Download - Labattaglia deicattolici delusi «Ora unpartito della famiglia» · 2016. 3. 1. · Labattaglia deicattolici delusi «Ora unpartito della famiglia» Adinolfi:«Bisognadare rappresentanzaalla

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  • PER LA MANIFESTAZIONE ARCOBALENO DEL 5 MARZO

    :::FOSCABINCHER

    ■■■ Il proposito è quello di «verifica-re l’attività degli organi di gestione de-gli istituti bancari coinvolti in situazio-nidicrisiodidissesto»einprimisBan-ca Etruria, Banca delle Marche, Cassadi risparmio di Ferrara e Cassa di ri-sparmio della provincia di Chieti. Poicertodidareun’occhiataatuttoilsiste-

    ma bancario italiano e aifattori che ne hanno pro-vocato la crisi da quandoè entrato in vigore l’euro.PresentataalSenatoque-staèl’ultimarichiestafor-malediistituzione diunacommissione di inchie-sta parlamentare che ab-bia gli stessi poteri dellamagistratura per indaga-reanchesuPierLuigiBo-schi, papà del ministrodelle Riforme Maria Ele-

    na Boschi e già membro del comitatoesecutivo e vicepresidente di BancaEtruria fino al commissariamento de-ciso dalla Banca d’Italia l’11 febbraio2015.

    Nonèlaprimapropostadicommis-sione di inchiesta sulle quattro ban-che finite in procedura di risoluzioneapprodata in Senato da dicembre adoggi,emolte altresono statedeposita-te dai gruppi di opposizione alla Ca-mera dei deputati. Questa però è unaproposta di inchiesta speciale, specia-

    lissima. Perché porta la firma del nuo-vo alleato di Renzi e della Boschi: De-nis Verdini, il leader di Ala. Il primofirmatario per altro è Lucio Barani,quell’ex socialista che porta sempre ilgarofano all’occhiello che siede nelbanco a fianco di Verdini in Senato.Poi peròin ordine alfabetico ci sono lefirmeditutti isenatoridelnuovogrup-po. C’è Sandro Bondi con la sua Ma-nuela Repetti, ci sono gli altri volti piùo meno noti della compagnia comeCiro Falanga, Eva Longo, la ex grillina

    Adele Gambaro e l’ex cosentinianoVincenzo D’Anna. Potrebbe sembra-re un colpo basso da parte del nuovoalleato, ma in fondo anche il Pd sullacarta ha appoggiato la proposta diuna commissione che facesse luce suquegliscandalibancari.Renzihaoscil-lato però fracommissione di indaginee commissione di inchiesta, e fra ledue c’è una bella differenza. La primadisegna un banale quadro dei fatticonlamatitasaldamenteinmanoallamaggioranza parlamentare che deci-

    de poi che forma debba avere quel di-segno. La seconda di solito viene gui-data da un membro dell’opposizionee avendo poteri della magistraturaquando interroga un testimone pre-tendelaveritàdeifatti,esequellosgar-ra rischia pure l’arresto. La differenzaè sostanziale. Verdini comunque sce-glie la versione più dura e incisiva del-la commissione di inchiesta, anche seneltitoloenellepremesserestaunpiz-zico generica: “Sul sistema bancario efinanziario, con particolare riguardoalla tutela dei risparmiatori”. E anchel’arcoditempodellainchiestaèpiutto-sto largo, prendendo in considerazio-ne ben tre lustri: quelli intercorsi fra il10gennaio2000eil31dicembre2015.Apre un faro sui comportamenti diBancadiItaliaediConsobinquelperi-odo, ma poi punta diretta proprio allequattro banche che sono finite al cen-tro della polemica politica, Etruria intesta,chiedendodiverificare«l’attivitàdegli organi di gestione degli istitutibancario coinvolti in situazioni di crisio di dissesto, con particolare riguardoall’osservanzadegliobblighididiligen-za, trasparenza e correttezza nell’allo-cazione di prodotti finanziari, nonchédegli obblighi di corretta informazio-ne degli investitori». Davanti aVerdini& c- spiega la proposta di inchiestaparlamentare- non potrà «essere op-posto il segreto di ufficio né il segretoprofessionale o quello bancario».

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    L’INTERVISTA A «PORTA A PORTA»

    Denisc’è: «Prontia votarealtrefiducie»

    :::CATERINAMANIACI

    ■■■ Il Family Day cerca altriorizzonti. Probabilmente poli-tici. E potrebbe rapidamentetrasformarsi in un Family Par-ty.«QuellacheènataconilFa-milyDayèuna esperienza im-portante, cheha stupito l’Italiae preso in contropiede il mon-do politico, a cominciare dallostesso premier. E segna la ne-cessità di organizzare politica-mente la grande mobilitazio-ne che si è generata, il popoloche ha dato origine a questamobilitazione e che è dram-maticamenteorfanodiunare-ale rappresentanza politica»:Mario Adinolfi, come dichiaraaLibero,nonhadubbi suquelche potrebbe accadere. Aven-do esperienza sul campo vededelinearsi chiaramente «unorizzonte di lotta politica», apartire da quella contro il refe-rendum sulle riforme costitu-zionaliaottobre.Adinolfisitro-veràapartecipareadunatavo-la rotonda con i protagonistidella piazza del Family Day:Massimo Gandolfini, FilippoSavarese,SimonePillon,Gian-francoAmato,CostanzaMiria-no e Toni Brandi. Perché, aquesto punto, sono in molti achiedersi cosa ne sarà propriodi questo popolo, fortementedelusoanchedall’approvazio-ne del ddl Cirinnà. Resterà,per così dire, un mega-conte-nitore destinato a risvegliarsial prossimo appuntamento«antropologico» (eutanasia,adozioni senza limiti, e cosìvia), o si articolerà in un movi-mento di massa per rappre-sentarequell’Italiasenzavoce,ignorata dal pensiero unicodominante? Si ricorderà, adesempio, alle prossime elezio-ni amministrative di chi si ècomportato secondo coscien-za durante il voto del Senato edi chi, invece, hatraditoleaspettati-ve espresse al Cir-coMassimo?Spie-ga che sarà que-stoilfilocondutto-re della tavola ro-tonda Fabio Tor-riero, che la coor-dinerà: l’evento èorganizzato dallaFondazione Can-tiere Abruzzo-Ita-lia e da Intelligo-News.it, di cui Torriero è il di-rettore, e si svolgerà domani,mercoledì 2 marzo, alle ore11,30, presso la Sala Caprani-chetta di piazza Montecitorio.

    Secondo Adinolfi, comun-que, è già evidente che «il te-ma sia l’organizzazione politi-ca di queste forze che hannovoglia di contare, di rovesciarele prospettive, di parlare fortee chiaro. E che sono amareg-giate per quanto hanno visto

    fare con il voto al ddl Cirinnà...Io conduco un programma suRadio Maria, tanto sbeffeggia-ta dai grandi circuiti mediaticie intellettualoidi, ma che con-ta milioni di ascoltatori: il pro-gramma si intitola «Il mormo-riodi un ventoleggero», cheinquesti giorni si è trasfromatoin un uragano, con la gente

    che telefona in continuazioneper chiedere che arrivino sullascena politci di cui davvero fi-darsi. Il Renzi cattolico, l’Alfa-no cattolico hanno deluso,nonsonoloroquelliacuichie-dere rappresentanza. E que-sto popolo non dimenticheràla farsa andata in scena sul ddlCirinnà, a cui sta seguendo la

    farsa di un nuovo ddl già belloe impacchettato sulle adozio-ni».

    L’«avvertimento» al pre-miersuquantopeseràilgiudi-zio negativo del popolo dellefamiglie è stato più volte rilan-ciato,inpiazzaenonsolo.Pro-prio ieri si è registrato un bottae risposta dai toni poco conci-

    lianti tra Renzi e Gandolfini,portavoce del Family Day.«Matteo Renzi ha trattato conspocchia e indifferenza il po-polo del Family Day, rifiutan-do anche il minimo confrontopiùvolte richiestoe proceden-do a colpi di fiducia e diktat;ora si accorge che siamo uncorpo sociale influente e teme

    il nostro voto, ma l’abbiamodetto subito che ci saremmoricordati di tanta arroganza».Lo afferma inuna nota FilippoSavarese,portavocediGenera-zione Famiglia, commentan-do le critiche del premier aGandolfini, che ha promessodi mobilitare cattolici e mode-rati contro il referendum sulleriforme costituzionali. Renzi,attraverso lasua e-news,hadi-chiarato di essere pronto a sfi-dare il movimento «con unsorriso» e se «mi inviterannoandrò nelle parrocchie, comenelle realtà del volontariato».Ma Gandolfini non ha rispar-miato le critiche al presidentedel Consiglio, ancora una vol-ta: in un’intervista ad Affarita-liani.it ha rincarato la dose,sottolineando, tra le altre cose,a proposito del ddl sulle unio-nicivili,che«unaleggecosìde-licata e sensibile che riguardala struttura stessa, oltre che lastoria, della civiltà italiana, èpassata con un atteggiamentoassai poco democratico, direiquasidittatoriale».Epertorna-reall’ideadiuneventualenuo-vo partito, mentre per qualcu-no è già avviato un «processocostituente», Savarese spiegache, «per il momento non esi-ste un disegno preciso, ma èevidentecheesisteunaprofon-daesigenzadirappresentanzae ciò potrà dare dei frutti».

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    ::: I GUAI DEL GOVERNOLa miccia accesa dalla Cirinnà

    La battaglia dei cattolici delusi«Ora un partito della famiglia»Adinolfi: «Bisogna dare rappresentanza alla mobilitazione del Family day»Domani incontro tra le anime del movimento. Renzi attacca: «Accetto la sfida» Da sinistra, Massimo Gandolfini e Mario Adinolfi [Ansa]

    «Altre fiducie? Da qui alla fine della legislatura non ci tireremo indietro.Non avendo fatto trattative, non abbiamo chiesto ministri e sottosegreta-ri. Non siamo organici». Ospite di Porta a Porta Denis Verdini spiegacosì a Bruno Vespa se in futuro potrebbe entrare nella maggioranza digoverno. Il senatore di Ala, artefice del Nazareno, parlando del primovoto di fiducia al governo Renzi sulle Unioni civili sostiene che «è un votoche ci compromette, un voto molto importante, ponderato, su di unalegge importante». «Questa è una legislatura costituente», chiosa Verdi-ni, «e quando è nata c’era un sostanziale pareggio alle elezioni tra i dueschieramenti. Da allora le cose sono cambiate con l’avvento di Renzi».

    Quando il popolo delFamilyDayavevariem-pito il Corco Massimo,leassociazioni deidirit-tiomosessualieranoin-sorte contro gli sconti-comitiva rilasciati daNtv accusandola diomofobia. Polemichesterili,datocheNtvave-va già effettuato similiscontiancheperunPri-de due anbniprima. Ie-ri gay.it annunciavacon gioia la convenzio-ne per la manifestazio-ne arcobaleno del 5marzo a Roma: 30% disconto su Italo. La di-scriminazionenoncor-re sulle rotaie. [LaP]

    Italo fa scontoanche ai gay

    Lo sgambetto del neoalleato Ala

    Verdini vuole un’inchiesta verasulle malefattedi papà Boschi

    Denis Verdini [Ansa]

    ITALIA10 __Martedì 1 marzo 2016__@ commenta su www.liberoquotidiano.it