Download - La grande sfida di essere cattolici ALL’OSPEDALE DI BETLEMME · araba però quasi tutti imparano l’ebraico a scuola. Alcuni di loro, spesso per lavoro, si sono spostati verso

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SPECIALE FONDAZIONE GIOVANNI PAOLO II

L’INIZIATIVA •

SEDE LEGALE DELLA FONDAZIONEGIOVANNI PAOLO IIPiazzetta della Cattedrale, 1 - 50014 -Fiesole (FI)

SEDE OPERATIVAPiazza Municipio, 5 - 52015 –Pratovecchio (AR)

INVIO CORRISPONDENZACASELLA POSTALE 20 52015Pratovecchio (AR)

TELEFONO 0575/583747 fax0575/583747

Ufficio della Fondazione a FIRENZEVIA DEL PROCONSOLO, 16aperto dal lunedì al venerdì dalle 9,30alle 12,30telefono 055-219046

[email protected]@[email protected]

SEDE OPERATIVA MEDIO ORIENTEJerusalem - Israel, Greek Orthodox St.P.O.Box 1407

TELEFONO 0097 2 6266613 fax 009722 6284586

Per contribuire ai progetti dellaFondazione Giovanni Paolo IIsi può utilizzare il conto corrente:

- Banca del Valdarno CreditocooperativoIBAN:IT 55 U 08811 71600 000000029012

- Monte dei Paschi di SienaIban:IT 88 V 01030 71590 000000600051

- Conto Corrente PostaleNumero: 05695854

DA SAPERE

DI PADRE DAVID NEUHAUSS S.J

luglio, 41 bambini cattolicid’Israele hanno partecipato a uncampo estivo: cinque giorni dicatechismo, pregheria e

divertimento al Santuario di Nostra Signoradella Palestina, a Rafat (a una trentina dichilometri ad ovest di Gerusalemme). Unevento abbastanza usuale nella vita dellaChiesa, però per noi unico: tutte le attività sisono svolte in ebraico. I bambini, di origineisraeliana, palestinese, russa, libanese,filippina e africana, erano tutti alunni discuole ebraiche in Israele. Come migliaia dialtri bambini cattolici in Israele, vivono,pensano e parlano in ebraico per varieragioni: i loro genitori sono ebrei israelianioppure vivono in Israele come immigrati(Arabi Palestinesi, lavoratori stranieri orifugiati). Con la creazione dello Stato di Israele nel1948, diverse ondate migratorie hannoincrementato la popolazione ebrea di diversimilioni di persone. Migliaia di cattolici, perla maggior parte membri di famiglie ebree,si sono ritrovati immersi in una societàebraica. Hanno rapidamente adottato lalingua del loro nuovo paese: l’ebraico. Perragioni linguistiche, culturali e politiche,non hanno però trovato posto nella Chiesalocale, a maggioranza arabofona. Un piccologruppo di religiosi e laici cattolici, per lo piùdi origine ebraica, ha così dato inizioall’Œuvre Saint Jacques, una associazionecon un duplice obiettivo: rispondere aibisogni dei cattolici che vivono nella societàebraica-israeliana, e il dialogo tra la Chiesa eil popolo ebreo. Un terzo obiettivo si è fattosempre più centrale: pregare per la pace e lagiustizia in Terra Santa perché tutti i suoiabitanti possano prosperare.Gli aspetti pastorali dell’Œuvre SaintJacques sono stati assunti dal VicariatoCattolico di lingua ebraica del PatriarcatoLatino, eretto da Sua Beatitudine il PatriarcaMichel Sabbah nel 1990. L’elevazione delprimo Vicario, Jean-Baptiste Gourion O.S.B.,al rango di Vescovo ausiliare nel 2003 haportato a una più profonda definizionedello scopo e della missione del Vicariato,nel contesto di una nuova ondata migratoriache ha portato in Israele circa un milione diRussi di origine ebraica, tra i quali decine dimigliaia di cristiani. Nel corso degli anni,altri tre gruppi di confessione cattolicahanno cominciato a vivere nella societàisraeliana, e quindi a esprimersi in ebraico:

- lavoratori immigrati: decine di migliaia dicattolici sono arrivati in Israele per lavoraree alcuni sono rimasti per lunghi periodi ditempo, mettendo su famiglia;- refugiati: ogni tanto, Israele accoglierifugiati che arrivano da ogni angolo delmondo. Tra questi rifugiati si trovano molticattolici dell’Asia, dell’Africa e dell’AmericaLatina;- cattolici locali: la maggior parte deicattolici dello Stato di Israele è di linguaaraba però quasi tutti imparano l’ebraico ascuola. Alcuni di loro, spesso per lavoro, sisono spostati verso zone dove l’ebraico è lalingua ufficiale. È sempre più necessario sviluppare ilVicariato Cattolico ebreofono incollaborazione con le Chiese arabe sorelle,perché l’evangelizzazione di questepopolazioni possa essere effettuata conefficienza. In quest’ambito, credenti dilingua araba e di lingua ebraica sonochiamati a lavorare insieme. La posta ingioco è la preservazione dell’identitàcristiana di migliaia di bambini, pienamenteinseriti in una società israeliana stimolante elaica. La sfida dell’essere cattolico in una società apredominanza ebraica è unica e comportagioie e difficoltà. In questo periodo stiamoraddoppiando i nostri sforzi per servire ifedeli in Israele. Uno dei progetti più importanti è quello direndere la Chiesa presente in lingua ebraica.Ciò implica la pubblicazione di materialesulla fede cattolica in ebraico, non solo pereducare i nostri fedeli ma anche per offrireinformazioni attendibili agli Israeliani ebrei

che vogliano conoscere Gesù, la Chiesa e lafede cristiana. Abbiamo già completato la pubblicazione di«Alla scoperta di Cristo», primo volume diuna serie di libri catechetici in ebraico per inostri ragazzi. Grazie al generoso supportofinanziario della Fondazione GiovanniPaolo II, il secondo volume («Alla scopertadella Chiesa») a breve sarà mandato instampa. La Fondazione Giovanni Paolo II siè impegnata a sostenerci per cinque anni: cipermetterà di pubblicare cinque volumi.Ci sforziamo di comunicare la fede cattolicain ebraico ai nostri fedeli e a un più ampiopubblico ebreo. Dal 2007 abbiamo un sitointernet sul quale pubblichiamo materialein ebraico, in russo, in inglese, in francese ein italiano : www.catholic.co.il.Pubblichiamo inoltre «Kol Rina» («La Vocedella Gioia»), una rivista (tre numeriall’anno) che viene distribuita tra i nostrifedeli. Infine, stiamo anche lavorando allatraduzione in ebraico del «Compendio delcatechismo della Chiesa cattolica» e di altrilibri che spiegano la fede, i sacramenti e lavita dei cattolici.Il nostro è un piccolo e povero gruppo dioperai nella vigna del Signore; questo cirende dipendenti dalla grazia che vienedall’Alto e anche dalla generosità dellaChiesa Universale. Ringraziamo laFondazione Giovanni Paolo II e preghiamoper i suoi benefattori e amministratori cherendono possibile il nostro lavoro.

* Vicario del Patriarca di Gerusalemmedei Latini per la pastorale

dei cattolici di lingua ebraica

A

PUBBLICATI I PRIMI VOLUMI DEL CATECHISMO CATTOLICO IN LINGUA EBRAICA.........

La grande sfida di essere cattolici

ALLA CASSA DICI«PACE», UN MODOCONCRETO PERCONTRIBUIREALL’OSPEDALEDI BETLEMME

ino al prossimo 31 dicembre èpossibile per i soci di Unicoop

Firenze destinare 500 punti dellapropria Carta socio allacostruzione della Clinica diChirurgia Pediatrica dellaPalestina a Betlemme. Un gestosemplice, facile: alla cassa, almomento di pagare la spesa, sipuò chiedere alla cassiera didestinare 500 punti delle propriacarta socio alla costruzione dellaClinica. Unicoop Firenze verserà,poi alla Fondazione GiovanniPaolo II 5 euro per ognidonazione effettuata. E’ un gestoche ciascuno di noi può fare, checontribuirà a realizzare l’ospedaledi Betlemme.

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TOSCANA OGGI7 novembre 2010 23

DAL 1° AL 6 GENNAIOLA FONDAZIONE SARÀA GERUSALEMMEE A BETLEMME

ons. Luciano Giovannetti, presidente dellaFondazione Giovanni Paolo II, guiderà un

gruppo di amici e sostenitori della Fondazionein Terra Santa. Verranno visitate le città di

Gerusalemme eBetlemme,incontrate lecomunitàcristiane,pregato neiluoghi dove ènato Gesù e laChiesa. Alviaggioparteciperannoalcuni membridel ComitatoScientifico dellaFondazione,amici esostenitorianche perrendersi contodi persona dialcuniimportantiprogetti sui

quali la Fondazione sta lavorando, inparticolare, a Betlemme, la Clinica di chirurgiapediatrica e la Scuola di formazioneprofessionale. Ci saranno poi incontri con leautorità religiose, sociali e culturali della TerraSanta. Per informazioni si può telefonare allo055/219046.

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a Fondazione Giovanni Paolo IIpropone, anche quest’ anno, biglietti

di auguri per il Natale 2010. Di formatoclassico (11x23cm), si possonoacquistare al prezzo unitario di euro3,00 (biglietto + busta). Il ricavatodell’operazione sarà devolutointeramente alla realizzazione dellaClinica di Chirugia Pediatrica dellaPalestina. Un modo diverso per

festeggiare Natale e contribuire alleiniziative della Fondazione, facendolaconoscere a parenti, amici, conoscenti eclienti. La consegna dei biglietti èprevista per l’ultima settimana dinovembre. Per informazioni eordinazioni, è possibile contattare gliuffici della Fondazione (0575/583747) oconsultare il sitowww.fondazionegiovannipaolo.org.

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I biglietti per gli auguri di Natale

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