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Centro Culturale della Cooperativa Intervista a Maria Piera Bremmi

Antonietta Gattuso

Omaggio a “Lia” all’ingressodel Teatro della Cooperativa

Angelo Longhi (presidente Anpi [email protected])

“La Niguarda scomparsa” raccontatae disegnata da Sergio Bernasconi

Angelo Longhi ([email protected]).

Sabato 6 ottobre c’è stata l’inaugurazione dellanuova stagione del Teatro della Cooperativa. In

quella occasione sono stati inaugurati anche i nuovimurales commissionati e pagati interamente dagliiscritti della sezione Anpi di Niguarda realizzati sul-le saracinesche del Teatro. I soci della Cooperativa eil Teatro non hanno partecipato economicamenteneanche a questa realizzazione (i precedenti eranoquelli di via Hermada 14 e quello grande di viaMajorana) e ci teniamo a dirlo in questo momento dicrisi economica prima che il solito pierino, nemicodella Resistenza e dei suoi valori e in cerca di visibi-lità si alzi a piangere e a lamentarsi per i soldi (perlui) sprecati. Per via Majorana c’era stata persinoun’interrogazione in Consiglio Comunale del consi-gliere della Lega Bastoni (!) a cui aveva risposto di-rettamente l’allora sindaco Pisapia. Il più significativo tra i nuovi murales rappresentail volto di Gina Galeotti Bianchi, la partigiana cadu-ta in via Graziano Imperatore a mezzogiorno del 24

aprile ‘45. La prima caduta dell’insurrezione milane-se. Gli autori sono sempre i Volks Writerz che hannorealizzato anche gli altri due. Abbiamo scelto gli spa-zi delle saracinesche del Teatro perché questo è po-sto proprio all’ingresso del centro storico diNiguarda e vuole essere l’omaggio di un quartiere auna donna che ha perso la vita combattendo per lalibertà di tutti. Una donna che fa parte della storiamigliore di un quartiere popolare, animato da perso-ne che vivono onestamente del proprio lavoro, comeè sempre stata Niguarda, e da sempre antifascista.

Se volete contribuire alle nostre spese potete fare unbonifico sul cc del Credito Valtellinese filiale diBresso IBAN IT 83 A 05216 32620 000000101189intestato a “Associazione Nazionale Partigianid’Italia sezione Martiri Niguardesi“ -causale MU-RALES. Presso il Teatro e la nostra sede è disponibi-le gratuitamente la foto gigante della Lia con sul re-tro la sua biografia.

Esiste un luogo, nellanostra Niguarda, in

cui è piacevole sostare se siè interessati alla cultura!È il Centro Culturale dellaCooperativa in via Her-mada 14. Abbiamo chiestoalla signora Maria PieraBremmi, coordinatrice del

centro, di raccontarci come e quando è nato. “Il Cen-tro Culturale della Cooperativa è nato nel maggio2009”, dice, “per volontà della Società Edificatrice diNiguarda (ora Abitare) di cui era presidente Gio-vanni Poletti. Il Centro ha iniziato la propria attivitàcome biblioteca e dal novembre 2010 è diventato“Associazione”, con iscrizione all’albo del Consiglio diZona 9, ora Municipio 9. Il nucleo iniziale della bi-blioteca proviene da un prestito di libri a cui nel tem-po si sono aggiunte molte altre donazioni, fino a rag-giungere un patrimonio di 9.000 volumi circa. Dopoun periodo di libri “in parcheggio”, una volta liberatii locali in cui ha sede oggi il Centro, l’Edificatriceattrezzò lo spazio in modo gradevole ed elegante,facendone una delle sedi più accoglienti in questosettore. Quando vidi per la prima volta la salapensai che fosse un bel “contenitore” da riempiredi attività, possibilmente di buon livello. E a que-sto abbiamo sempre guardato in questi anni: cosìè partito il Centro Culturale”.Quali attività si svolgono al Centro Culturale?“Ciò che riveste maggior importanza nella vita delCentro sono le attività culturali e sociali, che in que-sti otto anni si sono moltiplicate: gli “Incontri del ve-nerdì” in cui si discute di letteratura, teatro, scienza,cinema, attualità, storia, politica, filosofia, libri e tan-to altro, con l’intervento di relatori di ottimo livello.Si sono tenuti inoltre corsi di giornalismo, cinema,opera lirica, letteratura francesce e inglese, scritturacreativa, scritture antiche, psicologia e inoltre abbia-mo ospitato mostre di pittura, grafica, fotografia. Daanni, in collaborazione con Angelo Mantovani, presi-dente dell associazione musicale Il ClavicembaloVerde, abbiamo portato la musica in Zona 9, e nonsolo, presso differenti sedi: prima fra tutte VillaClerici presso la Galleria d’arte sacra, e anche al-l’Auditorium Ca’ Granda, e inoltre presso chiese,sale private e corti. Sempre parlando di musica,per il secondo anno ospitiamo corsi di pianoforte, omeglio un anno di studio completo, con lezioni sin-gole calibrate sulla preparazione, o non prepara-zione, di ciascun partecipante. Importante inoltreè la collaborazione iniziata dal 2014 con l’Associa-zione Amici di “Zona Nove” con due progetti dedi-cati alle scuole primarie e secondarie di I grado delMunicipio 9: “Cinema a Scuola”, diretto da LuigiAllori, direttore del mensile ‘Zona Nove’ e, dal2015, il Concorso di Poesie, “Poesiàmoci in ZonaNove” giunto all’ottava edizione nel 2019. Interes-sante anche la collaborazione con la sezione AnpiMartiri Niguardesi nelle scuole sui temi dellaResistenza e della Costituzione. Infine, da tre an-ni a questa parte, e sempre in collaborazione con ilmensile della nostra zona, ospitiamo per il Proget-to Alternanza Scuola-Lavoro studenti dei LiceiCremona, Russell e Omero, per un’esperienza dilavoro nella redazione di ‘Zona Nove’”.Il Centro è riservato solo ai soci? “No, chiun-que può frequentarlo, anche se chi partecipa chie-de poi spontaneamente di associarsi. Chi ha l’ob-

bligo di tesserarsi invece, è chi fruisce dei servizi,come il corso di pianoforte, le lingue, i corsi di fo-tografia, la palestra informatica”.Ci sono altre attività di carattere sociale?“Diamo grande importanza alla scuola di italianoper stranieri: non semplici corsi ma un anno scola-stico completo su due livelli. Tre mattine la settima-na dedicate soprattutto alle giovani donne che por-tano i figli a scuola e tre sere per chi ha un’occupa-zione durante la giornata. La scuola è totalmentegratuita e si avvale della generosità, in termini ditempo e non solo, di quattro tutor volontari che daanni gestiscono una realtà così importante. Altro no-stro vanto è la Palestra Informatica, grazie a cui nel2015 abbiamo ottenuto un riconoscimento a livellocittadino di “Civica Virtù”. Il premio, equivalente al-l’Ambrogino d’oro ma sostenuto dalla Provincia (oradalla Città Metropolitana), è nato a metà degli anni‘90 e viene conferito a persone o associazioni che sidistinguono per “un comportamento continuo neltempo di solidarietà, attenzione al territorio, rispet-to della cultura”, caratteristiche presenti nel Dna delCentro Culturale. Dedicato agli over 60, il laborato-rio informatico si avvale di cinque tutor più due sup-porti tecnologici tutti volontari, appartenenti all’As-sociazione Informatica Solidale. I corsi sono dedicatiad utenti di ogni livello: a principianti assoluti, agliavanzati di ogni grado che necessitano di approfon-dimenti, a chi desideri utilizzare tablet, android esmartphone, ai lettori digitali con eBook e propongo-no un preziosissimo servizio di supporto tecnologicoper computer, antivirus, aggiornamenti.”Oltre allo svolgimento delle attività sociali e cultura-li, che M. P. Bremmi coordina in modo eccellente, es-sendo il punto di riferimento del Centro stesso. Unringraziamento particolare va a lei per la capacità direlazionarsi positivamente con tutti i fruitori ed an-che per l’accoglienza e la disponibilità dei locali chevengono usati a volte per incontri di associazioni cheoperano sul territorio (Civitas Virtus, etc.); incontricon gli insegnanti aderenti al Progetto Cinema aScuola e per le riunioni della Consulta delle Periferieche da anni ha fatto del Centro Culturale il suo pun-to di incontro per il territorio del Municipio 9. Cosa si potrebbe fare, secondo lei, per miglio-rare la rete dei rapporti e lo scambio socialee culturale. Il Centro Culturale potrebbe esse-re un punto di riferimento in tal senso? “nonabbiamo questa presunzione sebbene, in parecchieoccasioni, il Centro Culturale sia stato al centro diincontri/progetti. Il problema delle associazioni è chenegli ultimi tempi sono cresciute a dismisura, spes-so sembrano doppioni dei doppioni, con durata ‘l’e-space d’un matin’. Quando sono arrivata in zona an-ni orsono c’erano due associazioni culturali “mito”,che mi citavano regolarmente: la Sassetti all’Isola el’Italo Calvino ad Affori. La Sassetti ha chiuso da di-versi anni e il Calvino ha cessato l’attività a fine2017, a dimostrazione che la vita di un’associazionenon è così facile. Nessuno ha dubbi sull’importanzadelle associazioni di zona, che però dovrebbero resta-re meno arroccate su se stesse e tentare di collabo-rare, anche se la loro caratteristica sia quella di “nonassociarsi” con altri. Con alcune associazioni dellanostra zona, stiamo tentando di dar vita a un “Fo-rum” con la partecipazione del Municipio 9. In atte-sa, si potrebbe iniziare con un programma di incon-tri per capire quello che ci accomuna e quel che ci di-vide, con l’obiettivo di superare le differenze.

Fino a mercoledì 24 ottobre nel foyer delTeatro della Cooperativa di via Hermada

sarà possibile visitare la mostra “La Niguardascomparsa, raccontata disegnata e dipinta daSergio Bernasconi”: 27 lavori del maestro, raf-figuranti le piazze, le cascine e le vie dellaNiguarda degli anni 30 e 40.Un’occasione irripetibile, ormai l’unico mezzorimasto, per rendersi conto di cosa volesse di-re vivere in quel piccolo Comune di operai econtadini che era allora la nostra Niguarda, inmezzo ai campi ma adiacente a una grandecittà e al suo tessuto produttivo. Un modo perimmaginare i nostri padri e i nostri nonnicamminare per le vie del quartiere, osservarele stesse cose che incontravano, insomma conun po’ di fantasia, un modo per stare insiemea loro nel “loro” tempo. Il catalogo, che sarà acquistabile, contiene an-che la “narrazione” dei singoli lavori. Il raccon-to di cosa raffigurano, del modo di vivere dellepersone che vivevano quei luoghi. I raccontisono la raccolta completa degli articoli pubbli-cati negli ultimi 15 anni dal mensile “ZonaNove” che ha sempre presentato e valorizzatole opere di Sergio. Sempre nel catalogo vengo-no presentate al termine delle narrazioni al-

cune brevi biografie: quelle dei nostri partigia-ni caduti combattendo o nei campi di stermi-nio. Uomini e donne della Resistenza che inquella Niguarda vissero e si formarono agliideali di uguaglianza, libertà e giustizia socia-le, che non abbiamo mai dimenticato e di cuil’Anpi porta avanti il ricordo.La mostra sarà visitabile negli orari di aper-tura pomeridiana del Teatro della Cooperati-va dal lunedì al sabato dalle 15 alle 18 esclu-dendo sabato 13 ottobre. Visite guidate allapresenza di Sergio Bernasconi ci saranno ve-nerdì 12 ottobre alle 18 e sabato 20 ottobresempre alle 18. Per partecipare alle due visiteguidate basta iscriversi inviando una mail a [email protected], o telefonare al CentroCulturale della cooperativa 02 66114499.

Gli organizzatori: Anpi Niguarda sezioneMartiri Niguardesi, “Zona Nove” (mensile diNiguarda, Ca’ Granda, Bicocca, Isola), Teatrodella Cooperativa, Centro Culturale dellaCooperativa.Info: Angelo Longhi, 3311098844 - [email protected]; Teatro della Cooperativa:026420061; Centro Culturale della Cooperati-va 02 66114499.