Ticonzero news
I commenti posi-
tivi dei clienti
consentono di
dimostrare i suc-
cessi raggiunti e
di porre in risalto
Sommario
Scienza&Società
La registrazione dei suoni prima dell’età della tecnica, di Antonio Castronuovo
La fotografia come “testimone” della città e del territorio, di Ghisi Grütter
Comunicare scienza, di Luigi Campanella Può l’Istituto Superiore di Sanità farsi finanziare
dai privati?, di Elena Toschi e Giuseppe Traversa
EPS—EconomiaPoliticaSocietà
Le Nazioni Unite e gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile, di Massimo Livi Bacci
Senza riformismo, l’Europa tramonta e le nazioni risorgono, di Danilo Breschi
Recensioni e critica
Recensione di Anna Maria Curci e racconto
Carne e ossa di Ivano Mugnaini
Recensione di Atina Koll di Con il sangue agli
occhi, di Federica Sciarelli con Antonio Mancini
Sesta pagina: le segnalazioni
Ticonzero/Pentatonic: Danilo Breschi, conversa-
zione “Cent’anni fa la Grande Guerra. Cosa scop-
piò prima e dopo”, il 29 novembre, ore 17 Le Scienze news: I costi economici dello sciogli-
mento del permafrost
Immagini interne: Land art
di artisti vari, dalla rete
Notiziario aperiodico degli articoli pubblicati n. I n. 56 ottobre 2015
M. Agostinelli Energenze
L. Agostini Note critiche
P. L. Albini Labirinti di lettura
P.L. Albini Recensioni di saggi
Autori Vari EconomiaPoliticaSocietà
Autori Vari Frodi&Favole
Autori Vari Articoli di Scienza&Società
Autori Vari R/C recensioni e critica
A. Bailetti A proposito di film
G. Camarda Cronache di politica economica
L. Campanella Comunicare scienza
A. Castronuovo Meccanica della fantasia
O. Cilona Democrazia&Impresa
G. Corchia Cultura&Società
A. M. Curci Il cielo indiviso
E. D’Alessio Altrove e Dintorni
A. De Marco Bioculture
G. Grütter Disegno e Immagine
M. Maggi Tecnorischio&Ambiente
P. Manzelli Scienza e Arte
L. Michelini Civitas
R. Nobili Filosofia scientifica
S. Ombuen Urbania
P. Pallottino Figure
P. Pignalosa Spettri musicali
F. Rufo Biopolitiche
R. Vacca Fuori dal coro
E. Ventura Divagazioni
F. Zucco Bioetica: Donne & Scienza
Le rubriche aperiodiche di Ticonzero
n. Codice ISSN 2420-8442
Meccanica della fantasia
di Antonio Castronuovo
10. La registrazione dei suoni prima dell’età della
tecnica. Ghiacci, spugne e altri meccanismi.
Il primo mezzo a noi noto di conservazione dei
suoni è il fonografo di Edison, inventato nel 1877:
un rullo di cera che ruota su un perno e viene inciso
da una puntina che, collegata a un cono che racco-
glie i suoni, oscilla all’arrivo delle onde sonore. I
suoni possono poi essere ascoltati facendo funzio-
nare il meccanismo alla rovescia: la puntina vibra
nei solchi del rullo di cera che ruota e produce suo-
ni che vengono amplificati da una tromba. In poche
parole: nasceva con Edison il concetto tecnico por-
tante della registrazione su microsolco.
E prima di quell’epoca? era possibile imma-
gazzinare i suoni? Saremmo tentati di dire: soltanto
nella scrittura di una partitura, che letta da una
mente musicale permette di riprodurre i suoni
nell’immaginazione uditiva. E invece esistono trac-
ce letterarie e cronachistiche di mezzi di conserva-
zione del suono. Si tratta ovviamente di invenzioni,
ma assai suggestive.
Una prima idea viene annotata da Rabelais nel
Quarto libro di Pantagruel, del 1548. Qui egli nar-
ra di una battaglia combattuta in mesi invernali par-
ticolarmente rigidi: i suoni dello scontro militare –
siano essi grida umane, clangore di spade, tumulti e
fragori – attraversano l’aria e si raffreddano al pun-
to da restare fissati nel gelo. […] [continua]
Disegno e immagine di Ghisi Grütter
19. La fotografia come “testimone” della città e del territorio. Parte prima
Nonostante la quantità di informazioni e notizie in tempo reale alle quali abbiamo accesso tramite i media e internet, le immagini fotografiche hanno sempre e comunque un notevole impatto sulla no-stra mente. Le foto riescono spesso a conferire una dimensione iconica a fatti e avvenimenti, così le modalità di rappresentazione riescono a in-fluenzare l’opinione su un evento o su un perso-naggio. È di pochi giorni fa la foto del piccolo Alan trovato senza vita sulla spiaggia turca di Bo-drum che ha fatto il giro del mondo e ha commos-so più della quantità di immagini di migrazioni di massa cui stiamo assistendo in questo periodo. Sempre di pochi giorni fa nel corso di una bella intervista al fotogiornalista Paolo Pellegrin - noto Associato della Magnum - a proposito dell’inci-denza che una fotografia può avere nella politica mondiale. Così risponde alla domanda “se una foto può cambiare la storia”: «Io non credo di po-tere cambiare la testa a nessuno, e non è questo il compito che mi sento addosso. Lo voglio far parte di un mondo dove le fotografie entrano in un cir-cuito sociale, cariche di informazioni e di emozio-ni, acquistano nel loro vagare anche una vita pro-pria, possono incontrare persone e coscienze e far nascere qualcosa. Una fotografia non è un'ideolo-gia che stravolge le menti, è un seme: se sposta qualcosa lo fa piano, crescendo dentro chi la guar-da. A questo credo ancora, lo dico da fotografo ma anche da lettore, perché nessuna fotografia esiste davvero se non incontra una coscienza che
la accoglie e la completa». […] [continua]
Comunicare scienza di Luigi Campanella
20.1 Gianluigi Parrotto 20.2 Il metodo scientifico 20.3 L’olio di palma 20.4 Le Biomasse
Gianluigi Parrotto, ha 21 anni e una capacità inven-
tiva per gli affari che è stata appena valutata 5 milio-
ni e mezzo di euro, quelli versati poche settimane fa
nelle tasche della sua società, l’Air Group Italy, da
alcuni investitori americani che hanno creduto nel
suo progetto.
Parrotto ha deciso di vendere mini pale eoliche a
uso domestico, da impiantare sul tetto delle abitazio-
ni per rifornirle di elettricità. Non quei piloni alti
18,30 o 40 metri, considerati da molti un’aggressio-
ne al paesaggio, ma elettrodomestici alti circa un
metro e mezzo e del costo di circa 3000 euro.
Però – dice Parrotto - mi sono preso la mia rivin-
cita e dall’Università degli studi di Bari mi hanno
appena invitato a tenere una lezione/seminario su
come si sviluppa una nuova impresa. E sono stato
nominato presidente dei giovani imprenditori di una
neonata associazione di industriali e professionisti
del Salento.
Le pale sono in commercio da due mesi e ne sono
state già vendute 150. Non solo, prima della chiusu-
ra di EXPO, anche in quella prestigiosa sede avverrà
la presentazione. Infine, dall’estero l’inventore è
stato chiamato da altri imprenditori interessati a pro-
durre le minipale […] [continua]
Articoli di Autori Vari
64. Può l’Istituto Superiore di Sanità farsi finanzi-
are dai private? di Elena Toschi e Giuseppe Tra-
versa
[lettera aperta al Presidente Chiamparino]
Caro Presidente Chiamparino le conclusioni dell’ultima relazione della Corte dei Conti (CdC) sull’operato dell’Istituto superiore di sanità (Iss) presentano la seguente affermazione: “Resta sostanzialmente costante l’indice di dipen-denza finanziaria dalle pubbliche contribuzioni che supera il 90% … delle entrate. Andrebbero, pertanto, potenziate, a giudizio della Corte dei conti, le entrate connesse alla “vendita di beni e prestazioni di servizi” costituite principalmente dalle somme derivanti dai servizi a pagamento resi a terzi …” . Potrebbe apparire una richiesta ovvia. A fronte di un calo delle risorse trasferite attraverso il bilancio statale – da 124 milioni di euro del 2010, a 110 nel 2012, a 104 nel 2014 – oltre a rendere più efficien-te il funzionamento, bisogna rimboccarsi le mani-che e trovare finanziamenti aggiuntivi. In questo modo è stata infatti recepita anche dal Presidente dell’Iss, Walter Ricciardi, il quale ha voluto ricordare, in una email al personale, che “La Corte … ci ammonisce a non dipendere esclu-sivamente dal finanziamento pubblico” sottoli-neando che “Poiché le indicazioni della Corte dei Conti sono prescrittive dell'azione di governo de-gli enti pubblici vi invito caldamente a tenerne conto…” . Il fatto è che la richiesta della CdC dà per scontati
due vincoli che non dovrebbero […] [continua]
20.1. Gianluigi Parrotto
EPS-EconomiaPoliticaSocietà di Autori Vari
76. Le Nazioni Unite e gli Obbiettivi per lo Svilup-
po Sostenibile, di Massimo Livi Bacci
Lo scorso 26 di Settembre, l’Assemblea Generale
delle Nazioni Unite ha solennemente approvato la
cosiddetta “Agenda 2030”, etichettata con l’impe-
gnativo titolo “Trasformare il nostro mondo: l’A-
genda 2030 per lo sviluppo sostenibile”. Tale
Agenda si concreta nella formulazione di una se-
rie di obbiettivi, detti anche “Obbiettivi per lo Svi-
luppo Sostenibile” (OSS) da raggiungersi entro il
2030. L’Agenda è il risultato di un accordo infor-
male raggiunto “per consenso” (che poi vuol dire
all’unanimità, nel paludato linguaggio delle orga-
nizzazioni internazionali) in seno alle Nazioni
Unite nell’agosto di quest’anno, e presentato
all’Assemblea Generale per l’approvazione e per
l’adozione formale, dopo un intenso lavoro trien-
nale di consultazione con le istituzioni internazio-
nali, i governi e le organizzazioni della società
civile. A questa Agenda dovrebbe ispirarsi, o atte-
nersi, l’azione degli Stati e delle Istituzioni nel
prossimo quindicennio. L’Agenda sostituisce la
solenne “Dichiarazione del Millennio” dei capi di
stato, che nel 2000 formulò i cosiddetti
“Obbiettivi del Millennio” (MDG, Millennium
Development Goals) da raggiungersi nel 2015, in
tema di povertà, alimentazione, istruzione, am-
biente, salute… ed altro ancora. Obbiettivi solo
parzialmente raggiunti od approssimati nel quindi-
cennio trascorso e rilanciati in un contesto molto
più ambizioso dalla nuova Agenda. Naturalmente
gli Obbiettivi dell’Agenda non sono prescrittivi (e
con quale autorità potrebbero […] [continua]
EPS-EconomiaPoliticaSocietà di Autori Vari
77. Senza riformismo, l’Europa tramonta e le na-
zioni risorgono, di Danilo Breschi
[recensione]
Churchill sosteneva che non sempre cambiare
equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna
cambiare. Questa spinta al cambiamento pare avere
abbandonato il Vecchio Continente da alcuni de-
cenni a questa parte. Così ritiene Paolo Prodi, il
quale esplicita alla fine di questo suo breve ma as-
sai denso testo la tesi secondo cui “non è che la
civiltà europea sia aggredita dall’esterno ma sono
le nostre istituzioni e la nostra stessa antropologia a
essere entrate in crisi insieme alla capacità rivolu-
zionaria della nostra civiltà” (p. 107). Ora, Prodi
utilizza il termine “rivoluzione” per indicare “un
progetto di futuro come cammino dell’umanità ver-
so la salvezza” (p. 103). Ne coglie dunque, corret-
tamente, le matrici religiose, e in particolare quelle
di carattere profetico-millenaristico di tradizione
ebraico-cristiana. Ritiene che questo spirito rivolu-
zionario sia stato la molla del progresso indubbio
che l’Europa ha vissuto sotto il profilo politico,
sociale, economico e culturale. Dalla profezia si è
passati all’utopia nel corso dei secoli, e in partico-
lare nel lungo periodo di transizione dall’età di
mezzo alla prima modernità, per usare convenzio-
nali periodizzazioni storiografiche invalse in ambi-
to europeo-occidentale. Prodi sottolinea, in partico-
lar modo, il ruolo svolto dalla predicazione di
Gioacchino da Fiore (1130 ca. – 1202), grazie al
quale la protesta contro il potere non si rinchiude-
rebbe in una visione apocalittica, […] [continua]
Il cielo indiviso di Anna Maria Curci
5. Recensione e racconto Carne e ossa di Ivano Mugnaini
Don Chisciotte, Sancho Panza: due figure affiancate, complementari nella loro opposizione, si prestano come poche, e in maniera molto efficace in questo racconto di Ivano Mugnaini, a una doppia lettura, em-patica e critica, di avvicinamento/identificazione da un lato e di distanza, dall’altro, per poter cogliere meglio la complessa vicenda di echi, modelli e richiami. Voce della lettura empatica: “Come se la mia storia, i miei eroi – ma sono la storia e gli eroi di noi soave-mente tenaci inattuali – avessero trovato corpo e si fossero incamminati per un sentiero verso il quale guidava da qualche tempo un bagliore indistinto, ma insistente”. Voce della lettura critica: “Riconosco, oltre i modelli cinematografici (alle citazioni della pineta di Castel Fusano, oltre a quella, forse prevedibile, pasoliniana, aggiungo idealmente Ecce Bombo di Moretti e Bo-rotalco di Verdone), altre interessanti frequentazioni dalla narrativa, in particolare Stefano Benni de Il bar sotto il mare e la concierge Renée de L’eleganza del riccio di Muriel Barbery). Convincenti i due stralunati eppur terrestri Quijote e Sancho, Zagor e Chico, Greg e Lillo, il cavaliere pallido e il suo scu-diero che non si danno l’uno senza l’altro e che del passaggio a una situazione di “mutuo soccorso” dopo
le incocciate contro i mulini a vento fanno tesoro di saggezza”. [continua]
R/C—Recensioni e critica di Autori Vari
23. Federica Sciarelli con Antonio Mancini, Con
il sangue agli occhi. Un boss della banda della
Magliana si racconta, di Atina Koll
Il libro di Federica Sciarelli racconta un decen-
nio di storia criminale attraverso la voce di uno
dei protagonisti della banda della Magliana: An-
tonio Mancini, detto Accattone, che ha collabo-
rato con la giustizia e che dopo aver scontato la
sua pena in carcere ha iniziato a lavorare come
accompagnatore di persone disabili.
Il racconto parte agli inizi degli anni '70 quan-
do a Roma la criminalità era costituita da tante
batterie, piccoli gruppi di […] [continua]
Segnalazioni
Le News di Ticonzero sono visibili anche su
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smartphone
Conversazione con Danilo Breschi, politologo
Cent’anni fa la Grande Guerra.
Cosa scoppiò, prima e dopo.
29 novembre 2015 — ore 17.00
Associazione culturale Villaggio Cultura-Pentatonic
Viale Oscar Sinigaglia, 18/20—Roma
Pentatonic/Ticonzero
Le Scienze news
I costi economici dello scioglimento del permafrost.
Per una più ampia documentazione si consiglia di leggere
Laurence Smith
2050. Il futuro del nuovo Nord
Einaudi, 2011
Chi “perde “e chi “vince” nel mutamento climatico
[leggi la recensione]
Palomar Asilomar, il blog collegato
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Publisher e editor PierLuigi Albini
salvo diversa indicazione
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