Rivolta alla totalità della popolazione al fine di ridurre la sua incidenza
Si riferisce specificamente alla promozione di “stili di vita” salutari
Va condotta prevalentemente in ambito socio-sanitario e scolastico
Mass-media
Corsi preparto
Pediatra
Ristorazione scolastica
Scuola
Rivolta a gruppi a rischio
Figli di genitori obesi
Bambini nati di basso peso
Bambini nati macrosomici
Bambini che tendono ad incrementare il BMI prima dei 5-6 anni
L’identificazione dei fattori di rischio di obesità, sia genetici che ambientali, è fondamentale per definire l’intervento sia in
senso preventivo che terapeutico
BMI dei genitori
Peso alla nascita
Alimentazione
Stile motorio
BMI dei genitori
Sicuramente vi è una predisposizione genetica, ma i geni promuovono lo sviluppo dell’obesità
solo interagendo con i fattori ambientali
Alimentazione
Il tipo di allattamento e le pratiche di svezzamento possono influenzare lo sviluppo di un eccesso di peso nel bambino
L’allattamento al seno ha un effetto protettivo sullo sviluppo di obesità
La maggiore quota proteica contenuta nel latte artificiale rispetto al latte materno
stimola una maggiore secrezione di IGF-1 promuovendo così una maggiore deposizione di tessuto adiposo
Molti studi hanno dimostrato che un eccessivo apporto proteico nei primi due
anni di vita determina un’anticipazione dell’adiposity rebound
La curva del BMI (Kg/m²) presenta un rapido incremento nel primo anno per poi
diminuire, per riprendere ad aumentare dopo i 5-6 anni di vita
L’età in cui si raggiunge il valore minimo prima dell’incremento prende il nome di
adiposity rebound Adiposityrebound
Si colloca là dove emerge un problema ed è finalizzata ad evitare che i bambini a rischio o in soprappeso diventino
obesi e che quelli già obesi sviluppino le complicanze
La prevenzione selettiva va condotta prevalentemente dal Pediatra di famiglia
Assicura tempestività, continuità e gratuità delle cure
Registra e controlla l’accrescimento staturo-ponderale sin dalla nascita
Instaura una relazione di fiducia con la famiglia e con il bambino
Per cui si trova in una posizione privilegiata per individuare comportamenti
distorti e i soggetti a rischio
Controlli programmati gli permetteranno di seguire nel tempo
l’andamento del problema
…e di mettere in atto tutti quegli interventi in grado di:
Migliorare le abitudini alimentari
Aumentare l’attività fisica
Ridurre le abitudini sedentarie
Allo scopo di prevenire il soprappeso e di evitare l’obesità in
quelli già in soprappeso
Il coinvolgimento e la collaborazione di tutta la famiglia sono presupposti fondamentali
per il successo di un programma preventivo o terapeutico
I genitori spesso sono molto più preoccupati del bimbo che a loro parere “mangia poco” mentre
dovrebbero esser attenti soprattutto all’eccessiva alimentazione per quantità e qualità
Purtroppo spesso il forte appetito viene interpretato come un segnale di benessere e si tende ad
incentivarlo più che a limitarlo
Oltre a mangiare troppo, il bambino mangia in maniera sregolata, “spesso e male”
Altrettanto importante per il bambino che cresce è l’esercizio fisico
Oltre a farlo dimagrire, lo rende più attivo, contribuendo a
ridistribuire le proporzioni tra massa magra e massa grassa
Il Pediatra deve svolgere adeguata formazione sia sul piano clinico che
motivazionale delle famiglie
Al momento, le evidenze scientifiche indicano quale il miglior trattamento per la prevenzione
e cura dell’obesità
Rivolge il suo intervento a favore di persone già obese
(soggetti con BMI > 95° percentile)
Finalizzata a ridurre le complicanze
I Bilanci di salute rappresentano l’occasione per dare ai genitori semplici consigli sin dalle fasi precoci della vita
Inizio del divezzamento non
prima del sesto mese
Promozione dell’allattamento
al seno con prosieguo almeno per i primi 6 mesi
di vita
Qualitàdell’alimentazione
nei primi anni
Le diete restrittive danno scarsi risultati a lungo termine
Il rapido calo crea
nel paziente la falsa
illusione di aver
risolto il problema
Non si presenta più ai controlli
Recuperando il peso perso spesso con qualche chilo in più
Ciò può comportare danni psicologici da insuccesso con possibile evoluzione verso quadri depressivi
Incidere positivamente e in modo persistente
ALIMENTAZIONE COMPORTAMENTO ATTIVITA’ FISICA
Studi recenti valorizzano l’approccio finalizzato a
MODIFICARE LO STILE DI VITA
Occorre spiegare che l’obiettivo è di ottenere un dimagrimento
graduale ma duraturo
Motivato non tanto dall’aspetto fisico
L’esercizio fisico utilizza energia
Riduce la quantità di energia assunta che viene
immagazzinata come tessuto adiposo
Aumenta la massa corporea magra
Ciò aumenta il metabolismo a riposo
A riposo vengono usate più calorie
Esercizio fisico “programmato”
E’ quello confinato ad un orario dedicato, ripetibile
Ora di palestra, nuoto, bicicletta, marcia, corsa ecc.
Esercizio fisico “non programmato”
Corrisponde all’attività svolta nell’arco della giornata e legata allo
stile di vita del bambino
Il pediatra deve consigliare quelle occasioni che possono, nel corso della giornata, aumentare l’attività senza particolari sacrifici
Esercizio fisico “non programmato”
Corrisponde all’attività svolta nell’arco della giornata e legata allo
stile di vita del bambino
Il pediatra deve consigliare quelle occasioni che possono, nel corso della giornata, aumentare l’attività senza particolari sacrifici
Esercizio fisico “non programmato”
Corrisponde all’attività svolta nell’arco della giornata e legata allo
stile di vita del bambino
Il pediatra deve consigliare quelle occasioni che possono, nel corso della giornata, aumentare l’attività senza particolari sacrifici
Esercizio fisico “non programmato”
Corrisponde all’attività svolta nell’arco della giornata e legata allo
stile di vita del bambino
Il pediatra deve consigliare quelle occasioni che possono, nel corso della giornata, aumentare l’attività senza particolari sacrifici
Esercizio fisico “non programmato”
Corrisponde all’attività svolta nell’arco della giornata e legata allo
stile di vita del bambino
Il pediatra deve consigliare quelle occasioni che possono, nel corso della giornata, aumentare l’attività senza particolari sacrifici
Saltare la corda, giocare a pallone, a nascondino ecc.
Ridurre al minimo la televisione
Promuove la sedentarietà
Incentiva gli apporti alimentari scorretti tramite
la pubblicità
Concentrare l’assunzione di alimenti in 4 o 5 pasti
eliminando i fuori pasto
Il bambino deve imparare a mangiare seduto a tavola, con gli altri componenti
della famiglia
Utilizzare piatti di piccole dimensioni con porzioni moderate
Eliminare
Succhi di frutta
Merendine
Dolci
Budini
Bevande gasate
Patatine
Caramelle
Altri alimenti confezionati dall’industria
Offerta di cibi semplici, poco manipolati o raffinati capaci di indurre elevato senso di sazietà
Pasta Pesce
Legumi Carne
Formaggi Verdura e frutta
Evitare periodi di digiuno prolungati
Dopo periodi di digiuno si ha meno controllo
sull'appetito e sulla qualità di quel che
si mangia
Effettuare un’abbondante colazione
Ciò che si mangia al mattino viene bruciato
più facilmente
Il bambino deve essere educato all’assunzione di alimenti quali: latte, yogurt, cereali (pane, fette
biscottate, cereali integrali), frutta
Importante una adeguata ripartizione dei nutrienti
Assunzione di un pasto completo sia a pranzo che a cena
Piatto unicoo
Primo + secondo
Con cereali
(pasta al dente o riso o pane
preferibilmente integrale)
+ verdura e frutta
Variare nei 14 pasti settimanali (2 al giorno) le scelte alimentari secondo il seguente schema
3 volte alla settimana Carne
3 volte alla settimana
2 volte alla settimana
2 volte alla settimana
2 volte alla settimana
Pesce
Legumi
Formaggi
Uova
2 volte alla settimana Prosciutto crudo magro o bresaola
Una volta impostato il programma dietetico
L’efficacia del trattamento deve essere verificata con controlli clinici periodici
Il mantenimento dei risultati ottenuti deve avvenire con un follow-up che può durare anche tutta la vitaL’obesità è da considerare una malattia cronica che
come tale va affrontata
Non serve prescrivere ai pazienti obesi la dieta e dire loro cosa fare
o non fare
Il cambiamento si può, invece, raggiungere solo con una partecipazione attiva del ragazzo e della famiglia
modificando lo “stile di vita”
si potranno ottenere risultati
In definitiva i pediatri devono indirizzare la propria attività in un’ottica preventiva che
superi i confini dell’età pediatrica
Per proporre ai bambini e alle loro famiglie stili di vita e di alimentazione volti ad assicurare migliori
livelli di salute
COMMENTARY Open Access
“Mi voglio bene”: a pediatrician-basedrandomized controlled trial for the prevention ofobesity in Italian preschool childrenPaolo Brambilla1, Giorgio Bedogni2*, Carmen Buongiovanni3, Guido Brusoni4, Giuseppe Di Mauro5, Mario Di Pietro6,Marco Giussani7, Manuel Gnecchi8, Lorenzo Iughetti9, Paola Manzoni10, Maura Sticco3, Sergio Bernasconi11
Brambilla et al. Italian Journal of Pediatrics 2010, 36:55http://www.ijponline.net/content/36/1/55
ITALIAN JOURNAL OF PEDIATRICS
Considerato che gran parte della prevenzione deve rivolgersi ai primi anni di vita per sortire un valido risultato
La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), in collaborazione con la Società italiana di pediatria (SIP), ha promosso
uno studio di ricerca che coinvolgerà un migliaio di Pediatri
Lo studio dovrà verificare se l’attività di sensibilizzazione dei genitori attuata dal PLS attraverso 10 semplici azioni
preventive sia efficace nel ridurre la prevalenza di eccesso ponderale. Ciascuna azione è basata su evidenze scientifiche
Azione Indicatore Riferimenti bibliografici
1 Allattare al seno almeno 6 mesi Baker JL, AJCN 2004 [9]
2 Svezzamento Introduzione cibi complementari dopo i 6 mesi ESPGHAN 2008 [10]
3 Apporto proteico Controllato (in particolare nei primi 2 anni) Cachera MF, IJO 1995 [11]Koletzko B, AJCN 2009 [12]
4 Bevande caloriche Evitare succhi, tisane, soft drinks, thè, ecc. James J, IJO 2005 [13]
5 Biberon Da sospendere entro i 24 mesi Bonuch KA, Mat Child Nutr 2010[14]
6 Mezzi di trasporto evitare l’uso del passeggino dopo i 3 anni e l’uso di moto e auto elettriche, favorire il raggiungimento a piedi della scuola(Pedibus)
7 Controllo del BMI Identificare se si verifica l’ Early adiposity rebound (prima dei 6 anni)
Cachera MF, IJO 2006 [8]
8 TV, giochi sedentari Solo dopo i 2 anni, massimo 8 ore/settimana Viner RM, J Pediatr 2005 [15]
9 Gioco e stile di vita Regalare e incentivare i giochi di movimento, adatti alle varieetà del bambino
10 Porzioni corrette per l’etàprescolare
Uso dell’Atlante fotografico delle porzioni alimentari (www.scottibassani.it)
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