ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALECESENA
IL COMPOST
Prof. Luciano Palotti - Prof. Alessandro Ricci
IL COMPOST
DEFINIZIONE
Il compost è un prodotto ottenuto dalla componente organica dei rifiuti mediante un processo di trattamento biologico, termofilo (prima fase), mesofilo (seconda fase) e aerobico (bio-ossidazione).
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MATERIALI COMPOSTABILI
frazioni organiche dei residui solidi urbani (separazione meccanica o raccolta differenziata)
fanghi di depurazione (civili, agroindustriali) rifiuti verdi (potatura, verde pubblico, verde privato) rifiuti mercantili, imballaggi, frutta e verdura rifiuti agricoli (animali e vegetali) materiali lignocellulosici (corteccie e trucioli)
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TIPOLOGIE DI COMPOST
compost RSU (residui solidi urbani) compost CF (compost dei fanghi) compost VERDE (rifiuti verdi)
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A ument a la f er t ilit à
- pr odut t ivit à delle piant e- salubr it à dei pr odot t i- qualit à dell' ambient e
CO L T I V A Z I O N E D E I T E R R E N I
- pr odut t ivit à delle piant e- salubr it à dei pr odot t i- qualit à dell' ambient e
S ost it uisce la t or ba
CO L T I V A Z I O N E F U O R I D A L T E R R E N O
CO MPO S T
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MISCELA DI PARTENZA
COMPOSIZIONE
La composizione dipende da: disponibilità di ciascuna materia prima caratteristiche fisiche e chimiche obiettivo di qualità del compost finale
La miscela di partenza deve avere: da (densità apparente ovvero il peso specifico) < 0,7 t/m3
umidità: 40-65 % C/N (carbonio/azoto): 25-35
In caso di nuovi apporti, la miscela deve essere omogenea, cioè costituita dagli stessi componenti di partenza, per via delle diverse reazioni che ogni prodotto ha.
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AERAZIONE
Importante è la presenza di ossigeno soprattutto nella prima parte di trasformazione. Il consumo di ossigeno è direttamente proporzionale all’attività microbica. Bisogna, quindi, fornire ossigeno a seconda dell’esigenza. La richiesta di ossigeno risulterà molto elevata nelle fasi iniziali del processo perché i microrganismi intaccano rapidamente le sostanze più facilmente degradabili; la conseguenza di questo processo, oltre la richiesta di ossigeno, sarà lo sviluppo di energia e quindi alte temperature che ci costringeranno a rivoltare più spesso la miscela.I valori ottimali di ossigeno (O2) variano dal 5% al 15%, mentre di anidride carbonica (CO2) i valori sono 0,5-5%. In carenza di O2 i processi prevalenti saranno quelli anaerobi con relativa produzione di composti maleodoranti.
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TECNICHE DI AERAZIONE
Le principali tecniche adottate per l’aerazione sono:
rivoltamento (esclusivamente per materiali verdi) aerazione forzata rivoltamento + aerazione forzata (il più utilizzato)
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UMIDITA’
L’acqua, nel processo di compostaggio, deve essere sufficiente per consentire un’adeguata attività microbica ma non eccessiva al punto da ostacolare il ricambio gassoso.Range ottimale: 50-55 %.Se l’umidità è inferiore al 30 % si hanno notevoli riduzioni nelle attività biologiche.
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TECNICHE DI UMIDIFICAZIONE
Le principali tecniche adottate per l’umidificazione sono:
corretta miscelazione (non cambia l’umidità, ma rende la massa più omogenea)
rivoltamento + aerazione forzata (diminuisce l’umidità) umidificazione (aumenta l’umidità)
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TEMPERATURA
La temperatura è un indice dell’attività microbica; infatti nella prima fase (termofila) si hanno valori fino a 60-70 °C. Sono da evitare, però, valori troppo alti che porterebbero alla riduzione della popolazione microbica, alla rapida disidratazione con blocco della trasformazione e alla mineralizzazione spinta. Solitamente questi avvenimenti succedono d’estate.La temperatura ha l’effetto di igienizzare il compost.Nella seconda fase (mesofila) si hanno valori di 35-45 °C e si ha l’inizio del processo di umificazione.Per regolarizzare le temperature i processi di aerazione sono molto utili.
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TEMPI DEL PROCESSO DI COMPOSTAGGIO
Come per il letame, tre sono i mesi minimi indispensabili per ottenere un compost sufficientemente stabilizzato.
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PARAMETRI DI CONTROLLO
rapporto C/N ceneri sostanza organica grado di tossicità indice di respirazione
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PPROBLEMATICHE DEL COMPOST
I compost del passato erano scadenti (perché non vi era la selezione dei prodotti) e avevano disatteso le aspettative del mercato agricolo, risultando un vero e proprio fiasco.
La modifica della legge sui fertilizzanti (legge 748/84) ed il decreto Ronchi (D. Lgs 22/97) hanno fatto chiarezza legislativa sulla produzione di compost. Esistono, inoltre, sistemi che certificano la qualità sia dei prodotti, sia del sistema produttivo (ISO 9000, ISO 9001, ISO 9002, HACCP).
I costi della produzione del compost devono essere competitivi con la pratica agricola (deve risultare conveniente agli agricoltori utilizzare questi materiali). La soluzione di questo problema è possibile attraverso i contributi della CEE, oppure riducendo i costi di produzione, oppure, ancora, aumentando la qualità.
Possibilità di avere microinquinanti organici. Rischio di presenza di metalli pesanti.
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RI FI U T I O RGA N I CI FERT I LI A ' DEL T ERREN O
Consent e d i t r asf or mar e la par t e miglior e dei r ifi ut i or ganici in
"r isor se"
Consent e d i r ipr ist inar e un cer t o equilibr io t r a pr elievo e
r est it uir e d i mat er iale or ganico nella b iosf er a
Consent e d i pr odur r e un f er t iliz zant e or ganico in gr ado di
r ecuper ar e la f er t ilit à dei t er r eni agr ar i ed è molt o ut ile in
int er vent i d i r ecuper o ambient ale (giar dinaggio)
E ' un pr ocesso d i r iciclaggio della f r az ione or ganica, pr ocesso
molt i affi dabile, compor t a bassi consumi ener get ici, r isult a a
limit at o impat t o ambient ale
CO MPO S T A GGI O
PRO BLEMA T I CH E
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IMPIEGHI DEL COMPOST
CONCIMAZIONE IN PIENO CAMPO
Frutti/viticoltura Orticoltura Colture erbacee Recuperi ambientali
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IMPIEGHI DEL COMPOST
PACCIAMATURA
Frutti/viticoltura Recuperi ambientali Giardinaggio
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IMPIEGHI DEL COMPOST
CONCIMAZIONE LOCALIZZATA IN BUCA
Frutti/viticoltura Vivaismo frutticolo Piante ornamentali Piante forestali
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IMPIEGHI DEL COMPOST
SUBSTRATO COLTURALE
Vivaismo orticolo Floricoltura Vivaismo forestale ed ornamentale Funghicoltura Colture idroponiche
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REQUISITI DI BASE DEL COMPOST PER L’IMPIEGO AGRICOLO
Assenza di odori sgradevoli Limitata presenza di inerti (vetro e plastica) Assenza di semi vitali di piante infestanti (importante) Assenza di agenti patogeni per l’uomo Assenza di fattori fitotossici Elevato contenuto di sostanza organica Completa stabilizzazione della frazione organica Equilibrato contenuto di elementi nutritivi (N, P, K) Basso contenuto di metalli pesanti Adeguato condizionamento fisico
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COLLOCAMENTO DEL COMPOST
Elevata e costante qualità Scarsa disponibilità di letame Forte domanda di terricci e substrati Vicinanza a impianti (trasporti brevi) Convenienza economica (costi paragonabili al letame e terricci) Assistenza tecnica agli utilizzatori Chiarezza del quadro informativo
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CARATTERISTICHE DI IMPIEGO DEL COMPOST IN PIENO CAMPO
400-500 q di compost eqiuvalgono a 700 q di letame minore effetto concimante (meno azoto minerale) minori apporti di fosforo e potassio minor rischio di eutrofizzazione azione ammendante più prolungata nel tempo
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COSTI
Letame €/ q 1,30 €/ m3 7,75-9,30 7 q/ m3
Compost verde €/ q 1,81 €/ m3 9,30 5,14 q/ m3
Compost CF €/ q 2,32 €/ m3 11,88 5,11 q/ m3
Compost RSU €/ q 2,07 €/ m3 10,33 5 q/ m3
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