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WORKSHOP04 novembre 2011
D. Lgs 231/2001: Modelli organizzativi per la sicurezza e i reati ambientali
MODELLI ORGANIZZATIVI E SISTEMI MODELLI ORGANIZZATIVI E SISTEMI DIDI GESTIONE CERTIFICATIGESTIONE CERTIFICATI
Dott.ssa Roberta Sartore
Quanto costa un infortunio
•retribuzione dell’infortunato (in parte)
• spese mediche/riabilitative
• richieste di risarcimento (in parte)
• rivalsa INAIL (solo per responsabilità civile)
• franchigie e integrazioni assicurative
• mancato reddito dovuto all’assenza
• gestione tecnica/amministrativa dell’infortunio
• maturazione di anzianità, ferie, premi produttivi
• ritardi, interruzioni produttive, fermi macchina
• danni ad attrezzature, impianti, prodotti e MP
• lavoro straordinario, formazione nuovo personale
Costi non assicurati
• lavoro straordinario, formazione nuovo personale
• spese legali, peritali, processuali, regresso INAIL
• sanzioni pecuniarie da parte dello SPISAL
• interventi correttivi non previsti
• sequestro area o macchine
• sanzioni pecuniarie, sospensive e interdittive (ai sensi del D.Lgs. 231/2001)
• mancati interessi sulle cifre anticipate all’INAIL
• trasporto al Pronto Soccorso, materiale di PS
• aumento conflittualità interna e sindacale• calo motivazionale• danni a immagine e attrattività dell’azienda
Nascosti” e di difficile stima, ma non significa che non esistono!Difficili da quantificare e molto variabili
Costi “intangibili”
“ I metodi più efficaci per prevenire gli infortuni sono gli stessi usati per controllare laqualità, i costi e i livelli produttivi”
Corollario
“ Un’organizzazione sicura è un’organizzazione efficiente da un punto di vistaproduttivo; una non sicura è in genere inefficiente”
7° assioma di Heinrich
produttivo; una non sicura è in genere inefficiente”
Herbert William Heinrich is an American industrial safety pioneer from the 1930s. He was anAssistant Superintendent of the Engineering and Inspection Division of Travelers InsuranceCompany when he published his book Industrial Accident Prevention, A Scientific Approach in1931.
Un modello di organizzazione, gestione e controllo per i reati di sicurezza
Modello di organizzazione e gestione sostenibile
Organismi di
vigilanza
Analisi inizialeRiesame direzione Riunione periodica
Miglioramento
Codice etico e politiche di
sviluppo sostenibile
PianificazioneSensibilizzazione e applicazione
Monitoraggio
• Identificazione delle leggi, regole, norme applicabili;
• Analisi dei processi: mezzi e risorse
• Fattori di rischio e prestazioni desiderate;
• Misure di prevenzione e prevenzione;
Analisi iniziale
RiskAssessment/Risk Management e norme di gestioneRISK ASSESSMENT D. Lgs. 81/08 OSHAS 18001 ISO 14001 ISO 9001
Valutazione del rischio Art. 17, 28, 29 + titoli 4.3.1 4.3.1 5.2 - 7.2.1 – 7.2.2
RISK MANAGEMENT D. Lgs. 81/08 OSHAS 18001 ISO 14001 ISO 9001
Gestione prescrizioni legali Art. 15 4.2 – 4.3.2 – 4.5.1 4.2 – 4.3.3 5.3 – 5.4.1/2 – 8.5.1
Obiettivi di miglioramento e Politica
--- 4.2 – 4.3.3 4.2 – 4.3.3 5.3 – 5.4.1/2 – 8.5.1
Programmi di miglioramento Art. 15, 17, 28, 29 4.3.3 4.3.3 5.4.1/2 – 8.5.1
Struttura e organizzazione Art. 31, 32, 33 4.4.1 4.4.1 5.1 – 6.1 – 6.3 Struttura e organizzazione (SPP)
Art. 31, 32, 33 4.4.1 4.4.1 5.1 – 6.1 – 6.3
In/Formazione – Procedure operative
Art. 36, 37 4.4.2 – 4.4.6/7 4.4.2 – 4.4.6/7 6.2.2 – 4.2.3 – 7
Gestione documenti e registrazioni
--- 4.4.4/5 – 4.5.4 4.4.4/5 – 4.5.4 4.2.1/3/4
Comunicazione --- 4.4.3 4.4.3 5.5.3 – 7.2.3
Piani di sorveglianza/Misure/Manutenzione
Art. 41 4.5.1 4.5.1 7.6 – 8.2.3/4 – 8.4
Audit, NC, AC, AP, Infortuni, Incidenti
--- 4.5.3 – 4.5.5 4.5.3 – 4.5.5 8.3/4 – 8.5.2/3 –8.2.2
Riesame direzione/Riunioni periodiche
Art. 35 4.6 4.6 5.6
L’entropia S del sistema non diminuisce mai
Postulato
Vi ringraziamo per l’attenzione
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