L'identità percepita delle biblioteche: la biblioteconomia sociale e i suoi presupposti
Anna Galluzzi – Chiara Faggiolani
Bologna, 3 ottobre 2014
Di cosa parliamo oggi? Oggi vi raccontiamo una storia: quella di
come la biblioteconomia è diventata sociale senza che neanche ce ne accorgessimo
Sommario Il punto di partenza: i cambiamenti del contesto
e l’esigenza di cambiamento per le biblioteche Nuove domande e nuovi strumenti
Il posizionamento percepito: metodi e strumenti La percezione dell’opinione pubblica: metodi e strumenti
Verso la biblioteconomia sociale Lo slittamento di paradigma Il posizionamento percepito: risultati e loro utilizzo La percezione dell’opinione pubblica: risultati e loro
utilizzo Uno sguardo al futuro: il ruolo del bibliotecario
Non siamo psicologi Possiamo essere comunicatori
1. I cambiamenti del contesto e l’esigenza di cambiamento per le biblioteche
Cos’è successo negli ultimi 10/15 anni?
Il quadro economico Il quadro politico Il quadro sociale Il quadro tecnologico
Il quadro economico (1) Terziarizzazione e
convergenza rapporti originali tra la vita
economica e le attività di svago, che spesso trovano il loro punto di incontro in una composita offerta di servizi
Morfologia ad arcipelago l’economia si struttura per
insiemi di attività localizzate in aree territoriali non necessariamente vicine
Il quadro economico (2)
Standardizzazione e personalizzazione Spettacolarizzazione
ogni settore economico tenda a strutturarsi come l’industria dell’intrattenimento
è su questo principio che sono costruiti i grandi centri commerciali, gli shopping malls
Ampliamento degli spazi di gestione privata
Il quadro economico (3) Dall’economia di servizi all’economia della
conoscenza globalizzazione dei mercati importanza della tecnologia e dell’innovazione potere della finanza esperienzialità e beni immateriali
Vittoria del capitalismo finanziario (“turbocapitalismo”)
Crisi economica e finanziaria i primi segnali sono emersi nel 2008 sta pesantemente condizionando le economie
nazionali dei paesi occidentali
Il quadro sociale (1) Processo di urbanizzazione generalizzato:
Il quadro sociale (2) Città come luogo di flussi
da un lato il flusso fisico delle merci e delle persone, dall’altro il flusso virtuale delle informazioni e delle esperienze attraverso la rete
Il flusso delle persone compulsion to mobility compulsion to proximity
Il quadro sociale (3) Chi sono i protagonisti delle dinamiche
sociali urbane? non sono più esclusivamente gli abitanti, ossia coloro
che sono insediati stabilmente nel territorio cittadino ma anche tutte quelle popolazioni e quei gruppi
sociali che gravitano più o meno temporaneamente intorno alla città
Il quadro sociale (4) Conseguenze sociali della crisi economica
erosione del ceto medio e processi di polarizzazione sociale
concentrazione di potere e ricchezza in un numero sempre più limitato di persone
nascita di un nuovo proletariato che ha accesso a una grande varietà di servizi non in virtù del welfare, bensì grazie all’avvento della società low cost
alla base della piramide sociale c’è un gruppo ancora più ampio di “nuovi poveri ed esclusi”
Il quadro politico (1) Crisi dei sistemi democratici tradizionali:
perdita di centralità dei parlamenti strapotere di partiti sempre più sganciati dalle loro
basi distanza e crescente disinteresse dei cittadini nei
confronti della politica nascita di movimenti “politici” alternativi trasferimento del dibattito politico nelle arene
mediatiche assenza di politiche di medio e lungo termine a
vantaggio di obiettivi con ricadute elettorali forte crisi dello stato nazionale, schiacciato tra
livello globale e locale
Il quadro politico (2) Crisi dello stato
sociale di fronte a risorse scarse,
preferenza dei governi nazionali e locali per i beni sociali puri (quelli di interesse generale)
i beni meritori trovano posto nelle politiche nazionali nei periodi di crescita e prosperità economica ovvero quando rispondono a obiettivi specifici di carattere politico e sociale
Il quadro tecnologico Internet e la
convergenza al digitale nuovi paradigmi conoscitivi
basati sull’orizzontalità, piuttosto che sull’approfondimento
amatorializzazione e “sapienza delle masse”
da autorevolezza a reputazione, da mediatori a facilitatori e partner
progetti di digitalizzazione di massa
accesso ai contenuti coperti da copyright
Conseguenze per le biblioteche
Rischio di marginalizzazione politica e sociale
Crescente esigenza di cambiamento e adattamento a un contesto politico, economico, sociale e tecnologico nuovo
I bibliotecari si interrogano sulle direzioni da prendere e su come e quanto le biblioteche debbano cambiare
Come fare le domande giuste e come cercare correttamente le risposte?
2. Nuove domande e nuovi strumenti di indagine
Bisogno di conoscere
La configurazione attuale delle biblioteche è adeguata alle esigenze della società contemporanea?
L’approccio con cui cerchiamo di interpretarne il ruolo è utile a rafforzarle o è destinato a perpetuarne la marginalità di cui esse hanno sempre sofferto in Italia?
Gli strumenti che abbiamo a disposizione sono sufficienti?
Le domande in questione
Cosa conoscere?
OGGETTO
Come conoscere
?
METODO
UTENTE
PERCEZIONE
BISOGNIMOTIVAZIONI
L’utente (reale e potenziale): un insieme di…
UTENZA ISTITUZIONALE
Il concetto di utenza istituzionale, per essere realmente pregnante, dovrebbe avvalersi di un’attività di ricerca che possa introdurre nella sua definizione la risposta alle domande:
1. “di cosa ha bisogno la mia comunità di riferimento?”
2. “quali diversi profili di pubblico devo soddisfare?”
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Utenza “situazionale”?
- Attenzione al processo di fruizione e soprattutto alla soddisfazione rispetto al servizio- Attenzione agli aspetti prettamente funzionali- Utente considerato come soggetto passivo che accetta l’offerta della biblioteca
- Attenzione al vissuto dell’utente, all’esperienza vissuta prima e dopo la fruizione- Attenzione agli aspetti emozionali - Utente considerato come soggetto attivo che co-crea la propria esperienza
… il cambiamento
La percezione non è un momento passivo e automatico di ricezione delle informazioni da parte dell’utente.
È una vera e propria azione di selezione e costruzione attiva dell’esperienza, a partire dagli stimoli presenti nell’ambiente, in stretta sinergia con gli schemi, le aspettative, le motivazioni preesistenti nell’utente stesso.
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Dai bisogni… alla percezione
Quando l’utente si confronta con la biblioteca vengono sempre messi in gioco filtri affettivi oltre che cognitivi: per questa ragione la biblioteca verrà percepita solo in parte per come essa di fatto è, e in buona parte in base a come l’utente vorrebbe che fosse.
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La percezione
PERCEZIONE
TEMPO
FILTRI AFFETTIVI
ABITUDINI
CONTESTO
Quel tipo di ricerca che adotta un approccio naturalistico verso il suo oggetto di indagine, studiando i fenomeni nei loro contesti naturali, tentando di dare loro un senso o di interpretarli nel termini di significato che la gente dà di essi.
Handbook of Qualitative Research, a cura di Norman K. Denzin, Yvonna S. Lincoln, 2° edizione aggiornata e ampliata, Thousand Oaks, London, 2000.
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La ricerca qualitativa – definizione
entità/misura di un fenomeno il quanto
descrizione statica dei processi
conferma o meno di ipotesi già formulate
generalizzazione dei risultati ottenuti su un campione di popolazione più vasta
estensione ampio numero
RICERCA QUANTITATIVA RICERCA QUALITATIVA comprensione/
interpretazione il come e il perché
descrizione dinamica dei processi
costituzione del quadro delle ipotesi
(l’utente delinea il proprio quadro di riferimento)
profondità dei risultati accesso
alle strutture profonde di un piccolo campione
intensione campioni limitati
Il solito confronto…
La ricerca quantitativa trova quello che cerca e non sappiamo niente di tutto quello che non ha cercato. La ricerca qualitativa trova quello che trova e non sappiamo niente di quello che non ha trovato…
LUCIDI FABIO, ALIVERNINI FABIO, PEDÒN ARRIGO, Metodologia della ricerca qualitativa, Bologna, il Mulino, 2008, p. 32.
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La ricerca qualitativa – cos’è?
Due ambiti principali:
1. L’area dei bisogni/desideri quali necessità o stimoli dietro al comportamento dell’utente
2. L’area dell’immagine modo in cui uno stimolo viene percepito e decodificato
Per raggiungere questi obiettivi è necessario:- permettere all’utente di esprimere in modo libero
opinioni, e punti di vista- portare alla luce contenuti presenti nel soggetto
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Ambiti di intervento
1. Individuare le motivazioni latenti alla base dei comportamenti manifesti e dichiarati degli utenti il ‘perché’
2. Esplicitare i contenuti e i processi psicologici degli utenti, le loro motivazioni, propensioni, desideri, paure il ‘come’
La profondità e la ricchezza del materiale di studio della ricerca qualitativa le consente:
non soltanto di verificare e approfondire ipotesi già delineate
ma anche di acquisire informazione in assenza di un quadro di riferimento formulare ipotesi ‘ex novo’
La ricerca qualitativa: a cosa serve?
RICERCA QUALITATIVA
FUNZIONE ESPLORATIV
A
FUNZIONE ESPANSIVA
FUNZIONE ESAUSTIVA
FUNZIONE ESPLICATIVA
Le 4 ES della ricerca qualitativa
1. Consapevolezza storica2. Consapevolezza contestuale3. Porsi domande nuove4. Tenere in considerazione il contesto di
riferimento5. Mettere l’utente al centro della ricerca, per
renderlo il fine che indirizza le azioni in biblioteca e al contempo il mezzo della conoscenza
In sintesi, cosa offre in più?
2.1 Il posizionamento percepito
La biblioteca Augusta
La biblioteca Villa Urbani
La biblioteca Sandro Penna di S. Sisto
La biblioteca Biblionet di Ponte S.Giovanni
«La biblioteca? È un’idea istillata nella mente.»
Studentessa, 19 anni, Perugia
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Una nuova domanda di ricerca
Le domande di partenza Com’è fatta questa idea? Quali sono gli agenti che contribuiscono a
“istillarla”?
Indagare questo aspetto ci ha portato verso…
Motivazioni dell’uso/ non uso Motivazioni dell’uso “a singhiozzo” Le cause degli “abbandoni” Percezione da parte di utenti e non utenti Analisi dei bisogni … Posizionamento percepito
Partiamo da cosa non fare…
Se abbiamo a che fare con l’identità percepita non possiamo fare affidamento sulla supposizione delle risposte, pena una visione pericolosamente autoreferenziale e quindi distorta della realtà.
Come fare?Attraverso un’attenta analisi del contesto e il coinvolgimento degli utenti in un processo di apprendimento e comprensione.
La (mia) scoperta della Grounded Theory
Grounded Theory – definizione
Un metodo generale di analisi comparativa (…) e un insieme di procedure capaci di generare [sistematicamente] una teoria fondata sui dati.
(Glaser- Strauss, 1967)
Grounded Theory – a cosa serve
A cosa serve? attività interpretativa capace di mettere in luce i
significati attribuiti alla realtà dai partecipanti alla ricerca
approccio unicamente focalizzato alla scoperta.
A cosa non serve? Una ricerca condotta con GT non si limita a
raccogliere e analizzare i dati con l’obiettivo di verificare ipotesi preesistenti, ma si impegna a partire rigorosamente dai dati raccolti per costruire in modo creativo una spiegazione dei fenomeni indagati.
Grounded Theory – tratti caratterizzanti
COSA? UNA STRATEGIA DI RICERCA
CHI? IL CAMPIONAMENTO TEORICO
COME ? IL PROCESSO RICORSIVO E LA COMPARAZIONE
COSTANTE
ATTRAVERSO? LA CODIFICA E LA CONCETTUALIZZAZIONE
DISEGNO DI
RICERCA
RACCOLTA DATI
ANALISI DEI DATI
COMUNICARE
RISULTATI
DISEGNO DI
RICERCA
RACCOLTA DATI
ANALISI DEI DATI
COMUNICARERISULTATI
I tratti caratterizzanti: COME? La ricorsività
RICERCA QUANTITATIVA
RICERCA QUALITATIVA
La ricorsività è un punto di forza perché costringe il ricercatore a non dare mai per scontata la “bontà” della sua indagine e a riflettere sempre sul processo di ricerca nella sua interezza, valutando ogni fase alla luce delle altre e ragionando sull’efficacia delle tecniche e degli strumenti rispetto agli obiettivi raggiunti.
LA SPIRALE
Analisi computer-assistita: ATLAS.ti
2.2 La percezione dell’opinione pubblica
La percezione dell’opinione pubblica: metodi e strumenti
Vi racconterò brevemente la metodologia utilizzata per una ricerca i cui risultati sono descritti in:
Libraries and public perception: A comparative analysis of the European press. Oxford: Chandos Publishing, 2014
Le fonti della ricerca La stampa quotidiana cartacea Interrogativi preliminari:
Qual è il ruolo della stampa quotidiana oggi? I giornali di carta sono ancora essenziali nel
processo di formazione dell’opinione pubblica? Consapevolezza dei punti di forza e delle
debolezze delle fonti scelte (cosa possono dire e cosa no)
Obiettivi e copertura La definizione dell’obiettivo:
Quantificare e qualificare la presenza di argomenti riguardanti biblioteche e bibliotecari nella stampa quotidiana
La copertura della ricerca e i criteri di scelta: Copertura geografica: Europa, in particolare
Unione Europea, nello specifico 4 nazioni: Italia, Francia, Gran Bretagna e Spagna
Copertura cronologica: dal 2008 al 2012 Scelta dei titoli: 2 quotidiani per ciascuna nazione
Le domande di ricerca Quanto e come si parla
di biblioteca nella stampa quotidiana europea?
Quali sono le tematiche bibliotecarie più discusse nella stampa?
Ci sono delle differenze a livello nazionale?
Ci sono delle differenze a livello di testata?
L’analisi delle fonti I database di quotidiani utilizzati:
Factiva e LexisNexis News
Selezione all’interno dei database di fonti confrontabili: edizione nazionale del quotidiano (non comprendente supplementi ed edizioni locali)
Scelta dei parametri per la query: bibliot* e librar* (per la Francia anche mediat*)
Problemi e conseguenze
L’analisi dei dati Analisi testuale per la comprensione dei
contenuti degli articoli (nessun software di analisi utilizzato)
Primo passo: selezione degli articoli pertinenti (3.569 su 41.611)
Codificazione degli articoli e costruzione di una tabella Excel per l’archiviazione dei risultati della codificazione
I parametri inseriti per ciascun articolo (metadatazione) Nazione Titolo del giornale Anno di pubblicazione Prevalenza o no del tema bibliotecario Tipo di biblioteche prese in considerazione Argomento principale dell’articolo Rubrica nel quale l’articolo è stato pubblicato Qualora l’articolo parli di biblioteche straniere,
nazione di cui si parla
La classificazione tematica
55
Mission/Roles Conservation/
Holdings/Catalogue
Digitisation/Digital libraries
History Reading/Marketing Politics/Strategy/
Management
Library closures/Budget cuts
Internet/E-book/Technology
Services/Users Staff/Recruitment New libraries/New
buildings Acquisitions/Open
access Buildings/Architecture
Analisi quantitativa e qualitativa Quantitativa:
Quanti articoli, Quali biblioteche, Livello di internazionalità, Collocazione degli articoli, Temi bibliotecari, Andamento nel tempo
Qualitativa: Analisi dei filoni di carattere sovra-nazionale Analisi dei filoni di dibattito a livello nazionale Analisi del punto di vista dei lettori e dei
commentatori, attraverso le lettere ai giornali e gli articoli di commento
3. Verso la biblioteconomia sociale
3.1 Lo slittamento di paradigma
La disciplina sta cambiando?
Se la società è cambiata e le biblioteche stanno cambiando è possibile che debba cambiare o sia già cambiata anche la disciplina che se ne occupa?
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Thomas Kuhn The Structure of Scientific Revolution (1962)
I mutamenti percettivi e gli slittamenti di significato, ci impongono di riconoscere l’esistenza di rivoluzioni scientifiche: la storia delle scienze è percorsa da fratture, da discontinuità, e la variazione di un paradigma trasforma i fatti stessi presi in esame.L’energia e la materia non sono più la stessa cosa dopo Einstein…
Il mutamento
Oggi la disciplina si trova di fronte ad uno scenario in trasformazione: 1. gli strumenti di analisi tradizionali non
bastano più2. la prospettiva con la quale si analizzano i
problemi sta cambiando, sempre più orientata all’esterno della biblioteca, sempre più attenta ai segnali che arrivano dalla società.
Come abbiamo visto, sono cambiamenti che partono dal basso, sono le biblioteche a chiedere soluzioni, prospettive diverse e attuali.
• OGGETTO: DOCUMENTI
BIBLIOTECONOMIADOCUMENTALE
• OGGETTO: SERVIZI
BIBLIOTECONOMIAGESTIONALE
• OGGETTO: PERSONE
BIBLIOTECONOMIA
SOCIALE
Uno slittamento precedente
Se cambia l’oggetto… cambia anche il metodo
Oggetto:IMPATTO -
PERCEZIONE - CONTESTOOggetto:
USO - SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI
Oggetto:DATI DI
STRUTTURA –DATI DI ATTIVITÀ
TERZA FASE
PRIMA FASE
SECONDA FASE
Il cambiamento di paradigma della disciplina non delegittima le attività della biblioteca. Non si tratta di sostituire ma di includere e trasformare.
Biblioteconomia sociale – una definizione (I)
La disciplina che si occupa della biblioteca come ‘sistema sociale fatto dalle persone per le persone’.
Biblioteconomia sociale – gli strumenti
Per fare ciò la biblioteconomia sociale si avvale di strumenti di analisi capaci di rivelare/svelare le caratteristiche dello scenario in cui le biblioteche si collocano oggi- sia rispetto a quanto accade all'interno (utenti) - sia rispetto a quanto accade fuori (contesto sociale) integrando le tecniche quantitative tradizionali con l’analisi qualitativa mutuata dalla metodologia della ricerca sociale.
3.1 Il posizionamento percepito – i risultati e loro utilizzo
L’identità percepita: il contesto
Cosa “istillava” l’idea?Sulla percezione delle biblioteche in esame incidevano profondamente le carenze del contesto di riferimento:- dinamiche culturali locali,- servizi a supporto dei giovani e degli anziani - politiche sociali in generale
Tutto ciò influisce pesantemente sulla percezione del servizio bibliotecario, che non è più recepito solo in chiave informativa e che, pertanto, viene giudicato anche sulla base di carenze relative ad altri servizi cui la biblioteca è chiamata a fare fronte.
1. AREA DELLA PARTECIPAZIONE ATTIVA
2. AREA DEL RAPPORTO CON LA
SCUOLA
3. AREA DEL CAMBIAMENTO
4. AREA DELL’APERTURA
5. AREA DELLA CRESCITA CULTURALE
6. AREA DELLO SPAZIO FISICO
Dove intervenire?
SOCIALIZZAZIONEAPERTURA
SPECIALIZZAZIONECHIUSURA
BIBLIOTECASANDRO PENNA
BIBLIOTECAVILLA URBANI
BIBLIOTECAAUGUSTA BIBLIOTECA
BIBLIONET
•ALTA SOCIALIZZAZIONE•BASSA SPECIALIZZAZIONE
•BASSASPECIALIZZAZIONE•BASSA SOCIALIZZAZIONE
•ALTA SOCIALIZZAZIONE•ALTA SPECIALIZZAZIONE
•ALTA SPECIALIZZAZIONE•BASSA SOCIALIZZAZIONE
BIBLIOTECHE UNIVERSITARIE
AUGUSTA
VILLA URBANI
SANDRO PENNA
BIBLIONET
AFFETTIVITÀFeel-learn-do
APPRENDIMENTOLearn-feel-do
ROUTINEDo-learn-feel
EDONISMODo-feel-learn
COINVOLGIMENTO FORTE
COINVOLGIMENTO INTELLETTUALE
COINVOLGIMENTO EMOTIVO
COINVOLGIMENTO DEBOLE
3.2 La percezione dell’opinione pubblica – risultati e loro utilizzo
I risultati dell’analisi quantitativa
Tipologie di biblioteche in % sugli articoli con tema bibliotecario prevalente per nazione
France Italy Spain UK0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Special/Specialised
School
Academic
National
Public
More than one/No spec.
I risultati dell’analisi quantitativa
Argomenti in % sugli articoli con tema bibliotecario prevalente per nazione
France Italy Spain UK0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
New libraries/New buildings
Services/Users
Library closures/Budget cuts
Politics/Strategy/Management
Digital/Digitisation
Conservation/Holdings/Catalogue
Mission/Roles
I risultati dell’analisi quantitativa
Andamento degli articoli su “new libraries/new buildings” per nazione
2008 2009 2010 2011 20120
5
10
15
20
25
30
France
Italy
Spain
UK
I risultati dell’analisi quantitativa
Andamento degli articoli su “library closures/budget cuts” per nazione
2008 2009 2010 2011 20120
10
20
30
40
50
60
70
France
Italy
Spain
UK
I risultati dell’analisi qualitativa
Identificare macro-tematiche di interesse nel mondo biblioteconomico Biblioteche nell’ambito della knowledge economy Biblioteche e welfare Biblioteche e nuove tecnologie
Analisi del dibattito biblioteconomico e verifica del riflesso e della eventuale corrispondenza nelle fonti analizzate
L’idea di biblioteca prevalente nell’opinione pubblica Ruota intorno a due aspetti:
la biblioteca fisica, che è identificata con il concetto stesso di biblioteca;
la biblioteca digitale, concepita come la somma dei contenuti nativamente digitali e digitalizzati
Per quanto riguarda la formazione della biblioteca digitale, il ruolo delle biblioteche esistenti è percepito solo in quanto fornitrici delle collezioni da digitalizzare
Quali conseguenze e quali raccomandazioni possibili per i bibliotecari? Curarsi delle
biblioteche fisiche e farle evolvere
Restare aperti ed essere pronti anche a distruggere parte del proprio business
Lavorare sul gap percettivo: investire in comunicazione
Il gap è anche interno alle biblioteche e ai bibliotecari
4. Uno sguardo al futuro: il ruolo del bibliotecario
Uno dei primi compiti della biblioteconomia sociale sarà quello di ricercare e trovare un punto di equilibrio tra il core business delle biblioteche e la loro funzione sociale.
La sfida più grande che questo nuovo modo di intendere la biblioteconomia è chiamato a vincere sta in un aggiornamento del bagaglio professionale dei bibliotecari coerente a questa visione, fornendo loro gli strumenti per concretizzare la vision della biblioteca pubblica del terzo millennio.
79
Uno sguardo al futuro
4.1 Non siamo psicologi
Ma…
Possiamo lavorare insieme (con sociologi, ricercatori etc.) e stringere solide alleanze
Un primo interessante esempio…40 anni faIndagini condotte negli anni Settanta da sociologi sul rapporto tra biblioteca ed ambiente sociale.
Biblioteca tradizionale
• Isolamento
Biblioteca sociale
• Apertura
Cfr. Costantino Cipolla, Biblioteca ed ambiente sociale. Analisi delle strutture bibliotecarie nella provincia di Mantova, in «La ricerca sociale», (1976), n. 14, p. 77-107: 82.
Un altro esempio interessante … oggiObiettivoEsplorare la relazione tra Biblioteche Comunali Romane e le attese dei “Clienti” con attenzione alla funzione delle Biblioteche come luoghi di convivenza e integrazione.
MetodologiaVengono analizzati due corpus testuali, ottenuti tramite interviste singole rivolte ai bibliotecari e focus group rivolti agli utentiI corpus sono stati sottoposti separatamente ad AET, Analisi Emozionale del Testo
Rosa Maria Paniccia, Cecilia Sesto, Una ricerca-intervento con le Biblioteche Comunali Romane come luogo di convivenza nella città: Attese di Bibliotecari e Clienti a confronto.
4.2 Possiamo essere comunicatori
Lavorare su marketing e comunicazione per colmare il gap percettivo Siamo noi ad essere remoti rispetto ai membri delle
nostre comunità di riferimento
Sta a loro lasciarci o meno partecipare ai loro processi di apprendimento
Apprendere significa capacità di accedere e usare le informazioni in modo significativo, dunque information literacy
Non operare come un canale parallelo o alternativo, ma nei contesti dove si svolgono le conversazioni
Apertura e flessibilità della professione
Necessità dell'interdisciplinarità Necessità di un ripensamento delle
tipologie bibliotecarie Fare rete dentro e fuori le biblioteche Individuare i contesti e i soggetti con
i quali sia possibile un gioco win-win
Il mondo cambia in fretta e l’andamento è spesso ciclico
Non siamo trend setters, ma possiamo annusare i trend e non lasciarceli sfuggire quando sono affini alla nostra identità
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!88
[email protected]@gmail.com
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