c qualcu-na qui, lo faccia. O quelle che stanno ascol-tando alla radio o alla televisione. E io, a cia-

    scuna di loro, ad ogni bambino o bambinache l dentro ad aspettare, do la benedizio-ne. Accarezzate il bambino che state aspettan-do.

    Nel tardo pomeriggio, infine, il Papa at-terrato a Washington, dove nella Andrews AirForce base, stato calorosamente accolto dalpresidente statunitense Barack Obama. Unbreve incontro svoltosi in unatmosfera digrande cordialit, che si rinnovato mercoled23, con la visita alla Casa Bianca, seguitadallincontro con i vescovi, nella cattedrale de-dicata a San Matteo, e dalla canonizzazionedi Junpero Serra, nel santuario nazionaledellImmacolata Concezione.

    PAGINE DA 6 A 8

    BRUXELLES, 23. Lintesa stata rag-giunta, ma lUnione europea nontrova unanimit sulla questionedellaccoglienza dei migranti. Il ri-collocamento per quote dei 120.000profughi oggi presenti in Grecia e inItalia, approvato ieri dai ministri de-gli Interni, paga infatti il prezzo diun voto a maggioranza. E in questoclima si riuniranno oggi a Bruxellesi capi di Stato e di Governo deiVe n t o t t o .

    Repubblica Ceca, Slovacchia, Un-gheria e Romania hanno votato ieri

    contro la distribuzione per quota deimigranti. La Finlandia si astenuta.Ma la decisione presa dai ministridegli Interni assunta con due annidi ritardo secondo il ministro italia-no Angelino Alfano vincolanteper tutti e nessuno pu rifiutare ilnumero di rifugiati che gli sono statiassegnati, come ha puntualizzato ilprimo vicepresidente della Commis-sione, Frans Timmermans. Unicapossibilit chiedere un tempomaggiore per ospitare la quota dimigranti assegnati. Lo stesso Tim-

    mermans ha ricordato oggi che lasolidariet non pu essere scissa dal-la responsabilit e che il nuovo si-stema di asilo comune funziona solose c il pieno rispetto delle regoleda parte di tutti gli Stati e sinora so-lo cinque Stati le hanno osservate.

    Sui prossimi passi, quelli che do-vranno decidere oggi i capi di Statoe di Governo, lalto rappresentanteper la Politica estera e di sicurezzacomune dellUe, Federica Mogheri-ni, ha dichiarato che dopo le deci-sioni assunte ieri la nostra determi-nazione ad agire, anche sul fronteesterno, pi forte e pi credibile.Mogherini ha fatto particolare riferi-mento alla Turchia, da dove proven-gono la maggior parte dei profughi,soprattutto siriani, arrivati in Greciae poi nei Balcani. Vorrei sottolinea-re che la Turchia un partner chia-ve nella gestione dei flussi e nellac-coglienza dei profughi: nessuno de-ve dimenticare che ospita nel suo

    territorio due milioni di rifugiati,ha sottolineato.

    Per il momento le divisioninellUe non sembrano destinate a ri-comporsi. Il premier slovacco Ro-bert Fico ha avvertito che non attue-r il piano e che intende intrapren-dere unazione alla Corte di giusti-zia europea. Su questa strada non loseguir la Repubblica Ceca: Nonvoglio aumentare la tensione, la cor-

    da si pu tirare fino a un certo pun-to, altrimenti si rompe, ha sottoli-neato il premier ceco Bohuslav So-b otka.

    Il primo ministro ungherese, Vik-tor Orban, ha detto anchegli chenon si opporr alla decisione e checercher un chiarimento con i part-ner europei, ma il suo Governo nonrecede dalle politiche di respingi-mento e di blocco delle frontiere.

  • LOSSERVATORE ROMANOpagina 2 gioved 24 settembre 2015

    LOSSERVATORE ROMANOGIORNALE QUOTIDIANO

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    POLITICO RELIGIOSONon praevalebunt

    Citt del Vaticano

    o r n e t @ o s s ro m .v aw w w. o s s e r v a t o re ro m a n o .v a

    GI O VA N N I MARIA VIANdirettore responsabile

    Giuseppe Fiorentinov i c e d i re t t o re

    Piero Di Domenicantoniocap oredattore

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    Si allarga lo scandalo legato alle violazioni delle norme anti-inquinamento

    Vo l k s w a g e ncon le spalle al muro

    Blitz congiunto delle polizie di Madrid e Parigi

    Arrestati in Franciagli ultimi capi dellEta

    Un dispositivo di scarico di una Volkswagen (Reuters)

    MADRID, 23. La cupola dellEta,lorganizzazione armata terroristicabasca, stata decapitata definiti-vamente. Lo ha confermato il se-gretario agli Interni spagnolo,Jorge Fernndez Daz, annuncian-do larresto ieri in Francia di DavidPla e di Iratxe Sorzabal, ritenuti idue ultimi capi operativi del grup-po separatista.

    Pla e Sorzabal rimasti ai co-mandi dellorganizzazione dopolannuncio della rinuncia alla lottaarmata nel 2011 sono stati cattu-rati in un blitz congiunto delle po-lizie di Madrid e Parigi a Saint-tienne - de - Bagorry, nel diparti-mento francese dei Pirenei atlanti-ci, vicino al confine con la Spagna.Con loro sono finiti in manette al-tri due presunti militanti dellEta,di cui non stata ancora resa notalidentit. In un primo tempo erastato ipotizzato anche larresto delleader storico dellEta, JosAntonio Urrutikoetxea, detto JosuTernera, ex deputato regionale ba-sco, ma la notizia non stata con-fermata dalle autorit.

    Nel 2011 lEta ha formalmenteannunciato un cessate il fuoco per-manente e la rinuncia alla lotta ar-mata in favore dellazione politica.Questo annuncio, come ricorda lastampa spagnola, era stato letto inspagnolo e in basco in un videoproprio da Pla e Sorzabal, con ilvolto coperto da un passamonta-gna. Da allora, per, lEta non haformalizzato in alcun modo la pro-pria dissoluzione, n consegnato learmi. Secondo i media spagnoli,Pla e Sorzabal avevano tentato diavviare trattative con Madrid pernegoziare la resa. Per il segretarioagli Interni, larresto delluomo edella donna ricercati per terrori-smo in Spagna e Francia segnalatto di morte dellEta e la fine diuna pagina nera della storia spa-gnola. I due arrestati formavanola cupola politica dellEta, lultimastruttura ancora esistente dopo losmantellamento di quelle militare elogistica. Secondo fonti della poli-zia spagnola, citate da El Pas,rimangono meno di mezza dozzinai terroristi dellEta che continuanoa vivere nella clandestinit in Fran-cia. Fondata nel 1958 come associa-zione studentesca per lindip enden-za basca, lEta (Euskadi TaAskatasuna, letteralmente "Paesebasco e libert) ha seminato morte

    e terrore in Spagna per oltre qua-rantanni, uccidendo pi di otto-cento persone, per lo pi militari eagenti delle forze dello rd i n e .

    Sorzabal stata condannata direcente da un tribunale francese incontumacia per luccisione nel 2007di due poliziotti francesi a Cap-breton. Il blitz di Saint-tienne -de - Bagorry stato accuratamentepianificato dallantiterrorismo deidue Paesi. Gli agenti hanno sorve-gliato per giorni la pensione in cuisospettavano che i leader dellEtas o g g i o r n a s s e ro .

    Loperazione stata chiamata incodice Pa rd i n e s , dal nome del-lagente Jos Antonio Pardines, uc-ciso nel 1968 a Villabona, nellaprovincia di Gipuzkoa, e conside-rato la prima vittima dellEta.

    Soldato della Natoucciso in Afghanistan

    Nessuna novit di rilievo nella compagine ministeriale

    La Grecia ha un nuovo Governo

    Il presidente Pavlopoulos, a destra, riceve il giuramento del Governo (Reut e rs )

    Respinta dallo Sri Lanka la propostadi un tribunale internazionale sui crimini di guerra

    LAlleanzaatlantica

    al fianco di Kiev

    KI E V, 23. Il segretario generaledella Nato, Jens Stoltenberg, ie-ri al termine della visita di duegiorni a Kiev, ha chiesto la pie-na attuazione degli accordi diMinsk. Vediamo da tempo chela Russia presente l, che ci so-no militari nellest ucraino checontinuano a sostenere i separa-tisti a livello di direzione, gestio-ne, preparazione e attrezzature,ha dichiarato in una conferenzastampa con il presidente PetroP o ro s h e n k o .

    La Nato non in stato diguerra fredda con la Russia manon ha neppure una partnershipstrategica con Mosca, ha ag-giunto Stoltenberg, che ha au-spicato rapporti costruttivicon la Russia evitando conflit-tualit. Stoltenberg ha ribaditoche la Nato sostiene la piena at-tuazione degli accordi di Minskperch sono lunica via per ri-solvere la crisi attuale.

    I piani di Kiev di entrarenellAlleanza atlantica costringe-ranno Mosca ad adottare con-tromisure. Lo ha detto ieri ilportavoce del Cremlino, DmitriPeskov, in concomitanza con lavisita di Stoltenberg a Kiev.Certamente ha dichiaratoPeskov, citato dallagenzia Tass ogni espansione di uno rg a -nizzazione come la Nato in dire-zione dei nostri confini renderindispensabile per noi adottarecontromisure per garantire lanostra sicurezza nazionale.

    Nel frattempo, parziale mar-cia indietro dei separatisti filo-russi del Donbass: dopo essersiapparentemente detti disponibilia rinviare le elezioni locali giconvocate, hanno invece confer-mato che queste ultime si ter-ranno alle date stabilite, rispetti-vamente il 18 ottobre per Do-netsk e il 1 novembre per Lu-gansk. Si tratta di consultazioniche il Governo centrale di Kievcomunque non riconosce, e con-sidera anzi illegali alla luce degliaccordi di pace di Minsk-2.

    Uomini dei reparti di sicurezzasul luogo della cattura (Afp)

    BE R L I N O, 23. Fino a undici milionidi automobili truccate in tutto ilmondo, con il titolo in borsa in pic-chiata, circa ventiquattro miliardi dieuro bruciati in due giorni e i timoridi una multa da diciotto miliardi didollari. Si allarga a macchia dolio lavicenda della Volkswagen, che haammesso di avere falsificato i test fe-derali statunitensi riguardanti leemissioni nocive di almeno mezzomilioni di motori. Lo scandalo non solo limitato agli Stati Uniti, ma siestende un po ovunque.

    Anche Angela Merkel intervenu-ta, chiedendo che sia chiarito tuttonella massima trasparenza. Il Go-verno di Berlino si subito mosso: ilministero dei Trasporti ha istituitouna commissione di inchiesta che sa-r nella sede legale del gruppo diWolsfburg gi in settimana, mentredomani il caso approder alBundestag. Ma potrebbero esserci ri-svolti anche politici, dal momentoche, secondo il quotidiano DieWelt, il Governo federale sarebbestato al corrente delle tecniche pertruccare i dati sullantismog. Da Ber-lino, per, arrivata stamane unasecca smentita.

    Volkswagen ha ammesso di averemanipolato deliberatamente fino aundici milioni di vetture per raggira-re le norme anti-smog, confermandoluso di un software che riduceva neitest di laboratorio le emissioni inqui-nanti, che invece aumentavanoquando lauto circolava su strada.Gli interventi sulloperato di Volks-wagen si stanno intanto moltiplican-do: lUe ha affermato di seguire laquestione in modo serio, mentre laCommissione europea, che non hapoteri per aprire uninchiesta, hachiesto il rispetto delle norme e aisingoli Paesi di vigilare. Dobbiamoandare sino in fondo, ha garantito

    Bruxelles. I consumatori sono ovun-que sul piede di guerra e perfino ilPalazzo di Vetro dellOnu si dettopreo ccupato.

    I nuovi veicoli Euro6 diesel at-tualmente distribuiti in Europa sono

    conformi alle leggi e agli standard diinquinamento, ha intanto assicura-to Volkswagen. I riflettori sono tuttipuntati sulla seduta del consiglio disorveglianza di domani. E sullam-ministratore delegato, Martin Win-

    terkorn, che ieri sera ha chiesto an-cora una volta scusa.

    Dal punto di vista economico loscenario disastroso: le azioni ordi-narie della Volkswagen hanno persoil 16,8 per cento nel listino di Fran-coforte. Lazienda ha annunciato unmaxi accantonamento da 6,5 miliardiper fronteggiare linchiesta negli Sta-ti Uniti. La stampa ha annunciatoche il numero uno del gruppo si di-metter entro domani. Non ho an-cora tutte le risposte alle domande,ma stiamo mettendo tutti i fatti sultavolo per fare chiarezza, ha repli-cato Winterkorn. In una nota, lam-ministratore delegato ha difesolazienda. Sarebbe sbagliato hadichiarato che per i brutti errori dipochi finisse nel sospetto generale illavoro duro e onesto di 600.000 per-sone. Perci vi chiedo e vi chiedia-mo di continuare a riporre fiducianel nostro percorso. Molti analistihanno per fatto notare che la fidu-cia verso Volkswagen non pu essereripristinata se nessuno ai vertici pa-gher in prima persona.

    ATENE, 23. Ha giurato questa matti-na davanti al presidente della Re-pubblica, Prokopis Pavlopoulos, ilnuovo Governo greco guidato daAlexis Tsipras, la cui composizioneera stata annunciata poco primadella mezzanotte scorsa, al terminedi una lunga trattativa fra lo stessoTsipras, i principali esponenti diSyriza, il suo partito vincitore delleelezioni di domenica scorsa, e quellidi Anel, il partito dei nazionalistigreci indipendenti che ha ottenutoin Parlamento dieci seggi indispen-sabili a ricostituire la maggioranzadel precedente Governo guidato daTs i p r a s .

    Rispetto a quello, non ci sonocomunque novit particolarmenterilevanti nella nuova squadra mini-steriale. I ministri appartengonotutti a Syriza, escluso quello dellaDifesa, incarico che torna a ricopri-re il leader di Anel, Panos Kamme-nos. Vicepremier confermato Yan-nis Dragassakis.

    Non c stato laccorpamento deiministeri dellEconomia e delle Fi-nanze ipotizzato nei giorni scorsida alcuni osservatori. AllEconomiava Giorgos Stathakis. Alle Finanze stato confermato Euclid Tsakala-tos, che firm il terzo Memoran-dum daccorso tra la Grecia e i cre-ditori internazionali.

    Lo affiancher come ministro diStato supplente Giorgos Choulara-kis, gi alla guida del dicastero nelGoverno ad interim costituito dopola decisione di Tsipras di ridare la

    parola agli elettori per portare ilPaese alle urne, Choularakis si oc-cuper dellapplicazione delle rifor-me previste dal Memorandum, perle quali prevista una verifica con icreditori gi a met ottobre. Mini-stro di Stato supplente alle Finanze anche Tryfonas Alexiadis.

    Nikos Kotzias Panagiotis Kou-roumblis sono rispettivamente mini-stro degli Esteri, e dellInterno.Ioannis Mouzalas confermatonellincarico di ministro dellImmi-

    grazione e gi oggi, subito dopo ilgiuramento, partito insieme conTsipras per Bruxelles per il verticedellUnione europea dedicato pro-prio alla questione degli aumentatiflussi di profughi e migranti che inmaggioranza giungono proprio inG re c i a .

    Allarrivo nella capitale belga idue hanno subito incontrato il pre-sidente della Commissione europea,Jean-Claude Juncker.

    KABUL, 23. Un soldato della mis-sione Resolute Support della Nato morto ieri nelle vicinanze di Ba-gram, dove si trova la pi impor-tante base aerea statunitense in Af-ghanistan. Lo ha reso noto oggi lastessa missione dellAlleanza atlanti-ca a Kabul. In un breve comunica-to, in cui non si fornisce la nazio-nalit della vittima, si precisa soloche il decesso del militare statocausato da un attacco nemico.

    Intanto, i talebani afghani hannorivendicato ieri sera due operazioninel nord del Paese che hanno cau-

    sato almeno 15 morti secondo fontiufficiali ma 18 secondo gli stessi in-sorti. I talebani sostengono di avereucciso, facendo esplodere un rudi-mentale ordigno nella provincia diBalkh, il capo della polizia del di-stretto di Chahi, Hayatullah e altrisette fra ufficiali e agenti. Nellostesso tempo nella vicina provinciadi Jowzjan, i mujaheddin hanno as-saltato un check-point nel distrettodi Qushtifa uccidendo dieci agenti.La polizia locale ha indicato al ri-guardo che lattacco stato facilita-to dallazione di un infiltrato.

    CO L O M B O, 23. Il primo ministro del-lo Sri Lanka, Ranil Wickramesinghe,ha respinto la proposta di uninchie-sta dellOnu per fare luce sulle vio-lazioni dei diritti umani, i massacri ele sparizioni durante la trentennaleguerra civile combattuta tra militarigovernativi e guerriglieri tamil (ter-minata nel maggio del 2009).

    Il 16 settembre, nella sede di Gi-nevra dellAlto commissariato delleNazioni Unite per i diritti umani,era stato presentato un rapporto chemostrava, in dettaglio, li m p re s s i o -nante e lunga serie di abusi, compiu-

    ta in particolare contro i civili tamil.Nel rapporto, si sottolineava anchela necessit di individuare e punire icolpevoli, per fare progredire il Pae-se asiatico sulla via della riconcilia-zione e per dare giustizia alle vittimee ai superstiti. Inoltre, si auspicavala creazione di un tribunale mistocon la partecipazione di giudici, pro-curatori, avvocati e investigatori in-ternazionali. Il Governo di Colomboha per deciso di respingere la pro-posta. Non c nulla che possiamoottenere dallestero, ha detto ieriWickramesinghe alla stampa.

    Da tempo, il Paese a rischio san-zioni e isolamento. Tuttavia, ad ago-sto, gli Stati Uniti hanno annunciatodi sostenere il piano di indagini delGoverno, iniziativa che anche lIndiacondivide. Di conseguenza, il primoministro ha indicato di volere seguirequesta strada, e non quella del tribu-nale internazionale. Inoltre, ha au-spicato il via libera a una Commis-sione per la verit, oltre a una strut-tura parallela che si occupi dei risar-cimenti e che indaghi sulla sorte del-le persone scomparse durante il san-guinoso conflitto.

    Inaugurata in Russiala moschea

    pi grande dE u ro p a

    MOSCA, 23. Si inaugurata oggi aMosca, alla presenza di leader politi-ci e spirituali di primo piano delmondo islamico, la moschea pigrande dEuropa. Sorge nella zonasettentrionale della capitale russa do-ve gi si trovava la vecchia moscheademolita quattro anni fa a causa delcrollo parziale delle pareti. Lagenziadi stampa AsiaNews ricorda comun-que che gi nel 2005 erano incomin-ciati i lavori per fare posto a unastruttura pi capiente. La nuova mo-schea ha una superficie di 19.000metri quadrati, venti volte maggioredi quella precedente, e ora potrospitare fino a diecimila fedeli. Il co-sto, di 170 milioni di dollari, statointeramente coperto da donazioni.

  • LOSSERVATORE ROMANOgioved 24 settembre 2015 pagina 3

    Kerry ribadisce la necessit del confronto con Mosca ma torna a criticarne il sostegno a Damasco

    LOnu tenta la ripresadel negoziato per la Siria

    Pi di un milione di bambinivaccinati in Guinea contro la polio

    Presentata dallinviato delle Nazioni Unite ai rappresentanti di Tripoli e Tobruk

    Bozza di accordo per la pace in Libia

    Dopo sei mesi di esilio

    Il presidenteyemenitaritorna

    ad Aden

    SANAA, 23. Il presidente yemeni-ta, Abd Rabbo Mansour Hadi, tornato ad Aden dopo sei mesi diesilio in Arabia Saudita. Lo ha an-nunciato lemittente Al Jazeera.Laereo di Hadi atterrato nelpomeriggio di ieri nellaerop ortodella citt del sud dello Yemen,dichiarata capitale p ro v v i s o r i a ,da dove si organizza la riconqui-sta del nord del Paese, ancora sot-to controllo dei ribelli huthi.

    Il Governo yemenita era rien-trato il 16 settembre ad Aden do-po che le forze ribelli erano statecostrette ad arretrare verso nord inseguito alloffensiva lanciata dallacoalizione internazionale guidatadallArabia Saudita.

    Il presidente Hadi ricono-sciuto dalla comunit internazio-nale mancava da Aden dalloscorso 25 marzo, quando era statocostretto a lasciare il Paese a causadellarrivo degli huthi, che occu-pano ancora la capitale Sanaa.Hadi rimasto in esilio in questimesi a Riad sostenuto del Gover-no saudita le cui truppe, insieme aquelle degli altri Paesi arabi, si so-no concentrate a Marib, nel norddel Paese, per cercare di riconqui-stare Sanaa.

    Secondo la stampa saudita, sa-rebbero circa 10.000 i soldati deiPaesi alleati entrati a Marib viaterra dal confine trasportando ar-mi pesanti e batterie di missili.Per assumere il controllo della ca-pitale, tuttavia, appare necessarioun numero assai maggiore di mili-tari sul terreno. Le operazioni diterra lanciate dalla coalizione aguida saudita si stanno rivelandoinfatti pi difficili del previsto.

    A inizio settembre i missili lan-ciati dai ribelli huthi contro undeposito di armi nella base milita-re di Marib avevano causato oltre50 morti tra le fila della coalizio-ne, in gran parte militari degliEmirati Arabi Uniti, oltre a solda-ti sauditi e cinque militari delBahrein. Abu Dhabi aveva procla-mato tre giorni di lutto nazionaleper commemorare i suoi caduti.

    Particolarmente alto il bilan-cio delle vittime civili. Finora, se-condo le agenzie delle NazioniUnite, circa 5000 persone sonomorte e altre 25000 sono rimasteferite nel conflitto in Yemen.

    Anche lAngolamette al bando

    le armi chimiche

    Una settimana dopo il colpo di Stato e grazie alla mediazione dellEcowas

    Kafando reinsediato in Burkina Faso

    DA M A S C O, 23. Mentre si precisano leposizioni dei diversi soggetti inter-nazionali coinvolti nella lotta al co-siddetto Stato islamico (Is) lO nutenta una ripresa del negoziato permettere fine al conflitto siriano. Lin-viato dellOnu in Siria, Staffan deMistura, ha annunciato la nomina diresponsabili per guidare quattrogruppi di lavoro su questioni chiavesotto la sua supervisione. Nei prossi-mi giorni, inoltre, de Mistura sar aNew York per lAssemblea generaledellOnu e ha in programma incon-tri con il segretario generale, BanKi-moon, e i rappresentanti dei cin-que membri permanenti del Consi-glio di sicurezza (Cina, Francia,Gran Bretagna, Russia e Stati Uni-ti). Tra gli argomenti in discussionela crescente crisi dei profughi dallaSiria e le nuove iniziative militaridella Russia nel Paese.

    A questultimo proposito, prose-gue il confronto tra i Governi diMosca e di Washington. Ieri il se-gretario di Stato americano, JohnKerry, ha minimizzato le notizie re-

    lative ad aerei da combattimentorussi schierati in Siria. Al momen-to, a giudizio del nostro esercito e diesperti, il livello e il tipo di aereirappresentano fondamentalmenteuna forza di protezione, della basedi Latakia che si trova in una zonadi guerra, ha detto. Tuttavia, per ilresponsabile della diplomazia statu-nitense, a seconda delle decisioni dilungo termine di Mosca, la presenzadi aerei russi in Siria potrebbe crearep ro b l e m i .

    Lo stesso Kerry, in unintervistariafferma di ritenere necessaria unatransizione politica in Siria che al-lontani il presidente siriano BasharAl Assad, sostenendo che la bruta-lit del regime che la Russia so-stiene ha alimentato le s t re m i -smo. Secondo Kerry, tale sostegnorusso ad Al Assad potrebbe provo-care una escalation ulteriore del con-flitto e portare a una maggiore per-dita di vite innocenti, accrescere ilflusso di rifugiati e rischiare un con-fronto con la coalizione anti-Is ope-rante in Siria. Tuttavia, anche

    Linviato dellOnu a Damasco (Afp)

    CO N A K R Y, 23. Oltre un milione ecentomila bambini della Guineasono stati vaccinati contro la polio-mielite. Lo ha comunicato il Go-verno di Conakry che ha conclusolo scorso fine settimana una cam-pagna sanitaria in quattro delleprefetture del Paese. Liniziativa,con lappoggio dellUnicef, il fon-do delle Nazioni Unite per linfan-

    zia, e di altri partner internazionali,era stata lanciata dopo un caso dipoliomielite registrato in Mali suun bambino guineano di appena 19mesi. LOrganizzazione mondialedella sanit aveva lanciato lallarmeper entrambi i Paesi, parlando dirischio elevato di contrarre la ma-lattia a causa del basso tasso divaccinazione.

    LUA N D A , 23. LAngola divenutail 192 Paese ad aderire alla Con-venzione per la messa al bandodelle armi chimiche. La Conven-zione, che per Luanda sar vinco-lante dal prossimo 15 ottobre, vie-ta la produzione, luso e la stessapropriet di agenti chimici desti-nati a uso bellico.

    Restano dunque solo quattro Corea del Nord, Egitto, Israele eSud Sudan i Paesi membridellOnu che non hanno aderitoa questo strumento di diritto in-ternazionale. Spero che i Paesiancora fuori dalla Convenzioneseguano lesempio dellAngola,unendosi allimpegno globalecontro queste armi terribili hadetto Ahmet zmc, direttoregenerale dellOrganizzazione perla proibizione della armi chimiche(Opac). Come noto, lOpac nonfa parte direttamente dellO nu,ma da sempre c tra le due isti-tuzioni internazionali una strettis-sima collaborazione, il cui ultimoesempio venuto dalla presa inconsegna e dalla distruzionedellarsenale chimico siriano.

    In Angola la presenza di scortedi gas nervino fu denunciatadallesercito sudafricano negli an-ni Ottanta, quando il Sud Africaera coinvolto nel conflitto civilenellex colonia portoghese. Magi in precedenza, negli anni Set-tanta, cerano state denuncesulluso di armi chimiche e defo-lianti da parte dei soldati porto-ghesi nelle aree controllate daiguerriglieri indipendentisti.

    importante che noi parliamo con irussi, per cercare di evitare i malinte-si e deconflittualizzare le azioni del-le nostre forze.

    Da Washington, intanto, giuntanotizia delle dimissioni del generalein pensione John Allen dallincaricodi coordinatore delle operazionicontro i jihadisti. Le dimissioni sonospiegate con motivi personali lanecessit di Allen di stare vicino allamoglie malata ma diversi com-mentatori le attribuiscono al disagiodellex ufficiale di fronte alla gestio-ne centrale della lotta allIs e allamancanza di sufficienti risorse. LaCasa Bianca non ha voluto confer-mare le dimissioni pur ricordandoche lex generale si era impegnatoper un periodo di sei mesi ed in-vece rimasto oltre un anno.

    La situazione in Siria stata in-tanto al centro dei colloqui di ieritra il presidente russo, Vladimir Pu-tin, con quello palestinese, Mah-moud Abbas, in visita a Mosca, se-condo il quale la porta per una so-luzione politica siriana aperta. En-trambi i nostri Paesi sono preoccu-pati per la situazione in Siria. Rite-niamo che quello attuale sia un mo-mento importante in cui una solu-zione politica diventata pi vici-na.

    A Mosca atteso in queste oreanche il presidente turco, Recep Ta-yyip Erdoan, che incontrer a suavolta Putin. Ieri il premier turco,Ahmet Davutolu, alla guida di un

    Governo ad interim che deve porta-re il Paese alle elezioni anticipate delprimo novembre, ha sostenuto che ilrafforzamento della presenza milita-re russa in Siria molto pericoloso eche Al Assad il principale respon-sabile del conflitto e deve rendereconto della pericolosa escalation,aggiungendo che la comunit inter-nazionale si solo accontentata dimonitorare il processo.

    Come noto, la Turchia ha avviatooperazioni militari dal dichiaratoscopo di lotta al terrorismo dellIs,ma ha rivolto la sua azione anchecontro i miliziani curdi del Partito

    dei lavoratori del Kurdistan (Pkk).E proprio ieri, venticinque giornidopo la formazione dellEsecutivoad interim, si sono dimessi i due mi-nistri Ali Haydar Konca (Affari Eu-ropei) e Muslum Dogan (Sviluppo),primi curdi mai entrati in un Gover-no turco. Abbiamo ricevuto untrattamento inaccettabile come mini-stri. Abbiamo provato a portareavanti i nostri compiti ma le circo-stanze ci hanno impedito di svolger-li, hanno dichiarato i due ormai exministri, secondo i quali unatmo-sfera di guerra sta travolgendo ilPaese e non riusciamo a fermarla.

    RA B AT, 23. Linviato specialedellOnu per la Libia, BernardinoLen, ha presentato ieri alle fazionilibiche la bozza dellaccordo finaleper la nascita di un Governo di uni-t nazionale, annunciando la ripresadei negoziati a Skhirat, in Marocco,dopo le festivit dellEid Al Adha, laFesta del Sacrificio. Rivolgendosi aidelegati dei due Parlamenti rivali diTobruk e Tripoli, Len ha spiegatoche, dopo lo stop, si attende una ri-sposta definitiva sul documento,mentre ha fissato al 20 ottobre ladata-limite per formare lEsecutivo.

    Ora abbiamo un testo, che iltesto finale. Ora le parti e i parteci-panti al dialogo devono reagire aquesto testo, ma non in termini diaggiungere ulteriori commenti o tor-nare con qualcosa da negoziare, haammonito Len nel corso di unaconferenza stampa. arrivato ilmomento per loro, dopo un proces-so che stato pi lungo del previ-sto, di dire s vogliamo lavorare in-sieme. Secondo linviato dellO nuper la Libia possibile che le dele-gazioni rifiutino la bozza, ma inquesto caso sarebbe una scelta di in-

    certezza e di difficolt nel lavorarecon la comunit internazionale.

    La bozza finale dellaccordo dipace che dovrebbe mettere fine alconflitto libico presenta una solu-zione inclusiva e orientata nel lungotermine: lo ha sottolineato ieri seralalto rappresentante per la Politicaestera e di sicurezza comunedellUe, Federica Mogherini, rivol-gendo un appello alle parti a pren-dere decisioni coraggiose e respon-sabili e ad approvare laccordo ilprima possibile.

    I negoziati sul dialogo politicohanno fatto sostanziali progressi,ha spiegato il capo della diplomaziaeuropea, ora spetta alle parti mo-strare di essere pronte a ricostruire ilPaese. Tutti i partecipanti ai collo-qui hanno mostrato finora responsa-bilit nel raggiungere questo passag-gio, come sappiamo tutti, lultimomiglio di solito il pi difficile e ri-chiede capacit di leadership, impe-gno e comune volont di lavorareinsieme per il bene di tutti i libiciche meritano pace, stabilit e pro-sperit, ha sottolineato lalto rap-

    presentante per la Politica estera edi sicurezza comune dellUe.

    LUnione europea al fianco deilibici ha aggiunto Mogherini continueremo a sostenere attivamen-te i negoziati e siamo pronti a dareimmediato sostegno al nuovo Gover-no, in particolare con un sostanzialepacchetto di 100 milioni di euro persostenere la Libia nel suo nuovocorso.

    Il vertice dei rappresentanti dellEcowas ad Abuja (Ansa)

    OUAGAD OUGOU, 23. Il presidente ditransizione del Burkina Faso, MichelKafando, ha annunciato questa mat-tina di aver ripreso le redini del po-tere, a una settimana dal golpe chelo ha destituito per mano della guar-dia presidenziale. Riprendo servi-zio, la transizione e immediatamenteil potere dello Stato, ha detto Ka-fando ai giornalisti, aggiungendoche la mediazione regionale dovrprendere in considerazione la vo-lont del popolo burkinab.

    Nella notte, il capo dei golpisti edex braccio destro dellex presidenteBlaise Campaor, il generale GilbertDiendr ha confermato che il presi-dente Kafando sar reinsediato e haassicurato come riferisce lagenziaAfp che si atterr alle decisioni deimediatori. Nei giorni scorsi avevafatto liberare, dopo lo stesso Kafan-

    do, il primo ministro, Isaac Zida, ar-restato insieme con il presidente.

    Il colpo di Stato messo in atto il17 settembre dal reggimento della si-curezza presidenziale, unit di liteforte di circa milleduecento uomini,aveva messo in pericolo il processodi transizione avviato dopo la fugadal Paese di Campaor, nello t t o b redel 2014, provocata dalla rivolta po-polare contro lintenzione dellexpresidente di cambiare la Costituzio-ne per potersi candidare a un terzomandato. Resta incerto se la transi-zione potr ora rispettare la previstascadenza dell11 ottobre per le elezio-ni generali.

    Il Governo di transizione hadetto ancora Kafando il solo aincarnare la volont del popolo so-vrano. E ora dobbiamo riprendere ilprocesso elettorale, prima per dob-biamo onorare la memoria dei nostri

    compatrioti ingiustamente uccisi perla difesa della patria. Io mi inchinorispettosamente davanti alla loro me-moria. Tutta la Nazione rende loroomaggio. Secondo fonti ospedalie-re ci sono stati almeno dieci mortitra i manifestanti scesi in piazza neigiorni scorsi contro i golpisti.

    Almeno sei capi di Stato della Co-munit economica degli StatidellAfrica occidentale (Ecowas), so-no attesi, per oggi, a Ouagadougouper supervisionare il reinsediamentodelle autorit di transizione. Si trattadei presidenti di Nigeria, Niger, To-go, Ghana, Benin e Senegal. Kan-fando, infine, ha annunciato per do-mani una riunione del Governo ditransizione in nome della continui-t della vita nazionale. La popola-zione della capitale del Burkina Faso ancora barricata in casa, in attesadegli sviluppi della situazione.

  • LOSSERVATORE ROMANOpagina 4 gioved 24 settembre 2015

    Sul Marlowe di John Banville

    Chissche avrebbe dettoChandler

    di GABRIELE NICOL

    Chiss come avrebbe reagito RaymondChandler nel vedere la sua folgorantecreazione il detective privato PhilipMarlowe resuscitata per manodellirlandese John Banville (che usa lopseudonimo Benjamin Black) nellindagineintitolata La bionda dagli occhi neri ( Pa r m a ,Guanda, 2014, pagine 299, euro 17,50).Limpresa, di certo, non delle piagevoli, dovendo lautore misurarsi conuno dei pi grandi scrittori di noir che, tralaltro, ha fatto la felicit degli attori picelebri e dei registi pi acclamati una voltache si decise di curare la trasposizionecinematografica delle opere meglioriuscite. Basti pensare a The big sleep(1946), per la regia di Howard Hawks conun indimenticabile Humphrey Bogart nelruolo di Marlowe. Ebbene Banville superalesame a pieni voti, grazie a una scritturaal contempo scattante e raffinata, in gradodi creare unammaliante atmosfera dove ilcrimine, la paura, la violenza, lamore elodio sintrecciano nel segno di unacoinvolgente polifonia. Marlowe, si sa, un duro: ne ha viste tante e ne ha passatetante. Eppure, anche perch sedotto dalconturbante fascino dalla bionda dagliocchi neri, si scopre quanto maivulnerabile nella girandola di avvenimenti in una ruvida Los Angeles resa roventedalla calura estiva che lo porteranno,pi di una volta, di fronte al rischio divenire ucciso. Ma quella di Marlowe unadebolezza che conquista il lettore: lo rendeinfatti pi umano, pi credibile, nonchpi disincantato e lucido al cospetto delleinsidie che la vita sa tessere a discapito siadei buoni che dei cattivi. Lintreccio complesso, ma mai oscuro: alla fine risultaassai avvincente. Il detective alla ricercadi un personaggio misterioso che si pensasia morto ma che qualcuno ritiene avervisto camminare, di buon passo, lungo levie di San Francisco. E intorno a questoelusivo personaggio fioriscono accadimentilegati, in filigrana, da un elementocomune: la solitudine della persona.Banville, per bocca del suo Marlowe,dispensa durante la narrazione perle diilluminante saggezza sui diversi aspetti,anche quelli solo apparentemente banali,dellesistenza quotidiana. In realt mai unavolta la riflessione del protagonista sisofferma esplicitamente sulla solitudine.Ciononostante, la robusta impressione chesi ricava, una volta terminata la lettura, quella di un grande vuoto che avvolge idiversi attori della vicenda, dopo che sognie speranze sono stati infranti. Ci sono, ecerto non potevano mancare, vittime. Maanche chi riuscito a sopravvivere, haperso qualcosa di importante: morto, asuo modo. E, in questo senso, quelloscritto da Banville un noir con tutti icrismi. Chiss, allora, che cosa avrebbedetto Chandler se avesse seguito levicende che scaturiscono, a ritmoincalzante, dalla magnetica presenza dellabionda dagli occhi neri. Certo lo scrittorenon era un giudice tenero: si dice infattiche avesse osato criticare, anzi sferzare,illustri colleghi del calibro di DorotySayers e Agatha Christie.

    Un discutibile libro sui progressi delle cure palliative

    Saper morire

    A una lettura attentail volume lascia perplessi in vari passaggiTanto da far temere persinoche una cos grande linearit e chiarezzasiano veicoli efficacidi informazioni fuorvianti

    Edito da Deutsche Grammophon il nuovo cd della Cappella musicale pontificia

    La corale pi antica

    Ci che il Vaticano II chiede una ricollocazione intelligentedel repertorio storico

    Dispiace che chi si definiscecattolico praticantesi riveli spesso lontano dallamore di veritche dovrebbe invece contraddistinguereluomo di scienza

    Jacques-Louis David, La morte di Socrate (1787)

    di FERDINAND O CANCELLI

    Q uattro anni dopo luscita inlingua tedesca con il titolo diber das Sterben ora statotradotto in italiano il libro diGian Domenico Borasio,

    neurologo e palliativista, direttore dellacattedra di medicina palliativa dellUni-versit di Losanna. Saper morire ( To r i n o ,Bollati Boringhieri, 2015, pagine 208, euro16,50), cos la traduzione del titolo, ope-ra solo in apparenza semplice e dalla qua-le emergono molteplici intenti. Alternan-do casi clinici e parti esplicative, la u t o reconduce alla scoperta del mondo dellamedicina palliativa dapprima esponendo-ne in modo lineare i principi e la pratica esuccessivamente addentrandosi nello spe-cifico di alcuni fra i pi importanti e scot-tanti temi etici che ruotano attorno allafase di fine vita.

    Il mistero anche biologico della morte,lospedalizzazione della stessa, i cambia-menti della moderna societ, le paure deimalati e le pretese della medicina sono trale tematiche che permettono a Borasio dispiegare con chiarezza le possibili rispo-

    nel panorama delle cosiddette cure pal-liative integrali.

    Il dottor Borasio pi volte ripete cheleutanasia dovrebbe restare vietata machiaramente si mostra favorevole al suici-dio assistito per quelle persone che desi-derino avere unalternativa migliore rispet-to al gettarsi sotto un treno o legarsi unacorda al collo. Sorprende a questo pro-posito che chi come lautore ha cos a lun-go lavorato a contatto con i malati in faseavanzata di malattia non abbia percepitolevidenza che il desiderio di morire suici-di in tali pazienti ridottissimo. Sarebbesenza dubbio valsa la pena di sottolinearequesto dato con forza e di dire chiara-mente che il fatto di proporre il suicidioassistito come una delle alternative possi-bili non fa altro che indurre i pazienti afarvi ricorso, illudendoli di mantenere ilcontrollo fino alla fine sulla propria vitache stanno comunque inesorabilmentep erdendo.

    Il fil rouge del controllo a tutti i costifino alla fine pervade molte pagine del li-bro ma ci che pi dispiace che chi nel-la biografia del risvolto di copertina si de-finisce cattolico praticante mostri poi

    la citazione tra virgolette dei due terminipesantissimi riferiti come in qualche modopronunciati o scritti dal Va t i c a n o , il dot-tor Borasio avrebbe dovuto, come pocodopo fa puntualmente con la citazione diun quotidiano, indicare il documento o lafonte. Se si pensa che in quei giorni terri-bili Lucetta Scaraffia scrivendo su questogiornale (La dignit della morte, 8 febbraio2009) parlava di toni esaltati ed esibiti,talora con accenti eccessivi (...) proprioquando sono cos importanti la pacatezzae lequilibrio, non si pu non restare co-sternati nel constatare che quei toni esisto-no ancora nonostante i propositi di fac-ciata.

    Locchio del palliativista pu restareperplesso anche su altri passaggi. Si sotto-linea che occorre essere precisi quando siparla di malato terminale o di fine vi-ta. Borasio afferma ad esempio che lanutrizione e idratazione artificiale nel finevita non dovrebbe di norma essere effet-tuata per garantire che il tutto avvenganel modo pi naturale e sereno possibi-le ma senza precisare in termini precisicosa si intende per fine vita o malatoterminale. Laffermazione, posta cos,pu essere pericolosa.

    Immagino uno dei miei studenti chepotrebbe chiedermi se allora sia lecito nonidratare o nutrire un paziente affetto dauna neoplasia, ad esempio della laringe,incurabile: immediatamente lo porterei ariflettere sul fatto che tutto dipende dalla

    prognosi. Se la morte dipende dal fattoche non lo idratiamo o non lo nutriamo, enon dal fatto di avere un tumore incurabi-le, bisogner considerare tale supporto. Eancora bisogna essere precisi, molto cautie onesti quando si vuole parlare del prin-cipio del doppio effetto: lautore lo fa, main modo piuttosto maldestro.

    Dopo averlo liquidato come una con-gettura etica da far risalire a san Tomma-so dAquino, Borasio, pur sottolineandoche luso moderno dei farmaci rende tale

    principio quasi superfluo, dimentica com-pletamente che sessantanni fa Pio XII inalcune risposte radiofoniche agli anestesi-sti in congresso considerava lecito sommi-nistrare analgesici ad alte dosi pur di leni-re il dolore dei sofferenti accettando il fat-to che la vita potesse esserne abbreviata.Non quindi vero che per decenni cinon fosse ritenuto lecito o almeno occor-reva dire che il Vaticano pareva in quelcaso precorrere i tempi.

    nei fatti di essere spesso lontano dallamordi verit che dovrebbe comunque contrad-distinguere luomo di scienza. A parte lacompleta dimenticanza della millenariatradizione cristiana della meditatio mortis,sbrigativamente oggid sostituita da benpi inconsistenti spiritualit a buonmercato, non si pu non commentarequanto lautore afferma a proposito delcaso Englaro.

    Borasio scrive che il Vaticano descrisseripetutamente la richiesta del signor En-glaro di lasciare che la figlia (...) morissedi morte naturale in seguito alli n t e r ru z i o -ne della nutrizione e idratazione artificialecome un abominevole assassinio. Vista

    Spesso serpeggia la convinzione che laChiesa cattolica, con la riforma della li-turgia voluta dal concilio Vaticano II,abbia rinunciato al suo grande patrimo-nio musicale scrive Massimo Palom-bella nella presentazione del cd CantateDomino. La Cappella Sistina e la musicadei Papi, registrato per la DeutscheGrammophon dalla Cappella musicalepontificia sotto la volta della CappellaSistina. Il disco sar in commercio dal25 settembre.

    Occorre per onestamente affermare continua il maestro direttore dellaCappella musicale pontificia che solouna conoscenza superficiale e ideologicadella riforma liturgica pu portare a taligratuite affermazioni. E il nuovo cd,che sar presentato nel pomeriggio del29 settembre con un concerto nellaCappella Sistina, vuole contribuire asmentire questo pregiudizio.

    Tutta la musica contenuta nel disco oggi usata regolarmente dalla Cappellamusicale pontificia nelle celebrazionidel Papa, spiega Palombella. Ci chela riforma liturgica del Vaticano II chie-de unintelligente ricollocazione dellostorico repertorio musicale nellattualeliturgia, ricollocazione che deve avvenirecon una specifica attinenza celebrati-va. Questo esige continua Palom-bella riflessione, studio, conoscenzadelle fonti e insieme serio dialogo conla cultura contemporanea per operarequella vitale sintesi che la liturgia inogni momento storico ha attuato.

    La Cappella musicale pontificia, me-glio nota come Sistina, la pi anticaistituzione corale del mondo e ha segui-to la vita liturgica del papato in tutti isuoi storici sviluppi. In un momentoparticolare del Rinascimento ha avutotra i suoi cantori Giovanni Pierluigi daPalestrina, Luca Marenzio, Cristbal deMorales, Costanzo Festa, Josquin De-sprs, Jacob Arcadelt e Gregorio Alle-gri. Il luogo dove ordinariamente laCappella svolgeva il suo servizio eralOratorio annesso al Palazzo apostoli-co, fatto costruire da Sisto I V, noto co-me Cappella Sistina e famoso per gli af-freschi di Perugino, Pinturicchio, Signo-relli, Botticelli, Ghirlandaio, nonch perla parete di fondo con il memorabileGiudizio universale e la Volta di Miche-langelo.

    Proprio in questo Oratorio, spiegasempre Palombella presentando il cd, stato eseguito tanto repertorio rinasci-mentale composto per le celebrazionipapali, repertorio scritto quindi per unpreciso ambiente acustico assolutamenteparticolare e unico. Il disco si prefiggedi riunire le pi alte forme espressivedel Rinascimento romano, cosa che si

    pone anche come uninteressante sfidaper il recupero di una certa pertinenzaestetica della vocalit rinascimentale co-me del canto gregoriano.

    Infatti continua il maestro Palom-bella cantare nel luogo dove il Rina-scimento si manifestato nella sua for-ma compiuta, in affreschi con intensi einsieme delicati colori, un repertorioscritto per la Liturgia una realt viva,che in ogni momento storico ha sempreoperato una sintesi culturale obbligaa ricercare con attenzione gli elementi

    del Rinascimento allontanandola decisa-mente da una visione in bianco e nero tipica di molte esecuzioni del nordEuropa e da una tardo romantica,operistica, nella quale per molti, troppi,anni la Cappella musicale pontificia si identificata, credendo di trasmettere aiposteri lunico vero stile della scuola ro-mana.

    Anche per il canto gregoriano, mon-do complesso e denso oggi di tanti di-battiti talora anche sterili, chiosa Palom-bella, durante la registrazione del discosi cercato di applicare la semiologiasolo quando questa migliora il prodottomusicale attenendosi sempre e soloalledizione ufficiale del Graduale roma-no, senza quindi operare la restituzio-ne delle note.

    I brani musicali contenuti nel cd se-guono il cammino dellAnno liturgicodella Chiesa Cattolica, dal tempo di Av-vento alla preparazione alla Pasqua.Troviamo cos lintroito gregoriano Ro-rate coeli e loffertorio Ad te levavi ( Pa l e -strina), tipici del tempo di Avvento; ilMa g n i f i c a t VIII toni (Orlando di Lasso) elantifona gregoriana Lumen ad revelatio-nem gentium alternata alla polifonia (at-tribuita a Palestrina) che caratterizzanoil tempo di Natale, il mottetto Superflumina Babilonis (Palestrina), lofferto-rio della Domenica delle Palme I m p ro -perium expectavi cor meum (Palestrina), ilfamoso M i s e re re di Allegri (nella versio-ne originale, secondo il Codice Sistinodel 1661), il Graduale gregoriano Chri-stus factus est e la seguente versione po-lifonica di Anerio, il Popule meus (D aVittoria) e lAdoramus te Christe a vocipari (Palestrina), due brani che caratte-rizzano profondamente il tempo liturgi-co della Quaresima.

    estetici che costituivano essenzialmentequesto particolare tipo di musica. Ciha condotto lentamente la Cappellamusicale pontificia, in questi ultimi an-ni, alleliminazione dei contralti, sosti-tuiti da un gruppo di tenori che cantada altus, con la conseguente applicazio-ne della regola rinascimentale del tra-sporto che permette a ogni voce di can-tare nella tessitura pi consona e quindicon una vocalit leggera; alluso di untactus dinamico che, oltre ad assicurareun doveroso corretto rapporto tra prola-zioni, evidenzia plasticamente il testo; aunattenzione meticolosa e orizzontaleal fraseggio, che permette una sapientearticolazione dei suoni; alluso degli af-fetti e delle messe di voce, aspettiestetici che, usati e disciplinati esclusiva-mente a servizio del testo, conferisconovita, pulsazione, colore alla musica sacra

    re persino che una cos grande linearit echiarezza siano veicoli efficaci di informa-zioni discutibili. A partire dalla definizio-ne di cure palliative dellO rganizzazionemondiale della sanit (Oms), riportata so-lo parzialmente ma senza dichiararlo, lau-tore evita di scrivere ad esempio che talicure intendono accompagnare il morente,secondo lOms, senza n accelerare nritardare il decesso. Manca cos al lettorefin dallinizio una pietra miliare per com-prendere lestraneit alla medicina palliati-va di concetti come eutanasia o suicidioassistito, concetti che invece sempre piqualcuno vorrebbe forzatamente integrare

    ste, spesso sconosciute per lamaggior parte delle persone,che i progressi delle curepalliative offrono. Nonostan-te il taglio pi attinenteallarea tedesca nella qualelautore ha a lungo lavorato,le considerazioni sono quasicompletamente aderenti an-che alla realt italiana.

    Eppure, a una lettura at-tenta, il libro lascia in nonpochi passaggi piuttostoperplessi, tanto da far teme-

    La copertina del cd

  • LOSSERVATORE ROMANOgioved 24 settembre 2015 pagina 5

    Intervento dei presuli giapponesi dopo la legge di modifica costituzionale

    La pace pi importante

    Tra i leader cristiani delle due Coree

    Appuntamento a Pyongyang

    Organizzazioni ecumeniche in aiuto dei rifugiati

    Alla crisi si risponde con i fatti

    Iniziative dellEcumenical water network

    Diritto allacqua

    Da Calais appello congiunto dei vescovi cattolici e anglicani

    Generosit e solidarietper aiutare i migranti in Europa

    di FABRIZIO CONTESSA

    La strada da percorrere resta quelladella pace, non certamente quelladella guerra e della corsa gli arma-menti. Allindomani della soffertadecisione del Parlamento giapponeseche, attraverso una modifica costitu-zionale, rende possibile linterventodelle forze armate al di fuori deiconfini nazionali, la Chiesa cattolicanel Paese del Sol levante ribadiscecon fermezza la propria contrariet aogni iniziativa che sbarri il sentierodi quella particolare pax nipponicaavviata dal Paese settanta anni fa.

    Di un atto assolutamente inac-cettabile parla un comunicato dira-mato dalla Commissione episcopaleGiustizia e pace. Mentre il vescovo

    di Niigata, Tarcisius Isao Kikuchi,presidente di Caritas Asia, definiscecome un giorno triste quello incui il Parlamento ha compiuto uncambiamento storico di direzionenella sua politica di sicurezza nazio-nale rispetto alla fine della secondaguerra mondiale. Il provvedimento,promosso dal Governo di ShinzAbe, consente al Paese di impiegarele proprie forze armate in missionimilitari allestero, segnando un cam-biamento epocale rispetto alla Costi-tuzione giapponese, che vieta espres-samente luso delle forze armate nip-poniche al di fuori dei confini nazio-nali. Un indirizzo contestato ancheda ampi settori dellopinione pubbli-ca, che gi da mesi hanno dato vitaa manifestazioni di protesta e in di-

    fesa della Costituzione. Anche i pre-suli giapponesi non accettano, si leg-ge nel comunicato della commissio-ne episcopale, che un esecutivo de-cida di mettere in atto una reinter-pretazione che va contro un princi-pio fondamentale della Costituzio-ne, in particolare larticolo 9 cheimpone al Giappone di non mante-nere un esercito di aggressione, masoltanto delle forze di autodifesa.In questo senso, la commissione epi-scopale difende la rinuncia allaguerra, scelta fondamentale operatasettanta anni fa. Grazie appunto aquesta scelta, ricordano i vescovi, ilGiappone non ha causato morti inguerra, sia tra i giapponesi che tragli stranieri, nel corso di questi anni,mentre la societ internazionale ha

    subito incessanti conflitti armati.Sulla questione la Chiesa cattolica inGiappone ha sempre avuto una po-sizione netta e in un recente messag-gio, pubblicato in occasione del set-tantesimo anniversario della fine del-la seconda guerra mondiale, avevachiesto al Governo di non tornarea una mentalit di guerra, invitan-do anzi il premier Abe a compren-dere il messaggio di Papa France-sco sulla pace tra i popoli e gli Sta-ti. La posizione oggi non cambia e ilvescovo di Niigata, in un commentodiffuso da AsiaNews, assicura checontinueremo ad alzare la nostravoce, per ricordare ai nostri leaderpolitici e alla popolazione che la co-sa pi importante sempre proteg-gere la vita e curare il creato. Au-spicando che la popolazione conti-nui a prestare attenzione alle mossefuture e alle decisioni del Governosulle questioni che riguardano lapace.

    GINEVRA, 23. I credenti e le comunit religiose possono contri-buire in modo significativo alla realizzazione di diritti umanielementari come laccesso allacqua e ai servizi igienico-sanitari. quanto ha sottolineato Dinesh Suna, coordinatore dellEcu-menical water network (Ewn), organizzazione che agiscenellambito del World Council of Churches (Wcc), intervenendoa un convegno promosso in occasione della trentesima sessionedel Consiglio dei diritti umani in corso in questi giorni pressolufficio delle Nazioni Unite a Ginevra.

    Sempre pi spesso sono i poveri a pagare, rispetto ai ricchi,una percentuale pi elevata del loro reddito per accedere allac-qua e ai servizi igienico-sanitari, ha detto Suna, che ha riferitoanche di una recente visita compiuta dal coordinamento di Ewnnella West Bank di Gerusalemme, dove la popolazione sta pa-gando fino a due terzi del proprio reddito per avere acqua e ser-vizi sanitari, mentre molte persone non hanno accesso al sistemadi distribuzione idrica. Eppure si tratta di un diritto umano es-senziale per garantire salute e benessere.

    Di qui, come evidente, limportanza dellimpegno da partedei leader e delle comunit religiose, per le quali lacqua assumeanche un forte significato simbolico dal punto di vista spiritua-le. Parlare di questo tema alla gente di fede risulta dunque par-ticolarmente efficace. E a questo proposito lEwn fa riferimentoallenciclica Laudato si, mettendo in evidenza che il Papa nonsolo parla di cambiamento climatico ma afferma i diritti umaniallacqua e servizi igienico-sanitari.

    Suna ha anche illustrato il lavoro compiuto recentemente daalcune organizzazioni di ispirazione religiosa. Tra queste la Glo-bal Interfaith Wash Alliance che ha avviato un progetto partico-larmente ambizioso: quello di realizzare in India, entro il 2019,120 milioni di servizi igienici. Come pure la Norwegian ChurchAid che ha stanziato trentasei milioni di dollari per realizzareinfrastrutture capaci di fornire acqua potabile a oltre un milionedi persone in dieci diversi Paesi.

    Salvador Dal, Il volto della guerra (1940)

    SEOUL, 23. Una nuova paginaper avvicinare la realizzazionedella pace nella penisola corea-na. quanto si accingono ascrivere leader e rappresentanticristiani dei due versanti deltrentottesimo parallelo, che siincontreranno a Pyongyang ilprossimo 24 ottobre per discu-tere proprio su come promuove-re la riconciliazione tra i duePaesi, divisi ormai da settantaanni e formalmente ancora inguerra tra di loro, e su comemigliorare gli scambi e le rela-zioni fra le Chiese. Lannuncio stato dato in questi giorni dalConsiglio nazionale delle Chie-se in Corea, i cui responsabilihanno spiegato che la visita nel-la capitale nordcoreana, cuiprenderanno parte anche rap-presentanti del World Councilof Churches, durer in tuttosette giorni.

    Lincontro, cui parteciperan-no i rappresentanti della Fede-razione cristiana coreana delNord, intitolato Forum ecu-menico per la pace, la riunifica-zione e la cooperazione per losviluppo della penisola corea-na. Si tratta dellevoluzione diuna iniziativa nata gi nel 2006e che, a livello ecumenico, hatrovato nuovo slancio a seguitodella decima assemblea generaledel Wcc svoltasi nel 2013 a Bu-san, in Corea del Sud. In quellaoccasione, come si ricorder,lassemblea approv una dichia-razione ufficiale per la pace e lariunificazione della penisola co-reana, impegnandosi ad accom-

    pagnare le popolazioni localinella loro lotta per la giustizia,la pace e la vita.

    In questa luce, una specialegiornata di preghiera per la pa-ce e la riconciliazione della pe-nisola coreana stata celebratail 9 agosto scorso. Si trattatodi una iniziativa, promossa dal-la sezione coreana del Wcc edalla locale Federazione cristia-na, che si svolge ogni anno inentrambi i Paesi nella domenicache precede il 15 agosto. Que-stanno per ha assunto unim-portanza particolare ricorrendo,come accennato, i settantanni

    della separazione tra i due Pae-si. La divisione della penisolacoreana in popolazioni separatetra Nord e Sud una dellegrandi sfide politiche e spiritua-li del nostro tempo, ha spiega-to in quella occasione PeterProve, direttore della Commis-sione per gli affari internaziona-li del Wcc. In precedenza, il 21giugno, larcidiocesi cattolica diSeoul aveva celebrato la Gior-nata per la pace e la riconcilia-zione che, dal 1965, si tiene ladomenica precedente al 25 giu-gno, giorno in cui si ricordalinizio della guerra di Corea.

    GINEVRA, 23. Lattuale crisi deirifugiati in Europa una sfida,per noi come famiglia umana, adalzare le nostre voci e ad agireper aiutare coloro che si trovanoin stato di bisogno. quantoscrive il reverendo ChristopherFerguson, segretario generale delWorld Communion of ReformedChurches (Wcrc), organizzazioneche riunisce riformati, presbite-riani, congregazionalisti e valde-si, in una lettera in cui si invita-no i responsabili delle varie co-munit ecclesiali a sollecitare iGoverni nazionali perch siprendano le dovute iniziativeumanitarie. Cos, mentre le isti-tuzioni comunitarie e i Governieuropei sono impegnati in un ac-ceso dibattito sul controllo dellefrontiere, il mondo cristiano tutto mobilitato in iniziative diaccoglienza.

    Ne d conto il sito in rete delWorld Council of Churches(Wcc), in cui si mettono implici-tamente in evidenza anche le re-sistenze e i ritardi del mondoistituzionale e politico di frontea un dramma di dimensioni co-lossali, forse il pi grande che haconosciuto il continente europeo.Basti ricordare, sostiene il Wcc,citando fonti statistichedellAgenzia per i rifugiati delleNazioni Unite, che solo que-stanno oltre 300.000 personehanno attraversato il Mediterra-neo in cerca di riparo. A frontedi ci, lAct Alliance Eu, orga-nizzazione partner del Wcc, harecentemente esortato gli Statimembri dell'Unione europea arispondere collettivamente allacrisi dei rifugiati, con una ripar-tizione obbligatoria, basata sucriteri di responsabilit e di ri-spetto dei diritti umani. Non so-lo, membri dellAct Alliance Eusono attualmente impegnati nelfornire aiuti umanitari di primosoccorso nei Paesi di origine deirifugiati, tra cui Siria e Iraq, inquelli limitrofi, tra cui Turchia eLibano, e sempre pi nei Paesi

    di transito, tra cui Grecia, Serbiae Ungheria. Sulla stessa linealimpegno intrapreso dalla Chur-ches Commission for Migrantsin Europe (Ccme) i cui membristanno svolgendo unimp ortanteopera di monitoraggio, consulen-za e sensibilizzazione, soprattut-to per quanto riguarda la que-stione cruciale del ricongiungi-mento familiare, sostenendo inparticolare ladozione di un safepassage, il progetto di corridoioumanitario. Un appello ai leaderpolitici europei stato poi diffu-so dalla Lutheran World Federa-tion (Lwf) che ricorda il doveredi proteggere le persone pi vul-

    nerabili, cos come previsto dallaconvenzione internazionale per irifugiati. Da parte della Lwf an-che una serie di iniziative sul ter-ritorio le cui esperienze vengonocondivise attraverso la rete. Unalettera di sostegno e incoraggia-mento alle Chiese e alle comuni-t ecclesiali per il loro impegnosul fronte dellaccoglienza statodiffuso dalla Conference of Eu-ropean Churches dintesa con ilWcc e il Ccme. Nel documentosi chiede alle comunit cristianedi sollecitare i Governi perch sifavorisca ladozione di politichedi accoglienza nella gestione delfenomeno migratorio.

    CALAIS, 23. Rispondere alla crisi dei rifugiati mo-strando generosit a quanti che sono esiliati dallaloro Patria. lappello lanciato dalla rc i v e s c o v odi Southwark e vice presidente della Conferenzaepiscopale di Inghilterra e Galles, monsignor Pe-ter David Gregory Smith, dal vescovo di Arras,monsignor Jean-Paul Jaeger, e dal vescovo angli-cano di Dover, Trevor Willmott. I tre presuli si so-no dati appuntamento nei giorni scorsi a Calaisper riaffermare unit di intenti nellaccoglienza deimigranti sui due lati della Manica prendendo par-te alla manifestazione promossa da varie associa-zioni, tra cui anche Secour-Catholique France eCaritas Europa. La cerimonia finale riferisce ilSir si tenuta davanti alle barriere alte quattrometri che sono state costruite di fronte al portoper controllare il transito: qui i partecipantialliniziativa si sono fermati per un minuto di si-lenzio in memoria di tutte le persone che hannoperso la vita nel disperato tentativo di attraversarela Manica.

    Sono pi di 4.500, secondo le stime di AmnestyInternational, i migranti che attendono, nei campidi Calais e nei Paesi limitrofi, di poter raggiungerelInghilterra. Questi uomini, donne e bambini

    vulnerabili hanno scritto i tre vescovi condivi-dono la nostra comune umanit e tutti possonoaiutarli a vivere in dignit e contribuire alla socie-t civile. I vescovi hanno invitato le persone cre-denti e non a dare un sostegno finanziario e ma-teriale, tempo e capacit, riparo e alloggio. So-prattutto hanno aggiunto possiamo pregare eraccogliere informazioni per sostenere la richiestadi un trattamento migliore nei nostri Paesi e intutta lUnione europea. Vogliamo contraddire imiti che incitano al pregiudizio e alla paura espingono i politici a promuovere politiche chechiudono ulteriormente le frontiere. Siamo deter-minati a lavorare insieme per incoraggiare gli eu-ropei a creare un clima di accoglienza verso glistranieri.

    Intanto, secondo il rapporto sullimmigrazionepresentato da Anci, Caritas italiana, FondazioneMigrantes e Sprar, in collaborazione con lU n h c r,si evince che in Italia arriva meno del 3 per centodei rifugiati, percentuale che sale al 10 per lE u ro -pa. Numeri che, in sostanza, spengono le ansie daemergenza. Il rapporto ha calcolato che al 31 ago-sto sono stati 115.000 i migranti arrivati, per lo pida Eritrea, Niger, Somalia, Sudan e Siria.

  • LOSSERVATORE ROMANOpagina 6 gioved 24 settembre 2015

    Dal santuario della Vergine della Carit del Cobre lappello a gettare ponti e abbattere muri

    Rivoluzionedella tenerezza

    Nella mattina di marted 22 settembrePapa Francesco ha celebrato la messanella basilica santuario della Verginedella Carit del Cobre. Di seguito latraduzione dellomelia pronunciata inspagnolo dal Pontefice.

    Il Vangelo che abbiamo appenaascoltato ci mette di fronte alla dina-mica che il Signore genera ogni vol-ta che ci visita: ci fa uscire da casa.Sono immagini che pi volte siamoinvitati a contemplare. La presenzadi Dio nella nostra vita non ci lasciamai tranquilli, ci spinge sempre amuoverci. Quando Dio ci visita,sempre ci tira fuori di casa. Visitatiper visitare, incontrati per incontra-re, amati per amare.

    E qui vediamo Maria, la prima di-scepola. Una giovane forse tra i 15 ei 17 anni, che in un villaggio dellaPalestina stata visitata dal Signoreche le annunciava che sarebbe di-ventata la madre del Salvatore. Lun-gi dal credersi chiss chi e dal pen-sare che tutti sarebbero venuti ad as-sisterla o servirla, lei esce di casa eva a servire. Va ad aiutare sua cugi-na Elisabetta. La gioia che scaturiscedal sapere che Dio con noi, con lanostra gente, risveglia il cuore, mettein movimento le nostre gambe, citira fuori, ci porta a condividere lagioia ricevuta, e condividerla comeservizio, come dedizione in tuttequelle situazioni imbarazzanti chei nostri vicini o parenti stanno viven-do. Il Vangelo ci dice che Maria uscin fretta, passo lento ma costante,passi che sanno dove andare; passiche non corrono per a r r i v a re t ro p -po rapidamente o vanno troppo len-ti come per non a r r i v a re mai. Nagitata n addormentata, Maria vadi fretta, per accompagnare sua cu-gina incinta in et avanzata. Maria,la prima discepola, visitata uscita avisitare. E da quel primo giorno sempre stata la sua caratteristica pe-culiare. stata la donna che ha visi-tato tanti uomini e donne, bambini eanziani, giovani. Ha saputo visitaree accompagnare nelle drammatiche

    gestazioni di molti dei nostri popoli;ha protetto la lotta di tutti coloroche hanno sofferto per difendere idiritti dei loro figli. E ora, Lei noncessa di portarci la Parola di vita,suo Figlio, nostro Signore.

    Anche queste terre sono state visi-tate dalla sua presenza materna. Lapatria cubana nata e cresciuta nelcalore della devozione alla Verginedella Carit. Ella ha dato una for-ma propria e speciale allanima cu-bana hanno scritto i Vescovi diquesta terra suscitando nel cuore

    dei cubani i migliori ideali di amoreper Dio, per la famiglia e per laPa t r i a .

    Lo affermarono anche i vostriconnazionali centanni fa, quandochiesero a Papa Benedetto XV di di-chiarare la Vergine della Carit Pa-trona di Cuba, e scrissero: N ledisgrazie e n le privazioni riusciro-no a sp egnere la fede e la m o reche il nostro popolo cattolico profes-sa a questa Vergine, ma anzi, nellepi grandi vicissitudini della vita,quando era pi vicina la morte oprossima la disperazione, sempre sorta come luce che dissipa ogni pe-ricolo, come rugiada consolatrice ...la visione di questa Vergine benedet-ta, cubana per eccellenza ... perchcos lhanno amata le nostre indi-menticabili madri, cos la benedico-no le nostre spose. Cos essi scrive-vano centanni fa.

    In questo Santuario, che conservala memoria del santo Popolo fedeledi Dio che cammina a Cuba, Maria venerata come Madre della Carit.Da qui Lei custodisce le nostre radi-ci, la nostra identit, perch non ciperdiamo su vie di disperazione.Lanima del popolo cubano, comeabbiamo appena sentito, stata for-giata tra dolori, privazioni che nonsono riusciti a spegnere la fede;quella fede che si mantenuta vivagrazie a tante nonne che hanno con-tinuato a render possibile, nella quo-tidianit domestica, la presenza vivadi Dio; la presenza del Padre che li-bera, fortifica, risana, d coraggio ed rifugio sicuro e segno di nuova ri-surrezione. Nonne, madri, e tanti al-tri che con tenerezza e affetto sonostati segni di visitazione come Ma-ria di coraggio, di fede per i loronipoti, nelle loro famiglie. Hanno te-nuto aperta una fessura, piccola co-me un granello di senape, attraversola quale lo Spirito Santo ha conti-nuato ad accompagnare il palpitaredi questo popolo.

    E ogni volta che guardiamo aMaria torniamo a credere nella forza

    rivoluzionaria della tenerezza edellaffetto (Esort. ap. Evangeliigaudium, 288).

    Generazione dopo generazione,giorno dopo giorno, siamo invitati arinnovare la nostra fede. Siamo invi-tati a vivere la rivoluzione della te-nerezza come Maria, Madre dellaCarit. Siamo invitati a uscire di ca-sa, a tenere gli occhi e il cuore

    aperti agli altri. La nostra rivoluzio-ne passa attraverso la tenerezza, at-traverso la gioia che diventa sempreprossimit, che si fa sempre compas-sione che non pietismo, patire-con, per liberare e ci porta a coin-volgerci, per servire, nella vita deglialtri. La nostra fede ci fa uscire dicasa e andare incontro agli altri percondividere gioie e dolori, speranze

    e frustrazioni. La nostra fede ci por-ta fuori di casa per visitare il malato,il prigioniero, chi piange e chi sa an-che ridere con chi ride, gioire con legioie dei vicini. Come Maria, voglia-mo essere una Chiesa che serve, cheesce di casa, che esce dai suoi tem-pli, dalle sue sacrestie, per accompa-gnare la vita, sostenere la speranza,essere segno di unit di un popolonobile e dignitoso. Come Maria,Madre della Carit, vogliamo essereuna Chiesa che esca di casa per get-tare ponti, abbattere muri, seminarericonciliazione.

    Come Maria vogliamo essere unaChiesa che sappia accompagnaretutte le situazioni imbarazzantidella nostra gente, impegnati nellavita, nella cultura, nella societ, nonnascondendoci ma camminando coni nostri fratelli, tutti insieme. Tuttiinsieme, servendo, aiutando. Tutti fi-gli di Dio, figli di Maria, figli diquesta nobile terra cubana.

    Questo il nostro rame pi pre-zioso, questa la nostra pi grandericchezza e la migliore eredit chepossiamo lasciare: come Maria, im-parare ad uscire di casa sui sentieridella visitazione. E imparare a pre-gare con Maria, perch la sua pre-ghiera colma di memoria e di rin-graziamento; il cantico del Popolodi Dio che cammina nella storia. la memoria viva che Dio in mezzoa noi; la memoria perenne che Dioha guardato lumilt della sua gente,ha soccorso il suo servo come avevapromesso ai nostri padri e alla lorodiscendenza per sempre.

    dal nostro inviato GA E TA N O VALLINI

    La mattinata si preannunciava serena, sep-pure caldissima e umida come le prece-denti, dopo lacquazzone del pomeriggioprecedente. Cos alcuni sono partiti daSantiago de Cuba che era ancora nottefonda. E hanno affrontato a piedi gli ulti-mi chilometri che dal paese di El Cobresalgono verso il santuario mariano circon-dato da verdi colline. Altri sono arrivatida diverse citt con ogni mezzo, per poterpartecipare alla messa celebrata martedmattina, 22 settembre, da Papa Francesco.

    go la strada stato accolto dal calorososaluto di centinaia di persone che hannofatto ala al suo passaggio, mentre il solecominciava a farsi sentire soprattutto sullequattromila persone che non avevano tro-vato posto allinterno della basilica e han-no seguito il rito sul piazzale esterno at-traverso maxischermi e sulla grande scalache porta al sagrato.

    La liturgia cui ha presenziato anchein questa circostanza il presidente RalCastro stata celebrata allinterno del

    Allomelia, incentrata sulla figura diMaria, il Papa ha sottolineato come il po-polo cubano sia cresciuto nel calore delladevozione alla Vergine della carit. Unpopolo la cui anima stata forgiata tradolori e privazioni che non ne hanno perspento la fede. Un popolo fedele, dunque,al quale ha chiesto qui dove la parolarivoluzione ha un alto valore simbolico di vivere oggi una rivoluzione della te-n e re z z a , tenendo occhi e cuore apertoagli altri.

    E nel saluto conclusivo al Pontefice lar-civescovo Garca Ibez ha sottolineato lapresenza alla celebrazione di rappresen-tanti di tutte le diocesi e gli ha chiesto diaprire ufficialmente lanno giubilare, che siconcluder il 24 settembre 2016.

    Dopo la messa, Papa Francesco ha rag-giunto in auto il centro della citt, per re-carsi nella cattedrale dellAssunta, doveera in programma lultimo incontro in ter-ra cubana: quello con le famiglie. Nel trat-to finale salito a bordo della papamobileper ricambiare il saluto delle migliaia dipersone accorse ai bordi delle strade. Si cos ripetuto anche a Santiago quanto giaccaduto allAvana e a Holgun. Ovun-que, infatti, i cubani hanno tributato aFrancesco unaccoglienza affettuosa, fami-liare. Lo hanno sentito, nei gesti e nelleparole, uno di loro. Con il loro calore, lagioiosa partecipazione, hanno voluto farglisentire la loro vicinanza e il loro grazieper quanto ha fatto per il riallacciamentodelle relazioni diplomatiche tra Cuba eStati Uniti, nella speranza che questo riav-vicinamento porti presto alla fine dellem-bargo. E hanno voluto farlo in tanti, perle strade dove accanto alle immagini diChe Guevara campeggiavano manifesticon la foto di Francesco e durante le ce-lebrazioni, malgrado lafa soffocante e gliscrosci di pioggia.

    Il Pontefice ha ricambiato con altrettan-to calore, non risparmiandosi. Cos comeha fatto nellappuntamento con le fami-glie, pensato come ideale collegamentocon lincontro mondiale di Philadelphia che era stato indicato da subito come mo-

    tivo principale di questo nuovo viaggio interra americana e con il Sinodo che siaprir poco dopo in Vaticano.

    Per questo atteso momento le famigliecubane hanno indossato gli abiti della fe-sta, fatta anche dellincontenibile vivacitdei bambini, per presentare a Francesco illoro volto pi vero, quello della gioia cheva oltre le difficolt, la speranza che va ol-tre gli sforzi di vivere, come hanno rac-contato nella loro testimonianza i coniugiJos Leite Fontanal Hardy e Janet YenbisHernades, con le tre figliolette Amanda,Maria Alejandra e Adriana Estephanie. Ea loro, e alle tantissime famiglie presenti,provenienti da diverse diocesi una an-che dalla comunit degli esuli a Miami,che non tornava a Cuba da 33 anni ilPontefice ha risposto prima di tutto rin-graziando i cubani per averlo fatto sentirecome a casa in questi giorni. Poi ha riba-dito limportanza delle famiglie nella so-ciet, per la quale non sono un problema,ma una risorsa.

    Al termine larcivescovo di Santiago haaccompagnato lungo la navata centrale ilPapa che, una volta allesterno della catte-drale, si diretto alla grande terrazza af-facciata sul Parque Cspedes. Da qui ha

    rivolto alcune parole di saluto al migliaiodi fedeli che avevano seguito lincontro suimaxischermi sfidando il sole cocente,quindi ha benedetto la citt. Infine a bor-do di unautomobile scoperta, ancora ac-compagnato dal saluto degli abitanti diSantiago, ha percorso i dieci chilometridal centro allaeroporto, dove si svolta lacerimonia di congedo. Ad attenderlo, nel-la sala donore, il presidente Castro, con ilquale si soffermato alcuni minuti. Poi presenti altre autorit civili, alcuni vescovi,nonch un gruppo di ragazzi affacciati al-la terrazza del terminal la cerimonia dicongedo si svolta sulla piazzola riservataal cerimoniale, con lesecuzione degli inni,la guardia donore, lomaggio alla bandie-ra e il saluto delle delegazioni.

    Nel saluto dellarcivescovo di Santiago

    Un anno mariano e missionario

    Da cento anni la Vergine della Carit del Cobre patrona di Cuba. Eper celebrarne la proclamazione, sancita da Benedetto X V, si apertolanno mariano che si concluder il 26 settembre 2016. A presentare aFrancesco i contenuti missionari di questa iniziativa e la viva tradizio-ne della devozione alla Madonna stato larcivescovo di Santiago deCuba, monsignor Dionisio Garca Ibez. Una tradizione, ha fattopresente il presule, che dura da quattrocento anni, tanto da essere lapi antica in terra cubana, ma che trova sempre nuova linfa, ricrean-dosi e attualizzandosi di continuo e cos sempre al passo con i cam-biamenti sociali che il Paese ha vissuto nella sua storia.

    La ragione di questa forza che crea unit semplice: proprio at-traverso quella piccola immagine mariana i cubani da sempre fannoesperienza della misericordia di Dio. Cos riconosciuta madre ditutti: persino i non credenti la considerano comunque un simbolochiaro di tutto il popolo, proprio perch vi riconoscono le s p re s s i o n emigliore delle speranze e delle aspirazioni comuni. Ed per questo,appunto, che la Vergine della Carit del Cobre considerata la primaevangelizzatrice di Cuba, ha spiegato monsignor Garca Ibez pre-sentando al Papa i tanti missionari, soprattutto laici, che lavorano nellecomunit dove manca una chiesa, nelle periferie e nei villaggi.

    Con labito della festa

    Un giorno importante, questo, per il san-tuario. Perch con la presenza del Pontefi-ce si aperto ufficialmente lanno giubila-re per il centenario della proclamazionedella Vergine della Carit a patrona diCuba. E un giorno importante anche perSantiago, che festeggia i cinque secoli difondazione.

    Congedatosi presto dal vicino seminarioSan Basilio, che lo ha ospitato in questaultima tappa cubana, Francesco ha rag-giunto il santuario in papamobile. E lun-

    santuario, a sottolineare il carattere pretta-mente mariano del rito: una messa votivaper ricordare lanniversario (furono i vete-rani dellindipendenza cubana a chiederecento anni fa al Papa che la Vergine delCobre fosse proclamata patrona della Na-zione) e per rifondare il culto marianonellisola. Una copia di quella lettera stata donata al Pontefice. Ed stata laprima volta che un Papa ha celebrato lamessa nella basilica. Sia Giovanni Paolo IInel 1998 sia Benedetto XVI nel 2012 lo ave-vano fatto nella citt di Santiago.

    La Congregazione degli Oblati di San Giu-seppe comunica la dipartita di

    p a d re

    VITO CALABRESE OSJsuperiore generale emerito

    deceduto a 84 anni di et il 22 settembreallospedale Massaia di Asti. I funerali saran-no celebrati venerd 25 settembre alle 14.00nel santuario di San Giuseppe in Asti.

    Ricordiamolo nelle preghiere.

  • LOSSERVATORE ROMANOgioved 24 settembre 2015 pagina 7

    A Santiago de Cuba il Papa ricorda che le famiglie salvano la societ dalla frammentazione

    Spazi di libert e umanitLa carezza e la benedizione alle future mamme

    Lultimo appuntamento in terracubana Francesco lo ha riservato allefamiglie, incontrate nella tardamattinata di marted 22 settembre,nella cattedrale di Santiago de Cuba.Dopo aver ricevuto il salutodellarcivescovo e ascoltato latestimonianza di una famiglia, il Papaha pronunciato il discorso che diamo inuna traduzione dallo spagnolo.

    Siamo in famiglia. E quando uno stain famiglia si sente a casa. Grazie fa-miglie cubane, grazie cubani peravermi fatto sentire in tutti questigiorni in famiglia, per avermi fattosentire a casa. Grazie per tutto que-sto. Questo incontro con voi comela ciliegina sulla torta. Concluderela mia visita vivendo questo incontroin famiglia un motivo per renderegrazie a Dio per il c a l o re che pro-mana da gente che sa ricevere, chesa accogliere, che sa far sentire a ca-sa. Grazie a tutti i cubani.

    Ringrazio Mons. Dionisio Garca,Arcivescovo di Santiago, per il salu-to che mi ha rivolto a nome di tutti,e la coppia che ha avuto il coraggiodi condividere con tutti noi i suoianeliti e i suoi sforzi per vivere la fa-miglia come una chiesa domestica.

    Il Vangelo di Giovanni ci presentacome primo avvenimento pubblicodi Ges le Nozze di Cana, nella fe-sta di una famiglia. L con Mariasua madre e alcuni dei suoi discepo-li. Condividevano la festa familiare.

    Le nozze sono momenti specialinella vita di molti. Per i pi vetera-ni, genitori, nonni, uno ccasioneper raccogliere il frutto della semina.D gioia allanima vedere i figli cre-scere e poter formare la propria fa-miglia. lopportunit di vedere,per un istante, che tutto ci per cuisi lottato ne valeva la pena. Ac-

    e impegno, di lavori faticosi chehanno arato la terra perch dia ilsuo frutto. Ges comincia la sua vitapubblica allinterno di una famiglia,in seno ad una comunit domestica.Ed proprio in seno alle nostre fa-miglie che Egli continua ad inserirsi,continua ad esser parte. Gli piacestare in famiglia.

    interessante osservare come Ge-s si manifesta anche nei pranzi, nel-le cene. Mangiare con diverse perso-ne, visitare diverse case stato perGes un luogo privilegiato per farconoscere il progetto di Dio. Egli vaa casa degli amici Marta e Maria, ma non selettivo, non gli im-porta se ci sono pubblicani o pecca-tori, come Zaccheo. Non solo Egliagiva cos, ma quando invi i suoidiscepoli ad annunciare la buonanovella del Regno di Dio, disse loro:Restate in quella casa, mangiandoe bevendo di quello che hanno (Lc10, 7). Matrimoni, visite alle fami-glie, cene, qualcosa di specialeavranno questi momenti nella vitadelle persone perch Ges preferiscamanifestarsi l.

    Ricordo nella mia diocesi prece-dente che molte famiglie mi spiega-vano che lunico momento che ave-vano per stare insieme era normal-mente la cena, di sera, quando sitornava dal lavoro, e i pi piccoli fi-nivano i compiti di scuola. Era un

    cura delle nostre famiglie, veri centridi umanit.

    E qui mi viene unimmagine:quando, nelle Udienze del mercole-d, passo a salutare la gente, tantetante donne mi mostrano la pancia emi dicono: Padre, me lo benedi-ce?. Io ora vi propongo una cosa, atutte quelle donne che sono incintedi speranza, perch un figlio una

    andati in vacanza e lui era rimastosolo, perch gli toccava lavorare inquei giorni. Il primo giorno la casastava tutta in silenzio, in pace, erafelice, niente in disordine. Il terzogiorno, quando gli ho chiesto comestava, mi ha detto: Voglio gi che ri-tornino tutti. Sentiva che non pote-

    nelle necessit degli altri, ad essereattenti alla vita degli altri. Quandoviviamo bene nella famiglia, gli egoi-smi restano piccoli ci sono, perchtutti abbiamo un po di egoismo ;ma quando non si vive una vita di fa-miglia si generano quelle personalitche possiamo definire cos: io, me,

    spazio del suo memoriale una cena.Sceglie come spazio della sua presen-za tra noi un momento concreto dellavita familiare. Un momento vissuto ecomprensibile per tutti, la cena.

    E lEucaristia la cena della fami-glia di Ges, che da un confineallaltro della terra si riunisce perascoltare la sua Parola e nutrirsi conil suo Corpo. Ges il Pane di Vitadelle nostre famiglie, vuole esseresempre presente nutrendoci con ilsuo amore, sostenendoci con la suafede, aiutandoci a camminare con lasua speranza, perch in tutte le cir-costanze possiamo sperimentare cheEgli il vero Pane del cielo.

    Tra pochi giorni parteciper insie-me alle famiglie del mondo allIncon-tro Mondiale delle Famiglie, e trameno di un mese al Sinodo deiVescovi che ha per tema la Famiglia.Vi invito a pregare. Vi chiedo per fa-vore di pregare per queste due inten-zioni, perch sappiamo tutti insiemeaiutarci a prenderci cura della fami-glia, perch sempre pi sappiamoscoprire lEmmanuele, cio il Dio chevive in mezzo al suo popolo facendodi ogni famiglia e di tutte le famiglie

    compagnare i figli, sostenerli, stimo-larli perch possano decidersi a co-struire la loro vita, a formare la lorofamiglia, un grande compito per igenitori. A loro volta, i giovani sposisono nella gioia. Tutto un futuro checomincia. E tutto ha sap ore di ca-sa nuova, di speranza. Nelle nozzesempre si incontrano il passato cheereditiamo e il futuro che ci attende.C memoria e speranza. Sempre siapre lopportunit di ringraziare pertutto ci che ci ha permesso di giun-gere fino ad oggi con lo stesso amo-re che abbiamo ricevuto.

    E Ges comincia la sua vita pub-blica proprio in un matrimonio. Siinserisce in questa storia di semina eraccolto, di sogni e ricerche, di sforzi

    in momenti come questi che le per-sone hanno cominciato a scoprirelamore concreto e operante di Dio.

    In molte culture al giorno doggivanno sparendo questi spazi, vannoscomparendo questi momenti familia-ri, pian piano tutto tende a separarsi,isolarsi; scarseggiano i momenti incomune, per essere uniti, per stare infamiglia. E dunque non si sa aspetta-re, non si sa chiedere permesso, nonsi sa chiedere scusa, non si sa ringra-ziare, perch la casa diventa vuota,non di persone, ma vuota di relazio-ni, vuota di contatti umani, vuota diincontri, tra genitori, figli, nonni, ni-poti, fratelli.... Poco tempo fa unapersona che lavora con me mi rac-contava che sua moglie e i figli erano

    momento speciale di vita fami-liare. Si commentava il giorno,ci che ognuno aveva fatto, simetteva in ordine la casa, si si-stemavano i vestiti, si organiz-zavano gli impegni principaliper i giorni seguenti, i bambi-ni litigavano... era il momen-to. Sono momenti in cui unoarriva anche stanco, e qualchediscussione, qualche litigatatra marito e moglie succede,ma non c da aver paura; ioho pi paura delle coppie chemi dicono che mai, mai hannoavuto una discussione; raro, raro. Ges sceglie questi mo-menti per mostrarci lamore diDio, Ges sceglie questi spaziper entrare nelle nostre case eaiutarci a scoprire lo Spiritovivo e operante nelle nostrecase e nelle no