Lezione 11: Mercati non concorrenziali Slide 1
Lezioni di Microeconomia
Lezione 11
Le Forme di Mercato
Il Monopolio
Le Forme di Mercato
Il Monopolio
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Monopolio
Caratteristiche salienti del Monopolio:
Vi è un’unica impresa che opera sul mercato
Detiene la totalità dell’offerta del prodotto
Nel massimizzare il profitto l’impresa monopolistica non sceglie
la quantità che intende immettere sul mercato
il prezzo essa agisce perciò da price-maker
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Monopolio
Tutta la domanda di mercato si rivolge alla singola impresa che rappresenta l’intera offerta
Esiste una piena coincidenza tra impresa e industria
La funzione di domanda dell’impresa coincide con la funzione di domanda del mercato (decrescente)
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Monopolio
Il monopolista può fissare P e farlo variare
Variazioni di P generano variazioni di Q
Ciò avviene poiché si ha di fronte una curva di domanda inclinata negativamente!!!
P
Q
Impresa = Industria
€2
130
€4
100
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Monopolio
Si hanno pertanto 2 effetti contrapposti:
1) un effetto prezzo (p) = il ricavo totale diminuisce quando il prezzo diminuisce
2) un effetto quantità (q) = il ricavo totale aumenta quando il prezzo diminuisce
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Monopolio
Se prevale l’effetto negativo della caduta di prezzoil ricavo totale diminuisce
Se prevale l’effetto positivo dell’aumento di quantitàil ricavo totale aumenta
Da cosa dipende l’effetto netto?
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Monopolio
Dall’elasticità della domanda rispetto al prezzo
Ricordate cos’è l’elasticità della domanda? Elasticità = variazione percentuale della
quantità domandata sulla variazione percentuale del prezzo
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Monopolio
In generale:
Se la domanda è elastica l’impatto negativo dovuto alla caduta del
prezzo è più che compensato da un impatto positivo dovuto a un aumento della quantità venduta
il ricavo totale aumenta
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Monopolio
In generale:
Se la domanda è anelastical’impatto negativo della caduta di prezzo
è maggiore dell’impatto positivo dell’aumento della quantità
il ricavo totale diminuisce
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Monopolio
Chiariamo con un esempio:
Situazione iniziale:
P Q RT
10 100 1000
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Monopolio
Chiariamo con un esempio:
Ipotiziamo ora una variazione di prezzo in diminuzione (Caso 1):
P Q RT
5 110 550
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Monopolio
Chiariamo con un esempio:
Ipotiziamo ora una variazione di prezzo in diminuzione (Caso 2):
P Q RT
5 300 1500
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Monopolio
Chiariamo con un esempio:
Caso 1: la caduta del prezzo è più alta dell’aumento della quantità
il RT diminuisce
Caso 2: la variazione di quantità è molto più accentuata della caduta del prezzo
il RT aumenta
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Monopolio
Chiariamo con un esempio:
Calcoliamo l’elasticità nei due casi
Q/Q P/P ε RT
Caso 1 10/100 5/10 0,2 -450
Caso 2 200/100 5/10 4 +500
ppqq
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Ricavo totale, medio e marginale
€6 0 €0 --- ---
5 1 5 €5 €5
4 2 8 3 4
3 3 9 1 3
2 4 8 -1 2
1 5 5 -3 1
Ricavo Ricavo RicavoPrezzo Quantità Totale Marginale Medio
P Q RT RMg RMe
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Ricavo totale, medio e marginale
Output
RMg,RMe
1 2 3 4 5 6 7
RMg
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
RMe (Domanda)
RT
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Ricavo totale, medio e marginale
Analizziamo queste curve:
Sappiamo che lungo la curva di domanda (RMe) l’elasticità è:
> 1 nel primo tratto
= 1 nel punto cent.le
< 1 nel secondo tratto
1
ppqq
Output
P
1
ppqq
1
ppqq
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Ricavo totale, medio e marginale
1
ppqq
pp
Analizziamo i tre casi:
Primo caso tratto elastico
La variazione percentuale della quantità è maggiore di quella del prezzo
una variazione in diminuzione del prezzo è più che compensata dall’aumento di Q
il RT cresce
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Analizziamo i tre casi:
Secondo caso elasticità unitaria
La variazione percentuale della quantità è uguale a quella del prezzo
una variazione in diminuzione del prezzo è esattamente compensata dall’aumento di Q
il RT è stazionario
Ricavo totale, medio e marginale
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Analizziamo i tre casi:
Terzo caso tratto anelastico
La variazione percentuale della quantità è minore di quella del prezzo
una variazione in diminuzione del prezzo è meno che compensata dall’aumento di Q
il RT diminuisce
Ricavo totale, medio e marginale
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Ricavo totale, medio e marginale
Analizziamo queste curve: Nel tratto elastico della
curva di RMe il RT è crescente e il RMg è positivo
Nel tratto anelastico RT è decrescente e dunque RMg è negativo
In E l’elasticità della domanda è unitaria, il RT è stazionario e il RMg è nullo
Output
P
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La massimizzazione del profitto
La scelta del livello di produzione del monopolista
Il monopolista (così come qualsiasi produttore) vuole ottenere il massimo profitto
Max π = Max (RT-CT)
… vediamo per via grafica questo problema di massimizzazione …
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La massimizzazione del profitto
La funzione di costo totale è analoga a quella studiata in Concorrenza perfetta (deriva dalla funzione di produzione, ricordate?)
La curva di RT ha l’andamento a campana appena osservato
La distanza tra RT e CT è massima in q* dove le due curve hanno la stessa inclinazione
A
B
CT
RT
Q
P
q*
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La massimizzazione del profitto
La scelta del livello di produzione del monopolista
Il monopolista che vuole ottenere il massimo profitto produrrà quindi q*
In corrispondenza di questa quantità la pendenza di CT e RT è la stessa
Ma la pendenza di CT è il CMg e la pendenza di RT è il RMg
Dunque la condizione di Max π è CMg = RMg
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La massimizzazione del profitto
Conosciamo la quantità di output che il monopolista deve produrre per Max π (q*)
La condizione CMg = RMg è la stessa della concorrenza perfetta
… ma in concorrenza il produttore è price take
… in monopolio price maker!
A che prezzo deve vendere q* per Max π ??
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La massimizzazione del profitto
Dobbiamo guardare la curva di domanda di mercato (che coincide con la curva di RMe)
Usiamo anche le curve di RMg e CMg per determinare la quantità da produrre
Vediamo graficamente come si risolve il problema
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Perdita diprofitto
P1
Q1
Perdita diprofitto
CMg
CTMe
Quantità
P,CMa,CMe,Rma, Rme
D = RMe
RMg
P*
Q*
P2
Q2
La massimizzazione del profitto
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La massimizzazione del profitto
Passiamo ora a determinare il profitto:
CMg
CTMe
Quantità
P
RT = p x Q
CT = CMe x Q
π = RT - CT
D = RMe
RMg
P*
Q*
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Il potere monopolistico
Differenze tra monopolio e concorrenza perfetta
1) In concorrenza il prezzo è uguale al costo marginale; in monopolio è maggiore: si ha infatti
p > Rmg = Cmg
Lo scarto tra prezzo e costo marginale viene usato come misura del grado di monopolio
2) In concorrenza gli extraprofitti sono destinati ad annullarsi nel lungo periodo (a seguito dell’ingresso nel mercato di altre imprese; in monopolio no (perché le barriere impediscono l’ingresso delle altre imprese)
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