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LeBRECCE

Un tempo “pintu” adesso solo “sodo” è comun-que l’elemento caratterizzante della festa del

Lunedì di Pasqua a Chiesanuova. Stiamo parlandoovviamente dell’uovo sodo, cotto e tinto in gran quan-tità dalle “vergare” con una infusione a base di“pigniova” (il fiore di un’erba che si trova nei campi)che la mattina della festa i “vergà” e comunque“l’ommini” della frazione si ritrovavano a mangiarenei locali della Parrocchia, attrezzati per l’occasionedai “festaroli”. Era l’occasione, fra un uovo e un bic-chiere di vino, di parlare del tempo, dei campi, dicome stesse crescendo il grano, del prezzo dei maia-letti, e magari di fare qualche “affare”.I più giovani intanto giocavano a “scoccetta” o “scoc-cia”, una specie di gioco d’azzardo dei poveri che sisvolgeva nelle Marche nel periodo pasquale con leuova “pinte”. I concorrenti le acquistavano dagli orga-nizzatori o, come nel nostro caso, se le portavano dacasa, valutando accuratamente quelle che sembrava-no più solide. C’erano diversi modi di fare questogioco e variavano da paese a paese. Da noi si giocavain due, uno contro uno, come una partita a briscola: adue o più “pacche”. Un giocatore “menava” e l’altroriceveva. L’inizio si stabiliva a sorte. Il giocatore che“menava”, con il suo uovo andava a colpire l’uovo cheil giocatore ricevente teneva stretto in mano. Se riusci-va a romperlo lo vinceva, viceversa lo perdeva se avve-niva il contrario. Si ricominciava a posizioni invertite e

si andava avanti fino a che lo stomaco reggeva.Adesso un uovo basta e avanza, non si gioca più a“scoccetta”, ma la tradizione resta intatta; non èfesta se non si mangia l’uovo. Addirittura chi nonabita più a Chiesanuova da tempo, non manca diritornare. C’è anche chi lo fa a piedi, come Pela (EuroPelagagge) che viene da Appignano e così facendomagari spera di riprendere un po’ la linea. Ma poi,oltre all’uovo (o alle uova), si mangia anche un pani-no con la porchetta e di sicuro non fa “paro”. E così,attorno al tavolo imbandito nell’oratorio, fra un uovoe un bicchiere di vino, si ricordano i tempi passati, ipersonaggi (anche quelli che purtroppo non ci sonopiù) e gli aneddoti ad essi legati. Si racconta di quan-do tizio o caio si erano mangiati dieci uova a testa odi Neno de Morvedò (Nazzareno Petrelli) che oltre adessere il gestore della pompa di benzina, che si trova-va a lato della piazza, era anche il “campanaro”, dicome dopo aver mangiato in abbondanza e bevutoanche di più, salisse, Dio solo sa come, in cima alcampanile insieme a Vincè de Filippò (Vincenzo Tassi),l’altro campanaro, e seduto sulla balaustra, comin-ciasse il concerto. Si passa una mezz’oretta discorren-do e ci si saluta sapendo che prima di rivedersi, alme-no con quelli che abitano fuori, probabilmente pas-serà un altro anno, mentre un sottile velo di nostalgiamista a malinconia per i tempi passati e per lo scorre-re del tempo, avvolge tutto.

Notiziario trimestrale a cura del Movimento per Chiesanuova

anno 3 - n. 6 - marzo2008

notizie da Chiesanuova

Le BRECCENotizie da Chiesanuova

La redazione di questo numero èstata curata da:Ceregioli Piergiovanni, CoppariMaria Luisa, Lattanzi Roberto,Marchionne Fabio, Marini Claudio,Marini Marco, Ortolani Fabrizio,Palmieri Fernando, PannelliLauretta, Pierucci Moris, RangoTullio, Rango Romina, TobaldiGiuseppe.

news

In questo numero

[email protected]

Territorio 2-3• Casone Pellicani

Sport 4• Soft dart

Società 5-6• Il benessere in pattumiera• Il ciclo della carta• Spillo, uno di noi• La meningite

si può combattere• Al giornale di Chiesanuova

Oratorio 7• Tutto questo esiste anche

grazie a te!

Non ci piace 8

Se questo giornale ti piace, un tuo piccolo sostegno economico ci permettera’ di continuare arealizzarlo!

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Quando la ristorazione si trasforma in ricerca del passato … attraverso la fantasia del presente

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castello stesso.In una planimetria a volo d’uccellodel 1527, conservata e riprodottaall’ingresso dell’archivio di Stato diMacerata, la costruzione è già rile-vata tra Montecchio e Pignano.

Comunque è risaputo che nel 1538 era in proprietà di FortunatoPellicani, castellano di Macerata, e nell’Ottocento era in enfiteu-si dell’ispettore pontificio Eutimio Carnevali (probabilmenteavuta dai conti Broglio d’Ajano insieme al castello diValcampana); da questi passò ai nipoti Piervitali, poi ai Bezzi-Cervigni. Questi ultimi lo vendettero, insieme alla terra circo-stante, ai contadini che ne coltivavano il fondo e che poi sicostruirono due nuove case nelle vicinanze.Di questa Torre con portichetto esterno, inglobata ora in uncomplesso sistema colonico che rende illeggibile la forma origi-naria, quello che più colpisce è il salone del primo piano chebenché diviso (essendo stato per un periodo destinato a scuolaelementare oltre che a casa colonica), mantiene una magnificavolta a lunette e un raro portale cinquecentesco in pietra constemma e nome dell’antico proprietario: Giovanni Pellicani.”

Continuiamo anche in questonumero la rassegna delle

costruzioni architettonicamenterilevanti presenti nel nostro terri-torio.E’ la volta del Casone Pellicani, sitosulla sinistra della strada che da Chiesanuova conduce versoMacerata.Secondo quanto scrive l’architetto Gabor Bonifazi nella suaopera del 1997 “Ville gentilizie del Maceratese” l’edificio risalealla prima metà del 1500 “[…] con funzioni di controllo, produ-zione e svago, esempio ibrido di mulino fortificato, peschiera,casino di caccia.[…] rimane un edificio indecifrabile: ci vorrebbero infatti nuovisistemi di lettura sia sotto il profilo del paesaggio agrario storicoche dello studio archeologico di superficie, per cercare di capirequesta fortificazione di grande interesse storico e artistico.Potrebbe trattarsi del Castellare Heredum Riverii, di cui si hamemoria a partire dal 1342; oppure della Torre di un mulino, diuna Torre d’avvistamento fiancheggiante lo scomparso Castellodi Valcampana, di un Casale fortificato o, verosimilmente, del

TERRITORIO | 2

CasonePellicani

1 Lo stemma della famiglia Pellicani

2 Nel lato nord, in direzione di Appignano, sono visibili le eleganti finestre dell’edificiopiù antico. La ricca cornice inpietra evidenzia l’importanza e l’eleganza della costruzione,simile più ad un palazzo signori-le che ad una costruzione rurale.

3 La forma dell’edificio più anticorivela la sua origine di casa-torreo meglio di edificio destinato a conservare il raccolto nella suaampia soffitta ed al tempo stesso proteggerlo da possibilifurti e saccheggi da parte dellebande di soldati di ventura. Di grande pregio la decorazioneottenuta con una particolaredisposizione dei mattoni, questotipo di decorazione si trova frequentemente in edifici dellastessa epoca soprattutto nel Montefeltro.

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LeBRECCEnews

3 | TERRITORIO

7 Il tetto conserva ancora la robustastruttura di travi che consentiva diavere un ambiente senza ingombridi travi e pareti utile a depositoper i raccolti.

8/9 Il disegno mostra la formadella porta principale che davaaccesso al grande salone. La cor-nice è sormontata dallo stemmadella famiglia Pellicani e dall’i-scrizione intitolata al GiovanniPellicani, che probabilmente edi-ficò il Casone.

10/11 Sezioni del primo fabbricatocostruito tra la fine del 15° seco-lo e l’inizio del 16° secolo.Ambienti particolarmente signi-ficativi sono le cantine sotterra-nee costruite con ampie volte acrociera, il salone principale consoffitto a volta al primo piano el’ampio granaio al secondopiano. Le parti in grigio del dise-gno rappresentano le parti edifi-cate in epoche successive (dal19° secolo ai primi delNovecento).

Tutti i disegni sono stati elaborati nel 1979 da Piergiovanni Ceregioli in occasione della sua laurea in architettura presso l’Università La Sapienza di Roma.

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4 Le cantine mostrano una strutturaarchitettonica particolarmenteaccurata, l’uso delle volte e dellegrandi arcate consente di averegrandi spazi ed al tempo stessosostenere il peso dell’imponenteedificio.

5 Le stalle vennero introdotte soloalla fine del 18° secolo quando ini-ziò a diffondersi l’allevamento deibovini. La cura e la qualità di que-ste stalle testimonia l’importanzadata alla cura del bestiame indi-spensabile per il lavoro nei campi.L’impiego dei buoi era indispensa-bile per migliorare ed aumentarela produzione agricola, soprattuttoquella del frumento.

6 Il grande salone al primo pianocon il soffitto a volte è simile aquelli che si trovavano negli edificisignorili della stessa epoca. Laparete divisoria che si intravedevenne eretta solo ai primi delNovecento quando gli ambientivennero utilizzati come alloggi peri contadini che curavano il fondoagricolo.

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SPORT | 4

Come di consueto la reda-zione di Le Brecce è

attenta alle realtà che carat-terizzano Chiesanuova, per-tanto non ha potuto non notare un’attività che appassiona edentusiasma un sacco di ragazzi del nostro paese: il soft dart.La passione chiesanovese per le freccette, la denominazionepopolare di questo gioco, nasce come diversivo durante unachiacchierata o una bevuta al bar. Le partite si susseguono eman mano che la competizione cresce la tecnica si affina. E’

così che l’entusiasmo ha portato a formare, nell’autunno2006, un team per i campionati di soft dart: “I Galli deCantagallo”, una comitiva composta da tre giovani diChiesanuova (Manuel Giorgi, Vittorio Rapaccini e DavideRossetti) più altri tre ragazzi provenienti dalle vicinanze.I risultati sono arrivati immediatamente con la vittoria deiprimi tornei, fino all’apoteosi di Caldarola nel maggio 2007quando i “Galli” conquistarono il titolo provinciale di soft dartper la categoria amatori. «Ha vinto il gioco di squadra.» fa daportavoce Vittorio Rapaccini. «Contro avversari più preparatisul lato tecnico ha prevalso il nostro affiatamento. Un’intesanata dalla voglia di condividere una forte esperienza tra amici,ma anche da quella di scoprire nuovi locali e di conoscerenuove persone. Il gioco delle freccette è un’occasione di ritro-vo prima ancora che uno sport.»Nel gennaio 2008 “I Galli de Cantagallo” hanno anche calca-to il palcoscenico dei campionati nazionali di Bolzano dopoaver brillantemente superato le selezioni provinciali al 2°posto. Una competizione dove erano presenti più di 2.000concorrenti ed oltre 600 squadre, che ha dato la possibilità ai“Galli” di dimostrare il loro onore classificandosi 65° per lacategoria amatori.Purtroppo, in seguito ad una calo della sintonia nel gruppo, è

maturata la decisione disciogliere la squadra.Tuttavia a Chiesanuova lafebbre per le freccette,

invece di attenuarsi, ha iniziato a contagiare anche i più gio-vani. Per i prossimi campionati già sono pronti due nuovi team100% chiesanovesi. I veterani più esperti si sono costituiti nel“Bim Bum Dart” con Vittorio Rapaccini (capitano), ManuelGiorgi, Mauro Pettarelli, Luciano Rapaccini e Davide Rossetti,mentre le nascenti promesse fanno parte del “Bim Bucalò”con Riccardo Severini (capitano), Marco Angeletti, MorenoFraticelli, Johnny Pietrella e Luca Taruschio. «Quando giocava-mo al bar» dice Vittorio Rapaccini «abbiamo notato un certointeressamento di questi ragazzi. Ora che li abbiamo vistiall’opera notiamo anche un discreto e promettente talento.»

1 La formazione de “I Galli de Cantagallo”agli ultimi campionatinazionali di Bolzano(gennaio 2008)

2 I concorrenti di un torneo di freccetteaperto a tutti che si ètenuto a Chiesanuova(maggio 2007)

3 “Bim Bum Dart”, il nuovo team diChiesanuova per i prossimi tornei di softdart (febbraio 2008)

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5° Memorial Sesto Leonardi18 maggio 2008

Anche nel 2008 verrà organizzata dal Movimento per Chiesanuova e dal Circolo Automotoveicoli d’EpocaMarchigiano questa manifestazione che sta attirando sempre di più l’attenzione

degli appassionati di auto d’epoca.In questa edizione è prevista la presenza di oltre 40 modelli storici, alcuni di particolare pregio.

A partire dal pomeriggio di domenica 18 maggio gli equipaggi saranno impegnati nelle prove cronometratenel parcheggio di fronte alla chiesa e quindi attraverseranno il nostro territorio per conoscerne

ed apprezzarne le bellezze paesaggistiche.

Soft Dart

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5 | SOCIETÀ

“Se ogni abitante della Terravivesse con gli stessi agi delcittadino medio nord ameri-cano, non basterebbe unsolo pianeta, ma ne servireb-bero tre per provvedere alleesigenze di tutti”. Così scri-ve John Reader, viaggiatore estudioso del continentenero, perché l’impattoambientale della città è maggiore quanto è migliore lo standarddi vita dei suoi abitanti.A proposito: i governi dell’Occidente spendono 350 miliardi diDollari l’anno per aiuti all’agricoltura, è così che i bovini europeivivrebbero meglio di metà degli abitanti del pianeta.Londra si estende su una superficie di 1.500 km quadrati, maper soddisfare le esigenze di consumo e smaltire i rifiuti prodot-ti, avrebbe bisogno di un territorio equivalente al totale dei ter-reni utilizzabili dalla Gran Bretagna.E ancora, gli abitanti degli Stati Uniti utilizzano per il loro sosten-

tamento 4,7 ettari di terra atesta. 0,4 ettari, per chi vivein India.Sapersi sbarazzare delle cosediventa più importante cheacquisirle: i rifiuti sono oggi ilprodotto principale dellesocietà dei consumi; tra tuttele nostre industrie, quelladella produzione dei rifiuti è

la più importante e non conosce crisi.La sopravvivenza di tale società e il nostro benessere dipendonodalla rapidità con cui i prodotti vengono conferiti alla discarica edalla velocità ed efficienza con cui gli scarti vengono rimossi ericonvertiti.Con questa pagina vogliamo iniziare un percorso che ci guideràalla scoperta di come la spazzatura acquisti una nuova vita, nelconvincimento che tale conoscenza possa contribuire a costrui-re atteggiamenti corretti di fronte alla questione sulla gestionedei rifiuti.

Il ciclo della cartaLa carta e il cartone sono prodotti che si ricavano dalla cellulosa,

ossia la componente fibrosa che si estrae dal legno degli alberie di altre specie vegetali, ma pochi sanno che oltre la metà dellaproduzione di nuova carta e di nuovo cartone in Italia vienedalla raccolta differenziata e dal riciclaggio della carta pro-veniente dai rifiuti. Un ciclo senza fine.

Ecco dei dati (in kg) sulla raccolta differenziata di carta e cartonenel Comune di Treia:

Nel 2007 la raccolta di carta e cartone rappresentano il 24,3% deltotale dei rifiuti raccolti con la differenziata. Un totale di 402.830kg, cioè 42 kg per ogni abitante.

Anche noi siamo coinvolti ormai in questo ciclo di raccolta e riciclag-gio ma vogliamo sapere di più, toccare con mano, verificare dovevanno a finire i materiali che selezioniamo e raccogliamo separata-mente in casa, e se è vero - ed è vero! - che carta e cartone una voltausati, raccolti e avviati a riciclo possono acquistare nuova vita, nuoveforme, per nuovi utilizzi, praticamente all’infinito.

I protagonisti del ciclo della carta Il cittadino Il cittadino è il primo responsabile del riciclo di imballaggi in carta,cartone, giornali e riviste: senza la raccolta differenziata a casa, ascuola e al lavoro l’incredibile processo di recupero e trasformazio-ne dietro al quale operano migliaia di persone non potrebbe ini-ziare.

Il ComuneIl Comune con l’aiuto del gestore del servizio rifiuti (nella nostraprovincia il Cosmari) svuota i contenitori e trasporta la carta damacero presso l’impianto di selezione del Consorzio che si occupadi selezionare il materiale. Il Consorzio versa una somma alComune calcolata sulla base della quantità di carta conferita.

Il ConsorzioL’impianto di selezione manuale del Cosmari è dotato di sei posta-zioni di lavoro manuale (selezione), dalle quali il materiale selezio-nato e cernito viene avviato ai corrispondenti contenitori di raccol-

Materiale Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007Carta 119.880 128.532 147.460Carta pubblici uffici 3.070 3.050 2.100Cartone 147.040 151.690 182.800Cartone domiciliare 69.450 69.407 70.470

Totale differenziata 1.443.185 1.460.934 1.658.680Totale indifferenziata 2.865.490 2.981.137 2.923.626

Ogni italiano consuma circa 76 kg di imballaggi cartacei l’anno e ne riavvia al rici-clo solo 40 kg. Per aumentare di 1 kg al mese la raccolta di questa materia primabasterebbe separare in più solo 4 scatole per pasta, 3 sacchetti di carta, 2 por-tauova e 1 scatolone.

Nel periodo dal 1998 al 2005 la quantità di carta e cartone recuperata, e quindi sot-tratta alle discariche, equivale a 100 discariche di medie dimensioni. Inoltre i consorziche gestiscono il recupero della carta da raccolta differenziata hanno pagato 344 milio-ni di Euro ai comuni da cui proveniva la carta da avviare al macero.

ta. I materiali selezionati (carta, plastica, ecc.) sono poi imballati dauna pressa e quindi inviati ai centri specializzati dei consorzi dellafiliera di recupero (Comieco nel caso della carta). I residui o scartodelle operazioni di selezione manuale sono conferiti in discarica.

Le piantagioni di alberi Lo sapevi che il 90% della carta dei sacchetti e delle scatole che usi,come quelle che trovi al supermercato, sono realizzate con mate-riale riciclato?L’altro 10%? La materia prima legnosa, ovvero la fibra vergine uti-lizzata dall’industria cartaria proviene da foreste gestite in modosostenibile e da piantagioni di alberi a crescita rapida cioè boschiappositamente piantati per produrre carta. In questo modo le fore-ste sostenibili europee sono in costante crescita: ogni anno aumen-tano di 661.000 ettari, un territorio grande come la Valle d’Aosta.

Le cartiereNelle cartiere si ricicla il macero proveniente dalla raccolta differen-ziata, dove le fibre di carta vengono distaccate dall’acqua. Gliimpasti vengono avviati alla macchina continua dove si formano ifogli di carta che vengono accoppiati e asciugati. La carta ed il car-toncino vengono quindi avvolti in grandi bobine che vengonotagliate nei diversi formati richiesti dalla industrie cartotecniche.

Le industrie cartotecnicheNelle industrie cartotecniche vengono realizzati i vari tipi di imbal-laggi secondo le esigenze delle industrie che li utilizzano per i loroprodotti.

Le industrieLe industrie utilizzano gli imballi per proteggere e trasportare i pro-pri prodotti, ma sempre più spesso gli imballi contengono ancheinformazione sull’uso dei prodotti stessi. Tra le tante informazionici sono anche quelle per agevolare lo smaltimento degli imballi nonpiù utilizzati attraverso la raccolta differenziata. Grazie agli imballii prodotti vengono trasportati nei negozi per essere acquistati daicittadini.Ed il ciclo ricomincia.

Nel processo di riciclaggio la pellicola di polietilene e alluminio costituente circa il20% sul totale degli imballaggi per bibite viene lavato e densificato fino ad otte-nere un nuovo materiale plastico denominato Ecoallene. Questo materiale vieneriutilizzato in diversi settori di applicazione dove non sono necessarie le prestazionidella materia prima vergine.

Il benesserein pattumiera

Le informazioni e i dati di questapagina sono tratti dal sito delCOMIECO - Consorzio NazionaleRecupero e Riciclo degli Imballaggia base Cellulosica www.comie-co.org - e del COSMARI -Consorzio Obbligatorio per loSmaltimento dei Rifiuti dellaProvincia di Maceratawww.cosmari.sinp.net

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La nostra conoscenza su questo compagno si è ampliatanel corso degli anni ed abbiamo potuto scoprire che lecaratteristiche fondamentali del suo carattere sono mol-teplici ed interessanti. Innanzitutto la sua grande indi-pendenza e l’abilità nel sapersi arrangiare, oltre al suoaspetto rustico ed a dir poco vigoroso! E’ anche un canesocievole benché dominatore ma non aggressivo, affet-tuoso con i cittadini e soprattutto con i bambini, gioche-rellone ad ogni festa ricorrente, sportivo e robusto inquanto capace di resistere agli inverni più rigidi. Altraqualità che lo contraddistingue è l’essere un grandeamatore, infatti la sua prolificità è piuttosto superiorealla media delle sua specie: è proprio a causa di questoche due anni fa è sopravvissuto a diversi incidenti amo-rosi che lo portarono due settimane in cura dal veterina-rio. Per ovviare alle spese mediche, Alessio Spurio ideòuna colletta pro-Spillo a cui hanno contribuito numerosicittadini.Insomma, Spillo è il cane per eccellenza, fisicamente emoralmente, nella sua genuinità e schiettezza!Per lui la più bella ricompensa sarà il piacere che speria-mo abbiate trovato nel leggere questo articolo che vi hapermesso di conoscere meglio il nostro piccolo grandeamico, affinché possiate amarlo ancora di più. E nonabbandoniamo a sé stessi questi fantastici nostri amici aquattro zampe.

Riconosceteq u e s t o

cane nella foto? E’molto noto ai cittadi-

ni di Chiesanuova.Sì, è proprio Spillo, la nostra

mascotte!La storia di questo personaggio risale a

circa otto anni fa quando fu abbandonato davanti al BarLory, all’epoca Bar Tartarelli. Subito fu accudito daGiorgio Temperi che gli diede da mangiare e una cucciain legno, costruita da Umberto Rubini. Da allora non hapiù lasciato le sue sane abitudini: il campo sportivo dovedorme e corre con i ragazzi durante gli allenamenti, lamacelleria di Luciano Agostinelli dove già alle ore 6.30 sinutre di carne, il negozio di mangimi di Patrizio Sparvolipresso cui si ciba di crocchette e l’abitazione di MauroCorsi dove si concede un sonnellino, per non elencaretutte quelle persone che gli comprano gelati, tramezzinie varie ghiottonerie.

SSppiilllloo,,uno di noi

La meningite si puo’ combattere…con comportamenti consapevoli

La meningite può provocare danni molto gravi ed invalidantied addirittura la morte. C’è però una buona notizia: grazie ai

progressi della scienza oggi esistono gli strumenti per prevenirlain molte delle sue forme più diffuse e pericolose.

Che cosa è la meningiteLa meningite è una malattia di origine infettiva causata sia dabatteri che da virus. La meningite virale è prodotta dai virusche si trovano nell’intestino e quindi anche nelle feci e nelleacque nere, può anche svilupparsi come complicanza dell’infe-zione da herpes simplex, dell’influenza, della varicella, dellapoliomelite e del morbillo.Mentre la meningite virale solitamente si risolve senza conse-guenze,la meningite batterica può essere molto pericolosa.Esistono tre famiglie di batteri responsabili della meningite:quella del pneumococco, quella dell’emofilo e quella delmeningococco. Quest’ultima famiglia è molto temuta perchéaltamente infettiva e può dare facilmente origine ad epidemienelle scuole e in altre comunità.In Italia il meningococco di tipo C ha assunto un ruolo preva-lente tra le cause della malattia meningococcica.

Cos’è il meningococcoIl meningococco è un microrganismo (batterio) che al microsco-pio assomiglia ad un chicco di caffè. Si trova nel naso e nellagola. Nella maggior parte dei casi non causa alcun sintomo:infatti, il 20-30% dei bambini sani è normalmente portatore delmeningococco. Solo in alcuni casi il batterio riesce a superare ledifese del soggetto, entra nel sangue e provoca la malattia.

Come ci si ammalaIl contagio da un individuo all’altro avviene sempre attraverso lemicroscopiche gocce di saliva emesse con la tosse, gli starnuti oscambiate con il bacio. L’incidenza maggiore della malattia si hain inverno e in primavera, di frequente durante la stagioneinfluenzale.

Come si manifesta la malattia meningococcicaQuesta si manifesta in due forme cliniche entrambi estrema-mente gravi e spesso presenti contemporaneamente.• la meningite meningococcica è l’infiammazione delle

meningi, le membrane che rivestono il cervello. Questo tipo dimeningite rappresenta circa il 35% di tutte le meningiti bat-teriche del bambino. Nel 10% dei casi la malattia puòessere mortale. Inoltre, dopo la guarigione, si possonoriscontrare postumi gravi come sordità, paralisi deinervi cranici, deficit mentale.

• la sepsi meningococcica è l’invasione da parte del menin-

gococco di tutti gli organi attraverso il sangue. La mortalità,per collasso cardiocircolatorio (20% circa), è dovuta ai gravidanni che si verificano in tutti gli organi interessati.

I sintomiIl periodo di incubazione è mediamente di 3-4 giorni. I sintomipossono variare da semplici infezioni delle prime vie respiratorie,come riniti, faringiti, congiuntiviti (che possono guarire sponta-neamente anche senza terapia), alla malattia invasiva vera e propria.Sintomi di meningite:• rigidità del collo• febbre alta• mal di testaSintomi precoci di sepsi nei bambini e negli adolescenti:• dolori alle gambe• mani e piedi freddi• colorito anomalo della pelle• in questa forma della malattia sono spesso presenti sulla pelle

piccole macchie, rosso vinaccia

Chi è a maggiore rischioChiunque può contrarre la meningite da meningococco. Sonomaggiormente a rischio i nuovi nati, i bambini, gli adolescenti ei giovani adulti. In particolare:• i bambini che frequentano l’asilo nido e la scuola materna• i bambini con patologie croniche• chi si reca in aree dove la malattia è frequente (missioni uma-

nitarie)• chi è stato esposto al contagio

Come evitare la malattia meningococcicaCi si può difendere dal contagio evitando i luoghi in cui essasi diffonde più facilmente e adottando una buona igiene per-sonale:• lava le mani di frequente e assicurati che chiunque sia a con-

tatto con il tuo bambino lo faccia• non condividere con nessuno tazze, posate, bicchieri e non

bere dalla stessa bottiglia di un’altra persona• evita il contatto con la saliva (cosa che può avvenire con il

bacio)

L’unica misura veramente efficace è la vaccinazioneAttualmente è possibile vaccinarsi contro il meningococcodi tipo C con un vaccino sicuro ed efficace già dalla primainfanzia. Per altre forme dovute al meningococco come A, B, We Y saranno presto disponibili nuovi vaccini.Chiedi al tuo medico consiglio per la vaccinazione dei tuoi figli efamiliari.

Basterebbe pensare che nessuno è nel giusto assoluto, comenessuno è nel torto assoluto!

Vorrei porre una riflessione a tutte le persone.Durante il corso della nostra vita quotidiana operiamo determinatescelte, difficili o banali. Scelte che facciamo per raggiungere una sortadi felicità, seppur temporanea ed irrisoria che sia, dettate dal nostroistinto, da uno stato d’animo o da un sentimento.Sì, magari agli occhi della gente possono sembrare incomprensibili,strane, ma che sentiamo il bisogno di fare, con tutti i rischi che essecomportano. Oltre tutto bisogna fare i conti anche con quelle personeche non aspettano altro che un nostro umano passo falso per giudi-carti, magari insultarti, o, peggio, parlarti male alle spalle. Non ren-dendosi conto del danno che arrecano. Persone false, meschine, chespesso e volentieri sono quelle più vicino a noi! Non sapendo impie-gare il loro tempo, queste persone lo impiegano giudicando e deri-dendo le scelte degli altri.Basterebbe pensare che “nessuno è nel giusto assoluto, come nessu-no è nel torto assoluto”! Chi può dire cosa è giusto o sbagliato?!Basterebbe sforzarsi di capire, o almeno rispettare, il perché di tali scel-te, considerato che solo noi sappiamo quanto ci costi farle!E’ colui che dispensa giudizi a trovarsi nel torto assoluto.Poiché ogni istinto o azione che non recano danno altrui sono dettatidal cuore, vanno rispettati e difesi con tutte le nostre forze!Nel semplice atto di esistere, finiamo per ferire qualcuno.Nell’atto stesso di vivere provochiamo dolore a qualcuno.

Il testo che abbiamo pubblicato è tratto da una lettera ricevuta dallaredazione di Le Brecce. L’autore ha preferito rimanere senza nome.

Ci piacerebbe che firmassi questa tua lettera. In questo modo inoltrepotrai essere contattato da molte persone che condividono queste tueconsiderazioni e si nascondono credendo di essere sole. Magari potre-ste formare un gruppo ed insieme avere la forza di modificare l’atteg-giamento che tu condanni.Un gruppo insieme riesce a mettere in pratica quello in cui crede, resi-stendo e superando insieme anche le critiche malevole.Il Movimento per Chiesanuova è nato da un alcune persone che sin-golarmente credevano necessario migliorare anche di poco la qualitàdella vita nel nostro paese. Ognuno ha dichiarato questa volontàincontrando altri che la pensavano allo stesso modo ed è nato ungruppo, che condivide le tue considerazioni e che vuole evitare di esse-re prigioniero del pessimismo affermando i valori della tolleranza,della libera e civile convivenza tra persone che hanno idee diverse.

Attendiamo i vostri interventi, pareri e suggerimenti!Scriveteci all’indirizzo [email protected] oppureattraverso il forum del sito internet.

Al giornale di Chiesanuova

SOCIETÀ | 6

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leggerezza e l’allegria che solo i bambini ancora possiedono.

Campionato PES ‘08All’oratorio di Chiesanuova con il nuovo anno è iniziato il campionato piùappassionante e avvincente del mondo, che avrà termine nel mese dimaggio.Stiamo parlando del campionato di calcio PES ‘08, dal nome delgioco utilizzato “Pro Evolution Soccer 2008” per Play Station 2,quindi tale torneo è virtuale.In maniera inverosimile si riproduce il gioco reale del calcio, ma a dif-ferenza di quello praticato sul campo, non occorrono spiccate dotifisiche o tecniche.Il vincitore della competizione sarà colui che, attraverso l’uso di unsemplice joystick, riuscirà a far prevalere la propria squadra su tuttele altre. Protagonisti di questo campionato sono tredici ragazzi la cuisquadra è stata assegnata ad ognuno di loro casualmente tramiteestrazione, dopo aver scelto i club più forti d’Europa in questo 2008.A queste tredici squadre ne sono state aggiunte altre tre guidate dalcomputer per rendere il tutto più avvincente.Come in ogni campionato tutti i giocatori si sfideranno l’uno control’altro, disputando un girone d’andata e uno di ritorno con una dif-ferenza: chi si troverà in testa alla fine del torneo non sarà il cam-pione. I primi quattro classificati accederanno ad una fase ad elimi-nazione diretta e solo dopo questi scontri avremo il campione di PES08, che si aggiudicherà un bellissimo trofeo e un gradito premio.Saranno poi premiati il secondo e terzo classificato, il capocannonie-re e, non meno importante, sarà assegnato il premio fair-play per chiavrà collezionato il minor numero di cartellini gialli e rossi.L’intento del campionato è di creare un ulteriore momento di incon-tro tra i ragazzi, facendo leva su un loro interesse comune come il

calcio, affinché attraverso ilgioco e momenti di discussio-ni si rafforzino valori come l’a-micizia e l’appartenenza algruppo.

Carnevale dei bambiniSabato 2 febbraio abbiamo organizzato un “catechismo” davverospeciale: un pomeriggio di amicizia e di allegria per festeggiare insie-me il carnevale, o meglio il 6° carnevale dei bambini! In oratorio c’e-rano Biancaneve, il Principe Azzurro e ben 10 nani pronti ad acco-gliere bambini mascherati di tutte le età: ci sono stati giochi, musicae balli, la premiazione delle maschere più giovani, divertenti e origi-nali. La vincitrice assoluta? Una bambina di soli 27 giorni, un dolcis-simo Arlecchino!È stato molto bello vedere bambini italiani e stranieri giocare insie-me, scambiarsi scherzi e sorrisi sotto una pioggia di coriandoli e cara-melle. È la prova che possiamo essere amici anche attraverso un pic-colo gesto: portare dei dolci o una bibita da condividere con gli altri,lasciare un’offerta, ballare e scherzare insieme, oppure realizzare ani-maletti e fiori con i palloncini per far felice un bambino.Un ringraziamento affettuoso va a Don Guido, sempre disponibileper iniziative che riguardano i bambini e che si è lasciato simpatica-mente coinvolgere nel gioco della mummia. In queste occasioni l’o-ratorio diventa davvero la casa di tutti noi, un luogo da rispettare edove vivere con gioia gli insegnamenti di Gesù!

Sono in vena di farti gli AuguriQuest’anno la recita natalizia, che si è svolta presso l’oratorio, daltitolo “Sono in vena di farti gli Auguri”, ha voluto unire tematichemolto importanti come la nascita di Gesù bambino e l’importanzadel sangue per il nostro organismo.I bambini hanno assunto dei ruoli e dei nomi di rilievo a volte pocochiari nel loro significato come: Globulo, Piastrina, Emoglobina,Midollo ecc.Per questo abbiamo ritenuto opportuno l’intervento della dottores-sa Daniela al fine di spiegare bene a tutti noi l’importanza del san-gue e dei suoi componenti per la nostra esistenza.La cosa più bella è stata l’interpretazione, fatta con la spontaneità, la

Tutto questo esiste anche

grazie a te!

LeBRECCE

E’ in arrivo il primo e più grande Pigiama Party delmondo. E’ per ora un’idea ma appena le tempera-ture saranno godibili diventerà realtà.L’evento, che sarà diviso in due serate (età 9-13 annie 14-17 anni), non potrà essere che un’occasioneunica per divertirsi alla grande.Per seguire il nostro motto “star bene con gli altriper una società migliore” i nostri bambini e ragazzipasseranno un’intera notte all’oratorio. Il programma, in fase di studio, comprenderà sicu-ramente questi appuntamenti:• Ritrovo, ore 19.00: con sacchi a pelo o materas-

sini si prenderà posto all’oratorio

• Cena, ore 20.30: con la nostra cucina si farà unadeliziosa cenetta

• Tutti in pigiama, ore 21.30: con il massimorispetto della propria privacy tutti in pigiama

• Allegria, ore 22.00: viviamo l’oratorio con ilping-pong, il biliardino, le nostre due Play Stationcon Buzz e il calcio. Poi il karaoke per cantare eballare insieme le più belle canzoni degli ultimitempi

• Cinema, ore 24.00: un bel film ci farà compa-gnia prima della nanna

• Sveglia e colazione, ore 9.00: musica briosa ebenaugurante darà la sveglia a tutti

• Svago, ore 10: svago prima di andare a messa

E’ un modo per sostenere l’oratorio, coprire le più importanti e cospi-cue spese come il riscaldamento e la luce.E’ un modo per sentirsi partecipi ad un progetto come quello di avereuna struttura a disposizione, un importante punto di ritrovo per bam-bini, giovani e adulti.Sapere dove andare il venerdì o il sabato sera e quasi tutti i pomeriggidella settimana.Non facciamo finta di non sapereLa cifra annuale è a dir poco ridicola (25 Euro) rispetto a quello che sipuò avere in cambio. Sono troppo spesso solo i bambini a fare la tes-sera. Siamo fieri e contenti che molti ragazzi utilizzino l’oratorio, mavorremmo anche da loro un aiuto con il tesseramento.Cosa offriamo• Giochi sempre nuovi e avvincenti• Assistenza con educatori-animatori• Grossi sconti sulle principali cene organizzate dalla parrocchia• Feste a bizzeffe (Carnevale, Capodanno, Babbo Natale, San Martino,

notti no-stop ecc.)

• Tornei di calcetto, beach volley e calcio-tennis all’aperto ma moltialtri grandi tornei all’interno come ping-pong e Play Station, ecc.

• Tanta musica con migliaia di brani a disposizione• Cinema e sport in grande schermo• Possibilità di organizzare feste di compleannoDi più, e sicuramente dimentichiamo qualcosa, non possiamo fare edare.Siamo all’avanguardia ma non vogliamo, anche grazie al vostro aiuto,fermarci.Progetti futuri• Acquisto di Play Station 3 e della consolle Wii di Nintendo• Potenziamento sonoro del nostro già potente impianto hi-fi con altre

2 grosse casse acusticheUnisciti alla festa!Costo tessera 25,00 € (1° figlio), 15,00 € (2° figlio) o 10,00 € (3° figlio)Tesseramenti presso il parroco Don GuidoInformazioni ai numeri 347.9451211 e 347.4873794

PIGIAMA PARTY... prossimamente

Campagna di tesseramento 2008

Le foto del “Carnevale

dei bambini” sono di

Scarabocchio Studio

Fotografico, Chiesanuova.

Le foto di “Sono in vena

di farti gli Auguri” sono

di Non Solo Foto, Treia.

Page 8: LeBrecce - numero 06 - marzo 2008

NON CI PIACE | 8

1 Buche zona industriale -Strada riservata ai… fuori-strada? Oppure buche chedevono essere chiuse per lasicurezza di tutti?

2 Strada senza sbocco - Ache serve quel mucchio diterra alla fine della strada?Magari una transenna o unafioriera sarebbe più funziona-le e più bella a vedersi.

3 Rete palestra - La nevecaduta a dicembre ha squar-ciato la rete. Si aspetta la pri-mavera per aggiustarla?

1 2no

n risolto

non risolto

non risolto

non risolto

non risolto

NON RISOLTI• Rotatoria - A.A.A. cercasi azienda volontero-

sa. Vorremmo un ingresso a Chiesanuova piùbello!

• Strada pericolosa - Una strada pericolosa… enon da oggi. Serve uno spazio per i pedoni.

• Piazza - I gradini non sono facilmente visibili ehanno già provocato delle cadute.

• Marciapiedi Via Don Sturzo - Lavori non com-pletati o completati in maniera raffazzonata.

• Via Rossini - Area naturale protetta per topi, rattie serpenti. Se l’erba incolta venisse tagliata rego-larmente si eviterebbe di dare ospitalità a questianimali poco gradevoli e anche pericolosi.

• Pali misteriosi - Nessuno sa a che cosa servo-no questi pali gialli. Se qualcuno conosce chi liha messi gli dica di toglierli.

• Tabellone affissioni - Il tabellone per le affis-sioni ed anche il cartello stradale dovrebberotrovare un altro posto. Questa è l’area piùimportante e significativa per la nostra storia.

Spesso basta poco per risolvere un problema!

SUGGERIMENTI• Campo di calcetto - L’erba

sintetica: bella e utile.Sarebbe bello fosse così siaper chi gioca che per chi vede.

• Via Raffaello Sanzio -Alcuni pensano che sia lapista del kilometro lanciato!Una zona di parcheggio alcentro eliminerebbe il perico-lo e darebbe dei posti par-cheggio utili.

riso lto

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Inviaci le tue foto tramite email o messag-

gio MMS dal cellulareall’indirizzo noncipia-ce@movimentochie-

sanuova.it Tutte le immagini verran-no pubblicate, in brevis-

simo tempo, sul sitointernet nell’area dedica-ta non ci piace e quelle

più significative nel prossimo numero

di Le Brecce.

riso lto