LA RICERCA
PODOLOGICA IN
GERIATRIA
Antonio D’Amico Francesca Ruggeri
15 ° CONGRESSO NAZIONALE
DELL’ ASSOCIAZIONE
ITALIANA DI
PSICOGERIATRIA
Firenze 16-18 Aprile 2015
ASSOCIAZIONE ITALIANA
PODOLOGI
LA RICERCA
Un orizzonte ancora da esplorare
Assenza di fondi economici
Mancata formazione di ricercatori
Mancanza di idee?
UN ESEMPIO DI RICERCA
La prevenzione delle cadute da
incidente domestico negli anziani
nell’ambito del Programma nazionale linee
guida che il Ministero della salute, in
accordo con l’Istituto superiore di sanità ha
elaborato a partire dal 2008.
L’INCIDENTE DOMESTICO: I DATI
Ogni anno si verificano in Italia fra i tre e i quattro
milioni di incidenti domestici ne sono vittime in
prevalenza gli anziani, con conseguenze rilevanti in
termini di disabilità, ricoveri e mortalità.
Tra gli incidenti domestici, le cadute rappresentano la voce
più importante: si calcola che un terzo degli
ultrasessantenni ne rimanga vittima,
con costi umani, sociali e materiali straordinari.
Più colpite sono le persone sole o istituzionalizzate.
Solo i costi per ricovero da incidente domestico sfiorano
in Italia i 400 milioni di euro all’anno.
Le cadute rappresentano la prima causa di
incidente domestico nonché la prima causa di
ricovero e decesso per incidente domestico.
Negli uomini le lesioni che portano al
decesso sono prevalentemente il trauma
cranico (29%) e la frattura degli arti inferiori
(29%), nelle donne il trauma cranico incide
per il 14% e la frattura degli arti inferiori
per il 68%.
LE CADUTE : LA DISABILITA’
Negli anziani le cadute rappresentano il 78%
degli incidenti domestici.
L’incidenza delle cadute nelle case di cura e
negli ospedali è 2-3 volte superiore rispetto a
quella delle cadute che avvengono
nell’abitazione e con complicazioni maggiori.
LE CADUTE : LA DISABILITA’
La caduta rappresenta quindi un evento temibile
per l’anziano non solo per le conseguenze in termini di
disabilità, ma anche per le ripercussioni psicologiche
La perdita di sicurezza e la paura di cadere possono
accelerare infatti il declino funzionale e indurre
depressione o isolamento sociale.
il 50% degli anziani in grado di deambulare
senza difficoltà prima della frattura dell’anca,
dopo l’evento non riesce più a recuperare la mobilità
che aveva in precedenza.
LE CADUTE: GLI EFFETTI
PSICOLOGICI
La letteratura ha evidenziato come i seguenti fattori
aumentino il rischio di cadute negli i anziani:
storia di precedenti cadute
paura di cadere
polifarmacoterapie, assunzione di farmaci particolari
alterazione della mobilità
alterazione della vista
rischi domestici
isolamento sociale
ausilio di un bastone, di una stampella
LE CADUTE : FATTORI DI RISCHIO
Questi studi non hanno preso in considerazione le
affezioni podaliche che, in base alla nostra esperienza,
rappresentano altrettante cause di alterazioni
deambulatorie e quindi di cadute.
La sorveglianza podologica dovrebbe quindi entrare a far
parte di quelle raccomandazioni di buona pratica clinica utili
per la prevenzione delle cadute nell’anziano.
Riteniamo quindi importante la partecipazione della figura
del podologo a gruppi di lavoro con queste finalità
epidemiologiche o cliniche.
CRITICITA’ DELLA RICERCA
L’assistenza podologica nelle case di cura di Bolzano e
Merano (Oscar Unterfrauner -1987)
NUMEROSI RESOCONTI
UTENTI 190
OSPITI 287
L’assistenza podologica nelle case di cura di Bolzano e
Merano (Oscar Unterfrauner -1987)
NUMEROSI RESOCONTI
L’assistenza podologica nelle case di cura di Bolzano e
Merano (Oscar Unterfrauner -1987)
NUMEROSI RESOCONTI
PAZIENTI 190
PRESTAZIONI 786
1-3 VOLTE 57,9%
4-6 VOLTE 18,4%
7-9 VOLTE 13,7 %
10-13 VOLTE 10,0 %
UTILIZZO DEL
SERVIZIO
L’assistenza podologica nella R.S.A e nella L.D.R. del Pio
Albergo Trivulzio di Milano (Giulio Zanetti-1992)
NUMEROSI RESOCONTI
Anni 1988-1992
367
L’assistenza podologica nella R.S.A e nella L.D.R. del Pio
Albergo Trivulzio di Milano (Giulio Zanetti-1992)
NUMEROSI RESOCONTI
Anni 1988-1992
Il piede dell’anziano: indagine epidemiologica sulla
popolazione anziana del comune di Dicomano (S. Gangemi,
L. Ferrucci, A. Baroni –I.N.R.C.A Firenze – 1991)
NUMEROSI RESOCONTI
NUOVE PROSPETTIVE DI RICERCA
PODOLOGICA IN GERIATRIA
VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEL TRATTAMENTO
PODOLOGICO (Autrice Simona Ficacci)
OBIETTIVO
Registrare variazioni quantitative (km percorsi)
e qualitative (dolore) nella deambulazione in rapporto
ai trattamenti podologici effettuati
MATERIALI
Contapassi o podometro
Scala VAS (Scala Visiva
Analogica)
Campione di 10 pazienti ( 9 donne)
di età compresa tra i 60 e i 67 anni.
METODICA
Settimana precedente
al trattamento Rapporto tra Km percorsi
prima e dopo trattamento con
scarico
VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEL TRATTAMENTO
PODOLOGICO (Autrice Simona Ficacci)
INDAGINE SU ANZIANI OSPEDALIZZATI
CON FRATTURA DI FEMORE
Prima della caduta 6 deambulavano autonomamente
Precedenti fratture Solo 1 caso
Luogo caduta 6 in casa – 4 esterno
Modalità 9 Solo da posizione eretta; 1 da letto
Causa Perdita forze 3
Perdita equilibrio 6
Perdita conoscenza 1
Assunzione farmaci In media 4-5
Tipo di calzatura 4 aperte – 4 chiuse – 2 scalza
Altre fratture oltre
femore
2 soli casi
Osteoporosi 2 casi (molto gravi)
Autrice Francesca Ruggeri
L’INDAGINE BAROPODOMETRICA
NELLA RICERCA PODOLOGICA
IN GERIATRIA
Young,Cavanagh, Boulton,1991
Montesi, D’Amico,1992
Riduzione pressoria
in 37 dei 43 siti trattati
superiore al 26%
L’INDAGINE BAROPODOMETRICA
NELLA RICERCA PODOLOGICA
IN GERIATRIA
Istituto Podologico Italiano
Analisi statica prima del trattamento podologico a sinistra
e dopo a destra
L’INDAGINE BAROPODOMETRICA
NELLA RICERCA PODOLOGICA
IN GERIATRIA
Istituto Podologico Italiano
Analisi dinamica prima del trattamento podologico
a sinistra e dopo a destra
L’INDAGINE BAROPODOMETRICA
NELLA RICERCA PODOLOGICA
IN GERIATRIA
Istituto Podologico Italiano
Analisi dinamica con ortesi plantare
NUMEROSE SONO LE
PROSPETTIVE VERSO
CUI INDIRIZZARE LA
RICERCA GERIATRICA
DAL PUNTO DI VISTA
PODOLOGICO
MOLTE DI ESSE SONO
ANCORA INESPLORATE
LA RICERCA NON DEVE QUINDI MAI ESSERE
INTERPRETATA COME UN LUSSO O COME UN
SOVRAPPIU’. A NESSUN LIVELLOI: DALLA PIU’
PICCOLA CASA DI RIPOSO, AL CENTRO DI ALTE
TECNOLOGIE BIOMEDICHE E CHIRURGICHE,
DALL’AZIENDA SANITARIA LOCALE SPEDUTA IN
UNA REGIONE DEL SUD AL GRANDE OSPEDALE
PUBBLICO O PRIVATO DEL NORD.
SOLO LA RICERCA PERMETTE AGLI OPERATORI
DI COLTIVARE LA PROPRPRIA CAPACITA’ DI CURA
E LA PROPRIA LIBERTA’ NEL RAPPORTO CON IL
PAZIENTE. SOLO L’IMPEGNO DI STUDIO E DI
SPERIMENTAZIONE PERMETTE IL VERO
PROGRESSO INDIVIDUALE E COLLETTIVO.
Prof. Marco Trabucchi
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