Giuseppe Di Mauro - Ministero della Salute · I genitori spesso sono molto più preoccupati del ......

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Giuseppe Di Mauro

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Giuseppe Di Mauro

Rivolta alla totalità della popolazione al fine di ridurre la sua incidenza

Si riferisce specificamente alla promozione di “stili di vita” salutari

Va condotta prevalentemente in ambito socio-sanitario e scolastico

Mass-media

Corsi preparto

Pediatra

Ristorazione scolastica

Scuola

L’identificazione dei fattori di rischio di obesità, sia genetici che ambientali, è fondamentale per definire l’intervento sia in

senso preventivo che terapeutico

BMI dei genitori

Peso alla nascita

Alimentazione

Stile motorio

BMI dei genitori

Sicuramente vi è una predisposizione genetica, ma i geni promuovono lo sviluppo dell’obesità

solo interagendo con i fattori ambientali

Peso alla nascita

Alimentazione

Il tipo di allattamento e le pratiche di svezzamento possono influenzare lo sviluppo di un eccesso di peso nel bambino

L’allattamento al seno ha un effetto protettivo sullo sviluppo di obesità

La maggiore quota proteica contenuta nel latte artificiale rispetto al latte materno

stimola una maggiore secrezione di IGF-1 promuovendo così una maggiore deposizione di tessuto adiposo

Molti studi hanno dimostrato che un eccessivo apporto proteico nei primi due

anni di vita determina un’anticipazione dell’adiposity rebound

La curva del BMI (Kg/m²) presenta un rapido incremento nel primo anno per poi

diminuire, per riprendere ad aumentare dopo i 5-6 anni di vita

L’età in cui si raggiunge il valore minimo prima dell’incremento prende il nome di

adiposity rebound Adiposityrebound

Si colloca là dove emerge un problema ed è finalizzata ad evitare che i bambini a rischio o in soprappeso diventino

obesi e che quelli già obesi sviluppino le complicanze

La prevenzione selettiva va condotta prevalentemente dal Pediatra di famiglia

Assicura tempestività, continuità e gratuità delle cure

Registra e controlla l’accrescimento staturo-ponderale sin dalla nascita

Instaura una relazione di fiducia con la famiglia e con il bambino

Per cui si trova in una posizione privilegiata per individuare comportamenti

distorti e i soggetti a rischio

Controlli programmati gli permetteranno di seguire nel tempo

l’andamento del problema

…e di mettere in atto tutti quegli interventi in grado di:

Migliorare le abitudini alimentari

Aumentare l’attività fisica

Ridurre le abitudini sedentarie

Allo scopo di prevenire il soprappeso e di evitare l’obesità in

quelli già in soprappeso

Il coinvolgimento e la collaborazione di tutta la famiglia sono presupposti fondamentali

per il successo di un programma preventivo o terapeutico

I genitori spesso sono molto più preoccupati del bimbo che a loro parere “mangia poco” mentre

dovrebbero esser attenti soprattutto all’eccessiva alimentazione per quantità e qualità

Purtroppo spesso il forte appetito viene interpretato come un segnale di benessere e si tende ad

incentivarlo più che a limitarlo

Oltre a mangiare troppo, il bambino mangia in maniera sregolata, “spesso e male”

Altrettanto importante per il bambino che cresce è l’esercizio fisico

Oltre a farlo dimagrire, lo rende più attivo, contribuendo a

ridistribuire le proporzioni tra massa magra e massa grassa

Il Pediatra deve svolgere adeguata formazione sia sul piano clinico che

motivazionale delle famiglie

Al momento, le evidenze scientifiche indicano quale il miglior trattamento per la prevenzione

e cura dell’obesità

Rivolge il suo intervento a favore di persone già obese

(soggetti con BMI > 95° percentile)

Finalizzata a ridurre le complicanze

I Bilanci di salute rappresentano l’occasione per dare ai genitori semplici consigli sin dalle fasi precoci della vita

Inizio del divezzamento non

prima del sesto mese

Promozione dell’allattamento

al seno con prosieguo almeno per i primi 6 mesi

di vita

Qualitàdell’alimentazione

nei primi anni

Le diete restrittive danno scarsi risultati a lungo termine

Il rapido calo crea

nel paziente la falsa

illusione di aver

risolto il problema

Non si presenta più ai controlli

Recuperando il peso perso spesso con qualche chilo in più

Ciò può comportare danni psicologici da insuccesso con possibile evoluzione verso quadri depressivi

Incidere positivamente e in modo persistente

ALIMENTAZIONE COMPORTAMENTO ATTIVITA’ FISICA

Studi recenti valorizzano l’approccio finalizzato a

MODIFICARE LO STILE DI VITA

Occorre spiegare che l’obiettivo è di ottenere un dimagrimento

graduale ma duraturo

Motivato non tanto dall’aspetto fisico

La promozione dell’attività fisica nel trattamento dell’obesità del

bambino èirrinunciabile

L’esercizio fisico utilizza energia

Riduce la quantità di energia assunta che viene

immagazzinata come tessuto adiposo

Aumenta la massa corporea magra

Ciò aumenta il metabolismo a riposo

A riposo vengono usate più calorie

Esercizio fisico “programmato”

E’ quello confinato ad un orario dedicato, ripetibile

Ora di palestra, nuoto, bicicletta, marcia, corsa ecc.

Esercizio fisico “non programmato”

Corrisponde all’attività svolta nell’arco della giornata e legata allo

stile di vita del bambino

Il pediatra deve consigliare quelle occasioni che possono, nel corso della giornata, aumentare l’attività senza particolari sacrifici

Esercizio fisico “non programmato”

Corrisponde all’attività svolta nell’arco della giornata e legata allo

stile di vita del bambino

Il pediatra deve consigliare quelle occasioni che possono, nel corso della giornata, aumentare l’attività senza particolari sacrifici

Esercizio fisico “non programmato”

Corrisponde all’attività svolta nell’arco della giornata e legata allo

stile di vita del bambino

Il pediatra deve consigliare quelle occasioni che possono, nel corso della giornata, aumentare l’attività senza particolari sacrifici

Esercizio fisico “non programmato”

Corrisponde all’attività svolta nell’arco della giornata e legata allo

stile di vita del bambino

Il pediatra deve consigliare quelle occasioni che possono, nel corso della giornata, aumentare l’attività senza particolari sacrifici

Esercizio fisico “non programmato”

Corrisponde all’attività svolta nell’arco della giornata e legata allo

stile di vita del bambino

Il pediatra deve consigliare quelle occasioni che possono, nel corso della giornata, aumentare l’attività senza particolari sacrifici

Saltare la corda, giocare a pallone, a nascondino ecc.

Ridurre al minimo la televisione

Promuove la sedentarietà

Incentiva gli apporti alimentari scorretti tramite

la pubblicità

Concentrare l’assunzione di alimenti in 4 o 5 pasti

eliminando i fuori pasto

Il bambino deve imparare a mangiare seduto a tavola, con gli altri componenti

della famiglia

Utilizzare piatti di piccole dimensioni con porzioni moderate

Eliminare

Succhi di frutta

Merendine

Dolci

Budini

Bevande gasate

Patatine

Caramelle

Altri alimenti confezionati dall’industria

Offerta di cibi semplici, poco manipolati o raffinati capaci di indurre elevato senso di sazietà

Pasta Pesce

Legumi Carne

Formaggi Verdura e frutta

Limitare riso, pane e patate

Evitare periodi di digiuno prolungati

Dopo periodi di digiuno si ha meno controllo

sull'appetito e sulla qualità di quel che

si mangia

Effettuare un’abbondante colazione

Ciò che si mangia al mattino viene bruciato

più facilmente

Il bambino deve essere educato all’assunzione di alimenti quali: latte, yogurt, cereali (pane, fette

biscottate, cereali integrali), frutta

Importante una adeguata ripartizione dei nutrienti

Assunzione di un pasto completo sia a pranzo che a cena

Piatto unicoo

Primo + secondo

Con cereali

(pasta al dente o riso o pane

preferibilmente integrale)

+ verdura e frutta

Variare nei 14 pasti settimanali (2 al giorno) le scelte alimentari secondo il seguente schema

3 volte alla settimana Carne

3 volte alla settimana

2 volte alla settimana

2 volte alla settimana

2 volte alla settimana

Pesce

Legumi

Formaggi

Uova

2 volte alla settimana Prosciutto crudo magro o bresaola

Una volta impostato il programma dietetico

L’efficacia del trattamento deve essere verificata con controlli clinici periodici

Il mantenimento dei risultati ottenuti deve avvenire con un follow-up che può durare anche tutta la vitaL’obesità è da considerare una malattia cronica che

come tale va affrontata

Non serve prescrivere ai pazienti obesi la dieta e dire loro cosa fare

o non fare

Il cambiamento si può, invece, raggiungere solo con una partecipazione attiva del ragazzo e della famiglia

modificando lo “stile di vita”

si potranno ottenere risultati

In definitiva i pediatri devono indirizzare la propria attività in un’ottica preventiva che

superi i confini dell’età pediatrica

Per proporre ai bambini e alle loro famiglie stili di vita e di alimentazione volti ad assicurare migliori

livelli di salute

COMMENTARY Open Access

“Mi voglio bene”: a pediatrician-basedrandomized controlled trial for the prevention ofobesity in Italian preschool childrenPaolo Brambilla1, Giorgio Bedogni2*, Carmen Buongiovanni3, Guido Brusoni4, Giuseppe Di Mauro5, Mario Di Pietro6,Marco Giussani7, Manuel Gnecchi8, Lorenzo Iughetti9, Paola Manzoni10, Maura Sticco3, Sergio Bernasconi11

Brambilla et al. Italian Journal of Pediatrics 2010, 36:55http://www.ijponline.net/content/36/1/55

ITALIAN JOURNAL OF PEDIATRICS

Considerato che gran parte della prevenzione deve rivolgersi ai primi anni di vita per sortire un valido risultato

La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), in collaborazione con la Società italiana di pediatria (SIP), ha promosso

uno studio di ricerca che coinvolgerà un migliaio di Pediatri

Lo studio dovrà verificare se l’attività di sensibilizzazione dei genitori attuata dal PLS attraverso 10 semplici azioni

preventive sia efficace nel ridurre la prevalenza di eccesso ponderale. Ciascuna azione è basata su evidenze scientifiche

Azione Indicatore Riferimenti bibliografici

1 Allattare al seno almeno 6 mesi Baker JL, AJCN 2004 [9]

2 Svezzamento Introduzione cibi complementari dopo i 6 mesi ESPGHAN 2008 [10]

3 Apporto proteico Controllato (in particolare nei primi 2 anni) Cachera MF, IJO 1995 [11]Koletzko B, AJCN 2009 [12]

4 Bevande caloriche Evitare succhi, tisane, soft drinks, thè, ecc. James J, IJO 2005 [13]

5 Biberon Da sospendere entro i 24 mesi Bonuch KA, Mat Child Nutr 2010[14]

6 Mezzi di trasporto evitare l’uso del passeggino dopo i 3 anni e l’uso di moto e auto elettriche, favorire il raggiungimento a piedi della scuola(Pedibus)

7 Controllo del BMI Identificare se si verifica l’ Early adiposity rebound (prima dei 6 anni)

Cachera MF, IJO 2006 [8]

8 TV, giochi sedentari Solo dopo i 2 anni, massimo 8 ore/settimana Viner RM, J Pediatr 2005 [15]

9 Gioco e stile di vita Regalare e incentivare i giochi di movimento, adatti alle varieetà del bambino

10 Porzioni corrette per l’etàprescolare

Uso dell’Atlante fotografico delle porzioni alimentari (www.scottibassani.it)