Download - Marco Borroni - Rime Di Sfida

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  • Rime di Sfida non un libro nato con la presunzione di esaurire e chia-rire in maniera definitiva il discorso sul rap italiano. Anzi, lesattoopposto. Rime di Sfida un percorso di ricerca scaturito da una tesidi laurea che ha trovato, grazie alle collaborazioni che si sono manmano presentate, vigore e vitalit per rilanciare nel nostro paese inte-ressanti approfondimenti su questo argomento. Non vi nulla di statico nellhip-hop, tutto in continuo divenire e il rapcon il suo linguaggio veloce, aggressivo, crudo, originale e disinvoltoce lo ricorda quotidianamente.Questo contributo, allora, diventa importante per chi poco informatosu tale scenario e ne vuole sapere di pi (vi sono infatti numerose cita-zioni e indicazioni di precedenti studi, di siti Internet, di testi celebri emeno noti, etc.) e per chi gi al corrente dei suoi sviluppi e intendetrovare un piacevole excursus storico-culturale. Il dato significativo che emerge che il rap, oltre ad essere una singo-lare pratica musicale, anche un moderno anello di congiunzione framusica e poesia di strada/ poesia davanguardia e fra cultura popola-re e cultura alta. Non ci si deve sorprendere, quindi, se oggi in Italia alcuni poeti si sonoaccostati a questo modo di esprimersi e se, come in altri paesi, lo stilee il linguaggio hip-hop si stanno manifestando spregiudicatamenteanche nella prosa.

    Marco Borroni (Milano, 11-11-1979) si laureato in Scienze della Comu-nicazione e dello Spettacolo presso lUniversit IULM di Milano con una tesisul rap italiano.Appassionato sostenitore fin dalladolescenza di un ritorno della poesia alquotidiano, si avvicinato da qualche anno allo scenario hip-hop intravveden-dovi a livello espressivo una stimolante occasione di riavvicinamento tra poe-sia contemporanea e gusto popolare.Ha partecipato nel 1996 al concorso di poesia intitolato a Diego Valeri pressoil comune di Piove di Sacco (PD).

    ISBN 88-7695-272-1

  • Marco Borroni

    RIMEDI

    SFIDARap e poesia

    nelle voci di strada

    Prefazione di MDJ+

  • 2004 Arcipelago edizioniVia Carlo DAdda 21

    20143 [email protected]

    www.arcipelagoedizioni.com

    Prima edizione: aprile 2004

    ISBN 88-7695-272-1

    Tutti i diritti riservati

    Ristampe:7 6 5 4 3 2 1 02004 2009 2008 2007 2006 2005 2004

    vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata,compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico, non autorizzata.

    Le foto degli artisti del rap italiano sono tratte dalle riviste Aelle e Groove.

    La foto dellautore in quarta di copertina di Lucy Sombra.

    Il progetto grafico della copertina di Shen che si liberamente ispirato auna foto del libro Back in the days di Jamel Shabazz.

  • Rap e poesia nelle voci di strada

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    A chi rivolto

    Non vi nulla di staticonellhip-hop, tutto incontinuo divenire e il rapcon il suo linguaggio veloce,aggressivo, crudo, originalee disinvolto ce lo ricordaquotidianamente.Rime di sfida si rivolge sia achi poco informato su talescenario e ne vuole saperedi pi (vi sono infattinumerose citazioni eindicazioni di precedentistudi, di siti Internet, di testicelebri e meno noti, etc.) siaa chi gi al corrente deisuoi sviluppi e intendetrovare un piacevole excursusstorico-culturale.

    Lanello dicongiunzione

    Il dato significativo cheemerge che il rap, oltre adessere una singolare praticamusicale, anche un moder-no anello di con-giunzionefra musica e poesia di strada/poesia davanguardia e fracultura popolare e culturaalta. Non ci si deve sorpren-dere, quindi, se oggi in Italiaalcuni poeti si sono accostatia questo modo di esprimersie se, come in altri paesi, lostile e il linguaggio hip-hopsi stanno manifestando spre-giudicatamente anche nella

    prosa.

    Le pagine che state per leggere scalderanno i vostri

    cuori.

    Ultimamente succede sempre pi spesso che il

    fenomeno dellhip hop sia adoperato come materiale

    per una tesi di laurea; dallesterno il mondo del rap e

    del writing visto come argomento quanto meno

    alternativo e divertente. Marco Borroni per si

    innamorato della cultura, non del mero fenomeno

    che, negli ultimi mesi, riempie le pagine dei

    quotidiani e delle riviste di costume.

    Nella voce di Marco c una sfumatura che non puoi

    sbagliare a riconoscere. La voglia di sapere, la fame

    di recuperare tutto il tempo che non ha passato sotto

    palchi di locali sconosciuti o sullasfalto di parcheggi

    trasformati in open space.

    Un percorso

    La differenza sostanziale diRime di Sfida proprioquesta. Non si tratta di unlibro che insegna, ma di unpercorso di ricerca. Non unsaggio improntato sul puntodi vista sociologico scrittorimanendo esterniallargomento, ma pagineaccese di questo suo nuovoamore fatto di locali che nonconosceva e strade di notte.Perch da quando il suocuore batte a tempo Marconon dorme pi, in cerca dinuove strofe da 16 chesappiano dargli le vibrazioniche sogna, in cerca di nuovemetriche e passaggi da

    brivido.

    La tesi

    La tesi del libro fascinosa. reale. quello che noi tuttirapper e bboy affermiamo dasempre ma che Rime diSfida rende oggettivo einattaccabile. Il rap poesiapura. Fatta di rabbia, amore,passione e urla forse, mapoesia. Una poesia delventunesimo secolo frutto dievoluzioni continue, unapoesia che possiede unbackground di spessore, unapoesia che corre in avantiassieme ai ritmi di vitasempre pi frenetici dellenostre citt.

    (MDJ+)

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    Indice del libro

    Intro1. Tra oralit e scrittura2. Coordinate linguistiche

    e socioculturali3. Il rap in Italia4. Scambi tra poesia e rap

    in ItaliaOutroBibliografia, sitografia,discografia

    foto originale di Lucy Sombra

  • Prefazione

    Le pagine che state per leggere scalderanno i vostri cuori.Ultimamente succede sempre pi spesso che il fenome-

    no dellhip hop sia adoperato come materiale per una tesi dilaurea; dallesterno il mondo del rap e del writing vistocome argomento quanto meno alternativo e divertente.Marco Borroni per si innamorato della cultura, non delmero fenomeno che, negli ultimi mesi, riempie le pagine deiquotidiani e delle riviste di costume.

    Nella voce di Marco c una sfumatura che non puoi sba-gliare a riconoscere. La voglia di sapere, la fame di recupe-rare tutto il tempo che non ha passato sotto palchi di localisconosciuti o sullasfalto di parcheggi trasformati in openspace.

    La differenza sostanziale di Rime di Sfida proprio que-sta. Non si tratta di un libro che insegna, ma di un percorsodi ricerca. Non un saggio improntato sul punto di vista socio-logico scritto rimanendo esterni allargomento, ma pagineaccese di questo suo nuovo amore fatto di locali che nonconosceva e strade di notte. Perch da quando il suo cuorebatte a tempo Marco non dorme pi, in cerca di nuove strofeda 16 che sappiano dargli le vibrazioni che sogna, in cerca dinuove metriche e passaggi da brivido.

    La tesi del libro fascinosa. reale. quello che noi tuttirapper e bboy affermiamo da sempre ma che Rime di Sfidarende oggettivo e inattaccabile. Il rap poesia pura. Fatta dirabbia, amore, passione e urla forse, ma poesia. Una poesiadel ventunesimo secolo frutto di evoluzioni continue, unapoesia che possiede un background di spessore, una poesiache corre in avanti assieme ai ritmi di vita sempre pi frene-tici delle nostre citt.

  • In un periodo di hip hop moda Marco, poeta di storiedavanguardia senza respiro, cerca la vibrazione dellhip hopche ha fatto scuola.

    un libro a 360, quello che tra pochi istanti comincere-te a leggere. Forse mentre sfogliate queste pagine avete nelleorecchie gli hook dei Mobb Deep o dei Club Dogo e sieteseduti nellultimo vagone del treno che vi riporta a casa. Oforse lo avete appena comprato alla libreria delluniversit esiete in aula a leggere senza ascoltare la lezione. Vi piacer.Perch se vivete di beat e strofe da 16 ritroverete nelle paro-le di Marco la passione che avevate le prime volte alle jam.Se il rap invece un elemento nuovo della vostra vita, beh,questo libro accender dei piacevoli squilibri nelle vostrepassioni.

    Se KRS One cantava you must learn, Rime di Sfida proprio questo, il frutto di passione, amore e studio.

    Non ci sono piedistalli nellhip hop e Marco lo ha capitobene..

    (MDJ+)

    4 RIME DI SFIDA

  • Indice

    INTRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

    1. TRA ORALIT E SCRITTURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111.1 Il richiamo alla poesia orale urbana . . . . . . . . . . . . . . 111.2 I primi passi verso la scrittura . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151.3 Tappe significative dellevoluzione del genere . . . . . 18

    1.3.1 Lultima fase . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25

    2. COORDINATE LINGUISTICHE E SOCIOCULTURALI . . . . . . . . . . 292.1 Le radici del linguaggio rap . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 292.2 La propensione all'insulto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 342.3 La subcultura hip-hop . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 392.4 Un chiarimento sociologico sul rap . . . . . . . . . . . . . . 42

    3. IL RAP IN ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 513.1 Il contesto italiano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 513.2 I luoghi di sviluppo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 573.3 Le citt pi coinvolte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 613.4 Le interviste: Articolo 31; Esa . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1143.5 Un approfondimento sui testi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127

    3.5.1 Le tematiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1393.6 Le originalit del rap . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149

    4. SCAMBI TRA RAP E POESIA IN ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1594.1 Le definizioni dei rapper . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1594.2 Critici letterari e poeti a confronto . . . . . . . . . . . . . . 1674.3 I cantastorie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1784.4 Poesia didascalica, sfide in ottava rima e

    Sprechgesang . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1834.5 Considerazioni finali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1914.6 Il panorama attuale; la prosa di MDJ+ . . . . . . . . . . . 204

    OUTRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 227

    Bibliografia sul rap e sul contesto musicale . . . . . . . . . . . . . . 230Bibliografia della critica letteraria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 232Sitografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 233Discografia essenziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 234

  • Esattamente adesso che sono tutti quantiormai convinti che l'HipHop ci che senti

    mentre il rap ci che canti differenti/situazioni punti di contatto spazi nuovinuovi stili tutti a caccia di un contratto/

    ( Kaos, Centopercento)

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  • Intro

    La diffusione in Italia nei primi anni 90 della musica rapporta nel nostro paese una ventata di significative novit inambito musicale. Infatti, da un punto di vista tematico, metri-co-ritmico e linguistico-culturale questa pratica espressiva nata negli anni 70 nel Bronx offre variazioni di notevoleinteresse e, in una prospettiva sociologica, ha il grande meri-to di coinvolgere le realt marginali delle nostre citt, dandola possibilit a periferie, quartieri popolari e centri sociali difar sentire con nuovo vigore la propria opinione. Dunque,voci di strada che si inseriscono pienamente nel contesto diuna cultura underground, che si rif ai dettami del movimen-to hip-hop, di cui il rap costituisce lespressione musicale pirappresentativa.

    Proprio per questi motivi, il lavoro inizier con un primocapitolo introduttivo che intende spiegare che cos il rap,prendendo in esame principalmente gli studi di FrancescoAdinolfi, Alessandro Portelli, Brian Cross, David Toop eOlivier Cachin sulle sue origini afroamericane, sulle tappepi importanti del suo sviluppo e sui personaggi pi rappre-sentativi. Particolare attenzione verr riservata al concetto diedutainment, che definisce due caratteristiche fondamentalidi tale fenomeno con cui si imporr anche da noi successiva-mente: education ed entertainment.

    Nel secondo capitolo, poi, avendo sempre presenti le indi-cazioni dei suddetti autori, lanalisi si estender agli

    Hai toppato se pensi che sto mc sia flippatoDio lodato per questa chance che mha datonon la butto via manco se finisco il fiatoJonny della strada for the rap soldato.(Joe Cassano, Dio lodato per sta chance, 1999)

  • approfondimenti linguistici e socioculturali proposti daMaryse Souchard, Franco Ferrarotti e Guido Chiesa incen-trati prevalentemente su osservazioni circa gli ambienti diformazione dei rapper dove, pi visibilmente, si manifestanolaggressivit e lopposizione verso la societ, uniti, per,anche al contradditorio desiderio di integrazione.

    A questo punto, descritte le fondamenta su cui cresciu-ta tale pratica musicale da molti personaggi direttamentecoinvolti considerata come poesia di strada moderna e/oresoconto cronachistico cantato su base ritmata delle diffi-colt dei quartieri americani maggiormente degradati, tantoda definirla la CNN dei poveri (David Byrne) o CNNdella strada (Chuck-D) si passer al discorso centrale diquesto lavoro che inerente ai testi rap prodotti dagli artistiitaliani, nel tentativo di evidenziarne interessanti similitudinicon le pratiche di poesia moderna, poesia orale (catalizzan-do lattenzione sulla figura dei cantastorie e delle sfide frapoeti in ottava rima) e poesia didascalica. Ovviamente,prima di giungere a questi confronti, che occuperanno inte-ramente il capitolo IV, ci si soffermer nel terzo sulle speci-ficit del nostro rap, sottolineando il fatto che in Italia si imposto come stile canoro alternativo, ma talvolta ancheimparentato con il pop. Ci spiegabile se si tengono pre-senti i due scenari che hanno accompagnato lo sviluppo diquesto movimento: i centri sociali e le realt esterne ad essiche, nel caso di Milano, per esempio, corrispondono princi-palmente al Muretto vicino a Piazza San Babila, punto diriferimento per tanti personaggi storici. Seguendo le indica-zioni di Pierfrancesco Pacoda, autore fra laltro della primaantologia dedicata al rap di casa nostra, si constata che iprimi si caratterizzavano per un significativo coinvolgimen-to politico, come da anni non accadeva nelle canzoni nazio-nali, mentre ai secondi spettava spesso la trattazione di temimeno impegnati. Nella nostra penisola emerger, inoltre, cheil rap stato tra i veicoli pi incisivi che hanno portato allariscoperta dei dialetti (specie nel meridione). Giunti a questopunto, i pi importanti approfondimenti testuali citati quel-li di Arno Scholz e Massimo Depaoli porteranno alla con-statazione che i brani rap sono tra i mezzi pi vivaci perriflettere sul moderno linguaggio italiano, costituito da un

    8 RIME DI SFIDA

  • gergo ben definito, ricco di intertestualit, ritmo interno ebuon uso di norme retorico-sintattiche.

    Con lintento di offrire una testimonianza autorevole chechiarisca lessenza del rap italiano, un paragrafo del capitoloIII presenter le interviste effettuate a due gruppi moltoconosciuti, che hanno compiuto scelte differenti per imporsinel mercato nazionale: da una parte gli Articolo 31, pi aper-ti ad esperienze commerciali, dallaltra Esa-El Presidente (exOtierre), personaggio maggiormente vicino al contestounderground. Una simile testimonianza, tra laltro, ci per-metter di sottolineare un aspetto peculiare della filosofiahip-hop: la caduta delle tradizionali barriere fra artista epubblico.

    Infine, le ultime considerazioni metteranno in risalto ildestino comune della scena contemporanea di poesia e rap:se da una parte fino a poco tempo fa entrambi i settori vive-vano un periodo di preoccupante stasi, dallaltra oggi si intra-vedono, specie nel caso del rap, spiragli di ripresa grazie ainuovi artisti. E che i loro testi abbiano generato una curiositnel mondo poetico pi classicamente inteso, lo confermano ilavori di alcuni poeti contemporanei, che si sono dichiarata-mente accostati a questa realt musicale al punto da compor-re intere raccolte (si pensi al caso Arbasino) o singole opere(per esempio Sanguineti, Ottonieri e Pagliarani) che riporta-no espliciti riferimenti ad essa.

    Lo scopo conclusivo, tirando le somme, di fare il puntodella situazione sugli studi compiuti fino ad ora sul rap ita-liano (senza la pretesa di essere assolutamente esaustivi,vista la difficolt di curare interamente un fenomeno per suastessa natura incontrollabile) e, soprattutto, di mettere inrisalto lanimo battagliero e le interessanti originalit stili-stiche che si evincono dallascolto e dalla lettura dei testi rap.Rime di sfida, quindi, intese nel loro significato pi ampio eserio, che comprende le infuocate rap battle (in cui la bravu-ra nellimprovvisare rimando determina la vittoria di uno deicontendenti, proprio come nelle sfide in ottava rima frapoeti), i messaggi di protesta e denuncia contro una societdisapprovata, i versi di autocelebrazione e dissing, le rime

    RIME DI SFIDA 9

  • dei poeti pi avversi ai tradizionali stilemi lirici e le rime ditradizione didascalico-satirica.

    E oggi lhip-hop si sta avvicinando anche alla prosa conMDJ+....

    10 RIME DI SFIDA

  • 3. Il rap in Italia

    Voglio restare a pensare, lasciatemi stare/ guardavo lenavi passare, si pu salpare/ se stanotte il mare, ten-tare pure se difficile/ e navigare queste citt comelInternet/ nel regno del possibile/ reale immaginario,quotidiano scenario/ italiano da Catania fino aMilano/ dalla finestra tu forse vedrai un tipo stranoche arriva sta passando tipo videoclip/ dentro la testaho una sigla e fa cos/ navigher la notte e bella l pen-sando al destino che mi ha portato fino a qui/ e i postidove ai tempi me ne stavo con i miei guaglioni/ sonorimasti solo palazzi e lampioni/ ma qui cerano discus-sioni e canzoni/ destate fumavo e poi cercavo lecostellazioni.

    (Neffa, Navigher la notte, 1997)

    3.1 Il contesto italiano

    In Italia, come anche in altri paesi del mondo, lassunzio-ne del rap si ha a partire dallinizio degli anni 80. I primipassi di tale fenomeno nel nostro paese sono difficilmentedocumentabili, ma si pu comunque legittimamente sostene-re che dal 1982/83 che si diffonde questo genere testua-le/musicale1. A testimonianza di questa affermazione, ripor-tiamo lesempio utilizzato anche da Arno Scholz in uno deisuoi lavori sul rap italiano2, in cui DJ Gruff nel brano I mes-saggeri (1996), scandisce in slang: dall83 smazzo per latua felicit, cio dall83 produco questo tipo di musica perla felicit dei miei ascoltatori3.

    1 Cfr. Arno Scholz (a cura di), Un caso di prestito a livello di genere testuale:il rap in Italia, in

    2 Ibidem3 Si ha conferma che il triennio 1983/86 decisivo per la crescita di alcuni

  • Lesplosione vera e propria della cultura hip-hop inItalia4, invece, si ha verso la fine degli anni Ottanta, e portacon s le conseguenze della pi grande rivoluzione afrocen-trica che abbia mai attraversato la societ americana daitempi delle proteste nei campus e delle Pantere Nere5.

    Lhip-hop si sviluppa anche nel nostro paese come rac-conto in presa diretta della strada, come narrazione minuzio-sa della quotidianit di chi sta ai margini. Facciamo subitodegli esempi:

    [] Cologno Monzese periferia di Milano lo so, un mezzo ogniora gi tanto, mi siedo aspetto tanto ho tempo. Passano duetipi in motorino li guardo sccitt la marmitta fa un casinobastardo facce color merda da lampada U. V. A., capelli lunghioliosi con la C. O. D. A. Quello che guida mi guarda storto, tirauno sputo e mi manca di un pelo. Per un secondo rimango stu-pito, allibito, poi non resisto al suo invito e gli mostro il terzodito. Mi vedono, tornano indietro allistante con quel loromezzo assordante. Scendono vengono verso di me e penso:sono fatto DJ stacco M adesso son ca-cazzi saiSecondo atto della storia ascolta il fatto che ti narro esattocom successo in questo cesso di quartiere sciatto.

    (Articolo 31, Legge del taglione, 1993)

    (Cera una volta un micio grigio che tutte le sere bazzicava perle strade del suo quartiere da San Michele altri randagi fino alLungo Mare Maku Go, Zisto e i miei homies6 Dagaggiales).Molti dei miei homies son cresciuti in tempo breve con in testapoco o niente, frequentando strana gente []

    52 RIME DI SFIDA

    importanti protagonisti anche dalle parole di Zippo, DJ Gruff e The Next One nelleinterviste rilasciate per la realizzazione del video-documentario Movida, a cura diAnna Claudia Proietti, Cloud Video Prod., 2003.

    4 Un interessante libro che mette a confronto le differenti realt del rap inter-nazionale, tra cui, quindi, anche quella italiana, quello a cura di Paolo Ferrari, HipHop, Firenze, Giunti, 1999-2000.

    5 Pierfrancesco Pacoda, Hip hop italiano. Suoni, parole e scenari del Possepower, Torino, Einaudi, 2000, p. 3.

    6 Amici. Termine gergale che risente del modello doltreoceano. Scholz, op.cit., p. 6.

  • Rit. Ho vissuto nei quartieri fisso in mezzo ai guaile storie che ho vissuto non mi lasceranno mai difficile dimenticare il luogo dove cresci, dove nascidove le tue tracce lasci.(Maku Go e Sardo Triba feat. Juno e Kobb D., Quartieri, 1998)

    (Inoki): Dio se ci sei benedici questi Mc/ Dio se ci sei portalivia da qui/ dal ghetto/ pochi soldi e un tetto/ per questi bambi-ni cresciuti troppo in fretta nel parchetto [](Lord Bean): Scricchiolano spade tra lasfalto e il cemento/scena/ anima in preda al destino dellendovena/ confondoamore ed odio/ fra i palazzi sullo sfondo/ come pu linfernoessere peggio di sto mondo

    (Lord Bean, Gli occhi della strada, 1988/89)

    Cammino lentamente per il mio vecchio quartiere/ incontrogente che giuro non vorrei vedere/ il barista/ che mi fissa drittoin faccia e mi ixa

    (Inoki, Vecchio quartiere, 2002)

    Bologna notte e giorno/ Italia notte e giorno/ tutto ghettointorno/ ti informo che il tuo mondo/ perch il tuo giorno/ un viaggio che non ha ritorno

    (Inoki e Joe Cassano, Giorno e notte, 1998/99)

    Siamo i cani e siamo i padroni del nostro collare/ chi sale dilivello di livello pu parlare/ chi sale di livello di livello puparlare/ a Palermo centrale noi siamo padroni del nostro affare[] s mangiamo/ e viviamo strano/ ma il fatto stesso che ve ne par-liamo/ vuol dire che non ci lamentiamo

    (Stokka e Mad Buddy, Palermo centrale, 2000)

    nella mia zona a 15 anni ci si sente grandi e fino a ieri li chia-mavano poppanti nei quartieri dei palazzi, volano schiaffi, tramille scazzi e smazzi di moffi e di sassi. Da queste parti la scel-ta poca, ragazzini sopra cinquantini con in tasca gi la coca.

    3. IL RAP IN ITALIA 53

  • E chi tocca sti affari sporchi cammina a testa alta ma non incro-cer altri occhi. Periferie isole in pieno degrado, italiane, laguerra qui non a Belgrado e chi non in grado, beh, solo sber-le altro che perle, si fa finta di non vederle

    (Asher Kuno, Scene di provincia, 2004)

    Il tipo di cultura che si viene a definire quello delleposse, ovvero di

    gruppi di persone che sedimentano la propria unione intorno aun bisogno o a una passione comuni, siano essi di rafforzare leproprie radici, siano la ricerca di un mezzo per condividereframmenti di esistenza. un metodo artigianale di riappropria-zione delle strade nato da unaggregazione spontanea, un net-work casalingo che diventa ogni giorno pi forte, si stratifica,organizza difese e strategie, impone stili di vita, ribadendo chela solidariet umana il primo, irrinunciabile valore7.

    Lo scopo che si cela dietro questo tipo di organizzazioniculturali non la semplice sopravvivenza, ma lorgogliosaaffermazione della propria identit, il tentativo di conquistadel mercato, lazzeramento della distanza abissale tra centroe periferia e, forse, una visione insolita e stimolante dellim-pegno sociale8.

    Il risultato quellEducazione e Intrattenimento a cuiallude il titolo di un album culto del rapper della prima onda-ta, Krs One. Si riscontrano, allora, ledonismo e la criticasociale, lattenzione maniacale per la griffe pi alla moda e ildovere di parlare chiaro, di usare il microfono con la furia9iconoclasta di chi non pi intenzionato a celare le proprieopinioni.

    A conferma di questa impressione, interessante notareche, ancora oggi, i rapper pi attenti al messaggio propostoconducono una simile doppia ricerca, capace di legareinscindibilmente nei loro testi il raggiungimento di un suono

    54 RIME DI SFIDA

    7 Pierfrancesco Pacoda, op.cit., pp. 3-4. 8 Ibidem, p. 4.9 Si ricordi, in proposito, che verso la fine degli anni Ottanta lantropologo

    francese Georges Lapassade descriveva il rap come la furia del dire. Cfr. G.Lapassade e P. Rousselot, Le rap ou la fureur de dire, Parigi, Talmart, 1990.

  • piacevole ad un contenuto decisamente istruttivo. Ecco unesempio:

    Questa una lettera per te figlio mio/ per quando ti avr e se tiavr lo sa soltanto Dio/ Primo: lascia i miracoli di Padre Pio adaltri/ la realt altra tra i palazzi alti/ onora il posto da cui vieni/perci pi ci vivi pi i tuoi versi saran veri/ non ti scordare maidi ieri/ []/ Sicuro, manda professori a fare in culo/ ma studiasempre in biblioteca in strada tra la gente/ sii coerente/ con quelche dici stai muto/ piuttosto di dir menzogne per dar ragione adun amico fottuto [](Rit. 2): La prima cosa che ti dir dopo che sarai nato sarsii un soldato per leternit. La seconda tieni le tue strade iltuo quartiere nei ricordi perch anche se li fuggi poi ci torni.Studia la politica/ ma non schierarti mai/ definitivamente sai/non ascoltar sta cazzo di gente/ che parla di rivoluzioni/ weekend in Sardegna/ e punkabbestia e manifestazione/ non fare ilcoglione coi pi deboli solo perch sei in gruppo./ [] Non bat-ter ciglio/ se la vita pesa troppo/ tanto con lautovittimismopesa il doppio/ agisci Keep it movin stai in movimento(Rit. 2): La prima cosa che ti dir dopo che sarai nato sarsii un soldato per leternit. La seconda tieni le tue strade iltuo quartiere nei ricordi perch anche se li fuggi poi ci torni.Ho un altro paio di consigli da darti./ Non far mai il figo permostrarti/ sempre pi devastato degli altri/ non serve a uncazzo./ Non fingerti pazzo/ ma se vuoi farlo/ prima gira unmanicomio poi/ capisci di chi parlo./ Ricorda inoltre che piparli damore/ meno ne scordi il dolore (FatFatCorfunk&DjNessInfamous, Lettera ad un figlio, 2003)

    Larte dellhip-hop , prima ancora che parola, arte delgiradischi, turntablism, cio lutilizzo dei giradischi comefossero strumenti musicali, gioco di manopole, effettismi.

    Il rap delle origini non si mostrava ancora come undiscorso elaborato che esaltava il potere della parola,caratteristica con cui si imporr invece in Italia verso la finedegli anni Ottanta.

    Proprio per mettere in scena tutto questo, lhip-hop italia-no si avventura su un sentiero che lo render, man mano, ilpi atipico e interessante suono prodotto in Italia negli ultimiventanni, destabilizzando un mercato discografico che sem-

    3. IL RAP IN ITALIA 55

  • brava destinato a consumarsi dietro le pi consolidate melo-die nazionali.

    Musica politica10, in diversi casi, come non succedeva inItalia dallondata dei cantautori anni Settanta. Ma la politica,a quei tempi, era quella dei grandi temi, della rivoluzione,della protesta antimperialista, che ebbe la sua manifestazio-ne pi significativa nellimpegno planetario a favore dellapace nel Vietnam11. La fondamentale novit del fenomenodel rap italiano, invece, consiste in un decisivo ritorno allaquotidianit, alla vita di tutti i giorni, alla raffigurazione spie-tata di unesistenza ai margini, non necessariamente nel ghet-to, ma soprattutto in periferia12. Ci si vuole riappropriare,quindi, della capacit narrativa, della voglia di raccontare,del desiderio della discussione assembleare, mediata, per, equi sta linnovazione del rap, da tutto ledonismo possibile.In questo modo leducazione incontra lintrattenimento e ilmessaggio pu tornare a scuotere gli animi, attirando gli ado-lescenti e rendendoli finalmente protagonisti del loro tempo.Ricorda Pacoda che, David Byrne, uno dei pi raffinati alchi-misti sonori di questi tempi (Talking Heads, e collaboratoredi Brian Eno), ha detto che il rap la Cnn dei poveri, una-pertura mediologica offerta a chi non ha laccesso a nulla efinalmente, senza retorica, pu rendere partecipe chiunquedel proprio disagio.

    Si capisce, pertanto, perch quando il rap si sviluppa inItalia, sceglie di identificarsi con limmagine di grande effet-to, del microfono rotante. Con questa espressione ci si rife-risce alle interminabili improvvisazioni collettive, comeavveniva nel free jazz. La differenza, si intuisce, risiede nelfatto che qui non si intrecciano tanto gli strumenti con i loroassolo, bens le parole, le frasi, che si susseguono incastran-dosi abilmente, generando una forma di poesia orale cheviene definita freestyle e che scatena accese sfide fra i parte-cipanti. I discorsi generati da questa pratica si arricchiscono,

    56 RIME DI SFIDA

    10 Per un approfondimento su questo scenario si rimanda alla lettura di RobertoLeydi (a cura di), La canzone e la musica popolare. Il canto sociale, in StoriadItalia, vol. V, I documenti, 2, Torino, Einuadi, 1973, p. 1232.

    11 Pierfrancesco Pacoda, Potere alla parola. Antologia del rap italiano, Milano,Feltrinelli, 1996, p. 7.

    12 Ibidem, p. 8.

  • di volta in volta, di immagini sempre pi ricercate, di cita-zioni e riferimenti anche molto colti.13 Il messaggio, sostan-zialmente, diventa un pretesto per rendere migliore uno stilecostruito con meticolosit artigianale, con attenzione fortissi-ma al flusso di coscienza, mentre i DJ utilizzano le tecnichedel cut up gi teorizzate da William Burroughs.

    3.2 I luoghi di sviluppo

    I luoghi che definiscono nei primi anni Novanta la scenahip-hop italiana sono sostanzialmente due: il centro sociale ele realt esterne ad esso (come il leggendario Muretto aMilano).

    Il primo il regno dellimpegno, dove prevale il deside-rio di riportare la forza dellorgoglio nero allinterno dispazi in cui si pratica quotidianamente la resistenza urbanae dove la musica hip-hop si lega ad una aspirazione allarivolta. I centri sociali, nella appassionata descrizione diPacoda, ci appaiono infatti come una

    sorta di fortini che si oppongono disperatamente a ogni formadi sfascio morale assumendo, in un contesto di isolamento e diaperta opposizione alle istituzioni, un ruolo che alle stesse isti-tuzioni spetterebbe. Dando vita a fervidi laboratori di creativittra casermoni e scenari diroccati, baluardo, sovente lunico, aldilagare delleroina. Spazi occupati, contrattati e difesi adoltranza dalla miopia di amministrazioni comunali che, dallacattolica Roma alla rossa Bologna, non riescono a capire perchsarebbe necessario assecondare una pratica dellillegalit che intanti altri paesi europei (su tutti lOlanda, ma anche la Svizzerae Germania) si traduce in fattive forme di collaborazione.Fino alla fine degli anni Ottanta, la musica dei centri sociali erasoprattutto il punk pi estremo, lhardcore, espressione britan-nica che sottolinea lessenza, il nocciolo duro e spoglio dellaquestione. Un suono radicale e senza compromessi per un pub-blico di cultori costretti, dalle caratteristiche stesse di questamusica, allisolazionismo, allautoemarginazione, dovuta anche

    3. IL RAP IN ITALIA 57

    13 Pierfrancesco Pacoda, Hip hop italiano, cit., p. 12.

  • alla voglia di conservare una purezza lontana da qualsiasi ten-tazione di commercializzazione14.

    Un elemento essenziale che consegna questa musica ainostri centri sociali, modificando la fruizione della canzonein Italia, proprio lintrattenimento, il ballo, la possibilit diconiugare finalmente il messaggio, anche molto diretto eradicale, con la funzione ipnotica e liberatoria della danzache, con il rap, inizia la sua lunga marcia di allontanamentodalle discoteche.

    Il secondo centro di sviluppo, invece, lambito dellastrada, dove si d sfogo verbalmente alle proprie emozioni,dove le cose di ogni giorno sono raccontate con un linguag-gio che non subisce alcuna mediazione colta, e ciononostan-te capace di lirismo e complessit linguistica degna diattenzione.

    Due sono le citt che divengono limmediato riferimentodella scena e che, con caratteristiche tra loro assai differenti,contribuiscono alla divulgazione e alla nascita del rap inItalia: Bologna e Roma. Nella prima emergono nel centrosociale lIsola nel Kantiere gli Isola Posse All Stars, nellaseconda emergono dal Forte Prenestino gli Onda RossaPosse.

    I due contesti descritti, per, centri sociali e realt ester-ne, non possono trovarsi in sintonia: nei primi anni si crea unincolmabile divario che accende aspre discussioni sullerispettive scelte che allora sembravano fondamentali,nonostante, di frequente, le tematiche affrontate dai testifossero simili, e analoghe fossero anche le citazioni doltreo-ceano.

    Ai centri sociali, in sostanza, spettava il ritorno ai fasti diun movimento che dopo il 77 stentava a trovare strategieaccettabili, mentre ai luoghi esterni spettava spesso il disim-pegno.

    Intanto, lItalia viene scossa dalla Pantera (1990), dalleoccupazioni di scuole e universit che reclamano per lapopolazione studentesca un ruolo nuovamente attivo e deci-sionale. Tramite lesperienza della Pantera, il processo di

    58 RIME DI SFIDA

    14 Ibidem, p. 9.

  • radicalizzazione raggiunge il suo compimento. La grandeforza innovativa del rap risiederebbe, secondo Lapassade eFumarola, nella possibilit di una autogestione reale, fuoridai meccanismi consolidati della musica pop, che implicanoun rapporto contrattuale, percentuali e vincoli di nuova natu-ra. Regole dalle quali nessuna canzone politica, meno chemai quella storica dei cantautori, era riuscita a salvarsi. Ora,invece, con il rap ogni possibile logica commerciale sembrasaltata. I dischi servono per finanziare altri progetti15. Anchein altre citt italiane avviene qualcosa del genere: basti pen-sare a Napoli dove lesperienza di Officina 99 genera uno deigruppi pi acclamati, i 99 Posse, autori di Curre curre gua-gli e della colonna sonora di Sud, di Gabriele Salvatores o,a Milano, dove gli Lhp, gruppo instauratosi intorno al centrosociale Leoncavallo, scelgono di stanziare un fondo per idetenuti politici.

    Tornando agli Onda Rossa, bisogna ricordare che quandoesce Batti il tuo tempo (1991), loro disco desordio su vinile,leffetto clamoroso. Aperta dalle note epiche e cinemato-grafiche di Morricone, scandita da un beat che richiamalhip-hop pi duro americano, la canzone propone subito unnuovo soggetto, insieme artistico e politico.

    La forza espressiva della parola massima, gli obiettivisono espliciti (Batti il tuo tempo per fottere il potere) e ildiscorso non si perde in digressioni poetiche.

    Il prodotto controllato da rigorosa autoproduzione, lavendita effettuata per strade alternative, prezzo imposto,ristampe che si susseguono e che velocemente arrivano amolte migliaia di copie.16

    Un percorso, questo appena descritto, che da qui muove isuoi primi passi e che si riveler non solo un fatto artistico,ma anche un fenomeno commerciale e di costume inseritonellambito di una battaglia politica. Il tutto si svolge paral-lelamente allesperienza dei luoghi esterni al centro socialenella reciproca indifferenza. Persino a Roma, dove lhip-hopera straordinariamente vitale ben prima degli Onda Rossa,

    3. IL RAP IN ITALIA 59

    15 Per ulteriori approfondimenti, vd. Pierfrancesco Pacoda, Potere alla parola,cit., pp. 17-18.

    16 Pierfrancesco Pacoda, Hip hop italiano, cit., p. 9.

  • grazie ai ballerini e al graffitismo cresciuti attorno ad unafigura carismatica dellhip-hop italiano: Sebastiano Ruocco.

    I percorsi, per, non possono incontrarsi. Da una parte ilmovimento, dallaltra le discoteche. Ponte fra queste duerealt un mercato discografico stagnante, che assiste ad annidi dibattiti sulle possibilit di distribuzione alternativa e sul-lautoproduzione. Mancava, inoltre, una musica in grado diesprimere una sintonia perfetta tra tradizione nazionale esuoni dal respiro internazionale.

    Con il successo degli Onda Rossa Posse e di Stop al pani-co17 degli Isola Posse All Stars, i centri sociali si aprono a unpubblico che mai avrebbe pensato di frequentarli e la curio-sit dei media inizia a crescere. Con questi lavori i centrisociali avviano quel graduale processo di abbattimento dellebarriere che garantivano il loro orgoglioso autoisolazioni-smo, scegliendo di diventare davvero luoghi pubblici e spaziadibiti ad una sperimentazione culturale senza compromessi.Una trasformazione in vista di una concezione pi socialedellimpegno, che non ha pi alcun timore reverenziale neiconfronti del consumo e che , invece, soddisfatta di poterimporre le proprie regole e di meglio organizzare un flusso difenomeni che sfuggono a schematizzazioni troppo rigide.Difficilmente la controcultura nazionale era riuscita ad inci-dere cos significativamente sui meccanismi di fruizione del-lintrattenimento. Si giunge cos al paradosso, impensabilenei primi tempi, di DJ dei centri sociali invitati come ospitinei priv delle discoteche esclusive, che riconoscono lorouna lavorazione musicale adatta a soddisfare anche frequen-tatori dei templi del consumo18.

    I protagonisti degli scenari meno impegnati vanno avantiin questo periodo per la loro strada. Che ci sia una presa diposizione netta, ormai, lo si intuisce anche quando, nel 1992,il mensile Fare musica intitoler una celebre cover story

    60 RIME DI SFIDA

    17 Si ricordi, fra laltro, che questo brano diventa un inno, programmato duran-te i Ghetto Blasters nello scantinato dellIsola, trasmesso dalle radio, addiritturasuonato regolarmente nelle discoteche. In pi, diverr anche colonna sonora delCompleanno delliguana, romanzo desordio della scrittrice Silvia Ballestra, cheproprio intorno agli scenari delle notti dellIsola costruisce i suoi feroci itineraribolognesi.

    18 Cfr. Pierfrancesco Pacoda, Potere alla parola, cit., p. 15.

  • C rissa nelle posse, dando maggior enfasi alle facceaggressive di Papa Ricky e Frankie Hi nrg che si fronteggia-no minacciosi. Tutto questo, fortunatamente, rende ancorapi vivace la creativit degli artisti. I dischi in uscita dimo-strano una ricerca sulla metrica senza precedenti nella nostracanzone, e una capacit visionaria di incastro dei concetti cheusufruisce con grande disinvoltura delle tecniche di improv-visazione19. La constatazione pi immediata da proporre che, procedendo in questa maniera, la differenza di base trale due realt esaminate si stabilizza unicamente nel maggiorimpegno politico dei centri sociali, che utilizzano la musicaquasi come uno slogan da corteo.

    Ecco, allora, che lavvicinamento fra i due poli si fa viavia pi realizzabile e, come si diceva, partendo da quel primointeresse da parte delle discoteche per i DJ dei centri sociali,si arriver alla situazione attuale che vede un consolidatoscambio di atmosfere, pubblico e personaggi. Oggi, tirandole somme, fenomeni militanti come Assalti Frontali (tornatiattualmente allautoproduzione), Lion Horse o 99 Posse sonouna rarit nei centri sociali e lhip-hop impegnato lasciaanche tranquillamente il posto ad altri generi, mentre si con-solida per le strade, nelle scuole, nelle case, sui muretti e intutti gli altri ambiti di ascolto privato.

    3.3 Le citt pi coinvolte

    BOLOGNA

    LIsola nel Kantiere stato sicuramente uno dei centrisociali pi importanti per lo sviluppo del rap italiano.

    In questa sede giungono ragazzi da ogni parte dItalia tuttiaccomunati dalla stessa volont di dimostrare la propriadisinvoltura e bravura intorno al microfono e, cos facendo,di avvicinare finalmente i concetti di educazione e intratte-nimento come mai era successo in passato nella musica leg-gera italiana. Qui il concetto di posse fortissimo, favorito

    3. IL RAP IN ITALIA 61

    19 Pierfrancesco Pacoda, Hip Hop italiano, cit., p. 11.

  • Anche in Sicilia si segue questa linea, come hanno testi-moniato i lavori della formazione dei Nuovi Briganti, cheunivano ai suoni afroamericani il dialetto locale. Molto atti-vi sono qui i Fuori Fase, che hanno anche compiuto un lungotour con La Pina, Otierre e Sottotono e, a Palermo, Othello ecrew come Effetto Instabile e Right Combo Mastas e Stokkae Mad Buddy.

    Infine, in Calabria oltre al gi menzionato Lugi e a Turi,troviamo i Poeti Onirici, che si differenziano dal normale con-testo hip-hop per le loro atmosfere misteriose ed evocative,malinconiche e tenebrose come si pu constatare nel lorobrano Laria che respiro (1998). Qui, pertanto, lhip-hop nonincontra n Educazione n Intrattenimento, ma piuttosto unmondo dove la riflessione e il sentimento prevalgono sulletematiche di strada.

    3.4 Le interviste: Articolo 31; Esa

    Il criterio che ho seguito nello scegliere i personaggi daintervistare stato principalmente questo: mettere a confron-to un gruppo largamente conosciuto ma anche discusso, gliArticolo 31 i quali, nati come rapper, dopo il loro clamoro-so successo si stanno spostando verso altre esperienze musi-cali e un personaggio molto apprezzato mantenutosi in unacollocazione pi underground, Esa (El Presidente dei GenteGuasta, ex Otierre).

    ARTICOLO 3114-01-2003

    Leggo, da una vostra precedente intervista, che per voifare il rapper non significa parlare in maniera cadenzata atempo. difficile almeno come scrivere lo spartito di unabatteria ed una vera e propria opera di composizione. []Comunicare attraverso una serie di frasi in rima baciata nonvuol dire essenzialmente essere un rapper. Allora, vi chie-do, chi un rapper?

    (J.Ax): Il rap a un certo livello tecnico. Sarebbe comedire, dopo che ho imparato a farmi due piste gi con gli sci

    114 RIME DI SFIDA

  • di essere Tomba, un vero sciatore. Non lo sono: sono solouno che ha sciato, ok? Persino Al Bano ha provato a fare rap,ma non per questo ne diventato il massimo esponente.Secondo me un rapper dovrebbe essere definito alla lineazero dello stile. Questa linea zero molto mutabile aseconda di chi ascolta, perch se uno ha lorecchio allenatopotr definire come rap un casino di cose che per me non losono. Oggi, comunque, la definizione di rapper la applico alcontesto americano. Ti parlo della mia esperienza. Io mi sonoentusiasmato col rap negli anni Ottanta quando in Americaera gi un fenomeno importante. Qui essendo una roba pic-cola e per pochi e, comunque, diversissima sia a livello musi-cale che di moda, stata presa da me come una svolta impor-tante da perseguire. Da l, poi, c stato lincontro con Jad econ la comunit hip-hop italiana che ci ha portato, successi-vamente, a sviluppare un nostro progetto. Una cosa cheabbiamo subito capito che in questo contesto chi non vieneapprezzato chi copia Keep it real. Eminem, se ci pensi, cos stimato perch non fa il nero, si mantenuto s stes-so. Ci sono stati altri, guarda gli House of Pain, ma sono statimolto criticati perch sembrava che scimmiottassero il lavo-ro degli altri senza aver vissuto il background.

    In Italia, il rap non stato capito, e tutto sommato non lo ancora, sia per problemi linguistici (inglese difficile dacapire), sia perch non c una preparazione culturale adatta,visto che chi fa rap oggi da noi parte da dischi in italiano equindi parte dagli anni 90, con una ventina di anni di ritar-do di tecnica. Inoltre, teniamo conto che il nostro orecchionon pu essere uguale, noi veniamo da una tradizione musi-cale diversa della musica leggera, abbiamo pochissima musi-ca alternativa, non abbiamo una radio alternativa. Noi abbia-mo sostanzialmente tre o quattro emittenti che trasmettonotutte la stessa musica. Ce n una principale che fa tendenzae le altre la seguono. Abbiamo la televisione, abbiamo MTV(grazie al cielo), ma una. In Inghilterra, invece, c MTV,MTV Alternative, MTV 2 che fa hip-hop, Punk Rock TVetc cio ogni genere ben consolidato. In Italia non esi-stono generi, esistono il pop e lunderground che inutile,secondo me, frammentare in sottogeneri, perch non c

    3. IL RAP IN ITALIA 115

  • abbastanza mercato in Italia per dividerli. I numeri che inItalia fa un artista pop, in America li fa uno underground. Quida noi le band che perseguono la strada alternativa prima opoi si sciolgono perch non hai mercato.

    Tornando al rap, si pu dire che oggi sia entrato in diver-sissimi ambiti della nostra societ, nella moda, nella TV,nelle discoteche, sono stati realizzati film e ha perso un pola sua originalit. In tanto rap di oggi, non trovo pi quellagrinta e voglia di combattere che mi scaturiva sentendo iCypress Hill, i Public Enemy. Oggi si bada molto al businesse, come ho letto in alcuni articoli di riviste specializzate nelsettore, si un po persa la coerenza con il passato, e costrovi tanti video pieni di collanoni e modelle che hannoormai rotto. Tutto questo ha sbattuto me e Jad in una crisi diidentit.

    (DJ Jad): Verso la fine degli anni 90 abbiamo avuto unrifiuto categorico per questo tipo di sviluppo.

    (J.Ax): Noi abbiamo pensato: Gi in crisi la questionea livello internazionale, allora dove ci collochiamo?.Secondo me, noi siamo una generazione atipica. Siamouna microgenerazione che casualmente, ti sto parlando didieci-quindici persone, si sono trovate a vivere dal Luned alVenerd a Cologno Monzese Garbagnate, quindi quartierepopolare anni 80, con la violenza per strada, con leroina,con quelli che ti rompono i coglioni nel quartiere, con appar-tenenze a bande che ti portano a pestarti con i rivali. Venerdsi evadeva da tutto questo e si partiva per il centro, discotecao dove ci si doveva trovare, e si proponeva quello che senti-vamo da quei dischi. Sono partiti prima loro, Jad e Space ealtri dal MURETTO, e per un certo tempo si riusc a far rivive-re quella musica. Purtroppo, per, quando si aggiunta tantagente ci si divisi in due parti: chi voleva seguire assidua-mente gli americani, con atteggiamenti, tematiche similirischiando di non farsi capire da chi di hip-hop fino a quelmomento non ne sapeva nulla e chi, come noi, ha detto: No,siamo italiani, in Italia si sente questa roba, e dobbiamo met-tere il feeling italiano. Questo un feeling POP, e non cniente da fare. Cera Grazie dei fiori e che tu lo voglia omeno nella tua anima, nel tuo codice genetico. Seconda

    116 RIME DI SFIDA

  • cosa: noi abbiamo collaborato con RZA dei WU-Tang Clanche ha riunito espressioni rap internazionali e l abbiamocapito che noi dovevamo presentarci e continuare con la stes-sa identit, altrimenti ci saremmo tranquillamente messi afare rap in inglese fuori dalla nostra nazione, perch era cos.Qua con lottusit e lignoranza che c - giornalisti, criticietc hanno identificato il rap in una maniera, capito. Nonsi pu pensare di esaurire il discorso sul rap italiano con noi,sarebbe come identificare il rock italiano con Ligabue, solouna parte. Una sua interpretazione. Secondo me, non pos-sibile definire in maniera netta il punk, il rock, il rap; nessunmovimento musicale uguale. Pensa anche allhip-hop quiin Italia: i motivi di aggregazione, le menti, le mete sonodiverse a seconda delle aree geografiche, mi riferisco aRoma, Milano, Bologna, Torino etc mentre una cosa fon-damentale che accomuna il pensiero alla base. In Americac il Devo uscire. Qui, invece, c pi critica. Noi perprimi, Meganoidi e altri ska che rompevano, quando siamousciti abbiamo ricevuto da pi parti critiche anche forti.Proprio per questo, essendoci rotti di tutto ci, abbiamo volu-to intraprendere unaltra strada e provare a diventare musici-sti. Noi, quindi, siamo nati come rapper e adesso abbiamovoluto unire la nostra tradizione musicale pop e folk (folk meglio, lo preferisco) con quello che abbiamo imparatodallAmerica ed uscito questo, la musica che puoi ascolta-re nei nostri ultimi cd, che ha una sua identit propria, abba-stanza inedita e ci legittima, in un certo senso, perch abbia-mo imparato a fare musica partendo dal rap, senza per que-sto privarci di esperienze di avvicinamento ad altri tipi dimusica, il che difficilissimo ritrovarlo in altri rapper perchsono molto integralisti di norma.

    (DJ Jad): Limportante che tu sia te stesso, con una pro-pria identit che ti contraddistingue.

    (J.Ax): Abbiamo dimostrato, credo, che il rap una disci-plina musicale come altre e che quando hai imparato a farlabene puoi tentare di fare altro. E, di solito, non detto il con-trario.

    Parliamo del linguaggio: segui una metrica, come sonostrutturati i tuoi testi?

    3. IL RAP IN ITALIA 117

  • (J.Ax): Diciamo che ultimamente sono un po pi ricer-cato per quanto concerne la struttura/ il disegno metrico.Man mano che vai avanti devi essere un po pi preciso. Iocredo che in molti non riescano a sezionare i miei testi, tipoPerch s, eh fammi pensare una frase. dunqueeccotipo Sorridi bambina il futuro gi qua/ sicuro lanno ven-turo la lira scomparir/ una banconota unir una grandecomunit che spende/ c mobilit in Occidente/ la libert sivende, cio tutte rime, incrociate una con laltra.Ovviamente, un giornalista italiano inesperto sente solo leultime, quelle che terminano i versi. Magari tanti altri can-tautori riuscissero a proporre rime come quelle dei rapper,ma sono tutti dei cervelli di pietra che non riescono a seguir-ci. Ci riescono i ragazzini con la mente aperta, quelli dagli 8ai 20 anni. Guarda, fare il rapper in Italia come, non so, fareil missionario, cio tu sei l che sudi sul tuo testo, in pitutti ti danno addosso, perch pochi capiscono quello che staifacendo. Io, dopo questa nostra svolta, non mi consideroneanche pi un rapper, vorrei diventare un musicista. Sonoun MUTANTE. Sono italiano, e voglio proporre altro dal solitoyo, yo.

    (DJ Jad): Vedi, abbiamo sempre voluto portare avanti unnostro stile. Quando siamo andati in America, confrontarcicon artisti afroamericani ci ha fatto riflettere. Il fatto che noisiamo bianchi e non viviamo la loro stessa realt, fa s cheinevitabilmente ci si differenzi e si proponga quello che lanostra cultura ci ha insegnato. Altra gente, in Italia, si messa a fare Io spacco, yo yo, io sono il pi duro e cosvia

    (J.Ax): Ma poi uno lo pu anche fare, per carit, per poinon ti devi lamentare se MTV non ti passa perch a loro noninteressa niente. Lascia stare poi che questi trasmettono robache fa comodo anche a loro, nel senso che deve essere unacosa che piace, che abbia uno stile e tutto il resto. Lo stessoEminem la conferma, parla di cose che la gente se le senteaddosso, con le quali si pu identificare. Poi, come in tutte leattivit, c chi le fa meglio e chi le fa peggio.

    (DJ Jad): In Italia sono pochi quelli che capiscono se unacosa fatta bene o male, perch non c cultura per tutto que-

    118 RIME DI SFIDA

  • sto. Noi abbiamo lottato con i media per far capire la diffe-renza, ma in Italia la gente non vuole crescere, imparare

    (J.Ax): Ascolta, in Italia negli anni 80 cominciata unacampagna di impoverimento culturale, da quando sono arri-vate le televisioni, da quando siamo diventati un polAmerica senza avere laltra faccia, quella della superprepa-razione etc Noi abbiamo un totale di giovani sui trentan-ni come me, che lavorano, che spendono i soldi guadagnaticomprandosi di tutto, dagli oggetti pi lussuosi a droghe,alcool etc diventando, senza accorgersene, schiavi delsistema. Il rap come tutto ci che nasce allinterno di unsistema, per poter sopraffare ha bisogno di muoversi in esso;nel mio caso, mi ha salvato da un futuro in fabbrica in cuinon avrei potuto far sentire la mia voce. Ora passo, invece,da un canale/mezzo di comunicazione come la radio allastessa maniera di, chess, un Berlusconi (certo lui si fa sen-tire dove vuole e non solo l), per mi fa sentire LIBERATO dalsistema, perch esprimo cose che vanno anche contro, facen-do una parte. come un gioco, Monopoli. Tu vuoi giocare,vincere, queste sono le regole, le devi conoscere e cercare diraggiungere il tuo scopo, altrimenti devi distruggere ilMonopoli, ma diverrebbe unazione violenta e a noi nonpiace. In America, tutti i generi musicali hanno avuto la loroparte di contestazione, pensa al rock, e quindi quando usci-to il rap erano gi abituati in un certo senso. Qui, invece, iltentativo che soprattutto la Tv attua di ridicolizzare il movi-mento hip-hop ha proprio questa funzione: evitare che uncasino di gente inizi a pensare con la propria testa. E tutto ciparte negli anni 80.

    Infatti, ho letto in alcune interviste che ti sei innervositoquando Teocoli a San Remo aveva fatto una sorta di parodiadel rap per addolcire i toni di una polemica che era sorta conJovanotti.

    (J.Ax): S, ma io mi incazzo anche quando cantano le can-zoni in inglese inventando le parole, cio, oppure quando tivogliono far credere che la gente si diverte solo andando avedere i film demenziali pieni delle ragazze pi attraenti delmomento. Ma questa non la mia Italia. Io e Jad vogliamocostruirci la nostra Italia, e speriamo di espandere il pi pos-

    3. IL RAP IN ITALIA 119

  • sibile, tramite canzoni e, forse, una rivista che stiamo perfondare, il nostro pensiero. Secondo me, siamo una genera-zione di mutanti e non corretto dividere per forza in cate-gorie. Viviamo in una societ di contraddizioni che ci colpi-scono in prima persona, ma gi il fatto di denunciarle, diaccorgersene, un modo di pensare derivato dal rap, capito?Poi come lo esprimo non fondamentale. Io lo posso direanche facendo una canzone che fa saltare i bambini di 8 anni,come Domani smetto, e va bene lo stesso.

    Ti senti una sorta di poeta?(DJ Jad): Guarda, io che ci lavoro insieme, ti posso dire

    che secondo me lo , non una sorta di poeta, UN POETApunto e basta, che si esprime in questo modo.

    (J.Ax): Mah, io mi definirei prima di tutto un PAROLIERE,eh un PAROLAIO anzi, cos ci scherzo un po su e nessunosi offende visto che un po dispregiativo. No, beh, poetaforse no, perch il vero poeta riesce a raggiungere con leparole dei sentimenti profondi, intimi che io potrei proporremagari fra una decina danni. Io scrivo canzoni che faccianopogare, che destabilizzino un po, che possono essere passa-te fra Christina Aguilera e gli NSync ma che riescanocomunque a differenziarsi in quel contesto.

    Sembra quasi che la vostra sia una poesia che facciaidentificare tanti giovani nei testi proposti, che si opponga alsistema

    (J.Ax): S, poi non deve essere necessariamente contro ilsistema. Pu essere, per dire, contro la tua fidanzata.

    (DJ Jad): bello che come dici tu, ci si possa identifica-re in alcuni nostri testi, perch poi alla fine la morale di tuttonon sono i soldi, non essere famosi, ma riuscire a proporremessaggi, parlare ad un pubblico che la pensa come te.Quando abbiamo ideato Maria era notte fonda e guardando-ci negli occhi alla fine del lavoro ci siam detti: Non ce lapasseranno mai!, invece, stato un successone. La sfida con noi stessi.

    (J.Ax): LItalia, anche geograficamente parlando, aibordi dellAmerica diciamo cos. Ora si sta verificando unospostamento di quella cultura da noi. Pensa ai Blockbuster,

    120 RIME DI SFIDA

  • 3. IL RAP IN ITALIA 121

    guardati intorno, in generale stiamo assomigliando sempre dipi a quelli dellalta Europa e, quindi, America. Secondo me, come se ci fosse stato un liquido, dellAmerica, e comequando inizi a mescolare due olii c un momento in cui sicrea una linea di confine fra i due liquidi. Ecco noi siamo suquella linea di confine. Noi fra venti, trenta, quarantanniparleremo tutti in inglese e, se non ci avranno distrutto prima,saremo tutti americani che canteremo in inglese. Noi, ripeto,siamo una generazione di mutanti che appunto siamo cre-sciuti il sabato e la domenica con la testa in America quan-do ti dico America traduci sempre hip-hop, black music,dellAmerica bianca non mi interessa niente per poi ciconfrontavamo con le nostre mamme, per esempio, cheascoltavano Morandi e tanta altra musica leggera nazionale.

    anche per questo che tanti gruppi rap rivalutano il dia-letto nei loro testi? Anche voi in Domani smetto propone-te una canzone in dialetto milanese

    (J.Ax): S, la nostra era solo una ballata swing. NelSalento, per esempio, molto pi sentito questo aspetto per-ch gli fa mantenere unidentit forte, e sicuramente chi nato povero molto pi incazzato e ha molte pi cose da diredi chi, invece, benestante e sta chiuso nella sua cameretta ascrivere rime perch non ha una ragazza eh. Voglio dire:sono un ragazzino di 16 anni e mi appassiono alla musicahip-hop perch mi colpisce. Non ho la possibilit di scagliar-mi contro la sfera politica della societ in cui vivo perch nonho le basi culturali per capire bene cosa stia succedendo.Allora con chi me la prendo? Con chi mi ha fatto conoscereil rap. Perch il tuo mondo si basa su una percentuale mini-ma dei fatti che accadono intorno a te.

    ESA15-04-2003

    Come vedi la scena hip-hop oggi in Italia?(Esa): Fortunatamente la scena hip-hop in continuo

    movimento grazie anche ai giovani che, se vuoi, stimolati dallavoro di Eminem si identificano e scoprono la loro passio-ne. Per, non solo grazie a lui che c ancora fermento, ma

  • anche grazie allennesima generazione che ha seguito lhip-hop italiano fin dai primi anni 90 quando ancora questofenomeno era prevalentemente sotterraneo. Mi riferisco,quindi, agli Isola Posse, Sangue Misto, Devastatin, allinos-sidabile Ice One, ai Colle der Fomento.

    Legandoci a questo, secondo te, chi ha iniziato a fare rapin Italia per primo? Questi appena citati o bisogna aggiun-gerne altri?

    (Esa): Da Milano ci aggiungerei sicuramente Zippo, Kaose Sean, comunque il panorama molto vasto; loro sono statifra i pionieri senza togliere niente a nessuno.

    I messaggi proposti: c impegno nel rap italiano? Si puparlare di un message rap anche nel nostro contesto?

    (Esa): Bene o male ci sono sempre due facce. Alcunicome Zippo hanno fatto testi molto diretti: La casa undiritto, piuttosto che su altri album brani di protesta controle forze dellordine Anche noi, ai tempi di Otierre e LaPina, abbiamo fatto qualcosa di simile, e cos via In gene-rale, ci sono canzoni che dal tipo di linguaggio sono ricono-sciute da gente che ha la tua stessa estrazione e cultura, percui comunque un codice che identifica un gruppo di perso-ne che hanno lo stesso state of mind, che porta a fruire dicanzoni che rispecchiano un simile modo di rapportarsi allapolitica e ai problemi della nostra societ, piuttosto che agusti musicali e culturali. Il rap entra nellambito della con-trocultura e di rottura, per me eh Da l, qualcuno arrivaanche alle radio facendolo diffondere. Per, ultimamente, inItalia il rap molto sotterraneo, gira in Internet, in alcuniambiti specializzati come Vibra, un negozio a Verona che si preso la briga di distribuire il grosso della produzionediscografica dellhip-hop italiano tipo Kaos, piuttosto che iromani Sparo, Gufo e Cina e anche il mio ultimo disco Tuttigli uomini del Presidente.

    Come mai c stata, dal tuo punto di vista, una forte cri-tica ad un gruppo cos consolidato come gli Articolo 31,penso per esempio a DJ Gruff?

    (Esa): Ci sono stati periodi di faide. Le diatribe sono par-tite principalmente da fatti personali. Prima si era tutti insie-

    122 RIME DI SFIDA

  • me, come se il fatto di appartenere a questa cultura fosseunoccasione per beccarsi. Comunque, anche una specie dilavoro, di concorrenza, e si sono creati problemi di interessi.Si sono cos verificati scontri stilistici; uno sicuramentequello che dici tu, un altro abbastanza famoso quello fraNeffa e i Sottotono. Ora ognuno cerca di fare quello cheriesce con la propria musica, e c molto meno back stage,mentre in America tutto ci ancora molto presente e servea fare parecchia promozione per gli artisti. In Italia, fortuna-tamente, questa Novella 2000 sul mondo hip-hop oraquasi inesistente. Ognuno cerca di fare la propria musica, si sempre in giro, e il mercato musicale italiano molto scre-mato; mentre grossi nomi, le Cariatidi, eh io li chiamocos, che da sempre rappresentano la musica italiana, i variCelentano, Ramazzotti, gli old school continuano a domina-re le classifiche di vendita. Di gruppi nuovi alternativi ce nesono pochi in tutti i generi, anche nel rock. Il mio disco havenduto 1000 copie, sta arrivando a 2000. Le mie cifre sonosempre state di nicchia, anche se un tempo la nicchia si aggi-rava intorno a 10-15.000. Poi c stata una sorta di rifiuto deigruppi di affidarsi alle grosse etichette che ti possono porta-re ad avere un buon guadagno, ma ti fanno entrare in circui-ti non molto piacevoli. Per quanto riguarda il rap, quindi, sista andando in questa direzione. molto underground anchela cultura del breaking, mentre fortunatamente quella delwriting sta iniziando ad avere, per lo meno per i pionieri,sempre pi riconoscimenti; sono state messe a disposizionepiccole gallerie e, comunque, dei locali hanno fatto dellemostre, come ad esempio qui a Milano, e anche a Roma MT2ha esposto in una galleria darte vicino a San Pietro e c piattenzione.

    Dunque, mentre il writing sta uscendo dalla nicchia in cuiera racchiuso, il rap ancora circoscritto ad ambiti ben defi-niti?

    (Esa): S, anche una conseguenza che si creata quan-do, per esempio, siamo usciti noi negli anni 90. Allora esi-stevano dei centri sociali in Italia dove si presentavano i lorogruppi, ora anche in provincia e in tanti angoli della nazionepuoi trovare locali che offrono musica hip-hop. Spesso e

    3. IL RAP IN ITALIA 123

  • volentieri si parte da musica main-stream, non so Eminem,per riescono anche a proporre gruppi italiani dai contenutimolto diretti

    Ti faccio una provocazione: hai citato Celentano. pos-sibile considerarlo, come ho letto da pi parti, uno dei primiche ha avuto a che fare da noi con il rap, con canzoni comeSvalutation o il nonsense Prisencolinensinainciusol?

    (Esa): Celentano si arrogato lui stesso questo ruolo.Pensiamo a Svalutation, anche se il ritmo pi punk, il con-tenuto molto diretto e di forte critica sociale. Oltre a luicera anche Pino DAngi, il quale stato addirittura cam-pionato da alcuni gruppi rap parigini. Comunque, essendo lacultura hip-hop un fenomeno che esiste dai primi anni 80,aveva gi influenzato anche senza essere palese vari artisti, etra questi Celentano che si sempre prestato ad esperienze divario tipo, come la disco-music, e ha avuto similitudini conil rap del periodo senza, ovviamente, esserne un esponentevero e proprio. Sai, lui secondo me un bravo artista e lhautilizzato bene, non esiste nei suoi confronti una nemesi. Ingenerale, oggi sarebbe difficile per i nuovi artisti effettuareunoperazione come quella.

    Come vedi Jovanotti? (Esa): Sai, Jovanotti come tutti gli esperimenti di massa

    tende ad avere un tipo di prodotto un po mediato. Sebbenesia stato sempre uno degli artisti pi riconosciuti allestero,in Italia la gente non che lo abbia considerato ugualmente.Anche nel mio caso, quando agli inizi con gli Otierre abbia-mo cercato di farci conoscere, ci scontravamo con le radio ele grandi case discografiche che passavano solo quei pochiche volevano e questo ci faceva indispettire parecchio. Poi,ognuno fa la sua strada. Certo, bench abbia tentato di poli-ticizzare un po i suoi ultimi lavori, non lo si pu certo para-gonare a Militant A o ai 99 Posse che hanno fatto testi moltopi diretti e costantemente impegnati. Rimane, Jovanotti,sempre un fenomeno pi legato al gusto pop italiano che hip-hop.

    124 RIME DI SFIDA

  • La metrica: c nei testi rap, o il tutto pi legato allim-provvisazione, per cui sopra ad una base si mettono delleparole?

    (Esa): Eh, una roba che forse non si nota molto ma tienipresente che si seguono periodi stilistici. Si considera il rapamericano o, nel mio caso, il ragga, e nel corso degli anni hoavuto modo di cadenzare la lingua italiana. Comunque cisono stati veri e propri periodi di innovazioni stilistiche, apartire dai primi anni 80, dove il riferimento era la SugarhillGang o Grandmaster Flash, mentre ora il panorama presentaEminem, Jay-Z, esperienze di crossover. Periodi del rapsignificativi, per cui si pu dire che si seguano dei piccolitrend a cui, se sei appassionato, ti rifai, e che metricamenterisentono un po del modello di riferimento.

    Il rapper come cantastorie urbano: secondo te, voi sieteaccostabili alla figura del poeta, oppure rappresentate dueambiti ben distinti?

    (Esa): No, no, guarda che c sempre un qualcosa di poe-tico nel rap, e ti parlo pensando anche al mio ultimo disco ead un pezzo contenuto che si intitola Ultimi attimi, che meno attaccato al reale, quindi, a quelle tematiche di cui sidiceva prima. Qua ho raccontato una storia che prende ispi-razione da letture che ho fatto di Kafka e dalla mia quotidia-nit, ed un po bizzarro perch narro di essere morto e delmio esame di ammissione allo stato successivo Ci tengo adutilizzare il mezzo per emozionare chi ascolta. Voglio poter-mi esprimere senza dover passare dalle solite frasi: Io sonoquesto Io ho fatto quellaltro etc e con unintensitmusicale che permetta di creare una composizione artisticache esuli da quella sorta di bollettino quotidiano. In partico-lare, a me piace accostarmi a quel contesto di poesia oraleurbana. Pensa che quando sono andato a New York mi sonoesibito in uno di quei Rap-Caf dove si fa Street Poetry e hacolpito molto il pubblico la mia performance allitaliana. Iltarget l pi adulto e ti esibisci tranquillamente intanto chela gente si beve il suo cocktail. S, potremmo dire che si trat-ti di una specie di poesia orale contemporanea, dove appun-to prevale pi la tua capacit di improvvisare e di mostrarti

    3. IL RAP IN ITALIA 125

  • al pubblico che non le ricercatezze stilistiche tipiche di tantapoesia scritta.

    Ci sono delle aree geografiche nella nostra nazione pipredisposte per un certo tipo di contenuto impegnato?

    (Esa): Io noto che nelle metropoli c una spinta maggio-re nel fare un rap pi attaccato al sociale. Penso a Milano,Torino, Roma dove tutto questo molto evidente. Altre real-t cercano di darlo pi lateralmente. Dipende sempre dalle-strazione. E poi il Sud, il Salento. Pensa ad ACIDO FENICO: erala trasposizione di una confessione di un boss della SacraCorona che veniva arrestato e raccontava i retroscena dellasua carriera di delinquente della sua zona e i Sud SoundSystem erano la musica di tutto ci. Denuncia molto forte,insomma. E conta che l anche pi rischioso proporre certicontenuti.

    Nel rap, allora, si parla pi di fenomeni legati alla nostraquotidianit, rispetto a tanta altra musica pop che circoscri-ve i suoi temi a pochi contesti?

    (Esa): Eh s. L, spesso e volentieri, sono pi temi de-vasione. Mentre nel rap in una canzone di tre minuti hai untesto di una pagina e mezzo. Il rap molto pi parlato e quin-di i particolari sono di pi. una musica che divide il pub-blico: o piace o non piace. Qui in Italia, con il filone delladance e di tanto pop, si cerca pi che altro svago e diverti-mento, piuttosto che uno spunto di riflessione. Comunque,noi continuiamo e confidiamo molto nei giovani che a tut-toggi ci seguono con grande interesse. Per i nostri mass-media parlano poco di noi. Vogliamo essere un occhio criti-co che offre unopinione diversa da quella che tanti vorreb-bero imporci.

    Un indice per capire la maggiore o minore qualit di unrapper, di un suo testo?

    (Esa): Spesso e volentieri ci che innalza la qualit di untesto rap sono le citazioni usate. Pi sono insolite, colte e ori-ginali, meglio .

    126 RIME DI SFIDA

  • 3.5 Un approfondimento sui testi

    Per affrontare questo paragrafo ho ascoltato, letto (quan-do ho potuto)57 e analizzato (principalmente a livello conte-nutistico) circa cinquecento brani di rap nazionale, aiutando-mi con tre libri in particolare che hanno dedicato ampieriflessioni a questo fenomeno58. Il tutto ha condotto ad alcu-ne considerazioni importanti che chiariscono meglio questapratica musicale. Innanzitutto, un elemento importante checontraddistingue le opere rap la particolare impostazionedei loro testi. Molto spesso, infatti, i brani sono incorniciatida una traccia introduttiva (Intro) e da una traccia finale(Outro). Lo scopo di questi brani fornire indicazioni sullalocalizzazione59 dei gruppi e, a volte, contenere dei samplesche esprimono lidentificazione con la cultura hip-hop ame-ricana.

    E yo, direttamente dalla scena hip-hop di TorinoDown with the nation, Zulu Nation,The Right Voice, The Left Sidee yo Next, libera il nuovo flavour60

    (The Next Diffusion, Dritto dal cuore, 1994)

    La traccia finale di un disco pu presentare inoltre anchericonoscimenti, saluti, omaggi e dichiarazioni di rispettoverso i membri del proprio gruppo e verso i membri di altri.Frankie Hi nrg addirittura, a parziale eccezione di questaregola, dedica nel suo album Verba Manent unintera traccia(n. 7) agli OTR dal titolo quanto mai emblematico: Omaggio,Tributo, Riconoscimento (1993).

    3. IL RAP IN ITALIA 127

    57 In particolare, il sito che ho maggiormente consultato per reperire i testi stato

    58 Massimo Depaoli, Rap, Milano, Garzanti, 1998; Massimo Depaoli (a curadi), Passaparola. La prassi comunicativa e le forme del testo rap nella musica gio-vanile, in Lorenzo Coveri (a cura di), Parole in musica. Lingua e poesia nella can-zone dautore italiana, Novara, Interlinea, 1996; Arno Scholz (a cura di), Un casodi prestito a livello di genere testuale: il rap in Italia, in Baasner Frank, Poesia can-tata 2, Niemeyer, Tuebingen, 2001.

    59 Arno Scholz, op. cit., 3. 60 Termine per gusto, fragranza trasmessi da particolari combinazioni di

    materiale musicale (Scholz, 9.)

  • un omaggio, un tributo, un riconoscimento quello che sentodentro e dedico agli autori del cambiamento netto dello stile ita-lico di fare musica che comunica e invita a pensare, a rifletteresulle tematiche proprie del vivere al passo coi tempi. Sentiquanto ho da dirti, questa non lunica informazione che devodarti: no, non farti da parte! Entra dentro al turbine delle paro-le rimate di cuore dalla posse che vince le guerre, dalla squadraOTR. OTIERRE, Varese in pieno effetto, detto fatto: ecco la squa-dra che pu cambiare laspetto della scena hip-hop, che in que-sto momento ha perso la rotta, fatta da gente in perenne lottacon s stessa.

    Non sempre le tracce introduttive e finali si intitolanoIntro ed Outro. Per esempio nel disco Dietro il cancello(1999) dei torinesi Gate Keepaz il brano introduttivo inti-tolato Into the gate e quello finale Out of the gate; oppure neldisco La morte dei miracoli (1997) di Frankie Hi nrg si assi-ste alle varianti Incipit e Outcipit61; e ancora, negli albumdegli Articolo 31 Messa di Vespiri (1994) e Perch s (1999)riscontriamo rispettivamente Posso Entrare e Lirruzione.

    Non di rado, anche la struttura di singoli brani caratte-rizzata da questi due fattori che fanno da cornice al corpotestuale del pezzo. In queste parti ritroviamo cos fenomeniriscontrati gi nellintro e nelloutro, cio lautopresentazio-ne, i saluti, etc.

    Nel complesso, seguendo lo schema di Scholz, la macro-struttura testuale dei brani rap la seguente: (a) incipit; (b)strofa (porzione di testo) / ritornello; (c) coda (spesso conte-nente una variante del ritornello). Le strofe non sono neces-sariamente isocrone come in altre tradizioni testuali canore.Il ritornello, lincipit e la coda sono facoltativi. In rari casi iltesto pu consistere di un blocco testuale. I testi presentanospesso schemi di call and response fra il rapper e il suo grup-po, oppure un susseguirsi di diversi rapper che si danno ilturno, come ad esempio I messaggeri (1996) di Neffa & IMessaggeri della Dopa, in cui otto rapper si susseguono nellarecitazione62. Infine, un altro aspetto che caratterizza molti

    128 RIME DI SFIDA

    61 Arno Scholz, op. cit., p. 17.62 Ibidem, pp. 17, 18.

  • testi rap lintertestualit, cio il riferimento o lallusione adaltri testi noti nella comunit dei parlanti63.

    Secondariamente, elemento fondamentale nel rap ilritmo64. In questo ambito sonoro la parola decisamentesvincolata dalla melodia (anche se nei lavori pi recenti cun sostanziale recupero di questa, vd. Articolo 31, GemelliDiversi, Neffa, etc.) e segue il ferreo ritmo in quattro quarti65interrotto solo dallo scratch e dal cutting66. Lesito cosquello di una prosa ritmata-rimata e non cantata. La ritmicacondiziona anche la velocit di pronuncia, e spesso si assisteal verificarsi di accelerazioni e sincopi o, al contrario, ariempimenti con formule fisse, di solito riprese dal linguag-gio quotidiano. La voce assume, in questa prospettiva, unforte peso specifico che va ad integrarsi con lopera della gimartellante sezione ritmica (basso e batteria).

    I contenuti espressi possono essere presentati o in manie-ra molto esplicita, spesso nella forma del discorso colloquia-le, come dimostra la frequenza di continuum frastici senzascansioni periodali67

    (Slega la Lega il messaggio che il cammello imposta/ a tuttidella Lega voglio fare una proposta/ tornate allepoca di Danteper un po/ vi ci vedo bene, s gi lidea vi piace lo so

    (FuckinCamelsn effect, Slega la Lega)

    oppure con una ricercatezza lessicale e di elaborazione delperiodo significative, in momenti in cui sono preponderantile matrici ideologico-politiche dei pezzi (cfr. Curre curreguagli dei 99 Posse). Qui, si riscontra un uso frequentissi-mo degli imperativi, atti a mantenere alta lattenzione delpubblico, e dei presentativi68 (specie dico e vedi).

    3. IL RAP IN ITALIA 129

    63 Ibidem. Per ulteriori dettagli si consulti anche Scholz 1998a, 270-73.64 Cfr. Frank Baasner (Hg.), Poesia cantata. Die Textmusik der italienischen

    Cantautori, Niemeyer, Tbingen, 1997, p. 153. 65 Cfr. Mark Costello e Foster Wallace, op. cit., p. 117.66 una forma di miscelazione di due dischi per cui si ripete molte volte la

    medesima porzione sonora, ad esempio un vocalizzo o una parola, di uno dei due;leffetto , in molti casi, simile a un balbettio. Cfr. Massimo Depaoli, Rap, cit., p.138.

    67 Ibidem, p. 138.68 Cfr. per questa definizione, P. Zumthor, op. cit., p. 164.

  • Inoltre, si segnalano due categorie complementari, la mil-lanteria e il dissing69: la prima comprende enunciati di carat-tere autocelebrativo in cui il rapper elogia s stesso, il suogruppo e la propria virtuosit artistica; la seconda, invece,raccoglie enunciati con cui il rapper esprime il suo disprezzoverso altri rapper, altre formazioni e ironizza sulla loro scar-sa o discutibile bravura.

    In questa prospettiva, uno scontro molto famoso (ma noncerto lunico, basti pensare a Kaos One vs Jovanotti; Neffa vsSottotono; Bassi Maestro vs Neffa e La Pina, etc.) per chi haseguito le fasi evolutive del rap italiano, stato quello fra DJGruff e i milanesi Articolo 31, ed interessante notare comeanche da queste dispute emerga una spiccata capacit digiocare con il lessico messo a disposizione dalla nostra tra-dizione nel tentativo di trovare la rima, linsulto pi duro conil quale zittire lavversario. Vediamo:

    DJ Gruff1 vs 2Tasta va sbra, nome CantabalCari Gianni e Pinotto, questo quantoAscolta fammi accendere, ok m vattene, inutile discuterne,

    pirla. Mi fai ombra, mi sembra il caso che tu vada a fare in culo

    altrove, butta la tua faccia in un bidone datti fuoco.La soluzione ai tuoi problemi me la spreco,in tre parole SEI UN SUCKER, mi basta un gesto come un water.Sei gi in partenza, pusher di inesistenza,un imbecille in autostrada con la diligenza.Isotta dai, strombetta e vai, come Orzowaynon fermarti mai finch la milza non ti scoppia.Sfigato pi di Fracchia quando cerchi di introdurre il tuo belare Fool domenicale, caso darchiviare, roba commerciale fatta

    per le masse,ti fumo col fastidio come un MS.Io rime come se piovesse, tu no.Io stile b-boy, tu mai potrai goderti lo spettacolo, loracolo

    130 RIME DI SFIDA

    69 Il termine risale alla forma abbreviata per disrespect mancare di rispetto,disprezzare. Cfr. Krekow/Steiner/Taupitz, 1999 (in Arno Scholz, op. cit., p. 15.)

  • segna il fatto che sarai felice immerso nella tua fecepure con le pinne non potrai salvartidevi rassegnarti.E non dimenticare quello che ti ho detto:Articolo 31 PRIMO ATTO.(lo vedi dallo sguardo strano stammi lontano).Dunque, Jad era il nome di un buzzurro che ora sbirro, lo scemo allaeroporto con il ferro, un paladino come Zorro, Uobinda la sa lunga,Dolce Rem, Judo Boy su di noi,Pupo si messo in testa che un DJ e oramaise ne sentono di ogni e ogni tipo di babbione si dovr sentire.E ogni situazione riesce a stabilire che hai cagato il cazzo

    ormai da un pezzoper quelli come te qui non vi postosto scemo con la faccia da Bio-Presto non fa testobruttimbusto,guarda che hai sbagliato tasto, senti questa storia,tira aria che ti spiego, tu sei troppo scarso mago,tu non hai parole, coi tuoi trucchi non mi incanti,tu non sai fare Tranqi Funky, manchi di coordinazionepovero coglione, peschi nellacquario,tu non vieni nelloceanoresti su un binario di un trenino elettricotu sei il male per lhip hop, tu sei marcio.Sei peggio di un nazo per gli ebrei, vai stronzo col tuo stile

    Casadei Ma leva la mazurka dai coglioni, coglioni mieiSul fatto che eravate 30 o 2000ritenta e fai la fila,fammi sapere chi di voi mi sfida,non c compila.Smi wannabe m te passaEvoluzione di una specie in vistaHai cagato.(non metterti mai contro un b-boy fiero fanculo a tuttismi)

    3. IL RAP IN ITALIA 131

  • Articolo 31 Non c rimedioNon c rimedio, no, se ti d fastidio quello che ho, non sonocazzi miei se non digerisci che ho pagato le mie rime e adessoloro pagano me.

    Adesso senti DJ Jad, inedito, curo la salute del groove tipomedico, mi butto con la rima tipo ballerina di danza classica,questo il saggio fai un assaggio della mia metrica senti qua.Dieci anni fa mi muovevo con e quando con la mano il piat-to gira in tondo, casca il mondo, non c guerra mi sa che sonogi per terra contaminato come Guru in Jazzmatazz, je tammaze non cagarmi il caz. Mi son comprato il 1200 facendo lopera-io, e adesso voglio gli interessi come come un usura-io-io, scor-ro liscio. La rrr lunica cosa che ho di moscio, funky nano econfeziono funky suono da Garbagnate e so cos la fame e nonmi piace.

    (J.Ax): A volte mi piglia un nervoso e mi si vede ombroso, tisembro pensieroso, mi sento pericoloso, sale lacido nello sto-maco e quando mangio merda non sempre cago zucchero.Vorrei spaccare coni, come Johny, non il Costanzo Show, malo stesso boni, state boni, specie quei coglioni che ci credon ric-chi come Berlusconi e se il 31 se la ruota gira, la tromba tira(schiit), vorrei una lira per ogni attimo della mia ira (aahh). Sesei fra quelli fanculo eccomi le palle ingrossami, annusami. Perte io sono come laglio per il vampiro, fagli un respiro, nel miopassato non c oro e nel presente lunico oro il disco che choappeso al muro con sopra il platino, zero diamante. Quello iltitolo con quanto punta, attaccante di sfondamento, attento, tipoelefante non mi dimentico di niente, perdono i miei nemici, matengo i loro nomi in mente. E i cazzoni fanno produzioni chedurano quanto un flash, e se mi vuoi dammi il cash, sono un fra-tello per i miei, ma per il business, sono un Prince come Fresh,e Fresh come Jay salvo rime nel disk-drive, il mio cervello haun sistema operativo innovativo come Windows Nintyfive.Zero funky deficient, io non sono stato mai for president, evoglio solo ci che giusto per lo sbattimento in quanto ho giassaggiato che sapore c nel fondo, ne ho mangiato tanto, tipo,(ech sput) e mi fa schifo.

    Non c rimedio, no, se ti d fastidio quello che ho, non sonocazzi miei se non digerisci che ho pagato le mie rime e ora loropagano me.

    132 RIME DI SFIDA

  • Io cho la storia, tipo, e cho la voglia, tipo, e non la giro solo perla gloria, il mito, e mi spiace se sar la mosca nella tua minestra,ma tranqi che non gira pi la giostra, se non metti il gettone sic-come suonavo e dopo dormivo in stazione, s eccome, quando aiparty non pagavano neanche le spese, e mo non son capricci, ezero pretese se voglio il mo-tel, ho-tel, Holiday Inn, e una gran-de tv, con gli Mtv Raps, e il body-guard tipo Sugarhill Gang,senti il mio slang, d energia tipo il ginseng, mi rubano le rimecome piccoli Lupin, ma se sul beat manopolo il mic tipo joystickil mic suona buono come il latte col Nesquik, come in skate fac-cio il trick, so cos il Respect, come Alliance Etnik, e do ilpound in quanto il mio background sta nellunderground, ed oraproduco hip-hop dalla Best Sound. Con la rima sopra in stileciliegina, e ci siam fatti anche noi le storie gi in cantina. Ma quelgiorno a Venezia la gente dal palco scesa a da allora per me non pi la stessa cosa; sul palco rimasero Zippo, Enzo e Skizo eadesso so quanto vale il tuo sorriso. Quindi mangio la pietanza inabbondanza, se tu sei senza, te ne lascio solo se mi avanza. Nonc rimedio, per te io non mi sbatto pi, egoista certo, me lhaiinsegnato tu, Spaghetti Funk, zero posto per linfame vado via ecos sia. Amen Fa-fa-fanculo, fa-fa-fanculo, vaffanculo.

    Non c rimedio, no, se ti d fastidio quello che ho, non sonocazzi miei se non digerisci che ho pagato le mie rime e ora loropagano me.

    (. Ciao bambino, ciao.)

    DJ GruffSucker per sempreLa gente prende piede, taluni facendo finta di niente, tal altrifacendo finta e basta. Va di moda essere vaghi sulle cose dellavita, fa figo essere costipati nellimpossibilit del fare. Dice,ma io ci provo, faccio del mio meglio. Cos mi han detto sva-riati sucker cercando di giustificarsi idioti! come se unodopo avere cagato, si pulisce con la mano e quella cazzo dimano vuole stringer la mia, giustificandosi del fatto che di que-sti tempi non si trova carta igienica. Sucker! Tuttavia questa la realt e io Cantabal su queste storie faccio il rap il sucker per sempre.

    Sucker per sempre

    Friggi le polpette nella merda, buon appetito, sfoggia chili dimostarda sul tuo pranzo ben riuscito, lieto, io sono molto lieto

    3. IL RAP IN ITALIA 133

  • di non fare mai lo sbaglio di sedermi a questa tavola di stronzi.Mi pare di rivivere Happy Days dove c Fonzie che mi sta sulcazzo, ammazzo il tempo sentendo in ogni pezzo un suckerabbiamo tutti diritto e un sucker resta sempre un suker! Nonsi pu giocare il calcio con le pinne, non puoi mettere la robanelle canne, babbione fatti furbo: ora che ti svegli prrcampionati sto suono e facci il disco per lestate. Sucker, aparte le stronzate, la tua non voce in capitolo, non fai testo, seiun testicolo nel posto sbagliato. Ho contato un centinaio dicoglioni come te in cerca di fortuna, pronti a bere piscio per unpo di fama. Confessa: dillo che sei un povero babbione dimerda, dillo che sei un pirla. Ti trovi in giro con diversi nomi,diverse situazioni, sempre e comunque imitazioni. Sarai sempreil succedaneo dei pi scemi, questo il tuo destino, il destinodegli scarsi, inutile opporsi. Idiota non fai attrito, rimbambitoevapora. Supera la luce specie di incapace, pusillanime, per teil verdetto stato unanime: non sai fare. I sucker come te rovi-nano la scena. Dal mio mondo per te piove merda, un mare dimerda dove puoi nuotare, per quelli come te inutile studiare,in testa hai solamente una quantizzazione, la pi sbagliata. Seila persona meno indicata per la nobile arte del rap, porta il tuoculo prensile in l, fra dai bal, sucker jump. Deficiente, cometi venuto in mente, anche per un solo istante, di esserti inseri-to. Rincoglionito, se non lhai capito, il tuo tempo ormai sca-duto. Fine. Game over. The end. Porta la tua band a Disneyland.Now understand, go marchinin, sim salabim, sparisci smi.Negativo come il polo di un magnete ti respingo, bella Don,here I come, bella Sean e vi aggiungo io star bene bella Soul.Cantabal scuola aliena senti come suona.

    (Rit. 4) Un sucker resta un sucker, sucker per sempre.

    Space One con la Spaghetti Funk (J. Ax, Thema, Grido, PosiArgento)A.A.D.D.S.S. Associazione A Delinquere Di Stampo StilooooooooosoRicordo ancora il primo sguardo su nel cielo, quando un cava-liere fiero mosse i primi passi lungo il sentiero. Stanco deldigiuno, guar