Qualche dato Secondo le stime della FAO (Organizzazione delle
Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura) circa 795 milioni di persone soffrono la fame
Su una popolazione di 7,2 miliardi di persone significa che 1 persona su 9 non mangia a sufficienza
791 milioni su 805 milioni di queste persone vivono nei paesi poveri (dato 2014)
526 milioni – pari ai due terzi del totale – di persone che soffrono la fame vivono in Asia (dato 2014)
Ma è l‘Africa subsahariana ad avere la proporzione più elevata: 1 persona su 4!
Il cibo e la guerra “Cibo di guerra” è il quinto rapporto sui conflitti dimenticati
realizzato dalla Caritas Italiana Il 90% delle guerre che si sono svolte dopo il 1945 ha
riguardato paesi poveri Basta fare un po’ di memoria storica delle più gravi carestie
del secolo scorso per rendersi conto di come dietro a queste ci siano situazioni di violenza
La guerra porta alla fame, non si può però affermare l’opposto Piuttosto è l’insicurezza alimentare, in aggiunta alla
disuguaglianza sociale, che porta alla rivolta (Primavere arabe)
Gli aiuti umanitari come arma di guerra
Millenium Development Goals
Il primo obiettivo di sviluppo del millennio dell’Onu era quello di eliminare la fame dal mondo entro il 2015
Obiettivo che non sarà raggiunto La Dichiarazione del Millennio, firmata nel
2000, prevedeva otto obiettivi Gli altri riguardavano l’istruzione, la parità
tra i sessi, la mortalità infantile, la salute materna, la lotta alle malattie più diffuse, la sostenibilità ambientale, il libero mercato.
Altri dati In particolare il Medio Oriente ha visto
aumentare gli affamati da 8 a 18,5 milioni: e sapete perché?
Nell’Africa subsahariana se nel biennio 1991-92 le persone affamate erano 176 milioni, nel biennio 2012-14 sono diventate 214
Visto l’aumento della popolazione, l’incidenza della fame è passata dal 33,3% al 23,8%. Ma le persone affamate continuano ad aumentare comunque.
L’Italia tra Fao e Expò 2015 L'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura
, FAO, è un'agenzia specializzata delle Nazioni Unite con il mandato di aiutare ad accrescere i livelli di nutrizione, aumentare la produttività agricola, migliorare la vita delle popolazioni rurali e contribuire alla crescita economica mondiale. La sua sede è a Roma
World Food Programme (WFP) ovvero Programma alimentare mondiale è l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistenza alimentare e la più grande organizzazione umanitaria del mondo. L'agenzia assiste una media di 100 milioni di persone in 78 paesi del mondo. Gli obiettivi principali sono quelli di aiutare le persone che non riescono a trovare o produrre cibo per sé e le proprie famiglie. Il quartier generale si trova a Roma
Expò 2015 è l’esposizione universale che ha avuto luogo a Milano tra il 1 maggio e il 31 ottobre 2015. Il tema proposto per l'Expo in Italia è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, e vuole includere tutto ciò che riguarda l'alimentazione, dal problema della mancanza di cibo per alcune zone del mondo a quello dell'educazione alimentare, fino alle tematiche legate agli OGM.
(Fonte Wikipedia)
L’obesità è l’altra faccia della malnutrizione
Nel mondo vi sono oggi circa 500 milioni di persone obese
E’ un fenomeno in continua crescita che riguarda anche i bambini e i ragazzi. Le spese sanitarie che gli stati sviluppati devono sostenere sono enormi
Sono persone che, oltre ad avere uno stile di vita sedentario, si alimentano troppo. Per questo si parla di malnutrizione anche per questo caso . Obesità e mancanza di cibo sono le due facce della stessa medaglia
Sono il sintomo di una società che si sta sviluppando in un modo disuguale e che compromette il suo futuro.
C’è cibo per tutti? La popolazione mondiale sta crescendo e occorre
sempre una maggiore quantità di cibo Adesso, febbraio 2016, nel mondo siamo circa 7,4
miliardi di persone che diventeranno 9 miliardi nel 2040
La capacità della produzione agricola è aumentata enormemente; nel 1961 vi erano 2.193 Kcal per ogni abitante, nel 2011 con una popolazione molto maggiore erano diventate 2.868
In linea teorica c’è cibo per tutti ma se non c’è un’idea di sviluppo di tutto il pianeta condiviso, questa possibilità rimane solo in via teorica
Gli sprechi alimentari Secondo dati del 2013 la metà del cibo che viene
prodotto nel mondo, circa due miliardi di tonnellate, finisce nella spazzatura, benché sia in gran parte commestibile
Questo spreco è dovuto sia alle cattive abitudini del cittadino che ai numerosi passaggi dal produttore al consumatore
In generale è una società caratterizzata da un consumismo sfrenato che ci fa comprare molto più cibo di quello che possiamo consumare
Esistono delle esperienze alternative, ad esempio in Italia c’è Last Minute Market che recupera cibo ancora buono e lo distribuisce direttamente a comunità e a mense.
Che cos’è la decrescita Non si risolve il problema della fame con ricette
miracolose ma pensando ad un nuovo modello di sviluppo
Uno sviluppo attento non solo alle immediate esigenze dell’uomo ma anche al futuro del pianeta, si basa sulla decrescita, ovvero sulla riduzione della produzione economica e dei consumi
Anche nel nostro piccolo possiamo già da subito fare qualcosa, adottando nuovi stili di vita (commercio equo-solidale, prodotti a chilometri zero, distretti di economia solidale, gas, orto famigliare e autoproduzione, bilanci di giustizia, cohousing, carsharing, baratto, dono, altre forme di condivisione e di consumo critico …)
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